In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

25/02/2013, 15:57

STIAMO ANDANDO IN GUERRA (ecco perché non si può uscire dall'euro)

http://www.vocidallastrada.com/2013/02/ ... tiamo.html

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=uF0UYgZgT44[/BBvideo]

Voto storico: fermiamo i banditi e riprendiamoci l’Europa

Elezioni storiche: per la prima volta dopo tanti anni possiamo finalmente fermare i “camerieri” della finanza e creare un solido fronte di opposizione che ci consenta, già domani, di riprenderci l’Europa. Insieme a Spagna e Portogallo, Grecia e Francia, potremo rinegoziare i trattati-capestro coi quali Bruxelles impone il massacro sociale dell’austerity. Giulietto Chiesa ha le idee chiare: «Dobbiamo riconquistare l’Europa e riformarla in senso democratico, perché senza l’Europa saremmo perduti, nel grande scontro mondiale che oppone gli Usa alla Cina».

Pechino sta crescendo, e fra appena cinque anni avremo di fronte “una Cina e mezzo”: «Quante risorse ci saranno a disposizione, per noi e per loro?». Guai se l’Europa scompare, anche se questa Unione Europea è da buttare. Va cambiata radicalmente, a cominciare dalle singole trincee nazionali. Per questo, l’Italia affronta un voto decisivo, che potrebbe cambiare la storia.

L’Europa dei popoli può ricominciare proprio dalle urne italiane: «Bisogna aprire una battaglia», annuncia Chiesa, intervistato dal blog “Byoblu”. «Andremo a un risultato elettorale che, per la prima volta da molti anni, manifesterà l’esistenza di una opposizione – variegata, molto mobile – con almeno 100 parlamentari che non parteciperanno al gioco della truffa, e cioè i parlamentari di Grillo, quelli di Ingroia e anche una parte di Sel». Lo stesso partito di Vendola, infatti, potrebbe eleggere una cinquantina di parlamentari: il leader è schiacciato dall’alleanza con Bersani – e quindi Monti – ma «molti di questi candidati sono persone oneste, che si troveranno di fronte a decisioni molto difficili e molto sgradevoli: dovranno decidere da che parte stare». Si profila uno scenario molto mobile e, per la prima volta, con uno schieramento radicale che comincia a mostrarsi forte. «Mettiamo insieme quello che accade in Spagna, in Portogallo, in Grecia: sta comparendo una alternativa europea». Non è solo un discorso italiano o dei Piigs: «Anche in Francia la situazione è complicata, per il signor Hollande».

Secondo Giulietto Chiesa, autore del recentissimo “Invece della catastrofe” (Piemme), potrebbe nascere uno schieramento europeo che dice: vogliamo rinegoziare i trattati europei, rimettere in discussione l’attuale Costituzione europea e sottoporla a referendum popolari in tutti i paesi, e non solo nei Parlamenti. «Si aprirebbe un fronte: questa è la linea da adottare per riprendere il discorso, abbandonato, di un’Europa di pace». Impresa in salita, ovviamente: «Ci troveremo di fronte un Parlamento con una maggioranza truffaldina», grazie al Porcellum. «Non sarà una partita facile, ma nemmeno impossibile: perché sono convinto che questo governo ci porterà in una crisi ancora più grave». Fra un anno, il quadro sociale italiano ancora molto più drammatico di quello di oggi, già piegato dal rigore. «Se ora avremo una sponda in Parlamento sarà tanto più importante». Chi gestirà il nuovo governo dovrà vedersela con una nuova opposizione politica, nel Parlamento e nel paese. «Non dico che avverrà, dico che dobbiamo muoverci velocemente perché avvenga. E perché l’Europa sia costretta a negoziare: con la Grecia, con l’Italia, con la Spagna e col Portogallo».

Altra via non esiste: è l’attuale catastrofe. Si vota «in assenza di democrazia sostanziale: se esistono ancora brandelli di democrazia è perché non hanno ancora abolito la Costituzione». Ma l’hanno già cominciato a fare, in modo bypartisan – destra e sinistra – dando corso a un disegno che risale a Licio Gelli, alla P2, al rapimento di Aldo Moro. Democrazia: il potere controllato dal popolo? «Il popolo non c’entra più niente: questo potere è interamente gestito da lobby molto lontane, che sono state per una certa fase lobby politiche, e adesso sono diventate quasi esclusivamente lobby finanziarie». Prima c’erano i “maggiordomi”, incaricati di eseguire gli ordini delle lobby, plasmando le leggi. Ma adesso «i maggiordomi non sono più attendibili, perché sono legati alla necessità di essere rieletti: e siccome agli elettori si chiedono cose insopportabili, i maggiordomi non sono più affidabili».

