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MessaggioInviato: 03/07/2014, 18:44 
http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... =0&thold=0
Non vi sembra un tantino provocatorio questo articolo di Stefano D'
Andrea postato sul sito ComeDonChisciotte?



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La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
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MessaggioInviato: 19/07/2014, 10:25 
In un non recente, ma fondamentale studio l'ingegnere Clifford Carnicom ha dimostrato in modo incontrovertibile che le scie di condensazione non possono essere persistenti. Precisiamo che, da anni, sono impiegate anche scie non persistenti: sono comunque artificiali, non coincidenti con le contrails. Ciò puntualizzato, le conclusioni di Carnicom inceneriscono tutti i sofismi pseudo-scientifici con cui i negazionisti tentano di equiparare presunte "scie di condensa" alle nuvole: sono fenomeni differenti che obbediscono a leggi fisico-chimiche non del tutto sovrapponibili. Una vera scia di condensazione è come il vapore acqueo che si può formare in inverno, con temperature molto rigide ed elevata umidità, quando si espira: chi potrebbe affermare che quella nuvola di vapore può durare ore o addirittura giorni?

La scienza dimostra che le scie chimiche non sono scie di condensa

E’ stato sviluppato un modello preliminare per stimare il tempo necessario affinché una vera scia di condensazione si dissipi. Si presume, all’interno di questa discussione, che la scia sia composta per lo più di vapore acqueo. Il modello scientifico elaborato concorda molto bene con con i dati storici e con l'osservazione delle contrails. Si avverte che questo studio prescinde dal fenomeno della formazione delle nuvole: l'introduzione di particelle di aerosol (nuclei di condensazione), uno dei fattori da cui dipende la loro generazione è un ambito differente che deve essere esaminato separatamente. Le conclusioni che derivano dallo studio di questo paradigma sono le seguenti.

1. Le scie composte da vapore acqueo si dissolvono rapidamente, come la fisica e la chimica di questo modello dimostreranno. All’interno di un insieme separato e distinto di eventi, le nuvole si possono formare, se concorrono almeno tre circostanze, ossia temperatura, umidità relativa e nuclei di condensazione. Se certe "scie" si trasformano in "nuvole", si deve concludere che il loro materiale di composizione non è vapore acqueo.

2. Le condizioni in esame mostrano che i cristalli di ghiaccio all'interno di una scia possono attingere il punto di fusione e appunto fondersi grazie al calore fornito dalla radiazione solare.

3. Come dimostrato sia dalla osservazione storica sia da questo modello, il tempo previsto per la dissipazione di una scia è breve, al massimo due minuti. Questo presuppone che la scia sia composta essenzialmente da vapore acqueo, secondo la classica definizione di "contrail".

4. Il tasso di dissipazione della scia di condensa dipende soprattutto dalle dimensioni dei cristalli di ghiaccio e dalla quantità di radiazione solare.

La ratio di base del modello inerente al dissolvimento di una scia di condensazione, paradigma basato su chimica, matematica e fisica della termodinamica è la seguente:

Tempo per la dissipazione = [massa di acqua cristallina * (Q + calore di fusione)) / potenza dove Q è la quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura di una sostanza (ghiaccio)].

O anche

t (sec) = (m (kg) * Ht (kj / kg)) / P (watt)

dove t è il tempo necessario per la dissoluzione della contrail (trasformazione), in secondi, m è la massa del cristallo di ghiaccio in chilogrammi, Ht è il calore di trasformazione di ghiaccio in kilojoule per chilogrammo, P è la potenza applicata al sistema in watt.


Calcolare l'energia interna o entalpia del vapore acqueo spesso coinvolge diversi cambiamenti di stato, giacché l’H2O può essere solida, liquida o aeriforme, secondo le varie condizioni di temperatura e pressione. Nel caso di una scia composta di vapore acqueo, il calore di trasformazione consisterà di due fasi. La prima è la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura del cristallo di ghiaccio da una temperatura sotto zero a 0 gradi C. Questo valore sarà designato come Q nel caso di specie. Il secondo segmento di calore indispensabile sarà quello che scioglie il cristallo di ghiaccio in forma liquida. I processi principali coinvolti nella formazione delle scie quindi riguardano le fasi seguenti.

1. L'emissione di vapore acqueo dal velivolo.
2. Il congelamento del vapore acqueo a temperature sotto lo zero (almeno – 40 gradi C.) in cristalli di ghiaccio.
3. Il riscaldamento dei cristalli di ghiaccio al punto di fusione per irraggiamento solare.
4. La fusione del cristallo di ghiaccio grazie alla radiazione solare sino al punto in cui il vapore acqueo volta non è più visibile. Questo processo riporta l'acqua alle condizioni in cui è stata emessa dal motore.

Vediamo ora di quantificare i componenti di questo modello con elementi che sono tipici o rappresentativi delle condizioni di formazione delle scie di condensazione.

Massa

Supponiamo che abbiamo una dimensione delle particelle a cubetti (cristalli di ghiaccio nucleati) di dimensione d su un lato, misurata in micron (designati con u). Dato inoltre che la densità del ghiaccio è 917gm/cm3, la massa della particella è la seguente:

massa = (d (u) * (1E-6 m / u)) ^ 3 * (1E6cm3/m3) * (.917gm/cm3) * (1E-3kg/cm3)

oppure

massa = (d ^ 3 * 9.17E-16 cm3 gm kg m3) / (m3 cm3 gm)

Q + Calore di fusione

Q è uguale alla quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura del cristallo di ghiaccio dalla temperatura ambiente a 0 gradi C. Il calore specifico del ghiaccio è dato come 4.21 kJ / (kg C) a 0 gradi C. Il calore specifico varia solo leggermente rispetto alla temperatura ed alla pressione e sarà quindi usato questo valore. J si riferisce a joule di energia.

Il calore di fusione del ghiaccio è 335kJ/kg. E’ necessaria questa quantità di energia per sciogliere il ghiaccio.

