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MessaggioInviato: 14/05/2010, 11:22 
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Brando ha scritto:

La foto termica continua a non dimostrarmi nulla perchè la maggior parte dei danni sono stati fatti dall'impatto e dall'esplosione, inoltre non mi dice la temperatura interna.


Questa fotografia ti dice qualcosa sulla temperatura interna?

Immagine

Ci troviamo esattamente nel punto dell'impatto. Quanti gradi quindi dovrebbero esserci in quel preciso punto della torre visto che, secondo te, il danno è partito proprio da lì? Rispondi a 'sto giro...... non divagare please.


Cita:
Cercavo di capire se gli aerei avrebbero potuto causare il crollo da soli e, a quanto pare, questo è possibile.



Tratto da: http://xoomer.virgilio.it/911_subito/griffin_crollo.htm




Diamo un'occhiata alla teoria ufficiale riguardo le torri gemelle, che sostiene che esse siano crollate a causa dell'effetto combinato dell'impatto degli aeroplani e dei conseguenti incendi. Il rapporto stilato dalla FEMA sosteneva: "Il danno strutturale ad ogni torre causato dall'impatto, insieme al successivo incendio, ha determinato il crollo di ogni edificio" (FEMA, 2002).[3] Questa teoria fa chiaramente parte di quelle oltraggiose, poiché viene contraddetta da praticamente tutti i fatti principali. Anche se questa conclusione può sembrare estrema, spiegherò perché in realtà non lo è.


Nessun crollo in precedenza determinato da incendi

La versione ufficiale è resa implausibile da due problemi principali. Il primo è il semplice fatto che il fuoco non ha mai - prima o dopo l'11 settembre - causato il crollo di grattacieli con un'intelaiatura in acciaio. I difensori della versione ufficiale menzionano raramente, se mai lo fanno, questo semplice fatto. In verità, quello che si suppone sia il definitivo rapporto del NIST - il National Institute of Standard and Technology (2005) - sottintende addirittura che i crolli di edifici in acciaio causati dal fuoco siano eventi normali (Hoffman, 2005). [4] Lontano dall'essere normali, comunque, simili crolli non sono mai accaduti, esclusi quelli presunti
dell'11 settembre.

Chi difende la versione ufficiale, naturalmente, sostiene che i crolli non sono stati causati unicamente dagli incendi, ma da questi ultimi combinati col danno causato dagli aerei. Le torri, comunque, sono state progettate per sopportare l'impatto di aerei della dimensione circa di un Boeing 767. [5] Hyman Brown, il responsabile progettuale delle torri gemelle, dichiarò: "Le torri
sono state progettate, e con un certo margine, per sopportare praticamente ogni cosa, inclusi uragani,... bombardamenti, e l'impatto di un aereo" (Bollyn, 2001).

Ed anche Thomas Eager, un professore di ingegneria dei materiali del MIT che supporta la versione ufficiale, sostiene che l'impatto degli aerei non sarebbe stato significativo, poiché "Non è stato perso un grande numero di colonne dopo l'impatto iniziale e i carichi sono stati redistribuiti alle colonne rimanenti in questa struttura altamente ridondante "(Eager e Musso, 2001, pp. 8-11).

Similmente, il rapporto del NIST, trattando di quanto l'impatto degli aerei abbia contribuito al crollo, si focalizza soprattutto sul fatto che gli aerei abbiano rimosso buona parte del rivestimento anti-incendio dall'acciaio. [6]

La versione ufficiale del crollo, quindi, si basa essenzialmente sul fuoco, quindi non può essere enfatizzato troppo il fatto che il fuoco non abbia mai causato il crollo di grandi edifici in acciaio - mai, sia prima il 9/11, che dopo il 9/11, o in qualunque parte del mondo l'11 settembre, eccetto che presumibilmente a New York - mai.

Si potrebbe sostenere, naturalmente, che c'è una prima volta per tutto, e che un incendio davvero straordinario possa portare ad un crollo. Esaminiamo questa idea. Come dovrebbe essere un incendio straordinario? Date le proprietà dell'acciaio, le fiamme dovrebbero essere molto violente, estese, e durature. Ma gli incendi nelle torri non hanno manifestato nessuna di queste
caratteristiche.

C'è chi ha sostenuto, per essere precisi, che le fiamme raggiunsero un'altissima temperatura. Alcuni speciali in televisione hanno affermato che le torri sono crollate poichè le fiamme erano cosi alte da aver fuso l'acciaio. Per esempio, uno speciale della BBC News riportò questa dichiarazione di Hyman Brown: "L'acciaio fonde, e 24.000 galloni di carburante aereo hanno fuso
l'acciaio". Un'altra persona, presentata come ingegnere strutturale, dichiarò: "E' stato il fuoco ad affossare gli edifici. Non c'è niente sulla faccia della terra che possa sopportare quelle temperature con quella quantità di carburante... le colonne si fonderebbero" (Barter, 2001). [7]

Queste dichiarazioni, in ogni modo, sono assurde. L'acciaio non fonde finché non raggiunge i 2800° Fahreneit. Inoltre, un incendio alimentato da idrocarburi, come il kerosene – vale a dire il carburante degli aerei - può al massimo arrivare a 1700°F, cioè 1100 gradi al di sotto del punto di fusione dell'acciaio. [9] Possiamo, di conseguenza, mettere da parte la pretesa che le torri siano crollate in seguito alla fusione delle colonne di acciaio. [10]

La maggior parte dei sostenitori della versione ufficiale, in realtà, non affermano questa assurdità. Sostengono semplicemente che le fiamme abbiano riscaldato l'acciaio fino al punto in cui avrebbe perso così tanta della sua capacità di resistenza da essersi deformato. [11] Per esempio, Thomas Eager, dicendo che l'acciaio a 1300° perde l'80% della sua resistenza, conclude
che questo debba essere quello che è successo. Ma perché ciò sia plausibile, le fiamme sarebbero dovute essere ancora molto violente.

Ma non lo erano. Alcuni hanno parlato, come abbiamo visto, del kerosene. Tuttavia la maggior parte è bruciato molto velocemente nelle enormi palle di fuoco che si sono sprigionate dopo l'impatto degli aerei con gli edifici, ed il resto è esaurito nel giro di dieci minuti [12], dopo di che le fiamme diminuirono. Fotografie delle torri 15 minuti dopo gli impatti mostrano incendi
isolati e molto fumo nero, segno della scarsità di ossigeno. Thomas Eager, a questo proposito, ha detto che le fiamme raggiungevano "Probabilmente solo i 1200° o i 1300° F" (Eager, 2002).

Ci sono motivi per credere, per di più, che le fiamme non fossero neanche così intense. Come mostrano le fotografie, le fiamme non hanno rotto le finestre e non si sono nemmeno propagate molto oltre i punti dove sono cominciate (Hufschmid, 2002, p.40). Questa documentazione fotografica è supportata dagli studi scientifici condotti dal NIST, che ha scoperto che delle 16 colonne perimetrali esaminate, "Solamente tre colonne hanno provato che l'acciaio raggiunse temperature superiori ai 250°C [482°F],"e nessuna prova che alcuna colonna del nucleo centrale avesse raggiunto anche solo quelle temperature (2005, p.88).

