Cita:
IdentFlyObj ha scritto:
Non ho il 'piacere' di poter soddisfare questa tua curiosità.Questi effetti sulla materia sono stati scoperti per puro caso,e incrociando tra loro i vari campi ad alta tensione emessi da svariati generatori (in rete trovi gli schemi).Non si tratta di ionizzazione localizzata,nè di spinta magnetica,ma di un'interazione vera e proprio nella struttura interna dei singoli atomi!
Grazie per l'interessante chiarimento.
Quello che impressiona ulteriormente (come se non bastasse già tutto il resto) è questo:
Cita:
IdentFlyObj ha scritto:
Le energie in gioco (poche centinaia di watt) non consentono di ottenere fusioni o spinte anti-g di tale portata
Che mi fa ancora una volta pensare all'opportunità di reintrodurre nel panorama della fisica attuale l'idea di un unico etere come substrato di tutte le forze, anche se naturalmente aggiornata a tutte le conoscenze acquisite nel frattempo. Ma probabilmente prendere spunto da e/o dare seguito alle intuizioni di un Todeschini, Reich, Tesla non basterebbe ancora, infatti:
Cita:
IdentFlyObj ha scritto:
segno questo che Hutchison ha 'risvegliato' proprietà della materia atomica a noi sconosciute.
Probabilmente non ci manca solamente una compiuta teoria dei campi, ma anche una visione sufficientemente completa della struttura della materia, cosa questa che si è in genere ancora meno propensi ad accettare, in quanto si pensa che, se a livello subatomico ci siano ancora cose da scoprire, a livello atomico si sappia più o meno tutto, che la cornice a livello atomico sia quella lì e che sia una questione di ritocchi. Invece a quanto pare potrebbe esserci ancora qualche sorpresa.
E qui mi vengono in mente i tentativi di "rilettura" della Tavola Periodica operati da Roberto Monti alla luce del suo "modello alpha esteso" dell'atomo, per non parlare di "eretici spinti" come Ighina che, partendo da considerazioni sperimentali sui generis, si era rifatto tutta una sua concezione della struttura della materia, concezione che utilizzava nei suoi esperimenti dai bizzarri effetti.
In ogni caso, da Rutheford in poi si è pensato che accelerare particelle e/o bombardare o far urtare la materia fosse la strada principe per arrivare ad una conoscenza appropriata di essa, di qui la genesi degli acceleratori di particelle e dell'idea che solo con quantità sempre più elevate di energia si potesse arrivare a sempre nuove conoscenze; questa strada oggi sembra giunta ad un punto morto, sembra aver dato ciò che doveva dare o comunque sembra produrre ritorni sempre meno utili e/o significativi in rapporto alle sempre maggiori risorse umane, economiche, temporali, intellettuali spese in questi filoni di ricerca; invece Hutchinson (e non solo lui) sembra indicare ancora una volta la possibile esistenza di altre strade da percorrere, altri sentieri da battere per completare ed integrare la nostra immagine del mondo.