In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

02/07/2010, 19:20

Io prenderei tutti gl'insegnanti e maestri, fasrei fare loro un bel concorso/esame e poi vediamop quanti sono atti ad insegnare, altroché balle! Qui, come arrivano dal sud hanno subito un posto; mia figlia con 110 e lode (alla cattolica) è ancora a ... spasso! La farei io la riforma alla scuola ....

02/07/2010, 19:23

Come non si lamentano alcuni colleghi di Roma trasferiti in modo coatto e improvviso nei nostri uffici al nord, Genova, Milano e Pisa. L'alternativa al trasferimento era il licenziamento.

E TI SEMBRA NORMALE?
se non si lamentano certo e' per il mutuo.... ok , ma e' una situazione Fantozziana.
qui' non si vuole capire che l'italia e' una repubblica fondata sul lavoro, cavolo e' l'articolo 1 , invece l'italia e' una repubblica fondata sui cummenda imprenditori che ricattano da sempre i lavoratori! o cosi' o te ne vai , ovunque, questo e' l'inizio del liberismo , prima c'era un sindacato, adesso non esiste , adesso ti ricattano e lavori quanto vogliono loro a quanto decidono loro, altrimenti arrivano i rumeni !
e' chiaro che tutti i cittadini vogliono piu' impegno da parte degli statali, perche' li ci sono aberrazioni che nel privato non ci sono, perche nel privato sei sotto ricatto, nel pubblico no, se pero' questa cosetta da sistemare deve far cadere in basso anche gli statali facendogli fare la fine dei dipendenti privati e non il contrario e' pura follia ! e' arroganza, e' sfruttamento, berlusconismo insomma.
sveglistevi perche' da sempre gli imprenditori fanno i loro interessi, se cominciamo a farli anche noi i loro interessi e non i nostri, finisce la contrattazione ed inizia una nuova forma di schiavismo !
ma come ragionate alla rovescia?
stime del 2008 i bidelli costano 4 miliardi di euro l'anno e non tutti puliscono il water...come luisa..ma ci sono ditte esterne che lo fanno al loro posto...
Ora grazie ai tagli del governo, abbiamo qualche bidello in meno...

bene, c'e' da essere felici se abbiamo qualche disoccupato con famiglia in piu', complimenti per la coscienza civile.
magari facciamogli lavare il water come una volta, cosa facciamo li abbattiamo? cosi' non soffrono piu' ?
chi ragiona in questo modo e' un degno compatriota e sostenitore di mister B , ed e' giusto che ci si riconosca e si rimarchino le differenze abissali che separano il berlusconismo dalla civilta' .

02/07/2010, 19:30

Dark....lo stato come impresa il cittadino come impiegato, una volta c'era l'impero e c'era il suddito....ma mica le cose possono restare sempre uguali, no?

02/07/2010, 19:38

Infatti lo statalismo ha rovinato l'Italia ... Posto per tutti! E ora? [8)]

03/07/2010, 00:38

dark side ha scritto:

Come non si lamentano alcuni colleghi di Roma trasferiti in modo coatto e improvviso nei nostri uffici al nord, Genova, Milano e Pisa. L'alternativa al trasferimento era il licenziamento.

E TI SEMBRA NORMALE?
se non si lamentano certo e' per il mutuo.... ok , ma e' una situazione Fantozziana.
qui' non si vuole capire che l'italia e' una repubblica fondata sul lavoro, cavolo e' l'articolo 1 , invece l'italia e' una repubblica fondata sui cummenda imprenditori che ricattano da sempre i lavoratori! o cosi' o te ne vai , ovunque, questo e' l'inizio del liberismo , prima c'era un sindacato, adesso non esiste , adesso ti ricattano e lavori quanto vogliono loro a quanto decidono loro, altrimenti arrivano i rumeni !
e' chiaro che tutti i cittadini vogliono piu' impegno da parte degli statali, perche' li ci sono aberrazioni che nel privato non ci sono, perche nel privato sei sotto ricatto, nel pubblico no, se pero' questa cosetta da sistemare deve far cadere in basso anche gli statali facendogli fare la fine dei dipendenti privati e non il contrario e' pura follia ! e' arroganza, e' sfruttamento, berlusconismo insomma.
sveglistevi perche' da sempre gli imprenditori fanno i loro interessi, se cominciamo a farli anche noi i loro interessi e non i nostri, finisce la contrattazione ed inizia una nuova forma di schiavismo !
ma come ragionate alla rovescia?
stime del 2008 i bidelli costano 4 miliardi di euro l'anno e non tutti puliscono il water...come luisa..ma ci sono ditte esterne che lo fanno al loro posto...
Ora grazie ai tagli del governo, abbiamo qualche bidello in meno...

