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27/05/2012, 21:58

sezione 9 ha scritto:

Ragionamento serio. Lo premetto, non si sa mai che a qualcuno venga un colpo.

Prima cosa, il presidenzialismo americano è cosa ben diversa dal semi-presidenzialismo francese. Qui, Berlusconi propone il sistema francese, lasciamo quindi stare Obama (che mi pareva, tra l'altro, che qui fosse definito un burattino in mano ai poteri forti: forse che il presidenzialismo non garantisca il rispetto della vera volontà popolare? Decidetevi...).

Il sistema francese si fonda sul detto ma anche sul non detto: cultura e (buona) educazione prevedono che il presidente abbia un ruolo contemporaneamente centrale e defilato. Sarkozy lo chiamavano appunto "presidente bling bling" perchè si imponeva troppo. Noi, in Italia, abbiamo la cultura democratica francese? Da noi è possibile pensare che un eventuale presidente Berlusconi, con una maggioranza di sinistra, si ritiri dal ruolo di governo e faccia solo il rappresentante della nazione? Questo dice il modello francese: se parlamento e presidente non hanno lo stesso colore, il presidente si deve far da parte. Ce l'abbiamo qui la cultura della rinuncia al potere?

Alle reali intenzioni di Berlusconi ci avete pensato? No, naturalmente, è il PD il nemico. Ma vaffan.... Berlusconi non ha proposto il semipresidenzialismo, ha subordinato la riforma elettorale al semipresidenzialismo. Cioè, siccome non vuole cambiare legge elettorale, ha posto una condizione impossibile da accettare. Perchè lo capiscono tutti (ma forse non tutti quelli che scrivono qui) che Berlusconi dopo aver fallito col PDL cerca di riciclarsi come presidente della repubblica.

Io dico invece: cambiamo la legge elettorale, che fa schifo per colpa di Berlusconi (il "grande statista": ma non fatemi ridere...), ed evitiamo grandi riforme costituzionali, perchè questo Parlamento è in scadenza, ha una composizione che non rispecchia la situazione reale del Paese (il PDL è maggioranza ma è ridotto al 10% reale: e si vede, visto che pensa solo a fare leggi per il capo anche adesso), ed è fondamentalmente "delegittimato", anche solo per avere dei parlamentari non votati direttamente dai cittadini.

Questo è il problema, non il presidenzialismo: cambiare legge elettorale, far votare i politici dai cittadini, e fare le riforme la prossima legislatura.

E in ogni caso, io sono fermamente contrario al presidenzialismo. Non so, non vi rendete conto di cosa sarebbe una campagna elettorale del genere qui in Italia? Quando anche per le primarie di quartiere si tirano fuori i dossier segreti? Ma dai. La politica è troppo personale, i partiti sono troppo fondati sul capo, e voi proponete di portare ancora più liderismo carismatico? Ma non scherziamo...

Appunto! e quoto!.[;)]

28/05/2012, 17:12

Aggiungo altro (della serie, "A sinistra, compagni che discutono").

Fassina, oggi, su L'Unità.

"Qui siamo di fronte ad una crisi della democrazia di cui quella dei partiti è solo la punta dell'iceberg. Il circuito virtuoso previsto dall'art. 1della Costituzione è oggi un circuito vizioso in tutta Europa. Sono il lavoro e la democrazia a regredire insieme mentre la politica si vuole ridurre a tecnica neutra, l'ambito in cui si traducono le lettere dalle tecnostrutture scritte a Bruxelles o Francoforte"

"Allora, di fronte a questi due fattori, la crisi della democrazia e l'inefficacia degli strumenti (della politica, nota mia), la prima domanda da porsi è come restituire alla politica la dimensione della scelta tra opzioni alternative e come permetterle di intervenire sulla dimensione economia"

Alla domanda "Quindi non condivide Giuliano Pisapia quando sostiene che i partiti da soli non bastano?" risponde

