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mercoledì 25 settembre 2013

Cambiamento climatico, le previsioni dell'IPCC smentite dai fatti!

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Questo è molto importante perché su queste false premesse si basa la giustificazione per un genocidio planetario O basta già Fukushima? Vedi articoli a seguito.
Ci aspetta la desertificazione del nord del mondo?

Cambiamento climatico, le previsioni dell'IPCC smentite dai fatti!

Le bugie dell'IPCC hanno le gambe corte e come si dice, il tempo è galantuomo

Il quotidiano DailyMail ha pubblicato

http://www.dailymail.co.uk/news/article-2420783/Worlds-climate-scientists-confess-Global-warming-just-QUARTER-thought--computers-got-effects-greenhouse-gases-wrong.html

un articolo in cui, in base ai nuovi dati l'IPCC ha ammesso che le sue catastrofiche previsioni sul cambiamento climatico erano errate in quanto la crescita reale è stata un quarto di quanto da loro previsto.


Eh già, un piccolo errorino di calcolo.

Inoltre, come anche il grafico evidenzia, l'incremento - la variazione - di temperatura si è arrestato e l'IPCC lo ha ammesso.

Già ad ottobre 2012 il daily mail aveva segnalato che il global warming "si è fermato":

http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-2217286/Global-warming-stopped-16-years-ago-reveals-Met-Office-report-quietly-released--chart-prove-it.html

Global warming stopped 16 years ago, reveals Met Office report quietly released... and here is the chart to prove it

Il daily mail nell'articolo attuale riporta:

They recognise the global warming ‘pause’ first reported by The Mail on Sunday last year is real – and concede that their computer models did not predict it. But they cannot explain why world average temperatures have not shown any statistically significant increase since 1997.

Cioè l'IPCC ha ammesso che la temperatura ha smesso di crescere, e i loro modelli teorici non prevedevano questo.

Non possono spiegare come mai le temperature medie mondiali siano rimaste sostanzialmente stabili dal 1997 in poi.

Immagine

Capito?

Oh ma non crederai mica ai blog complottisti vero?

Ecco bravo fidati solo dei paradigmi ufficiali - quelli che poi vengono smentiti dai fatti.

Il dailymail si diverte a strapazzare la credibilità di questi sapientoni dell'IPCC aggiungendo perfidamente nel suo articolo:

"essi ammettono che molte zone del mondo sono state calde allo stesso livello attuale per decenni tra il 950 e il 1250 - secoli prima della rivoluzione industriale e quando la popolazione e i livelli di CO2 erano molto minori di adesso."

lThey admit large parts of the world were as warm as they are now for decades at a time between 950 and 1250 AD – centuries before the Industrial Revolution, and when the population and CO2 levels were both much lower.

"L'IPCC ammette che mentre i modelli al computer prevedevano una riduzione del ghiaccio dell'antartico, esso è attualmente cresciuto a un nuovo livello record. E nuovamente l'IPCC non può spiegare perchè."

lThe IPCC admits that while computer models forecast a decline in Antarctic sea ice, it has actually grown to a new record high. Again, the IPCC cannot say why.

questa immagine è relativa al polo nord: si noti la differenza tra il 2012 e il 2013

Immagine

Riassumendo: Il punto è che l'IPCC è stato smentito dai fatti

<>

Nonostante questi dati l'IPCC è più sicuro che mai che il riscaldamento globale (ma è reale?) sia colpa dell'uomo.

<[i]mainly humans’ fault.>>[/i]

Ora qualcuno potrebbe dire beh qual è il problema? Produrremo energia pulita...

Non è certo questa la questione.

Il punto vero è la tecnica di manipolazione di massa: Problema-Reazione-Soluzione.

Quando crei la percezione di un "problema" (riscaldamento globale) esso produce una reazione (preoccupazione nelle persone e disponibilità ad accettare soluzioni per risolverlo).... poi diventa molto facile far accettare la soluzione, che non sarebbe stata accettata in assenza di un problema.

Gli americani avrebbero accettato di andare a invadere l'Iraq e l'Afganistan? Certo che no! Ma dopo l'11 settembre sono stati d'accordo. Ecco la forza di questo stratagemma.

Per quanto riguarda il "problema" del riscaldamento globale - ecco qui le soluzioni:

1) geoingegneria come "soluzione" al "problema" del riscaldamento globale

http://fractionsofreality.blogspot.fr/2013/09/lonu-valuta-la-geo-ingegneria-come_20.html

power point su geoingegneria e scie chimiche

2) riduzione della popolazione mondiale come "soluzione" al problema del riscaldamento globale

http://wwwblogdicristian.blogspot.com/2013/09/ridurre-la-popolazione-tanti-grandi-del.html

Per questo non ammetteranno mai il ruolo del sole sul clima: DEVE essere colpa dell'uomo perchè l'Agenda dell'Elite possa avanzare.

grafico dell'attività solare

Pubblicato da Risveglio Globale

Ci aspetta la desertificazione del nord del mondo?

Fonte:Terra Real Time

Ora il Giappone trema. Non per uno dei tanti terremoti ma per paura. La situazionea Fukushima, infatti, potrebbe esplodere. Secondo quanto scrive libreidee.org,le autorità hanno finora mentito ai giapponesi e al mondo intero: Fukushima era una struttura a rischio, degradata dall’incuria. Un impianto che andava chiuso molti anni fa, ben prima del disastro nucleare del marzo 2011. Ma soprattutto da allora la centrale non ha smesso di emettere radiazioni letali. E ora Tokyo deve ammetterlo.

Nessuno sa esattamente in che stato siano i reattori collassati: si teme addirittura una imminente “liquefazione” del suolo.

L’operazione più pericolosa comincerà a novembre, quando sarà avviata la rimozione di 400 tonnellate di combustibile nucleare. Operazione mai tentata prima su questa scala, avverte la “Reuters”: si tratta di contenere radiazioni equivalenti a 14.000 volte la bomba atomica di Hiroshima. Enormità: bonificare Fukushima –ammesso che ci si riesca – richiederà 11 miliardi di dollari.

Immagine

Setutto va bene, ci vorranno 40 anni. Gli scienziati non hanno idea del vero stato dei nuclei dei reattori, riassume il “Washington’s Blog”: le radiazioni potrebbero investire la Corea, la Cina e la costa occidentale del Nord America. E anche gli scienziati lanciano l'allarme. "Se anche solo una delle piscine di stoccaggio dovesse crollare", avvertono l’esperto nucleare Arnie Gundersen e il medico Helen Caldicott, non resterebbe che "evacuare l’emisfero nord della Terra e spostarsi tutti a sud dell’equatore". Un allarme di così vasta portata, che disorienta anche gli esperti più prudenti.

Come Akio Matsumura, già consulente Onu, secondo cui la rimozione dei materiali radioattivi dai bacini del combustibile di Fukushima è "una questione di sopravvivenza umana". Migliaia di lavoratori e una piccola flotta di gru,riferisce il “New York Times”, si preparano a "evitare un disastro ambientale ancora più profondo, che ha già reso la Cina e gli altri paesi vicini sempre più preoccupati". Obiettivo, neutralizzare le oltre 1.300 barre di combustibile esaurito dall’edificio del reattore 4. "Leconseguenze – conferma il “Japan Times” – potrebbero essere di gran lunga piùgravi di qualsiasi incidente nucleare che il mondo abbia mai visto: se unabarra di combustibile cadesse, si rompesse o si impigliasse mentre vienerimossa, i possibili peggiori scenari includono una grande esplosione, unafusione nel bacino o un grande incendio".

Free animals

L'ONU valuta la Geo-ingegneria come mezzo per salvare il clima.

La Russia esorta le Nazioni Unite di includere la Geo Ingegneria nel rapporto sul clima.