Pertanto la quantità di calore necessaria per trasformare il cristallo di ghiaccio è la seguente:

dQ + calore di fusione = 4.21 kJ / (kg C) * dT + 355kJ/kg

dove dQ è la quantità di calore che permea i cristalli di ghiaccio, il calore di fusione è la quantità di calore necessaria per fondere il cristallo di ghiaccio e dT è la variazione di temperatura dall'aria ambiente a 0 gradi Celsius.

Il modello ora diventa:

t (sec) = (d ^ 3 * (9.17E-16) cm ^ 3 gm kg m ^ 3 * ((((4.21kJ/kg) * dT) / (kg C))
+ 355kj/kg)) / P * (m ^ 3 cm ^ 3 gm)

Potenza (P)

L'energia della radiazione solare è data in termini di metro watt/quadrato. Valori rappresentativi misurati vanno all’incirca da 200 a 700 watt / m ^ 3. Per arrivare alla potenza applicata al cristallo di ghiaccio, prenderemo la superficie del cristallo esposta perpendicolarmente alla luce solare e applicheremo la radiazione solare al cristallo. La radiazione solare viene applicata in modo continuo alla superficie fino a quando la fusione è completa.

Potenza assorbita = d ^ 2 * (watt / m ^ 2) * (1E-6 m / u) ^ 2

e da 1 watt = 1 joule / sec

Potenza assorbita = d ^ 2 * (J / (m ^ 2 s) * (1E-12) m ^ 2 / u ^ 2

Il modello ora diventa:

t (sec) = (d (u) ^ 3 * (9.17E-16) cm3 gm kg m ^ 3 * ((4.21kJ/kg * dT kJ / kg
C) + (335kj/kg))) / (d (u) ^ 2 * (J / (m ^ 2 s) * (1E-12) m ^ 2 / u ^ 2)

Semplificato si ottiene la seguente formula:

t (sec) = ((d (u) * (9.17E-13) * (4.21dT + 335) J cm ^ 3 gm kg m ^ 3 s
m ^ 2) / (W * 1E-12 J m ^ 2 m ^ 3 cm ^ 3 gm kg)

o t (sec) = (d (u) * (9.17E-13) * (4.21dT + 335)) sec / (W *
1E-12)

o t (sec) = (d (u) * 0,917 * (-4.21T + 335)) / Watts/m2

dove d è misurata in micron, T è la temperatura dell'aria dove si possono formare le scie di condensazione, misurata in gradi centigradi e la radiazione solare è in watt per metro quadrato.

Saranno ora considerati casi rappresentativi e l'applicazione di questo modello. La ricerca indica che la dimensione delle particelle emesse dagli aeromobili è compresa tra 30 e 200 micron (Goethe MB – Ground based passive remote sensing of ice clouds with scattered solar radiation in the near infrared – Max Planck Inst. Meteorol.). La temperatura dell'aria ad altitudini di volo è comunemente -40, - 50 gradi. C. La radiazione solare normalmente varia tra i 400 ei 700 watt per metro quadrato.

Nelle tabelle presentate, d è la dimensione dei cristalli di ghiaccio lungo un lato del cubo, T è la temperatura dell'aria dove si possono formare le contrails, e P è la radiazione solare in Watt/ sq m; t è il periodo di tempo che è necessario per la scia o per i cristalli di ghiaccio affinché si dissipino (cioè si trasformi da ghiaccio in vapore acqueo).

d (micron) T (deg. C.) P (watt / mq) t (sec)

1 -50 600 1 sec.
10 -50 600 8
30 -50 600 25
50 -50 600 42
100 -50 600 83
1 -40 400 1
10 -40 400 12
30 -40 400 35
50 -40 400 58
100 -40 400 115
1 -30 700 1
10 -30 700 6
30 -30 700 18
50 -30 700 33
100 -30 700 60

Questo modello copre la gamma di dimensioni attesa per eventuali particelle che dovrebbero essere emesse dagli aeromobili; la maggior parte delle particelle sospese nell'aria va da 0-100 micron. E' interessante notare che le dimensioni delle particelle considerate in questo modello sono generalmente reputate troppo grandi per servire come nuclei di condensazione nelle nubi; la dimensione media prevista per i nuclei di condensazione è estremamente piccola e dell'ordine di 0,1-0,2 micron. Una particella da 10 micron è considerata estremamente ampia rispetto ai nuclei di condensazione delle nuvole. Questa distinzione nelle dimensioni, quando abbinata con i risultati del modello precedente, indica inoltre la necessità di considerare la formazione delle nubi come un processo fisico separato e distinto da quello della scia di condensa. Tale analisi dovrebbe necessariamente valutare il ruolo significativo che le particelle di aerosol, deliberatamente o meno introdotte, avrebbero sulla nucleazione della nuvola e sul processo di formazione.

Come si vede, i risultati di questo modello concordano molto bene con le proprietà osservate delle scie. Questo lavoro si basa sull’analisi di processi fisici, chimici e matematici della termodinamica rispetto all'acqua ed ai vari stati di fase. È stato anche preso in esame il fenomeno della sublimazione, ma è stato appurato che non è applicabile a causa dei requisiti di pressione atmosferica estremamente bassi, necessari affinché la sublimazione si verifichi (P <.006 atm). La maggiore variazione all'interno di questo modello è connessa con la dimensione del particolato. Si è visto che le scie composte di particelle più piccole si dissipano entro 30 secondi o meno e che le scie formate anche da particelle relativamente grandi dovrebbero disperdersi entro un paio di minuti al massimo.



Conclusione

Se la dissipazione di una scia osservata non è conforme al modello di cui sopra, allora la logica conclusione che si deve trarre è la seguente: il materiale di emissione non è probabile che sia vapore acqueo. Come accennato in precedenza, la fisica della formazione delle nuvole è un processo separato dipendente dalla temperatura, dall’umidità relativa, dal tipo di nuclei di aerosol e dalla dimensione dei nuclei di condensazione (granelli di sabbia, di polvere, pollini etc.)

