29/10/2012, 12:31
rmnd ha scritto:Thethirdeye ha scritto:Russia: scomparso cargo con 700 tonn.oro
In Estremo Oriente. Equipaggio da 9 a 11 marinai
29 ottobre, 11:03
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 08499.html
Nessuna traccia ancora del cargo scomparso ieri nel mare di Okhotsk, estremo oriente russo, con a bordo un equipaggio da nove a undici marinai (a seconda delle fonti) e un carico di 700 tonnellate di minerale d'oro: a complicare le operazioni di ricerca, dopo il lancio di una richiesta di soccorso durante una tempesta, sono le cattive condizioni meteo, con pioggia e neve. Il vascello, partito dal porto di Kiran, era diretto al porto di Okhotsk.
Non vorrei dire una fesseria. la butto lì. qualche esperto in minerali ci sarà nel forum o no?
Ma un minerale d'oro nelle migliori delle ipotesi contiene 5 grammi d'oro per tonnellata.
quindi su quella nave ci sono al più 3,5kg d'oro?
29/10/2012, 13:13
29/10/2012, 14:12
rmnd ha scritto:
Non vorrei dire una fesseria. la butto lì. qualche esperto in minerali ci sarà nel forum o no?
Ma un minerale d'oro nelle migliori delle ipotesi contiene 5 grammi d'oro per tonnellata.
quindi su quella nave ci sono al più 3,5kg d'oro?
30/10/2012, 15:17
... In vista dei conflitti, gli Stati accumulano riserve anche sotto forma di oro, investimento in sé poco conveniente perché non genera interessi, diversamente dagli strumenti finanziari o da un investimento produttivo. Tuttavia, l'oro conserva il suo valore nel tempo, mentre le valute si possono deprezzare e gli strumenti finanziari sono soggetti a rischio. La disponibilità di oro rappresenta quindi la garanzia che in cambio si potranno ottenere anche in futuro le risorse necessarie per i bisogni della guerra...
31/10/2012, 13:55
31/10/2012, 16:35
Atlanticus81 ha scritto:
....
"Il Vaticano ha grandi investimenti con i Rothschild in Gran Bretagna, Francia e America; con la Hambros Bank, con la Credit Suisse di Londra e Zurigo. Negli Stati Uniti ha grossi investimenti con la Banca Morgan, la Chase Manhattan Bank, la First National Bank di New York, la Bankers Trust Company e altre. Il Vaticano ha miliardi di azioni delle società internazionali più potenti come Gulf Oil, Shell, General Motors, Bethlehem Steel, General Electric, International Business Machines, TWA, ecc. e, ad una stima prudenziale, questi ammontano a più di 500 milioni di dollari nei soli Stati Uniti."
....
"Il World Magazine delle Nazioni Unite ha stimato a diversi miliardi di dollari l'ammontare del tesoro in oro massiccio del Vaticano. Una gran massa di questo viene depositato in lingotti d'oro nella Federal Reserve Bank, mentre le banche di Svizzera e Inghilterra detengono il resto. Ma questa è solo una piccola parte delle ricchezze del Vaticano che, nei soli Stati Uniti, è superiore a quella delle cinque più ricche e giganti corporation del paese. Quando a ciò aggiungiamo tutto il patrimonio immobiliare, le proprietà, i titoli e le azioni all'estero, allora l'impressionante ricchezza della Chiesa Cattolica diventa così formidabile da sfidare qualsiasi valutazione razionale."
....
"La Chiesa Cattolica è la più grande potenza finanziaria, accumulatrice di ricchezza e di proprietà che sia mai esistita. Possiede ricchezze materiali più di ogni altra singola istituzione, corporation, banca, cartello gigante, governo o stato nel mondo intero. Il papa, come capo visibile di questo ammassamento di ricchezza, di conseguenza, è il più ricco individuo del XX secolo. Nessuno può realisticamente valutare quanto egli vale, in termini di miliardi di dollari."