FONTE

Tradotto e Riadattato da Fractions of Reality

Il governo russo sta chiedendo di includere "l'hacking del pianeta" nel rapporto riguardante la scienza del clima, come i documenti trapelati su questo argomento dimostrano.

Secondo i documenti ottenuti dal Guardian la Russia starebbe spingendo per includere nella relazione dell'ONU, in programma la prossima settimana e riguardante la scienza che studia il clima, il supporto e l'impiego per le tecnologie controverse riguardanti la geo-ingegnerizzazione del clima del pianeta.

Intanto gli scienziati del clima si preparano, chiamati a raccolta a Stoccolma (IPCC), per dibattere sugli aspetti del cambiamento climatico e per presentare lo studio più autorevole fatto finora dalla scienza riguardante il cambiamento climatico. E' emerso che il governo russo sta chiedendo di includere in questo rapporto anche "l'hacking del pianeta". Va ricordato che L'IPCC non ha mai incluso la geo-ingegneria tra le sue valutazioni principali prima d'ora.

I documenti visti dal Guardian riportano una richiesta Russa di includere nella relazione, la geo-ingegneria come una "possibile soluzione di questo problema [del cambiamento climatico]. La Russia sostiene che l'impiego delle metodologie utilizzate nella geoingegneria possano servire per stabilizzare il clima attuale." La Russia ha anche evidenziato che i suoi scienziati stanno sviluppando, da tempo, tecnologie legate alla geoingegneria.

La Geo-ingegneria mira a raffreddare la Terra con vari metodi tra cui l'irrorazione con aerosol di solfato nello stratosfera per riflettere la luce solare, o la fertilizzazione degli oceani con il ferro.

Tali idee sono sempre più oggetto di discussione da parte degli scienziati occidentali e dei governi. L'idea è di ideare dei piani B per affrontare il cambiamento climatico.Il professor Sir Martin Rees invoca l'utilizzo di certi sistemi per guadagnare tempo mentre vengono sviluppate fonti di energia pulita. Ma queste tecniche sono state criticate come un modo per i potenti e le nazioni industrializzate per schivare gli impegni presi per ridurre le emissioni di carbonio.

Alcuni modelli hanno dimostrato che la geo-ingegneria potrebbe essere efficace nel ridurre la temperatura della Terra, ma la manipolazione dei sistemi planetari in zone sensibili del mondo potrebbe anche provocare conseguenze impreviste e drastiche a livello globale, come la pioggia in quantità abbondanti.

Rispondendo agli sforzi della campagna messa in atto, prima della presentazione della relazione, per screditare la scienza che studia il clima, il presidente dell'IPCC, Rajendra K. Pachauri, si è detto fiducioso che le spiegazioni scientifiche contenute nella relazione e gli elevati standard della scienza applicata renderanno la soluzione proposta, l'azione ideale per il clima. Egli ha detto: "Verranno fornite abbastanza informazioni in modo tale che le persone razionali di tutto il mondo potranno vedere e leggere coi loro occhi che occorre agire sul cambiamento climatico."

Lo scienziato russo Yuri Izrael, che ha partecipato a gruppi di studio composti da esperti dell'IPCC, era un consigliere dell'ex presidente russo Vladimir Putin e ha condotto un esperimento nel 2009 riguardante le particelle spruzzate da un elicottero per valutare quanto la luce del sole venisse bloccata dalle irrorazioni di aerosol. Laprova prevista in Gran Bretagna che avrebbe dovuto impiegare un palloncino attaccato ad un tubo flessibile di 1 km per irrorare è stato impedito, dopo una protesta pubblica.

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Gli osservatori hanno suggerito che l'ammissione della Russia in tema di geo-ingegneria potrebbe metterla in violazione della moratoria ONU sui progetti di modificazioni climatiche stabilite dalla Convenzione sulla biodiversità nel 2010. Il caso dovrebbe essere discusso in una riunione di emergenza, coordinato da un comitato scientifico, nel convegno che si riunisce a Montreal nel mese di ottobre.

Organizzazioni della società civile hanno già sollevato preoccupazioni sul gruppo di esperti che nel rapporto IPCC stanno scrivendo la sezioni relativa alla geo-ingegneria. Il motivo va ricercato nel fatto che questi esperti sono sotto l'influenza dominante di Stati Uniti, Regno Unito e Canada in quanto sostenitori dell'applicazione della geoingegneria. Addirittura questi paesi hanno chiesto finanziamenti pubblici per esperimenti su larga scala e hanno sottoscritto brevetti commerciali per l'impiego di tali tecnologie in ambito geo-ingegneristico. Uno scienziato di nome David Keith dell'Università di Harvard, ha servito come co-presidente in un gruppo dedicato allo studio delle modificazioni climatiche. Egli gestisce una società di geo-ingegneria privata e ha in programma dei test in New Mexico, inoltre sta pubblicizzando un nuovo libro chiamato "Il caso della ingegnerizzazione del clima".

Quasi 160 società civile ed organizzazioni ambientali hanno firmato una lettera nel 2011 sollecitando cautela e invitando l'IPCC a non legittimare la geo-ingegneria.

Silvia Ribeiro, direttore del gruppo di avanguardia tecnologica ETC in America Latina, ha dichiarato: "Abbiamo fatto più avvertimenti sostenendo che alcuni personaggi legati alla geo-ingegneria stanno cercando di dirottare l'agenda dei lavori dell'IPCC, un istituto con elevata credibilità e spessore, per sfruttare la sua nomea in modo tale da propagandare la geo-ingegneria come soluzione per i problemi del clima. L'opinione pubblica e i politici devono stare in guardia contro l'insistenza con cui questi personaggi stanno spingendo per una soluzione pericolosa, immorale e del tutto dannosa per il nostro pianeta, oltre ad essere [la geo-ingegneria] una falsa soluzione per combattere il cambiamento climatico. Ribadiamo che la geo-ingegneria dovrebbe essere vietata da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "

Matthew Watson, docente presso l'Università di Bristol nel dipartimento di scienze e membro di uno dei team dietro al progetto annullato del palloncino in UK, ha dichiarato: "In generale l'IPCC dovrebbe pensare alla geo-ingegneria ? Sì. Se mi chiede se voglio vedere, all'interno del dibattito, dell'unilateralismo o fanatismo religioso per le modifiche climatiche, La risposta è certamente no. Le persone che non amano la geo-ingegneria suggeriranno che l'IPCC è un metodo per normalizzare l'impiego di tali tecnologie."

E ha aggiunto: "L'IPCC deve essere molto attento a come gestisce questa situazione legata alla geo-ingegneria. E' chiaramente un argomento verso cui le persone mostrano una particolare attenzione."

Mentre l'IPCC è inteso per essere un gruppo scientifico di tipo consultivo , i delegati governativi hanno rivisto la relazione e prenderanno una decisione finale a riguardo alla fine del mese a Stoccolma.

Svezia, Norvegia e Germania hanno espresso più scetticismo sulla geo-ingegneria e hanno chiesto che la relazione sottolinei i suoi potenziali pericoli e rischi.

"Le informazioni sulla geo ingegneria sono troppo ottimistiche e non riflettono adeguatamente l'attuale mancanza di conoscenza o addirittura i rischi elevati connessi a tali metodi", ha osservato il governo tedesco.

La Geoingegneria è destinata a svolgere un ruolo molto più centrale nei prossimi rapporti dell'IPCC che usciranno nel 2014. Gli osservatori sono rimasti sorpresi che si sia già iniziato a parlare di questi temi in questa prima relazione importante, poiché lo scopo era più volto verso la valutazione scientifica rispetto ad eventuali strategie per studiarne la sua applicazione.