Clifford Carnicom

Fonte: chemtrailsplanet.net


http://www.tankerenemy.com/2014/07/lapp ... cence.html


Ultima modifica di Lukas il 19/07/2014, 10:26, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 21/07/2014, 23:21 



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MessaggioInviato: 22/07/2014, 17:05 
Cita:
Lukas ha scritto:

In un non recente, ma fondamentale studio l'ingegnere Clifford Carnicom ha dimostrato in modo incontrovertibile che le scie di condensazione non possono essere persistenti. Precisiamo che, da anni, sono impiegate anche scie non persistenti: sono comunque artificiali, non coincidenti con le contrails. Ciò puntualizzato, le conclusioni di Carnicom inceneriscono tutti i sofismi pseudo-scientifici con cui i negazionisti tentano di equiparare presunte "scie di condensa" alle nuvole: sono fenomeni differenti che obbediscono a leggi fisico-chimiche non del tutto sovrapponibili. Una vera scia di condensazione è come il vapore acqueo che si può formare in inverno, con temperature molto rigide ed elevata umidità, quando si espira: chi potrebbe affermare che quella nuvola di vapore può durare ore o addirittura giorni?

La scienza dimostra che le scie chimiche non sono scie di condensa

E’ stato sviluppato un modello preliminare per stimare il tempo necessario affinché una vera scia di condensazione si dissipi. Si presume, all’interno di questa discussione, che la scia sia composta per lo più di vapore acqueo. Il modello scientifico elaborato concorda molto bene con con i dati storici e con l'osservazione delle contrails. Si avverte che questo studio prescinde dal fenomeno della formazione delle nuvole: l'introduzione di particelle di aerosol (nuclei di condensazione), uno dei fattori da cui dipende la loro generazione è un ambito differente che deve essere esaminato separatamente. Le conclusioni che derivano dallo studio di questo paradigma sono le seguenti.

1. Le scie composte da vapore acqueo si dissolvono rapidamente, come la fisica e la chimica di questo modello dimostreranno. All’interno di un insieme separato e distinto di eventi, le nuvole si possono formare, se concorrono almeno tre circostanze, ossia temperatura, umidità relativa e nuclei di condensazione. Se certe "scie" si trasformano in "nuvole", si deve concludere che il loro materiale di composizione non è vapore acqueo.

2. Le condizioni in esame mostrano che i cristalli di ghiaccio all'interno di una scia possono attingere il punto di fusione e appunto fondersi grazie al calore fornito dalla radiazione solare.

3. Come dimostrato sia dalla osservazione storica sia da questo modello, il tempo previsto per la dissipazione di una scia è breve, al massimo due minuti. Questo presuppone che la scia sia composta essenzialmente da vapore acqueo, secondo la classica definizione di "contrail".

4. Il tasso di dissipazione della scia di condensa dipende soprattutto dalle dimensioni dei cristalli di ghiaccio e dalla quantità di radiazione solare.

La ratio di base del modello inerente al dissolvimento di una scia di condensazione, paradigma basato su chimica, matematica e fisica della termodinamica è la seguente:

Tempo per la dissipazione = [massa di acqua cristallina * (Q + calore di fusione)) / potenza dove Q è la quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura di una sostanza (ghiaccio)].

O anche

t (sec) = (m (kg) * Ht (kj / kg)) / P (watt)

dove t è il tempo necessario per la dissoluzione della contrail (trasformazione), in secondi, m è la massa del cristallo di ghiaccio in chilogrammi, Ht è il calore di trasformazione di ghiaccio in kilojoule per chilogrammo, P è la potenza applicata al sistema in watt.


Calcolare l'energia interna o entalpia del vapore acqueo spesso coinvolge diversi cambiamenti di stato, giacché l’H2O può essere solida, liquida o aeriforme, secondo le varie condizioni di temperatura e pressione. Nel caso di una scia composta di vapore acqueo, il calore di trasformazione consisterà di due fasi. La prima è la quantità di calore necessaria per innalzare la temperatura del cristallo di ghiaccio da una temperatura sotto zero a 0 gradi C. Questo valore sarà designato come Q nel caso di specie. Il secondo segmento di calore indispensabile sarà quello che scioglie il cristallo di ghiaccio in forma liquida. I processi principali coinvolti nella formazione delle scie quindi riguardano le fasi seguenti.

1. L'emissione di vapore acqueo dal velivolo.
2. Il congelamento del vapore acqueo a temperature sotto lo zero (almeno – 40 gradi C.) in cristalli di ghiaccio.
3. Il riscaldamento dei cristalli di ghiaccio al punto di fusione per irraggiamento solare.
4. La fusione del cristallo di ghiaccio grazie alla radiazione solare sino al punto in cui il vapore acqueo volta non è più visibile. Questo processo riporta l'acqua alle condizioni in cui è stata emessa dal motore.

Vediamo ora di quantificare i componenti di questo modello con elementi che sono tipici o rappresentativi delle condizioni di formazione delle scie di condensazione.

Massa

Supponiamo che abbiamo una dimensione delle particelle a cubetti (cristalli di ghiaccio nucleati) di dimensione d su un lato, misurata in micron (designati con u). Dato inoltre che la densità del ghiaccio è 917gm/cm3, la massa della particella è la seguente:

massa = (d (u) * (1E-6 m / u)) ^ 3 * (1E6cm3/m3) * (.917gm/cm3) * (1E-3kg/cm3)

oppure

massa = (d ^ 3 * 9.17E-16 cm3 gm kg m3) / (m3 cm3 gm)

Q + Calore di fusione

Q è uguale alla quantità di calore necessaria per aumentare la temperatura del cristallo di ghiaccio dalla temperatura ambiente a 0 gradi C. Il calore specifico del ghiaccio è dato come 4.21 kJ / (kg C) a 0 gradi C. Il calore specifico varia solo leggermente rispetto alla temperatura ed alla pressione e sarà quindi usato questo valore. J si riferisce a joule di energia.

Il calore di fusione del ghiaccio è 335kJ/kg. E’ necessaria questa quantità di energia per sciogliere il ghiaccio.

Pertanto la quantità di calore necessaria per trasformare il cristallo di ghiaccio è la seguente:

dQ + calore di fusione = 4.21 kJ / (kg C) * dT + 355kJ/kg

dove dQ è la quantità di calore che permea i cristalli di ghiaccio, il calore di fusione è la quantità di calore necessaria per fondere il cristallo di ghiaccio e dT è la variazione di temperatura dall'aria ambiente a 0 gradi Celsius.

