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 Oggetto del messaggio: I segreti della Vril
MessaggioInviato: 24/07/2012, 20:56 
Vril è un termine che nasce da un libro esoterico del 1870 di Edward Bulwer-Lytton, un adepto dei Rosa+Croce, intitolato, Vril: The Power of the Coming Race.

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Bulwer-Lytton ebbe vari seguaci, tra questi il creatore di Sherlock Holmes, Sir Arthur Conan Doyle, e perfino il misogino ed omosessuale Cecil Rhodes, onnipotente governatore della Rhodesia e fondatore della Round Table, una confraternita ancora oggi attiva e, secondo David Icke, una roccaforte dei Rettiliani.

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Nel libro, Bulwer-Lytton narra di un'avanzata civiltà fiorita all'interno della Terra Cava. I suoi appartenenti utilizzano, appunto una forza, chiamata Vril, derivante da poteri psichici, in grado di compiere miracoli. Tali semidei, descritti come alti, biondi, con occhi azzurri, in un futuro imprecisato saliranno alla superficie, assumendo la guida del Pianeta. L'influsso di tale opera sulla successiva mistica nazista è evidentissimo.

E' un libro che rappresenta la netta reazione all'Illuminismo massonico, contrapponendovi l'energia universale del Romanticismo e del Movimento Sturm und Drang e che, al falso Positivismo scientifico ed al mendace Evoluzionismo darwiniano dei propugnatori dell' Encyclopédie de Diderot et d'Alembert, risponde con le Forze Onnipotenti dell'Inconscio, le Forze inesplorate dell'Irrazionale delle Dimensioni praeter-naturali e Superumane.

Il termine Vril deriva dal nome della razza di semidei (i Vril-ya) che vive all'interno delle viscere della Terra. Per parecchio tempo “Vril” venne associato all'elisir di lunga vita. Il libro ebbe tale fortuna che nel 1886 una bibita, assimilata all'elisir, contenente estratti di carne bovina, venne denominata Bovril, da Bovine e Vril, ed ancora adesso viene prodotta dall'Unilever.


IL POTERE DEL VRIL

L'Energia Vril deriva dal Sole Nero, Il Sole posto all'interno della Terra Cava, le cui radiazioni permetterebbero agli abitanti della Terra Cava, i Vril-Ya, di vivere per migliaia di anni, dotati di poteri divini.

Vril è un diverso termine per definire la stessa energia: Reiki, Ch'i. Akasa, Pneuma, Etere e l'Energia Orgonica di Wilhelm Reich.

Nel saggio "Hitler e il nazismo magico. Le componenti esoteriche del Reich Millenario" di Giorgio Galli, Rizzoli, 2001, si fa riferimento al fatto che quando Bulwer-Lytton ipotizzava il Vril, egli sperimentava la Magia sessuale, "cioè di poteri 'speciali' derivanti da pratiche sessuali (rituali) ed il potere che da essa scaturiva."

"L'idea fondamentale che sta alla base della magia sessuale è che, al momento dell'orgasmo, si libera una straordinaria forza psichica che può essere rivolta alla realizzazione di qualunque scopo magico." (Maria e Alberto Fenoglio, "Le società magico segrete", Casa Editrice MEB).

Il rapporto tra fra tradizione e gruppi occultisti in Inghilterra e in Germania è costituito , appunto, "dalla cosiddetta 'magia sessuale', cioè di poteri 'speciali' derivanti da pratiche sessuali. È un tema oggetto di recenti studi anche in riferimento a Giordano Bruno, di cui sono noti gli echi del soggiorno inglese e dei viaggi in Germania prima del processo e del tragico rogo del 1600.

Queste pratiche possono fare del 'mago' un 'manipolatore totale', 27 secondo l'espressione di Joan Couliano, allievo e continuatore di Eliade, come lui di origine romena, impegnato a ridurre al minimo i rapporti, invece diretti e intensi, tra il suo maestro e la Legione dell'Arcangelo Michele di Cornelio Codreanu, uno dei più caratteristici movimenti del radicalismo di destra tra le due guerre.

La cultura della magia sessuale, forse rimasta sotterranea in Inghilterra come quella rosacrociana e della quale vi sono comunque indizi nella figura e nell'opera di George Byron, riemerge alla metà del XIX secolo con l'incontro tra l'occultista francese Eliphas Levi che giunge a Londra per vederlo ed Edward Bulwer-Lytton, che ha un ruolo cruciale nell'evolversi dalla società rosacrociana nella ermetica Golden Dawn (pur fondata dopo la sua morte).

Eliphas Levi è il nome d'arte di Alphonse-Louis Constant, prima seminarista sedicenne e poi rivoluzionario quarantenne nella Parigi del 1848. (...) Giunto a Londra dopo l'avvento del Secondo Impero, Eliphas Levi entra in rapporto di amicizia con Bulwer-Lytton, nobile inglese che pratica con grande successo sia la politica che l'occultismo: nel 1831, a soli ventotto anni, è deputato liberale. Nel 1834 pubblica un romanzo di grande successo, Gli ultimi giorni di Pompei.

L'anno dopo scrive Riemi, personaggio, questo, che affascinerà Hitler attraverso l'omonima opera di Wagner. Si dimette dal parlamento nel 1841, per tornarvi nel 1852 come deputato conservatore. Nel 1866 diviene Lord Lytton di Knebworth e quindi Pari d'Inghilterra. Nel frattempo ha scritto le opere ispirate dalla tradizione occulta: 'Zanoni' (1849), 'Una strana storia' (1862), 'Maghi e Magia' (1865), cui seguirà, appunto, Vril: The Power of the Coming Race, ('La Razza Ventura'), nella quale è ipotizzata la forma di energia (Vril) che darà il nome alla società che col fondatore dell'istituto di geopolitica, Haushofer, contribuirà all'elaborazione dell'ideologia nazista.

E', dunque, un inglese dell'aristocrazia e un uomo politico di prestigio quello che si impegna con Eliphas Levi nello studio della magia sessuale nel 1854 e che con lui compie esperimenti nel castello di Knebworth nel 1861. È questo un dato da tenere presente sia per quando verrà fondato The Hermetic Order of the Golden Dawn (abbreviato in Golden Dawn, l'alba dorata), sia per capire il ruolo di Aleister Crowley, le successive scissioni in quella società occulta, i rapporti con le analoghe società tedesche negli anni Venti (il Vril, la Loggia luminosa)." (Giorgio Galli, op. cit.)

Il sesso rituale è sempre stato presente nella cultura umana, dalla prostituzione sacra (si legga al riguardo il nostro articolo ILUM) ai baccanali, riti orgiastici sacri di natura propiziatoria ed al Buddhismo Tantrico o Vajrayana, ove i rapporti sessuali rituali sono il mezzo usato per l'avvicinamento al divino.

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"Negli anni '20 Josef Heinsh, un avvocato della Wstfalia, scoprì che molte delle distese erbose più ampie del mondo si trovavano a ridosso di montagne e colline considerate sacre dimore degli dei. Si diceva che questi siti fossero fonte di un'onnisciente energia naturale che poteva essere imbrigliata con strumenti legati alla magia.

Una leggenda raccontava che i sacerdoti pagani dell'antica Britannia la utilizzavano per ridurre in cenere i propri nemici, tanto di divenir nota come 'il fulmine dei druidi'. I mistici nazisti la ribattezzarono vril (...). In realtà la forza in sé, o vil, sembra non fosse una pura creazione di fantasia. Nel corso dello stesso decennio in cui Heinsch seguiva le tracce dei terreni erbosi, due scienziati di Stoccarda stavano cercando un elemento comune in grado di mettere in relazione vari caso di cancro che si erano verificati in città. H Qinzer e W. Melser erano convinti che l'insorgenza della malattia potesse avere qualche base geologica, ma non riuscirono a provarlo finchè alcuni rabdamanti non simostrarono che i casi erano tutti concentrati nella zona delle cinque maggiori faglie sotterranee.

Più tardi, alcuni scienziati nazisti incaricati di seguire questa ricerca scoprirono che le radiazioni rilevate dai rabdomanti ei propagavano alla velocità di 44 metri al secondo, che coincideva con l'unitò di misura della geomanzia tedesca, la raste. Sembrava che ci potesse essere un legame tra le radiazioni magnetiche emesse dalla terra presso gli antichi siti sacri e l'unità standard di misurazione utilizzata negli antichi culti astronomici per costruire gli stessi siti sacri.

Lo portata dell'energia che si pensava potesse essere rilasciata e controllata, allo scopo di focalizzarla in qualche modo, può essere desunta da questa descrizione del 1895 di A.P.Sinnet, un membro della Società teosofica di Londra i cui soci credevano fermamente nell'esistenza di forze di quel tipo.