...
16/11/2012, 20:39
29/11/2012, 12:19
07/12/2012, 11:36
19/12/2012, 17:33
15/01/2013, 13:39
ubatuba ha scritto:
Germania non si fida più: inizia a ritirare il suo oro
di: WSI Pubblicato il 15 gennaio 2013| Ora 10:55
Il pil tedesco è rallentato nel 2012: peggio delle attese degli analisti. La Bundesbank rompe gli indugi. A breve annuncio che i depositi di oro all'estero saranno rimpatriati.
ROMA (WSI) - Anche il cuore d'Europa scricchiola sotto il peso della crisi del debito sovrano. Il Pil tedesco è salito dello 0,7% nel 2012 rispetto al +3% dell'anno precedente. Ha comunicato l'istituto federale di statistica. E gli analisti mettono in guardia: quel dato è di poco inferiore alle loro attese che parlavano di una crescita dello 0,8%. Ma al Bundestag, il parlamento tedesco, e nelle stanze dei bottoni dove la Cancelliera Angela Merkel e il suo governo, sono lavoro non stanno a guardare.
Nei corridoi dei palazzi della politica a Berlino, si sa, che grande manovre sono in atto. A rompere la calma apparente sarà la Bundesbank, la Banca centrale tedesca. Saranno rimpatriati una parte dei propri depositi di oro custoditi all'estero. Secondo la ricostruzione avanzata dal quotidiano economico Handelsblatt domani sarà il giorno designato in cui la Buba darà l'annuncio ufficiale. Dirà che intende ridurre la quantità di oro depositata a New York e che ritira completamente il metallo giallo custodito nei forzieri parigini della Banque de France.
E' il segno - dicono gli economisti - che anche Berlino ha paura che la situazione in Europa possa degenerare è sfuggire di mano. Attualmente le riserve di oro tedesco depositate all'estero sono ripartite nei forzieri della Fed a New York, dove è custodito il 45% delle riserve auree tedesche ammontanti a 3.396 tonnellate, con il 13% giacente presso la Bank of England a Londra e l'11% presso la Banque de France. Nella sede della Bundesbank di Francoforte al momento si trova il 31% delle riserve. Da domani la corsa a rimpolpare i suoi forzieri si aprirà ufficialmente.
http://www.wallstreetitalia.com/article ... o-oro.aspx
mentre la germania si prepara al rientro del suo oro,sarebbo opportuno capire se il ns e' tutto in italia,o una parte si trova ancora all'estero,ed eventualmente dov'e'.......[}:)]
17/01/2013, 15:14
ubatuba ha scritto:
Ma dove sono le circa 2450 tonnellate d’oro italiane, la quarta riserva aurea al mondo? Presso Bankitalia? Non certo tutte: una parte è custodita negli Usa e a Londra. Se la Bundesbank ha deciso di farlo tornare a casa, non sarebbe il caso di dare una controllatina? In che percentuale le nostre riserve sono conservate all’estero? Esiste poi un registro? Le barre o lingotti sono contraddistinte con numeri seriali, dai quali si evince senza ombra di dubbio la proprietà italiana delle stesse?
A febbraio il quotidiano britannico “The Independent” rilanciava la conferma di una forte pressione tedesca fin dall’inizio del 2012 affinché Roma mettesse mano alle sue riserve per incidere sullo stock di debito. L’Italia è una economia di 2 miliardi di dollari con piu’ di 2400 tonnellate di oro. L’Italia, ha la seconda posizione aurea nella zona europea. Ha un bella quantità di oro che il Fondo Monetario Internazionale e la gente che lo sostiene come Mario Monti e i gli altri terroristi dell IMF stanno cercando di agevolare il furto delle 2400 tonnellate di oro italiano.
