21/06/2012, 16:51
Osho, Player B?
Tratto da Wikipedia:
Osho, alla nascita chiamato Chandra Mohan Jain, anche noto come Acharya Rajneesh dagli anni Sessanta in poi e come Bhagwan Shree Rajneesh negli anni Settanta e Ottanta - adottò il nome Osho, che significa probabilmente "oceanico", nel 1989 - (Kuchwada, 11 dicembre 1931 – Pune, 19 gennaio 1990), è stato un filosofo, mistico e maestro spirituale (guru) indiano, che acquisì seguito internazionale. I suoi insegnamenti sincretici enfatizzano l'importanza della meditazione, della consapevolezza, dell'amore, della celebrazione, della creatività e dell'umorismo - qualità che egli riteneva soppresse dall'adesione a sistemi di credenze statici, alla tradizione religiosa, al socialismo. Fu un forte critico delle religioni organizzate e dei sistemi di potere ad esse legati. Egli considerava la maggior parte delle credenze religiose come superstizioni che nascondevano la verità sull'illuminazione.
Da giovane Osho era ateo e marxista: rinnegherà più tardi la sua posizione politica. Il 21 marzo 1953, all'età di ventun anni, dopo un intenso periodo ebbe l'esperienza dell'"Illuminazione", quella in cui si raggiunge il più alto grado di consapevolezza, dove " la goccia si fonde nell'oceano, nell'attimo stesso in cui l'oceano si riversa nella goccia". È il momento della suprema comprensione, della caduta di tutti i veli che impediscono la chiara visione della realtà. Convinto dell'importanza di ciò che aveva acquisito, da allora volle invitare ogni individuo a condividere la sua esperienza. Cominciò così a viaggiare per l'India, istituendo dibattiti e convegni e attirando migliaia di persone.
Il suo insegnamento è stato considerato da alcuni come un insieme di idee proprie delle filosofie orientali (Induismo, Giainismo, Buddismo Zen, Yoga, Tantra, Taoismo) e di alcuni tratti del pensiero occidentale (psicologia junghiana, psicologia umanista, l'antica filosofia greca, in particolare Socrate, e quella moderna, specialmente Nietzsche e il suo Così parlò Zarathustra), del mondo della mistica Sufi e della religione di Zoroastro.
Osho afferma che la grazia più grande che possa essere concessa ad un uomo sia l'esperienza dell'illuminazione spirituale. Questa «illuminazione» non può essere descritta a parole, la mente è inadeguata a comprendere una esperienza che va oltre i dati sensibili. Una definizione può essere questa: è la comprensione, non razionale, di ogni cosa di cui è fatto l'universo; tuttavia, poiché la mente si lascia distrarre da una molteplicità di fattori non riesce a cogliere la totalità. In particolare, le distrazioni provengono dalle attività umane del pensiero razionale, così come dai vincoli emozionali che ci legano alle aspettative della società, con le conseguenti paure e inibizioni. Per chiarire agli ascoltatori il suo approccio e per dare degli strumenti sistematici al suo metodo di ricerca, Osho estrasse e espose varie filosofie da diverse fonti. Fu un ricercatore molto attivo e prolifico: in innumerevoli discorsi sia nella lingua hindi che in inglese si occupò di varie tradizioni spirituali e religiose, incluse quelle di Buddha, Krishna, Guru Nanak, Gesù, Socrate, dei maestri Zen, del Chassidismo (ramo dell'ebraismo), dei Sufi.
Secondo Osho, la meditazione è uno stato che va «oltre la mente», di totale presenza di sè nel quale raggiungere consapevolmente il silenzio interiore. Egli insistette molto sul fatto che la meditazione non può essere spiegata o descritta in modo esaustivo, essendo un'esperienza nella quale la mente ed ogni pensiero logico (quindi anche il linguaggio) vengono trascesi. La pratica della meditazione non comprende quindi necessariamente pensieri spirituali o religiosi, e non è possibile forzarla con un atto di volontà anche se è una disciplina, ma soltanto lasciare che questo stato di «non mente» cioè del guardare la cosa in sè senza dare giudizi di sorta, si manifesti spontaneamente. È questa la mente del bambino che guarda incantato le meraviglie del mondo; è la mente innocente che si affaccia per la prima volta sull'universo e lo contempla.
Tratto da Wikipedia:
Osho, alla nascita chiamato Chandra Mohan Jain, anche noto come Acharya Rajneesh dagli anni Sessanta in poi e come Bhagwan Shree Rajneesh negli anni Settanta e Ottanta - adottò il nome Osho, che significa probabilmente "oceanico", nel 1989 - (Kuchwada, 11 dicembre 1931 – Pune, 19 gennaio 1990), è stato un filosofo, mistico e maestro spirituale (guru) indiano, che acquisì seguito internazionale. I suoi insegnamenti sincretici enfatizzano l'importanza della meditazione, della consapevolezza, dell'amore, della celebrazione, della creatività e dell'umorismo - qualità che egli riteneva soppresse dall'adesione a sistemi di credenze statici, alla tradizione religiosa, al socialismo. Fu un forte critico delle religioni organizzate e dei sistemi di potere ad esse legati. Egli considerava la maggior parte delle credenze religiose come superstizioni che nascondevano la verità sull'illuminazione.
Da giovane Osho era ateo e marxista: rinnegherà più tardi la sua posizione politica. Il 21 marzo 1953, all'età di ventun anni, dopo un intenso periodo ebbe l'esperienza dell'"Illuminazione", quella in cui si raggiunge il più alto grado di consapevolezza, dove " la goccia si fonde nell'oceano, nell'attimo stesso in cui l'oceano si riversa nella goccia". È il momento della suprema comprensione, della caduta di tutti i veli che impediscono la chiara visione della realtà. Convinto dell'importanza di ciò che aveva acquisito, da allora volle invitare ogni individuo a condividere la sua esperienza. Cominciò così a viaggiare per l'India, istituendo dibattiti e convegni e attirando migliaia di persone.
Il suo insegnamento è stato considerato da alcuni come un insieme di idee proprie delle filosofie orientali (Induismo, Giainismo, Buddismo Zen, Yoga, Tantra, Taoismo) e di alcuni tratti del pensiero occidentale (psicologia junghiana, psicologia umanista, l'antica filosofia greca, in particolare Socrate, e quella moderna, specialmente Nietzsche e il suo Così parlò Zarathustra), del mondo della mistica Sufi e della religione di Zoroastro.
Osho afferma che la grazia più grande che possa essere concessa ad un uomo sia l'esperienza dell'illuminazione spirituale. Questa «illuminazione» non può essere descritta a parole, la mente è inadeguata a comprendere una esperienza che va oltre i dati sensibili. Una definizione può essere questa: è la comprensione, non razionale, di ogni cosa di cui è fatto l'universo; tuttavia, poiché la mente si lascia distrarre da una molteplicità di fattori non riesce a cogliere la totalità. In particolare, le distrazioni provengono dalle attività umane del pensiero razionale, così come dai vincoli emozionali che ci legano alle aspettative della società, con le conseguenti paure e inibizioni. Per chiarire agli ascoltatori il suo approccio e per dare degli strumenti sistematici al suo metodo di ricerca, Osho estrasse e espose varie filosofie da diverse fonti. Fu un ricercatore molto attivo e prolifico: in innumerevoli discorsi sia nella lingua hindi che in inglese si occupò di varie tradizioni spirituali e religiose, incluse quelle di Buddha, Krishna, Guru Nanak, Gesù, Socrate, dei maestri Zen, del Chassidismo (ramo dell'ebraismo), dei Sufi.
Secondo Osho, la meditazione è uno stato che va «oltre la mente», di totale presenza di sè nel quale raggiungere consapevolmente il silenzio interiore. Egli insistette molto sul fatto che la meditazione non può essere spiegata o descritta in modo esaustivo, essendo un'esperienza nella quale la mente ed ogni pensiero logico (quindi anche il linguaggio) vengono trascesi. La pratica della meditazione non comprende quindi necessariamente pensieri spirituali o religiosi, e non è possibile forzarla con un atto di volontà anche se è una disciplina, ma soltanto lasciare che questo stato di «non mente» cioè del guardare la cosa in sè senza dare giudizi di sorta, si manifesti spontaneamente. È questa la mente del bambino che guarda incantato le meraviglie del mondo; è la mente innocente che si affaccia per la prima volta sull'universo e lo contempla.
Ultima modifica di Atlanticus81 il 21/06/2012, 16:58, modificato 1 volta in totale.