«Vi sono grandi correnti correnti eteriche che si propagano sulla superficie della terra da polo a polo, di dimensioni tali da rendere la loro energi ainarrestabile come la marea che si alza: e vi sono sistemi grazie ai quali è possibile utilizzare in modo sicuro questa forza prodigiosa, benché il tentativo di controllarla sia gravido di enirmi pericoli.»

Quando Himmler venne a sapere di questa forza, decise che la Germania sarebbe stata la prima nazione ad assumerne il controllo. E se i nazisti devono essere giudicati per quello che hanno fatto, è chiaro che non sarebbe stata certamente utilizzata per il bene dell'umanità." (Paul Roland, "Il Nazismo e l'occulto", Reverdito Edizioni Srl, 2009, Trento-Mattarello)



LE ORIGINI

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Nel 1888 venne fondato da William Robert Woodman (frater Vincit Omnia Veritas), William Wynn Westcott (frater Non Omnis Moriar) e Samuel Liddell Mc Gregor Mathers (frater Deo Duce Comite Ferro) - tutti massoni ed affiliati alla Societas Rosicruciana in Anglia - l'Hermetic Order of Golden Dawn, o più semplicemente Golden Dawn, di cui membri eminenti furono Aleister Crowley, William Yeats, Arthur Machen e Bram Stoker e lo stesso Bulwer-Lytton.

La base originale dell'Ordine era una raccolta di documenti conosciuti come i "Manoscritti Cifrati", crittati con un codice attribuito a Johannes Trithemius.

Erano una collezione di 60 in folio contenenti una serie di rituali di iniziazione magica. Erano scritti da destra a sinistra in Inglese e cifrati con una semplice sostituzione crittografica conosciuta come il Cifrario Trithemius.

Westcott dichiarò di averli avuti per il tramite del reverendo Woodford e che, insieme ai Manoscritti, avrebbe rinvenuto l'indirizzo in Germania di Fräulein Anna Sprengel, Soror Sapiens Dominatibur Astris, a cui si rivolse per ottenere la traduzione finale dei manoscritti ed i Rituali dell'Ordine.

Fräulein Sprengel era una dei Mitici Capi Segreti. Nel 1896, Mathers emanò un Manifesto in cui veniva comunicato che i Capi Segreti sono umani che vivono sulla Terra, dotati di incredibili poteri praeter-umani (la Forza Vril). Proclamò, pertanto, la fondazione del Secondo Ordine all'interno della Golden Dawn.

Nel Manifesto affermava che: "Quanto ai Capi Segreti con i quali sono in contatto e dai quali ho ricevuto la Saggezza del Secondo Ordine che Vi ho trasmesso, non possodirvi niente. Non conosco neppure i loro nomi sulla Terra e li ho visti molto raramente nei loro corpi fisici...

Hanno usato tali corpi per entrare in contatto fisico con me sempre in luoghi ed orari fissati in anticipo. Da parte mia, credo che siano esseri umani che vivono su questa terra, ma in possesso di poteri terribili e sovrumani... Il mio incontro fisico con loro mi ha mostrato quantodifficile sia per un mortale, quantunque "elevato," sostenere la loropresenza....

Non voglio dire che nel corso dei miei rari incontri conloro io abbia avvertito la stessa sensazione della depressione fisicaintensa che accompagna la perdita di magnetismo. Al contrario, ho percepito di essere in contatto con una forza così terribile da poterla comparare soltanto alla scossa che si riceverebbe dall' essere vicino ad un fulmine durante un potente temporale, provando allo stesso tempo grande difficiltà a respirare.... la prostrazione nervosa di cui parlo è stata accompagnata da sudori freddi e fuoriuscita di sangue dal naso, dalla bocca ed a volte dagli orecchi".

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E' da notare che Hermann Rauschning in "Gespräche mit Hitler" ("Hitler mi ha detto") così parlava dei contatti del Führer con quelli che lui definiva i Superiori Sconosciuti: "Ti sbagli, l’uomo nuovo vive tra di noi già adesso! Egli è qui! Non è abbastanza per te? Ti dirò un segreto: io ho visto l’uomo nuovo. È intrepido e crudele. Io ho paura di lui".

Rauschning aggiunge su Essi, "Sono visitatori provenienti da unaltro piano. Il medium ne è posseduto. Liberato da questo demone, egliripiomba nel mediocre. Così avviene che incontestabilmente alcune forze invadono Hitler, forze quasi infernali, delle quali il corpo chiamato Hitler è soltanto l'involucro provvisorio".

Denis de Rougemont diceva di Hitler:

"Alcuni pensano, per averlo provato i nsua presenza, con una specie di brivido di orrore sacro, che egli è la sede di una Dominazione, di un Trono o di una Potenza, come San Paolo designa gli spiriti del secondo ordine, che possono anche cadere in un corpo di un uomo qualsiasi e occuparlo come una guarnigione. Io l'ho sentito pronunciare uno dei suoi grandi discorsi. Donde gli viene il potere sovrumano che sviluppa? Un'energia di quella natura, si sente benissimo che non è dell'individuo, e anche che essa non poterbbe manifestarsi se non in quanto l'individuo non conta: non è che il sotegno di una potenza che sfugge alla nostra psicologia. Ciò che dico sarebbe romanticismo della più bassa lega se l'opera compiuta da quest'uomo - e intendo dire da questa potenza attraverso di lui - non fosse una realtà che suscita lo stupore del mondo."

Un altro episodio raccapricciante venne narrato da Alfred Speer. In una tempestosa e ventosa notte autunnale del 1933, i camerieri di Hitler vennero svegliati da alte urla stridule provenienti dalla camera da letto dell'allora Cancelliere del Reich. Entrati lo videro puntare freneticamente il dito verso un angolo. "Lì, nell'angolo! Non li vedete? Ci sono quattro angeli in piedi che vogliono portarmi via!"

Cita:
"Hitler in realtà non appartiene affatto alla nostra razza. Vi è qualcosa di completamente estraneo in lui, qualcosa di una razza primordiale estinta, di indole assolutamente amorale."
Otto Hintze


Altre considerazioni dimostrano che quella del Vril era un'energia conosciuta e bramata (e mai posseduta) da Hitler. Infatti, "'Se Churchill non avesse combattuto, il sogno hitleriano di un mondo nuovo tutto nazista sarebbe stato davvero realizzabile'.

Il fatto è che Churchill teneva moltissimo all'Impero inglese. Lo dimostrano tutta la sua vita e i suoi scritti, compresa la monumentale Storia dei popoli di lingua inglese. L'Inghilterra vittoriana della sua giovinezza di combattente per difendere l'impero (in India) e estenderlo (in Sudafrica), era per Churchill il culmine della civiltà occidentale; e tale rimase per lo statista. Perché dunque 'non attribuiva all'Impero la stessa importanza che dava alla sconfitta di Hitler?'.

Perché, — e questo è il punto che il dibattito non rileva, — il premier percepiva nel nazismo non un semitotalitarismo come quello comunista, ma una componente 'occulta' con fini non negoziabili, 'la costruzione di uno spazio eurasiatico che consentisse ai popoli ariani di ritrovare la loro antica saggezza e potenza'.

Il Führer avrebbe voluto associare a questo progetto l'Inghilterra, 'sorella ariana'. Churchill lo riteneva pura follia, dettata da una cultura occulta la cui presenza egli avvertiva e temeva anche in settori influenti (aristocratici, intellettuali) della società inglese. Riteneva di salvare l'occidente da un pericolo 'demoniaco' e sperava anche di salvare l'Impero con l'aiuto degli Stati Uniti." (Giorgio Galli, ibidem)

Per Adolf Hitler era, pertanto, necessario impossessarsi delle conoscenze esoteriche che avrebbero permesso alla razza ariana di recuperare le energie divine dei Superiori Sconosciuti. Il luogo ove reperirle era l'Heartland. "Heartland era il 'cuore' pulsante di tutte le civiltà di terra, in quanto logisticamente inavvicinabile dagli avversari marittimi. L'unico punto di accesso da cui si poteva dominare Heartland erano le pianure slave dell'Europa dell'Est." (Wikipedia, voce Heartland)

Influenzato dalle teorie di Helena Petrovna Blavatsky, il Führer era ossessionato dalla conquista del Lebensraum, dello spazio vitale euroasiatico, convinto che ivi avrebbe trovato l'ingresso per Shambhalah ed il mezzo per impossessarsi dell'energia Vril, che gli avrebbe permesso di conquistare l'intero pianeta. Quindi fece organizzare da Himmler la spedizione in Tibet, capitanata da Ernst Schäfer e, vista la mancanza di risultati, tentò, con l'operazione Barbarossa, di appropriarsi del ponte verso il cuore dell'Eurasia, la Russia, l'Heartland di Mackinder:

Cita:
Who rules East Europe commands the Heartland: who rules the Heartland commands the World-Island: who rules the World-Island commands the World. "Chi controlla l’Est Europa comanda l’Heartland: chi controlla l’Heartland comanda l’Isola-Mondo (la massa terrestre eurasiatico-africana): chi controlla l’Isola-Mondo comanda il mondo"



Erwin Rommel, 'la volpe del deserto', con appena un terzo degli effettivi impiegati nell'Operazione Barbarossa, il 21 giugno 1941, avrebbe conquistato, partendo dall'Egitto, i preziosi pozzi petroliferi nella penisola arabica, mettendo in ginocchio la capacità di approvvigionamento inglese.