Gli uomini legati al governo di Mosca ed impegnati come negoziatori del clima non hanno risposto a una nostra richiesta di commento.

http://fractionsofreality.blogspot.com/2013/09/lonu-valuta-la-geo-ingegneria-come_20.html

[align=right]Source: DIETRO IL SIPARIO: Cambiamento... dell'IPCC smentite dai fatti! [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 26/09/2013, 21:21, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 05/10/2013, 12:33 
Prime gelate notturne sulle pianure di Ungheria e Romania, Budapest e Bucarest scendono a -1°C

sabato 5 ottobre 2013, 02:33 di Daniele Ingemi
E’ una fredda notte in molti paesi dell’est Europa, dai Balcani all’Ucraina, dove i termometri stanno sprofondando al di sotto dei +0°C, anche nelle aree pianeggianti. Delle deboli gelate, esacerbate da intense inversioni termiche prodotte dal robusto promontorio anticiclonico di blocco che domina sulla regione carpatica-danubiana, in queste ore sono già in atto fra le pianure ed i bassopiani di Ungheria, Romania e Polonia, dove al momento si registrano minime sui -1°C -2°C. Ma le prime precoci gelate autunnali si stanno verificando anche in alcune capitali europee. Sia a Budapest che a Bucarest, attualmente, i termometri oscillano fra i +0°C ed i -1°C, con picchi fino a -2°C nelle zone periferiche. Durante la prossima nottata minime negative si archivieranno pure fra Slovacchia e nord della Serbia, dove i cieli sereni e l’assenza di ventilazione, stanno creando le situazioni ideali per forti inversioni termiche.

http://www.meteoweb.eu/2013/10/prime-ge ... 1c/229768/


Ultima modifica di ubatuba il 05/10/2013, 12:34, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/10/2013, 12:41 
questa incredibile nube eì stata fotografata negli usa,generata dal tornado alley



Immagine:
Immagine
37,51 KB

x altre foto:
http://tecnologia.it.msn.com/wired/nubi ... -cieli-usa


Ultima modifica di ubatuba il 14/10/2013, 12:43, modificato 1 volta in totale.

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sabato 2 novembre 2013

La Terra come Target & Arma: “Come distruggere l’ambiente”

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fonte: www.nogeoingegneria.com

Curriculum: Gordon MacDonald

Disse Rosalie Bertell: ”Quello che è previsto ora sono guerre climatiche e meteorologiche, guerre in cui terremoti e vulcani, inondazioni e siccità, uragani e piogge monsoniche avranno un ruolo”.
Un geofisico di spicco confermava questa inquietante prospettiva circa 50 anni fa.
Nel 1966, Gordon J.F. MacDonald, allora direttore associato dell’Istituto di Geofisica e Fisica Planetaria della University of California di Los Angeles aveva contribuito al libro “Unless Peace Comes” (1). Un capitolo della sua opera, frequentemente citato, si intitola: “Come distruggere l’ambiente”.
Qual’era lo scopo dello scienziato? Esporre l’intero programma o intendeva avvisare? MacDonald era nel 1966 membro dell’Organo di Consulenza Presidenziale ed in seguito membro del consiglio per il controllo tecnologico con propositi militari.

Nel 1968 MacDonald scriveva: “Entro l’anno 2018, la tecnologia metterà a disposizione ai leader delle maggiori nazioni una varietà di tecniche per condurre una guerra segreta, di cui solo una minima parte delle forze di sicurezza debbano essere informate. Una nazione può attaccare un concorrente di nascosto con mezzi batteriologici, indebolire accuratamente la popolazione (seppure con un minimo di morti) prima di prendere il controllo con le proprie forze armate. In alternativa, potrebbero essere impiegate le tecniche di modificazione del clima per causare prolungati periodi di siccità o tempeste, indebolendo in tal modo la capacità di una nazione e costringendola ad accettare le richieste del concorrente”.
Nella pubblicazione di questa raccolta di testi con il titolo Toward the year 2018 (2) troviamo le voci di una dozzina di eminenti personaggi di spicco tra scienza e tecnologia, tra di essi MacDonald traccia le sue (pre)visioni sulle guerre future nel capitolo “Space”.

Secondo le descrizioni di MacDonald, solo in pochi nella comunità militare o scientifica devono sapere ciò che effettivamente accade in caso di guerra con armi che simulano eventi naturali. C’è da chiedersi: quale possibilità avrà un comune cittadino di differenziare tra tsunami, tornado, uragani, alluvioni, terremoti indotti dalla mano dell’uomo ed eventi naturali?
MacDonald ha pubblicato numerosi saggi e articoli sul futuro della tecnologia delle armi. La sua posizione all’apice del complesso militare-industriale-accademico gli ha permesso di avere informazioni ed idee piuttosto precise su disegni e progetti “in incubatrice”.

Il suo contributo al libro “Unless Peace Comes” (A meno che non venga la pace) parla della manipolazione ed il controllo del tempo e del clima. MacDonald include in questo abbozzo del futuro impressionanti strumenti di manipolazione delle forze della natura e dell’ambiente: l’uso distruttivo delle onde dell’oceano (tsunami), la fusione o destabilizzazione delle calotte polari (manipolazioni, spostamenti, fusione di enormi superfici di ghiaccio), uragani controllati ed usati come un’arma, la riduzione intenzionale dell’ozono, raffreddamento e riscaldamento del pianeta (raffreddare introducendo materiali nell’alta atmosfera capaci di assorbire la luce in entrata o riscaldare trattenendo il calore in uscita) la creazione di terremoti artificiali e la manipolazione del cervello umano utilizzando le microonde, influenzando i campi energetici della terra.
MacDonald ha scritto: “La modifica ambientale sarà un sistema d’arma attraente in qualsiasi scontro militare nel prossimo futuro (…) Le operazioni che portano a tali condizioni possono essere condotte di nascosto, dal momento che le grandi instabilità presenti in natura che producono tempeste, inondazioni, siccità, terremoti e maremoti, sono viste come insolite ma non inaspettate.”
guerr
Oggi le calotte polari si stanno sciogliendo, lo strato di ozono si è sfasciato, molti, troppi di questi progetti pare siano diventati realtà.

http://www.nogeoingegneria.com/portfolio-view/gordon-macdonald/

Traduzione by NOGEOINGEGNERIA.COM

Fonti:
(1) How to wreck the environment – Belfort-Group.eu
(2) GORDON MADONALD: TOWARD THE YEAR 2018 THE FOREIGN POLICY ASSOCIATION 1968 pag.34

[align=right]Source: LatanadiZak: La Terra come Tar...me distruggere l’ambiente” [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 02/11/2013, 15:40, modificato 1 volta in totale.


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... Hai voja prima che ci riescano ...[;)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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Magari entro l'8 dicembre ci riescono [:)]



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Cita:
Più poveri e guerre nel futuro
Ipcc: 'Colpa del riscaldamento globale'

Il riscaldamento globale causato dall'uomo accentuerà i problemi del mondo, causando un aumento della povertà, delle inondazioni, delle guerre e delle malattie. A dipingere un 'futuro' più violento e povero per il mondo è una bozza del rapporto dell'Intergovernmental Panel of Climate Change, l'organizzazione intergovernativa creata dall'Onu che si è aggiudicata il premio Nobel nel 2007 insieme ad Al Gore.

Le conseguenze del riscaldamento globale si faranno sentire soprattutto sui più deboli, ma nessuno potrà sfuggire: la crescita economia mondiale rallenterà e il divario fra ricchi e poveri si accentuerà. Il rapporto, che sarà ufficialmente pubblicato in marzo e che sarà oggetto di revisione nei prossimi mesi, fotografa come il riscaldamento globale stia già avendo effetti sullo stile della vita della popolazione e cerca di delineare quello che accadrà in futuro, incluso un forte calo del reddito che peggiorerà la piaga della povertà, che sarà esacerbata soprattutto nei paesi a medio e basso reddito.

