27/05/2012, 21:58
sezione 9 ha scritto:
Ragionamento serio. Lo premetto, non si sa mai che a qualcuno venga un colpo.
Prima cosa, il presidenzialismo americano è cosa ben diversa dal semi-presidenzialismo francese. Qui, Berlusconi propone il sistema francese, lasciamo quindi stare Obama (che mi pareva, tra l'altro, che qui fosse definito un burattino in mano ai poteri forti: forse che il presidenzialismo non garantisca il rispetto della vera volontà popolare? Decidetevi...).
Il sistema francese si fonda sul detto ma anche sul non detto: cultura e (buona) educazione prevedono che il presidente abbia un ruolo contemporaneamente centrale e defilato. Sarkozy lo chiamavano appunto "presidente bling bling" perchè si imponeva troppo. Noi, in Italia, abbiamo la cultura democratica francese? Da noi è possibile pensare che un eventuale presidente Berlusconi, con una maggioranza di sinistra, si ritiri dal ruolo di governo e faccia solo il rappresentante della nazione? Questo dice il modello francese: se parlamento e presidente non hanno lo stesso colore, il presidente si deve far da parte. Ce l'abbiamo qui la cultura della rinuncia al potere?
Alle reali intenzioni di Berlusconi ci avete pensato? No, naturalmente, è il PD il nemico. Ma vaffan.... Berlusconi non ha proposto il semipresidenzialismo, ha subordinato la riforma elettorale al semipresidenzialismo. Cioè, siccome non vuole cambiare legge elettorale, ha posto una condizione impossibile da accettare. Perchè lo capiscono tutti (ma forse non tutti quelli che scrivono qui) che Berlusconi dopo aver fallito col PDL cerca di riciclarsi come presidente della repubblica.
Io dico invece: cambiamo la legge elettorale, che fa schifo per colpa di Berlusconi (il "grande statista": ma non fatemi ridere...), ed evitiamo grandi riforme costituzionali, perchè questo Parlamento è in scadenza, ha una composizione che non rispecchia la situazione reale del Paese (il PDL è maggioranza ma è ridotto al 10% reale: e si vede, visto che pensa solo a fare leggi per il capo anche adesso), ed è fondamentalmente "delegittimato", anche solo per avere dei parlamentari non votati direttamente dai cittadini.
Questo è il problema, non il presidenzialismo: cambiare legge elettorale, far votare i politici dai cittadini, e fare le riforme la prossima legislatura.
E in ogni caso, io sono fermamente contrario al presidenzialismo. Non so, non vi rendete conto di cosa sarebbe una campagna elettorale del genere qui in Italia? Quando anche per le primarie di quartiere si tirano fuori i dossier segreti? Ma dai. La politica è troppo personale, i partiti sono troppo fondati sul capo, e voi proponete di portare ancora più liderismo carismatico? Ma non scherziamo...
28/05/2012, 17:12
02/06/2012, 21:14
02/06/2012, 23:21
sezione 9 ha scritto:
Aggiungo altro (della serie, "A sinistra, compagni che discutono").
Fassina, oggi, su L'Unità.
"Qui siamo di fronte ad una crisi della democrazia di cui quella dei partiti è solo la punta dell'iceberg. Il circuito virtuoso previsto dall'art. 1della Costituzione è oggi un circuito vizioso in tutta Europa. Sono il lavoro e la democrazia a regredire insieme mentre la politica si vuole ridurre a tecnica neutra, l'ambito in cui si traducono le lettere dalle tecnostrutture scritte a Bruxelles o Francoforte"
"Allora, di fronte a questi due fattori, la crisi della democrazia e l'inefficacia degli strumenti (della politica, nota mia), la prima domanda da porsi è come restituire alla politica la dimensione della scelta tra opzioni alternative e come permetterle di intervenire sulla dimensione economia"
Alla domanda "Quindi non condivide Giuliano Pisapia quando sostiene che i partiti da soli non bastano?" risponde
"Se stiamo parlando di questi partiti non ho dubbi, ha ragione Pisapia. Per questo insisto sulla necessità per il PD di avviare una fase di coinvolgimento delle forze che oggi nei partiti non ci sono (l'astensionismo al 50%, nota mia) per rafforzare "la connessione sentimentale con il Paese", come sosteneva Gramsci. Spetta al PD farlo senza delegare ad altri questo compito (riferito a Di Pietro, Vendola e anche a chi nel PD pensa alle liste civiche dei sindaci, nota mia). Ci dobbiamo presentare alle elezioni con il nostro simbolo, un partito profondamente rinnovato nella sua classe dirigente e con un programma definito e netto"
"Il nostro compito non è soltanto quello di mettere insieme dei partiti, dobbiamo avviare un processo di apertura e confronto che deve vedere protagonisti sia SEL sia IDV ma non soltanto loro" cioè, il cosiddetto patto tra progressisti, moderati e forze civiche.
Segnalo anche un passaggio di Emiliano (il sindaco di Bari, quello che vuole appunto il Partito dei Sindaci, chissà, sul modello della Rete di Orlando). Domanda: andreste in cerca dei voti di Grillo?
