Cita:
MaxpoweR ha scritto:
la trasmutazione è possibile e la si fa in laboratorio l'unico problema è il rapporto costi\benefici che è assolutamente svantaggioso almeno per quelle che sono le nostre conoscenze.
Non è vero, o meglio, ciò è vero nell'ipotesi che il paradigma corrente sia giusto. Ma io stavo facendo un'altra ipotesi (ovviamente tutta da dimostrare), ossia che la trasmutazione sia relativamente semplice, in termini tecnologici e soprattutto economica.
Gli alchimisti medievali o rinascimentali non avevano certo a disposizione la tecnologia che abbiamo oggi e non sapevano niente di fisica nucleare o di fisica delle particelle; eppure, se dobbiamo credere alle non poche testimonianze dell'epoca (fino al '600 sicuramente almeno) riuscirono a produrre oro.
Kevran , e non solo lui, erano convinti di aver dimostrato che trasmutazioni nucleari avverrebbero in natura, anche nei corpi viventi, molto frequentemente. Gli alchimisti dicevano di imitare la natura, semplicemente, quindi potrebbero aver scoperto delle metodologie di manipolazione della materia lunghe ed elaborate quanto si vuole, fasate con le stagioni (e quindi con la posizione della Terra rispetto al Sole) o comunque con la variabile "quando", come nel caso degli esperimenti condotti da Giorgio Piccardi in ambito chimico (in quel caso, non nucleare) e quindi richiedenti pazienza e grande accuratezza, ma semplici dal punto di vista tecnologico.
Perché un'ipotetica civilità tecnologicamente superiore avrebbe dovuto essere all'oscuro di queste leggi?
A maggior ragione nell'ipotesi di Atlanticus, ossia pochi e privi di grande supporto tecnologico, se davvero per qualche ignota ragione fossero stati interessati all'oro e non al cibo, avrebbero dovuto dare la preferenza a questa via.
Cita:
Per usare esseri come schiavi non c'è mica bisogno di un laboratorio genetico, basta addomesticarli all'inizio, poi quando se ne ha la possibilità si agisce più in profondità

anche perchè fondamentalmente si tratterebbe di una inseminazione artificiale e poi di una clonazione, almeno come primo step, volendo potremmo farlo anche noi e non ci sarebbe bisogno di chissà che attrezzature.
Allora, riprendiamo lo scenario ipotizzato da Atlanticus. Parliamo di poche decine o poche centinaia di persone arrivate sulla Terra da Marte o dal sottosuolo di Venere (aggiungo io) con una tecnologia paragonabile alla nostra.
Primo bisogno: cibo ed acqua, subito. Per quello non serve addomesticare un australopiteco o simile. Te le cerchi e basta. Voglio dire, con le armi di oggi cacci qualunque tipo di animale. L'acqua te la cerchi e la bevi, la stipi, non serve chissà quale forza lavoro. Poi sicuramente conosci l'agricoltura, non fai prima a piantare semi piuttosto che addomesticare, allevandoli fin da piccoli, dei primati poco intelligenti ed a malapena in grado di stare in piedi su due zampe? Allevare, inseminare e clonare richiede tempo, godere dei frutti di un addomesticamento, allevamento, clonazione pure. Trasmutare (e goderne gli ipotetici frutti) molto meno, stando ai racconti antichi e moderni in merito. Inoltre clonare presuppone un minimo di tecnologia, ma la trasmutazione intesa secondo l'alchimia fisica di un tempo ne richiede molta di meno, sicuramente.
Poi, una spedizione con poca tecnologia a disposizione e con l'obiettivo primario di sopravvivere, perché dovrebbe mettersi a cercare oro per secoli e secoli? Potrebbe avere senso per ripristinare i componenti elettronici di un'astronave, ma una volta fatto poi basta (per i pannelli solari basta il silicio, molto più diffuso). Se invece parliamo di ripristinare l'atmosfera di un pianeta (ammesso che grandi quantità di oro possano davvero essere necessarie), non mi sembra questo il caso di Marte e non mi sembra che possa costituire l'obiettivo primario di una piccola spedizione di "naufraghi", il cui primo pensiero è sopravvivere.
Insomma, non dico che non ci sia qualcosa di plausibile in questa ipotesi, ma la vedo debole. Debole non tanto in merito al fatto che l'uomo di oggi possa essere il risultato di una manipolazione, cosa sicuramente plausibile (anche se da dimostrare, ovvio), ma in merito alla necessità di avere forza lavoro per estrarre oro. Come movente non regge molto, a mio parere.
E' più plausibile il movente del puro e semplice esperimento scientifico: un pianeta vergine su cui sperimentare manderebbe in brodo di giuggiole molti scienziati terrestri ancora oggi, io penso. Ma allora niente naufraghi, più facile pensare ad una spedizione scientifica anche piccola ma ben organizzata ed equipaggiata.
Oppure un movente non dettato da un bisogno materiale ma da un obbligo o da un imperativo di altra natura, per esempio culturale, nel senso spinto da una visione del mondo che porta ad inseminare l'intelligenza laddove possibile; addirittura potrebbe essere un obbligo "legale", questo, un vincolo di legge, quello di inseminare la vita intelligente laddove ci siano le condizioni (magari a loro volta preparate in precedenza).
Insomma di ipotesi alternative ce ne sono molte.