''Nel 21mo secolo l'impatto del riscaldamento globale rallenterà la crescita economica e la riduzione della povertà - si legge nel rapporto -, erodendo la sicurezza alimentare''. L'aumento delle temperature ridurrà infatti la produzione di granturco mettendo a rischio le forniture alimentari globali e facendo salire i prezzi in un momento in cui la richiesta di cibo è in aumento. L'aumento delle temperature causerà un calo della produzione di granturco fino al 2% ogni dieci anni per il resto del secolo. I rischi per l'agricoltura sono particolarmente elevati per i ''paesi tropicali, considerato anche il maggior tasso di povertà'' mette in evidenza il rapporto, in cui gli scienziati descrivono anche un mondo naturale in agitazione, con piante e animali che colonizzano nuove aree per cercare di fuggire all'aumento delle temperature, con il rischio di estinzione.

Il rapporto però mette in evidenza come non sia ancora troppo tardi per ridurre le emissioni così da ridurre i futuri rischi del cambiamento climatico. E invita alla pazienza: a fronte di forti investimenti per limitare le emissioni nocive, i risultati non saranno immediati e probabilmente non saranno osservabili prima della fine del secolo.


http://www.televideo.rai.it/televideo/p ... 20Rapporto


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MAH.........




Diramato un’importante ordine esecutivo del Presidente USA

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http://www.nocensura.com/2013/11/dirama ... utivo.html

martedì 5 novembre 2013

Di Gabriele Lombardo

È arrivato uno dei più importanti ordini esecutivi nazionali del Presidente americano Barack Obama. Il testo preso direttamente dalla Casa Bianca è importante ed interessante perché inizia spiegando i cambiamenti climatici attuali e che ci aspetteranno da qui a poco. Al suo interno si parla di acidificazione dei mari, aumento di temperature calde, siccità in alcune aree, piogge torrenziali in altre, si parla persino di scioglimento del permafrost, ovvero del ghiaccio che si trova sotto terra (ovvia conseguenza dello scioglimento di quello di superficie). Insomma una catastrofe planetaria senza precedenti, che coinvolgerà non solo l’America del Nord, ma l’intero Pianeta.

Nel documento non si parla di Fukushima e la catastrofe del Pacifico, né delle isole di spazzatura galleggiante che hanno di fatto reso l’Oceano Pacifico una distesa desolata di morte nella sua zona centrale o sulla giusta via per divenirlo. A seguire l’intero documento copiato, ed il link diretto alla pagina della Casa Bianca.


Ordine Esecutivo – Preparare gli Stati Uniti
per gli impatti dei cambiamenti climatici


Ordine Esecutivo

(vedi l'ordine esecutivo in inglese sul sito della Casa Bianca)
http://www.whitehouse.gov/the-press-off ... ate-change

——-
PREPARAZIONE DEGLI STATI UNITI PER GLI IMPATTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

Con l’autorità conferitami come Presidente dalla Costituzione e le leggi degli Stati Uniti d’America, e al fine di preparare la nazione per gli impatti dei cambiamenti climatici intraprendendo azioni per migliorare la preparazione e la resilienza climatica, si è così ordinato come segue :

Sezione 1. Politica. Gli impatti dei cambiamenti climatici – tra cui un aumento di periodi prolungati di temperature troppo elevate, acquazzoni più pesanti, con un incremento di incendi, più gravi siccità, scioglimento del permafrost, l’acidificazione degli oceani, e l’aumento del livello del mare – stanno già interessando le comunità, naturale risorse, gli ecosistemi, le economie e la salute pubblica in tutta la nazione. Questi impatti sono spesso più significativo per le comunità che già devono affrontare sfide economiche o di salute, e per le specie e gli habitat che stanno già affrontando altre pressioni. La gestione di questi rischi richiede preparazione deliberata, una stretta collaborazione, e la pianificazione coordinata dal governo federale, come pure dalle parti interessate, per facilitare federali, statali, locali, tribali, del settore privato, senza scopo di lucro e gli sforzi del settore per migliorare la preparazione del clima e la resilienza; contribuire a salvaguardare la nostra economia, le infrastrutture, l’ambiente e le risorse naturali, e di assicurare la continuità del potere esecutivo e di agenzia (agenzia), operazioni, servizi e programmi.

A fondamento di un’azione coordinata sul cambiamento climatico preparazione e capacità di recupero attraverso il governo federale è stato istituito con l’Ordine Esecutivo 13514 del 5 ottobre 2009 (Leadership federale nel ambientale, Energia, e risultati economici), e la Interagency Climate Change Task Force Adattamento guidato dal Council on Environmental Quality (CEQ), l’Office of Science and Technology Policy (OSTP), e la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). Inoltre, attraverso il Global Change Research Program statunitense (USGCRP), istituito dalla sezione 103 del Global Change Research Act del 1990 (15 USC 2933), e programmi e attività di agenzia, il governo federale continuerà a sostenere la ricerca scientifica, le capacità di osservazione e le valutazioni necessarie per migliorare la nostra comprensione e risposta al cambiamento climatico e le sue conseguenze sulla nazione.
Il governo federale deve costruire sui recenti progressi e perseguire nuove strategie per migliorare la preparazione della Nazione e la resilienza. In tal modo, le agenzie dovrebbero promuovere: (1) impegnato e forti partnership e la condivisione delle informazioni a tutti i livelli di governo, (2) il rischio decisionale informato e gli strumenti di agevolazione; (3) adattativo di apprendimento, in cui le esperienze servono come opportunità per informare e regolare le azioni future, e (4) pianificazione della preparazione.
Sez. 2. Modernizzare i programmi federali per appoggiare Climate Investment resiliente. (A) Per sostenere gli sforzi delle regioni, gli Stati, le comunità locali, e tribù, tutte le agenzie, coerenti con le loro missioni e in coordinamento con il Consiglio sul Clima preparazione e resilienza (Consiglio) stabilito nel paragrafo 6 della presente ordinanza, deve:

