Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
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11/10/2013, 13:01

_INSIDER_ ha scritto:

Thethirdeye ha scritto:
Bisogna vedere se i morsetti rubacorrente sono stati inseriti a "monte" o a "valle" del primo contatore/limitatore dell'azienda che fornisce energia elettrica. Nel primo caso, ci sarebbe una palese violazione... nel secono no.

A volte sono anche gli stessi tecnici dell'azienda a installare i morsetti per alcune esigenze. Quel che è da chiedersi, a mio avviso, è se tali impianti "rubacorrente" siano effettivamente a norma, a prescindere se siano a valle o a monte.

Certo... ma in ogni caso, a fronte di un eccessivo assorbimento, dovrebbero scattare i magnetotermici di protezione. Infatti, nel video, il signore intervistato sembrava sorpreso del fatto che non fossero scattati in modo automatico...

Vai a capire... bisognerebbe leggere la perizia tecnica redatta da chi di dovere...

11/10/2013, 13:02

Angel_ ha scritto:

_INSIDER_ ha scritto:

Vorrei chiedere se qualcuno degli utenti ha visto l'ultimo TGR siciliano dedicato agli eventi di Caronia e se nota qualcosa di strano sugli impianti elettrici (è già un piccolo indizio...):



Nulla di strano in quel quadro Enel multiutenza...ovviamente l'incendio ha semidistrutto tutto e rende l'idea che l'impianto sia obsolescente (intendi questo ovviamente...) ma NON è così!
I contatori sono quelli di ultima generazione e incorporano un dispositivo di sicurezza magnetotermico che taglia automaticamente l'erogazione della corrente nel momento in cui rileva un aumento anomalo di calore nei conduttori o un corto circuito, figuriamoci se non rileverebbe un incendio...se veramente l'automatico di quei due contatori è rimasto innestato (dal video non si riesce a vedere!) l'anomalia sarebbe proprio quella!
P.S. Ogni utenza deve prevedere di legge un dispositivo salvavita a valle del contatore che è assente in quel quadro perchè la norma lo prevede solo oltre un certo metraggio (mi pare 7 o 10 mt.), di solito viene messo in un ulteriore quadretto elettrico dentro l'abitazione, quindi nemmeno l'assenza del salvavita può autorizzare a definire obsolescente quel quadro...è tutto in regola da quel che vedo...



bhe non è detto, magari il contatore è scattato, infatti mi sembra intatto.

11/10/2013, 13:09

ho riascoltato dice che il contatore non è scattato, mi pare normale, l'incendio non si è sviluppato sul contatore ma un po prima, quindi in assenza di corrente (immagino) non poteva accadere.

11/10/2013, 13:18

guardate qui: http://www.radiortm.it/wp-content/uploa ... enel-1.jpg
prima dei contatori c'è quel quadro, penso che sia bruciato quello, di che si tratta?

11/10/2013, 13:41

morpheus85 ha scritto:

guardate qui: http://www.radiortm.it/wp-content/uploa ... enel-1.jpg
prima dei contatori c'è quel quadro, penso che sia bruciato quello, di che si tratta?

E' un quadro di sezionamento,i cavi entrano prima in questo quadro e poi l'uscita è distribuita ai contatori,un corto circuito in questo quadro non pregiudica la distruzione dei contatori.
I morsetti invece sul palo,servono normalmente ad collegare una derivazione di linea per eventuali allacciamenti di altri contatori.

21/04/2014, 13:52

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=PdVnkB-bKw4[/BBvideo]


Strani fuochi a Cisternino
Vicesindaco: come in Sicilia


CISTERNINO (BRINDISI) - Presenta delle fortissime analogie con quanto verificatosi qualche anno fa in un paesino della Sicilia il fenomeno delle autocombustioni inspiegabili che hanno costretto negli ultimi giorni una famiglia di Cisternino, in provincia di Brindisi, a lasciare la propria abitazione, una villetta, di costruzione recente, in contrada Casalini nelle campagne della Valle d’Itria. Se ne dice convinto, il vicesindaco della cittadina pugliese, l’avvocato Vito Zizzi.