Ma Hitler voleva la Russia ad ogni costo e proprio in quella terra, nelle polverose ed immense steppe dalle cupi nubi basse, si sarebbe infranto il sogno (o incubo) del Reich millenario.



Perché, — e questo è il punto che il dibattito non rileva, — il premier percepiva nel nazismo non un semitotalitarismo come quello comunista, ma una componente 'occulta' con fini non negoziabili, 'la costruzione di uno spazio eurasiatico che consentisse ai popoli ariani di ritrovare la loro antica saggezza e potenza'.

Il Führer avrebbe voluto associare a questo progetto l'Inghilterra, 'sorella ariana'. Churchill lo riteneva pura follia, dettata da una cultura occulta la cui presenza egli avvertiva e temeva anche in settori influenti (aristocratici, intellettuali) della società inglese. Riteneva di salvare l'occidente da un pericolo 'demoniaco' e sperava anche di salvare l'Impero con l'aiuto degli Stati Uniti." (Giorgio Galli, ibidem)

Come abbiamo visto, però, dietro i suoi intenti c'era un lucido obiettivo che atterriva Winston Churchill, un politico, come abbiamo visto, ben lontano dalla follia onirica e dai sogni utopici. Era necessario impedire alla Germania hitleriana di mettere le mani sull'energia Vril. Churchill riuscì nello scopo che si era prefisso. Sconfisse la Germania, ma la Gran Bretagna perse, di lì a poco, l'Impero.

Ritornando alla Golden Dawn, è d'obbligo riportare che Anna Sprengel Soror Sapiens Dominatibur Astris, collaborò alla decodifica completa dei Manoscritti Cifrati (ut supra), ottenendo in cambio la fondazione in Londra del Tempio di Isis-Urania, uno dei primi Templi - il più importante - della Golden Dawn e il permesso all'accesso delle donne all'Ordine, il che segnò una sorta di spartiacque tra la Golden Dawn e le Società che successivamente trassero da Essa vita e linfa e la stragrande maggioranza degli altri ordini esoterici e massonici in cui non si permette, ancora oggi, l'ingresso alle donne.

Scelta idiota ed infausta, tipica del mondo umano controllato dalle Potenze del Male, considerando gli enormi e benefici poteri psichici di cui molte donne sono dotate.

Diverse e famose donne entrarono a far parte della Goden Dawn, tra cui Florence Farr (che fece suo il motto esoterico "Sapientia Sapienti Dona Data"), Annie Horniman, Maud Gonne ed Evelyn Underhill.

Il Secondo Ordine, l'Ordine Interno, venne chiamato Rosæ Rubeæ et Aureæ Crucis, l’Ordine della Rosa Rossa e della Croce d’Oro (RR+AC). I rituali necessari per la fondazione dell'Ordine Interno erano stati consegnati nella città di Parigi a Mathers da frater "Lux E Tenebris" (motto proprio della Massoneria di Rito Scozzese), un emissario dei Capi Segreti, motto dietro cui si sarebbe celato un membro del mitico Ordine dei Rosa+Croce. Alcuni autori sono convinti che potesse trattarsi del Dr. Thiesen, di Liegi.

Sarebbero stati, infine, consegnati nel 2002 i rituali per la Fondazione del cosiddetto Terzo Ordine agli emisseri di Alpha et Omega da un Rosacruciano presentatosi nuovamente come frater Lux E Tenebris.

Secondo quanto affermato da Westcott, Anna Sprengel morì nel 1891 o le venne impedito ogni ulteriore contatto dai suoi compagni, ma l'Ordine Ermetico dell'Alba Dorata era ormai in piena espansione, con la fondazione degli importanti Templi di Amon-Ra ad Edinburgo, Ahathoor a Parigi, Thot-Ermes a Chicago e Alpha Omega a Londra.

Gli adepti della Golden Dawn utilizzarono famosi Grimori tra cui "La magia sacra di Abramelin il mago", "La Chiave di Re Salomone" (detta anche Lemegeton Clavicula Salomonis ) e "Il Grimorio di Papa Onorio".

Tutti gli adepti erano, in particolare, uniti dallo studio della Forza del Vril e della Magia Sessuale ed è indicativo che, nello stesso anno della nascita della Golden Dawn, il 1888, iniziassero i delitti di Jack lo Squartatore, che Galli collega, giustamente, ad una ritualità magico-sessuale.

Fonte: http://www.isoladiavalon.eu/terra_cava/ ... /vril.html



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MessaggioInviato: 24/07/2012, 21:03 
COLLEGAMENTI TRA CROWLEY E HITLER

Vi sono diversi autori che hanno rinvenuti punti di contatto, se non addirittura una comunanza di riti ed intenti tra Aleister Crowley e Adolf Hitler.

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Scrive nel 1949 René Guènon a Julius Evola. "Crowley nel 1931 era andato a Berlino per ricoprirvi il ruolo di consigliere segreto presso Hitler" (Quaderni di Avalon, n° 10, 1986).

Sempre Guenon afferma che "la confusione tra l'aspetto luminoso e l'aspetto tenebroso costituisce propriamente il satanismo; e appunto in tale confusione cadono, involontariamente e certo per ignoranza, coloro che credono di scoprire un significato infernale nella designazione di Re del Mondo."

Qui si innesta un'affascinante contraddizione: "I Càtari rifiutavano in toto i beni materiali e tutte le espressioni della carne. Professavano un dualismo in base al quale il re d'amore (Dio) e il re del male (Rex mundi - Re del Mondo) rivaleggiavano a pari dignità per il dominio delle anime umane; secondo i Càtari, Gesù avrebbe avuto solo in apparenza un corpo mortale (docetismo). Essi svilupparono così alcune opposizioni irriducibili, tra Spirito e Materia, tra Luce e Tenebra, tra Bene e Male, all'interno delle qualitutto il creato diventava una sorta di grande tranello di Satana (una sorta di Anti-Dio diverso dalla concezione cristiana) nel quale il Maligno irretiva lo spirito umano contro le sue inclinazioni rette, verso lo Spirito e verso il Tutto. Lo stesso Dio-creatore dell' Antico Testamento corrispondeva al Dio malvagio, a Satana." (Wikipedia, voce Catarismo)

Una contraddizione ingigantita da un lato dall'enorme considerazione politico-religiosa che rivestiva il Catarismo nella cosiddetta mistica nazista e dall'altro dal timore reverenziale per il Rex Mundi.

Infatti, "secondo il sistema di credenze nazista la popolazione di Agarthi era buona, mentre quella di Shamballah era cattiva. I due popoli erano in conflitto da migliaia di anni e i nazisti credevano di sostenere i bravi di Agarthi." (David Icke, "II Segreto più Nascosto", ed. Macro Edizioni)

Miguel Serrano approfondisce l'argomento, per lui, "il concetto di Iperborea ha contemporaneamente un significato razziale ed uno mistico. La sua convinzione è che Hitler si sia recato a Shambhala, una città sotterranea che egli colloca in Antartide (precedentemente, al Polo Nord ed in Tibet), dove entrò in contatto con gli dei iperborei e da dove sorgerà di nuovo un giorno al comando di un'armata di UFO. Guiderà allora le forze della luce (Iperborea, associata talvolta con Vril) alla vittoria contro quelle delle tenebre (che inevitabilmente includono, per Serrano, gli Ebrei adoratori di Jehova) nella battaglia finale, quella che aprirà l'era del Quarto Reich.

Secondo Nicholas Goodrick-Clarke, 'Serrano segue la tradizione gnostica catara (anni 1025-1244) identificando in Jehova, il Dio dell'Antico Testamento, il demiurgo malvagio. Come i dualisti medievali, questa eresia ripudiò Jehova come un dio falso e un mero esecutore nei confronti del vero Dio, molto lontano dal regno di mortali. Questa dottrina gnostica chiaramente conduceva a pericolosissime implicazioni nei confronti del popolo ebraico.

