Più delle discussioni è importante quello che fanno.
“Voglio che tu sappia che mi fate schifo”, lo sfogo di una militante Pd contro la FinocchiaroGiorni convulsi per i senatori Pd, travolti dalle proteste all’indomani del voto che, di fatto, cancella l’articolo 18. I militanti del Pd non perdonano loro di aver fatto passare al Senato la controriforma del lavoro di Elsa Fornero. La più contestata è la senatrice Anna Finocchiaro (da 28 anni posto fisso in Parlamento) che, dopo il voto al Senato, ha dichiarato con entusiamo: “Penso che questo sarà utile all’Italia”. Non la pensano così i militanti storici del Pd. Abbiamo selezionato il messaggio di una di loro, Paola Castro:

Fonte:
http://violapost.it/?p=8683E poichè è doveroso nel nome della verità sentire entrambe le campane... Questa è stata la risposta della Finocchiaro:
Carissima Paola,
le tue parole mi dispiacciono molto, mi dispiace farti schifo e mi dispiace tu ti senta offesa a tal punto dall'operato del Partito Democratico.
A tal proposito, però, vorrei farti presente che io e i miei colleghi del PD crediamo che questa riforma del mercato del lavoro sia un buon piccolo passo per andare avanti. Abbiamo cercato di migliorarla in ogni modo, di fare pressioni affinchè le tutele dei lavoratori fossero aumentate.
Credo che se non ci fosse stato quel Partito che ti fa così schifo al tavolo delle trattative, oggi l'articolo 18 non ci sarebbe più (o quasi) e che non sia casuale che l'ex Ministro Sacconi abbia deciso di non votare questa riforma perchè, dice lui, dettata dalla CGIL. Quello che ho già scritto altrove lo riscrivo qui, sperando venga letto, per quanto complesso, e non bypassato come troppo spesso accade sulla rete. L'art.18 dello Statuto dei lavoratori NON è stato nè abolito nè demolito. Chi lo sostiene o dice il falso o non conosce la riforma approvata in Senato.
L'accordo politico raggiunto ha consentito di conservare il potere di deterrenza dell'art. 18 e il diritto al reintegro al posto di lavoro. L'unica modifica riguarda i licenziamenti per motivi economici.
Come senatori del Pd ci siamo fermamente opposti ad ogni ipotesi di una riduzione delle tutele dei lavoratori, ci siamo battuti perchè quelle ipotesi (che pure circolavano in Parlamento) di smantellamento di diritti fondamentali non trovassero spazio. E così è stato.
Abbiamo rafforzato il potere e gli strumenti a disposizione del giudice e eliminando quella cancellazione dell'art.18 voluta dal governo Berlusconi e dall'ex ministro Sacconi reintroducendo uno strumento per il lavoratore che vuole trovare un punto di risoluzione del conflitto attraverso la conciliazione obbligatoria. Se il licenziamento permane il lavoratore ricorrere al giudice che affronta il licenziamento illegittimo
Si è così scelto di offrire maggiori soluzioni possibili nell'interesse dei lavoratori. Il valore dell'indennizzo, che arriva fino a 24 mesi di stipendio, diventa per altro un elemento di forte deterrenza al licenziamento illegittimo.
Questa soluzione realistica e modulata faciliterà le valutazioni dei giudici che, invece di trovarsi davanti all'alternativa secca del tutto o niente, avranno a disposizione strumenti analoghi a quelli dei loro colleghi di altri Paesi, aiutati anche in questo dalla prevista velocizzazione del processo del lavoro.
Non è stato quindi assolutamente smantellato il senso dell'articolo 18, che è quello di essere una deterrenza contro gli abusi (che purtroppo ci sono), ma abbiamo offerto una soluzione sui rimedi che è più articolata, come in tutti i Paesi e non solo in Germania.
Ripeto, non è casuale che l'ex ministro Sacconi abbia votato contro.
Poi ci sono l'emendamento per la riduzione del 50% dei finanziamenti elettorali ai partiti approvato alla Camera e che ora approderà al Senato, per il quale ho chiesto un'accelerazione dei tempi perchè quel che si risparmia andrà ai terremotati, e, ancora, la riduzione del numero dei parlamentari già approvato in commissione al Senato, il tetto agli stipendi d'oro imposto diversi mesi fa, il non voto del bilancio consuntivo del Senato se non si prevede una diminuzione della spesa complessiva, il taglio dei vitalizi ai parlamentari (fatto diversi mesi fa!) e la riduzione dello stipendio dei parlamentari stessi...
C'è ancora molto da fare, c'è disinformazione, c'è malcontento, ma proviamo lo stesso ad andare avanti, anche se le cose positive non si dicono, anche se ogni scusa è buona per attaccarci, andiamo avanti sino a che ci sarà concesso con l'intento di fare del nostro meglio per il bene del Paese e non per dover vincere le prossime elezioni.
Fonte:
http://www.facebook.com/AnnaFinocchiaro ... 4259816003...