(I) individuare e cercare di eliminare o riformare le barriere che scoraggiano gli investimenti o altri interventi per aumentare la resistenza della nazione di cambiamenti climatici, garantendo nel contempo la continuità della protezione della salute pubblica e dell’ambiente;
(Ii) le politiche di riforma e dei programmi federali di finanziamento che potrebbero, forse involontariamente, aumentare la vulnerabilità dei sistemi naturali o da incasso, settori economici, le risorse naturali, o le comunità a cambiare i rischi legati al clima;
(Iii) identificare le opportunità per sostenere e incoraggiare più intelligenti, più investimenti resistenti ai cambiamenti climatici da parte degli Stati, le comunità locali e le tribù, tra cui, fornendo incentivi attraverso la guida dell’agenzia, borse di studio, assistenza tecnica, misure di performance, questioni di sicurezza, e di altri programmi, tra cui in contesto di sviluppo delle infrastrutture, come riflesso in ordine esecutivo 12893 del 26 gennaio 1994 (Principi per gli investimenti federali Infrastructure), la mia nota del 31 agosto 2011 (sviluppo delle infrastrutture attraverso l’accelerazione più efficiente ed efficace autorizzazione e di Analisi Ambientale), Executive Order 13604 del 22 marzo 2012 (Miglioramento delle prestazioni del Federal Permitting e revisione di progetti di infrastrutture), e la mia nota del 17 maggio 2013 (rinnovamento della valutazione federale Infrastrutture e permettendo regolamenti, politiche e procedure) e
(Iv) relazione sui loro progressi nel raggiungimento dei requisiti sopra individuati, tra cui pietre miliari compiuto e pianificato, in Adaptation agenzia prevede sviluppato ai sensi del comma 5 del presente ordine.
(B) Nello svolgimento di questa sezione, le agenzie dovrebbero anche prendere in considerazione le raccomandazioni della statale, locale, e tribali Leader Task Force on Climate preparazione e resilienza (Task Force) stabilito nella sezione 7 della presente ordinanza e il National Infrastructure Advisory Council istituito Ordine Esecutivo 13231 del 16 ottobre 2001 (protezione delle infrastrutture critiche nell’era dell’informazione), e proseguito con l’Ordine Esecutivo 13652 30 settembre 2013 (Continuazione di taluni comitati consultivi federali).
(C) gruppi di collegamento incaricati di coordinare e modernizzare i processi federali relativi allo sviluppo ed integrazione di entrambe le infrastrutture antropiche e naturali, valutazione di questioni di equità sociale e di salute pubblica, la salvaguardia delle risorse naturali, e di altre questioni influenzati dai cambiamenti climatici – tra cui il Comitato direttivo per le infrastrutture federale Permitting e Review Process Improvement stabilito da Ordine Esecutivo 13604, la Task Force sui porti stabilito il 19 luglio 2012, il Gruppo di Lavoro Interministeriale di Coordinamento per lo sviluppo energetico nazionale e permettendo in Alaska istituito con Ordine Esecutivo 13580 del 12 luglio 2011, e la Federal Interagency Working Group on Giustizia ambientale istituito con Ordine Esecutivo 12898 del 11 febbraio 1994 – è responsabile di assicurare che il cambiamento climatico rischi connessi sono rilevati in tali processi e devono lavorare con le agenzie in possesso dei requisiti previsti avanti in sottosezioni (a) e (b) di questa sezione.
Sez. 3. Gestione di terre ed acque per climatici preparazione e resilienza. Entro 9 mesi dalla data di questo ordine e in coordinamento con gli sforzi descritti nella sezione 2 della presente ordinanza, i capi dei Dipartimenti della Difesa, degli Interni, e l’agricoltura, l’Environmental Protection Agency, NOAA, la Federal Emergency Management Agency, l’Army Corps of Engineers, e di altre agenzie, come raccomandato dal Consiglio stabilito nella sezione 6 della presente ordinanza devono lavorare con la Cattedra di QVC e il direttore dell’Ufficio di Gestione e Bilancio (OMB) per completare un inventario e valutazione della proposta e modifiche completate al loro politiche legate all’acqua, programmi e regolamenti necessari per rendere spartiacque della Nazione, le risorse naturali e gli ecosistemi e le comunità e le economie che dipendono da loro, più resistenti di fronte a un clima che cambia terra-e. Inoltre, riconoscendo i molti benefici infrastrutture naturali della nazione fornisce, le agenzie devono, ove possibile, concentrarsi sulle regolazioni di programma e di politica che promuovono il duplice obiettivo di una maggiore adattabilità ai cambiamenti climatici e il sequestro del carbonio, o di altre riduzioni alle fonti del cambiamento climatico. La valutazione comprende una timeline e un piano per apportare modifiche alle politiche, programmi e regolamenti. Agenzie si basano sulle iniziative già realizzate o in corso, come indicato in piani di adattamento delle agenzie, come discusso nella sezione 5 della presente ordinanza, così come recenti interdipartimentale clima strategie di adattamento, come il Piano di Azione Nazionale: Priorità di gestione delle risorse d’acqua dolce in un clima che cambia , pubblicato 28 ottobre 2011, il National Fish, Wildlife and Plants Clima strategia di adattamento , pubblicato 26 marzo 2013, e il piano di attuazione della politica di Ocean Nazionale , pubblicato 16 aprile 2013.
Sez. 4. Fornendo informazioni, dati e strumenti per il cambiamento climatico preparazione e resilienza. (A) A sostegno di Federal, gli sforzi regionali, statali, locali, tribali, del settore privato e senza scopo di lucro del settore per prepararsi agli impatti dei cambiamenti climatici, i Dipartimenti della Difesa, degli Interni, Agricoltura, Commercio, Salute e Servizi Umani, Housing and Urban Development, Trasporti, Energia e Sicurezza Nazionale, l’Environmental Protection Agency, la National Aeronautics and Space Administration, e tutte le altre agenzie, come raccomandato dal Consiglio stabilito nella sezione 6 della presente ordinanza, devono, sostenuto da USGCRP, lavorano insieme di sviluppare e fornire dati autorevoli, facilmente accessibile, usabile, e tempestiva, informazioni e strumenti di supporto alle decisioni in materia di preparazione del clima e la resilienza.
(B) Nel quadro della politica dei dati aperti più ampio, CEQ e OSTP, in collaborazione con OMB e coerente con l’ordine esecutivo 13642 del 9 maggio 2013 (Fare aperto e leggibile macchina il nuovo valore predefinito per l’Informazione del governo), supervisiona la creazione di un portale web-based su “Data.gov” e il lavoro con le agenzie di identificare, sviluppare, e l’integrazione di dati e strumenti attinenti alle tematiche del clima e decisionali. Agenzie coordinano il loro lavoro su questi dati e gli strumenti con i relativi consigli fra agenzie e comitati, come la Nazionale della Scienza e della Tecnologia e quelli che supportano l’attuazione della direttiva presidenziale Politica-21 del 12 febbraio 2013 (sicurezza delle infrastrutture critiche e la resilienza).
Sez. 5. Pianificazione Agenzia federale per il cambiamento climatico relativo rischio. (A) In linea con l’ordine esecutivo 13514, le agenzie hanno sviluppato piani di adattamento di agenzia e li fornite CEQ e OMB. Questi piani di valutare il cambiamento più significativo i rischi legati al clima, e le vulnerabilità, attività di agenzia e missioni sia nel breve e lungo termine, e le azioni di struttura che le agenzie dovranno adottare per gestire tali rischi e vulnerabilità. Sulla base di questi sforzi, ogni agenzia deve sviluppare o continuare a sviluppare, implementare e aggiornare i piani completi che integrano considerazione dei cambiamenti climatici nelle attività di agenzia e gli obiettivi generali di missione e di presentare i piani per QVC e OMB per la revisione. Ogni piano di adeguamento dell’Agenzia comprendono:
(I) identificazione e valutazione dei cambiamenti climatici relativi impatti, nonché rischi per la capacità dell’agenzia per compiere le sue missioni, operazioni e programmi;
(Ii) una descrizione dei programmi, le politiche e piani che l’agenzia ha già messo in atto, così come altre azioni, l’Agenzia assumerà, per gestire i rischi climatici a breve termine e costruire la resilienza a breve e lungo termine;
(Iii) una descrizione di come ogni cambiamento relativo rischio climatico individuato ai sensi del paragrafo (i) del presente comma che viene ritenuto così importante che ostacola la missione statutaria di un ente o operazione sarà affrontato, anche attraverso altre disposizioni esistenti dell’agenzia;
(Iv) una descrizione di come l’agenzia prenderà in considerazione la necessità di migliorare l’adattamento del clima e la resilienza, tra i costi ei benefici di tale miglioramento, rispetto ai fornitori di agenzia, supply chain, di investimenti immobiliari e acquisti di beni strumentali come l’aggiornamento di agenzia politiche per il leasing, aggiornamenti costruzione, spostamento degli impianti e delle attrezzature esistenti, e la costruzione di nuovi impianti, e
(V) una descrizione di come l’agenzia contribuirà agli sforzi coordinati tra agenzie per sostenere la preparazione del clima e la resilienza a tutti i livelli di governo, compreso il lavoro di collaborazione tra gli uffici e gli hub regionali delle agenzie, e attraverso lo sviluppo coordinato di informazioni, dati e strumenti, coerente con la sezione 4 del presente ordine.
(B) Agenzie riferiranno sui progressi compiuti nei loro piani di adattamento, così come tutti gli aggiornamenti apportati ai piani, attraverso il processo di Piano di Performance annuale Strategico di Sostenibilità. Agenzie aggiornano regolarmente i loro piani di adattamento, completando il primo aggiornamento entro 120 giorni dalla data della presente ordinanza, con ulteriori aggiornamenti regolari successivamente, dovuto non oltre il 1 ° anno dopo la pubblicazione di ciascuna relazione di valutazione del clima Quadriennale Nazionale previsto dalla sezione 106 del Global Cambiare Research Act del 1990 (15 USC 2936).
Sez. 6. Consiglio il Clima preparazione e resilienza.
(A) l’istituzione. Si stabilisce un Consiglio interministeriale sul clima preparazione e resilienza (Consiglio).
(B) di appartenenza. Il Consiglio sarà co-presieduto dal Presidente del CEQ, il direttore di OSTP, e l’Assistente del Presidente per la Sicurezza Nazionale e antiterrorismo. Inoltre, il Consiglio include alti funzionari (segretario o funzionario equivalente) da:
(I), il Dipartimento di Stato;
(Ii) del Dipartimento del Tesoro;
(Iii) il Dipartimento della Difesa;
(Iv) il Dipartimento di Giustizia;
(V) il Dipartimento degli Interni;
(Vi) il Dipartimento dell’Agricoltura;
(Vii) il Dipartimento del Commercio;
(Viii) il Dipartimento del Lavoro;
(Ix) del Dipartimento di Salute e Servizi Umani;
(X), il Dipartimento della Casa e dello sviluppo urbano;
(Xi) il Dipartimento dei Trasporti;
(Xii) il Dipartimento per l’energia;
(Xiii) il Ministero della Pubblica Istruzione;
(Xiv) il Department of Veterans Affairs;
(Xv) del Department of Homeland Security;
(Xvi) l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale;
(Xvii) il Corpo degli Ingegneri dell’Esercito;
(Xviii) l’Agenzia per la protezione ambientale;
(Xix) la General Services Administration;
(Xx) il Millennium Challenge Corporation;