24/06/2012, 14:38
Thethirdeye ha scritto:
Per quanto riguarda invece il Player "C" (sottogruppo "C1" e "C4"), direi che la fazione più pericolosa è rappresentata dai Neocons (http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=207480), cioè coloro i quali hanno redatto e promosso con tutti i mezzi possibili il Project for the New American Century (http://en.wikipedia.org/wiki/Project_fo ... an_Century), che hanno architettato il Fals Flag dell'11/9, che hanno inventato e diffuso in tutto l'occidente lo spauracchio del "terrorismo internazionale", che si sono fatti finanziare, grazie all'influenza dei Bush (nonno, padre e figlio) nel Congresso Americano, i famosi 1.000 miliardi di dollari per le guerre di Iraq, Afghanistan nel periodo che va dal 2001 al 2011, riuscendo a foraggiare le proprie e le altrui industrie belliche (cioè quelle dei loro "compagni di merende"). Sono gli stessi che hanno finanziato la creazione del virus HIV e gli stessi che controllano le farmaceutiche delle cure per l'HIDS. Praticamente un manipolo di criminali nazi-fascisti senza peli sullo stomaco....
A proposito di invasione (strategica) della Siria e del famoso progetto
di "C4", portato avanti dai Neocons...... consiglio la visione di questo
filmato:
..... di questo (soprattutto la seconda parte):
e la lettura di questo articolo.....
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=233390
25/06/2012, 22:46
Thethirdeye ha scritto:Atlanticus81 ha scritto:
Ecco che allora, negli Stati Uniti e nella loro storia io riscontro un continuo "braccio di ferro" tra i poteri occulti che governano il mondo:
da un lato chi come il Player B cerca di diffondere la 'luce della conoscenza', della verità e di promuovere gli ideali di libertà, uguaglianza, democrazia e ricerca della felicità propri della Dichiarazione di Indipendenza
da un lato chi come il Player C, attraverso il mantenimento dell'ignoranza e la manipolazione della società secondo le strategie ben note, tende a dominare il mondo, calpestando quegli stessi ideali di cui sopra.
Ma ancora una volta la difficoltà maggiore sta nell'individuare in quale momento storico degli Stati Uniti il Player C abbia preso il sopravvento sugli ideali iniziali...
Forse quando Lincoln è stato assassinato??? Se pensiamo al movente e al possibile mandante dell'omicidio vediamo che lo stesso è stato probabilmente commissionato negli ambienti finanziari degli Stati Uniti..
Sì, secondo me il periodo è quello. Player "C" (sottogruppo "C3") già covava da tempo una manipolazione e un dominio che potremmo definire "intellettuale" e "culturale". A questo sottogruppo si è aggiunto il "C2", con l'avvento di strategie economico-finanziarie distruttive per il sistema bancario americano che raggiunsero il Presidente Lincoln prima ( http://it.wikipedia.org/wiki/Abramo_Lincoln) e la crisi denominata crisi degli anni 1873-95 pochi anni dopo (http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_depressione - http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_dep ... (1873-1895)). Poi nel 1895 nacque il famigerato Prescott Bush (http://it.wikipedia.org/wiki/Prescott_Bush), e in successione alla "crisi del 29", gestita sempre da "C2", (http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_depressione) - cioè quando lo stesso aveva 35 anni - ci fu l'avvento e il rafforzamento del Player "C1" e "C4" grazie ai giochi che si attivarono sulla questione Hitler (1933) e, conseguentemente, sulla "Seconda Guerra Mondiale" (1939 - 1945)
Aggiungo un altro "tassello storico" sulla questione quotata...
LA SCHIAVITU’ DEL DEBITO PUBBLICO E’ STATA INVENTATA DI RECENTE
DI GZ cobraf.com
Fonte: http://www.cobraf.com
Link: http://www.cobraf.com/forum/coolpost.ph ... =123476650
L’idea che lo stato si debba indebitare con moneta che lui stesso crea e poi milioni di contribuenti debbano essere tosati per pagare gli interessi del Debito Pubblico ecc… è stata inventata di recente. Nessuno si è mai sognato per tremila anni una cosa del genere, prima di oggi.
Nella storia lo stato che si indebita in modo colossale con moneta che lui crea e viene schiacciato da interessi e poi ha default, sacrifici, tasse, depressione…. è un fenomeno creato solo dagli anni ’70 ( inizialmente in Sudamerica).
Come idea era sorta a metà ’800, ma allora lo stato aveva una spesa pubblica minima, intorno al 5% del PIL al massimo (salvo che durante la guerra), per cui anche quando aveva deficit non era un vero problema. Il meccanismo del debito pubblico e interessi, che adesso a noi viene descritto come normale, fino a poco tempo fa incontrava tremende resistenze (di cui una delle tantissime testimonianze è l’articolo firmato assieme da Thomas Edison e Henry Ford sul New York Times nel 1922 http://www.cobraf.com/forum/coolpost.ph ... =123476620 che ho citato qui sotto). Ma qualunque pensatore occidentale degli ultimi 2 mila anni troverebbe assurdo e folle che tutta l’economia giri intorno al problema dello stato che deve pagare montagne di interessi con moneta che lui stesso può creare.
Nell’800 ci furono scontri violentissimi su questo tema, in America ad esempio William Jennings Bryan diventò candidato presidenziale per quattro volte e arrivò vicino a vincere un paio di volte, avendo come programma in pratica liberare lo stato e gli agricoltori dalla schiavitù del debito tramite il "free silver". Come dice anche Wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Free_Silver) "free silver" fu il tema economico centrale dell’America dell’800.
Jennings Bryan voleva la moneta d’argento, che era però molto abbondante, in mano allo stato, contro il Gold standard che volevano i banchieri perchè l’oro era scarso e quindi se ti indebitavi dovevi ripagare in oro e vincevano i creditori e la deflazione…. Nel 1907 William Jennings Bryan (http://it.wikipedia.org/wiki/William_Jennings_Bryan) tenne alla convenzione di Chicago il più famoso discorso della politica americana di questo secolo, quello sul "Crocifiggere sulla Croce d’Oro" (http://www.youtube.com/watch?v=HeTkT5-w5RA) crocifiggere gli agricoltori e lavoratori americani come Cristo sulla croce del Gold Standard. Jennings Bryan creò una tale emozione e frenesia alla convenzione del partito che gli vale la nomina immediata come candidato presidenziale. Per batterlo dovettero mettersi assieme i vari Rockfeller, Morgan, Kuhn Loeb, Warburg, gli interessi finanziari, che spesero dieci volte di più per far vincere l’altro candidato. Ma la forza del discorso di Jennings Bryan fu tale che per altre tre volte diventò candidato presidenziale, fuori dai partiti ufficiali, come populista. Per un secolo il movimento populista in America ebbe sempre come tema economico centrale LA MONETA e riuscì a tenere a bada il partito della finanza, (si vede che una volta senza TV e cinema la gente era più intelligente…)
Negli anni ’20 e anni ’30 questa opinione, che lo stato non debba indebitarsi a interesse e debba usare la propria moneta senza interessi a favore dell’economia e della comunità, era ancora maggioritaria in molti paesi e dibattuta ovunque, anche nella Teoria Generale di Keynes, dove parla di Silvio Gesell (http://en.wikipedia.org/wiki/Silvio_Gesell) ad esempio.
In Germania un ingegnere diventato economista, Gottfried Feder (http://en.wikipedia.org/wiki/Gottfried_Feder) nel 1919 teneva conferenze sulla "Zinsknechtschaft", la schiavità dell’interesse" e un reduce e disoccupato austriaco lo sentì parlare e fu fulminato dalle sue teorie (http://www.hitler.org/writings/Mein_Kampf/mkv1ch08.html).
Insieme con altri due o tre formarono il "partito dei lavoratori tedeschi" (poi rinominato con un nome diventato noto) di cui Feder creò il programma economico e quando scoppiò la crisi degli anni ’30, la Depressione e ci furono sette milioni di disoccupati vinsero le elezioni e andarono al potere. Feder centrò tutto il programma economico sul fatto che lo stato si doveva finanziare senza interessi e senza debito per sostenere l’economia e il welfare. Senza la sua soluzione per la moneta l’austriaco non sarebbe andato al potere e non avrebbe avuto il successo che lo rese un semidio per i tedeschi. Una volta adottata la loro politica raddrizzò infatti la situazione in quattro anni, dal 1933 al 1937, rendendo l’ex-pittore e reduce austriaco il politico più popolare dell’epoca (fino a quando non invase l’URSS e per sradicarlo si misero assieme l’Impero Britannico, l’America e l’URSS…).
