Thethirdeye ha scritto: Scusate... mi intrometto solo per fare una piccola riflessione. Ho letto gli ultimi post e... devo dire che il topic si sta sviluppando con una serie consistente di elementi utili ed interessanti per tutti. Tuttavia, noto che l'elemento "purezza" della razza, o addirittura "deriva razzista" che potrebbe conseguire dall'accertamento di eventuali differenze, scuote i più. Personalmente non riesco a dare tutta questa importanza alla questione, se non nella misura in cui l'importanza della "purezza", costituisca un problema più per l'Elite che governa il mondo (penso alla razza ariana di Hitler e dei suoi seguaci di oggi, o al "sangue blu" di determinate dinastie o gruppi di potere, etc etc), che per noi comuni mortali. Ma a parte questo discorso (che in parte c'entra pure poco con la questione dei gruppi sanguigni e con il topic in oggetto) mi domando e vi domando questo: come mai, per la Scienza e per la medicina, siamo considerati tutti alla stessa stregua? Perchè la pillolina o meglio la cura che si dà ad una tipologia di persone, è la stessa per tutti? Ultimamente ho approfondito la questione dei gruppi sanguigni relativamente al discorso alimentazione. E ho scoperto che esistono degli studi molto seri (naturalmente bistrattati e combattuti dalla maggior parte dei nutrizionisti e biologi allineati, tanto per cambiare) secondo i quali emergerebbero delle sostanziali differenze tra i gruppi sanguigni circa la possibilità di assumere o meno determinati cibi. Non so se ne avete mai sentito parlare. Mi riferisco alla c.d. "dieta del genotipo" o "emodieta". Qualcuno la chiama anche "Dieta del gruppo Sanguigno" etc. Bene, approfondendo ulteriormente il discorso, ciò che emerge è che, come dicevo, si pensa o si è pensato (forse erroneamente) sino ad ora, che i prodotti alimentari di qualsiasi genere o natura, potessero essere consumati da chiunque. Mentre in realtà, secondo questi studi, la cosa non è assolutamente così scontata. Della serie... ci sono persone che NECESSITANO di mangiare carne e per loro questo costituisce un alimento fondamentale (Gruppo "0") mentre per altre, è FONDAMENTALE nutrirsi di alimenti vegetali e cereali (Gruppo "A"). E il solo fatto che tutto il discorso "alimentazione corretta" tenda ad uniformare la molteplicità degli alimenti e a suggerire una "dieta variegata utile a tutti", potrebbe addirittura scatenare delle intolleranze o peggio determinare l'insorgere di malattie come ad esempio il cancro.
Qui c'è solo una rapida infarinatura....
http://www.aamterranuova.it/article1699.htmEcco... mi domando appunto questo: ci consideriamo tutti esseri umani facente parte di un'unica razza e cerchiamo (o ci vengono proposte), nell'alimentazione come nella medicina, delle soluzioni univoche ed unificate uguali per tutti gli individui... quando invece, queste eventuali differenze, non solo sono sostanziali, ma sembrano essere addirittura vitali - nella diversità - per la nostra normale sopravvivenza.
E allora... non potrebbe essere un bene o un fatto positivo il fatto di delineare delle -chiamiamole semplicemente così - differenze?