Il modello ora diventa:

t (sec) = (d ^ 3 * (9.17E-16) cm ^ 3 gm kg m ^ 3 * ((((4.21kJ/kg) * dT) / (kg C))
+ 355kj/kg)) / P * (m ^ 3 cm ^ 3 gm)

Potenza (P)

L'energia della radiazione solare è data in termini di metro watt/quadrato. Valori rappresentativi misurati vanno all’incirca da 200 a 700 watt / m ^ 3. Per arrivare alla potenza applicata al cristallo di ghiaccio, prenderemo la superficie del cristallo esposta perpendicolarmente alla luce solare e applicheremo la radiazione solare al cristallo. La radiazione solare viene applicata in modo continuo alla superficie fino a quando la fusione è completa.

Potenza assorbita = d ^ 2 * (watt / m ^ 2) * (1E-6 m / u) ^ 2

e da 1 watt = 1 joule / sec

Potenza assorbita = d ^ 2 * (J / (m ^ 2 s) * (1E-12) m ^ 2 / u ^ 2

Il modello ora diventa:

t (sec) = (d (u) ^ 3 * (9.17E-16) cm3 gm kg m ^ 3 * ((4.21kJ/kg * dT kJ / kg
C) + (335kj/kg))) / (d (u) ^ 2 * (J / (m ^ 2 s) * (1E-12) m ^ 2 / u ^ 2)

Semplificato si ottiene la seguente formula:

t (sec) = ((d (u) * (9.17E-13) * (4.21dT + 335) J cm ^ 3 gm kg m ^ 3 s
m ^ 2) / (W * 1E-12 J m ^ 2 m ^ 3 cm ^ 3 gm kg)

o t (sec) = (d (u) * (9.17E-13) * (4.21dT + 335)) sec / (W *
1E-12)

o t (sec) = (d (u) * 0,917 * (-4.21T + 335)) / Watts/m2

dove d è misurata in micron, T è la temperatura dell'aria dove si possono formare le scie di condensazione, misurata in gradi centigradi e la radiazione solare è in watt per metro quadrato.

Saranno ora considerati casi rappresentativi e l'applicazione di questo modello. La ricerca indica che la dimensione delle particelle emesse dagli aeromobili è compresa tra 30 e 200 micron (Goethe MB – Ground based passive remote sensing of ice clouds with scattered solar radiation in the near infrared – Max Planck Inst. Meteorol.). La temperatura dell'aria ad altitudini di volo è comunemente -40, - 50 gradi. C. La radiazione solare normalmente varia tra i 400 ei 700 watt per metro quadrato.

Nelle tabelle presentate, d è la dimensione dei cristalli di ghiaccio lungo un lato del cubo, T è la temperatura dell'aria dove si possono formare le contrails, e P è la radiazione solare in Watt/ sq m; t è il periodo di tempo che è necessario per la scia o per i cristalli di ghiaccio affinché si dissipino (cioè si trasformi da ghiaccio in vapore acqueo).

d (micron) T (deg. C.) P (watt / mq) t (sec)

1 -50 600 1 sec.
10 -50 600 8
30 -50 600 25
50 -50 600 42
100 -50 600 83
1 -40 400 1
10 -40 400 12
30 -40 400 35
50 -40 400 58
100 -40 400 115
1 -30 700 1
10 -30 700 6
30 -30 700 18
50 -30 700 33
100 -30 700 60

Questo modello copre la gamma di dimensioni attesa per eventuali particelle che dovrebbero essere emesse dagli aeromobili; la maggior parte delle particelle sospese nell'aria va da 0-100 micron. E' interessante notare che le dimensioni delle particelle considerate in questo modello sono generalmente reputate troppo grandi per servire come nuclei di condensazione nelle nubi; la dimensione media prevista per i nuclei di condensazione è estremamente piccola e dell'ordine di 0,1-0,2 micron. Una particella da 10 micron è considerata estremamente ampia rispetto ai nuclei di condensazione delle nuvole. Questa distinzione nelle dimensioni, quando abbinata con i risultati del modello precedente, indica inoltre la necessità di considerare la formazione delle nubi come un processo fisico separato e distinto da quello della scia di condensa. Tale analisi dovrebbe necessariamente valutare il ruolo significativo che le particelle di aerosol, deliberatamente o meno introdotte, avrebbero sulla nucleazione della nuvola e sul processo di formazione.

Come si vede, i risultati di questo modello concordano molto bene con le proprietà osservate delle scie. Questo lavoro si basa sull’analisi di processi fisici, chimici e matematici della termodinamica rispetto all'acqua ed ai vari stati di fase. È stato anche preso in esame il fenomeno della sublimazione, ma è stato appurato che non è applicabile a causa dei requisiti di pressione atmosferica estremamente bassi, necessari affinché la sublimazione si verifichi (P <.006 atm). La maggiore variazione all'interno di questo modello è connessa con la dimensione del particolato. Si è visto che le scie composte di particelle più piccole si dissipano entro 30 secondi o meno e che le scie formate anche da particelle relativamente grandi dovrebbero disperdersi entro un paio di minuti al massimo.



Conclusione

Se la dissipazione di una scia osservata non è conforme al modello di cui sopra, allora la logica conclusione che si deve trarre è la seguente: il materiale di emissione non è probabile che sia vapore acqueo. Come accennato in precedenza, la fisica della formazione delle nuvole è un processo separato dipendente dalla temperatura, dall’umidità relativa, dal tipo di nuclei di aerosol e dalla dimensione dei nuclei di condensazione (granelli di sabbia, di polvere, pollini etc.)

Clifford Carnicom

Fonte: chemtrailsplanet.net


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Molto bene.......

Ora chi lo dice ad Ufologo? [:D]



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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L'Italia legalizza la geoingegneria.
Ora avvelenare la gente non è più reato


Immagine

15 luglio 2014

http://www.ecplanet.com/node/4309

La notizia più rilevante del periodo si riferisce al reperimento della legge 36/94 che statuisce la liceità degli interventi sui fenomeni atmosferici, in spregio delle convenzioni internazionali che vietano (ufficialmente) le manipolazioni degli equilibri naturali. È una norma di gravità inaudita che incenerisce ipso facto tutte le dichiarazioni menzognere di ministri minorati e nefandi negazionisti. In merito agli “usi delle acque” la legge recita:

“1. [..] 2. Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal Ministro dell'ambiente (Altero Matteoli, n.d.r.), di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, è adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell'acqua”.