bene, c'e' da essere felici se abbiamo qualche disoccupato con famiglia in piu', complimenti per la coscienza civile.
magari facciamogli lavare il water come una volta, cosa facciamo li abbattiamo? cosi' non soffrono piu' ?
chi ragiona in questo modo e' un degno compatriota e sostenitore di mister B , ed e' giusto che ci si riconosca e si rimarchino le differenze abissali che separano il berlusconismo dalla civilta' .


Si mi sembra normale, tanto più se parliamo di multinazionali altro che cummenda.
Si può divorziare tra marito e moglie, e pretendi che il legame impiegato-azienda sia indissolubile? Un'azienda quando ti assume deve averti sul groppone a vita?
Lo pretendono come privilegio solo gli i statali. Ma nel privato non è così.
Il problema che abbiamo in Italia è la difficoltà di ricollocamento.

E i 'rumeni', nella tua accezione dispregiativa, non prendono il posto di nessuno nel caso che ho citato. Nel nostro lavoro ci vogliono competenze specifiche e preparazione universitaria.

In quanto ai quei bidelli che tu difendi nessuno vuole abbatterli.
Ma quelli precari in numero superiore alle necessità dell'azienda-stato, superflui o peggio inutili e dannosi (come denunciato proprio da un bidello in quell'ennesima lettera alla Gelmini postato da Bliss), è bene che restino a casa a cercarsi un altro lavoro, come avviene nel privato.

Facile fare il filantropo con i soldi pubblici e mantenere categorie di inetti o profili professionali non richiesti. Assistenzialismo? no grazie.
Ultima modifica di rmnd il 03/07/2010, 00:58, modificato 1 volta in totale.

07/07/2010, 12:34

300.000 euro dal comune di Verona alle scuole cattoliche
http://www.agoravox.it/300-000-euro-dal ... erona.html

Il dirigente del settore istruzione del comune di Verona, con la determina di impegno n.291 del 9/6/2010, premesso, considerato, ritenuto varie motivazioni, verificata la necessaria copertura finanziaria, visti alcuni provvedimenti, rilevato che vi sono state certe deliberazioni, ha determinato l’erogazione di 300.000 euro a favore degli istituti paritari associati all’A.GE.S.C. (associazione genitori scuole cattoliche della provincia di Verona) come contributo per l’anno scolastico 2009/10. I beneficiari sono: Sorelle Minime della Carità Maria Addolorata detto Istituto Campostrini, Procura Generale dell’Istituto religioso delle Religiose Carmelitane della Carità-Roma (per l’istituto De Vedruna), Istituto Salesiano Don Bosco, Istituto Don Mazza, Seminario Vescovile di Verona (per l’istituto Gian Matteo Giberti), Suore della Compagnia di Maria per l’educazione delle sordomute ( Fortunata Gresner), Istituto Sorelle della Misericordia, Congregazione delle Figlie di Gesù, Cooperativa Cultura e Valori, Casa Generalizia del Pio Istituto Piccole Suore Sacra Famiglia, Congregazione Piccole Figlie di S. Giuseppe, Scuole Aportiane, Istituto Figlie del Sacro Cuore di Gesù, Scuola Apostolica Bertoni, Scuola Carmelitane di S. Teresa di Firenze, Istituto Antonio Provolo. La spesa di 300.000 euro viene imputata al cap.9100-000 del bilancio 2010 (contributo scuole primarie e secondarie di primo grado pubbliche non statali), che non ha subito nessun taglio.

In occasione del decennale della legge sulla parità scolastica, l’AGESC organizza questa sera a Montecitorio un incontro a cui parteciperà anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini.