Dato che Jehova era, a tutti gli effetti, la loro divinità primigenia, ne conseguiva che essi fossero a tutti gli effetti gli adoratori del demonio. Assurgendo così gli ebrei al ruolo di figli di Satana, l'eresia catara riuscì a dare all'antisemitismo lo status di dottrina teologica, con tanto di vasta base cosmologica. Se gli Ariani Iperborei sono l'archetipo e i discendenti di sangue di quelli che Serrano chiama divyas (provenienti dal Sole Nero), è ovvio che l'archetipo del Signore dell'Oscurità ha bisogno di un'adeguata razza antagonista. Il demiurgo trovò negli Ebrei il popolo più adatto a divenire il suo archetipo'.

Lo studioso delle religioni Frederick C. Grant e Hyam Maccoby enfatizzano, nella visione dualistica gnostica, che 'gli Ebrei erano visti come il popolo eletto dal demiurgo per avere lo speciale ruolo storico di fermare l'operato salvifico degli emissari del Vero Dio'. Serrano quindi considera Hitler come uno dei più grandi emissari di questo dio, rifiutato e crocifisso dalla tirannia della massa ebraicizzata come altri rivoluzionari portatori di luce prima di lui. (Wikipedia, voce Misticismo Nazista)

Dal comune sentire tra Hitler, che riteneva di essere guidato dal Dio della Luce e dai Superiori Sconosciuti, Aleister Crowley - la Bestia 666 - e la Golden Dawn, a sua volta legata alla Forza Vril e alla Magia Sessuale e al mito dei Capi Segreti, è fiorita tutta una saggistica successiva volta ad identificare il Terzo Reich con il Regno del Male sulla Terra.

"II 17 di questo mese di agosto (1987) Rudolf Hess è morto, strangolandosi (ma come avrà fatto, da solo, così decrepito, novantatré anni, sorvegliato sempre, difficile crederlo). Dal 1941 dopo l'atterraggio in Scozia, vissuto sempre da prigioniero di Stato; Hess l'astrologo, Hess l'iniziato nero. Nel suo segreto spunta lo zoccolo satanico di Aleister Crowley, la Grande Bestia dell'Ordo Templi Orientis, che con la sua setta di occultisti e sessuomani voleva dare una mano a Hess per la pace separata anglo-tedesca desiderata da Hitler" (Guido Ceronetti, "A pazienza dell'arrostito", Adelphi).

Anche Dietrich Eckart, il mentore politico di Hitler, conferma i contatti del futuro Führer con Forze esoteriche ed occulte, nella lettera che inviò, poco prima di morire, ai fratelli della Thule. "Seguite Hitler, è lui che danza ma io ho scritto la musica! L’ho iniziato alla Dottrina Segreta, aprendo la sua mente e dandogli i Mezzi per comunicare con le Forze. Non piangetemi, perche’ io avro’ influito sulla Storia piu’ di qualsiasi altro Tedesco".

Però "danza con una musica che non è sua. Fino al 1934 crede che i passi che esegue siano quelli buoni. Invece non è affatto nel ritmo giusto. Crede di non dover far altro che servirsi delle Potenze. Ma non ci si serve delle Potenze: si servono. Tale è il significato (o uno dei significati) del mutamento fondamentale che interviene durante e immediatamente dopo la purga del giugno 1934. Il movimento, che Hitler stesso ha creduto dovesse essere nazionale e socialista, diviene ciò che doveva essere, sposa più strettamente la dottrina segreta.

Hitler non oserà mai chiedere ragione del 'suicidio ' di Strasser, e gli si fa firmare lordine che innalza le S.S. al rango di un'organizzazione autonoma, superiore al partito. Joachim Gunthe scrive in una rivista tedesca dopo la disfatta: "L'idea vitale che animava le S.A. fu vinta il 30 giugno 1934 da un'idea puramente satanica, quella delle S.S." (Louis Pawels e Jacques Bergier, "Il mattino dei maghi", Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1963)

"Sono visitatori provenienti da un altro piano. Il medium ne è posseduto. Liberato da questo demone, egli ripiomba nel mediocre. Così avviene che incontestabilmente alcune forze invadono Hitler, forze quasi infernali, delle quali il corpo chiamato Hitler è soltanto l'involucro provvisorio.", ciò affermava Hermann Rauschning in "Conversazioni con Hitler" - Betelgeuse 2008, che pur essendo considerato poco credibile da una parte della critica storica, è confortato da vari fatti storici e da una considerazione altrettantovera: in Hitler albergavano forze archetipiche appartenenti a dimensioni diversa dalla nostra, ma erano forze di puro caos, forze di puro male.

Il nucleo fondamentale della dottrina nazista era il raggiungimento della purezza della razza. Solo in tal guisa era possibile ritrovare la forza Vril dei Divyas, gli Dei del Sole Nero (Schwarze Sonne). E' singolare che lo scrittore che maggiormente ha contribuito alla nascita del concetto di razza superiore (die herrenrasse) che stabiliva che la razza nordica era la discendente di una arcaica razza ariana o iperborei - simbolo di perfezione psicofisica e di purezza di sangue - sia stato il francese Joseph Arthur de Gobineau, autore del "Saggio sulla diseguaglianza delle razze umane".

Ed ancora sulle reciproche influenze tra Vril e Nazismo, Costantino Paglialunga, ne "Alla scoperta della Terra Cava" (Macroedizioni), afferma: "Altri autori poi sono convinti che Agarthi sia la favolosa Shangri-Là, cercata dall’uomo sin dai tempi più remoti. In questa ricerca emerge poi la presenza di una straordinaria rete di gallerie, necessarie per collegare il mondo di superficie con quello interno e la conoscenza di una forma di energia incredibile, la cosiddetta VRIL, capace di conferire un potere illimitato a chiunque la possegga, della quale diversi uomini hanno cercato di prendere possesso. Il più famoso di loro è Adolf Hitler, il quale nutriva il folle sogno di diventare Re del Mondo".

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"Secondo una leggenda tibetana, trenta o quaranta secoli fa esisteva nel Gobi un'altra civiltà.

In seguito a una catastrofe, forse atomica, il Gobi fu trasformato in un deserto e gli scampati emigrarono, alcuni verso la punta Nord dell'Europa, altri verso il Caucaso.

Il dio Thor delle leggende nordiche sarebbe stato uno degli eroi di questa migrazione [che] componevano la razza fondamentale dell'umanità, il ceppo ariano. Dopo il cataclisma, i maestri dell'alta civiltà, i detentori della conoscenza, si installarono in un immenso sistema di caverne sotto la catena dell'Himalaya. Nel cuore di queste caverne si scissero in due gruppi, seguendo l'uno "la via della mano destra", l'altro "la via della mano sinistra". La prima via avrebbe avuto il suo centro ad Agharti, città nascosta del bene, tempio della non partecipazione al mondo. La seconda sarebbe passata per Shambahlah, città della violenza e della potenza, le cui forze comandano agli elementi, alle masse umane e affrettano l'arrivo dell'umanità alla cerniera dei tempi. Ai maghi condottieri di popoli sarebbe stato possibile fare un patto con Shambahlah" (Giorgio Galli, ibidem).

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E' necessario, infine, ricordare che qualche autore, in base a tali elementi afferma che nella II Guerra Mondiale si sarebbero combattuti, in appoggio ora dell'uno ora dell'altro schieramento, gli Eterni Nemici: da una parte gli Alieni Asgardiani così denominati poiché da loro deriverebbero gli Dei del Valhalla e da cui sarebbe sorta la Civiltà Atlantidea, mentre dall'altra si sabbero posti i Rettiliani di Lemuria, con le infinite coorti di Grigi loro schiavi.

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Tutto ciò è intrinseco al Misticismo Nazista, di cui Heinrich Himmler fu il massimo profeta, il falso profeta, mentre Adolf Hitler ne era il Messia, secondo Nostradamus, il secondo Anticristo. Himmler credeva ciecamente al fatto che i Divini Iperborei, i progenitori della Razza Ariana Germanica, fossero scesi dal cielo [o meglio che provenissero da Aldebaran, cfr. infra] stabilendosi nel Continente Atlantico. Le lotte con gli impuri Sauroidi di Lemuria e una contemporanea catastrofe cosmica spazzarono via la Superiore Civiltà Atlantidea. Solo i sacerdoti si salvarono e si stabilirono in parte nella Terra Cava (i Vril-Ya) e in parte in Tibet, uno dei pochi luoghi ancora emersi sulla Terra dopo che onde alte chilometri avevano spazzato via interi continenti.

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Dal Tibet, gli eredi degli Iperborei si sarebbero trasferiti, una volta ritiratesi le acque, nel Nord Europa, e, pertanto, i Germanici erano, in ultima istanza, la principale incarnazione degli Übermenschen Iperborei.