Questo significa che siamo avvelenati in modo legale: gli abusi legali sono i peggiori. Le disposizioni anticipano l’accordo tra Italia e Stati Uniti d’America risalente al 2002, siglato da due fantocci, Silvio Berlusconi e George Walker Bush. È un’intesa che, con l’alibi di studiare i cosiddetti cambiamenti climatici, de facto e de iure autorizza operazioni volte ad incidere sui cicli naturali, alterando e degradando le caratteristiche dei biomi.

I governi si avvicendano, ma i criminali sono sempre in sella: così è fatto, anzi misfatto recente, il beneplacito dell’esecutivo presieduto dal gonzo di Firenze, al M.U.O.S.

Cento lire con scritta Città del VaticanoNel colpevole e vergognoso silenzio dei media di regime il Governo Renzi, il 19 giugno scorso, ha accordato l’assenso definitivo al M.U.O.S. (Mobile User Objective System), il sistema di comunicazioni satellitari ad altissima frequenza (banda Ka), ormai in fase avanzata di realizzazione a Niscemi. Il M.U.O.S. è un’installazione bellica in cui le sue tre gigantesche antenne si interfacciano con quattro satelliti in orbita e con altre tre postazioni di terra. Il programma, gestito dal Ministero della Difesa statunitense, integrerà forze navali, aeree e terrestri. Il M.U.O.S. sfrutta la tecnologia R.F.M.P. e prevede la diffusione, in vari strati dell’atmosfera, di metalli pesanti quali bario, stronzio ed alluminio. Ciò al fine di creare falde di ionosfera artificiali utili a connettere le basi a terra con i satelliti in orbita geostazionaria, evitando disturbi di sorta ed ottenendo così segnali puliti. Il M.U.O.S., per stessa ammissione dell’esecutivo, è un apparato strategico. Sulla carta fungerebbe da innocuo impianto difensivo, ma nei fatti è un riscaldatore ionosferico di terza generazione, indispensabile, tra l'altro, per il controllo e la modifica del clima a livello planetario, attraverso la manipolazione delle correnti a getto.

Come per la devastante linea ferroviaria ad alta velocità (T.A.V.), la lotta diventa ora serrata per tentare di preservare l’ambiente e la salute dei Siciliani. È noto, infatti, che i campi elettromagnetici di varia frequenza e lunghezza, sono all’origine di patologie anche gravi quali i tumori.

Ai “perturbatori” della ionosfera dedica un’ampia disquisizione della statunitense Elana Freeland, nel saggio intitolato “Chemtrails, H.A.A.R.P. and the full spectrum dominance of planet Earth”, 2014. Del libro (non tradotto in italiano), di cui proporremo una recensione o degli estratti significativi, non appena sarà possibile, per ora riportiamo la descrizione della quarta di copertina.

“Negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 del XX secolo, il nostro governo (quello degli Stati Uniti, n.d.t.) ha condotto sperimentazioni chimiche e biologiche su larga scala, attraverso programmi che prevedevano la diffusione di aerosol: ci riferiamo ad operazioni quali ‘Operation large area coverage’, ‘Operation dew’, ‘Project 112’… Oggi le scie chimiche ed i riscaldatori ionosferici come H.A.A.R.P. sono parti costitutive di un arsenale per cui la Terra è diventato un teatro di guerra dominato dalla “dottrina dell’egemonia aasoluta”. L’autrice, Elana Freeland, vaglia il tema delle chemtrails, distinguendole dalle scie di condensazione, ed esamina i fenomeni climatici estremi intesi come disastri che arricchiscono le corporations e prostrano i popoli. L’analisi del brevetto registrato da Bernard J. Eastlund, inerente a H.A.A.R.P., è l’abbrivo per un’ampia disamina circa la griglia di controllo ottenuta con la smart dust. La saggista investiga anche il Morgellons, la malattia causata da strutture biotecnologiche per cui i pazienti sono spesso ingiustamente bollati come psicotici”.

Madonna con scia chimicaRimaniamo nell’Impero di U.S.A.tana: l’ottimo Zen Gardner, in un editoriale che presto pubblicheremo, denuncia la spaventosa collusione dei meteorologi ufficiali con l’establishment militare, in particolare con la Raytheon, una delle maggiori industrie belliche del pianeta.

Pare che la Raytheon (il nome è una contaminato tra inglese e greco e significa “raggio degli dei”. Quali “dei” intendono evocare i guerrafondai?) sia, in ultima istanza, controllata dal Vaticano. Contrariamente a chi scagiona la Chiesa di Roma dalle scelleratezze dei mondialisti o da chi si illude che essa possa costituire un baluardo contro la dittatura planetaria, siamo inclini a pensare che la “Santa sede”, almeno nel suo vertice ed in molti suoi tentacoli, sia l’anima nera della cospirazione globale. Pare attestarlo, tra le altre cose, una moneta coniata nel 1985. Sul dritto è effigiato il profilo dell’infernale pontefice Giovanni Paolo II, agente della C.I.A. sotto copertura. Sul verso, sopra la raffigurazione del planisfero, è istoriato un inconfondibile ed incongruo aereo che rilascia una densa scia chimica. Il conio è – lo ripetiamo - dell’ormai lontano 1985. Ogni commento è superfluo.

Articolo originale commentato dai lettori dove si può proporre un proprio commento.