07/07/2010, 13:12

Sapienza, la protesta dei prof
Esami dal tramonto all´alba

Luci accese nei viali dell´università, banchi allestiti sotto le stelle e esami in notturna. Prosegue la protesta dei docenti, dei ricercatori e degli studenti che, contro manovra del governo e la riforma Gelmini,in un´assemblea hanno deciso una singolare forma di contestazione. «Dal 13 luglio nella facoltà di Lettere del primo ateneo capitolino gli esami si terranno in notturna, dalle 21 alle 5 del mattino"
di VIOLA GIANNOLI
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/ ... a-5416247/

Si accende la protesta dei docenti nelle università. E "contro il buio che i tagli del governo vogliono far calare sulla ricerca e sulla didattica" la Sapienza s'illumina di notte. Nella Facoltà di Lettere, che guida la rivolta contro la manovra finanziaria e la riforma Gelmini, gli esami di luglio si terranno in seduta notturna. Tutt'al più a lume di candela. L'appuntamento è per il 13 dopo il tramonto, come spiega Laura Faranda, docente di Archeologia: "Gli appelli si terranno dalle 21 alle 5 di mattina. Aspetteremo insieme, studenti e prof, le prime luci del giorno, se è vero che l'ora più buia è quella prima dell'alba. È un ordine temporale inusuale ma fedele all'inversione di senso cui sembrano orientati i provvedimenti del governo in materia di università. Siamo professori "ombra", oscurati e delegittimati nel nostro impegno quotidiano. Ma la protesta è condivisa e appoggiata sia dagli studenti che dal personale ausiliario disposto a tenere aperta l'Università anche gratis".

Se lunedì, dunque, sarà la giornata clou del dissenso, le mobilitazioni sono partite già ieri con la settimana di blocco degli esami e un conferenza stampa cui hanno partecipato moltissimi professori, i presidi delle facoltà dell'area umanistica e il rettore Luigi Frati che, pur condividendo le ragioni di fondo della protesta, ha bollato come "folkloristiche" le modalità alternative di svolgimento degli esami. Appelli creativi cui potrebbero unirsi anche i docenti di Scienze Umanistiche e di Filosofia, con esami all'aperto dentro la città universitaria. "Mettono l'università per strada? E allora anche noi andiamo a fare gli esami lì, sui marciapiedi" spiega Franco Piperno, preside di Lettere. Oggi invece l'appuntamento è alle 15 a Montecitorio per un sit-in spontaneo di tutto l'Ateneo. Mentre "Porte Aperte", la manifestazione per l'orientamento delle nuove matricole che si terrà dal 20 al 22 luglio, verrà trasformata dai docenti in rivolta in un evento di informazione sul futuro dell'università.

"Siamo preoccupati per i tagli al fondo di finanziamento ordinario di cui le università si nutrono, il blocco del turnover, il mancato riconoscimento giuridico e i contratti a tempo per i ricercatori e lo stop alle progressioni stipendiali per i docenti", spiegano. Per la Sapienza significa tagli del 20% in 3 anni, impossibilità di chiudere il bilancio del prossimo anno e perdita di circa un terzo dei docenti in 5 anni. 1.300 prof che lasceranno corsi e cattedre scoperti. "Tra i pensionamenti (a Lettere e Scienze Umanistiche 120 in meno di tre anni) e l'indisponibilità dei ricercatori a svolgere la docenza il prossimo anno sarà davvero dura avviare i primi anni di studio. Bisognerà filtrare le immatricolazioni aumentando le Facoltà a numero chiuso" ha spiegato Roberto Nicolai, preside di Scienze Umanistiche, che ha aggiunto: "Dal turnover arriveremo al game over dell'università".