Il NIST (2005) sostiene che "Non ne ha dedotto considerazioni su scala generale, dato che le colonne esaminate rappresentavano solo il 3% delle colonne perimetrali e l'1% delle colonne del nucleo centrale provenienti dai piani interessati dagli incendi ". Che solamente una minuscola frazione delle colonne fosse disponibile è stato dovuto, naturalmente, al fatto che ufficiali governativi hanno venduto e spedito via immediatamente la maggior parte dell'acciaio. In ogni caso, le scoperte del NIST sulla base di questa piccolissima percentuale delle colonne non sono irrilevanti. Esse significano che qualunque speculazione che alcune delle colonne del nucleo centrale abbiano raggiunto temperature molto più alte sarebbe soltanto, per l'appunto, pura
speculazione non corroborata da alcuna dimostrazione empirica.

Per di più, anche se gli incendi avessero raggiunto i 1300°F, come Eager suppone, ciò non implica che l'acciaio avesse raggiunto quella stessa temperatura. L'acciaio è un eccellente conduttore di calore. Mettete a contatto un fuoco con l'estremità di una lunga sbarra di acciaio e il calore si diffonderà rapidamente alle altre parti, e ad altri eventuali prezzi di acciaio ad essa
interconnessi. [13]

Perché le fiamme avessero potuto portare alcune delle colonne d'acciaio ad una temperatura vicina a quella da esse stesse sprigionata, sarebbero dovute essere molto estese, in relazione alla dimensione degli edifici e alla quantità di acciaio in essi contenuto. Le torri, naturalmente, erano gigantesche e contenevano una enorme quantità di acciaio. Un piccolo e localizzato incendio di 1300° non avrebbe mai potuto portare nessuna delle colonne di acciaio nemmeno vicina a quella temperatura, poiché il calore si sarebbe propagato velocemente per il resto dell'edificio.

Alcuni difensori della teoria ufficiale hanno sostenuto che le fiamme erano indubbiamente molto grandi, e avevano trasformato gli edifici in "Giganteschi incendi". Ma tutte le prove contrastano questa affermazione, specialmente se facciamo riferimento alla torre sud, che crollò per prima. Questa torre è stata colpita tra i piani 78 e 84, perciò è in quella regione che sarebbero dovuti
esserci gli incendi maggiori. Brian Clark, un sopravvissuto, ha dichiarato che quando scese fino all'80° piano:" Potevi vedere tra i muri e le fessure alcune fiamme... che li lambivano appena, non stava divampando un grande incendio ma solo qualche fuoco, che produceva un po' di fumo che fuoriusciva dai muri." [14] Allo stesso modo, uno dei capo pompieri che raggiunse il 78° piano
notò solamente "Due focolai isolati." [15]

La torre nord, per la precisione, ha avuto degli incendi abbastanza estesi e violenti da far si che molte persone scelsero di lanciarsi verso la morte. Ma come sa perfettamente chiunque possegga un camino od una stufa, anche un fuoco che non danneggia l'acciaio o il ferro può bruciare la carne umana. Inoltre in molti casi può essere stato il fumo, piuttosto che il calore, a spingere le persone a buttarsi.

In ogni caso, gli incendi, per indebolire le colonne di acciaio, sarebbero dovuti essere non solo molto estesi e violenti ma anche molto duraturi. [16] Alle persone è stato raccontato che le torri sopportarono incendi di questo tipo, ad esempio la CNN ha sostenuto che "Incendi molto intensi abbiano bruciato per molto tempo". Ma ciò non è accaduto. La torre nord è crollata dopo
un'ora e 42 minuti dall'impatto; la torre sud è crollata dopo soli 56 minuti.

Per comprendere quanto sia ridicola la teoria che i brevi incendi nelle torri abbiano potuto portarle al crollo strutturale, possiamo confrontarle con degli altri esempi. Nel 1988, un incendio nel First Interstate Bank Building a Los Angeles è divampato per 3.5 ore ed ha distrutto 5 dei 62 piani dell'edificio, ma non sono stati registrati significativi danni strutturali (FEMA, 1988). Nel 1991, un enorme incendio al Philadelphia's One Meridian Plaza è durato 18 ore ed ha distrutto 8 dei 38 piani dell'edificio, ma, secondo il rapporto della FEMA, anche se "travi e putrelle si piegarono e torsero ... a causa della pesante esposizione al fuoco... , le colonne continuarono a supportare il loro carico senza danni evidenti " (FEMA,1991). A Caracas, nel 2004, un incendio in un edificio di 50 piani è durato 17 ore, devastandone completamente i 20 piani della parte superiore, tuttavia non è crollato (Nieto, 2004). E noi dovremmo credere che un incendio durato 56 minuti abbia portato al crollo della torre sud.

A differenza degli incendi nelle torri, inoltre, quelli a Los Angeles, Philadelphia e Caracas sono stati abbastanza violenti da aver distrutto le finestre.

Un altro importante paragone è rappresentato da una serie di esperimenti fatti in Inghilterra a metà degli anni '90, per determinare quale tipo di danno potesse essere causato ad edifici in acciaio sottoposti ad incendi estremamente violenti, estesi e durati molte ore. La FEMA, nell'esaminare questi esperimenti, osservò: "Nonostante la temperatura dei supporti di acciaio
avesse raggiunto gli 800 -900° C (1500-1700° F) in tre dei test... non si è verificato un crollo in nessuno dei sei esperimenti" (1988, Appendix A).

Questi paragoni smascherano l'assurdità della teoria del NIST che le torri siano crollate poiché gli aerei avrebbero danneggiato i rivestimenti antincendio delle colonne d'acciaio. Queste protezioni assicurano la protezione dall'incendio solo per poche ore, quindi l'acciaio negli edifici di Philadelphia e Caracas sarebbe stato esposto direttamente alle fiamme divampanti per almeno 14 ore, ed anche in quel caso l'acciaio non si è piegato. il NIST sostiene, nondimeno, che l'acciaio nella Torre Sud si sia deformato perchè è stato esposto direttamente alle fiamme per 56 minuti. [18]

Alcuni difensori della versione ufficiale hanno speculato che ci fosse qualcosa, relativamente alle Torri, che le rendesse vulnerabili in maniera particolare al fuoco. Tuttavia, queste dichiarazioni non sono corroborate da nessuna prova. Inoltre, come Norman Glover ha fatto notare: "Praticamente tutti i grandi edifici sopporteranno un serio incendio nell'arco della loro esistenza. Nessun grande edificio, alto molti piani, è mai crollato a causa del fuoco. Il World Trade Center stesso ne ha sopportato uno nel 1975; tuttavia, l'edificio riscontrò danni minori ed fu riparato e restituito alla piena funzionalità" (Glover, 2002).


Indizi molteplici di una demolizione controllata

C'è una verità capovolta a proposito del fatto che, a parte per i supposti casi dell'11 settembre, il fuoco non abbia mai causato il crollo di grandi edifici in acciaio.

Questa verità è che ogni precedente crollo globale sia stato causato dalla procedura nota come "demolizione controllata", in cui esplosivi capaci di tagliare l'acciaio vengono piazzati in punti strategici nell'edificio, e detonati secondo una sequenza ben precisa. Anche sapendo solamente che le torri sono crollate, di conseguenza, sarebbe naturale presumere che lo abbiano fatto a causa di esplosivi.

Questa conclusione a priori, inoltre, è supportata da un'analisi empirica della particolare natura dei crolli. Qui arriviamo al secondo maggiore problema della teoria ufficiale, e precisamente, che i crolli hanno avuto almeno undici caratteristiche che si sarebbero potute aspettare se, e solamente se, fossero stati utilizzati esplosivi. Le riassumerò brevemente.