Gli esempi di William Jennings Bryan e di Gottfried Feder/Hitler dimostrano che questa è un idea esplosiva, quando la gente viene esposta all’idea dello stato che può creare moneta senza debito, a fini di benessere pubblico, reagisce come se gli fosse rivelato un Vangelo e ti segue in massa.
La cosa incredibile è che ora invece si da per scontato tutto il contrario, che sia normale indebitare lo stato con la moneta che lui stesso crea e poi soffocare l’economia di tasse, un congegno che ha preso piede per la prima volta veramente tra il 1970 e il 1980.
(nella foto sotto il primo paragrafo del programma economico di Feder, con cui Hitler vinse le elezioni nel 1933).
GZ
05/07/2012, 20:26
Dall'analisi degli eccezionali documenti e dell'interessantissimo materiale caricato da TTE (che ringrazio pubblicamente per i consueti importanti contributi alla mia ricerca) risulterebbe sostanzialmente che il Player B, le sue mosse per contrastare la tattica del Player C2 le ha anche provate...
Perchè allora sembra essere il Player C il vincitore di questa partita?
Cosa può fare il Player B di più per ribaltare le sorti ed evitare di subire lo scacco matto?!
Perchè allora sembra essere il Player C il vincitore di questa partita?
Cosa può fare il Player B di più per ribaltare le sorti ed evitare di subire lo scacco matto?!
12/07/2012, 00:04
Ecco cosa succede in Spagna!
Come possiamo accettare questo scempio? Quella bambina aveva solo 11 anni...
Ormai è una guerra...
Per favore... dobbiamo bloccare gli ingranaggi del Sistema! Ora!
Il Player B ha bisogno di noi
![[B)]](./images/smilies/UF/icon_smile_blackeye.gif "Occhio Nero")
Come possiamo accettare questo scempio? Quella bambina aveva solo 11 anni...
Ormai è una guerra...
Per favore... dobbiamo bloccare gli ingranaggi del Sistema! Ora!
Il Player B ha bisogno di noi
12/07/2012, 17:14
Atlanticus81 ha scritto:
Possibili 'correnti' (e principali strumenti) con le quali leggere gli eventi della storia dell'uomo:
C1: strategia di dominio militare (guerre di conquista o coloniali)
C2: strategia di dominio economico (crisi economiche, neoliberismo, debito sovrano, signoraggio, molto in voga oggi)
C3: strategia di dominio culturale (strumentalizzazione religioni e filosofie)
C4: strategia di annientamento (olocausto nucleare, fame, carestie, malattie)
A proposito di “C2” e delle forze “C1” al seguito, propongo un estratto di questo interessantissimo libro:
http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/ ... umanti.php
Ho scritto parecchie volte il pronome "loro". L'ho accompagnato a un sostantivo: "Superclan". Spiego cosa intendo dire con entrambe queste parole. Superclan è il titolo di un libro che pubblicai nel 2003 insieme a Marcello Villari. Un titolo contrastato perché mi fu imposto dalla casa editrice, che non aveva accettato la mia proposta di chiamare quel libro World Street. Rimpiango ancora oggi il mio titolo di allora, perché a posteriori mi sembra corrisponda perfettamente a quanto oggi sta accadendo. Era una specie di gioco di parole, che metteva in evidenza come Wall Street fosse ormai diventata una strada "mondiale", dalla quale molte, troppe cose della nostra vita dipendevano irrimediabilmente. L'editore preferì Superclan. Mi venne spiegato che non si poteva titolare un libro italiano in inglese. Per superare le mie resistenze si aggiunse che ci voleva un titolo a effetto, di più immediata percezione. Non so se avessero ragione o torto, ma poiché anche questo titolo aveva una sua logica, accettai. Associava i padroni del mondo a un clan mafioso, impenetrabile, misterioso, straordinariamente potente. Così era e così è, anche se i suoi componenti costituiscono una mafia che non sarà mai inquisita, mai processata, mai accusata da nessuna magistratura. Non esiste una magistratura che possa permetterselo. Ecco: i componenti di questo Superclan sono appunto "loro". Quanti siano, chi siano, non lo so con la necessaria precisione, e non lo sa nessuno, sebbene tra di loro si riconoscano sempre, al volo. Non credo che esista un elenco preciso da qualche parte. Diciamo che esistono diversi elenchi: quello della Trilaterale, per esempio, quello del Gruppo Bilderberg, quello della Bnai Britt, quelli di diverse logge massoniche, quello del Foro Economico Mondiale di Davos ecc.
Ma questi elenchi vanno presi con le molle, perché in ciascuno di essi compaiono molti, moltissimi nomi che nulla hanno a che fare con i componenti del Superclan, trattandosi di invitati occasionali, di testimoni temporanei, di esperti, di consulenti, di capi militari, di scienziati, di dittatori, di giornalisti che - in base al loro pedigree - dovranno poi essere promossi ad alte cariche nel mainstream mondiale. L'opinione di Luciano Gallino stima che quello che io chiamo Superclan - e che lui chiama "classe capitalistica transnazionale" - sia all'incirca di 10 milioni di persone (includendo famiglie e famigli). Provò a fare un calcolo molto approssimativo Aleksandr Zinoviev, in un suo volume assai poco tradotto all'estero, ma anch'esso largamente anticipatore. Compresi i componenti delle loro famiglie, i membri dei vari entourage, l'alone dei collaboratori, delle loro guardie del corpo dei loro agenti informatori, delle loro segretarie e segretari, dei loro medici curanti, dei membri dei loro consigli di amministrazione, Zinoviev valutò che, nel mondo, il Superclan accogliesse una cinquantina di milioni di persone.
Lui lo chiamava in un altro modo, e sicuramente anche questo Superclan "allargato" ha una sua logica: in fondo questa gente, per quanto strano possa sembrare, pensa anche ai propri figli, ai propri discendenti. In subordine, molto in subordine, talvolta pensa anche ai propri amici e a coloro dalla cui protezione dipende la loro sicurezza. Ma io penso che il loro numero, di membri che hanno il potere del denaro, sia di diversi ordini di grandezza minore. Il vero Superclan, quello altamente concentrato, è composto di qualche centinaio di persone.
La migliore descrizione di ciò che intendo segnalare, è stata fornita da un articolo apparso sulla prima pagina dell'«International Herald Tribune». Vi si raccontava che, ogni mese, in un posto non precisato di Manhattan, presumibilmente non lontano da Wall Street, si verifica un incontro assai riservato tra "nove banchieri".
Non nove banchieri qualunque: i più potenti banchieri di tutto il mondo occidentale. Il giornale ne dava un elenco, dal quale emergeva appunto il carattere internazionale dell'incontro: J.P. Morgan, Bank of America, Goldman Sachs, Citigroup, Union des Banques Suisses, Barclays, Deutsche Bank, Credit Suisse e altre. Ma non minori. Il giornale americano rivela, per esempio, che la Bank of New York Mellon, che variamente amministra e gestisce più di 23 trilioni di dollari ha cercato di entrare nel club - Eugenio Scalfari più brutalmente lo definisce una "cupola", avvicinandosi di molto al termine Superclan - che amministra, organizza, dispone dei famosi derivativi di gran parte del mondo. Senza tuttavia riuscirci. Dunque questi nove signori dispongono di volumi finanziari di gran lunga maggiori. Vogliamo tentare un totale, per misurare la loro potenza e anche per capire cosa è successo nei sette anni di vacche grasse che dividono il 2001 dal 2008? Tentiamo una cifra? Ragiono un tanto a spanna, come uno qualunque dei miliardi di individui che vivono ai piani bassi della Torre del Sapere. Se i nove banchieri non prendono in considerazione i 23 trilioni della Bank of New York Mellon vuol dire che ciascuno di loro ne controlla molti di più. Diciamo il doppio? Probabilmente molto di più del doppio. Ma, anche se ci fermassimo al doppio, farebbe, grosso modo, 50 trilioni a testa. Moltiplichiamo per nove e farà 450 trilioni di dollari. In realtà questo volume è probabilmente - in base a valutazioni attendibili di altre fonti - da moltiplicare ancora per due. Cioè 900 trilioni. Questo potrebbe essere il volume reale dei derivativi che hanno inquinato tutta la finanza mondiale e che restano sul tappeto, portatori di violenza e di morte per i più deboli.
Con tutta la felpata cautela con cui si deve parlare dei veri potenti del mondo, il giornale forniva però molti altri elementi di valutazione. A quale scopo incontrarsi, segretamente, con quello speciale formato? Evidentemente per concordare strategie. Data la potenza di fuoco finanziario dei partecipanti, ovvio dedurne che le loro scelte, se coordinate, sono in grado di influire su tutti i mercati mondiali. In termine tecnico sembrerebbe di poter dire che questi signori hanno costituito un "cartello", anzi un "supercartello" insindacabile. E lo scambio di informazioni, e le conseguenti decisioni che vengono concordate, è assai simile, se non identico, a quell'attività criminale che nei codici penali dell'Occidente prende il nome di insider trading.