07/07/2010, 13:37

Allora mia madre lavora in una scuola privata vicino casa come maestra delle elementari:
- è costretta a fare 2 rientri pomeridiani durante la settimana + 100 ore da dividere tra corsi e riunioni e in piu' deve lavorare tutto il mese di giugno e i primi di settembre per "pagarsi" gli stipendi di luglio e agosto (quando la scuola è chiusa).
- dedica almeno 2 ore al giorno compresi sabato e domeniche a farsi il programma del giorno dopo,ovvero argomenti e esercizi che deve dare
- detto questo lei guadagna 200 euro in meno delle statali
- la scuola per cui lavora non riceve finanziamenti statali, anzi la persona che si occupa dell'istruzione del comune vuol far chiudere la scuola perchè alle statali nel comune ci sono piu' insegnanti che bambini( addirittura in una prima di una frazioned el nostro come c'erano solo 5 bambini), mentre nella scuola dove lavora lei ci sono le liste di attesa
-le rette sono basse rispetto alle altre scuole private e nonostante questo la direttrice fa degli sconti anche consistenti sulle rette di chi ha problemi finanziari
- ma la cosa piu' importante è che gli alunni di mia madre che questo anno hanno fatto la prima media, si sono dimostrati mediamente i piu' bravi di tutti quelli provenienti provenienti dalle altre scuole del comune, dalle quali proviene anche gente che non sa leggere

Il dover impegnarsi ad insegnare ai bambini deriva principalmente dalla buona fede della maetra, è solo che nel privato sei (giustamente) costretto, nel pubblico .... meglio lasciar stare...... Ho fatto 3 anni di medie che potevo saltare tranquillamente a piè pari....

Il problema principale del tutti devono aver un posto si ripercuote anche nella scuola stessa.... tutti devono passare.... poi ci ritroviamo concorsi per avvocati con piu' di 4000 partecipanti e solo 180 posti disponibili,che non vengono presi tutti perchè queste persone,laureate, fanno errori grammaticali da seconda elementare....... la gente se non è capace di fare nulla deve andare a coltivare i campi....
La scuola del dentro tutti ce la siamo goduta in questi ultimi 20 anni... risultato?? Siamo ultimi nelle classifiche europee davanti solamente alla Grecia (dove lo statalismo è a livelli ancora piu' elevati che qui da noi)
Se proprio si deve fare schifo almeno risparmiamo.....

07/07/2010, 14:37

Ho fatto le scuole pubbliche a Lecce. La mia scuola elementare si trovava in un piccolo complesso che includeva anche gli asili. Avevamo un parchetto una palestra esterna e una interna, una sola insegnate che ci istruiva con allegria e giocosità, 4 ore di studio intensivo, pochissimi compiti da fare a casa...ci siamo sempre classificati fra i primi posti dei concorsi regionali e nazionali.
Alle medie avevamo un aula di musica, in cui facevamo ascolto, canto e storia della musica; avevamo una sala di artistica per le relative lezioni, una biblioteca scolastica, una saletta video, campo di pallavolo al coperto, allo scoperto: campo di pallavolo, campo di pallacanestro e pista per il lancio del peso. Come attività extra facevamo teatro e drammatizzazione, compresenze inglese italiano etc.
Al liceo cominciarono i problemi per la carenza di aule e di materiali, avevamo tuttavia laboratori di chimica e biologia ( che ahimè, usavamo pochissimo perchè mancavano i fondi per rimpiazzare il materiale usato), una bellissima aula magna per le riunioni di istituto corredata di un modesto schermo cinematografico per la visione di film e documentari. All'epoca non eravamo al 33esimo posto della classifica europea, ma la svalutazione della scuola italiana era già in corso da allora... Credo che oramai di questa scuola, non sia rimasto più molto.
D'altra parte la classe docente italiana è storicamente fra le più maltrattate di europa, hanno gli stipendi più bassi, il più alto numero di precariato. Le strutture e i materiali sono oramai un tema pietoso su cui non è possibile spendere nessuna parola di ottimismo... E ovviamente lo Stato per questo, invece di reinvestire, taglia...E' vero, c'è la crisi, ma il fatto che la scuola privata invece venga incentivata dovrebbe mettere tutti sull'avviso: è attraverso la scuola pubblica accessibile a tutti e garantita dallo stato che si formano le basi per mettere il cittadino nelle condizioni di poter partecipare consapevolmente e proficuamente ad un sistema statale egualitario e democratico. Certo, se non esiste più uno stato democratico ed egualitario, ecco che la spesa per la scuola pubblica diventa qualcosa di superfluo, su cui è necessario continuare a tagliare.