Tanto che il 19 gennaio scorso i deputati Fabio Rampelli e Marco Marsilio presentarono un’interrogazione parlamentare (con richiesta di risposta scritta) indirizzata al ministro dell’Economia e delle Finanze – leggi Mario Monti – per chiedere lumi al riguardo, mettendo in luce la ‘dispersione’ del nostro oro in vari caveaux internazionali, e non certo casuali: alla BRI di Basilea, alla Bank of England di Londra e alla Federal Reserve di New York. Ne era sorta una diatriba tra Tremonti che diceva che il nostro oro apparteneva, giustamente, al nostro Stato e l’allora presidente della BCE, Trichet, che asseriva che il nostro oro apperteneva alla Banca d’Italia e, pertanto, alla BCE.
L’interrogazione è, naturalmente, a tutt’oggi rimasta senza risposta.
Ecco il testo dell’interrogazione parlamentare (Fonte: http://banchedati.camera.it)
4/14567 : CAMERA – ITER ATTO
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14567
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 573 del 19/01/2012
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA’
Data firma: 19/01/2012
Elenco dei co-firmatari dell’atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
MARSILIO MARCO
POPOLO DELLA LIBERTA’
19/01/2012
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere:
MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
delegato in data 19/01/2012
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta4-14567
presentata da
FABIO RAMPELLI
giovedì 19 gennaio 2012, seduta n.573
RAMPELLI e MARSILIO. -
Al Ministro dell’economia e delle finanze.
- Per sapere – premesso che:
da un articolo pubblicato sul noto quotidiano nazionale La Repubblica, datato 1o agosto 2009 e dal titolo «L’oro italiano? A Manhattan. La Fed detiene parte dei lingotti» si apprende che gran parte della riserva aurea italiana sarebbe custodita presso uno stabile sito vicino la Federal Reserve statunitense, a New York;
dallo stesso articolo, si evince inoltre che altri quantitativi della nostra riserva aurea, seppur minori rispetto al succitato, vengono detenuti presso la Banca d’Inghilterra e presso la Banca dei Regolamenti internazionali con sede a Basilea;
la stessa notizia viene riportata dalla trasmissione televisiva «Passaggio a Nord Ovest», noto programma di approfondimento di RAI 1, nella puntata andata in onda in data 11 settembre 2010;
dalle stesse fonti si apprende inoltre che una parte dell’oro custodito presso i forzieri della Banca d’Italia, nella sede di via Nazionale a Roma, non sarebbe sotto la nostra diretta custodia perché affidato alla Banca centrale europea -:
se quanto citato in premessa corrisponda al vero ed, eventualmente, quando e in base a quale accordo o disposizione di legge sia stata assunta una tale decisione e se tale scelta «strategica» sia ancora ritenuta funzionale agli interessi dell’Italia;
a chi appartengano la proprietà della riserva aurea detenuta a Palazzo Koch e la proprietà della riserva aurea detenuta nelle sedi estere;
se l’Italia abbia la completa disponibilità delle succitate riserve auree, sia di quella detenuta presso la Banca d’Italia, sia di quelle eventualmente detenute presso sedi estere. (4-14567)
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=fSQS5V3DM3M]
Tratto da http://dionidream.wordpress.com/2013/01 ... -italiana/
Segui Dionidream su Facebook
Tratto da: Dov’è la riserva aurea italiana?? | Informare per Resistere http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... z2IExra4zN
http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... z2IExIbvf5
a me risulta che la risposta a codesta interrogazione parlamentare e'ancora da addivenire,come mai?forse sarebbe opportuno interessarsi alla cosa,e iniziare a riportare a casa tutto quel tesoro,caso mai qualkuno ne potesse disporne altrimenti
16/04/2013, 17:28
ubatuba ha scritto:
QUALE SARÀ IL PROSSIMO PAESE CHE DOVRÀ VENDERSI L’ORO?