"Se stiamo parlando di questi partiti non ho dubbi, ha ragione Pisapia. Per questo insisto sulla necessità per il PD di avviare una fase di coinvolgimento delle forze che oggi nei partiti non ci sono (l'astensionismo al 50%, nota mia) per rafforzare "la connessione sentimentale con il Paese", come sosteneva Gramsci. Spetta al PD farlo senza delegare ad altri questo compito (riferito a Di Pietro, Vendola e anche a chi nel PD pensa alle liste civiche dei sindaci, nota mia). Ci dobbiamo presentare alle elezioni con il nostro simbolo, un partito profondamente rinnovato nella sua classe dirigente e con un programma definito e netto"

"Il nostro compito non è soltanto quello di mettere insieme dei partiti, dobbiamo avviare un processo di apertura e confronto che deve vedere protagonisti sia SEL sia IDV ma non soltanto loro" cioè, il cosiddetto patto tra progressisti, moderati e forze civiche.

Segnalo anche un passaggio di Emiliano (il sindaco di Bari, quello che vuole appunto il Partito dei Sindaci, chissà, sul modello della Rete di Orlando). Domanda: andreste in cerca dei voti di Grillo?

"Al contrario, al M5S farei un discorso chiaro: Vi va di sedervi al tavolo con noi, per fare un patto d'onore su un programma per cambiare l'Italia? Bisogna includere, mostrarci disponibili a discutere insieme il programma. Io nel gruppo (il partito dei sindaci appunto, nota mia) vorrei anche il nuovo sindaco di Parma. Se poi loro non ci stanno pazienza. Ma se continuiamo a demonizzarli facciamo triplicare i loro voti. Grillo dal palco alza un po' i toni, ma chi di noi non lo fa? Poi quando ci parli al telefono è uno ragionevole"

E non è un modo di dire. Contatti CI SONO tra M5S e (boh?) "movimentisti" del PD.

Sempre da L'Unità, Bindi questa volta: "Il PD ha un progetto che Bersani ha chiamato il nuovo Ulivo: un'alleanza dai confini molto larghi. Per tenere insieme il centrosinistra, con tutte le sue forze, ma che punti anche a coinvolgere i moderati". Puntando, come programma, su questi punti: investimenti per far ripartire l'economia, alleggerimento dell'Imu attraverso la patrimoniale, misure per i giovani, piano di politiche industriali, piano energetico, razionalizzazione ed efficienza della pubblica amministrazione.

Nell'immediato, esodati e legge elettorale: doppio turno di collegio con quota proporzionale. "Ma per cambiare la legge da soli non bastiamo, serve la maggioranza". Altro, nun se pò fà.

02/06/2012, 21:14

Più delle discussioni è importante quello che fanno.


“Voglio che tu sappia che mi fate schifo”, lo sfogo di una militante Pd contro la Finocchiaro

Giorni convulsi per i senatori Pd, travolti dalle proteste all’indomani del voto che, di fatto, cancella l’articolo 18. I militanti del Pd non perdonano loro di aver fatto passare al Senato la controriforma del lavoro di Elsa Fornero. La più contestata è la senatrice Anna Finocchiaro (da 28 anni posto fisso in Parlamento) che, dopo il voto al Senato, ha dichiarato con entusiamo: “Penso che questo sarà utile all’Italia”. Non la pensano così i militanti storici del Pd. Abbiamo selezionato il messaggio di una di loro, Paola Castro:

Immagine

Fonte: http://violapost.it/?p=8683

E poichè è doveroso nel nome della verità sentire entrambe le campane... Questa è stata la risposta della Finocchiaro:

Carissima Paola,
le tue parole mi dispiacciono molto, mi dispiace farti schifo e mi dispiace tu ti senta offesa a tal punto dall'operato del Partito Democratico.

A tal proposito, però, vorrei farti presente che io e i miei colleghi del PD crediamo che questa riforma del mercato del lavoro sia un buon piccolo passo per andare avanti. Abbiamo cercato di migliorarla in ogni modo, di fare pressioni affinchè le tutele dei lavoratori fossero aumentate.