Così, la grande finanza ha mandato direttamente in campo i suoi uomini: Monti, Draghi, Prodi, Barroso. «Non sono eletti da nessuno, non devono rispondere a nessuno: sono degli automi che sono lì per svolgere delle funzioni specifiche di controllo della popolazione». E Monti candidato alle elezioni? Un incidente del sistema, ma sarà un flop: «Si è illuso di avere una base perché, dietro la sua nomina a senatore a vita e poi a premier, c’era tutto il sistema mediatico, che è al servizio della grande finanza». Finora, l’intera operazione-Monti «è stata guidata e consentita attraverso il sistema della comunicazione di massa: televisioni e giornali sono tutti direttamente al servizio di questa operazione». Tradito anche dai sondaggi pilotati, Monti si è convinto di godere di un grande prestigio: «In realtà non ha nessun prestigio: in queste elezioni, se gli va bene, finisce quarto».

Dall’Italia potrebbe dunque aprirsi una crepa importante nel regime europeo dominato dall’euro, la sciagurata moneta unica che, secondo Chiesa, fu un’invenzione soprattutto della Francia per condizionare la Germania all’indomani dell’unificazione tedesca. Uscire dall’euro? Magari: ma servirebbe «una classe dirigente capace di pensare in termini nazionali». Viceversa, sarebbe come «cadere dalla padella alla brace», ovvero tra le macerie mondiali del dollaro: «Tutto quel che sta accadendo è un prodotto della fine dell’egemonia americana, cioè dell’egemonia del dollaro», che sta entrando «in una fase di convulsioni» destinata a contagiare le altre monete. Se l’origine è «la fine dell’impero americano», secondo Chiesa «senza l’euro non staremmo più comodi: passeremmo da un vassallaggio europeo – dove però potremmo ancora contare, se solo volessimo – a una fase in cui non conteremmo più niente e diventeremmo una semplice colonia del dollaro».

Fine dell’Europa? Scenario apocalittico: «Significherebbe l’esistenza di una sola Europa, e cioè la Germania, che si terrà l’Europa che si è conquistata, e cioè tutto l’est Europa (ormai “tedesco”) e una parte importante dell’altra Europa, anch’essa “tedesca”». E gli altri? «Meteore lasciate a se stesse, impossibilitate a esercitare qualunque ruolo internazionale». Finora, insieme alla Russia, l’Europa è riuscita ad avere un ruolo tra i giganti mondiali, Usa e Cina. «Riusciamo a immaginare cosa accadrebbe se l’Europa sparisse dalla scena?». Giulietto Chiesa ne è convinto: «Credo che l’Europa non scomparirà affatto: pensare che sparisca da un giorno all’altro non ha senso, è come pensare di andare a piedi sulla luna». Neppure l’euro sparirà, «perché interessa moltissimo ai tedeschi, che lo vogliono mantenere». Pur di non rinunciarvi, la Germania probabilmente «abbasserà la cresta». Più realistico, invece, per l’immediato futuro, il problema di come l’Europa può contribuire a una soluzione pacifica della geopolitica mondiale, perché è evidente che «stiamo andando in guerra».

«Sto semplicemente dicendo che quello che si vede a occhio nudo è che Stati Uniti e Cina sono in rotta di collisione», afferma Chiesa. «Per ora sono legati a doppio filo, ma non è detto che lo rimangano. La situazione è al calor bianco, si vede da tutte le mosse che fanno i cinesi: si stanno preparando a un grande scontro». Fra appena cinque anni, la Cina sarà complessivamente cresciuta del 50%: come divedersi, a quel punto, le risorse strategiche del pianeta?

«Sfortunatamente, di queste questioni non parla nessuno». I media, per esempio, preferiscono parlare di scandali e tangenti, suggerendo l’idea che l’Italia – berlusconiana e non – sia più “infiltrabile” dalla finanza speculativa perché indebolita dalla corruzione e dallo sfacelo politico. Falso: «La politica e la finanza italiane sono sempre state subalterne, salvo rare eccezioni, ai disegni dell’accoppiata formata da City of London e Wall Street». Vero che nel ’92 ci fu la famosa grande compravendita del nostro paese, «ma avvenne dietro il paravento e con la copertura della City of London: è lì che è nata l’operazione, non in Italia».