Crollo improvviso: In una demolizione controllata, l'inizio del crollo è repentino. Un momento prima l'edificio è perfettamente immobile, poi comincia improvvisamente a crollare. Ma l'acciaio, quando viene scaldato, non cede ne' si piega improvvisamente. Dunque in crolli provocati dal fuoco – se ne avessimo degli esempi – il crollo sarebbe graduale. Le travi e le putrelle inizierebbero a deformarsi; le colonne, se soggette a forti sollecitazioni, comincerebbero a piegarsi. Ma come mostrano i filmati delle torri, [19] non si sono manifestati questi segnali, neanche nei piani immediatamente sopra il danno causato dall'impatto degli aerei. Gli edifici erano completamente immobili fino all'inizio dei crolli.

Crollo verticale: La questione principale nella demolizione controllata di un edificio alto, confinante con altri palazzi, è che venga giu' dritto fino a collassare sulla sua stessa base, o perlomeno vicino, cosi da non provocare danni agli altri palazzi. L'arte della scienza delle demolizioni controllate è incentrata soprattutto su questo obiettivo. Come ha spiegato Mark Loizeaux, presidente della Controlled Demolition Inc. : "Per demolire [un edificio] come vogliamo, cosi... che non venga danneggiata nessuna altra struttura" la demolizione deve essere "approfonditamente pianificata", usando "gli esplosivi adatti e la giusta sequenza nel detonarli" (Else, 2004). [20] Se le torri, alte 110 piani, fossero cadute di lato, avrebbero causato enormi danni a molti degli edifici degli isolati vicini. Ma le torri sono venute giù in verticale. Di conseguenza, la teoria ufficiale, implicando che il fuoco abbia perfettamente imitato i crolli che altrove sono stati prodotti solo da esplosivi sapientemente piazzati, richiede un miracolo.

La velocità vicina alla caduta libera: Gli edifici abbattuti dalle demolizioni controllate collassano in un tempo vicino alla caduta libera. Ciò accade poiché vengono meno i supporti ai piani inferiori, cosi che quando i piani superiori crollano non incontrano alcuna resistenza. Il fatto che i crolli delle Torri abbiano ricalcato questa caratteristica delle demolizioni controllate è stato menzionato indirettamente nel Rapporto della Commissione 9/11, che ha dichiarato che "La torre Sud è venuta giù in 10 secondi" (Kean e Hamilton, 2004, p.305) [22]. Gli autori del rapporto, evidentemente, non hanno pensato che la rapidità del crollo potesse contrastare con la versione ufficiale, conosciuta come "effetto pancake".

Secondo questa teoria, i piani sopra quelli che sono stato indeboliti dall'impatto dell'aereo, sono crollati sui piani inferiori, innescando una reazione a catena, e determinando lo schiacciamento di tutti i piani.

Ma se questo fosse ciò che è accaduto, i piani inferiori, col loro carico di acciaio e cemento, avrebbero offerto resistenza. I piani superiori non sarebbero potuti crollare attraverso quelli inferiori come se fossero in caduta libera. Comunque, i filmati dei crolli mostrano che le macerie in linea col profilo dell'edificio crollavano alla stessa velocità di quelle all'esterno [23] (Jones, 2006). Come spiega l'architetto e fisico Dave Heller (2005) :

I piani non possono essersi schiacciati. Gli edifici sono crollati troppo velocemente. I solai avrebbero dovuto cedere simultaneamente, per arrivare a terra in un tempo cosi ridotto. Ma in che modo? In quello [conosciuto come la demolizione controllata], ogni piano di un edificio viene distrutto appena prima che il piano sopra lo stia per colpire. Dunque, i piani cedono allo stesso tempo, virtualmente in caduta libera. (Garlic and Glass 6)

Crollo globale: La versione ufficiale è ancora più vistosamente contraddetta dal fatto che i crolli sono stati totali: queste torri di 110 piani si sono trasformate in ammassi di detriti alti giusto pochi piani. Com'è stato possibile? Il nucleo centrale di ogni torre era costituito da una struttura reticolare con 47 imponenti colonne portanti in acciaio. [24] Secondo l'"effetto pancake", sono venute a mancare le colonne orizzontali di acciaio di supporto alle colonne verticali. Ma se è successo questo, le 47 colonne verticali del nucleo centrale starebbero ancora in piedi. La Commissione 9/11 se ne è uscita con un'ardita soluzione a questo
problema. Ha semplicemente negato l'esistenza delle 47 colonne d'acciaio, dicendo: "Il nucleo centrale degli edifici era un pozzo d'acciaio cavo, che conteneva gli ascensori e le scale" (Kean and Hamilton, 2004, 541 note 1). Voila'! Senza le 47 colonne del nucleo centrale, il problema principale scompare.

Il Rapporto del NIST ha provato a spiegare questa che è la questione piu' pesante, sostenendo che quando i piani sono crollati, hanno fatto pressione sulle colonne, portando all'instabilità delle colonne perimetrali. Ciò ha poi aumentato il carico gravitazionale sulle colonne del nucleo centrale, che erano state indebolite in precedenza da fiamme terribilmente alte, che, secondo il NIST, hanno raggiunto i 1832°, e questa combinazione di fattori in qualche modo ha portato al "crollo globale" (NIST, 2005, pp.28, 143).

Questa teoria deve affrontare due problemi. Primo, l'affermazione del NIST riguardante la presenza di incendi molto caldi nel nucleo della struttura manca completamente di prove. Come abbiamo già visto, i loro studi non presentano prove riguardo al fatto che le colonne esterne avessero raggiunto temperature anche solo di 482°F (250°C), quindi la loro teoria richiede un'aggiunta puramente speculativa di più di 1350°F.[25] Secondo, anche se questi eventi fossero avvenuti, il NIST non spiega per quale motivo essi avrebbero dovuto provocare un crollo totale. Il rapporto del NIST asserisce che il cedimento strutturale si sia verificato tanto nelle colonne del nucleo interno, quanto in quelle del perimetro esterno, ma questa rimane una pura asserzione. Non c'è alcuna spiegazione plausibile del motivo per cui le colonne, anche se avessero raggiunto tali temperature, dovrebbero essersi spezzate o anche solo deformate tanto da causare un crollo totale ad una velocità quasi pari a quella di caduta libera.[26]

Acciaio tagliato: nelle demolizioni controllate di edifici a struttura in acciaio gli esplosivi sono usati per tagliare a pezzi colonne e travi di questo metallo. Un rappresentante della Controlled Demolition, Inc. ha affermato che lo RDX, uno degli esplosivi usati normalmente, taglia l'acciaio "come un rasoio taglia un pomodoro". Oltretutto, l'acciaio non è semplicemente tagliato, ma è tagliato in pezzi sufficientemente corti da poter essere gestiti facilmente. Come la Controlled Demolition, Inc. afferma nella sua pubblicità: "I nostri sistemi DREXSTM segmentano i componenti in acciaio in pezzi di un peso tale da poter essere sollevato dagli strumenti disponibili".[27]

Questa peculiarità delle demolizioni controllate sembra essere stata presente in qualche modo anche nei crolli delle Torri Gemelle. Dopo aver studiato varie fotografie della scena del crollo, Jim Hoffman (2004) ha affermato che molto dell'acciaio sembrava "tagliato in pezzi facilmente caricabili dai macchinari usati per ripulire Ground Zero.[28]

Polverizzazione del cemento e di altri materiali: un'altra caratteristica delle demolizioni controllate è la produzione di grandi quantità di polvere, dato che gli esplosivi abbastanza potenti da tagliare l'acciaio polverizzano il cemento e la maggior parte degli altri materiali non metallici in piccole particelle. Hoffman (2003) riporta che "quasi tutti i componenti non metallici delle torri sono stati polverizzati in polveri fini." [29] Questa osservazione è stata fatta anche dal Colonnello John O'Dowd della U.S. Army Corps of Engineers. "Al WTC", ha detto su History Channel, "sembrava che tutto si fosse polverizzato" (History Channel, 2002).