Autore: Straker

Fonti: tankerenemy.com - Scie Chimiche (Chemtrails) - TANKER ENEMY TV - tankerenemymeteo.blogspot.co.uk



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MessaggioInviato: 22/07/2014, 17:17 
Quando ho postato il video dell'ing. aerospaziale, ho pensato la stessa cosa: chissà cosa direbbe Ufologo! [:p].
Temo purtroppo che Massimo non voglia più partecipare a questa discussione [8]



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Una raccolta di brevetti per la manipolazione del clima


Geoengineering and Weather Modification Patents

A comprehensive listing of climate engineering patents in chronological format

Immagine

This listing of geoengineering and weather modification patents is far from complete and will be updated occasionally. Please submit patents by leaving a comment on this page or contacting me via one of the social media links on my page

[align=right]Source: Geoengineering and Weather Mod... Patents - Climate Viewer News [/align]


Ultima modifica di Wolframio il 26/07/2014, 14:37, modificato 1 volta in totale.


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Questo lo dedichiamo al nostro caro amico ufologo.... [:p]

Gli USA hanno confermato l'utilizzo di sostanze chimiche per irrorare i cieli

http://www.ilmeteo.it/portale/scie-chim ... refresh_ce

Uno dei tempi più discussi degli ultimi anni forse ha la sua risposta, anzi, probabilmente l'ha già avuta, ancora nel 2011 quando il consigliere scientifico di Obama ha confermato l'utilizzo di sostanze chimiche come il sale di Bario, l'ossido di alluminio, il Torio, il Quarzo, il Potassio e il Magnesio per l'irrorazione dei cieli a favore della geoingegneria e la manipolazione del clima. Cosa che lascia sconcertati anche perchè gli scienziati fanno passare questa irrorazione come semplici scie di condensa, ma perchè queste possano avvenire ci sono delle condizioni ben definite, condizioni che non coincidono con le scie che spesso vediamo nei nostri cieli.

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=usu70XF_re8[/BBvideo]


Bene.... anzi MALE.
E ora come la mettiamo? [:D]



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MessaggioInviato: 07/08/2014, 16:02 
Il Gen. Fabio Mini sulle scie chimiche
http://saluteolistica.blogspot.it/


Massimooooo dove seiiiii!!!! [:o)] [:D]



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MessaggioInviato: 07/08/2014, 16:10 
"... ma perchè queste possano avvenire ci sono delle condizioni ben definite, condizioni che non coincidono con le scie che spesso vediamo nei nostri cieli. "

Ma ... hai letto? Sono esperimenti circoscritti e da non confondere con quello che si è scritto e si dice erroneamente da ANNI!

Te lo restituisco: [:o)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 07/08/2014, 18:44 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

"... ma perchè queste possano avvenire ci sono delle condizioni ben definite, condizioni che non coincidono con le scie che spesso vediamo nei nostri cieli. "

Ma ... hai letto? Sono esperimenti circoscritti e da non confondere con quello che si è scritto e si dice erroneamente da ANNI!

Te lo restituisco: [:o)]




Massimè ma lo hai visto il video? [8] [:X]
Il Gen, dice soltanto che bisogna aspettare che la scienza ufficiale si convinca a dircelo....La cosa che ha insospettito il generale è stato l'attacco indiscriminato ai danni dei ricercatori indipendenti...
Il Gen. presuppone che la guerra chimica sia già in atto!
http://thelivingspirits.net/geoingegner ... -atto.html



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MessaggioInviato: 07/08/2014, 21:24 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

"... ma perchè queste possano avvenire ci sono delle condizioni ben definite, condizioni che non coincidono con le scie che spesso vediamo nei nostri cieli. "

Ma ... hai letto? Sono esperimenti circoscritti e da non confondere con quello che si è scritto e si dice erroneamente da ANNI!

Te lo restituisco: [:o)]





Per la precisione riporto la frase completa:

Cosa che lascia sconcertati anche perchè gli scienziati fanno passare questa irrorazione come semplici scie di condensa, ma perchè queste possano avvenire ci sono delle condizioni ben definite, condizioni che non coincidono con le scie che spesso vediamo nei nostri cieli.

Ricordo ancora una volta che il mese di ottobre 2011 avevo documentato un cielo zeppo di scie persistenti, visto con i miei occhi, avevo anche pubblicato i dati della radiosonda di Milano dai quali era dimostrato che le condizioni fisiche per la formazione di normali scie di condensa erano assenti.



Qui sotto il video con il Gen. Mini segnalato da Shighella
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=0mjWeXn2i3o[/BBvideo]


Ultima modifica di Wolframio il 07/08/2014, 21:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 08/08/2014, 19:44 
Scie Chimiche, smontata anche la “prova inoppugnabile”: intervista esclusiva a Simone Angioni

“La fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà” . Aveva, probabilmente, ragione Michail Bakunin…non c’è arma più temibile del senso del ridicolo. Soprattutto per quanto attiene la “scienza”. Oramai non passa giorno che non sia accompagnato da “avvistamenti” delle cosiddette “scie chimiche” le quali, secondo la più arguta delle teorie complottiste, sarebbero costituite da pericolose miscele di elementi chimici, principalmente polveri di bario ed alluminio e polimeri di silicio, rilasciate volontariamente in atmosfera con lo scopo di sperimentare la manipolazione dei fenomeni climatici.

Qualche giorno fa, ahimè, la mia attenzione è stata catturata dall’annuncio di uno dei più convinti sostenitori della teoria del complotto il quale, con tanto di presentazione in pompa magna, ha pubblicato l’ennesima “prova inoppugnabile” circa l’effettiva esistenza delle cosiddette “scie chimiche” per mezzo dell’inseminazione igroscopica: “…un altro dardo nel turcasso, ossia un’ulteriore, inoppugnabile dimostrazione che le scie che ogni giorno deturpano il cielo ed avvelenano la biosfera sono generate in modo intenzionale. Certi magistrati ed i negazionisti prendano nota…”.

A tale proposito, sempre mosso dal desiderio di conoscere la verità “senza paraocchi”, ho ritenuto opportuno ascoltare il parere di un esperto. Il Dott. Simone Angioni, ricercatore presso l’Università degli Studi di Pavia, fondatore di Scientificast.it , indagatore del mistero e consulente scientifico del Cicap, ci illumina circa l’effettiva validità della cosiddetta “PROVA INOPPUGNABILE”.