Decidere flussi di denaro delle proporzioni di quelli di cui dispongono questi giganti della finanza (ormai più grandi di quelle di molti stati sovrani del pianeta) significa decidere, per esempio, quanti milioni di disoccupati si conteranno in Europa nelle settimane e mesi successivi; significa varare editti segreti che stabiliranno, nelle loro conseguenze, quanti bambini moriranno di fame o di Aids in Africa; significa condannare e far cadere governi riottosi, o porre le basi per la nomina di importanti ministri in questo o quel paese. E così via dominando.
Non occorre essere aquile per rendersi conto che, in quella notizia del 13 dicembre 2010, è contenuto l'atto ufficiale di morte della democrazia liberale. Non solo perché quei nove banchieri non li ha eletti nessuno (naturalmente c'è stata, da qualche parte, in qualche capitale del mondo, un'assemblea di azionisti, ma la "democrazia" delle quote azionarie non ha molto a che fare con il criterio di "una testa un voto"), ma soprattutto perché loro direttamente, o i loro immediati sottoposti, controllano il flusso reale delle informazioni a disposizione dei subalterni più lontani. Per la quale cosa il tasso di democrazia, scendendo per i rami, non può ovviamente crescere, e l'insieme delle procedure democratiche, che un tempo costituivano l'orgoglio e il senso di superiorità dell'Occidente, si presenta per quello che sono divenute: cerimoniali senza contenuto, ammirabili per i paramenti di cui si ammantano i suoi sacerdoti, ma sberleffo supremo nei confronti dei sudditi. Dunque viviamo ormai da tempo sotto la guida di una oligarchia assoluta.
Qual è allora la novità? Da dove viene la "loro" inquietudine? Quell'elenco rivela lo stato delle cose. Quei nove sono tutti occidentali. Essi non concentrano più in sé i poteri di tutto il mondo. Il Superclan è molto meno "super" di quanto fosse dieci anni fa. Le sue decisioni non sono più al di fuori e al di sopra di ogni istanza. C'è una serie di "revisori dei conti" molto occhiuta e, a suo modo, assai insofferente, come lo è il potere del denaro. Il primo e più importante dei quali si chiama Cina. Ed è un "revisore" molto diverso da quello gogoliano, che sta crescendo, sotto ogni angolo visuale, a velocità vertiginosa. Leggo le cifre, una più impressionante dell'altra. Da un lato il debito statunitense, che è l'unica cosa che cresce senza sosta: fino al punto che le stesse previsioni della Casa Bianca ammettono che, attorno all'anno 2012-2013 il debito pubblico degli USA supererà il 100% del PIL. Detto in altri termini, più franchi, significa che gli Stati Uniti non avranno "mai più" in futuro un bilancio in pari.
Dall'altra la crescita in atto del prodotto interno lordo cinese, attorno al 10% medio annuo, e le sue proiezioni nell'immediato futuro. E un semplice calcolo ci dice che in soli cinque anni l'Occidente e il mondo si troveranno di fronte, con l'applicazione dell'interesse composto, oltre "una Cina e mezza". Sarà il 2016. E allora mi tornano alla mente le previsioni che i neocon americani formularono alla fine degli anni '90, quando scrissero, nel Progetto per il Nuovo Secolo Americano (PNAC) che, nel 2017, la Cina sarebbe diventata la principale minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti d'America. Ecco cosa significa abitare nei piani alti della torre del potere, e del sapere: significa vedere lontano, cioè gettare un'occhiata là dove i comuni mortali non possono guardare. Nel futuro.
Ecco perché, tornando a riflettere sui dieci anni dopo l'11 settembre 2001, noi non riflettiamo sul passato ma sul futuro. Quei "nove", salvo qualche avvicendamento per ragioni anagrafiche, sono gli stessi che sedevano ai vertici del mondo anche dieci anni fa. Rappresentano gli stessi interessi, la stessa psicologia, la stessa sindrome da crescita infinita. Analizzando le loro mosse, a partire dal 2007, e quelle delle maggiori istituzioni finanziarie internazionali, il Fondo Monetario, la Banca Mondiale, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, il Federai Reserve, la Banca Centrale Europea (emanazioni, epifanie dello stesso potere centrale) vediamo in perfetta trasparenza che non stanno facendo nulla per cambiare i meccanismi fondamentali che hanno portato a questo approdo devastante. Vediamo anzi, al contrario, che stanno affannosamente cercando di ripristinare ciò che è franato nel 2007. Ancora una volta hanno realizzato un gigantesco trasferimento di risorse simultaneamente in due direzioni: la prima all'interno del Superclan; la seconda dagli stati (oggi meno sovrani di ieri) al Superclan: le banche d'investimento sono state salvate, le società umane hanno pagato il conto; gli stati ex sovrani si sono indebitati presso coloro che hanno salvato dalla bancarotta e ora - strozzati dai beneficiari - non sono (e non saranno) più in grado di pagare. Cosa inventeranno i "nove", ora, per procrastinare il loro potere, quando è evidente che la crescita illimitata del denaro non è più compatibile con la capacità di sopportazione del pianeta? Quando la limitatezza delle risorse materiali ed energetiche impedisce il protrarsi dell'illusione della stessa crescita indefinita dei consumi nelle stesse società industrialmente dominanti?
E cosa faranno le élites politiche dell'Occidente quando sarà impossibile mantenere il prezzo della benzina nei confini attuali; e quando l'acqua diventerà più cara della benzina; e quando milioni di un tempo benestanti ceti medi saranno respinti ai margini da una distribuzione dei beni vitali sempre più selvaggiamente ingiusta; e quando l'afflusso di migranti (in fuga dalla miseria, dalla sete, dalle malattie) supererà le capacità culturali e strutturali di assorbimento delle società affluenti? C'è qualcuno che, con un minimo di buon senso, si aspetti che i nove banchieri diranno la verità ai loro sudditi?
Molto più probabile è che facciano ricorso alla forza: contro i propri poveri e contro i poveri esterni. Ecco perché dobbiamo essere altamente inquieti: perché questo quadro prelude alla guerra. A una guerra molto più grande di quelle che l'umanità ha conosciuto fino a ora, e con caratteristiche assai simili a quelle dell'antichità, in cui il vincitore sterminava il nemico dopo averlo sconfitto. Non era uno sterminio senza senso, puro prodotto della crudeltà. Un senso lo aveva: non c'erano risorse per tenere in vita il nemico. Anche adesso, nel corso di questa e della prossima generazione umana, non ci saranno risorse per tutti i viventi.
Ma questi elenchi vanno presi con le molle, perché in ciascuno di essi compaiono molti, moltissimi nomi che nulla hanno a che fare con i componenti del Superclan, trattandosi di invitati occasionali, di testimoni temporanei, di esperti, di consulenti, di capi militari, di scienziati, di dittatori, di giornalisti che - in base al loro pedigree - dovranno poi essere promossi ad alte cariche nel mainstream mondiale. L'opinione di Luciano Gallino stima che quello che io chiamo Superclan - e che lui chiama "classe capitalistica transnazionale" - sia all'incirca di 10 milioni di persone (includendo famiglie e famigli). Provò a fare un calcolo molto approssimativo Aleksandr Zinoviev, in un suo volume assai poco tradotto all'estero, ma anch'esso largamente anticipatore. Compresi i componenti delle loro famiglie, i membri dei vari entourage, l'alone dei collaboratori, delle loro guardie del corpo dei loro agenti informatori, delle loro segretarie e segretari, dei loro medici curanti, dei membri dei loro consigli di amministrazione, Zinoviev valutò che, nel mondo, il Superclan accogliesse una cinquantina di milioni di persone.
Lui lo chiamava in un altro modo, e sicuramente anche questo Superclan "allargato" ha una sua logica: in fondo questa gente, per quanto strano possa sembrare, pensa anche ai propri figli, ai propri discendenti. In subordine, molto in subordine, talvolta pensa anche ai propri amici e a coloro dalla cui protezione dipende la loro sicurezza. Ma io penso che il loro numero, di membri che hanno il potere del denaro, sia di diversi ordini di grandezza minore. Il vero Superclan, quello altamente concentrato, è composto di qualche centinaio di persone.