Questo fatto crea un problema alla teoria ufficiale, secondo la quale l'unica energia presente era quella gravitazionale. Quest'energia sarebbe stata sufficiente a rompere la maggior parte del cemento in pezzi piuttosto piccoli, ma non si sarebbe neanche avvicinata alla quantità necessaria a trasformare il cemento e quasi tutti i componenti non metallici degli edifici in minuscole particelle di polvere.

Nuvole di polvere: un'altra caratteristica comune nelle demolizioni controllate è la produzione delle nuvole che si vedono quando le esplosioni gettano le polveri fuori dall'edificio con grande energia. I crolli delle torri, come si può notare confrontando i vari filmati presenti sul web, hanno prodotto nuvole molto simili a quelle prodotte dalle demolizioni controllate di altre strutture, come ad esempio il Seattle's Kingdome. L'unica differenza è che le nuvole prodotte durante il crollo delle torri erano in proporzione molto più grandi. [30]

Il problema dell'origine dell'energia necessaria si presenta nuovamente. Hoffman (2003), basandosi sull'espansione della nuvola di polvere della Torre Nord, calcola che l'energia richiesta anche solo da quest'espansione, ignorando quella necessaria a tagliare l'acciaio e polverizzare il cemento ed altri materiali, eccedeva di almeno 10 volte l'energia gravitazionale disponibile.

Il resoconto ufficiale, quindi, implica una grave violazione delle leggi della fisica, una violazione che diventa anche più grave se includiamo l'energia necessaria a polverizzare il cemento (senza contare quella richiesta per tagliare l'acciaio).

Oltre all'enorme quantità di energia necessaria, un altro problema della teoria ufficiale è che l'energia gravitazionale non basta a spiegare la produzione di queste nuvole di polvere. Questo è evidente soprattutto nei primi secondi dell'evento. Hoffman afferma: "Sono visibili dense nuvole di cemento polverizzato emesse nei primi 2 secondi, quando il moto relativo della cima della torre rispetto alla porzione intatta era solo di pochi piedi al secondo". [31]

Jeff King (2003) similmente dichiara: "[Una grande quantità di] finissima polvere di cemento è stata emessa dalla cima dell'edificio nei primi istanti del crollo... [quando] le lastre di cemento [si stavano] scontrando una con l'altra a [solo] 20-30 mph".

L'importanza della dichiarazione di King può essere apprezzata contrapponendola all'affermazione di Shyam Sunder, investigatore capo del NIST, secondo la quale nonostante le nuvole di polvere prodotte durante i crolli delle Torri Gemelle possano dare l'impressione di una demolizione controllata, "è l'effetto "pancaking" dei piani che dà quest'impressione" (Popular Mechanics, 2005). Il "pancaking", secondo la teoria ufficiale difesa da Sunder, cominciò in corrispondenza del piano sottostante i fori provocati dall'impatto degli aerei di linea. Come fa notare King, questa teoria non può sostenere il fatto che, come rivelato dalle fotografie e dai video, le nuvole di polvere siano state prodotte molto più in alto delle zone di impatto.

Getti orizzontali: un'altra caratteristica comune nelle demolizioni controllate è l'espulsione orizzontale di altri materiali, oltre alla polvere, in corrispondenza delle zone dell'edificio nelle quali sono stati attivati gli esplosivi. Nel caso delle Torri Gemelle, le foto e i video mostrano che "pesanti pezzi d'acciaio sono stati lanciati in tutte le direzioni a distanze di 500 piedi, mentre i rivestimenti di alluminio sono stati sparati fino a 700 piedi dalle torri" (Paul e Hoffman, 2004, p.7). Tuttavia l'energia gravitazionale è, ovviamente, verticale, quindi non può neanche cominciare a spiegare questi getti orizzontali.

Anelli di demolizione: ancora un'altra caratteristica delle demolizioni controllate indotte da esplosioni sono gli anelli di demolizione, ossia una serie di piccole esplosioni che corrono rapidamente attorno all'edificio. Anche questa peculiarità si è manifestata nel crollo delle torri. [32]

Rumori prodotti dalle esplosioni: l'uso degli esplosivi per provocare crolli ovviamente produce rumori. Come tutte le caratteristiche precedenti, a parte l'acciaio tagliato, anche questa è stata notata da testimoni. Infatti, come vedremo più avanti, ci sono molte testimonianze dell'esistenza di tali esplosioni prima e durante il crollo delle torri.

Acciaio fuso: l'undicesima caratteristica che sarebbe lecito aspettarsi solo se degli esplosivi fossero stati utilizzati per tagliare le colonne d'acciaio sarebbe l'acciaio fuso; la sua presenza sul sito del crollo del WTC è stata riportata da molti testimoni, incluse le due figure principali implicate nella procedura di asportazione delle macerie, Peter Tully, presidente della Tully Construction, e Mark Loizeaux, presidente della Controlled Demolition, Inc.

Tully ha detto di aver visto pozze di "acciaio letteralmente fuso" al sito del crollo. Loizeaux ha affermato che molte settimane dopo l'11 settembre, quando si stavano rimuovendo le macerie, sono stati trovati "hot spots di acciaio fuso in corrispondenza del fondo dei vani degli ascensori delle torri principali fino al settimo piano interrato" (entrambe le affermazioni sono riportate in Bollyn, 2004). [33]

Inoltre Leslie Robertson, ingegnere strutturale capo per le Torri Gemelle, ha affermato: "21 giorni dopo l'attacco, gli incendi stavano ancora bruciando e l'acciaio fuso scorreva ancora" (Williams, 2001). La giornalista del Knight-Ridder Jennifer Lin, citando Joe "Toolie" O'Toole, un vigile del fuoco del Bronx che ha lavorato per molti mesi prestando soccorso e rimuovendo le macerie, ha scritto: "Gli incendi sotterranei hanno imperversato per mesi. O'Toole ricorda di aver visto, in febbraio, una gru sollevare verticalmente una trave d'acciaio dalle profondità delle catacombe di Ground Zero. 'Gocciolava acciaio fuso' ha detto" (Lin, 2002). Greg Fuchek, vice presidente del settore vendite della LinksPoint, Inc., che ha fornito parte delle attrezzature informatiche usate per identificare i resti umani ritrovati, ha descritto le condizioni lavorative come "infernali", in parte perchè per sei mesi la temperatura del suolo variava tra 600 e più di 1500 gradi Fahrenheit. Fuchek ha aggiunto che "a volte, quando un
lavoratore estraeva una trave d'acciaio dalle macerie, dall'estremità gocciolava acciaio fuso." [34]

Questa testimonianza è molto importante, dato che sarebbe difficile immaginare che cosa, oltre agli esplosivi ad alto potenziale, avrebbe potuto causare lo scioglimento dell'acciaio.

L'importanza della natura dei crolli, come è stata delineata da queste 11 caratteristiche, è dimostrata dal fatto che i tentativi di difendere la teoria ufficiale tipicamente ne ignorano la maggior parte. Per esempio un articolo su "Popular Mechanics" (2005), tentando di smontare quelli che definisce alcuni dei miti più diffusi sull'11 settembre creati dai "teorici cospirazionisti", ignora completamente la rapidità, la verticalità e il carattere improvviso e totale dei crolli, evitando anche di menzionare le testimonianze riguardanti l'acciaio fuso, gli anelli di demolizione e i suoni delle esplosioni. [35]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 14/05/2010, 11:26 
più leggo ste cose e più mi chiedo come diavolo sia possibile che qlcn possa ancora credere che siano cadute per colpa degli aerei e di quel piccolo (perchè era piccolo caxxo!!) incendio che si era creato!
mah...

p.s.:TTE...complimenti per la pazienza!