“Quando si ha a che fare con i sostenitori della teoria delle scie chimiche – afferma il Dott. Angioni – è facile scontrarsi con frasi come “ecco l’ennesima prova” oppure “finalmente la dimostrazione definitiva” seguita da un accozzaglia di dati confusi e mal riportati che, nei fatti, non dimostrano proprio nulla.
Sì, perché ad oggi, dopo 20 anni dalla comparsa delle prime affermazioni sulle scie chimiche, non esiste una sola prova a sostegno di questa ipotesi. Nonostante ciò questa leggenda metropolitana gode di ampia popolarità. Nel caso non la conosceste vi invito ad approfondire con articoli come questo (http://www.meteoweb.eu/2012/05/come...iche/133556/) o questo (http://www.scientificast.it/2014/04...a-dopinione/)”.

“Qualche giorno fa uno dei più prolifici e convinti sostenitori della teoria del complotto ha pubblicato l’ennesima “prova inoppugnabile” nella quale vengono inquadrate delle nubi e delle scie con una termocamera. La “prova definitiva” consisterebbe nel fatto che lo strumento, con portata massima 3 km, riuscirebbe ad inquadrare e misurare la temperatura delle scie. Tale temperatura sarebbe troppo elevata perché si tratti di comuni scie di condensazione. In effetti le scie bianche degli aerei sono note da 100 anni e sono causate dalla condensazione dell’acqua proveniente dallo scarico dei motori quando, ad alte quote, la temperatura è sufficientemente bassa. La dinamica e le condizioni di formazione di tali scie sono state oggetto di numerose pubblicazioni scientifiche e dipendono da moltissime variabili. Il video, tuttavia, mostrerebbe scie di condensazione a 3 km di quota con temperature prossime allo zero, condizioni troppo diverse da quelle previste in letteratura per la formazione di scie di condensazione”.

Si tratta quindi finalmente di una prova a sostegno delle irrorazioni clandestine di sostanze chimiche? Purtroppo per i sostenitori del complotto, no!

“Le termocamere sono strumenti costosi e molto delicati il cui utilizzo richiede una certa competenza. Si tratta di telecamere in grado di raccogliere la radiazione infrarossa e, tramite un complesso algoritmo, trasformarla in un valore di temperatura. La variazione di colore nell’immagine dipende, quindi, dalle differenze di temperatura misurate. La termocamera utilizzata è una Flir E8 che ha un intervallo di utilizzo tra i -20°C e i 250°C questo significa che è assolutamente inadatta a misurare le temperature delle nuvole che, soprattutto alla quota di formazione delle scie di condensazione, è spesso inferiore ai -40°C. La misurazione di gas e/o vapori richiede inoltre termocamere apposite, simili a quelle usate dai satelliti per le previsioni meteo e la E8 non è adeguata per questo utilizzo. Leggendo il manuale non si trova alcuna traccia di una portata massima dello strumento. In effetti come si può definire la portata massima di una telecamera? I limiti di un’immagine variano dal tipo di strumento, dal dettaglio che vogliamo riuscire a visualizzare e dalle condizioni ambientali (giorno, notte, nebbia). In effetti vari parametri possono influenzare la risposta di una termocamera che va adeguatamente tarata prima dell’utilizzo inserendo prima di tutto il valore di emissività. Nel video tale parametro è settato a 0,8, tuttavia, nel manuale dello strumento è riportato che quando si inquadra il cielo l’emissività deve essere settata a 1. Abbiamo quindi già un primo, importante, errore. Gli altri parametri da settare, sempre seguendo il manuale, sono la distanza dell’oggetto inquadrato, l’umidità relativa, la temperatura atmosferica e la temperatura di eventuali lenti messe davanti all’obiettivo della termocamera“.

“Questi parametri non possono essere stati impostati correttamente in quanto lo stesso video sostiene che la scia inquadrata sia a 3 km, ma non ci sono evidenze che la distanza sia veramente quella. Come è stata poi misurata l’umidità relativa e la temperatura atmosferica se queste due grandezze variano salendo di quota? Si stanno quindi inquadrando strati di atmosfera con condizioni fisiche diverse che variano significativamente tra l’osservatore e l’oggetto osservato. Come sono stati impostati quindi questi parametri? Seguendo quale criterio? Non è dato saperlo, quello che però è chiaro è che siamo davanti ad un uso improprio di uno strumento, di conseguenza, qualunque valore ottenuto è semplicemente senza senso. Per fare un paragone è come guidare l’auto con il tachimetro non tarato: la lancetta misurerà una velocità, però non sarà mai quella reale“.

“Quindi anche “l’ennesima inconfutabile prova” – conclude il Dott. Angioni – non è altro che una bolla di sapone conseguenza di un male che affligge tutte le teorie del complotto: la scarsa competenza. Non basta spendere qualche migliaio di euro per uno strumento e puntarlo in cielo per dimostrare qualcosa. Io, comunque, non dispero e rimango in attesa della prossima “ennesima inconfutabile prova”.

Ovviamente non ci siamo soffermati al parere di un consulente del CICAP. Abbiamo chiesto ed ottenuto un parere da un tecnico della PCE, azienda all’avanguardia nello sviluppo tecnologico degli strumenti di misura, termocamere FLIR comprese. La risposta è piuttosto eloquente.

Come si dice in questi casi? Ritenta… sarai più fortunato

http://www.meteoweb.eu/2014/08/scie-chi ... ni/309635/
http://www.meteoweb.eu/2014/08/scie...ioni/309635/


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MessaggioInviato: 08/08/2014, 23:29 
Mi pare che una termocamera rileva tutto quello che riesce a vedere.
Non credo che veda una scia a 10000 metri.

Se è vero che arriva fino a 3000 metri ed ha misurato questa temperatura

Immagine

Quella temperatura rilevata 5 giorni fà è coerente con la quota di 3000 metri.

Se la termocamera ha potuto inquadrare cosi bene quella scia nella foto, è credibile che la stessa scia si trovi attorno ai 3000 metri ed abbia rilevato correttamente quella temperatura indicata.

Poi basta andare a vedere i dati della radiosonda di quel giorno se non si è ancora convinti e si potrà vedere che le temperature sui 3000 metri erano tra +1°C ed i +7°C

Potrei anche sbagliarmi nèh, non sò che gittata ha quel tipo di termocamera.