La migliore descrizione di ciò che intendo segnalare, è stata fornita da un articolo apparso sulla prima pagina dell'«International Herald Tribune». Vi si raccontava che, ogni mese, in un posto non precisato di Manhattan, presumibilmente non lontano da Wall Street, si verifica un incontro assai riservato tra "nove banchieri".
Non nove banchieri qualunque: i più potenti banchieri di tutto il mondo occidentale. Il giornale ne dava un elenco, dal quale emergeva appunto il carattere internazionale dell'incontro: J.P. Morgan, Bank of America, Goldman Sachs, Citigroup, Union des Banques Suisses, Barclays, Deutsche Bank, Credit Suisse e altre. Ma non minori. Il giornale americano rivela, per esempio, che la Bank of New York Mellon, che variamente amministra e gestisce più di 23 trilioni di dollari ha cercato di entrare nel club - Eugenio Scalfari più brutalmente lo definisce una "cupola", avvicinandosi di molto al termine Superclan - che amministra, organizza, dispone dei famosi derivativi di gran parte del mondo. Senza tuttavia riuscirci. Dunque questi nove signori dispongono di volumi finanziari di gran lunga maggiori. Vogliamo tentare un totale, per misurare la loro potenza e anche per capire cosa è successo nei sette anni di vacche grasse che dividono il 2001 dal 2008? Tentiamo una cifra? Ragiono un tanto a spanna, come uno qualunque dei miliardi di individui che vivono ai piani bassi della Torre del Sapere. Se i nove banchieri non prendono in considerazione i 23 trilioni della Bank of New York Mellon vuol dire che ciascuno di loro ne controlla molti di più. Diciamo il doppio? Probabilmente molto di più del doppio. Ma, anche se ci fermassimo al doppio, farebbe, grosso modo, 50 trilioni a testa. Moltiplichiamo per nove e farà 450 trilioni di dollari. In realtà questo volume è probabilmente - in base a valutazioni attendibili di altre fonti - da moltiplicare ancora per due. Cioè 900 trilioni. Questo potrebbe essere il volume reale dei derivativi che hanno inquinato tutta la finanza mondiale e che restano sul tappeto, portatori di violenza e di morte per i più deboli.
Con tutta la felpata cautela con cui si deve parlare dei veri potenti del mondo, il giornale forniva però molti altri elementi di valutazione. A quale scopo incontrarsi, segretamente, con quello speciale formato? Evidentemente per concordare strategie. Data la potenza di fuoco finanziario dei partecipanti, ovvio dedurne che le loro scelte, se coordinate, sono in grado di influire su tutti i mercati mondiali. In termine tecnico sembrerebbe di poter dire che questi signori hanno costituito un "cartello", anzi un "supercartello" insindacabile. E lo scambio di informazioni, e le conseguenti decisioni che vengono concordate, è assai simile, se non identico, a quell'attività criminale che nei codici penali dell'Occidente prende il nome di insider trading.
Decidere flussi di denaro delle proporzioni di quelli di cui dispongono questi giganti della finanza (ormai più grandi di quelle di molti stati sovrani del pianeta) significa decidere, per esempio, quanti milioni di disoccupati si conteranno in Europa nelle settimane e mesi successivi; significa varare editti segreti che stabiliranno, nelle loro conseguenze, quanti bambini moriranno di fame o di Aids in Africa; significa condannare e far cadere governi riottosi, o porre le basi per la nomina di importanti ministri in questo o quel paese. E così via dominando.
Non occorre essere aquile per rendersi conto che, in quella notizia del 13 dicembre 2010, è contenuto l'atto ufficiale di morte della democrazia liberale. Non solo perché quei nove banchieri non li ha eletti nessuno (naturalmente c'è stata, da qualche parte, in qualche capitale del mondo, un'assemblea di azionisti, ma la "democrazia" delle quote azionarie non ha molto a che fare con il criterio di "una testa un voto"), ma soprattutto perché loro direttamente, o i loro immediati sottoposti, controllano il flusso reale delle informazioni a disposizione dei subalterni più lontani. Per la quale cosa il tasso di democrazia, scendendo per i rami, non può ovviamente crescere, e l'insieme delle procedure democratiche, che un tempo costituivano l'orgoglio e il senso di superiorità dell'Occidente, si presenta per quello che sono divenute: cerimoniali senza contenuto, ammirabili per i paramenti di cui si ammantano i suoi sacerdoti, ma sberleffo supremo nei confronti dei sudditi. Dunque viviamo ormai da tempo sotto la guida di una oligarchia assoluta.
Qual è allora la novità? Da dove viene la "loro" inquietudine? Quell'elenco rivela lo stato delle cose. Quei nove sono tutti occidentali. Essi non concentrano più in sé i poteri di tutto il mondo. Il Superclan è molto meno "super" di quanto fosse dieci anni fa. Le sue decisioni non sono più al di fuori e al di sopra di ogni istanza. C'è una serie di "revisori dei conti" molto occhiuta e, a suo modo, assai insofferente, come lo è il potere del denaro. Il primo e più importante dei quali si chiama Cina. Ed è un "revisore" molto diverso da quello gogoliano, che sta crescendo, sotto ogni angolo visuale, a velocità vertiginosa. Leggo le cifre, una più impressionante dell'altra. Da un lato il debito statunitense, che è l'unica cosa che cresce senza sosta: fino al punto che le stesse previsioni della Casa Bianca ammettono che, attorno all'anno 2012-2013 il debito pubblico degli USA supererà il 100% del PIL. Detto in altri termini, più franchi, significa che gli Stati Uniti non avranno "mai più" in futuro un bilancio in pari.
Dall'altra la crescita in atto del prodotto interno lordo cinese, attorno al 10% medio annuo, e le sue proiezioni nell'immediato futuro. E un semplice calcolo ci dice che in soli cinque anni l'Occidente e il mondo si troveranno di fronte, con l'applicazione dell'interesse composto, oltre "una Cina e mezza". Sarà il 2016. E allora mi tornano alla mente le previsioni che i neocon americani formularono alla fine degli anni '90, quando scrissero, nel Progetto per il Nuovo Secolo Americano (PNAC) che, nel 2017, la Cina sarebbe diventata la principale minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti d'America. Ecco cosa significa abitare nei piani alti della torre del potere, e del sapere: significa vedere lontano, cioè gettare un'occhiata là dove i comuni mortali non possono guardare. Nel futuro.
Ecco perché, tornando a riflettere sui dieci anni dopo l'11 settembre 2001, noi non riflettiamo sul passato ma sul futuro. Quei "nove", salvo qualche avvicendamento per ragioni anagrafiche, sono gli stessi che sedevano ai vertici del mondo anche dieci anni fa. Rappresentano gli stessi interessi, la stessa psicologia, la stessa sindrome da crescita infinita. Analizzando le loro mosse, a partire dal 2007, e quelle delle maggiori istituzioni finanziarie internazionali, il Fondo Monetario, la Banca Mondiale, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, il Federai Reserve, la Banca Centrale Europea (emanazioni, epifanie dello stesso potere centrale) vediamo in perfetta trasparenza che non stanno facendo nulla per cambiare i meccanismi fondamentali che hanno portato a questo approdo devastante. Vediamo anzi, al contrario, che stanno affannosamente cercando di ripristinare ciò che è franato nel 2007. Ancora una volta hanno realizzato un gigantesco trasferimento di risorse simultaneamente in due direzioni: la prima all'interno del Superclan; la seconda dagli stati (oggi meno sovrani di ieri) al Superclan: le banche d'investimento sono state salvate, le società umane hanno pagato il conto; gli stati ex sovrani si sono indebitati presso coloro che hanno salvato dalla bancarotta e ora - strozzati dai beneficiari - non sono (e non saranno) più in grado di pagare. Cosa inventeranno i "nove", ora, per procrastinare il loro potere, quando è evidente che la crescita illimitata del denaro non è più compatibile con la capacità di sopportazione del pianeta? Quando la limitatezza delle risorse materiali ed energetiche impedisce il protrarsi dell'illusione della stessa crescita indefinita dei consumi nelle stesse società industrialmente dominanti?
E cosa faranno le élites politiche dell'Occidente quando sarà impossibile mantenere il prezzo della benzina nei confini attuali; e quando l'acqua diventerà più cara della benzina; e quando milioni di un tempo benestanti ceti medi saranno respinti ai margini da una distribuzione dei beni vitali sempre più selvaggiamente ingiusta; e quando l'afflusso di migranti (in fuga dalla miseria, dalla sete, dalle malattie) supererà le capacità culturali e strutturali di assorbimento delle società affluenti? C'è qualcuno che, con un minimo di buon senso, si aspetti che i nove banchieri diranno la verità ai loro sudditi?