Ultima modifica di acgunner il 14/05/2010, 11:27, modificato 1 volta in totale.

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Brando ha scritto:

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Perfo ha scritto:

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Brando ha scritto:

è uno studio piuttosto serio...


come il rapporto ufficiale sul 9/11?
o come il rapporto del NIST?

lol [:)]

Cita:
la foto termografica lascia il tempo che trova... cioè la temperatura delle fiamme vive non supera i 100° lol impossibile e comunque è della parte esterna.



infatti la foto termografica è scattata dopo 16 min. dall'impatto, il combustibile è già bruciato quasi tutto nello scoppio, probabilmente rimanevano focolai interni, mentre dall'esterno si vedeva per lo più fumo, fumo nero (indica mancanza di ossigeno) e non un'unica fiammata "viva".
Tant'è vero che se sovrapponi la foto termografica a una foto normale noterai che la parte più calda corrisponde proprio al fumo [;)]


Scusa ma è uno studio di una nota università giapponese, quindi siamo anche in territorio piuttuosto neutro (non è l'unico che si puo trovare cmq, e sono fatti da ingenieri) tu mi puoi postare qualche studio scientifico su dove e come possono essere state posizionate le cariche o termite per far crollare le torri in quel modo così diverso dalle normali demolizioni controllate?

La foto termica continua a non dimostrarmi nulla perchè la maggior parte dei danni sono stati fatti dall'impatto e dall'esplosione, inoltre non mi dice la temperatura interna.

Cercavo di capire se gli aerei avrebbero potuto causare il crollo da soli e, a quanto pare, questo è possibile.


Si ma infatti, l'università è sicuramente seria.
Peccato che quelle temperature non si siano verificate pertanto i calcoli posti da tale studio sono errati.

Ricordiamo sempre che con 600° gradi una persona non avrebbe potuto attraversare il punto d'impatto, mediante il condotto scale centrale e interno alla struttura.

Poi si sottovaluta troppo il fatto che le torri fossero state progettate per rimanere erette nonostante impatti multipli di Boeing su di esse.


Ultima modifica di Perfo il 14/05/2010, 11:32, modificato 1 volta in totale.

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..non capisco come questa discussione sia..
..ancora aperta..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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mik.300 ha scritto:

..non capisco come questa discussione sia..
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E' ancora aperta
per via di menti ancora chiuse.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Thethirdeye ha scritto:

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mik.300 ha scritto:

..non capisco come questa discussione sia..
..ancora aperta..



E' ancora aperta
per via di menti ancora chiuse.



mia opinione pesonale..:
sta saretta..
colei che ha iniziato tutto,
mi odora tanto di debunker/disinformatore/trice..



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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


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mik.300 ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

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mik.300 ha scritto:

..non capisco come questa discussione sia..
..ancora aperta..



E' ancora aperta
per via di menti ancora chiuse.



mia opinione pesonale..:
sta saretta..
colei che ha iniziato tutto,
mi odora tanto di debunker/disinformatore/trice..



lol ... mi sa che nel frattempo ha trovato compagnia.



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MessaggioInviato: 14/05/2010, 11:55 
I poveri disgraziati che si lanciavano nel vuoto per via del calore allora li ho visti solo io... poveri ingegneri che non capiscono nulla, ma certo si trattava di un piccolo incendio.
Non vi disturbo più, scusate se la mia mente non è ancora all'altezza di discutere di questo argomento in maniera scientifica, grazie per lo spazio concesso.


Ultima modifica di Brando il 14/05/2010, 12:21, modificato 1 volta in totale.

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Ma per ma la discussione si ferma ancora prima di analizzare dati,temperature,ciappini e ciapponi...
Il terzo aereo sul pentagono non ci sarebbe mai arrivato!é evidente che non lo si è voluto ingaggiare!credo che a bordo,prima degli schianti avessero avuto tutto il tempo di prendere 10 caffè...

Sempre ammesso che anche sul pentagono sia arrivato un aereo,ma a quanto sembra dalle immagini delle telecamenre di sorveglianza,ci son forti dubbi sull'identità del veivolo/missile...

Pure io se rubo un aereo al campo volo di reggio emilia sono convito che dopo pochi minuti che svulazzo mi trovo 2 jet attaccati al popo pronti a farmi la festa,e porre fine a questa mia breve carriera da baronetto rosso improvvisato...


Ultima modifica di Ronin77 il 14/05/2010, 12:05, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/05/2010, 12:09 
Saranno cadute per danni strutturali (ben visibili) o per demolizione controllata (ipotesi che non ritengo molto probabile... ma è solo una mia ipotesi), ma non possiamo parlare di fuocherelli e di basse temperature.

In merito alla fotografia nell'infrarosso si scopre tra le pagine del rapporto del NIST che la misurazione non è da considerarsi quantitativa ma solo indicativa.


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94,07 KB

Per il resto si vede benissimo che le fiamme hanno continuato a divampare in entrambe le torri per tutto il tempo, fino alla loro caduta.

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142,62 KB


Ultima modifica di rmnd il 14/05/2010, 12:53, modificato 1 volta in totale.


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[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
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MessaggioInviato: 14/05/2010, 12:14 
Mah le torri possono anche essere collassate per il calore ed il cedimento dei solai,io questo non lo discuto,ma non lo discuto perchè non riesco a giungere fino a quel punto,cioè quando ero a NY,predevo i pistoliniatoni dai poliziotti di quartire perchè fumavo in strada,tanto per dire che hanno pure controlli severissmi su quello,come è possibile manovrere 2 aerei del genere sopra quella città?

Poi oltre il danno la beffa,perchè sul cielo di NY quella mattina c'erano pure dei jet militari in volo per una esercitazione...


Ultima modifica di Ronin77 il 14/05/2010, 12:16, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/05/2010, 12:19 
Cita:
Brando ha scritto:

I poveri disgraziati che si lanciavano nel vuoto per via del calore allora gli ho visti solo io... poveri ingenieri che non capisco nulla, ma certo si trattava di un piccolo incendio.
Non vi disturbo + scusate se la mia mente non è ancora all'altezza di discutere di questo argomento in maniera scientifica, grazie per lo spazio concesso.


Guarda che sei autorizzato ad esprimere tranquillamente il tuo parere. [;)]nessuno è portatore di verità e si sta solo analizzando il materiale a nostra disposizione. Ovvio che ci siano i faveroveli e i contrari, che difendono la loro posizione a volte con accanimento. Lo scopo di topic come questo è quello di arrivare se mai possibile ad un ipotesi condivisa.



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MessaggioInviato: 14/05/2010, 12:37 
Come dicevo sopra,parliamo del pentagono non del monte babbio...

http://www.youtube.com/watch?v=Mep_aK4h ... re=related


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MessaggioInviato: 14/05/2010, 12:38 
Cita:
Brando ha scritto:

Non vi disturbo più, scusate se la mia mente non è ancora all'altezza di discutere di questo argomento in maniera scientifica, grazie per lo spazio concesso.



Parliamone pure in maniera scientifica..... [:I]




Le bufale di Attivissimo. Fallaci e logiche, scientifiche,
e iperattivissime sull'Undici settembre

Lui non ve le rivelerà perché, spesso, sono le sue.
Inganni, censure e mozzarelle nell'allevamento di bufale
più linkato d'Italia.


Fonte:
http://bufalattivissimo.splinder.com/po ... 14+ingegne




Leggiamo attentamente questo reportage......

