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Quanti miliardi buttati nella spazzatura!

Manifestanti osservano uno dei compattatori per i rifiuti dati alle fiamme da sconosciuti nella notte scorsa, sulla strada di accesso alle discarica di Terzigno ai piedi del Vesuvio
Maria Pirro
Quanti miliardi nella spazzatura. Sono le cifre ufficiali di questa storia, i costi, a far impallidire. Più dei cumuli di rifiuti che ancora assediano le strade di Napoli. Diciassette anni d’emergenza, con tracce evidenti di sprechi e malaffare, già al centro di delicate inchieste. Ma, al di là dei risvolti giudiziari, i numeri complessivi del costo economico del caos rifiuti in Campania (oltre 5 miliardi di euro), sicuramente sottostimati rispetto ai costi reali, aggiungono un tassello nel puzzle di interrogativi, per rispondere alla domanda: chi ci guadagna e chi paga?
Con i cassonetti traboccanti, si sa, aumentano infatti le spese di gestione del ciclo dei rifiuti. È pesante il bilancio anche dell’ultima crisi, a Napoli iniziata a marzo scorso e non ancora superata, lasciando sull’asfalto, ogni giorno, dalle mille a tremila tonnellate di sacchetti maleodoranti. Come rileva, nel dettaglio, Panorama in edicola domani, 30 giugno 2011.
I COSTI DELL’ULTIMA EMERGENZA SOLO A NAPOLI: 2.7 milioni
800.000 euro. È la spesa sostenuta negli ultimi tre mesi solo per il lavoro straordinario pagato da Asìa, la società partecipata del comune che gestisce il servizio. Spese extra, chiarisce l’amministratore delegato Daniele Fortini, anzitutto dovute alle lunghe attese davanti agli impianti di conferimento della spazzatura.
700 mila euro. Ancora, è la somma impegnata per i trattamenti enzimatici e deodoranti sui cumuli ammassati nelle strade», con l’obiettivo di ridurre disagi e rischi per la salute.
1,4 milioni. Il noleggio dei bobcat (800 mila euro) e di autocompattatori (600 mila euro) per la rimozione dei cumuli attraverso interventi di raccolta straordinaria da settembre a oggi.
I DANNI PROVOCATI DAI ROGHI DI RIFIUTI: 2 milioni
2 milioni. Denaro in fumo a causa dei roghi di rifiuti indifferenziati, ma da settembre a oggi: circa i 4.000 cassonetti e le campane distrutti nel capoluogo, cui si aggiungono i maggiori oneri per lo smaltimento per la spazzatura, dopo l’incendio, classificata come rifiuto speciale.
IL SALASSO DURANTE LA RIVOLTA DI TERZIGNO: 3,9 milioni
3,9 milioni. I costi Asìa, per la precedente emergenza, iniziata il 19 settembre 2010, con i raid ai camion impegnati nel servizio, e poi aggravata dalla rivolta di Terzigno contro l’apertura della seconda discarica, con difficoltà sino a febbraio 2011. Spese pure nei mesi scorsi dipese dai carichi di lavoro straordinario per le lunghe attese davanti agli Stir, con un maggiore consumo di carburante,ma anche dall’enorme numero di automezzi vandalizzati, danneggiati o distrutti durante le rivolte anti-discarica. Per l’esattezza, 11 i compattatori distrutti e 36 danneggiati.
LA TASSA PER IL SERVIZIO: quasi il doppio della media nazionale 50,32 euro l’anno per abitante. La spesa per il servizio rifiuti, secondo una relazione della prefettura, che fa emergere come la spesa sia decisamente più alta rispetto alla media nazionale di 39,04 euro per abitante. Dopo il danno, la beffa.
429,64 euro per cittadino. Questa la pressione tributaria pro capite, a Napoli, nel 2010. Ma un residente su tre, rivelano i documenti contabili di Palazzo San Giacomo, non ha pagato la tassa sui rifiuti: il 14% perché evasori, il 14,5% morosi.
453 euro di Tarsu. Secondo il rapporto 2010 diffuso dall’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, una famiglia di 3 persone, se residente in un appartamento di proprietà di 100 metri quadri, a Napoli paga di Tarsu 453 euro l’anno, in Campania 364 euro, in Italia 233 euro l’anno. «Doppio record negativo: Napoli è la città più cara della regione d’Italia più cara» sottolinea Fabio Pascapè, coordinatore dell’assemblea Napoli centro dell’associazione.
PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA: almeno 20 milioni in più, solo a Napoli
20 milioni.
La cifra stimata da Asìa per estendere il sistema di raccolta “porta a porta” già previsto da quasi tre anni e mai decollato. Solo 250 tonnellate di rifiuti, al momento, su 1500 tonnellate ogni giorno prodotte in città consistono in rifiuti differenziati.
I CAMION IN PARTENZA DA NAPOLI: 6 milioni
6 milioni di euro l’anno, 200 euro a tonnellata. È il costo per lo smaltimento fuori regione della parte umida dei rifiuti: Più del doppio della cifra ordinaria, per l’alta incidenza delle spese di trasporto, ma in città al momento non c’è neppure un impianto per provvedere al trattamento.
PER GLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI: oltre 380 milioni 12-15 milioni. Il valore per acquistare l’impianto di compostaggio, già realizzato a Caivano, per il trattamento della parte umida dei rifiuti, dimensionato per trattare 24 mila tonnellate l’anno di spazzatura. Per colmare le difficoltà strutturali è stanziato dal comune di Napoli un finanziamento ad hoc di 7,5 milioni, ma nell’aria orientale della città non è ancora stata ultimata la bonifica dei suoli indicati per avviare il procedimento.