Credo che se non ci fosse stato quel Partito che ti fa così schifo al tavolo delle trattative, oggi l'articolo 18 non ci sarebbe più (o quasi) e che non sia casuale che l'ex Ministro Sacconi abbia deciso di non votare questa riforma perchè, dice lui, dettata dalla CGIL. Quello che ho già scritto altrove lo riscrivo qui, sperando venga letto, per quanto complesso, e non bypassato come troppo spesso accade sulla rete. L'art.18 dello Statuto dei lavoratori NON è stato nè abolito nè demolito. Chi lo sostiene o dice il falso o non conosce la riforma approvata in Senato.

L'accordo politico raggiunto ha consentito di conservare il potere di deterrenza dell'art. 18 e il diritto al reintegro al posto di lavoro. L'unica modifica riguarda i licenziamenti per motivi economici.

Come senatori del Pd ci siamo fermamente opposti ad ogni ipotesi di una riduzione delle tutele dei lavoratori, ci siamo battuti perchè quelle ipotesi (che pure circolavano in Parlamento) di smantellamento di diritti fondamentali non trovassero spazio. E così è stato.
Abbiamo rafforzato il potere e gli strumenti a disposizione del giudice e eliminando quella cancellazione dell'art.18 voluta dal governo Berlusconi e dall'ex ministro Sacconi reintroducendo uno strumento per il lavoratore che vuole trovare un punto di risoluzione del conflitto attraverso la conciliazione obbligatoria. Se il licenziamento permane il lavoratore ricorrere al giudice che affronta il licenziamento illegittimo

Si è così scelto di offrire maggiori soluzioni possibili nell'interesse dei lavoratori. Il valore dell'indennizzo, che arriva fino a 24 mesi di stipendio, diventa per altro un elemento di forte deterrenza al licenziamento illegittimo.

Questa soluzione realistica e modulata faciliterà le valutazioni dei giudici che, invece di trovarsi davanti all'alternativa secca del tutto o niente, avranno a disposizione strumenti analoghi a quelli dei loro colleghi di altri Paesi, aiutati anche in questo dalla prevista velocizzazione del processo del lavoro.

Non è stato quindi assolutamente smantellato il senso dell'articolo 18, che è quello di essere una deterrenza contro gli abusi (che purtroppo ci sono), ma abbiamo offerto una soluzione sui rimedi che è più articolata, come in tutti i Paesi e non solo in Germania.
Ripeto, non è casuale che l'ex ministro Sacconi abbia votato contro.

Poi ci sono l'emendamento per la riduzione del 50% dei finanziamenti elettorali ai partiti approvato alla Camera e che ora approderà al Senato, per il quale ho chiesto un'accelerazione dei tempi perchè quel che si risparmia andrà ai terremotati, e, ancora, la riduzione del numero dei parlamentari già approvato in commissione al Senato, il tetto agli stipendi d'oro imposto diversi mesi fa, il non voto del bilancio consuntivo del Senato se non si prevede una diminuzione della spesa complessiva, il taglio dei vitalizi ai parlamentari (fatto diversi mesi fa!) e la riduzione dello stipendio dei parlamentari stessi...

C'è ancora molto da fare, c'è disinformazione, c'è malcontento, ma proviamo lo stesso ad andare avanti, anche se le cose positive non si dicono, anche se ogni scusa è buona per attaccarci, andiamo avanti sino a che ci sarà concesso con l'intento di fare del nostro meglio per il bene del Paese e non per dover vincere le prossime elezioni.

Fonte: http://www.facebook.com/AnnaFinocchiaro ... 4259816003

...

02/06/2012, 23:21

sezione 9 ha scritto:

Aggiungo altro (della serie, "A sinistra, compagni che discutono").

Fassina, oggi, su L'Unità.

"Qui siamo di fronte ad una crisi della democrazia di cui quella dei partiti è solo la punta dell'iceberg. Il circuito virtuoso previsto dall'art. 1della Costituzione è oggi un circuito vizioso in tutta Europa. Sono il lavoro e la democrazia a regredire insieme mentre la politica si vuole ridurre a tecnica neutra, l'ambito in cui si traducono le lettere dalle tecnostrutture scritte a Bruxelles o Francoforte"

"Allora, di fronte a questi due fattori, la crisi della democrazia e l'inefficacia degli strumenti (della politica, nota mia), la prima domanda da porsi è come restituire alla politica la dimensione della scelta tra opzioni alternative e come permetterle di intervenire sulla dimensione economia"