07/07/2010, 17:17

rmnd ha scritto:

dark side ha scritto:

Come non si lamentano alcuni colleghi di Roma trasferiti in modo coatto e improvviso nei nostri uffici al nord, Genova, Milano e Pisa. L'alternativa al trasferimento era il licenziamento.

E TI SEMBRA NORMALE?
se non si lamentano certo e' per il mutuo.... ok , ma e' una situazione Fantozziana.
qui' non si vuole capire che l'italia e' una repubblica fondata sul lavoro, cavolo e' l'articolo 1 , invece l'italia e' una repubblica fondata sui cummenda imprenditori che ricattano da sempre i lavoratori! o cosi' o te ne vai , ovunque, questo e' l'inizio del liberismo , prima c'era un sindacato, adesso non esiste , adesso ti ricattano e lavori quanto vogliono loro a quanto decidono loro, altrimenti arrivano i rumeni !
e' chiaro che tutti i cittadini vogliono piu' impegno da parte degli statali, perche' li ci sono aberrazioni che nel privato non ci sono, perche nel privato sei sotto ricatto, nel pubblico no, se pero' questa cosetta da sistemare deve far cadere in basso anche gli statali facendogli fare la fine dei dipendenti privati e non il contrario e' pura follia ! e' arroganza, e' sfruttamento, berlusconismo insomma.
sveglistevi perche' da sempre gli imprenditori fanno i loro interessi, se cominciamo a farli anche noi i loro interessi e non i nostri, finisce la contrattazione ed inizia una nuova forma di schiavismo !
ma come ragionate alla rovescia?
stime del 2008 i bidelli costano 4 miliardi di euro l'anno e non tutti puliscono il water...come luisa..ma ci sono ditte esterne che lo fanno al loro posto...
Ora grazie ai tagli del governo, abbiamo qualche bidello in meno...

bene, c'e' da essere felici se abbiamo qualche disoccupato con famiglia in piu', complimenti per la coscienza civile.
magari facciamogli lavare il water come una volta, cosa facciamo li abbattiamo? cosi' non soffrono piu' ?
chi ragiona in questo modo e' un degno compatriota e sostenitore di mister B , ed e' giusto che ci si riconosca e si rimarchino le differenze abissali che separano il berlusconismo dalla civilta' .


Si mi sembra normale, tanto più se parliamo di multinazionali altro che cummenda.
Si può divorziare tra marito e moglie, e pretendi che il legame impiegato-azienda sia indissolubile? Un'azienda quando ti assume deve averti sul groppone a vita?
Lo pretendono come privilegio solo gli i statali. Ma nel privato non è così.
Il problema che abbiamo in Italia è la difficoltà di ricollocamento.

E i 'rumeni', nella tua accezione dispregiativa, non prendono il posto di nessuno nel caso che ho citato. Nel nostro lavoro ci vogliono competenze specifiche e preparazione universitaria.

In quanto ai quei bidelli che tu difendi nessuno vuole abbatterli.
Ma quelli precari in numero superiore alle necessità dell'azienda-stato, superflui o peggio inutili e dannosi (come denunciato proprio da un bidello in quell'ennesima lettera alla Gelmini postato da Bliss), è bene che restino a casa a cercarsi un altro lavoro, come avviene nel privato.

Facile fare il filantropo con i soldi pubblici e mantenere categorie di inetti o profili professionali non richiesti. Assistenzialismo? no grazie.