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A tal riguardo Himmler inviò nel Tibet una nota spedizione dell'Ahnenerbe comandata da Ernst Schäfer, che al di là del successo propagandistico non trovò molti dati scientifici che suffragassero le teorie razziali del Reichsführer Himmler.

Un'altro convincimento mistico di Himmler era di essere la reincarnazione di Enrico I di Sassonia, detto l'Uccellatore, re dei Franchi e primo monarca germanico ad attuare il Drang nach osten, la spinta verso Est per l'Ostsiedlung, la colonizzazione germanica dell'Europa Orientale. La più importante vittoria venne ottenuta da Enrico contro i Magiari nel 933 nella Battaglia di Riade, dove gli slavi fuggirono dal campo di battaglia non appena videro avvicinarsi la poderosa cavalleria corazzata teutonica.

Per Himmler, le SS erano i nuovi cavalieri teutonici tesi alla conquista della terra promessa, l'Ostland, l'Heartland, la terra promessa in mano a quelli che consideravano gli unterrmenschen slavi, gli infedeli della folle religione di Himmler ed Hitler.

Tale follia li portò alla deportazione di 800.000 polacchi e la distruzione totale di Varsavia, dopo la rivolta del 1944, in ossequio a quanto ordinato espressamente dal Führer e che venne chiosato da Himmler come "i polacchi per 700 anni avevano impedito la Drang nach Osten, la Spinta verso l'Est, ed era giungo il momento di risolvere definitivamente tale problema".

La possessione demoniaca di Hitler non pare essere una leggenda se persino Sepp Dietrich, eroe di guerra tedesco ed uno dei pochi ad esser insignato della Croce di Cavaliere della croce di ferro con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti, la più alta onorificenza del Terso Reich, ebbe ad affermare che papa Pio XII per ben tre volte provò ad esorcizzarlo, senza ottenere alcun successo.

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ALTRI COLLEGAMENTI TRA INGHILTERRA E GERMANIA NAZISTA

Un altro punto di contatto tra l'élite aristocratica britannica e Germania Nazista fu Sir Owald Mosley. Deputato Conservatore prima e Laburista dopo, venne affascinato, in un viaggio che fece in Italia, da Mussolini e dall'ideologia Fascista. Fondò il British Union of Fascists,con un programma che riprendeva in pieno il Corporativismo Fascista che attirò non poche frangie del ceto operaio, deluso dalla politica del Labour Party. A causa delle reazioni violente dei comunisti ai suoi comizi, istituì le sue Camicie Nere.

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Nell'ottobre del 1936, alla testa del gruppo paramilitare di Camicie Nere organizzò una marcia nei quartieri di Londra occupati dagli Ebrei e dai comunisti, nel tentativo di fomentare un'azione rivoluzionaria dei ceti popolari ultranazionalisti e replicare così il successo della marcia su Roma, ma nella battaglia di Cable Street, trecentomila comunisti ed ebrei eressero barricate e combatterono ferocemente per impedirgli il passaggio nell'East End. Al termine, le Camicie Nere di Mosley vennero disperse nell'Hyde Park e la sua marcia si risolse in un totale fallimento.

In quello stesso anno sposò a casa di Joseph Goebbels ed alla presenza di Adolf Hitler, Diana Mitford, insieme alla quali subì l'internamento nel 1940 a seguito dell'emanazione del Defence Regulation 18B, che aveva sospeso l'applicazione dell'Habeas corpus in Gran Bretagna.

Su un'altra delle celeberrime sorelle Mitford, Unity Mitford, vi è da narrare una storia particolare.


IL FIGLIO DI HITLER

Unity Valkyrie Mitford affermava di essere stata concepita nella città di Swastika in Ontario, dove la sua famiglia possedeva una miniera d'oro. Lo considerava un segno del destino e quando potè conoscere il suo idolo al Raduno di Norimberga nel 1933, a cui partecipò come componente della ddelegazione britannica insieme alla sorella Diana, ne rimase talmente affascinata da decidere di "rimanere il più vicino possibile al Führer ed alla Germania" (Anne de Courcy).

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Nell'estate del 1934, ella tornò in Germania, iscrivendosi ad una scuola di Monaco vicino alla sede del Partito Nazista.

Dopo dieci mesi di continua frequentazione dei locali abituali di Hitler, Unity Mitford venne invitata al tavolo del Cancelliere e Presidente del Reich, conversando a lungo con il dittatore tedesco. In una lettera sull'incontro, Unity scrisse al padre che "era stato il giorno più bello e meraviglioso della sua vita e di essere la ragazza più fortunata del mondo per avere incontrato l'uomo più grande di tutti i tempi."

Da parte sua, Hitler, altrettanto ammirato, affermava che la Mitford era "un magnifico esemplare di femminilità ariana".

Quando venne dichiarata la guerra tra Germania ed Inghilterra, Unity Mitford ne rimase talmente sconvolta da spararsi alla testa nel Giardino Inglese, a Monaco, con una pistola che si presume le fosse stata regalata da Hitler stesso.

Non morì, ma le cure a cui venne sottoposta non permisero l'estrazione del proiettile, che dopo pochi anni la portò a morte per un attacco di meningite causato dal ringonfiamento cerebrale attorno alla pallottola.

Hitler fece in modo di farla rientrare in patria, ove solo le condizioni di salute impedirono alle autorità inglesi il suo internamento .

Dopo film di pura fantasia come "I ragazzi venuti dal Brasile" sui cloni di Hitler, inizia un mito più concreto. Il giornalista Martin Bright in un articolo su The New Stateman affermò di essre stata contattato da una donna, Val Hann, la quale aveva dichiarato che durante la guerra sua zia, Betty Norton, dirigeva una clinica privata ad Oxford di cui era stata cliente propria Unity Mitford.

E proprio in quella clinica, pochi mesi dopo il rientro dalla Germania, Unity avrebbe dato alla luce il figlio di Hitler.

Le successive investigazioni di Bright non avrebbero portato ad alcuna prova sostanziale, ma il suo articolo ed un successivo documentario di Channel 4 sul presunto figlio di Hitler che ora, paradossalmente, vivrebbe ancora in Gran Bretagna, avrebbero dato il destro ad un'incredibile fioritura di articoli e speculazioni sull'argomento.


Fonte: http://www.isoladiavalon.eu/terra_cava/ ... /vril.html



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MessaggioInviato: 24/07/2012, 21:13 
LA SOCIETA' VRIL

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Nel 1921 nacque, dall'impulso di Karl Hausofer e Rudolf Freiherr von Sebottendorff, il cui vero nome era Adam Alfred Rudolf Glauer, la Vril Gesellschaft (Società Vril) o Loggia Luminosa, una comunità segreta di medium ed occultisti tedeschi, in stretto contatto con l'Hermetic Order of the Golden Dawn.

Secondo quanto afferma Jan Van Helsing, pseudonimo di Jan Hudo Holey, ne "Secret Societies and their power in the 20th Century" ("Geheimgesellschaften und ihre Macht im 20. Jahrhundert"), nel 1917 il Barone Von Sebonttendorf, Karl Hausofer, l'asso dell'aviazione Lothar Waiz, il Prelato Gernot della Segreta "Societas Templi Marcioni" (gli eredi dei Cavalieri Templari) e Maria Orsic, si incontrarono per la prima volta a Vienna.

Il Prelato Gernot avrebbe parlato loro dell'avvento della nuova Era, l'Era dell'Acquario, e che l'ILU, il raggio divino, proveniente dal Centro della Galassia (e quindi dal Buco Nero situato esattamente al centro di Essa - si legga al riguardo il nostro articolo), avrebbe finalmente raggiunto la Terra, portando all'elevazione ed all'evoluzione degli esseri umani, ponendo fine all'Era del Kali Yuga. Il punto in cui la Societas Templi Marcioni ipotizzava che il raggio divino avrebbe raggiunto la Terra era il massiccio alpino dell'Untersberg, vicino a Salzburg e Berchtesgaden, che sarebbe divenuta la residenza preferita di Adolf Hitler.

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Nel settembre del 1917, Sebottendorf si sarebbe incontrato con i membri del Die Herren vom Schwarzen Stein (DHvSS - I Signori della Pietra Nera), adoratori della Dea della Montagna e della Resurrezione, Isais, che avrebbero introdotto il barone ai segreti della Pietra Nera (il Sacro Graal?). Proprio costoro fonderanno in seguito l'ordine occulto SS Schwarze Sonne, il cui simbolo è il Sole Nero riprodotto nella Sala delle Riunione degli Obergruppenführer a Wewelsburg.

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Tutti insieme, questi elementi avrebbero dato la spinta propulsiva alla creazione della Loggia Vril o Vril Gesellschaft.