Postato il Martedì, 16 aprile @ 06:35:00 CEST di ernesto
DI TYLER DURDEN
zerohedge.com
La prima volta che i soci più reazionari della Troika tentarono di imporre una (non troppo) velata confisca dell'oro di un paese europeo insolvente era l’inizio del 2012, quando, come parte del più recente piano di salvataggio della Grecia si stilò un MOU, che - poi è stato scoperto - prevedeva che "i creditori della Grecia avrebbero avuto il diritto di incamerare le riserve auree della Banca di Grecia secondo i termini del nuovo accordo."
Tuttavia, l'indignazione pubblica era tanto forte che la Troika non ha avuto altra scelta che accantonare i suoi piani e procedere in alternativa ad una ristrutturazione completa dei fondi obbligazionari. Ma il progetto si è fatto di nuovo avanti prontamente la settimana scorsa, quando "l'avidità dell'Europa per l'oro fisico" è tracimata di nuovo, questa volta è rispuntata fuori da un comma dell’ "Analisi sulla sostenibilità del debito di Cipro", e dalle successive osservazioni di Mario Draghi. Si è chiesto che la minuscola Cipro, la cui opposizione era già stata stroncata dalla confisca dei depositi non assicurati, e che pertanto avrebbe molto meno da protestare di quanto fece la Grecia, svenda € 400 milioni, cioè quasi tutto il suo oro sovrano, "oltre 10 delle sue 13,9 tonnellate" totali, per coprire gli ulteriori costi non pagati con i soldi di quel salvataggio del suo debito sovrano che continua a non decollare.
Allora, chi sarà il prossimo? Resta da vedere, anche se siamo certi che ci sarà una chiara correlazione che permetterà di scoprire il prossimo paese su cui si accaniranno verificando se il suo oro sarà "acquistato" da quelli dello "status quo".
Vediamo che succederà nei prossimi due o tre mesi, se ci sarà qualche paese a cui si chiederà di vendere il proprio oro e se l'ammontare del totale dei prestiti dello stesso paese sarà "classificato non –performing dai bilanci delle banche." Nel prospetto qui di seguito troveremo qualche sorpresa:
Immagine:
90,4 KB
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=11733
ma l'improvviso crollo del prezzo delll'ora,puo' essere una nuova strategia della grande finanza x inginocchiare definitivamente tutti quei paesi che sono in gravi crisi economica?
16/04/2013, 17:30
Wolframio ha scritto:
Margin Call: Hanno Giocato con l’Oro e gli è Esploso il Mercato (Tempo di andare All-in col Fisico)Ma che bello spettacolo, tanto per ribadire in che razza di ridicolo mercato drogato da strumenti derivati a leva.
Venerdì hanno cominciato con l’Oro, l’equivalente di 400 tonnelate di oro sono state vendute in 2 ore sul comex (si avete capito bene, link), non mi interessa qui andare a discutere sul perchè è successo, la cosa interessante è che l’Argento ha seguito e poi gli altri metalli. E sapete perchè?
Margin Call!
Se hai una posizione in futures con un collaterale del 5-10% rispetto al contratto sottostante, quando il sottostante, per qualsiasi ragione, crolla: il tuo broker se si fida ti chiama se non si fida ti liquida tutte le posizioni sul conto in automatico. Non solo Oro, Argento, Palladio… ma anche Rame e Petrolio.
Poi è arrivato il week end e…
Margin Call!
A notte fonda per noi, sul mercato asiatico i broker hanno “chiamato” investitori e trader per i margini sui metalli preziosi e su tutto ciò che venerdì era crollato spingendo ancora più giu le quotazioni.
poi ha aperto l’Europa e….
Margin Call!
Anche i broker europei hanno liquidato posizioni sui dossier derivati degli investitori, non solo su oro e argento ma anche su tutto il resto perchè le perdite in apertura sui metalli spesso erano superiori al margine sui singoli contratti.
E poi ha riaperto l’America e
Margin Call al quadrato!