Mario Draghi lavorava «agli ordini della Goldman Sachs, già allora» e, insieme alla City of London – «usando la City of London come cavallo di Troia» – gli “amici” inglesi «vennero e si comprarono l’Italia». Una costante, con poche eccezioni: l’Eni di Enrico Mattei e alcuni settori della Dc, non allineati – specie sul Medio Oriente – ai diktat delle “sette sorelle” e alla logica anglosassone, e orientati invece alla difesa degli interessi nazionali. Eccezioni, appunto. La regola, tangenti o meno, è sempre stata l’attuale: indipendenza zero, comandano i ras della finanza straniera. Che, appunto, “colonizza” i partiti, imbottendoli di “maggiordomi”. Dittatura dei poteri forti. Con un’unica possibile complicazione, nonostante tutto: le elezioni. Occasione storica, stavolta, per costruire un’opposizione politica seria, che prepari un’alternativa sociale, su scala europea. Obiettivo finale, una nuova Europa. «Questa è una partita totalmente aperta», insiste Chiesa: «Prima di rinunciare all’Europa e alla tragedia che la finanza ha costruito, credo che dobbiamo attrezzarci per andare all’attacco».


Fonte: LibreIdee
http://www.libreidee.org/2013/02/voto-s ... i-leuropa/

27/02/2013, 11:56

Intervista a Bagnai... qui:
http://notizie.tiscali.it/articoli/poli ... i_m5s.html

Un estratto:

Lei è noto soprattutto per essere favorevole all’uscita dalla moneta unica.
Perché è contrario alla consultazione popolare sul tema?


“Per due motivi. Primo non si possono combattere 30 anni di disinformazione sull’euro con un solo anno di campagna elettorale. Secondo, perché una campagna pro o contro la moneta unica significherebbe mettersi in balia dei mercati finanziari inutilmente. Tutti gli studi fatti ci dicono che l’uscita dall’Eurozona andrebbe fatta semplicemente per decreto. Si decide e si fa. Punto.”

27/02/2013, 12:00

Adoro quest'uomo.

27/02/2013, 12:17

Thethirdeye ha scritto:

Intervista a Bagnai... qui:
http://notizie.tiscali.it/articoli/poli ... i_m5s.html

Un estratto:

Lei è noto soprattutto per essere favorevole all’uscita dalla moneta unica.
Perché è contrario alla consultazione popolare sul tema?


“Per due motivi. Primo non si possono combattere 30 anni di disinformazione sull’euro con un solo anno di campagna elettorale. Secondo, perché una campagna pro o contro la moneta unica significherebbe mettersi in balia dei mercati finanziari inutilmente. Tutti gli studi fatti ci dicono che l’uscita dall’Eurozona andrebbe fatta semplicemente per decreto. Si decide e si fa. Punto.”



Quindi la si impone dall'alto? Non èlo stesso modus opera di chi lo ha introdotto? Il popolo è sovrano, e bisogna accettarlo. È questo modo di pensare e di arrogarsi il diritto di essere portatori di soluzioni salvifiche e per questo sentirsi in diritto di IMPORLE per un presunto bene superiore che rendono la politica e chi opera cosi poco utile a sviluppare la consapevolezza nelle persone. Se c'è disinformazione che so faccia informazione alternativa in maniera capillare invece di usare la metodologia del nemico.
Ultima modifica di MaxpoweR il 27/02/2013, 12:25, modificato 1 volta in totale.

28/02/2013, 09:02

MaxpoweR Inserito il - Ieri : 12:17:59
Thethirdeye ha scritto:

Intervista a Bagnai... qui:
http://notizie.tiscali.it/articoli/...nai_m5s.html

Un estratto:

Lei è noto soprattutto per essere favorevole all’uscita dalla moneta unica.
Perché è contrario alla consultazione popolare sul tema?

“Per due motivi. Primo non si possono combattere 30 anni di disinformazione sull’euro con un solo anno di campagna elettorale. Secondo, perché una campagna pro o contro la moneta unica significherebbe mettersi in balia dei mercati finanziari inutilmente. Tutti gli studi fatti ci dicono che l’uscita dall’Eurozona andrebbe fatta semplicemente per decreto. Si decide e si fa. Punto.”