Negli anni '90 del 1900, venne fondata a Vienna da Norbert Jurgen-Ratthofer e Ralft Ettl, una società che si ispirò grandemente al retroterra culturale della Vril, la Tempelhofgesellschaft. Questa ha, come fine, l'insegnamento della dottrina del Marcionismo, un'eresia gnostica che identifica JaHWeH o JaHVeH con il Demiurgo creatore del mondo materiale, del Male. Secondo gli adepti, la razza ariana, destinata a dominare il mondo, si sarebbe stabilita su Atlantide, dopo l'arrivo da Aldebaran. Tale informazioni deriverebbero da imprecisati antichi manoscritti sumeri o accadici.

Il tutto pare, però un rimaneggiamento dell'humus culturale ed esoterico che permeava la Vril Gesellschaft.

In tutte le dottrine gnostiche, caratterizzate da un accentuato dualismo, in particolare nel Marcionismo e nel Catarismo, è presente la netta contrapposizione tra l'Aion Teleos, il primo Dio, l'Uno, l'Eone Perfetto di cui l'Eone Gesù, il Soter, è la diretta emanazione e il Demiurgo, il Rex Mundi, Jaldabaoth, l'eone che non apparteneva al pleroma e creatore dell'immondo e imperfetto mondo materiale, il Dio veterotestamentario, il male. Tanto che in uno dei Vangeli della Luce, il Vangelo di Giuda, Gesù irride i discepoli che adorano l'entità che loro reputano Dio, mentre si tratta, in realtà, del malvagio Demiurgo.

Gesù-Soter, nella dottrina gnostica, è un eone, un avatar, non ha natura materiale, perché la materia è corruzione, la sua luce non serve a redimere tutti i peccatori, ma solo ad illuminare le anime predisposte alla conoscenza della verità, all'elevazione e al passaggio dimensionale. La salvezza si ottiene solo grazie alla conoscenza, non certo per mezzo di posticci ed artefatti credi religiosi, ammantati di inesistenti dogmi o misteri fideistici. L'ottuso "fedele" è, ab aeterno, prigioniero dell'inferno, la Terra.

Una stupefacente assonanza, "gli Eleatici asserivano che la vera spiegazione delle cose si trova nella concezione dell'universale unità dell'essere. Conformemente a questa dottrina, i sensi non possono aver cognizione di questa unità, perché le loro impressioni sono inconsistenti: è solo tramite il pensiero che è possibile superare le false apparenze dei sensi (la doxa) e giungere alla conoscenza dell'essere e alla fondamentale verità che Tutto è Uno." (Wikipedia, voce Scuola Eleatica)

Come abbiamo visto, nello gnosticismo, il Bene-Conoscenza-Verità è rappresentato dall'Eone Gesù, mentre il male è il Demiurgo (la fallacia dei sensi contrapposta alla monade dello spirito), conosciuto con un'infinità di nomi perché è la dispersione che si contrappone all'Unità e chiamato oltre che Jaldabaoth o Yalda Baoth (detto Leontoides - "faccia leonina") anche Esaldaios o El Shaddai.

"Il mondo, sostenevano gli gnostici, è la creazione imperfetta di un dio inferiore (il Demiurgo), nella quale gli esseri umani sono imprigionati. Questo dio fallibile vaga, preda della sua follia, nel buio fallimentare che egli stesso ha creato. Il vero Dio (l#697;Inconoscibile) può essere raggiunto solo a condizione che l#697;uomo ravvivi la piccola scintilla di luce che conserva dentro di sé. Diventare «gnostico» (gnostikòs, chi sa, chi conosce) vuol dire liberarsi degli impacci del corpo, essere consapevoli della negatività di se stessi e dell#697;universo. Tale visione era, fra l#697;altro, l#697;ingegnoso tentativo di spiegare come mai un essere onnipotente e buono potesse consentire tutto il male e l#697;ingiustizia che ci sono nel mondo. Infatti, chi permette ciò, dicevano gli gnostici, non è il vero Dio, ma un dio malvagio, lo stesso che compare nel mito della Genesi intento a fabbricare il mondo."

"(...) Lo gnosticismo è effettivamente un fenomeno di grande importanza in particolare fra il II e il III secolo. Fenomeno di difficile comprensione, soprattutto perché fino a sessant#697;anni fa lo si conosceva quasi solo per le pagine polemiche scritte nei suoi confronti dai Padri della Chiesa. Poi, nel 1945, a Nag Hammadi, in Egitto, è stata scoperta un#697;intera biblioteca gnostica. Come lei ha anticipato, lo gnosticismo rappresenta, fra le altre cose, il tentativo di rispondere al problema di che cosa sia il male. Questione fondamentale, non solo nel cristianesimo, che ha suscitato nel tempo le risposte più varie. Da dove viene il male e come si può porvi rimedio? Se c#697;è il male, anch#697;esso deve essere in qualche modo originato da Dio. Ma perché mai Dio ha originato il male?

In uno dei miti gnostici. Dio origina il male perché una delle componenti del suo empireo, quella più esterna, decade, precipita da quel luogo eccelso e s#697;infrange, come un cristallo, nella materia bruta. Il problema, per Dio, diventa allora quello di recuperare questi frammenti di luce per ricomporre la sua perfetta unità. La sorte dell#697;umanità, coinvolta in questo processo di discesa e ascesa, viene divisa in tre parti. Una prima parte seguirà questi frammenti di luce e potrà accedere all#697;empireo. Una seconda sarà certamente dannata, destinata a perdersi nella materia informe; il destino della terza parte rimane sospeso fra dannazione e salvezza.

Nessuno in realtà ha mai veramente risolto il problema del male. Dopo la Shoah, dopo che decine di migliaia di bambini ebrei erano stati sottoposti a strazianti esperimenti 'scientifici' prima di essere messi a morte, il filosofo Hans Jonas nel saggio II concetto di Dio dopo Auschwitz ha scritto che ormai si deve rinunciare o all#697;idea della benevolenza divina o a quella della sua onnipotenza. Se Dio è onnipotente non è completamente buono, e viceversa: le due qualità non possono coesistere nello stesso ente. È una conclusione inoppugnabile." (Corrado Augias - Remo Cacitti, "Inchiesta sul Cristianesimo", Arnoldo Mondadori Editori, Milano)

Questo concetto viene ulteriormente ampliato e chiarito dal pensiero e dalle opere di Eric Hermann Wilhelm Voegelin. "Voegelin ha identificato diverse analogie ideologiche fra l'antico gnosticismo e le moderne dottrine politiche, in particolare nazismo e comunismo. Il filosofo ha considerato essere la radice dello gnosticismo un impulso all'alienazione intesa come senso di disconnessione con il mondo e come credenza profonda di un male o di un disordine intrinseco del mondo che sia causa di questo senso di estraneità al mondo stesso, secondo l'antica eresia per cui il Dio creatore del mondo era un Deus malignus oppure un padre sia del bene che del male (come nel Manicheismo).

Tale alienazione ha due effetti evidenti, cioè la necessità di trascendere il mondo malvagio attraverso l'introspezione, la cultura o -per estensione- la conoscenza scientifica in quanto mezzo di trasformazione delle natura «corrotta», e ciò può essere sia in senso tecnico-biologico (come nell'ideologia eugenetica o nel transumanesimo) che in senso politico (come nel marxismo o nel fascismo). Questa prima necessità comportata da una tale visione del mondo è detta da Voegelin «speculazione gnostica», cioè una sorta di evoluzione della gnosi in un senso non più teologico. La seconda conseguenza dello gnosticismo moderno, strettamente legata alla prima, è il desiderio di creare o di estendere un ordine politico che concretizzi la speculazione e che instauri una forma di «paradiso terrestre» nella storia, inteso ciò come un «paradiso senza Dio» dato che secondo i fondamenti gnostici è affidata allo spirito umano l'instaurazione di tale «paradiso».

Tale è ciò che Voegelin ha definito immanentizzazione dell'«eschaton», ovvero la chiusura della direzionalità escatologica all'interno dell'orizzonte intramondano, immanente e cosmologico. In particolare Voegelin analizza accuratamente le analogie e le differenze fra Cristianesimo e gnosticismo, intendendo cioè delineare la genesi del razionalismo nella filosofia moderna come impulso gnostico necessariamente antitetico rispetto al Cristianesimo e che pure deve usare -per la propria esistenza- i medesimi concetti della teologia cristiana in senso però umanizzato.