(Xxi) la National Aeronautics and Space Administration;
(Xxii) la US Small Business Administration;
(Xxiii) la Corporation per Servizio nazionale e comunitario;
(Xxiv) l’Ufficio del Direttore della National Intelligence;
(Xxv) il Consiglio dei consulenti economici;
(Xxvi) il Consiglio Economico Nazionale;
(Xxvii) il Consiglio di politica nazionale;
(Xxviii) l’Ufficio di Gestione e Bilancio;
(XXIX) della Casa Bianca di impegno pubblico e degli affari intergovernativi;
(Xxx), gli Stati Uniti Rappresentante commerciale, e
(XXXI) tali agenzie o uffici come il Presidente o copresidenti membri designano.
(C) Amministrazione. CEQ fornisce il supporto amministrativo e risorse aggiuntive, a seconda dei casi, per il Consiglio, nella misura consentita dalla legge e nell’ambito degli stanziamenti esistenti. Agenzie devono assistere e fornire informazioni al Consiglio, in conformità alla legge, nella misura necessaria per svolgere le sue funzioni. Ogni agenzia si fa carico delle spese per la partecipazione al Consiglio.
(D) Struttura del Consiglio. I copresidenti membri designano un sottoinsieme dei membri del Consiglio di servire su un comitato direttivo, che deve contribuire a determinare le priorità e la direzione strategica del Consiglio. I Co-Presidenti e del Comitato Direttivo può istituire gruppi di lavoro, se necessario, e possono recharter gruppi di lavoro del Interagency Climate Change Task Force adattamento, a seconda dei casi.
(E) Missione e funzionamento del Consiglio. Il Consiglio si adopera attraverso agenzie e uffici, e in collaborazione con statali, locali e tribali governi (così come la Task Force istituita nella sezione 7 della presente ordinanza), le istituzioni accademiche e di ricerca, e il settore privato e senza scopo di lucro per:
(I) sviluppare, raccomandare, coordinare gli sforzi interagenzia su, e monitorare l’attuazione delle azioni prioritarie del governo federale in materia di predisposizione clima e la resilienza;
(Ii) sostenere le azioni regionali, statali, locali e tribali per valutare i cambiamenti e le vulnerabilità legate al clima conveniente aumentare la preparazione del clima e la resilienza delle comunità, settori economici critici, infrastrutture naturale e costruito, e delle risorse naturali, anche attraverso le attività come delineato nelle sezioni 2 e 3 della presente ordinanza;

(Iii) facilitare l’integrazione di scienza del clima nelle politiche e nei piani di agenzie governative e del settore privato, promuovendo lo sviluppo di prodotti innovativi, fruibili e accessibili informazioni federale cambiamenti climatici connessi, i dati e gli strumenti su scale adeguate per i decisori e la distribuzione di queste informazioni attraverso un portale web-based a livello governativo, come descritto nella sezione 4 della presente ordinanza, e
(Iv) le altre funzioni che possono essere decise dai copresidenti, tra cui attuazione, se del caso, le raccomandazioni della task force istituita nella sezione 7 della presente ordinanza.
(F) Cessazione del Interagency Climate Change Task Force adattamento. L’Interagency Climate Change Task Force Adattamento (Adaptation Task Force), istituito nel 2009, ha creato il quadro di riferimento per l’azione coordinata federale sulla preparazione del clima e la resilienza, la guida di pianificazione e di azione a livello di agenzia. La Task Force adattamento deve terminare a non più tardi di 30 giorni dopo la prima riunione del Consiglio, che deve continuare e sviluppare il lavoro della Task Force di adattamento.
Sez. 7. Capi di stato, locale, e tribali Task Force on Climate preparazione e resilienza.
(A) l’istituzione. Per informare gli sforzi federali per sostenere la preparazione del clima e la resilienza, si stabilisce una statale, locale, e tribali Leader Task Force on Climate preparazione e resilienza (Task Force).
(B) di appartenenza. La task force sarà co-presieduto dal Presidente del CEQ e il direttore dell’Ufficio della Casa Bianca degli Affari intergovernativi. Inoltre, i suoi membri devono essere tali Stato eletto, locali, tribali e funzionari che potranno essere invitati dai copresidenti a partecipare. I membri della Task Force, che agiscono in veste ufficiale, possono designare i dipendenti con l’autorità di agire per loro conto.
(C) Missione e funzione. Entro 1 anno dalla data della presente ordinanza, la Task Force deve fornire, attraverso i suoi co-presidenti, consigli al Presidente e al Consiglio per quanto il governo federale può:
(I) rimuovere gli ostacoli, creare incentivi, e in caso contrario modernizzare i programmi federali per incoraggiare gli investimenti, le pratiche, e le partnership che facilitano una maggiore resistenza agli impatti climatici, comprese quelle associate a condizioni climatiche estreme;
(Ii) fornire utili strumenti di preparazione del clima e le informazioni utili per gli Stati, le comunità locali, e tribù, anche attraverso la collaborazione tra agenzie, come descritto nella sezione 6 della presente ordinanza, e
(Iii) in caso contrario sostenere la preparazione di Stato, locali e tribali e la resilienza al cambiamento climatico.