A prendere fuoco a partire dallo scorso 15 marzo, in vari punti della casa, sono stati una busta di plastica contenente tappi di sughero, un contenitore di rifiuti, due tappeti, un fustino del detersivo, un sacchetto di cotone, quattro cartoni contenenti bottiglie di vetro. Sei in tutto gli episodi. Ovviamente scioccata la famiglia di Biagio Bufano, 45 anni, che ha dovuto trovare riparo in un’abitazione messa a disposizione da alcuni parenti. Da 15 giorni, aiutato da amici e parenti, organizza delle ronde e un monitoraggio continuo per individuare la causa. Perfino il figlio minorenne si è trovato ad assistere ai roghi improvvisi. Intanto ha presentato un esposto alla Procura e ai carabinieri. Sono stati interessati anche la Prefettura, la Asl, l’Arpa, la Protezione civile regionale, l’amministrazione comunale, i vigili del fuoco che in un caso sono anche dovuti intervenire sul posto.

Dopo qualche giorno di tregua, sabato pomeriggio si è verificato l’ultimo episodio quando ormai la famiglia aveva lasciato l’abitazione. Tutti i mobili sono stati evacuati e perfino le porte interne sono state scardinate, per metterle al riparo da incendi più vasti che potrebbero danneggiarli. All’interno sono state lasciate solo alcune 'esche', punti in cui è stato sistemato materiale, soprattutto plastica, in modo da verificare se le autocombustioni misteriose continuano.

Il fenomeno di Cisternino “è praticamente uguale”, sottolinea Zizzi, a quello verificatosi a Canneto di Caronia, in provincia di Messina, nel 2004. «Le analogie si riferiscono alle modalità con le quali si verificano i fatti; agli orari, sempre di pomeriggio dalle 16 alle 19; la periodicità, cioè ogni 48 ore. Come accadeva in Sicilia, molte volte non c'è fiamma ma si avverte puzza di plastica bruciata, e questo sta avvenendo anche in abitazioni limitrofe”. Una circostanza probabilmente “ricollegabile ai fili della corrente elettrica nei muri. La preoccupazione nostra - aggiunge - è che il fenomeno si estenda ad altre abitazioni. In Sicilia non si è mai saputo ufficialmente quali sono le cause. Gli episodi si sono esauriti dopo un vertice ad alto livello», evidenzia.

«Secondo me delle cause c'erano - dice Zizzi - ma non sono state rese pubbliche. Visto che il fenomeno di Cisternino è praticamente uguale a quello, crediamo che la causa sia più o meno la stessa. Comunque siamo in una fase di accertamento».

Nei giorni scorsi Bufano, insieme a Zizzi e ad altri amministratori, è stato ricevuto dal prefetto che ha suggerito un approfondimento di indagini e ha garantito interessamento presso il corpo dei vigili del fuoco per coadiuvare le azioni messe in piedi dall’amministrazione comunale e dalla stessa 'vittimà per capire le cause. Nella casa sono state installate delle telecamere e dei rilevatori di fumo ma finora non è stata individuata alcuna causa plausibile.
«E' stato interessato anche un ingegnere», spiega Zizzi. Nei pressi della abitazione sorge, infatti, un’antenna della telefonia mobile.
Sul posto è intervenuto anche un tecnico dell’Arpa di Brindisi. «Abbiamo fatto una ulteriore richiesta all’Agenzia per l’ambiente - conclude Zizzi - per monitorare almeno per 48 ore di seguito e di pomeriggio visto che il fenomeno si verifica dalle 16 alle 20. Fare il monitoraggio solo di mattina non ha senso».