nessuno vuole sposarsi con il datore di lavoro, mase da una parte non servo piu' ci vogliono gli ammortizzatori sociali e la ricollocazione , altrimenti quella famiglia e' sul lastrico il cummenda MAI ! tantomeno i manager delle multinazionali, che pur essendo degli incapaci loro, a casa senza stipendio ci rimangono i dipendenti , loro al massimo prendono il benefit.
per i rumeni, e non era dispregiativo, insieme ai lavoratori dell'est europa, sono quelli che sgobbano per 2 lire, quelli che guidano giorno e notte carichi di anfetamine per non addormentarsi schiavizzati dai cummenda caporali del nord est, la Romania e' quel posto dove i cummenda spostano le fabbriche italiane, cosi' come in cina! le cose non vanno come pensi tu', vanno molto peggio, e la colpa non e' degli operai fannulloni, ma di un sistema lavoro marcio e corrotto, dove si trovano capi espiatori in sciocchezze tanto da far parlare i tg. cosa sta' facendo il ministro bonsai? solo dello stupido populismo, scatenando volutamente una guerra tra poveri!
per i bidelli informati please, prima c'erano loro e lavavano , aprivano chiudevano, custodivano e aiutavano il corpo docente, POI... per trovare una fonte di tangenti e forme ricattatorie verso i privati e comunque solo a scopo di lucro, vennero fuori dal nulla migliaia di cooperative e imprese di pulizie, volute dalle amministrazioni locali e i bidelli da allora non che se lo siano cercato diventarono dei semplici custodi, adesso chi si deve far da parte? senza intaccare il giro di favoritismi, appaltucci e tangentine a livello locale? ovviamente i bidelli! quei fannulloni dei bidelli, che costavano un decimo delle ditte ed erano efficienti, ma non si poteva fargli la cresta sulla busta paga, con le ditte private che sfruttano le ragazzine invece si!
se non lo sai sallo ! [:D]
il ministro portatile e' una delle piaghe piu' grosse che ci potevamo trovare! lui e' l'inetto, non i bidelli, le leggi in materia sono fatte da inetti, cosi' come inetti sono coloro che alimentano questo girone dantesco!
porca vacca! mio padre era un bidello.... si puliva una scuola di tre piani con 12 aule a piano, tutti i giorni! da ragazzino lo aiutavo pure io, la scuola era uno specchio, guadagnava si e no un milione di lire!
d'estate, si riverniciava gli interni di tutta la scuola!
quanto si spende oggi con le ditte? e chi ci guadagna?

ma di cosa stiamo parlando..... e' come soffiare nel sedere all'elefante!
Ultima modifica di dark side il 07/07/2010, 17:24, modificato 1 volta in totale.

03/08/2010, 11:29

Gli insegnanti preparano un "settembre di fuoco"

«Noi siamo obbligati a fare il nostro orario settimanale (18 ore alle medie). Dopo siamo obbligati a svolgere nel corso dell'anno 80 ore suddivise in due contenitori: uno di 40 ore di consigli di classe (attenzione, solo consigli di classe) ed un altro contenitore di altre 40 ore che comprende collegi docenti, programmazione di inizio anno ed incontri scuola-famiglia. Gli scrutini sono atti dovuti e non vanno conteggiati. Oltre questo niente altro»


18h/settimana?
ah però...
hanno ragione di protestare...
[:o)]

Diciamo che se tolte le 11 settimane di ferie annue, aggiungiamo le correzioni dei compiti a casa e corsi di formazione forse potremmo (ma il condizionale è d'obbligo) avvicinarci alle 40h/settimanali senza mai raggiungerle di fatto.

Col vantaggio che una parte non trascurabile del lavoro (a detta loro, non pagato) viene svolto a casa (correzioni dei compiti).

Avessimo tutti la fortuna di svolgere 18 ore in azienda alla settimana e poi 80 ore annue tra meeting vari, corsi di aggiornamento e il resto del lavoro a casa...
Senza contare le 11 settimane di ferie annue...

Per togliere ogni ambiguità allora si applichi anche al corpo docenti l'orario canonico 8-17 o 9-18. Correggendo compiti e preparando esami al pomeriggio dopo le lezioni invece di tornarsene a casa loro.
In questo modo non potranno dire che le correzioni dei compiti è un'attività non pagata solo perchè svolta a casa. Diciamo invece che il poter svolgere parte del proprio lavoro a casa invece che in istituto è un privilegio e certo non un'attività extralavorativa svolta gratuitamente.

Sui precari poi, ancora una volta..il problema è che sono troppi coloro che vogliono, anzi pretendono d'insegnare..situazioni a 'collo di bottiglia' sono inevitabili.
Ultima modifica di rmnd il 03/08/2010, 11:32, modificato 1 volta in totale.