(D) Tramonto. La Task Force deve terminare a non più tardi di 6 mesi dopo aver fornito le sue raccomandazioni.
Sez. 8. Definizioni. Come utilizzato in questo ordine:
(A) “preparazione” indica le azioni intraprese per pianificare, organizzare, attrezzare, in treno, e di esercitare per costruire, applicare e sostenere le capacità necessarie per prevenire, proteggere, migliorare gli effetti di, rispondere, e recuperare da cambiamenti climatici legati danni alla vita, la salute, i beni, i mezzi di sussistenza, gli ecosistemi e la sicurezza nazionale;
(B) “adattamento” significa messa in sistemi naturali o umani o in previsione di risposta a un ambiente che cambia in un modo che utilizza efficacemente opportunità benefiche o riducono gli effetti negativi, e
(C) “resilienza”: la capacità di anticipare, preparare, e adattarsi alle mutevoli condizioni e resistere, reagire e riprendersi rapidamente da interruzioni.
Sez. 9. Disposizioni generali. (A) Nessuna disposizione della presente ordinanza è interpretata da compromettere o influenzare altrimenti:
(I) l’autorità concessa dalla legge, per un reparto esecutivo, agenzia, o il capo della stessa, oppure
(Ii) le funzioni di direttore di OMB relative proposte di bilancio, amministrativa o legislativa.
(B) Tale ordine deve essere attuato in conformità con gli obblighi degli Stati Uniti nel quadro di accordi internazionali e del diritto statunitense applicabile, ed è soggetto alla disponibilità di stanziamenti.
(C) Questo ordine non intende, e non lo fa, crea alcun diritto o beneficio, sostanziale o procedurale, esecutiva per legge o secondo equità da qualsiasi parte contro gli Stati Uniti, i suoi dipartimenti, agenzie o enti, i suoi funzionari, i dipendenti , o agenti, o qualsiasi altra persona.

BARACK OBAMA


Fonte originale Casa Bianca
http://www.whitehouse.gov/the-press-off ... ate-change

Fonte: gabrielelombardo.altervista.org



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Quindi ....[8)]



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quindi devono intervenire per ripristinare la situazione e quale modo migliore se non la geo ingegneria? ^_^ Quale modo migliore per sdoganarle se non metterla sotto il naso di tutti in maniera ufficiale?



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Esercitazione lascerà al buio per due giorni Stati Uniti, Canada e Messico

Di Gabriele Lombardo -

Diversi siti ci fanno sapere che il 13 e 14 novembre ci sarà un blackout che colpirà il Messico, gli Stati Uniti ed il Canada. Le tre nazioni fanno parte dell’Unione Nord Americana ormai da alcuni anni, quindi seguono una linea governativa comune, Canada e Stati Uniti fanno parte dalla fine della Seconda Guerra Mondiale del comando aereo unificato per la difesa del continente, chiamato NORAD, di cui ha fatto parte in qualità di Ministro della Difesa e rappresentante canadese Paul Hellyer, tanto conosciuto per le sue dichiarazioni su UFO e l’intento USA di costruire una base permanente sulla Luna.

Vi riporto una mia traduzione di un testo scritto da un cittadino USA che si prepara al peggio:

Questa esercitazione è prevista per il 13 novembre 2013. Ciò che non viene discusso invece in questi giorni è che gran parte delle nazioni coinvolte perderà il potere politico, amministrativo e militare, dal momento che è un’esercitazione di tre nazioni (Stati Uniti e parte del Canada e del Messico), tutti gli USA andranno “offline” Messico e Canada non è accertato ma potrebbero avere la stessa sorte.

Ciò che viene detto invece è che tutti i trasporti di cibo e acqua si fermeranno, le imprese e le banche si fermeranno, il trasporto di prodotti e lo shopping nei negozi si fermeranno, le comunicazioni si oscureranno, e non ci sarà nessuna possibilità di riscaldarsi nelle case, nelle scuole o nei luoghi di lavoro. Viene anche detto che questa sarà solo una “simulazione”.

Anche se però fosse tale, è meglio essere preparati in un modo o nell’altro ad ogni evenienza. Pertanto, si dovrà decidere se andare a lavorare, se mandare i figli a scuola con il serio rischio che essi possano eventualmente rimanere bloccati.

E’ prudente avere alimenti non deperibili e acqua potabile a portata di mano, illuminazione alternativa di emergenza e riscaldamento alimentato da altre fonti, forniture mediche a portata di mano, ecc.. Per quello che sarà possibile si dovrà essere ordinati ed al riparo in luogo accuratamente selezionato o nelle proprie case.

Detto questo, mi vengono in mente alcuni suggerimenti da darvi:

Avere almeno due settimane di viveri e acqua immagazzinata per tutti i membri della famiglia e gli animali domestici, sarebbe preferibile averne per un mese.

Avere vestiti caldi, coperte calde e sacchi a pelo, guanti e cappelli.

Avere forniture mediche supplementari e farmaci per cui ci vuole la prescrizione medica.

Disporre di un kit di pronto soccorso di qualità e ben fornito.

Immagazzinate molta legna in più del solito, e cercate un posto per cucinare eventualmente all’aperto.

Sarebbe opportuno includere una buona tenda e/o grandi teloni, funi, corde elastiche, e di una buona ascia e sega per il legno.

Non gettare i ferri da cantiere, rifiuti riutilizzabili o riciclabili, cartone, ecc., riporli invece in scatole in garage o in un capannone. Se non si dispone di uno dei due, chiedete ed accordatevi con un vicino di casa, se è quindi possibile conservare temporaneamente nel loro garage o loro capannone fatelo.

Acquistate legname e conservatelo in sacchetti con la chiusura lampo o contenitori di plastica con coperchio.

Se manderete i figli a scuola, fornirgli, pacchi di cibo conservabile, acqua da bere, e condimenti molto calorici. I Bambini devono essere prepararti in anticipo che si potrebbe non avere alcuna possibilità di contatto con i familiari e che essi potrebbero rimanere a scuola per diversi giorni.

Riempirà le auto con la benzina prima del 10 novembre, e cercare di conservare la benzina in più di un luogo sicuro. Se puoi permetterti di farlo, acquistane una grande quantità per il riscaldamento a propano, tre o quattro serbatoi di propano costano 20 dollari (pieni), e un tubo adattatore per i serbatoi da 20 libbre.

Procuratevi tovaglie e tovaglioli di carta, bicchieri, tazze, piatti e posate di carta, o utensili di plastica, un buon apriscatole o due, un buon strumento per tutti gli usi, e tenere tutte le borse pronte alla fuga.

Conservate un sacco di carta igienica, forniture sanitarie per le mestruazioni, saponi, asciugamani di carta, e un sacco di piccoli sacchetti di plastica per uso alimentare.

Comprate diverse torce di qualità, ed un sacco di batterie. Diverse lampade ad olio vecchio stile con stoppini di riserva e un gallone o due di olio per lampade, che fornirà una buona luce e un poco di calore supplementare.

Se avete bambini piccoli assicuratevi, di portare con voi bottiglie pulite, pannolini, salviette, unguenti, e abbondanza di coperte calde per il bambino, cappelli, stivaletti, farmaci che abbassano la temperatura e succhi energizzanti.

Se si dispone di genitori anziani o nonni, farli preparare con tutto il necessario.

Sapere come spegnere il gas naturale. Fare una lavata in lavatrice prima del giorno in questione in modo da avere più cose possibili pulite.

Purtroppo siamo consapevoli di essere allo scuro del fatto e non abbiamo alcuna reale idea se questa esercitazione includerà eventi nelle nostre strade, se coinvolgerà le nostre case e i nostri familiari, se rimarranno chiuse le scuole, gli ospedali, ecc..

Molte persone saranno impreparate e in preda al panico, questa esercitazione dovrebbe causare problemi come fosse una situazione reale. Siate quindi pronti a proteggere la vostra casa, la vostra famiglia e le forniture che avete accantonato, conservate anche eventuali sementi da giardino se ne avete. Nel mondo di oggi, e sotto minacce politiche nazionali e internazionali e sistemi di polizia, non si sa mai. Fate scorta.