Alla domanda "Quindi non condivide Giuliano Pisapia quando sostiene che i partiti da soli non bastano?" risponde

"Se stiamo parlando di questi partiti non ho dubbi, ha ragione Pisapia. Per questo insisto sulla necessità per il PD di avviare una fase di coinvolgimento delle forze che oggi nei partiti non ci sono (l'astensionismo al 50%, nota mia) per rafforzare "la connessione sentimentale con il Paese", come sosteneva Gramsci. Spetta al PD farlo senza delegare ad altri questo compito (riferito a Di Pietro, Vendola e anche a chi nel PD pensa alle liste civiche dei sindaci, nota mia). Ci dobbiamo presentare alle elezioni con il nostro simbolo, un partito profondamente rinnovato nella sua classe dirigente e con un programma definito e netto"

"Il nostro compito non è soltanto quello di mettere insieme dei partiti, dobbiamo avviare un processo di apertura e confronto che deve vedere protagonisti sia SEL sia IDV ma non soltanto loro" cioè, il cosiddetto patto tra progressisti, moderati e forze civiche.

Segnalo anche un passaggio di Emiliano (il sindaco di Bari, quello che vuole appunto il Partito dei Sindaci, chissà, sul modello della Rete di Orlando). Domanda: andreste in cerca dei voti di Grillo?

"Al contrario, al M5S farei un discorso chiaro: Vi va di sedervi al tavolo con noi, per fare un patto d'onore su un programma per cambiare l'Italia? Bisogna includere, mostrarci disponibili a discutere insieme il programma. Io nel gruppo (il partito dei sindaci appunto, nota mia) vorrei anche il nuovo sindaco di Parma. Se poi loro non ci stanno pazienza. Ma se continuiamo a demonizzarli facciamo triplicare i loro voti. Grillo dal palco alza un po' i toni, ma chi di noi non lo fa? Poi quando ci parli al telefono è uno ragionevole"

E non è un modo di dire. Contatti CI SONO tra M5S e (boh?) "movimentisti" del PD.

Sempre da L'Unità, Bindi questa volta: "Il PD ha un progetto che Bersani ha chiamato il nuovo Ulivo: un'alleanza dai confini molto larghi. Per tenere insieme il centrosinistra, con tutte le sue forze, ma che punti anche a coinvolgere i moderati". Puntando, come programma, su questi punti: investimenti per far ripartire l'economia, alleggerimento dell'Imu attraverso la patrimoniale, misure per i giovani, piano di politiche industriali, piano energetico, razionalizzazione ed efficienza della pubblica amministrazione.

Nell'immediato, esodati e legge elettorale: doppio turno di collegio con quota proporzionale. "Ma per cambiare la legge da soli non bastiamo, serve la maggioranza". Altro, nun se pò fà.


Parole, solo parole ne più ne meno degli altri.

07/06/2012, 16:46

mi sa che quelli di libero questa volta hanno ragione...

SUICIDIO DEMOCRATICO
[color=blue]Il Pd si sfotte da solo Il futuro? In bianco e nero

La clip dei giovani del partito sembra una parodia. Sfilano tutti i luoghi comuni di sinistra. Ma salveranno il mondo...

http://www.liberoquotidiano.it/news/Politica/1033552/Il-Pd-si-sfotte-da-solo--Il-futuro--In-bianco-e-nero.html[/color]




ma chi è l'esperto di comunicazione che ha collaborato alla realizzazione di questa cosa... Veltroni forse?
[}:)]

12/06/2012, 14:42

rmnd ha scritto:



ma chi è l'esperto di comunicazione che ha collaborato alla realizzazione di questa cosa... Veltroni forse?
[}:)]


........... [:255]

12/06/2012, 14:44

Arresto ex tesoriere Lusi, giunta del Senato vota si'

Indagato per l'uso dei fondi della Margherita

Immagine

12 giugno, 14:25

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 21363.html

ROMA - La Giunta per le immunità del Senato ha votato a favore della richiesta di arresto per il senatore Luigi Lusi. Lo ha comunicato al termine della riunione il presidente Marco Follini, precisando che solo quattro voti sono risultati a favore della relazione del relatore Ferruccio Saro, contrario all'arresto, 13 i voti contro.