[align=right]Source: Strani fuochi a Cisternino Vic...La Gazzetta del Mezzogiorno.it [/align]







21 aprile 2014

Brindisi: incendi inspiegabili, terrore in una famiglia di Cisternino

Immagine


Avete mai sentito parlare del raggio della morte di Tesla? Da cui e' poi nato il progetto H.A.A.R.P? Ecco gli effetti collaterari degli esperimenti americani in atto in Italia.

CISTERNINO (BRINDISI) - Presenta delle fortissime analogie con quanto verificatosi qualche anno fa in un paesino della Sicilia il fenomeno delle autocombustioni inspiegabili che hanno costretto negli ultimi giorni una famiglia di Cisternino, in provincia di Brindisi, a lasciare la propria abitazione, una villetta, di costruzione recente, in contrada Casalini nelle campagne della Valle d’Itria. Se ne dice convinto, il vicesindaco della cittadina pugliese, l’avvocato Vito Zizzi.

A prendere fuoco a partire dallo scorso 15 marzo, in vari punti della casa, sono stati una busta di plastica contenente tappi di sughero, un contenitore di rifiuti, due tappeti, un fustino del detersivo, un sacchetto di cotone, quattro cartoni contenenti bottiglie di vetro. Sei in tutto gli episodi. Ovviamente scioccata la famiglia di Biagio Bufano, 45 anni, che ha dovuto trovare riparo in un’abitazione messa a disposizione da alcuni parenti. Da 15 giorni, aiutato da amici e parenti, organizza delle ronde e un monitoraggio continuo per individuare la causa. Perfino il figlio minorenne si è trovato ad assistere ai roghi improvvisi. Intanto ha presentato un esposto alla Procura e ai carabinieri. Sono stati interessati anche la Prefettura, la Asl, l’Arpa, la Protezione civile regionale, l’amministrazione comunale, i vigili del fuoco che in un caso sono anche dovuti intervenire sul posto.

Dopo qualche giorno di tregua, sabato pomeriggio si è verificato l’ultimo episodio quando ormai la famiglia aveva lasciato l’abitazione. Tutti i mobili sono stati evacuati e perfino le porte interne sono state scardinate, per metterle al riparo da incendi più vasti che potrebbero danneggiarli. All’interno sono state lasciate solo alcune 'esche', punti in cui è stato sistemato materiale, soprattutto plastica, in modo da verificare se le autocombustioni misteriose continuano.

Il fenomeno di Cisternino “è praticamente uguale”, sottolinea Zizzi, a quello verificatosi a Canneto di Caronia, in provincia di Messina, nel 2004. «Le analogie si riferiscono alle modalità con le quali si verificano i fatti; agli orari, sempre di pomeriggio dalle 16 alle 19; la periodicità, cioè ogni 48 ore. Come accadeva in Sicilia, molte volte non c'è fiamma ma si avverte puzza di plastica bruciata, e questo sta avvenendo anche in abitazioni limitrofe”. Una circostanza probabilmente “ricollegabile ai fili della corrente elettrica nei muri. La preoccupazione nostra - aggiunge - è che il fenomeno si estenda ad altre abitazioni. In Sicilia non si è mai saputo ufficialmente quali sono le cause. Gli episodi si sono esauriti dopo un vertice ad alto livello», evidenzia.

«Secondo me delle cause c'erano - dice Zizzi - ma non sono state rese pubbliche. Visto che il fenomeno di Cisternino è praticamente uguale a quello, crediamo che la causa sia più o meno la stessa. Comunque siamo in una fase di accertamento».

Nei giorni scorsi Bufano, insieme a Zizzi e ad altri amministratori, è stato ricevuto dal prefetto che ha suggerito un approfondimento di indagini e ha garantito interessamento presso il corpo dei vigili del fuoco per coadiuvare le azioni messe in piedi dall’amministrazione comunale e dalla stessa 'vittimà per capire le cause. Nella casa sono state installate delle telecamere e dei rilevatori di fumo ma finora non è stata individuata alcuna causa plausibile.