11 milioni. La cifra appena stanziata dalla Regione per completare la realizzazione di altri tre impianti di compostaggio in Campania 350 milioni, di cui 100 già anticipati dal governo. La spesa per acquisire il termovalorizzatore di Acerra, da parte della Regione. Cui si aggiungono i costi, ancora da sostenere, per la realizzazione e la messa in esercizio degli altri inceneritori previsti in Campania.
I COSTI DI GESTIONE: +40% a causa delle crisi a ripetizione 228 milioni l’anno. È la spesa solo per il funzionamento degli Stir, i 7 centri di tritovagliatura dei rifiuti, che impiegano 448 lavoratori. 200 milioni l’anno. È il volume d’affari del ciclo dei rifiuti, solo nella provincia di Caserta, calcolato dagli inquirenti coordinati dal procuratore capo di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo; mentre l’assessore regionale all’Ambiente, Paolo Romano, più volte ha sottolineato come le spese diventano incalcolabili, in partenza, proprio a causa delle continue emergenze. E, superano, appunto, anche il 40% del budget previsto
LA FASE DI COMMISSARIAMENTO: 1 miliardo
1 miliardo. Le spese di gestione della struttura commissariale per l’emergenza rifiuti (fase archiviata solo il 31 dicembre 2009), secondo l’ultima relazione della Corte dei conti che segnala una serie di criticità nel ciclo di gestione e trattamento.
IL BRACCIO DI FERRO SUI FINANZIAMENTI: 245 milioni
145 milioni. I finanziamenti bloccati dall’Unione europea, cui si aggiungono oltre 200 milioni per gli interventi di compensazione ambientale e per far decollare la raccolta differenziata previsti dal governo.
IL CONTENZIOSO SUI RIFIUTI: oltre 1 miliardo
1 miliardo e 164 milioni. Per i contenziosi sul servizio di smaltimento dei rifiuti. Spesa calcolata dalla struttura di Guido Bertolaso, già sottosegretario all’emergenza rifiuti in Campania 180 milioni, 150 mila per ogni addetto pagato per non lavorare. È la richiesta di risarcimento danni presentata dai 1200 dipendenti del consorzio unico di Napoli e Caserta che lamentano di non essere stati messi in condizione di operare
I DEBITI TRA GLI ENTI: quasi 1 miliardo
600 milioni. I debiti, calcolati nell’autunno scorso dall’assessore regionale all’Ambiente Paolo Romano, che sono stati accumulati dai 551 comuni della Campania verso la struttura commissariale chiamata a gestire la crisi permanente, e verso i consorzi di bacino per le operazioni di raccolta e smaltimento. 358 milioni. Le fatture da pagare, ancora a ottobre 2010, da parte dei 11 consorzi in Campania impegnati nella raccolta della spazzatura e nella gestione degli impianti. Non solo: anche le Province, da poco più di un anno subentrate nella direzione della seconda fase di smaltimento dei rifiuti, sono già in difficoltà finanziarie.
100 milioni. Sono, questi, i debiti accumulati verso i fornitori solo dai consorzi di bacino della provincia di Caserta e Napoli, creati per provvedere alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti. La cifra emerge da un’indagine, ancora coperta dal segreto istruttorio, avviata dai magistrati di Santa Maria Capua Vetere. In un documento riservato, definiscono gli ex consorzi «Centro d’affari e privilegi». Si affaccia l’ipotesi di frode.
I COSTI DELL’ILLEGALITà: -2% del Pil
9506 euro al mese, 10270 nella provincia di Caserta. È il «prelievo medio» imposto dai clan alle imprese del settore. I dati nella ricerca sui costi dell’illegalità in Campania, promossa dalla Fondazione Chinnici, a cura di Giacomo Di Gennaro e Antonio La Spina. Che sottolineano nel lavoro: «Il settore dello smaltimento dei rifiuti solidi e delle acque di scarico risulta il più vessato». Spia indiretta di quanto siano appetibili gli appalti. Racket sottrae il 2 per cento del Pil nazionale.
IL TRAFFICO DI RIFIUTI TOSSICI: 1 miliardo in Campania 800 milioni l’anno. Il giro d’affari smascherato con le inchieste sul traffico illecito di rifiuti. Dal 2008 sono 474 gli arresti e le denunce, 139 le aziende coinvolte. E la Campania maglia nera, con 786 reati accertati, ossia il 13% del totale, secondo il rapporto di Legambiente. «Il sud è stata la pattumiera del nord» accusa Michele Buonomo, presidente regionale dell’associazione. «Lo dimostrano le inchieste e le dichiarazioni di pentiti: decine le ditte hanno piazzato sotto terra ogni genere di scarti tossici e industriali: fanghi, liquami e finanche amianto nei campi di mele annurche, di fragole e ciliegie». E la provincia di Napoli, si legge nel rapporto, «è maglia nera per i reati accertati nel ciclo dei rifiuti a livello regionale e seconda in Italia dopo Trieste con 21,5 reati per 100 chilometro quadrato, seguita dalla provincia di Caserta con 16,3 infrazioni per 100 chilometro quadrato».
L’INCOGNITA DELLE ECOBALLE ACCUMULATE NEGLI ANNI: oltre 1 miliardo 1 miliardo di euro. È il nodo più intricato dell’emergenza in Campania, tutto ancora da sciogliere: la somma necessaria per smaltire gli oltre 4,5 milioni di tonnellate di “ecoballe”, ossia i rifiuti imballati accumulati in Campania emergenza dopo emergenza. La spesa è di circa 200 euro a tonnellata. Duecento euro a tonnellata.
http://blog.panorama.it/italia/2011/06/ ... pazzatura/
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Ufologo 555 il 29/06/2011, 20:43, modificato 1 volta in totale.