LUSI, ME L'ASPETTAVO - "Era un esito atteso. Non mi aspettavo che la Giunta votasse contro l'arresto". Così Luigi Lusi commenta all'ANSA, la decisione della Giunta per le autorizzazioni del Senato. Alla domanda se interverrà in aula, Lusi ha risposto: "Certo, se non intervenissi sarei un incosciente".

PDL, IN AULA LIBERTA' COSCIENZA - "Indipendentemente dal pronunciamento della Giunta per le Immunità, in aula indicheremo ai senatori del PdL di esprimere il proprio voto in base alla libera coscienza personale". Lo dichiarano in una nota congiunta Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, capogruppo e vicecapogruppo vicario del PdL al Senato, in merito al caso Lusi.

SOLO 4 VOTI PDL PER NO ARRESTO - Alla fine sono stati solo 4 i voti contrari in Giunta per le immunità alla richiesta di arresto del senatore Lusi. Dei sette parlamentari Pdl presenti oggi in Giunta, infatti sono rimasti a votare solo in 6 in quanto il senatore Lucio Malan ha lasciato la Giunta poco prima del voto "per improgabili impegni" assicura. Altri due senatori, il capogruppo Alberto Balboni e Franco Mugnai, non hanno partecipato al voto. Con la linea del capogruppo che era comunque quella di lasciare libertà di coscienza. Balboni e Mugnai, ha riferito al termine della Giunta il relatore Ferruccio Saro, avevano chiesto di acquisire ulteriore documentazione, come quella della segretaria amministrativa, ed hanno sollevato una questione relativa ai tempi "visto - spiega Saro - che l'ordinanza del Tribunale del riesame ci è stata consegnata solo questa mattina". Richieste respinte dal Presidente Marco Follini. La Lega ha invece votato a favore dell'arresto così come i 7 rappresentanti del Pd, quello dell'Idv, quello dell'Udc e quello di Api-Fli. Mancando il rappresentante di Coesione Nazionale, il tredicesimo voto a favore dell'arresto sarebbe quindi quello di Marco Follini.

MARCO FOLLINI SARA' RELATORE IN AULA - I tredici voti a favore della richiesta d'arresto di Luigi Lusi in Giunta per le immunità comprendono anche quello del presidente Marco Follini il quale, lasciando la Commissione ha annunciato che sarà lui il relatore in Aula. La data della discussione, ha precisato Follini, la deciderà la capigruppo: "per quanto mi riguarda potrebbe andare anche oggi pomeriggio".

SARO, ALTRI CHIEDERANNO VOTO SEGRETO - "Io ho chiesto il voto segreto per De Gregorio, in questo caso saranno altri a farlo". Così il relatore in Giunta per le immunità, il pidiellino Ferruccio Saro sulla possibile richiesta del voto segreto in Aula per la richiesta di arresto del senatore Luigi Lusi. Il relatore si è detto contrario all'arresto "ma non per fumus persecutionis: noi riteniamo che non ci sia pericolo di fuga, di reiterazione del reato né di inquinamento delle prove. Inoltre con un eventuale arresto si intaccherebbe il plenum del Senato".

12/06/2012, 14:53

rmnd ha scritto:



mi sa che quelli di libero questa volta hanno ragione...

SUICIDIO DEMOCRATICO
[color=blue]Il Pd si sfotte da solo Il futuro? In bianco e nero

La clip dei giovani del partito sembra una parodia. Sfilano tutti i luoghi comuni di sinistra. Ma salveranno il mondo...

http://www.liberoquotidiano.it/news/Politica/1033552/Il-Pd-si-sfotte-da-solo--Il-futuro--In-bianco-e-nero.html[/color]




ma chi è l'esperto di comunicazione che ha collaborato alla realizzazione di questa cosa... Veltroni forse?
[}:)]


Democratici, un altro film... comico o di paura? Ah già: filone catastrofico!!!