Tutto il discorso stà nella quota di quella scia inquadrata.
Se si trovava realmente a 3000 metri oppure tra i 9 e 10000 metri.

Il signor Simone Angioni per avere ragione dovrebbe dimostrare che la scia nella foto si trovava ad una quota di crociera (9 - 11000 metri).


Ultima modifica di Wolframio il 08/08/2014, 23:43, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/08/2014, 20:40 
sabato 9 agosto 2014

Scie chimiche: smontata la "smentita" di Meteoweb e di Simone Angioni sulla prova termica

Immagine

A seguito della pubblicazione del nostro breve articolo in cui si relazionava circa il test di una scia chimica con una termocamera Flir serie E8, immediatamente si è avuta la risposta sulle pagine di meteoweb, attraverso le parole dei telecomandati di turno, Angelo Ruggieri e Simone Angioni. Il testo dal titolo reboante e derisorio mostra tutta la pochezza e la superficialità, nonché il disprezzo che questi signori hanno per il pubblico che ancora li legge e per la verità. Lo scartafaccio, infatti, presuppone che il fruitore non verifichi le affermazioni tautologiche dell'"esperto". Così troviamo che le indicazioni fornite sulle caratteristiche dell'apparecchio Flir E8 sono completamente sballate, non rispondenti al vero e volte quindi ad insinuare che l'esperimento condotto dall'amico ed attivista "Ferro809" sia non solo insignificante, ma anche irto di errori.

Ora, in primo luogo, bisogna precisare che la termocamera Flir E8 fornisce la possibilità di autoconfigurarsi in tempo reale (e dal video è evidenziato dalla scritta "calibrating" che appare quando si cambia bersaglio).

Immagine

Analizziamo, però, nel dettaglio le affermazioni del chimico dal volto umano, in forza al C.I.C.A.P., Simone Angioni. Egli scrive:

"La termocamera utilizzata è una Flir E8 che ha un intervallo di utilizzo tra i -20°C e i 250°C questo significa che è assolutamente inadatta a misurare le temperature delle nuvole che, soprattutto alla quota di formazione delle scie di condensazione, è spesso inferiore ai -40°C".

Qui il Nostro tende a barare, come al solito. Infatti egli afferma che lo strumento usato per l'esperimento non è adatto a misurare temperature al di sotto dei -20° Celsius, ma il problema non si pone, dato che la scia presa come bersaglio per la misurazione della sua temperatura mostra addirittura un range termico compreso tra i +3 ed i -7° centigradi, palesando non essere formata da cristalli di ghiaccio. Se così non fosse stato, l'indicatore avrebbe segnalato un "out of range", comunque ben di là dall'essere essere toccato.

Angioni prosegue:

"Leggendo il manuale non si trova alcuna traccia di una portata massima dello strumento. In effetti come si può definire la portata massima di una telecamera? I limiti di un’immagine variano dal tipo di strumento, dal dettaglio che vogliamo riuscire a visualizzare e dalle condizioni ambientali (giorno, notte, nebbia). In effetti vari parametri possono influenzare la risposta di una termocamera che va adeguatamente tarata prima dell’utilizzo inserendo prima di tutto il valore di emissività".

Qui il chimico contraddice il messaggio che gli "scienziati" di "Meteoweb" asseriscono di aver ricevuto con i chiarimenti dalla ditta distributrice, ma di questo aspetto discuteremo più avanti.

In effetti il manuale non definisce i limiti del sensore infrarosso, ma sappiamo che il Flir E8 dispone di un puntatore laser che, per le sue caratteristiche intrinseche, non supera i 4 km di portata. Di conseguenza questo parametro ci è sufficiente per postulare un limite di portata massima, per lo meno per quanto attiene alla possibilità di collimare un bersaglio ad elevate distanze.

Leggiamo ancora che cosa dichiara Angioni:

"Nel video tale parametro è settato a 0,8, tuttavia, nel manuale dello strumento è riportato che quando si inquadra il cielo l’emissività deve essere settata a 1".

Anche qui si afferma quanto in realtà non è corrispondente al vero. Infatti i valori di emissività del Flir E8 sono compresi tra 0,8 e 0,95. In alternativa, se si opta per l'emissività impostata "in automatico", questa viene selezionata come è necessario durante la calibrazione in tempo reale. Idem per quanto concerne l'umidità relativa. Quest'ultima è stata settata su un valore medio, secondo i consigli del manuale. Ma non solo! Dove sarebbe scritto "Nel manuale dello strumento è riportato che quando si inquadra il cielo l’emissività deve essere settata a 1"? Non leggiamo nulla del genere sul manuale ed anzi il cielo non è nemmeno menzionato! Quindi Simone mente!

Infine arriviamo al messaggio di posta elettronica che, in tutta evidenza, è un falso. Perché? Per due motivi fondamentali. a) Perché la ditta è in ferie, come riportato in questa email. b) Perché la firma in calce non corrisponde a quella che abbiamo ricevuto noi. c) Perché la firma oscurata risulta essere posticcia!

In ultima analisi è impossibile che un tecnico risponda, a differenza di quanto mostrato nella missiva spuria, che "sopra i 3 metri il Flir E8 non può eseguire misurazioni", poiché il tecnico interpellato avrebbe dovuto sapere che lo strumento, nei settaggi, permette di impostare il focus emissivo per distanze superiori ai 3 metri, come mostrato nell'immagine qui sotto. Poi qualcuno osa accusare i ricercatori veri di essere dei falsari! Da che pulpito!

Immagine
Insomma, consigliamo agli esperti di "Meteoweb di continuare" a dedicarsi alla pubblicazione delle veline dei militari, mentre esortiamo il chimico Dottor Simone Angioni a concentrarsi sugli Aracnidi migratori che sono la sua specialità. Chissà che qualche giorno non lo vediamo invischiato finalmente in una gigantesca tela, come succulento pranzo per un ragno volante gigante! Buon appetito, spider!

[align=right]Source: Tanker Enemy Meteo - Chemtrail...ne Angioni sulla prova termica [/align]



Immagine
By by Sig. Angioni [:)]


Ultima modifica di Wolframio il 09/08/2014, 21:20, modificato 1 volta in totale.


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