Così l'egualitarismo, inteso come dottrina che tenta di appianare le differenze naturali, sarebbe appunto una dottrina gnostica che considera la malvagità della natura e che se ne oppone accorpando all'uomo il diritto di eliminare culturalmente tali differenze, facenti parte dell'ordine fisico, psichico, cosmico ed erotico tendente alla conservazione della vita; in questo Voegelin si riallaccia a molte critiche che Nietzsche aveva compiuto delle cosiddette «idee moderne» in nome di un implicito anti-gnosticismo, ma rispetto a Nietzsche, che faceva derivare tali idee moderne proprio dal Cristianesimo e che criticava tali idee in quanto tali, Voegelin si limita a distinguere ciò che nel Cristianesimo è la redenzione, compiuta non dall'uomo ma dal Dio-Uomo, rispetto alle varie dottrine gnostiche di «emancipazione» umana dalla natura, cioè dall'ordine naturale costituito." (Wikipedia, voce Voegelin)

Jan Van Helsing nel suo "Società Segrete e il loro Potere nel Ventesimo Secolo" scrive che, "Sebottendorff identificò chiaramente El Shaddai, il Dio dell'Antico Testamento, con il distruttore, l'antagonista di Dio [e della diretta emanazione del Dio Buono, cioè Gesù Cristo]."

E' indicativo che Satan, in Ebraico, significa l'avversario, l'antagonista.

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Wulf Schwarzwaller, in "The Unknown Hitler: His Private Life and Fortune" (Zenith Ed.), scrive che, "La Loggia (Vril) includeva Hitler, Alfred Rosenberg, Himmler, Goring e il medico personale di Hitler, Dr. Morell. E' anche risaputo che Aleister Crowley e Gurdjieff presero contatto con Hitler. Gli inusuali poteri di sugggestione di Adof Hitler diventano più comprensibili se si considera che egli aveva accesso alle "segrete" tecniche psicologiche di Gurdjieff che, a sua volta, erano basate sulle tecniche dei Sufi e dei lama Tibetani ed era vicino agli insegnamenti Zen della Società Giapponese del Dragone Verde."

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L'intento della Vrl era lo studio dell'origine della Razza Ariana, la ricerca dei progenitori Ariani, che ritenevano essere gli Atlantidei ed il recupero dell'energia Vril per gli Eletti.

"Il mondo cambierà", scriveva Bulwer-Lytton, "i nostri Signori usciranno dal centro della Terra. O noi facciamo un’alleanza con loro, diventando così Signori noi stessi, o ci troveremo tra gli schiavi, nel mucchio di letame che nutrirà le radici delle nuove cittàche sorgeranno".

Secondo Giorgio Galli, in una recente intervista, "(Questa era) una concezione secondo cui la storia che conosciamo è solo una parte della storia dell’umanità. Solo alcune élites di iniziati conoscono “tutta” la storia. La storia antichissima di civiltà pure e incorrotte. Questo sapere e queste conoscenze, a cui è possibile attingere con pratiche e riti occultistici, trasmettono un particolare potere agli iniziati i quali devono svolgere anche un ruolo politico per gestire il futuro di una umanità decaduta cui occorre restituire le doti e le caratteristiche andate perdute nel tempo. I componenti di queste società si ritengono, insomma, depositari di un’antica sapienza primordiale che si manifesta spesso in riti particolari".

Ed identico era il credo della Vril.

"La Società credeva [inoltre] che Vril fosse la lingua parlata dagli Atlantidei o Tuleani. Era un idioma composto di suoni e di clic.
La Società Vril forniva rivelazioni segrete, la venuta della Nuova Era, il ritorno della lancia del destino, il ritorno della magica pietra nero-violetta, e del pugnale in ferro nero della vecchia fede pagana germanica. (...) La Società Vril riteneva che la vera fonte di energia fosse il Sole Nero, un'infinita radiazione di energia reale anche se invisibile per l'occhio umano." (Encyclopedia of Ancient and Forbidden Secrets, voce "Vril")

Il motto della Società era: "Non tutto il Bene viene da lassù".

Il simbolo era una giovane donna con i capelli acconciati a lunga coda di cavallo e diventò anche il segno di riconoscimento di quel gruppo che si si definiva "Alldeutsche Gesellschaft für Metaphysik."

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LE MEDIUM DELLA SOCIETA' VRIL

Il cuore pulsante della Società era un gruppo di donne dotate di grandi poteri medianici.

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La loro guida era la medium della Thule Gesellschaft, Maria Orsitsch o Maria Orschitsch (Orši#263;) di Zagabria, figlia di padre croato, alto funzionario ministeriale dell'Impero Austro-Ungarico, e madre viennese. Von Sebonttendorf, il fondatore della Thule, la incontrò a Zagabria, a seguito di rapporti di suoi osservatori che ne magnificavano le doti medianiche. Il loro incontro fu sconvolgente. Ella le parlò del nuovo Sargon, il "messia" [del male] che avrebbe restituito alla razza atlantidea il suo antico splendore: l'uomo era Adolf Hitler.

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La Orsic, in esperimenti di channelling profondo ricevette messaggi e disegni dagli Alieni Ariani di Alpha Tauri nel sistema binario di Aldebaran, distante dalla Terra 65 anni-luce.

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Questi Alieni avrebbero visitato l'Antica Agade, portandovi la civiltà che avrebbe poi prodotto l'Impero Accadico, il primo immenso impero della Storia, guidato da Sargon I, detto il signore delle quattro parti del mondo
Il termine Vril, infatti, deriverebbe dal termine accadico "VRI-IL" (Simili a Dei).

Le medium della Vril avrebbero ricevuto altri messaggi da Aldebaran. Grazie a tali comunicazioni, avrebbero appurato che la popolazione di Aldebaran si dividerebbe tra il "Divino Popolo della Luce", gli Alieni Ariani (come loro stessi si definivano) alti, biondi dagli occhi azzurri e razze degenerate geneticamente.

A causa della continua espansione di Aldebaran (il suo diametro è attualmente 38 volte quello del Sole, ha infatti terminato l'idrogeno ed adesso fonde l'elio) gli Ariani sarebbero stati costretti ad abbandonare, 500.000 anni fa, il pianeta natale, colonizzando nuovi pianeti. In quei contatti, gli Aldebarani affarmarono che il loro è un sistema binario. Solo nel 1997 è stata scoperta la sua compagna, una nana bruna.

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Nel nostro sistema solare avrebbero colonizzato il Pianeta Mallona (Prometeo per i Romani, denominato anche Marduk o Maldek) situato tra Giove e Marte, il Pianeta Esploso. Avrebbero poi colonizzato Marte ed infine la Terra, dando origine all'Impero Accadico-Sumero.

Insieme a Maria Orsic, canale di tali messagi e seconda nella linea di comando ci sarebbe stata la medium Traute Anton.

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Traute era nata in Austria, ma si recò a Monaco di Baviera per iscriversi alla Facoltà di Matematica e Fisica, ove divenne l'allieva prediletta di W.O. Schumann, un altro membro della Società Thule. Grazie a Schumann, ella entrò in contatto con la Thule e ivi conobbe Maria Orsic, di cui divenne intima amica e collaboratrice.

Segno riconoscimento delle medium Vril, come abbiamo visto è la coda di cavallo. I lunghi capelli raccolti a coda rappresentano, per le tradizioni esoteriche, forza medianica e mistica. I capelli sarebbero, infatti, antenne magiche e cosmiche. Pertanto, le poche foto pervenuteci ritraggono sempre i membri femminili della Vril, conosciute con il termine di Vrilerinnen, con capelli lunghissimi.

I messaggi e i disegni trasmessi da Aldebaran, ricevuti in Accadico [ in questo sito potete trovare alcuni brani poetici letti in Accadico, sotto la supervisione del Professor Martin Worthington dell'Università di Cambrige, N.d.A.] dalla Orsic, vennero tradotti dalla medium Sigrun von Enstetten (altro elemento di spicco del gruppo il cui nome derivava dalla valchiria Sigrune) figlia di un nobile Junker Prussiano e sorella di uno dei membri della Thule. Sigrun era un'esperta aviatrice e collaudò diversi prototipi costruiti dalla Vril.

E ancora:

Gudrun Reinhardt, nata nel 1901 in Baviera vicino al lago Königssee. Collaborò con Peter Jensen, esperto di criptoanalisi e del linguaggio occulto dei Templari, per la traduzione dei messaggi da Aldebaran.

Heike Lehmann, nata nel 1903 in Europa centrale. Donna di raro fascino, era esperta nel ramo della magia sessuale. Anche lei, come altre 40 Vril Damen, sarebbe partita con l'Andromeda Geräte.

Per mezzo dei loro sforzi congiunti venne costruita una macchina volante interdimensionale a forma di disco, la Jenseitsflugmaschine (JFM).

Questa macchina era composta da tre dischi con un'unità centrale che fungeva da generatore. I due dischi superiore ed inferiore, ruotando in direzioni contrapposte, generavano un campo magnetico sempre più forte. Al culmine si creava un "buco bianco" che avrebbe permesso il passaggio dimensionale del mezzo fino a raggiungere la Flotta Sumera ad Aldebaran.