Molto più probabile è che facciano ricorso alla forza: contro i propri poveri e contro i poveri esterni. Ecco perché dobbiamo essere altamente inquieti: perché questo quadro prelude alla guerra. A una guerra molto più grande di quelle che l'umanità ha conosciuto fino a ora, e con caratteristiche assai simili a quelle dell'antichità, in cui il vincitore sterminava il nemico dopo averlo sconfitto. Non era uno sterminio senza senso, puro prodotto della crudeltà. Un senso lo aveva: non c'erano risorse per tenere in vita il nemico. Anche adesso, nel corso di questa e della prossima generazione umana, non ci saranno risorse per tutti i viventi.
17/07/2012, 11:45
Nel ringraziare Sheenky per aver riportato sulle pagine di Ufoplanet il seguente interessantissimo articolo http://ufoplanet.ufoforum.it/headlines/ ... LO_ID=9504, mi permetto di ritrascriverlo qui poichè, a mio parere, molto funzionale alla definizione della "Scacchiera degli Illuminati".
Una domanda sorge però spontanea, ed è sempre la solita... se tutto sembra davvero essere stato manovrato dal Player C, il Player B quali speranze ha di vincere questa partita?
![[:(]](./images/smilies/UF/icon_smile_sad.gif "Infelice")
Dietro le quinte della Storia: come venne finanziata la rivoluzione Sovietica!
Questa volta pubblico uno stralcio dall'interessante libro None dare call it conspiracy di Gary Allen. L'autore pur se presentando talvolta delle posizioni estremistiche racconta importantissimi fatti citandone fonti, date, luoghi e autori. Anche questo capitolo spiega bene la storia della cospirazione degli Illuminati e dei loro amici banchieri.Schiff spese milioni di dollari per rovesciare lo Zar. Egli aveva inviato denaro in Russia lungo per il canale dei bolscevismo. Schiff sborso' 10 milioni di dollari, presumibilmente per alleviare la guerra giudaica in Russia, ma in seguito gli eventi hanno rivelato che e' stato un buon investimento.
(Forbes, B. C., gli uomini che stanno Facendo l' America, pp.334-5.)
Secondo de Goulevitch: " il Signor Bakhmetiev, ambasciatore imperiale russo negli Stati Uniti, ci dice che i bolscevichi, dopo la vittoria, trasferirono 600 milioni di rubli d'oro tra gli anni 1918 e il 1922 alla Kuhn, Loeb & Company [azienda di Schiff]." La Partecipazione di Schiff nella rivoluzione bolscevica, anche se abbastanza diretta naturalmente viene negata, anche se era ben noto tra i servizi di intelligence alleata (NdA si fa riferimento all'alleanza anglo-francese della seconda guerra mondiale) al momento. Il risultato che è la storia del finanziamento della Conquista comunista della Russia è diventato tabù. Successive prove indicano che il gruppo dei bolscevichi era gestito da un sindacato di banchieri internazionali, che oltre la cricca di Schiff-Warburg, ci erano inclusi gli interessi di Morgan e Rockefeller. I Documenti che dimostrano l'organizzazione Morgan misero mano ad almeno un milione di dollari all'epoca. Ancora un altro importante finanziatore della rivoluzione bolscevica era un uomo estremamente ricco tale Lord Alfred Milner, il capo di un'organizzazione segreta chiamata "Round Table" gruppo che era sostenuta da Lord Rothschild ( NdA ne avevamo gia' parlato in precedenti articoli).
Goulevitch da delle notizie ulteriori a riguardo:
"Il 7 aprile 1917, Il generale Janin ha la seguente voce nel suo diario (Le Monde Slave, vol. 2, 1927, pp.296-297): lunga intervista con R., che ha confermato ciò che avevo in precedenza ad M. Dopo che si era riferito all'odio tedesco che avevano per lui e la sua famiglia, si rivolse alla questione della rivoluzione che, egli sosteneva, fosse stato progettata dagli inglesi e, più precisamente, da Sir George Buchanan eAlfred Milner. Petrograd al momento era brulicante di inglesi... , affermò, nome le strade e i numeri delle case in cui gli agenti britannici erano acquartierati. Essi sono stati segnalati, durante la rivolta, per aver distribuito soldi i soldati e incitato loro all'ammutinamento."
De Goulevitch rivela ancora che In un'intervista privata gli era stato detto che oltre 21 milioni di rubli erano stati usati da Lord Milner nel finanziare la rivoluzione russa. Si noti per inciso che Lord Milner, Paul, Felix e Max Warburg rappresentavano i 'loro' rispettivi paesi alla conferenza di pace di Parigi alla conclusione della prima guerra mondiale. Se noi possiamo attribuire in qualche modo a Max Warburg il finanziamento di Lenin come patriottismo tedesco (nda si fa riferimento all'accordo da parte di Lenin di non entrare in guerra contro la Germania) non era certo "patriottismo" che ha ispirato Schiff, Morgan, Rockefeller e Milner a supportare economicamente i bolscevichi. L'America era in guerra con la Germania e furono alleati della Russia zarista. Per liberare decine di Divisioni tedesche ad est e che uccisero centinaia di migliaia di soldati americani e britannici il comportamento di questi personaggi è stato a dir poco tradimento. Nella rivoluzione bolscevica vediamo molte delle stesse facce vecchie che erano responsabili della creazione della Federal Reserve System, avviando l'imposta sul reddito graduata, che spinse tutti nella prima guerra mondiale.
Nessuna rivoluzione può avere successo senza organizzazione e denaro. "Le masse oppresse" forniscono solitamente poca organizzazione e nessun supporto economico. Ma gli "addetti ai lavori" possono organizzarsi per entrambi. Che cosa trovavano di interessante questi personaggi tanto da finanziare la rivoluzione russa? Che cosa hanno ottenuto mantenendola vivo e a galla: Perche' nel 1920 versarono milioni di dollari in quello che Lenin ha chiamato il suo nuovo programma economico, risparmiando così i neo Sovietici dal collasso? Perché questi "capitalisti" facevano tutto questo? Se il tuo obiettivo è la conquista globale, è necessario cominciare da qualche parte.
Può o non può essere stata una coincidenza, ma la Russia era il maggiore Paese europeo senza una banca centrale. In Russia, per la prima volta, la cospirazione comunista ha guadagnato una patria geografica da cui lanciare attacchi contro le altre nazioni del mondo. L'Occidente aveva ora un nemico. Nella rivoluzione bolscevica abbiamo alcuni degli uomini più ricchi e potenti che finanziavano un movimento che sostiene che la sua stessa esistenza e' basata sul concetto di togliere a quegli uomini la loro ricchezza, come i Rothschild, i Rockefeller, gli Schiffs, i Warburgs, i Morgans, gli Harrimans e Milner. Ma ovviamente questi uomini non avevan paura del Comunismo. È logico supporre che se esso e' finanziato da questi uomini, esso deve essere controllato da loro . Ricordate che per oltre 150 anni è stata la procedura standar dei Rothschild e i loro alleati controllare entrambi i lati di ogni conflitto. È necessario disporre di un "nemico" se avete intenzione di avvantaggiarvi seriamente .
L'est-ovest e l'equilibrio di potenza politica è stato usato come una delle principali scuse per la "socializzazione" dell'America. Anche se non era il loro scopo principale Lord Alfred Milner, ricco uomo inglese e front man per i Rothschild, aveva servito come Paymaster per i banchieri internazionali a Pietrogrado durante la rivoluzione bolscevica. Più tardi Milner fu a capo della società segreta conosciuta come la tavola rotonda o round table che era dedicata alla che istituzione un governo mondiale (NWO) e la filiale americana di questa cospirazione è chiamata il Consiglio sulle relazioni estere (CFR) ed e' ancora controllato dai banchieri internazionali. Secondo suo nipote John, Jacob Schiff , per lungo tempo collaboratore di Rothschild,
disse che aveva finanziato la rivoluzione comunista in Russia con la somma di 20 milioni di dollari. Secondo un relazione su un documento del dipartimento di stato, la sua ditta, Kuhn Loeb &c aveva finanziato il primo piano quinquennale per Stalin, insieme a Paul Warburg, che aveva progettato l'istituzione della Federal Reserve System mentre sulle paghe di Kuhn Loeb, Schiff e discendenti sono oggi attivi nel Council on Foreign Relations. la sede Council on Foreign Relations si trova nella 68esima strada Sa New York. L'obiettivo, ha ammesso il CFR, è quello abolire la costituzione e sostituire la nostra Repubblica indipendente (Nda Americana) con il nuovo Governo mondiale. Hanno controllato i membri del CFR nelle ultime sei amministrazioni. Richard Nixon è stato membro e ha nominato almeno 100 membri del CFR ad alte posizioni nella sua amministrazione.