Broker in panico, centinaia di migliaia di conti con liquidità negativa già in apertura dei mercati, quindi c’è stata ed è ancora in atto una mega liquidazione forzata di TUTTO!!!!
Azioni, bond, derivati, commodities! E se non le banche centrali non ci mettono una pezza la valanga domani travolgerà le azioni di tutto il mondo, poi le obbligazioni, poi le valute.
E adesso.
Adesso il pericolo è che qualche banca ci abbia GIA’ lasciato letteralmente le penne!
Una volta Warren Buffet disse ” Guai il giorno in cui un sassolino dovesse inceppare la macchina infernale dei contratti derivati “
Ecco appunto, non so se questo sia il sassolino, ma sono certo che la liquidazione in atto se in qualche modo non viene fermata potrebbe letteralmente sapazzare via l’intero sistema finanziario mondiale.
Pensate che io stia scherzando? Davvero?
Lo sapete che il nozionale stimato di tutti i i derivati aperti nel mondo è circa 640 triliardi di dollari? Ovvero circa 5 volte il PIL mondiale?
Ci sono 640 triliardi di contratti garantiti al massimo da un decimo del loro reale valore, una variazione (di solito crollo) improvvisa e generalizzato dei prezzi raderebbe a zero le disponibilittà liquide degli intermediari (e delle banche) e degli investitori che si dovessero trovare dalla parte sbagliata del trade.
Bene, e adesso statemi bene a sentire:
L’Unico ASSET fisico acquistabile, liquidabile e accettato come riserva di ricchezza in tutto il mondo è l’Oro.
E non,non è affatto solo una questione di speculazione.
http://www.rischiocalcolato.it/2013/04/margin-call-hanno-giocato-con-loro-e-gli-e-esploso-il-mercato-tempo-di-andare-all-in-col-fisico.html
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=aeVD222Hgyk[/BBvideo]
16/04/2013, 17:32
Wolframio ha scritto:
Oro giù del 9,3%, è il ribasso più forte dal 1983
Oro a picco, -9,3% a New York.Immagine: Shutterstock
Seduta drammatica per il prezzo dell'oro. Il future con scadenza giugno ha chiuso al Comex in ribasso del 9,3% a $1.361,1 all'oncia, ovvero ai minimi da più di due anni. Si è trattato del più forte calo in una sola giornata dal febbraio del 1983. La crescita dell'economia della Cina, il maggiore consumatore al mondo di materie prime, ha a sorpresa rallentato nel primo trimestre. La notizia ha peggiorato ulteriormente il sentiment sull'oro. Sul mercato si è scatenata una pioggia di vendite senza precedenti. I volumi di scambio hanno raggiunto un livello record. Nelle sale trading è circolata la voce che un grande investitore sia stato costretto a chiudere un'importanze posizione in margin call facendo scattare a catena gli stop-loss di molti altri operatori. L'oro si trova sotto una forte pressione da quando Goldman Sachs ha consigliato la scorsa settimana di venderlo. A causare il sell-off sono stati anche oggi i timori relativi ad una possibile vendita da parte delle banche centrali. Venerdì scorso Mario Draghi ha confermato che Cipro potrebbe vendere le sue riserve auree. La misura dovrebbe contribuire alla copertura di qualsiasi perdita sulla liquidità di emergenza che la BCE, attraverso la Banca centrale cipriota, ha fornito alle banche del Paese. I mercati temono che in futuro anche altri Paesi in crisi della zona euro possano considerare la vendita delle loro riserve d'oro.
Il prezzo dell'argento è stato penalizzato ancora più dell'oro dall'ondata ribassista che ha colpito le materie prime. Il future con scadenza maggio ha perso l'11% a $23,36 all'oncia. Era dall'ottobre del 2010 che l'argento non chiudeva a tali livelli. Tra gli altri principali metalli il platino ha perso il 4,8%, il palladio il 5,9% e rame il 2,3%.
Redazione Borsainside 21:54