Leggere questo scritto non è solo allarmante, mi ha infatti fatto tornare alla mente due cose: la prima che qualche mese fa il capo della NASA Charles Bolden ha fatto uno strano annuncio in cui ha detto quasi le identiche parole di questo cittadino. La seconda che proprio in quei giorni la scia della cometa ISON ci incrocerà lasciando detriti nella nostra atmosfera, questi potrebbero essere meteoriti o polveri, e nell’eventualità si trattasse di polveri c’è il concreto rischio che abbia raccolto e rilasci gas dopo il passaggio vicino a Giove, esattamente come farà l’anno prossimo un’altra cometa Siding Springs nello stesso periodo. In ogni caso leggendo e guardandosi intorno tra le notizie che ultimamente lasciano perplessi su preparativi vari, contro qualcosa che ancora non si delinea bene, sorgono molti dubbi sul fatto che si tratti di un esercitazione o stavolta sia qualcosa di vero, oppure sul fatto che possa essere un altra false flag (Finta bandiera), o che dietro il presunto blackout ci possa essere una guerra, l’avvento del NWO o chissà cosa.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=868Q4bHyD9E[/BBvideo]

discorso di allerta del capo della nasa

Caricato in data 05/lug/2011

il capo della nasa allerta i suoi dipendenti contro qualcosa…però nessuno riesce a capire relamente contro cosa li mette in guardia

------------

In ogni caso ufficialmente si tratterà di un esercitazione con blackout di tutti i servizi, la rete informatica e gran parte dell’elettricità; lo scopo sembra quello di testare le reazioni dei tre governi, dei federali e dei militari e verificare la capacità antiterrorismo nel caso in cui ci fosse un attacco hacker che faccia crollare il sistema digitale statunitense o ne mini la capacità, rendendo impossibile il funzionamento degli apparati e paralizzando la nazione.

Fonti originali:

ABC NEWS
Coalition to Govern American
The New York Times
Off The Grid NEWS


[align=right]Source: Questa NON è una esercitazione | ICONICON POST [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 09/11/2013, 19:57, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/11/2013, 10:29 
Cita:
Wolframio ha scritto:

Diversi siti ci fanno sapere che il 13 e 14 novembre
ci sarà un blackout che colpirà il Messico, gli Stati Uniti
ed il Canada.



Aggiungo questo:
http://www.iconicon.it/blog/2013/11/pla ... -ci-siamo/



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Ecatombe Haiyan: 10 mila morti

Filippine: aumenta il bilancio del tifone. Ora è paura in Vietnam - LE FOTO


BANGKOK - Sta assumendo il profilo di un'ecatombe il bilancio del supertifone Haiyan nelle Filippine, dove questa mattina il capo della polizia ha fornito una stima di 10 mila morti nella sola isola di Leyte. Ora a tremare è il Vietnam verso il quale si sta dirigendo la furia devastatrice di Haiyan e dove sono state già evacuate 600 mila persone.

Una previsione di massima, quella sui 10 mila morti, basata sull'enorme devastazione che si sono trovate di fronte le autorità ma che potrebbe ulteriormente peggiorare, mentre altre centinaia di vittime sono state identificate nella vicina Samar, e decine di città e villaggi della fascia costiera non sono ancora stati raggiunti dai soccorritori.

"Ieri sera abbiamo avuto una riunione con il governatore di Leyte. Lui crede che i morti siano 10 mila", ha detto il sovrintendente di polizia Elmer Soria. Di ritorno da una perlustrazione in elicottero sopra Tacloban, la capitale di Leyte dove al momento si concentra la maggioranza delle vittime, il ministro dell'interno Manuel Roxas ha raccontato che "nessuna struttura è rimasta in piedi fino a un chilometro all'interno. Non so descrivere quello che ho visto, è orribile".

Mentre i soccorsi cercando di farsi strada nelle aree colpite, distrutte da onde alte sei metri e ricoperte di detriti di ogni tipo, i corpi di centinaia di persone giacciono sotto cumuli di macerie o nelle case allagate, mentre altre centinaia di cadaveri sono stati allineati e ricoperti in qualche modo. In mancanza di elettricità, acqua e viveri, i sopravvissuti "camminano come zombie in cerca di cibo", ha raccontato alla Reuters la studentessa Jenny Chu. In città vengono inoltre già segnalati atti di sciacallaggio, in alcuni casi a opera di uomini armati, mentre vaste aree agricole sono ancora sott'acqua.

Una conta esatta delle vittime richiederà giorni, man mano che verranno ristabiliti i contatti con le zone più devastate in particolare a Leyte e Samar, dove questa mattina sono stati individuati 200 morti. Guiuan, la città da 40 mila abitanti che per prima ha sofferto l'impatto dei venti fino a 313 km orari, non è stata ancora raggiunta. E così è anche per intere zone della costa, rase al suolo dall'innalzarsi delle acque simile a quello provocato da uno tsunami. Si calcola che le persone colpite siano 4 milioni, di cui il 40 per cento sotto i 18 anni.

Le autorità filippine sembrano sopraffatte dall'entità del disastro: questa mattina, ha riportato una tv nazionale, il presidente Benigno Aquino è uscito da una riunione di emergenza sbattendo la porta per la frustrazione verso i collaboratori. Si stanno mobilitando anche agenzie umanitarie e organizzazioni straniere, dall'Unione Europea al Programma alimentare mondiale dell'Onu (Pam), per far arrivare rifornimenti di emergenza agli sfollati.

10.11.2013 - 08:01

Red. Online | Aggiornamento: 10 nov 2013 11:21

[align=right]Source: CdT.ch - Mondo - Ecatombe Haiyan: 10 mila morti [/align]


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"Mai visto nulla del genere"

John Reynolds, cacciatore di tempeste, sul tifone che ha sconvolto le Filippine


HONG KONG - "Non ho mai visto nulla del genere". John Reynolds, cacciatore di tempeste, 30 anni di cui 8 passati a inseguire calamità naturali in Asia, di tifoni ne ha visti 35, ma quello che ha colpito venerdì le Filippine batte tutti i record. "È assolutamente fuori categoria, sia per la potenza della tempesta che per la gravità della tragedia umana. La più grave catastrofe naturale di cui sia stato testimone", racconta il giovane all'Afp.
Reynolds e la sua squadra sono sbarcati nelle Filippine l'8 novembre, poco prima dell'arrivo di Haiyan, e hanno subito raggiunto Tacloban, sulla costa orientale, una delle località più colpite. Il gruppo ha aspettato il tifone in albergo, uno dei pochi edifici in muratura della città, dove le case sono per lo più fatte di foglie e legno.
"È stato un ruggito assordante, il rumore del vento. Si sentivano tremare i muri dell'hotel per i colpi di grandi oggetti che ci sbattevano contro. Chiunque si fosse trovato all'esterno in quel momento, sarebbe morto", continua il cacciatore di tempeste paragonando gli effetti di Haiyan a quelli di uno tsunami, lui che ha vissuto quello del 2011 in Giappone.
Il giorno dopo Reynolds e i suoi scoprono un paesaggio devastato: ogni cosa in rilievo della città era stata portata via o ridotta a un ammasso informe di detriti, ricoperto da centinaia di cadaveri.
Rientrato di corsa a Hong Kong per far ricoverare un membro del suo gruppo, che è rimasto ferito da un pezzo di metallo galleggiante nelle strade inondate, Reynolds non intende tuttavia smettere di dare la caccia ai tifoni asiatici e di testimoniare "l'estrema devastazione sulle popolazioni".

[align=right]Source: CdT.ch - Mondo - "Mai visto nulla del genere" [/align]



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11/11/2013 -- Tropical Storm "Zoraida" formed after Microwave pulse, heads for Philippines

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=wCOZD1YQ6Q8[/BBvideo]



A second observer captures electromagnetic "pulses" as precursor to typhoon formation
MUST-SEE VIDEO: http://youtu.be/hQjnHkrvZyc


[align=right]http://chemtrailsplanet.net/2013/11/11/11112013-tropical-storm-zoraida-formed-after-microwave-pulse-heads-for-philippines/[/align]


[8] Sarà......potrebbe essere... chi lo sà....mah..boh


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