Quindi la si impone dall'alto? Non èlo stesso modus opera di chi lo ha introdotto? Il popolo è sovrano, e bisogna accettarlo. È questo modo di pensare e di arrogarsi il diritto di essere portatori di soluzioni salvifiche e per questo sentirsi in diritto di IMPORLE per un presunto bene superiore che rendono la politica e chi opera cosi poco utile a sviluppare la consapevolezza nelle persone. Se c'è disinformazione che so faccia informazione alternativa in maniera capillare invece di usare la metodologia del nemico.


Una volta si agiva per la "Ragion di Stato" Ovvero scelta strategica per il bene comune.

28/02/2013, 09:24

Thethirdeye ha scritto:

Intervista a Bagnai... qui:
http://notizie.tiscali.it/articoli/poli ... i_m5s.html

Un estratto:

Lei è noto soprattutto per essere favorevole all’uscita dalla moneta unica.
Perché è contrario alla consultazione popolare sul tema?


“Per due motivi. Primo non si possono combattere 30 anni di disinformazione sull’euro con un solo anno di campagna elettorale. Secondo, perché una campagna pro o contro la moneta unica significherebbe mettersi in balia dei mercati finanziari inutilmente. Tutti gli studi fatti ci dicono che l’uscita dall’Eurozona andrebbe fatta semplicemente per decreto. Si decide e si fa. Punto.”



Non sono d'accordo sull'uscita dall'euro per decreto, sempre che sia fattibile, perchè non si esce solo dall'euro ma dall'europa- Certi trattati vanno accettati o respinti in blocco, quindi prima occorre analizzare attentamente i pro e i contro - però, perchè non hai postato l'articolo per intero iniziando dal titolo? [;)]


Bagnai: "Le proposte economiche del M5S sono di sinistra demagogica poggiate su una analisi di destra"



...e sull'euro, perchè non hai postato per intero la parte riguardante l'uscita dall'euro e la sconfessione del referendum sull'euro?

[color=blue]Fa riferimento alla proposta di indire il referendum sull’euro?
“Si anche se si tratta di un modo sbagliato di porre la questione”.

Sono sorpreso. Lei è noto soprattutto per essere favorevole all’uscita dalla moneta unica. Perché è contrario alla consultazione popolare sul tema?
“Per due motivi. Primo non si possono combattere 30 anni di disinformazione sull’euro con un solo anno di campagna elettorale. Secondo, perché una campagna pro o contro la moneta unica significherebbe mettersi in balia dei mercati finanziari inutilmente. Tutti gli studi fatti ci dicono che l’uscita dall’Eurozona andrebbe fatta semplicemente per decreto. Si decide e si fa. Punto.”[/color]


e infine..

[color=blue]Torniamo al M5S. Come valuta la sua proposta economica?
“Mi sembra alquanto evanescente che racchiude in sé una contraddizione. I vertici del Movimento hanno espresso una diagnosi di destra e terapie di sinistra demagogica”.

In che senso?
“E’ di destra l’idea che è colpa nostra se siamo in crisi perché siamo corrotti e l’idea che la crisi sia stata causata dal debito pubblico. Tutti gli economisti di un certo spessore all’estero riconoscono che il debito pubblico italiano non era un problema in quanto sostenibile nel breve e nel lungo termine. Per motivi elettoralistici Grillo invece ha fatto sua questa diagnosi e l’ha associata a terapie di sinistra demagogica come il reddito di cittadinanza o il mancato pagamento del debito che diventano superflue nel contesto di una corretta gestione macroeconomica della situazione e allarmano inutilmente i mercati".
[/color]


Leggendo l'articolo per intero Bagnai risulta essere una persona più responsabile e meno ideologizzata di quanto il tuo trafiletto lasciasse intendere.
Ultima modifica di rmnd il 28/02/2013, 09:24, modificato 1 volta in totale.

28/02/2013, 09:28

Più semplicemente si chiama governare un Paese. In fin dei conti, quando ci hanno buttato in Europa, nessuno ha chiesto il nostro parere e anni di lavaggio del cervello e terrorismo mediatico, non si rimediano in pochi mesi. Bisogna fare i conti con il fatto che per poter prendere una decisione, bisogna sapere cosa si sta decidendo ed è evidente che la disinformazione sulle questioni europee è vastissima e solidamente radicata. Non si può proporre un referendum in condizioni come queste.