World Trade Center: 14 ingegneri strutturisti
censurati da Attivissimo


“MSC: Memoria Selettiva da Complottismo.
Si fa finta che non esista la massa di dati
contrari alla propria tesi preconcetta, e così
la tesi è salva”
(Attivissimo)

Nel sito degli architetti e ingegneri per la verità sull’11 settembre sono elencate decine e decine di ingegneri sia strutturisti sia civili (http://www.ae911truth.org/signpetition.php). Attivissimo, come al solito, invoca i “tecnici”, poi però lui fa finta che non esistano quando i tecnici ci sono, sono perfettamente qualificati per discutere dei crolli del WTC 1, 2 e 7, ma hanno il "difetto" di non pensarla come lui...
Oppure, come ha fatto circa un anno fa, Attivissimo ha notato l'esistenza di questi esperti ma ha subito colto l'occasione per lanciare attacchi ad hominem per gettare discredito indiscriminatamente su tutti gli ingegneri aderenti servendosi di materiale probabilmente illegale, dato che i video di youtube da lui linkati ora sono stati rimossi: presumibilmente costituivano violazioni della privacy a danno degli ingegneri stessi.

Queste sono le ennesime dimostrazioni che l'appello di Attivissimo alle "fonti tecniche" è uno stratagemma per coprire il reale appello monomaniacale di Attivissimo: quello alle "fonti ufficiali". Attivissimo usa il tecnicismo come maschera dell'ufficialismo.

Ecco chi sono questi ingegneri strutturisti e cosa dicono. Anticipiamo che molti di questi hanno esercitato la loro professione anche per 20-30 anni, molti non hanno un semplice BS in ingegneria civile (Bachelor of Science, titolo di studio di area anglofona paragonabile a grandi linee alla nostra laurea breve, ma che può durare anche 4 anni) ma hanno anche un Master in ingegneria strutturale (un titolo di studio che viene spesso paragonato alla nostra laurea specialistica, ma che prima dell'avvento della laurea specialistica in Italia era considerato superiore rispetto a una laurea italiana del vecchio ordinamento), e alcuni hanno un PhD, ossia un dottorato di ricerca, ossia il massimo titolo educativo ottenibile. Anticipiamo anche che molti fra questi sono assolutamente certi che si tratti di demolizioni controllate.

Bisogna considerare che “fare outing” sui crolli non è una cosa da nulla, neanche per un ingegnere che si limiti a considerazioni esclusivamente tecniche e non politiche. Perché? Perché tali considerazioni tecniche hanno conseguenze di tipo non tecnico.
Perché quelle considerazioni tecniche implicano idee inevitabilmente non politically correct. Soprattutto i primi tecnici che ebbero il coraggio di esprimere valutazioni tecniche dissenzienti, addirittura si esponevano facilmente al ridicolo, perché si trovavano in solitudine, con mancanza di minime convalide da parte delle grandi comunità scientifiche e mediatiche (sono meccanismi psico-sociali analizzati a lungo dagli psicologi sociali, dai sociologi e dagli etnometodologi).
I tempi sono cambiati, ma un ingegnere può tuttora pensare che esprimere onestamente le sue mere considerazioni tecniche potrebbe in teoria creargli qualche problemino. Per esempio, potrebbe ancora farlo catalogare da qualche residuo sputasentenze giornalistico tra i balzani "complottisti" e metterlo, chissà, forse a rischio di far saltare qualche grosso e sostanzioso contratto, viste le commistioni fra edilizia e politica. Insomma, esporsi non è da tutti e da questo deduciamo che probabilmente questi 14 rappresentano solo un piccolo campione degli ingegneri strutturali che la pensa nello stesso modo. Ci vuole certamente coraggio per esporsi, e questi ingegneri l’hanno avuto.

1) Nome: Paul W. Mason
Titolo: Ingegnere strutturista/civile
Titoli di studio: Bachelor of Science, Ingegneria
Nazione: Australia
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Quasi 35 anni di esperienza nella progettazione, costruzione e nella manutenzione di strutture maggiori per istituto del governo statale.

Dichiarazione personale sul 9/11: Una conoscenza rudimentale della fisica e in particolare delle leggi di Newton sul moto è tutto ciò che basta per rendersi conto che i tre “cedimenti” non avrebbero potuto come ci è stato fatto credere. Semplicemente non è fisicamente possibile che una struttura crolli a velocità vicina a quella di caduta libera e, nel contempo, polverizzi tutto il suo cemento e acciaio in frammenti minuscoli; non c’è sufficiente energia disponibile per ottenere entrambi i risultati simultaneamente.
Un crollo a velocità vicina alla caduta libera richiederebbe che non vi sia assolutamente nessuna resistenza interna dentro la struttura a ostacolare la sua accelerazione sotto la forza di gravità. Edifici come questi sono progettati per combinazioni di carichi estremi che includono terremoti e uragani, con l’introduzione di un ragguardevole fattore di sicurezza. In un giorno di calma, per edifici con un carico inferiore al pieno carico, ciascuna della capacità di resistenza delle torri del WTC era probabilmente cinque-sei volte superiore rispetto a quella richiesta per reggere i carichi che a esse erano applicati. Ciascun impatto aereo era avvenuto vicino alla vetta di ciascuna torre e, ovviamente, gli edifici diventano considerevolmente più forti vicino ai livelli inferiore per reggere i carichi applicati sopra. Affinché questa forte struttura di supporto crolli a velocità vicina a quella di caduta libera ci vorrebbe una quantità immensa di energia esplosiva; i “cedimenti”, semplicemente, non avrebbero potuto avvenire in alcun altro modo!
Non c’è dubbio che c’erano grandi quantità di energia extra applicate alle strutture per ottenere sia cedimenti rapidi sia la completa distruzione dei componenti. Questa energia può essere realisticamente venuta solo da cariche esplosive. Chiunque guardi i video può vedere che le Twin Towers sono esplose all’esterno e all’insù durante il loro “cedimento,” cosa semplicemente impossibile in uno scenario di puro cedimento.
Le chance che i tre edifici cedano simmetricamente sulla loro base, a velocità vicina a quella di caduta libera, con altri mezzi rispetto alla demolizione controllata, sono così remote da non essere neanche degne di considerazione.
L’11/9 è un evento che ha cambiato la storia del mondo e le vite di milioni, soprattutto in peggio. Io non voglio sedermi e fingere che fosse una cosa, mentre so con una certezza del 100% che era qualcosa di completamente differente. Il più grande crimine di tutti i tempi dev’essere sottoposto alla migliore indagine di tutti i tempi!


2) Nome: Ronald H. Brookman
Titole: Ingegnere strutturista
Licenza #: Ingegnere strutturista 3653 CA Ingegnere civile 44654 C
Titoli di studio: B.S. & Master of Science, Ingegneria, U.C. Davis
Nazione: USA
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: B.S. in Ingegneria Civile (1984) e Master in Ingegneria Strutturale (1986) dall’Università della California, Davis, oltre 21 anni di esperienza nell’analisi strutturale, nella progettazione, valutazione e ristrutturazione degli edifici.

Dichiarazione personale sul 9/11: Una delle nostre responsabilità primarie come architetti e ingegneri è di assicurare la pubblica incolumità nelle nostre strutture e intorno a esse, e noi prendiamo la cosa sul serio. Nostra responsabilità, come cittadini americani preoccupati, è anche quella di fare domande e di cercare risposte oneste. Incoraggio tutti a leggere i numerosi libri, i rapporti tecnici e gli articoli sul WTC; a guardare le foto e i video; ad ascoltare chi parla con mente aperta. Decidete da voi, e prendete posizione per ciò in cui credete. Come ingegnere strutturista io credo alle leggi della fisica e faccio affidamento su di esse ogni giorno.