"Al contrario, al M5S farei un discorso chiaro: Vi va di sedervi al tavolo con noi, per fare un patto d'onore su un programma per cambiare l'Italia? Bisogna includere, mostrarci disponibili a discutere insieme il programma. Io nel gruppo (il partito dei sindaci appunto, nota mia) vorrei anche il nuovo sindaco di Parma. Se poi loro non ci stanno pazienza. Ma se continuiamo a demonizzarli facciamo triplicare i loro voti. Grillo dal palco alza un po' i toni, ma chi di noi non lo fa? Poi quando ci parli al telefono è uno ragionevole"
E non è un modo di dire. Contatti CI SONO tra M5S e (boh?) "movimentisti" del PD.
Sempre da L'Unità, Bindi questa volta: "Il PD ha un progetto che Bersani ha chiamato il nuovo Ulivo: un'alleanza dai confini molto larghi. Per tenere insieme il centrosinistra, con tutte le sue forze, ma che punti anche a coinvolgere i moderati". Puntando, come programma, su questi punti: investimenti per far ripartire l'economia, alleggerimento dell'Imu attraverso la patrimoniale, misure per i giovani, piano di politiche industriali, piano energetico, razionalizzazione ed efficienza della pubblica amministrazione.
Nell'immediato, esodati e legge elettorale: doppio turno di collegio con quota proporzionale. "Ma per cambiare la legge da soli non bastiamo, serve la maggioranza". Altro, nun se pò fà.
07/06/2012, 16:46
SUICIDIO DEMOCRATICO
[color=blue]Il Pd si sfotte da solo Il futuro? In bianco e nero
La clip dei giovani del partito sembra una parodia. Sfilano tutti i luoghi comuni di sinistra. Ma salveranno il mondo...
http://www.liberoquotidiano.it/news/Politica/1033552/Il-Pd-si-sfotte-da-solo--Il-futuro--In-bianco-e-nero.html[/color]
12/06/2012, 14:42
rmnd ha scritto:
ma chi è l'esperto di comunicazione che ha collaborato alla realizzazione di questa cosa... Veltroni forse?
[}:)]
12/06/2012, 14:44
12/06/2012, 14:53
rmnd ha scritto:
mi sa che quelli di libero questa volta hanno ragione...
SUICIDIO DEMOCRATICO
[color=blue]Il Pd si sfotte da solo Il futuro? In bianco e nero
La clip dei giovani del partito sembra una parodia. Sfilano tutti i luoghi comuni di sinistra. Ma salveranno il mondo...
http://www.liberoquotidiano.it/news/Politica/1033552/Il-Pd-si-sfotte-da-solo--Il-futuro--In-bianco-e-nero.html[/color]
ma chi è l'esperto di comunicazione che ha collaborato alla realizzazione di questa cosa... Veltroni forse?
[}:)]
25/07/2012, 12:18
26/07/2012, 20:26
26/07/2012, 21:03
27/07/2012, 12:12
27/07/2012, 12:24
27/07/2012, 19:20
sezione 9 ha scritto:
No, perchè, sappilo, se ci saranno le primarie (per dirne una, ma potrebbe valere anche per una manifestazione, l'affitto di una sala per un incontro, i soldi per pagare la stamperia per dei volantini o dei manifesti eccetera eccetera) e dovessi io usare dei soldi, andrei dal tesoriere a chiederglieli. "Devo andare a ritirare i volantini" "Ah, sì, sono x euro, aspetta che te li prendo".
20/01/2013, 18:26
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/01/20/news/funerali_del_br_gallinari_bufera_su_rifondazione-50935120/?ref=HREC1-1
[color=blue]Funerali del br Gallinari
bufera su Rifondazione
Polemiche per la presenza di Alberto Ferrigno e Claudio Grassi alle esequie di uno dei rapitori di Moro. Liana Barbati (Idv) si dissocia: "Non dovevano partecipare, neppure a titolo personale"
Bufera nella sinistra radicale emiliana all'indomani dei funerali dell'ex brigatista Prospero Gallinari. Tra i partecipanti alle esequie infatti c'erano anche due esponenti di Rifondazione comunista, il coordinatore provinciale di Reggio Emilia Alberto Ferrigno, e Claudio Grassi, membro della direzione nazionale nonché ex deputato del Prc.
Una presenza, la loro, che non è andata giù all'Idv, che di Rifondazione comunista è alleata in vista delle prossime elezioni politiche, sotto il simbolo Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.
"Come coordinatrice provinciale e presidente del gruppo assembleare Idv Emilia-Romagna - scrive la consigliera regionale Liana Barbati - leggo con estrema perplessità e disappunto della presenza alla cerimonia di Alberto Ferrigno e Claudio Grassi. Chi ricopre cariche politiche o è candidato alle elezioni per rappresentare i cittadini, non dovrebbe neanche a titolo personale partecipare al funerale di chi ha rappresentato un periodo così buio e triste per la nostra Repubblica....[/color]