03/08/2010, 12:29

Queste persone a cui noi affidiamo i nostri figli e la loro formazione, stanno lottando per poter continuare a fare il loro lavoro e farlo bene, non stanno certo chiedendo l'elemosina o pretendendo trattamenti di favore. In italia gli insegnanti sono sottopagati e le loro condizioni di lavoro erano pessime già prima di questa riforma, metà del lavoro che svolgono non è retribuito. Gli attuali tagli sul personale non garantiscono più la copertura delle supplenze, agli insegnanti è stato chiesto di mettere a disposizione il proprio giorno libero in caso di assenza del collega e in caso questo non fosse possibile, le attuali disposizioni prevedono che gli alunni rimasti senza insegnante vengano divisi in gruppetti e distribuiti nelle altre classi, il che si traduce nell'impossibilità di fare lezioni tanto per la classe profuga che per quelle ospiti. In molte regioni sopratutto del nord, non potrà essere garantito il tempo pieno e questa situazione a settembre andrà a impattare direttamente sulle famiglie di lei lavoratori, che si ritroveranno nelle condizioni di dover affrontare nuove spese e nuove soluzioni per non lasciar soli i figli.
A settembre si scoppierà il caos, ma ancora una volta sarà colpa della solita politica miope e addirittura ceca alle comuni esigenze sociali, non certo degli insegnanti che stanno semplicemente chiedendo di essere messi in condizioni di fare il loro lavoro.
Intanto, ricordo, aumentano i finanziamenti alle scuole private.

Vergogna. A quelli che hanno fatto questo macello e anche a chi li sostiene.

03/08/2010, 13:55

vergogna a questi insegnanti.

Ricordo bene quando durante i compiti in classe correggevano quelli del giorno prima di un'altra classe.
Così almeno evitavano di portarsi 'troppo' lavoro a casa...

Siamo tutti sottopagati in Italia..e gli insegnanti sono tra le categorie che 'se la passano meglio' in termini retribuitivi e ore effettivamente lavorate.

Problemi di tempo pieno?...comunque parliamo anche di medie e medie superiori non solo elementari....il tempo pieno non dura fino ai 18 anni voglio sperare.

Adottiamo anche per il corpo docenti l'orario canonico.
Gli insegnanti restino in istituto dalle 8 alle 17 e vedrai che tanti problemi come il tempo pieno lo risolviamo.
Ultima modifica di rmnd il 03/08/2010, 13:56, modificato 1 volta in totale.

03/08/2010, 14:00

caro rmnd,

hanno ragione di protestare...


mi torna in mente un discussione , con la maestra di mia figlia,
che si lamentava... gli dissi: ....ma, non volevate studiare tutti da maestro, perchè si lavorava poco, e i più si avevano 3 mesi di ferie? [8D]
Al che... [:197] [:193] [:200]

dicendomi che anche durante i tre mesi si lavorava.

Mi piacerebbe il parere di qualche insegnante , se ci fosse sul forum [;)]

Perchè, giudicare il lavoro degli altri è sempre difficile [;)]

ciao
mauro
Ultima modifica di mauro il 03/08/2010, 14:01, modificato 1 volta in totale.

03/08/2010, 14:15

Blissenobiarella ha scritto:

A settembre si scoppierà il caos, ma ancora una volta sarà colpa della solita politica miope e addirittura ceca alle comuni esigenze sociali, non certo degli insegnanti che stanno semplicemente chiedendo di essere messi in condizioni di fare il loro lavoro.

Intanto, ricordo, aumentano i finanziamenti alle scuole private.



Beh... il meccanismo è chiaro... ed è paragonabile a quello che si è attivato all'interno della Sanità: Scuole Pubbliche fatiscenti e disorganizzate? No Problem... la gente andrà nelle Scuole Private (coloro che se lo possono permettere). Ospedali fatiscenti e disorganizzati? No Problem..... la gente andrà nelle Cliniche Private (ma sempre coloro che se lo possono permettere). Ma perchè succede questo? E' semplice.... la connivenza tra istituzioni e imprenditoria (particolarmente attiva sotto questo governo di pupazzoni) genera volutamente lo spostamento di risorse, da ciò che si ritiene "pubblico" a ciò che si ritiene "privato". Contemporaneamente, si delinea con maggiore efficacia il distacco tra ricchi (che si possono permettere le cose) e poveri (che non si possono permettere nemmeno l'asilo nido per i propri figli mentre loro lavorano). Ma che bello eh? E intanto l'ItaGlia rotola......
Rispondi al messaggio