Pronti i popcorn?!
[:o)]

25/07/2012, 12:18

Caso Lusi: spuntano 2 milioni consegnati
a Franceschini, Fioroni e Letta


Immagine

http://www.nocensura.com/2012/07/caso-l ... gnati.html

Un milione e centomila euro a Dario Franceschini. Un milione e 15 mila euro a Giuseppe Fioroni. E ancora 357 mila euro indirettamente finiti alla corrente di EnricoLetta. In tutto quasi 2 milioni e mezzo di euro destinati a solo tre leader politici fra il 2009 e il 2012 dall`allora cassiere della Margherita, Luigi Lusi.

Spuntano fuori le fatture, i soldi, i giraconti. Ma Lusi viene considerato un pazzo, uno che spara balle, uno da internare o censurare. Eppure i passaggi di denaro sono incisi nella carta.

Le fatture sono tutte relative alla seconda parte dell`anno in cui ci furono le primarie del Pd, il periodo estate-autunno. Arco di tempo in cui si svolse la campagna elettorale fra il segretario del Pd dimissionario (appunto Franceschini), il rivale Pier Luigi Bersani, che poi le avrebbe vinte, e il terzo incomodo Ignazio Marino. Primarie per cui c’era un regolamento che imponeva a tutti i candidati un tetto di spesa massimo da 250 mila euro. Sicuramente superato da Franceschini grazie ai soldi di Lusi (e quasi sicuramente pure da Bersani grazie ai soldi di Penati).

Ma tanto Lusi è uno sparaballe vero?

26/07/2012, 20:26

TTE, a volte mi domando se comprendi quello che tu stesso scrivi. E non dirmi che sono troppo duro. Nel caso Bossi, il problema era che membri del partito usavano i soldi del partito arrivati dai rimborsi elettorali per scopi personali. Vacanze, lauree, benzina eccetera.

I fondi dei partiti servono, come ti è sicuramente noto ma, per sicurezza, lo ripeto, a svolgere attività politica. La notizia che tu riporti (vecchia oltretutto, almeno almeno di 2 mesi fa) indica forse che i soldi della Margherita sono stati usati per scopi personali? No, perchè, sappilo, se ci saranno le primarie (per dirne una, ma potrebbe valere anche per una manifestazione, l'affitto di una sala per un incontro, i soldi per pagare la stamperia per dei volantini o dei manifesti eccetera eccetera) e dovessi io usare dei soldi, andrei dal tesoriere a chiederglieli. "Devo andare a ritirare i volantini" "Ah, sì, sono x euro, aspetta che te li prendo".

E scusa la pedanteria. Ma se per te è riprovevole che i soldi della margherita sono stati usati per fare politica, beh, alleluja, sono arrivati gli alieni, gli elefanti volano, i libri mi parlano e le galline fanno critica filosofica.

26/07/2012, 21:03

Ma per piacere sezione, non arrampicarti sugli specchi !!!!!!!!!!
Che sia per spese personali che per lucro l' utilizzo improprio dei rimborsi ellettorali e vergognoso. Il PD e i suoi alleati non sono esenti da questa pratica e te lo dico con certezza, hanno solo maggiore "protezione".
La moralità in politica è quasi assente e come dicevano gli antichi romani che ne sapevano parecchio su questa riprovevole pratica " Pecunia non olet ".
Il discorso dei volantini è patetico, perchè come tu ben sai ogni uscita dalle casse del partito deve essere registrata e mi stupirei se un partito come il PD agisse con così tanta superficialità nel rimborso ad un attacchino.
Di trucchi contabili poi ne esistono milioni, quindi evitiamo di difendere l' indifendibile.
Qualche furbone esiste anche da voi, gli inventori della questione morale. Sono solo parole sezione e tu lo sai.

27/07/2012, 12:12

Ah, ecco, sono trucchi contabili. Sentite, o si parla seriamente oppure non ha senso. Qui qualcuno esprime non critiche ragionate, ma aprioristiche accuse fondate sul nulla. Lo stesso fenomenale articolo dice che "sicuramente anche Bersani ha preso soldi da Penati". Certo. Allora anche Grillo sicuramente ha preso soldi dagli americani. Prove? Nessuna, naturalmente, tanto per ruttare fango non serve ragionare.

