Di tutte le strutture del Sistema Solare, una delle più enigmatiche ed affascinanti è sicuramente l'esagono che domina il Polo Nord di Saturno! La sonda Cassini ci regala una nuova strepitosa vista in alta risoluzione di questo sistema a 6 flussi di tempeste, più unico che raro! Questo è il primo filmato di questo tipo, fatto usando i filtri a colori e tanto dettagliato da mostrare anche i dettagli più piccoli delle tempeste. L'esagono si muove a oltre 322 km all'ora, ed è grande 30.000 km in diametro (più di due volte la Terra). Al centro ospita una gigantesca tempesta singola e ancora non c'è traccia di un fenomeno simile in tutto il Sistema Solare!
Di per se, non è inspiegabile come mai sia a forma di esagono. Si tratta di semplici meccanismi legati alla fluido-dinamica di gas in movimento a temperature diverse e regioni diverse nelle profondità di Saturno. Simili esagoni sono stati ricreati anche artificialmente in laboratorio, ma quello che è più difficile da spiegare con gli attuali modelli, e come mai persiste così a lungo e com'è nata esattamente.

Animazione precedente dei dati ottenuti dalla sonda Cassini fino a questa nuova indagine. ((se non parte cliccate sull'immagine))Credit: NASA
"Questo esagono è solo una corrente d'aria e simili strutture nel Sistema Solare condividono alcune caratteristiche con questa notoria tempesta" ha speigato Andrew Ingersoll, scienziato della missione Cassini. "Un'uragano, sulla Terra, può durare anche diverse settimane, ma questo sistema perdura da decenni, e chissà, magari secoli."
Sulla Terra, le tempeste incontrano la frizione della superficie terrestre o delle calotte polari. Gli scienziati sospettano che la stabilità dell'esagono abbia anche fare con la mancanza di qualsiasi regione solida su Saturno, che è essenzialmente una palla gigantesca di gas (e liquidi).
L'esagono è molto meglio visibile ora perché, con il cambio stagionale, il polo nord del pianeta passa nella luce. Cassini ha catturato immagini dell'esagono durante un periodo di 10 ore, con le sue camere ad alta risoluzione, mostrando agli scienziati la struttura delle sue nubi.
Nei dati è visibile sia la tempesta centrale, che tantissimi piccoli vortici che ruotano nella direzione opposta dell'esagono. I più grandi vortici arrivano a ben 3500 km in diametro, cioè circa due volte più del più grande uragano mai registrato sulla Terra.
Gli scienziati hanno analizzato queste immagini in falsi colori per riuscire a vedere meglio i dettagli delle tempeste più piccole, che a colori naturali si confonderebbero e sarebbero meno visibili per via dell'alone che copre tutta l'atmosfera.

Tempesta esagonale vista negli infrarossi. Credit: NASA
Parlando della Terra, simili strutture, anche se in piccolo avvengono anche da noi. Specialmente per quanto riguarda il movimento di piccole particelle sospese nell'aria sopra, che creano un alone e vengono spostate. "Il flusso esagonale funziona come una barriera, che risulta in qualcosa di simile al buco di ozono nell'Antartide.
Il buco nell'Ozono, sopra l'Antartide, forma una regione racchiusa da un "jet stream" che ha molte similitudini con questo esagono. Durante l'inverno, le condizioni permettono alcuni processi chimici che distruggono l'ozono e questo flusso d'aria non permette un rifornimento di ozono dall'esterno. Su Saturno, grandi aerosol non possono attraversare questa barriera ed arrivare dal resto dell'atmosfera di Saturno a dentro la tempesta, e grandi particelle aerosol vengono create quando la luce solare colpisce le nubi ma durante l'inverno questa regione polare era nel buio. Solo recentemente, con l'inizio della primavera nell'emisfero nord di Saturno, dall'Agosto 2009, la luce Solare ha cominciato a creare nuovi aerosol anche qui.
"Man mano che ci avviciniamo al solstizio estivo del 2017, le condizioni di luminosità sopra il Polo Nord continueranno a migliorare e siamo molto eccitati di poter tracciare in dettaglio i cambiamenti che avverano sia dentro che fuori dal confine di questo esagono" ha spiegato Scott Edgington, vice-capo della missione Cassini.
http://www.jpl.nasa.gov/news/news.php?release=2013-350da link2uniiverse
decisamente con i grandi pianeti i misteri diventano sempre + fitti.......
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)