Noi possiamo solo teorizzare sul modo in cui Mosca è controllata da New York, Londra e Parigi. Senza dubbio gran parte del controllo è economico, ma certamente i banchieri internazionali hanno tenuto un braccio di forza in Russia per mantenere il leader sovietico in linea con i loro piani. Una cricca di finanzieri americani non solo ha contribuito a stabilire Comunismo in Russia, ma ha lottato potentemente con l'intenzione di tenerlo vivo. Fin dal 1918 questa cricca era stata impegnata nel trasferimento di denaro e, probabilmente ancor più importante, passare le informazioni tecnologiche, all'Unione Sovietica. Questo è reso abbondantemente chiaro nei tre volumi storia della tecnologia occidentale e lo sviluppo economico sovietico da parte dello studioso Antony Sutton. Utilizzando, per la maggior parte, i documenti ufficiali del dipartimento di stato, Sutton dimostra conclusivamente che praticamente tutto che possiedono i sovietici è stato acquisito dall'occidente. Non è un'esagerazione dire che l'URSS è stata fatta negli USA. A Versailles, questa stessa cricca ha imposto la fase per la seconda guerra mondiale. Come Lord Curzon commento': "non è un trattato di pace, è semplicemente una pausa nelle ostilità". Nel 1933, la cricca spinge La Germania nel riconoscere l'Unione Sovietica, risparmiandola così dal dal crollo finanziario, mentre allo stesso tempo erano stati firmati enormi prestiti su ntrambi i lati dell'Atlantico per il nuovo regime di Adolf Hitler. In tal modo ponendo le basi per la seconda guerra mondiale e gli eventi che ne seguirono .
Nota del Prigioniero: Interessantissimo capitolo che spiega ancora una volta la relazione tra i magnati del capitalismo, il comunismo e il nazismo e l'ossessione di voler formare questo vomitevole Nuovo Ordine Mondiale. Deve essere chiaro ad ogni lettore che la politica, come ripeto da tanto tempo e' stata istituita dagli Illuminati e dai loro banchieri con lo scopo di riuscire a portare le persone le une contro le altre per poter finalmente istituire la dittatura del NWO che e' il cosidetto potere temporale degli Illuminati sul mondo. Come Il sacro romano impero dove la chiesa e l'impero erano insieme, cosi' scimmiottando la storia gli Illuminati la nuova "chiesa" e il leader scelto per questa dittatura sara' il nuovo imperatore. Niente di nuovo sotto il sole, sempre lo stesso liquame putroppo.
Fonte: http://prigioniero.6serve.com/Banchieri-Comunismo
Una domanda sorge però spontanea, ed è sempre la solita... se tutto sembra davvero essere stato manovrato dal Player C, il Player B quali speranze ha di vincere questa partita?
17/07/2012, 18:32
Come suggeriva qualcuno tempo fà, andare a prenderli porta a porta.![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice")
17/07/2012, 19:21
TTE, scusa, ma allora aveva ragione Hitler? E' questo il tuo ideale?
Oltretutto, mi permetto (poco) rispettosamente di far notare che Hitler adottò una politica economica esclusivamente a vantaggio del grande capitale industriale e finanziario, per cui...
Quanto al debito pubblico, beh, la storia è molto, molto più antica. La Spagna (tanto per dire) fallì la prima volta nel 1500 e rotti, proprio per essersi indebitata coi banchieri dell'epoca per finanziare le sue guerre imperiali. Risultato: inflazione altissima, tasse su tasse, impoverimento generale della popolazione. Il meccanismo è lo stesso di quanto avviene oggi. Anzi, penso di non essere il solo ad individuare tra le cause della crisi (mondiale) attuale lo spreco di centinaia di miliardi di dollari per le guerre contro il terrorismo.
Per il resto, beh, che dire, tutto interessante. Quello che però sembra è che si prenda la Storia, che è fatta da sempre di trame e segreti, tradimenti e complicità spurie, per giustificare una teoria messa in piedi a partire proprio da questi elementi.
A volte ci sono conclusioni che non condivido, perchè palesemente contraddittorie: da una parte si dice che esistono teorie che, per esempio, si fondano su Keynes e quindi su un altro modello di economia-società-Stato eccetera, in contrapposizione col pensiero dominante adesso. Poi, dopo aver rilevato questa differenza politica, si dice che le differenze politiche sono create ad arte per distrarre. Anzi, che la POLITICA è tutta un inganno. Anche quelle teorie "alternative" dunque sono "inganno"? Evidentemente no.
Quello che capita secondo me (e lo ripeto) è che una certa idea sta dominando il mondo (quindi, per me, addirittura quel nuovo ordine mondiale non deve ancora venire, c'è già), a cui va contrapposta un'idea diversa. Chi parla non va quindi classificato tra i buoni o tra i cattivi in base al "vestito" che porta, ma in base alle idee che propone. Si sbaglia tremendamente a pensare che "tutto sia corrotto" tranne ovviamente i propri guru, solo perchè "estranei" al solito giro "ufficiale". E si sbaglia anche a fare il contrario.
Oltretutto, mi permetto (poco) rispettosamente di far notare che Hitler adottò una politica economica esclusivamente a vantaggio del grande capitale industriale e finanziario, per cui...
Quanto al debito pubblico, beh, la storia è molto, molto più antica. La Spagna (tanto per dire) fallì la prima volta nel 1500 e rotti, proprio per essersi indebitata coi banchieri dell'epoca per finanziare le sue guerre imperiali. Risultato: inflazione altissima, tasse su tasse, impoverimento generale della popolazione. Il meccanismo è lo stesso di quanto avviene oggi. Anzi, penso di non essere il solo ad individuare tra le cause della crisi (mondiale) attuale lo spreco di centinaia di miliardi di dollari per le guerre contro il terrorismo.
Per il resto, beh, che dire, tutto interessante. Quello che però sembra è che si prenda la Storia, che è fatta da sempre di trame e segreti, tradimenti e complicità spurie, per giustificare una teoria messa in piedi a partire proprio da questi elementi.
A volte ci sono conclusioni che non condivido, perchè palesemente contraddittorie: da una parte si dice che esistono teorie che, per esempio, si fondano su Keynes e quindi su un altro modello di economia-società-Stato eccetera, in contrapposizione col pensiero dominante adesso. Poi, dopo aver rilevato questa differenza politica, si dice che le differenze politiche sono create ad arte per distrarre. Anzi, che la POLITICA è tutta un inganno. Anche quelle teorie "alternative" dunque sono "inganno"? Evidentemente no.
Quello che capita secondo me (e lo ripeto) è che una certa idea sta dominando il mondo (quindi, per me, addirittura quel nuovo ordine mondiale non deve ancora venire, c'è già), a cui va contrapposta un'idea diversa. Chi parla non va quindi classificato tra i buoni o tra i cattivi in base al "vestito" che porta, ma in base alle idee che propone. Si sbaglia tremendamente a pensare che "tutto sia corrotto" tranne ovviamente i propri guru, solo perchè "estranei" al solito giro "ufficiale". E si sbaglia anche a fare il contrario.
18/07/2012, 00:42
sezione 9 ha scritto:
TTE, scusa, ma allora aveva ragione Hitler?
E' questo il tuo ideale?
Dimmi una cosa sezione....
Ma ci fai... oppure sei nato proprio così?
21/07/2012, 15:26
Su più di un sito legato alle rivelazioni di "Drake" e "Cobra" (Temi relativi ad Arconti, Matrix, Arresti Globali, Liberazione del mondo etc etc) compare la lista dei manovratori occulti alla cima della Piramide di uno dei Player (o di tutti e 3?).
I veri governanti del mondo
http://www.iconicon.it/blog/2012/07/le- ... el-potere/
Quasi tutte ITALIANE così come il loro esponente più potente PEPE ORSINI
Anche se secondo gli autori la discendenza è.. Egiziana!!!
Allego qualche pezzo saliente del link
"
...
...
L’uomo più potente al momento nella cospirazione su questo mondo è un romano di il nome di PEPE ORSINI della potente Linea di Sangue papale romana degli Orsini anche conosciuto come Orso e famiglia antica Maximus.
Non c’è nessuno più potente di questa figura che è veramente il “Papa Grigio”.
Le Linee di Sangue Pontificie sono la gerarchia ombra segreta dell’Ordina Gesuita anche dietro il Papa Nero propagandato come # 1.
...
...