«E' stato interessato anche un ingegnere», spiega Zizzi. Nei pressi della abitazione sorge, infatti, un’antenna della telefonia mobile.

Sul posto è intervenuto anche un tecnico dell’Arpa di Brindisi. «Abbiamo fatto una ulteriore richiesta all’Agenzia per l’ambiente - conclude Zizzi - per monitorare almeno per 48 ore di seguito e di pomeriggio visto che il fenomeno si verifica dalle 16 alle 20. Fare il monitoraggio solo di mattina non ha senso».

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/strani-fuochi-a-cisternino-vice-sindaco-come-in-sicilia-no706367

[align=right]Source: TERRA REAL TIME: Brindisi: inc... in una famiglia di Cisternino [/align]

21/04/2014, 18:01

A cisternino
Tecnici che controllano
Solo al mattino..
Mah..

16/07/2014, 12:35

Canneto, la situazione sta degenerando
ma in via Mare non ci sono soccorsi


Immagine

http://www.amnotizie.it/2014/07/15/cann ... -soccorsi/

di Sergio Granata e Marila Re

L’incubo è tornato e non era difficile ipotizzarlo. La giornata di oggi, ha ufficialmente sancito la ripresa degli “incendi misteriosi” a Canneto. Un televisore rimosso dalla presa dopo un improvviso corto circuito, spento con l’estintore, e che ha ripresto fuoco quattro volte nel giro di poche ore. Nuovi contatori elettrici bruciati davanti agli occhi increduli dei tecnici dell’Enel e di decine di testimoni. E, nel pomeriggio, un compressore a fuoco in un garage di una delle dodici abitazioni di via Mare. L’episodio più grave è avvenuto alle 17, quando un incendio si è sviluppato nell’abitazione di una donna (nella foto esclusiva).

E’ la stessa sequenza dei “fenomeni” di 10 anni fa, sono gli stessi abitanti che vivono nella paura e sotto la spada di Damocle di una scelta che non vogliono fare: rischiare un incendio in casa mentre dormono o andare di nuovo via dalle loro abitazioni.

Una scelta che, va detto, non sono aiutati a prendere da nessuno. Nel pomeriggio, mentre i sensori suonavano a ritmo continuo, erano soli. Questa mattina sono arrivati i Carabinieri per prendere le denunce, il sindaco per fare quanto possibile per l’amministrazione e gli uomini dell’Enel. Quindi un funzionario della Protezione Civile Regionale. Forse, però, più che i sopralluoghi informativi andrebbe ripristinato un gruppo di emergenza per concordare il da farsi.

“Quello che sta accadendo- racconta il sindaco Calogero Beringheli, che sin dalle prime ore del mattino è rimasto a Canneto- è l’identico fenomeno del 2004. Sta procedendo allo stesso medo e colpisce elettrodomestici ed oggetti che hanno metallo anche in stanze in cui la corrente è disattivata. Questi sono campi elettromagnetici la cui origine va individuata. Per questo ho chiesto alla Protezione Civile ed all’Arpa di attivarsi immediatamente perché qui si corrono grossi rischi”.

16/07/2014, 12:38



Sentite che ha detto Vedruccio in una conferenza qualche tempo fa...

Ultima modifica di Angel_ il 16/07/2014, 12:42, modificato 1 volta in totale.

21/07/2014, 14:31

Che disordine, sto postando un po' dappertutto... troppe discussioni con lo stesso argomento mi sa...
Altrove ho appena scritto:
"Tra le dichiarazioni di Vedruccio e quelle di Pezzino (entrambe postate tempo addietro da angeldark se non erro) ci sono dettagli e spiegazioni a volontà. Se non erro il fenomeno veniva descritto quasi come un dispetto paranormale: aspettano che esci da una stanza, per incendiare un oggetto in quel momento...
Oltretutto era stato identificato esattamente il punto da cui vengono sparate le microonde.
Davvero non capisco il motivo di fare tanti passi indietro e ripartire dallo stupore accompagnato dal commento "sarà uno che va in giro a far scherzi". Mah."