Dopo aver letto e studiato molto è ovvio che il NIST, la FEMA e la Commissione sul 9/11 hano mancato di fornire un resoconto dettagliato dei catastrofici crolli dei tre edifici del World Trade Center a Manhattan, il 9/11. Alcuni esempi dei dettagli non spiegati includono il “grave attacco corrosivo da alte temperature sull’acciaio” descritto nell’appendice C del FEMA Building Performance Study, i crolli completamente simmetrici che hanno seguito un danno strutturale asimmetrico e incendi a breve termine, e il marchio chimico di composti incendiari ritrovato nella polvere tossica del WTC.
Mi piacerebbe proprio sapere perché il completo crollo delle Twin Towers sarebbe “diventato inevitabile”, come dice il NIST senza aver compiuto nessuna analisi scientifica per sostanziare l’affermazione. Perché tutti i 110 piani cederebbero direttamente verso il terreno in circa 10 secondi, polverizzando e incinerendo la maggior parte dei contenuti – per due volte? Perché il WTC 7 cadrebbe direttamente a terra in circa sette secondi in quello stesso giorno? Non era stato colpito da nessun aereo né era stato divorato da alcun incendio. Un’indagine indipendente è giustificata – e necessaria – per tutti e tre i crolli.


3) Nome: Kamal S. Obeid
Licenza #: Ingegnere strutturista 2826 CA, Civil Ingegnere 35214
Titoli di studio: Master of Science, UC Berkeley
Nazione: USA
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Ingegnere strutturista consulente specializzato negli edifici e in altri tipi di progettazioni, California SE 1985; California PE 1982; Master of Science, Ingegneria Civile, 1980, UC Berkeley; BSCE 1978, University of Texas, Austin

Dichiarazione personale sul 9/11: Solo recentemente ho iniziato a esaminare il crollo strutturale degli edifici. Le foto dell’acciaio, le prove su come crollarono gli edifici, l’inspiegabile crollo del WTC 7, le prove sulla termite nelle macerie così come altre “bandiere rosse” sono indicazioni assolutamente disturbanti di demolizioni controllate ben pianificate.

4) Nome: Antonio Arthay
Licenza #: 57912
Titoli di studio: Master of Science, Ingegneria Strutturale, Illinois
Nazione: USA
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Ingegnere strutturista con licenza e oltre 15 anni di esperienza nella progettazione di edifici.

Dichiarazione personale sul 9/11: gli edifici sono crollati tutti con metodi di “demolizione controllata”. Gli incendi e gli impatti furono insignificanti in tutti e tre gli edifici. […]

5) Nome: Arthur Nelson
Licenza #: MA PE 32785
Titoli di studio: Master of Science, Ing. Strutturale, Northeastern Univ.
Nazione: USA
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Ingegnere strutturista dal 1986. Ha partecipato alla progettazione di centinaia di strutture in acciaio […]

Dichiarazione personale sul 9/11: La storia ufficiale appare deficitaria in quanto non rende conto degli ‘squibs’ [gli sbuffi di fumo sparati a grande velocità fuori dagli edifici lontano dal fronte del crollo, N.d.T.], della modalità del cedimento, della composizione chimica dell’acciaio demolito e della temperatura. Trovare una commissione investigativa non politica finora si è dimostrato impossibile.

6) Nome: Lester Jay Germanio
Titolo: Ingegnere strutturista
Licenza #: TX 54239
Titoli di studio: BS Civil Eng, LSU & B of Arch, LSU
Nazione: USA
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Laurea in architettura in 1977 e ingegneria civile nel 1978. Licenza di ingegnere dal 1983. Cinque anni di esperienza come progettista di ponti e imprenditore della progettazione e ingegnere strutturale per vent’anni.

Dichiarazione personale sul 9/11: Ho guardato il crollo degli edifici in TV l’11 settembre e ho guardato numerosi video e film del crollo, da allora. È ed è stata mia opinione che la causa più probabile per i crolli del WTC fu la demolizione controllata. Io credo che abbiamo da temere un nemico molto più grande che non alcuni terroristi stranieri.

7) Nome: Dr. Robert T. Mote
Titolo: PhD, dottorato di ricerca in ingegneria strutturale
Licenza #: APEGGA
Titoli di studio: B.Eng con lode
Nazione: CANADA
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: oltre 20 anni di esperienza nella progettazione strutturale. Speciale interesse nel comportamento dinamico e nelle esplosioni degli elementi strutturali e delle fondazioni.

Dichiarazione personale sul 9/11: Con l’osservazione non ho mai capito il ‘conveniente’ crollo verticale alla base, causato da un evento estremo in altezza. Mi ha preoccupato soprattutto il crollo della terza torre, totalmente scollegato! Perché gli altri edifici non sono crollati? Ho guardato i documentari e convengo che molte questioni restano senza risposta.

8) Nome: Michael T. Donly
Titole: P.E., Ingegnere Strutturale/Civile
Licenza #: New Jersey 24GE04422400
Titoli di studio: B.S. Ingegneria civile, N.J. Institute of Technology
Nazione: USA
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Consulente Ingegnere strutturale/civile; New Jersey PE 2003; BSCE-New Jersey Institute of Technology 1995; più di 13 anni di esperienza nella progettazione ingegneristica; Presidente e fondatore di Donly Engineering Group, Inc. dal 2004 a oggi Founder. Esperienza principale con gli edifici bassi.

Dichiarazione personale sul 9/11: Gli investigatori della FEMA avevano scoperto e documentato prove di acciaio fuso (liquido fra le macerie del WTC 7 e fra le macerie del WTC1 e WTC2.

Io mi riferisco al documento FEMA 403 - World Trade Center Building Performance Study / May 2002, Appendix C: Limited Metallurgical Examination, Section C.2 nel quale si afferma "Prove di un grave attacco corrosivo da alte temperature sull’acciaio, inclusa l’ossidazione e la sulfidazione con seguente fusione intergranulare, fu subito visibile nella microstruttura vicina alla superficie. Una mescolanza eutettica contenente primariamente ferro, ossigeno e zolfo si era formata durante questo attacco da corrosione ad alta temperatura sull’acciaio.” Vorrei portare l’attenzione anche alla sezione C.6 dello stesso rapporto, che afferma: “La grave corrosione e conseguente erosione dei campioni 1 e 2 sono un evento molto insolito. Non è stata trovata nessuna chiara spiegazione per la fonte dello zolfo. Anche il tasso di corrosione è ignoto. È possibile che questo sia il risultato di un riscaldamento a lungo termine sul terreno a seguito del crollo degli edifici. È anche possibile che il fenomeno sia iniziato prima del crollo e abbia accelerato l’indebolimento della struttura di acciaio. È necessario uno studio dettagliato dei meccanismi di questo fenomeno per determinare quale rischio, se ne esista uno, sia presente per le strutture di acciaio esistenti che siano esposte a incendi gravi e di lunga durata.”

Il FEMA 403 ha documentato un fenomeno inspiegato che potrebbe aver “accelerato l’indebolimento della struttura di acciaio.” Il FEMA 403 afferma che le prove di un “evento insolito” sono state trovate e che sono necessarie ulteriori ricerche per proteggere le altre strutture da questo fenomeno inspiegato.
Tuttavia, finora non sembra che la FEMA abbia proseguito ulteriori studi su questo aspetto di importanza critica. Sembra che agli investigatori della FEMA sia stato impedito di completare/portare avanti il loro studio.
Gli esperti convengono che gli incendi causati dal carburante dei jet, i materiali di costruzione e i contenuti degli edifici non erano abbastanza caldi da fondere l’acciaio. Eppure gli investigatori della FEMA hanno trovato acciaio fuso fino al punto di liquefazione fra le macerie del WTC1, WTC2 and WTC7.