28/02/2013, 09:52

Blissenobiarella ha scritto:

Più semplicemente si chiama governare un Paese. In fin dei conti, quando ci hanno buttato in Europa, nessuno ha chiesto il nostro parere e anni di lavaggio del cervello e terrorismo mediatico, non si rimediano in pochi mesi. Bisogna fare i conti con il fatto che per poter prendere una decisione, bisogna sapere cosa si sta decidendo ed è evidente che la disinformazione sulle questioni europee è vastissima e solidamente radicata. Non si può proporre un referendum in condizioni come queste.


Se si potesse uscire dall'Europa facilmente, non lo avrebbero già fatto altri paesi, tipo la Grecia?

28/02/2013, 10:08

La situazione della Grecia è disastrosa, non avrebbe nessun vantaggio ad uscire dall'euro. Non ha un industria ed un economia interna, deve importare tutto, tornare alla dracma con queste premesse sarebbe un disastro. La Grecia è distrutta, non può riprendersi da sola, avrà bisogno degli aiuti degli stati esteri. Aiuto che la Germania gli nega. E' stata l'entrata nell'Europa che l'ha annientata, ma uscire ora non ha più senso.

La nostra situazione è differente, non dimentichiamoci che per quanto male possano andare le cose, siamo ancora una potenza industriale, abbiamo un' economia interna che può essere salvata e che può ripartire alla grande, nonostante ci sia stato un deliberato tentativo di distruggerla e delocalizzarla. L'italia può uscire dall'euro e salvarsi mettendo in conto pochi anni di quelli che saranno solo piccoli disagi se comparati ai decenni si sofferenza che ci aspettano se seguiremo la via dell'unificazione monetaria. Non sono io a dirlo, ma i più grandi economisti del mondo. L'unione monetaria non è un sistema economico, non porta vantaggi ai popoli, è solo un sistema di governo, il motivo per cui vogliono imporcela è un progetto di governo, non un programma economico. E non è complottismo questo, è storia vista e vissuta. Bisogna capirlo questo.

28/02/2013, 10:20

Io sono d'accordo sul fatto che l'Europa sia una trappola però non mi convince chi dice che ne possiamo uscire senza danni o facilmente. Il fatto che non ci sia più una banca nazionale come la Banca d'Italia, il fatto che abbiamo contratto debiti per "secoli" con la BCE, non mi sembrano semplici dettagli o sfumature. E questo è quello che sappiamo. Se poi ci sono state anche ulteriori ingerenze o accordi sotto banco, è anche peggio. Mi sembra ad esempio che l'ardire della Germania nei nostri confronti non sia dovuto solo alla loro arroganza.

28/02/2013, 10:42

Hanna, prova ad ascoltare l'intervista che introduce questo trhead. Claudio Borghi (economista docente dell'Università Cattolica di Milano, giornalista e ex managing director di Deutsche Bank) risponde abbastanza chiaramente alle domande che ti stai ponendo. Uscire dall'euro non sarà indolore, ma sarà meno doloroso che rimanerci e sicuramente meno doloroso di quello che chi fa politica sostiene. Inoltre parte delle sofferenze che dovremmo affrontare per uscire, le stiamo già affrontando.
il debito...il nostro debito interno è sostanzialmente in pareggio, solo leggermente in deficit, il debito estero lo stiamo pagando e continueremo a pagarlo dopo averlo ricontattato con gli strumenti legali che esistono proprio per situazioni come queste. Proprio l'entità del nostro debito estero ci conferisce un notevole potere contrattuale perchè è credito che deve essere recuperato per non innescare una reazione a catena che coinvolgerebbe buona parte degli Stati Europei. Gli accordi sotto banco con quello di cui stiamo discutendo, in realtà c'entrano poco. Tutto viene fatto alla luce del sole solo che noi spesso non abbiamo le informazioni per capire quello che succede. MA ce le possiamo procurare, l'economia è una scienza ed è a nostra disposizione, basta aver voglia di non assoggettarci ai luoghi comuni che vengono proposte come verità inconfutabili.