Le Fratellanze Saturnali - le vere 13 Linee di Sangue Zoroastriane degli Illuminati
#9632;Casato di Borja
#9632;Casato di Breakspeare
#9632;Casato di Somaglia
#9632;Casato di Orsini
#9632;Casato di Conti
#9632;Casato di Chigi
#9632;Casato di Colonna
#9632;Casato di Farnese
#9632;Casato di Medici
#9632;Casato di Gaetani
#9632;Casato di Pamphili
#9632;Casato d’Este
#9632;Casato di Aldobrandini
Questi governanti egiziani di dinastia
tolemaica hanno il pieno controllo della Compagnia di Gesù, Grigio Alto Consiglio dei Dieci, e il Papa Nero
"
Leggetelo tutto Sembra un giallo però da spunti interessanti.
Secondo me quadra su molte cose, su alcune invece un pò meno
Saluti!
I veri governanti del mondo
http://www.iconicon.it/blog/2012/07/le- ... el-potere/
Quasi tutte ITALIANE così come il loro esponente più potente PEPE ORSINI
Anche se secondo gli autori la discendenza è.. Egiziana!!!
Allego qualche pezzo saliente del link
"
...
...
L’uomo più potente al momento nella cospirazione su questo mondo è un romano di il nome di PEPE ORSINI della potente Linea di Sangue papale romana degli Orsini anche conosciuto come Orso e famiglia antica Maximus.
Non c’è nessuno più potente di questa figura che è veramente il “Papa Grigio”.
Le Linee di Sangue Pontificie sono la gerarchia ombra segreta dell’Ordina Gesuita anche dietro il Papa Nero propagandato come # 1.
...
...
Le Fratellanze Saturnali - le vere 13 Linee di Sangue Zoroastriane degli Illuminati
#9632;Casato di Borja
#9632;Casato di Breakspeare
#9632;Casato di Somaglia
#9632;Casato di Orsini
#9632;Casato di Conti
#9632;Casato di Chigi
#9632;Casato di Colonna
#9632;Casato di Farnese
#9632;Casato di Medici
#9632;Casato di Gaetani
#9632;Casato di Pamphili
#9632;Casato d’Este
#9632;Casato di Aldobrandini
Questi governanti egiziani di dinastia
tolemaica hanno il pieno controllo della Compagnia di Gesù, Grigio Alto Consiglio dei Dieci, e il Papa Nero
"
Leggetelo tutto Sembra un giallo però da spunti interessanti.
Secondo me quadra su molte cose, su alcune invece un pò meno
Saluti!
21/07/2012, 15:31
quelle 13 famiglie italiane comandano il vaticano, l'italia? comandano anche l'europa e altro?
21/07/2012, 15:39
xfabiox ha scritto:
quelle 13 famiglie italiane comandano il vaticano, l'italia? comandano anche l'europa e altro?
Chiaramente comandano ad un livello "invisibile" che niente ha a che fare con il potere politico e economico se non ad un livello molto complicato...
Secondo gli autori il "capo del potere" Pepe Orsini è stato arrestato il 5 maggio ed espulso (simbolicamente?) dal pianeta e quindi questo potere si muove ora pericolosamente come un serpente senza testa.
Attenzione Per capire c'è bisogno di un prerequisito difficilmente digeribile e alquanto fantasioso ma a livello simbolico, credibile:
il dominio degli Arconti sulla terra.
Il link che ho girato ha molti rimandi al tema
Saluti
21/07/2012, 15:50
superza ha scritto:xfabiox ha scritto:
quelle 13 famiglie italiane comandano il vaticano, l'italia? comandano anche l'europa e altro?
Attenzione Per capire c'è bisogno di un prerequisito difficilmente digeribile e alquanto fantasioso ma a livello simbolico, credibile:
il dominio degli Arconti sulla terra.
Forse... non così fantasioso
![[;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif "Occhiolino"){kind=icon}
21/07/2012, 16:06
superza ha scritto:
Su più di un sito legato alle rivelazioni di "Drake" e "Cobra" (Temi relativi ad Arconti, Matrix, Arresti Globali, Liberazione del mondo etc etc) compare la lista dei manovratori occulti alla cima della Piramide di uno dei Player (o di tutti e 3?).
I veri governanti del mondo
http://www.iconicon.it/blog/2012/07/le- ... el-potere/
Uno dei pezzi ancora più salienti del link da te postato, per il quale vorrei ricordare non abbiamo nessuna prova di affidabilità, senza nulla togliere alla sua capacità di suscitare curiosità è per me il seguente:
"Noterete che David Rothschild si è unito agli Aldobrandini sposando la bella principessa Olimpia Aldobrandini."
Informazione vera questa, che ritroviamo anche riportata nel seguente articolo del lontano 2000 il quale parla della morte di uno dei rampolli della dinastia, ripercorrendo rapidamente tutta la storia dei Rotschild e configurandoli palesemente come PLAYER B:
Rampollo Rothschild muore di overdose
Raphael, 23 anni, trovato senza vita dopo una festa: era un manager dell' high-tech. Arrestato l' amico, nel suo appartamento è stata trovata cocaina. Banchieri per 250 anni Ottanta gli eredi. Una famiglia dal potere finanziario incalcolabile
A New York, nel quartiere Chelsea, ancora una tragedia ha colpito la famiglia di banchieri, una delle più ricche del mondo Rampollo Rothschild muore di overdose Raphael, 23 anni, trovato senza vita dopo una festa: era un manager dell' high-tech
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LE ORIGINI
Tutto cominciò a Francoforte 251 anni fa con il genio di Mayer Amschel Rothschild, piccolo cambiavalute ebreo. Trasformò i suoi 5 figli in banchieri: James o Jacob a Parigi, Nathan a Londra, Salomon a Vienna, Carl a Napoli, Amschel Junior resta in Germania
LE FAMIGLIE
Da allora i Rothschild sono ancora banchieri. I rami francese e inglese della dinastia hanno deciso di riunire sotto blasone comune le loro attività
L' IMPERO
Ne è nato un gruppo enorme: 2.000 dipendenti, 35 uffici in 20 Paesi, dagli Stati Uniti all' Australia, passando per l' Italia
GLI EREDI
Oggi gli eredi sono 80, tra francesi, inglesi e svizzeri. In prima fila i 2 più illustri rappresentanti: Lord Jacob, 57 anni, ramo inglese e il barone Guy, 85 anni, ramo francese
LA DINASTIA
Una famiglia dal potere finanziario incalcolabile. La potenza finanziaria dei Rothschild è incalcolabile. Nel 1981, quando il presidente francese Mitterrand ne nazionalizzò la banca a Parigi, il barone Guy, il capostipite della famiglia, annunciò su «Le Monde» che avrebbe lasciato la Francia, ricordando le sue origini ebree: «Braccati dal regime di Vichy, e adesso paria dei socialisti», scrisse. «La misura è colma». Ma fu una parentesi.
Nel 1984, la dinastia riprese la sua attività bancaria sotto le insegne della Paris-Orléans Gestion, una holding che due anni dopo divenne Compagnie Rothschild. Oggi controlla un enorme gruppo finanziario con oltre 2.000 dipendenti e 35 sedi in 20 Paesi in vari continenti, tra cui l' Italia (una italiana, Olimpia Aldobrandini, convolò a nozze con uno dei Rothschild, David, nel ' 74).
Dei circa 80 membri della famiglia, uno solo, Edmond, che ha il quartier generale in Svizzera, disse anni fa di possedere un patrimonio superiore a un miliardo di dollari, 2.000 miliardi di lire. Quando il barone passerà la mano il suo posto sarà preso dal figlio Benjamin. La dinastia venne fondata nel ghetto ebraico di Francoforte in Germania alla fine del ' 700 da un commerciante di ferramenta convertitosi in cambiavalute, Mayer Amschel Rothschild. Mayer prese il nome di Rothschild dallo scudo rosso che rappresentava l' insegna della bottega, e sviluppò un piano ambizioso per i 5 figli: aprire loro una banca ciascuno in una nazione diversa.
A James, o Jacob, toccò Parigi, e a Nathan, il più legato a lui, Londra. Si dice che James, poi raffigurato da Honoré de Balzac come «il principe del denaro» ne «La commedia umana», causò la sconfitta di Napoleone inviando casse d' oro alle truppe inglesi in Portogallo. Vero o no, negli anni successivi i Rothschild divennero i cassieri dei potenti in Europa: tra l' altro prestarono a Cavour i soldi per indennizzare gli austriaci e finanziarono la costruzione del Canale di Suez.
Fonte: http://archiviostorico.corriere.it/2000 ... 2233.shtml