Quando verranno ascoltate le nostre richieste di un’indagine indipendente?!!


9) Nome: Steven Francis Dusterwald
Titole: Ingegnere strutturista
Licenza #: Nevada Ing. Civile & Strutturale #4925
Titoli di studio: B.S., Ingegneria civile, Cooper Union, NY, NY 5/73
Nazione: USA
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Analisi e progettazione strutturale (SAD) di vari tipi di edifici e di centrali nucleari.

Dichiarazione personale sul 9/11: Non c’era un’energia sufficiente trasmessa agli edifici dagli impatti aerei per distruggere i materiali strutturali.L’assenza di qualunque componente maggiore dopo la distruzione è la prova che enormi quantità di energia furono trasmesse agli edifici da dispositivi esplosivi piantati presso le sezioni critiche della struttura. Il “crollo” simmetrico dovuto a danno asimmetrico contraddice i principi della meccanica strutturale.

10) Nome: Robert F. Marceau
Titole: P.E. Ingegnere Strutturale
Licenza #: P.E.16996,Colorado,C.E. 7587 Nevada in pensione
Titoli di studio: Master of Science, Un.Las Vega, B.S. Un. of Conn.
Nazione: USA
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: 30 anni di esperienza, anche con grattacieli

Dichiarazione personale sul 9/11: Io credo che la storia ufficiale costituisca una sfida alla mia esperienza. Sulla base dei miei anni di esperienza nel campo strutturale, e dopo i miei studi di video del crollo delle Torri Gemelle e dell’edificio 7, io credo che gli eventi dell’11/9 non avrebbero potuto verificarsi come affermato. Dai video del crollo dell’edificio 7, l’attico cede prima del crollo e si può notare che le finestre, in una linea verticale, vicino alla sede della prima linea colonnare interna esplodono, e rivelano fumo da tali esplosioni. Questo avviene in una linea verticale in modo simmetrico a distanza uguale verso il centro dell’edificio da ciascuna estremità. Se confrontato con le demolizioni controllate, si possono vedere le somiglianze.

11) Nome: Bill Genitsaris
Titolo: Consulente Ingegnere strutturista e costruttore
Titoli di studio: BS Ingegneria, Uni. of Melbourne
Nazione: Australia
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Più di 20 anni di esperienza nell’Ingegneria Civile e Strutturale incluse consulenze su problematiche relative alla demolizione e relative a edifici a rischio di crollo sia su edifici residenziali sia su grattacieli.

Dichiarazione personale sul 9/11: Questo spazio è troppo limitato per elencare tutti i temi strutturali e le leggi della fisica/della natura che sono state violate dalla storia ufficiale, o anche solo i temi relativi di natura non fisica (come le motivazioni, chi era coinvolto, ecc.)

Tuttavia dichiaro quanto segue:
Io spesso chiedo alle persone ‘Quanti edifici sono crollati l’11/9 a New York?’. Quando la risposta è (quasi sempre) 2, allora chiedo loro ‘perché non avevano sentito parlare dell’edificio di 47 piani, che non era stato colpito da un aereo, eppure era crollato approssimativamente 7 ore dopo le Twin Towers’. Anche con questo fatto, essi non possono accettare che i media abbiano mancato di rivelare loro la verità e sembra che essi desiderino rimanere (appositamente) ignoranti. Come hanno affermato molti altri, questa è la pistola fumante definitiva. È impossibile che un edificio non occupato, che ha solo due piccolissimi incendi, crolli.

2 punti che finora non ho ancora sollevato:
Se la teoria del pancake è corretta, allora mentre le travature di ciascun piano si disconnettono dalle colonne RHS d’acciaio (sia le colonne centrali di ~47 sia quelle con perimetro ~200) ciò significherebbe che le colonne avrebbero dovuto rimanere di lunghezza completa (ossia lunghe più di 100m/300 piedi) e mentre l’edificio era demolito, ooops, intendo crollato perché gli aerei l’avevano colpito, le colonne avrebbero dovuto come minimo restare erette (specialmente quelle al centro) per quell’altezza. Oppure avrebbero dovuto cadere sugli edifici vicini, per la loro lunghezza di 100 m, causando danni di grave entità ([…])
In secondo luogo, nei documenti che finora ho visto non ho sentito nessuno parlare dei carichi presenti sui piani degli edifici, appena prima del crollo/demo. Come ingegnere, so che ogni edificio sulla terra è fondamentalmente progettato per reggere carichi presenti sui vari piani (carichi vivi, mobilio/strumentazioni e carichi morti). Un ‘fattore di sicurezza’ viene incluso nel progetto, rendendo così la struttura completata facilmente in grado di restare eretta, anche se ciascun piano e tutti i piani fossero caricati fino alla loro massima capacità (ossia se l’edificio fosse riempito completamente di gente in ogni stanza a ogni livello e su ogni piano fosse riempito con il massimo carico di peso di mobilio). Eppure le Torri Gemelle non erano in alcun modo vicine al loro pieno carico, appena prima del crollo (molta gente non era andata a lavorare quel giorno e molta gente era riuscita a uscire dall’edificio prima del crollo – non conosco il numero ufficiale di gente che ciascun piano poteva reggere) e nessuno era presente al WTC7!!! Così il problema è: com’è possibile che edifici vuoti (o quasi vuoti), non soggetti a carichi vivi e quindi non sono sotto stress da nessuna parte vicino ai loro limiti elastici o limiti ultimi, crollino a velocità di caduta libera, a seguito di un incendio?


12) Nome: David Scott
Titole: AMICE, CEng, MIStructE
Titoli di studio: BS, Ingegneria
Nazione: GB
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Ingegnere strutturista consulente, con 20 anni di esperienza nella progettazione di edifici e direttore-fondatore di un’impresa di progettazione strutturale e architettonica a Perthshire, Scozia.

Dichiarazione personale sul 9/11: I crolli vicini alla velocità di caduta libera violano le leggi della fisica. I crolli indotti da incendi non sono consistenti con la modalità del crollo osservata […]

13) Nome: Graham John Inman
Titoli di studio: Ingegneria Civile e Strutturale
Nazione: GB
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto e licenza ottenuta
Biografia: Membro dell’Institute of Civil Ingegneres, Membro dell’Institute of Structural Engineers


Dichiarazione personale sul 9/11: Il WTC 7 non avrebbe potuto crollare a seguito di incendi interni e di macerie esterne. NESSUN aereo ha colpito questo edificio. Questo è l’unico caso al mondo di edificio d’acciaio che crolla a causa di un incendio. L’incendio in quest’edificio era piccolo e localizzato, quindi qual è la causa?

14) Nome: Erwin De Jong
Titolo: Master of Science, Ingegneria Meccanica e Strutturale, University of Twente
Nazione: Olanda
Discipline: Ingegneria
Status: Certificato di studio ottenuto
Biografia: Attualmente impegnato con strutture di acciaio in mare aperto e in ingegneria aerospaziale.

Dichiarazione personale sul 9/11: Da un punto di vista tecnico non è spiegabile che una struttura d’acciaio sprofondi sulla sua stessa base con evidente mancanza di resistenza dopo incendi intensi o persino dopo un impatto aereo.






Allora........ parliamo di questo Brando....... ti va???



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 14/05/2010, 13:10 
yep ... parliamo di questo Brando ... [}:)]



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