Contro i luogocomunismi:


Blog di Borghi:
http://www.claudioborghi.com/

Blog di Bagnai:
http://goofynomics.blogspot.it/
http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/abagnai/

28/02/2013, 11:20

Blissenobiarella ha scritto:

Hanna, prova ad ascoltare l'intervista che introduce questo trhead. Claudio Borghi (economista docente dell'Università Cattolica di Milano, giornalista e ex managing director di Deutsche Bank) risponde abbastanza chiaramente alle domande che ti stai ponendo. Uscire dall'euro non sarà indolore, ma sarà meno doloroso che rimanerci e sicuramente meno doloroso di quello che chi fa politica sostiene. Inoltre parte delle sofferenze che dovremmo affrontare per uscire, le stiamo già affrontando.
il debito...il nostro debito interno è sostanzialmente in pareggio, solo leggermente in deficit, il debito estero lo stiamo pagando e continueremo a pagarlo dopo averlo ricontattato con gli strumenti legali che esistono proprio per situazioni come queste. Proprio l'entità del nostro debito estero ci conferisce un notevole potere contrattuale perchè è credito che deve essere recuperato per non innescare una reazione nella catena di debito Gli accordi sotto banco con quello di cui stiamo discutendo, in realtà c'entrano poco. Tutto viene fatto alla luce del sole solo che noi spesso non abbiamo le informazioni per capire quello che succede. MA ce le possiamo procurare, l'economia è una scienza ed è a nostra disposizione, basta aver voglia di non assoggettarci ai luoghi comuni che vengono proposte come verità inconfutabili.

Contro i luogocomunismi:


Blog di Borghi:
http://www.claudioborghi.com/

Blog di Bagnai:
http://goofynomics.blogspot.it/
http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/abagnai/


grazie a Dio a sto mondo c'è ancora qlcn che ragiona.sono pochi ma ancora ci sono.
poi però ci sono gli imbecilli come antonio borghesi, che solo a guardarlo in faccia si capisce quanto sia disonesto, che convincono a loro volta gli idioti che preferiscono nn sforzarsi neanche un pò con il cervellino e gli dicono bravo solo perchè sta li abbronzato, in giacca e cravatta, urla un pò e il gioco è fatto...questi sono quelli che continuano a votare i soliti farabutti.

28/02/2013, 16:45

rmnd ha scritto:

perchè non hai postato l'articolo per intero iniziando dal titolo? [;)]

Leggendo l'articolo per intero Bagnai risulta essere una persona
più responsabile e meno ideologizzata di quanto il tuo trafiletto
lasciasse intendere.



E' semplice... perchè NON condivido in toto il suo pensiero.

E perchè preferisco ascoltare I PREMI NOBEL PER L'ECONOMIA.

Immagine

Per il Premio Nobel, i problemi dell'Europa sono stati provocati dalla moneta unica. "Ha creato disparità". Adesso serve solidarietà, altrimenti ristrutturazione Ue. George Soros: caos politicamente inaccettabile.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -euro.aspx

Roma (WSI) - La crisi dell'euro è colpa dell'euro. Per il professore della Columbia University, Joseph Stiglitz, i problemi economici dell'Europa sono tutti racchiusi lì: nella moneta unica. L'agonia che alcuni Paesi continentali più di altri stanno vivendo è "un disastro provocato dall'uomo e soprattutto dall'euro", ha denunciato il premio Nobel. Ma forse "abbiamo abbastanza solidarietà per cercare di dare vita davvero al progetto dell'euro."

La soluzione che suggerisce è quella di sacrificare l'euro e riformare il "quadro europeo". Una tesi basata sulla realtà dei fatti. L'analisi di Stiglitz parte infatti riconoscendo lo stato di recessione in cui si trovano oggi molti paesi europei. Stiglitz definisce questa situazione una depressione, che sta comportando una perdita enorme di capitale umano.

Mentre in questi anni è stato cavalcata la politica dell'austerity come strategia di crescita, adesso sarebbe più opportuno valutare una completa ristrutturazione dell'Unione europea, piuttosto che degli Stati che la compongono. Una tesi condivisa dal guru di Wall Street, George Soros, convinto che "l'euro abbia fatto nascere a una situazione viziata fin dall'inizio".

Per l'esperto di investimenti è palese che la moneta unica abbia fatto emergere divisioni fra i Paesi europei che sono diventati col passare del tempo sempre più evidenti a causa di Paesi in surplus e in deficit. Una situazione a suo avviso politicamente inaccettabile.

02/03/2013, 11:02

Immagine

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -lira.aspx

02/03/2013, 11:15

Un altro interessante ed esaustivo blog:
http://keynesblog.com/
Rispondi al messaggio