Aggiungo che pochi minuti fa ho letto sul Giornale di Sicilia che ieri proprio a casa di Pezzino si sono verificati due incendi in mansarda nel giro di due ore...

21/07/2014, 16:44

21/07/2014 -
Incendi misteriosi a Caronia, gli abitanti: «Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni»

CARONIA. Il fuoco e le lacrime. A Canneto di Caronia, mentre gli incendi tornano a seminare il panico, la gente lascia piangendo le case di via Mare per trovare rifugio da parenti e amici. L’ordinanza di sgombero, firmata dal sindaco Calogero Beringheli, riguarda due soli nuclei familiari ma sono tutti gli abitanti a decidere autonomamente che non hanno più voglia di sfidare i roghi e soprattutto l’inerzia di chi dovrebbe materialmente proteggerli. La situazione è precipitata intorno alle 10 di ieri.
Nonostante da giovedì non si verificassero più roghi, molti dei 40 residenti continuano a dormire nelle verande che si trovano tra il mare e le loro case. Erano già svegli e pronti ad affrontare una domenica di attesa di provvedimenti da Palermo dopo le rassicurazioni dell’assessore regionale Giuseppe Bruno che sabato si era recato a Canneto. All’improvviso una coltre di fumo densissimo si è alzata dalla mansarda di una delle due abitazioni che vengono regolarmente colpite da una settimana (da quando cioè gli incendi sono ripresi dopo un decennio). Nino Pezzino, portavoce dei residenti e proprietario dell’abitazione in cui si è scatenato il rogo, si è lanciato al secondo piano per domare le fiamme e provare a mettere in salvo armadi, vestiti ed altri arredamenti. Il fumo e l’emozione gli hanno causato un malore ed è stato costretto a desistere. Con lui altre due persone che sono rimaste lievemente intossicate. Paolo Pizzuto, imprenditore di 45 anni, parla a fatica. «Nel 2004 ho perso tutto, la mia casa era ridotta in cenere- racconta- l’ho ricostruita mattone dopo mattone ed ora voglio solo abbandonarla, ho paura. Non vedo le mie figlie da una settimana, dormono da amici e parenti». «Ci sentiamo abbandonati da tutte le istituzioni e così non si può più continuare – aggiungono due donne che abitano nei pressi del passaggio a livello che immette nella strada dei misteri – perché qui è peggio del 2004, visto che prende fuoco qualsiasi materiale». (Continua)

http://www.gds.it/gds/edizioni-locali/m ... id/361692/

21/07/2014, 16:50

Fuochi di Caronia, verdetto finale: « tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre»

di Roberto Mattei

A sette anni di distanza dalle misteriose combustioni spontanee che interessarono la cittadina siciliana c’è chi ancora aspetta un risposta credibile: mistero o colossale bufala?
Canneto è una frazione di appena 180 abitanti ubicata lungo la costa tirrenica tra marina di Caronia e Santo Stefano di Camastra, a metà strada tra Messina e Palermo. Una zona dove tutto è sempre calmo e non succede mai nulla di sconcertante, lontano dallo stress dei grandi centri urbani. La tranquillità di questo centro venne interrotta improvvisamente il 15 gennaio 2004 da una serie di fenomeni di combustione, apparentemente spontanea, che portarono il borgo alla ribalta della cronaca internazionale.

Contatori, cavi elettrici, televisioni, aspirapolvere, tubi ed elettrodomestici di ogni genere prendevano fuoco misteriosamente anche in assenza di energia elettrica. Più della metà dei cittadini, impauriti da questi strani eventi, abbandonarono le proprie abitazioni e chiesero ospitalità ad amici e parenti dislocati altrove. Nella difficoltà di trovare una spiegazione scientifica si iniziò a parlare di fenomeni paranormali, fantasmi e spiriti, tanto da valutare l’idea di interpellare un esorcista.