Andiamo, su, siate seri e non inventatevi porcate, perchè se questo è il metodo, ci si mette un attimo ad adeguarsi, perchè è molto più semplice abbassarsi a questo livello che elevarsi all'uso della ragione.

27/07/2012, 12:24

Sono secoli che si utilizzano sistemi contabili che permettono "fughe" di denaro dal normale utilizzo, lo fanno tutti.
Fino a non molto tempo fà le Coop prendevano solo contanti, niente carte di credito troppo tracciabili e lo sappiamo tutti parte degli incassi che fine facevano.
La moralità non è legata alla cifra che può essere anche irrisoria, ma alla trasparenza con cui la si utilizza.
Stiamo parlando molto seriamente amico mio, il sistema di gestione politica fà schifo in tutto il suo insieme e chi ha posti di "potere" non puo non sapere. Salviamo solo chi si fà il mazzo gratis per contribuire ad un idea e spesso si ritrova cornuto e mazziato. Ogni tanto sacrificano qualche pedina di secondo piano a livello mediatico, giusto per rinverdire la questione morale e per far abboccare gli allocchi. Sono tutti così caro sezione chi più chi meno.[;)]

27/07/2012, 19:20

sezione 9 ha scritto:
No, perchè, sappilo, se ci saranno le primarie (per dirne una, ma potrebbe valere anche per una manifestazione, l'affitto di una sala per un incontro, i soldi per pagare la stamperia per dei volantini o dei manifesti eccetera eccetera) e dovessi io usare dei soldi, andrei dal tesoriere a chiederglieli. "Devo andare a ritirare i volantini" "Ah, sì, sono x euro, aspetta che te li prendo".


Come al solito siete sempre molto puntigliosi nel cercare di venire a capo di tutte le vicende che riguardano tutti gli altri partiti. Ogni incongruenza o stranezza è vagliata fin nei più piccoli dei dettagli. Tutti pubblicati in sincrono con le indagini (spesso con largo anticipo) e poi spiattellati di fronte all'opinione pubblica perché questa inorridisca e si indigni...

Poi invece, quando qualcuno fa notare che esiste (questo dice l'articolo) un regolamento per le Primarie che impone a tutti i candidati un tetto di spesa massimo da 250 mila euro e che Dario Franceschini ne ha presi un milione e centomila euro, che Giuseppe Fioroni me ha presi un milione e quindicimila euro e che Enrico Letta ne ha presi 357 mila..... TU ci vieni a dire cosa?

Che questi soldi servono per i volantini?
Ma dici sul serio o cosa?

20/01/2013, 18:26

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/01/20/news/funerali_del_br_gallinari_bufera_su_rifondazione-50935120/?ref=HREC1-1

[color=blue]Funerali del br Gallinari
bufera su Rifondazione

Polemiche per la presenza di Alberto Ferrigno e Claudio Grassi alle esequie di uno dei rapitori di Moro. Liana Barbati (Idv) si dissocia: "Non dovevano partecipare, neppure a titolo personale"

Bufera nella sinistra radicale emiliana all'indomani dei funerali dell'ex brigatista Prospero Gallinari. Tra i partecipanti alle esequie infatti c'erano anche due esponenti di Rifondazione comunista, il coordinatore provinciale di Reggio Emilia Alberto Ferrigno, e Claudio Grassi, membro della direzione nazionale nonché ex deputato del Prc.

Una presenza, la loro, che non è andata giù all'Idv, che di Rifondazione comunista è alleata in vista delle prossime elezioni politiche, sotto il simbolo Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.

"Come coordinatrice provinciale e presidente del gruppo assembleare Idv Emilia-Romagna - scrive la consigliera regionale Liana Barbati - leggo con estrema perplessità e disappunto della presenza alla cerimonia di Alberto Ferrigno e Claudio Grassi. Chi ricopre cariche politiche o è candidato alle elezioni per rappresentare i cittadini, non dovrebbe neanche a titolo personale partecipare al funerale di chi ha rappresentato un periodo così buio e triste per la nostra Repubblica....[/color]



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