Nel 2010, un gruppo di ricercatori osservò una supernova, denominata PS1-10afx, più brillante di qualunque altro oggetto della stessa classe, senza che nessuno potesse spiegare questa anomalia. Un nuovo studio pubblicato su “Science” e firmato da Robert Quimby dell#65533;Università di Tokio ha risolto l#65533;enigma: si tratterebbe dell#65533;effetto di amplificazione dovuto alla presenza di una galassia massiccia lungo la direzione di osservazione, che agisce come una sorta di lente. L#65533;eccezionale bagliore aveva stupito molti astronomi, portando qualcuno a ipotizzare che si trattasse di una supernova di tipo nuovo, intrinsecamente più brillante, mentre altri propendevano per una “normale” supernova di tipo Ia, la cui emissione di radiazione veniva amplificata da una “lente” rappresentata da un oggetto massiccio, come, per esempio, un buco nero di grande massa nelle vicinanze. L#65533;effetto di lente gravitazionale è ben noto agli astronomi: si tratta di uno dei più straordinari effetti descritti dalla teoria della relatività generale di Einstein, secondo cui le grandi masse deformano lo spaziotempo, deviando di conseguenza i raggi di luce che passano nelle vicinanze. In opportune condizioni, queste deviazioni sono molto simili a quelle prodotte da una lente ottica. “Il gruppo che fece la scoperta, per esempio, propose che si trattasse di un nuovo tipo di supernova, non prevista da alcuna teoria”, ha spiegato Quimby. “A dire il vero, esiste un tipo di supernova molto raro che possiede una luminosità paragonabile; PS1-10afx era però differente, perché evolveva troppo in fretta, e la galassia in cui si trovava era troppo grande”.] Nel 2010, un gruppo di ricercatori osservò una supernova, denominata PS1-10afx, più brillante di qualunque altro oggetto della stessa classe, senza che nessuno potesse spiegare questa anomalia. Un nuovo studio pubblicato su “Science” e firmato da Robert Quimby dell'Università di Tokio ha risolto l'enigma: si tratterebbe dell'effetto di amplificazione dovuto alla presenza di una galassia massiccia lungo la direzione di osservazione, che agisce come una sorta di lente.
L'eccezionale bagliore aveva stupito molti astronomi, portando qualcuno a ipotizzare che si trattasse di una supernova di tipo nuovo, intrinsecamente più brillante, mentre altri propendevano per una “normale” supernova di tipo Ia, la cui emissione di radiazione veniva amplificata da una “lente” rappresentata da un oggetto massiccio, come, per esempio, un buco nero di grande massa nelle vicinanze.
L'effetto di lente gravitazionale è ben noto agli astronomi: si tratta di uno dei più straordinari effetti descritti dalla teoria della relatività generale di Einstein, secondo cui le grandi masse deformano lo spaziotempo, deviando di conseguenza i raggi di luce che passano nelle vicinanze. In opportune condizioni, queste deviazioni sono molto simili a quelle prodotte da una lente ottica.
“Il gruppo che fece la scoperta, per esempio, propose che si trattasse di un nuovo tipo di supernova, non prevista da alcuna teoria”, ha spiegato Quimby. “A dire il vero, esiste un tipo di supernova molto raro che possiede una luminosità paragonabile; PS1-10afx era però differente, perché evolveva troppo in fretta, e la galassia in cui si trovava era troppo grande”.
[Clicca e scopri il significato del termine: Queste difficoltà hanno spinto il gruppo di Quimby a formulare un#65533;ipotesi diversa, che contemplasse un fenomeno di lente gravitazionale, anche in assenza di un corpo massiccio evidente nelle vicinanze. La proposta aveva un effetto verificabile sperimentalmente, perché se ci fosse stata una lente gravitazionale ad amplificare la supernova, sarebbe dovuta essere ancora lì una volta che la luce della stessa supernova fosse venuta meno. Confrontando i dati raccolti durante il periodo del picco di emissione con quelli del periodo successivo, i ricercatori hanno trovato le prove della presenza di una galassia proprio nella direzione di vista di PS1-10afx e a una distanza tale da produrre l#65533;effetto di amplificazione della radiazione emessa.] Queste difficoltà hanno spinto il gruppo di Quimby a formulare un'ipotesi diversa, che contemplasse un fenomeno di lente gravitazionale, anche in assenza di un corpo massiccio evidente nelle vicinanze. La proposta aveva un effetto verificabile sperimentalmente, perché se ci fosse stata una lente gravitazionale ad amplificare la supernova, sarebbe dovuta essere ancora lì una volta che la luce della stessa supernova fosse venuta meno.
Confrontando i dati raccolti durante il periodo del picco di emissione con quelli del periodo successivo, i ricercatori hanno trovato le prove della presenza di una galassia proprio nella direzione di vista di PS1-10afx e a una distanza tale da produrre l'effetto di amplificazione della radiazione emessa.
[Clicca e scopri il significato del termine: Il motivo per cui questa galassia-lente non sia stata mai rilevata prima è presto spiegato: essa è decisamente meno luminosa della galassia che ospitava la supernova. L#65533;elemento più interessante della scoperta è che si tratta della prima lente gravitazionale mai osservata in grado di amplificare una supernova di tipo Ia. “Abbiamo numerosi esempi di lenti gravitazionali #65533;deboli#65533;, ma qui si tratterebbe di un fenomeno di lente gravitazionale #65533;forte#65533;, in cui si formano diverse immagini della supernova: è questo il processo che determina un#65533;apparente luminosità aggiuntiva”, ha concluso Quimby.] Il motivo per cui questa galassia-lente non sia stata mai rilevata prima è presto spiegato: essa è decisamente meno luminosa della galassia che ospitava la supernova. L'elemento più interessante della scoperta è che si tratta della prima lente gravitazionale mai osservata in grado di amplificare una supernova di tipo Ia.
“Abbiamo numerosi esempi di lenti gravitazionali 'deboli', ma qui si tratterebbe di un fenomeno di lente gravitazionale 'forte', in cui si formano diverse immagini della supernova: è questo il processo che determina un'apparente luminosità aggiuntiva”, ha concluso Quimby.
http://www.lescienze.it/news/2014/04/28 ... e-2113459/