Inizialmente si pensò a casi isolati, come: difetti di fabbricazione, sovraccarichi e surriscaldamenti. Poi, però, gli incendi aumentarono in maniera spropositata interessando apparecchiature ed attrezzature che erano parti integranti delle abitazioni e che non avevano mai dato problemi: citofoni, cavi elettrici, contatori, tubi dell’acqua, fino ad arrivare al rogo di una casa, completamente distrutta dalle fiamme.

Le prime ipotesi tecnico-scientifiche attribuivano le cause del fenomeno a problemi di dispersione elettrica nell’impianto di alimentazione dei convogli ferroviari. Nelle vicinanze, infatti è presente la linea ferroviaria Messina-Palermo. Un team di esperti inviati dall’Enel e dalle Ferrovie dello Stato tentò invano di spiegare scientificamente i misteriosi incendi, ma dovette arrendersi all’evidenza: i cavi elettrici bruciavano anche in stato di black out, quindi in completa assenza di energia elettrica. Per evitare un tragedia, il Sindaco ordinò l’evacuazione del paese, lasciando le forze dell’ordine a vigilare sugli immobili ad evitare possibili azioni di sciacallaggio.

Fallita la prima ricerca un secondo gruppo di esperti si preparava a raggiungere Canneto: ricercatori universitari, geologi, esperti di chimica, fisica, elettrostatica e fenomeni paranormali, professionisti della Protezione Civile e militari. Prese così piede l’ipotesi che gli episodi di autocombustione fossero collegati a un elettromagnetismo dovuto alle caratteristiche geofisiche del sottosuolo ma anche questa supposizione venne ben presto scartata. Il 10 maggio 2005 la Presidenza del Consiglio dei Ministri istituì il “Gruppo Inter-istituzionale per l’Osservazione dei Fenomeni” con ordinanza emergenziale della Protezione Civile n. 3428 che prevedeva una collaborazione tra Stato Italiano e Regione Sicilia, anche nello stanziamento di fondi. Secondo questo gruppo, Canneto di Caronia era stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata. Fasci di microonde UHF (Ultra High Frequency) trasmessi nella banda compresa tra 300 Mhz e 3 Ghz. Per produrre una simile quantità di energia una macchina dovrebbe raggiungere una potenza tra i 12 e i 15 gigawatt!



Decine di sensori vennero installati nell’area per individuare l’origine della radiazione. Restarono attivi per circa due anni nella speranza di captare un impulso più duraturo di quello che solitamente veniva intercettato e che durava qualche nanosecondo. Un’impresa quasi impossibile poiché la breve durata del segnale non permetteva di determinarne la sicura provenienza ma solo una vaga posizione che venne identificata in un’area imprecisata in prossimità delle isole Eolie. I ventiquattro mesi di ricerche furono comunque sufficienti per giungere a conclusioni da film di fantascienza: «Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – così si legge in un fascicolo riservato consegnato a Palazzo Chigi – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato»

Alla fine, dopo le innumerevoli ipotesi: ufo, fenomeni elettromagnetici, induzione elettromagnetica generata dalla presenza della linea di alimentazione elettrica della vicina ferrovia, test NATO, armi a microonde, ecc., intervenne anche il CICAP – Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale – che fece esaminare alcuni campioni degli oggetti “incriminati”, giungendo ad una conclusione: nessuno dei materiali elettrici risultava bruciato per effetto della corrente elettrica e mai il calore si era sviluppato dall’interno ma aveva colpito sempre le parti arse dall’esterno, come se vi fosse stata applicata una fiamma di proposito. Nel giugno del 2008 la procura di Mistretta, comune in provincia di Messina, concluse l’inchiesta attribuendo a “mano umana” la causa degli incendi nelle abitazioni. Mistero spiegato? Se così fosse, perché allora un simile dispiegamento di mezzi e uomini, tra cui, lo ricordiamo: docenti universitari, ricercatori, studiosi, specialisti, forze armate, importanti enti nazionali, protezione civile? Per scoprire cosa?

Da un indagine condotta sul web analizzando i vari blog e testate giornalistiche siciliane, pare che il fenomeno non si sia dissolto del tutto. Da una fonte “Tecnics” la rivista on line di Scienza e Tecnologia, si legge testualmente: «la popolazione di Caronia e della sua frazione sul mare, Canneto appunto, non ci sta a lasciar cadere le cose. I sensori continuano a provare l’esistenza di qualcosa di anomalo: entrano in azione spesso e volentieri. Il problema è che manca la quadratura del cerchio, ovvero l’apparecchio che metabolizza i dati. C’è, ma è disattivato in un magazzino. Altri fenomeni strani si sono verificati, oltre ai passaggi in cielo di oggetti non identificati, quasi sempre correlati con gli episodi, quasi fossero una sorta di “valore aggiunto”. Ci sono stati altri incendi inspiegabili di sterpaglie e esplosioni di lampade. A un ragazzo si sono squagliate le scarpe che indossava. Senza dimenticare che a chi provava a fotografare gli oggetti volanti non identificati si ritrovava nel giro di qualche minuto, non si sa perché, con delle bruciature alle mani (esistono documenti del pronto soccorso che certificano le ferite). Bufale? Complotti? Militari? Xfiles? Noi di 2duerighe di certo non lo sappiamo. Vi abbiamo raccontato i fatti così come sono avvenuti e raccontati dai quotidiani dell’epoca e lasciamo a voi la scelta su chi credere. Da parte nostra, continueremo a tenervi informati sull’argomento e a fornirvi tutti gli indirizzi utili ad approfondire la vostra curiosità.

http://www.2duerighe.com/attualita/724- ... estre.html

25/07/2014, 13:26

Incendi del mistero a Caronia
Scattano le indagini dell’Arpa


Prosegue e s’infittisce il mistero dei roghi a Caronia. Per questo motivo, ieri si è svolta una riunione con il sindaco del Comune in provincia di Messina, Calogero Belingheri.

Al tavolo anche l’assessore regionale con delega alla Protezione Civile, Giuseppe Bruno, e il Dirigente Regionale del Dipartimento Protezione Civile, Calogero Foti, che hanno chiesto all’Arpa di effettuare misure di radioattività negli alimenti di Caronia e una georeferenziazione degli impianti di telecomunicazione.

I tecnici dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente si sono prontamente messi al lavoro comunicando che “l’attività svolta verrà illustrata nel corso del tavolo tecnico che si svolgerà lunedì prossimo, 28 luglio nei locali della Protezione Civile”.

“Nel frattempo – dichiara il Direttore Generale, Francesco Licata di Baucina – l’Arpa, che aveva già installato sui luoghi una centralina di monitoraggio dei campi elettromagnetici a radio frequenza (100 kHz- 3GHz) e una a bassa frequenza (50 Hz), ha posizionato un’ulteriore centralina di monitoraggio di campi elettromagnetici, con un sensore di campo elettrico che misura tra 1 MHz e 40 GHz, per estendere al massimo il range di frequenze da esaminare. È stato inoltre posizionato uno strumento portatile per la misurazione del radon in aria”.

http://www.siciliainformazioni.com/1071 ... nitoraggio

25/07/2014, 14:40

... Strano che tutta questa strumentazione sia ... immune ...

25/07/2014, 19:35

Vero, come mai non si è mai verificata alcuna combustioni alla strumentazione? Non mi risultano infatti casi dove gli apparecchi dei ricercatori siano andate a fuoco...
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