Gli esperimenti sarebbero continuati fino al 1924. Dopo di allora, La JFM sarebbe stata smantellata ed infine distrutta.

Il Dottor Willy Ley, esperto missilistico costretto nel 1933 a lasciare la Germania, affermò che i membri della Società Vril ritenevano di avere conoscenze segrete che avrebbe loro permesso di mutare, rendendoli simili ai semidei che vivono all'interno della Terra Cava.

"Il dottor (...) Ley, uno dei pionieri della moderna scienza missilistica: studioso tedesco fuggito negli USA nel 1933, scrive (1947) su una rivista americana della nascita nel 1925 della Loggia della Luce (detta anche Societa’ della Verita’) in contatto con i super uomini Vril, e, congiuntamente a questi ultimi, rivolta alla conquista globale.

Ley venne sbeffeggiato dalla comunita’ dei suoi colleghi scienziati e la data della presunta costituzione si prestò a critiche feroci; e’ altresì vero che nel 1925 venne sciolta Thule, che confluì nel gruppo dirigente del partito nazista, così come e’ vero che in quel periodo Hitler si distaccò definitivamente dall’insurrezionalismo dei Frei Korps per avvicinarsi alla classe colta degli industriali ed ai Junkers della vecchia germania: è così, l’ideologia dei picchiatori in camicia bruna non era quella dei cosiddetti eletti nel cuore del partito. Ricercatori successivi a Ley si divisero sull’identificazione dei Vril: per alcuni, essi erano una super razza originaria del nostro Pianeta nascostasi probabilmente alla fine dell’Eta’ dell’oro nel sottosuolo, ove aveva costruito enormi cunicoli entro cui si spostavano a velocita’ vertiginosi su dischi volanti; per altri essi erano degli extraterretri veri e propri provenienti dallo spazio.

Quest’ultima ottica prendeva le mosse proprio da un mito interno a Thule, cioe’ che i leggendari Iperborei (i misteriori popoli posti oltre Thule, l’ultima e fantasmagorica citta’ all’estremo nord europeo dell’alba dei tempi) fossero i discendenti dell’equipaggio di un’astronave schiantatasi sulla Terra, fuggita da un remoto pianeta in preda ad una guerra catastrofica. Dalle migrazioni degli Iperborei, sarebbero nate alcune etnie particolari (in cui si distingueva notevolmente il sangue di tipo Rh negativo, aggiungo io): Celti, Norreni, Bretoni, Baschi ed Ariani." (Pensatore, "La Svastica sull'Antartide. Una 'contaminatio' Aliena-Nazista-Americana")



Le medium usavano, per raggiungere la concentrazione necessaria, tecniche di meditazione mutuate dagli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola.

L'uso di queste tecniche avrebbe permesso, nell'iniziato, la riattivazione del Vril.I membri della Loggia Illuminata credevano che la riattivazione del Vril avrebbe riportato i popoli della Terra Cava in superficie e solo chi era Padrone della Potenza del Vril, sarebbe diventato simile ad Essi, mentre gli altri, i "non risvegliati", sarebbero rimasti schiavi.

Il già citato Dr. Ley ebbe ad affermare "che [la società Vril] venne fondata letteralmente su un romanzo. Quel gruppo si è denominato Wahrheitsgesellschaft - società per la Verità - e che più o meno è stato localizzato a Berlino, ebbe come scopo la ricerca del Vril. Sì, le loro convinzioni eranp fondate sul libro di Bulwer-Lytton. Essi sapevano che il libro era una funzione, Bulwer-Lytton avévano utilizzato quel mezzo per potere dire la verità su questo 'potere'. L'umanità sotteranea era un'assurdità, il Vril no. Probabilmente aveva permesso ai Britannici, che lo mantennero come un Segreto di Stato, di ottenere il loro impero coloniale. Certamente i Romani lo avevano posseduto, chiuso in piccole sfere di metallo, che proteggevano le loro case e riferiti a loro come Lari.

Per i motivi che non sono riuscito a penetrare, il segreto del Vril potrebbe essere trovato contemplando la struttura di una mela, affettata a metà. No, non sto scherzando, queste cose mi sono state riferite con grande solennità e segretezza. Un tal gruppo realmente è esistito, stamparono persino un'unica edizione di una rivista con cui proclamavano il loro credo." (Willy Ley,"Pseudoscience in Naziland", Astounding Science Fiction n.39/3,1947)



LUNGHE CHIOME E POTERI MAGICI

Fin dall'antichità, la lunghezza della capigliatura è legata a poteri magici e misteriosi. Dal biblico Sansone alle sacerdotesse vergini di svariate divinità, dalle streghe del Medioevo fino ad arrivare alle medium della Vril Gesellschaft.

La magia non à legata, però, alle chiome, ma al femminino sacro. Era la donna, in un remoto passato, a possedere la magia e la conoscenza della dottrina occulta.

E' per tale motivo che le divinità del passato erano soprattutto femminili. Come Ishtar.

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Ciò che desta il maggior interesse nel mito di Ishtar è la via iniziatica, le sette porte che Ella deve attraversare, liberandosi degli orpelli inutili della vita materiale, finchè, senza alcun peso, attraverso la morte iniziatica, rinasce rigenerata, avendo acquisito una Conoscenza superiore rispetto alla vita precedente e potendo iniziare un nuovo ciclo con una Sofia e poteri infinitamente più elevati rispetto a quelli di cui era dotata nel ciclo precedente.

Secondo Zecharia Sitchin, queste divinità femminili, del tutto omologhe anche del punto di vista lessicale, rappresenterebbero la stessa figura, un'entità Annunaki, responsabile della creazione dell'homo sapiens tramite tecniche di ingegneria biogenetica. E' un'Entità conosciuta in tutti i miti e le leggende terrestri come apportatrice di LUCE-ILU e creatrice di vita, capace di trasmutare alchemicamente la materia inerte, apparentemente senza vita, in Vita (pietra filosofale).

L'incredibile longevità di questa Entità le avrebbe permesso di sintetizzare e rielaborare generazioni umane nell'arco di migliaia di anni, in un infinito ciclo di morte e rinascita, divenendo la Dea Madre-Dea Terra per antonomasia.

Alcuni aspetti e modalità della Religione di Ishtar vengono recuperati nella leggenda biblica di Salomè, ovviamente per gettare discreditato alla figura della Dea, mistificazione inevitabile considerando la forte carica sessuofobica e la misoginia che permeano le Religioni Ebraico-Cristiane e l'immensa fede e devozione che in passato le genti di tutte le nazioni hanno sempre riposto in Ishtar-Inanna.

Evidente il connubio tra Ishtar, Grande Madre e Madonne Nere.

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"Altro carattere che permette di riconoscere le tracce della Grande Dea nelle sue più tarde eredi, è poi la ripetizione di specificiattributi iconologici e simbolici che ne richiamano l'orizzonte originario.

Ad esempio: il dominio sugli animali, che accomuna i leoni alati che accompagnanoIshtar, la cerva di Diana e il serpente ctonio della dea cretese; l'ambientazione tra rupi (o in caverne, a ricordare il carattere ctonio della divinità originale) e boschi, o presso acque; il carattere e i culti notturni.

Anche nel mutare delle religioni, la memoria della divinità arcaica, "signora" di luoghi o semplicemente di bisogni umani primari, si mantenne e si trasmise lungo le generazioni, dando luogo a culti forse inconsapevolmente sincretistici (le cui ultime propaggini possono essere considerate, ad esempio, le molte Madonne Nere venerate in Europa)."(Wikipedia, voce Grande Madre)

"La dea-nera, in realtà, è il sole nero, quel sole di cui Akhenaton tentò di riportare il culto e la consapevolezza. Il sole nero è l'ipostasi dell'immanifesto, dell'impermanente, del vuoti generatore da cui tutto può discendere, quella dimensione dalla quale i nostri pensieri evocano e manifestano la realtà che, solo in seguito, i sensi sperimentano. Il Grande Vuoto dei Nativi Americani e delle culture asiatiche, il Campo di Energia teorizzato da Max Planck, il mare della potenzialità di Deepak Chopra dal quale nasce ogni forma esistente." (Devana, La Via degli Immortali, Melchisedek Edizioni)

La vera conoscenza fa riferimento alla "dottrina occulta" dell'Età dell'Oro, quando imperava il femminino sacro e la rozza, meccanicistica, razionalista, "maschile", tetra epoca attuale (Kali Yuga) era ancora un logos imprigionato nella piccola mente ahrimica del folle Demiurgo.

Nel suo "Civilization of the Goddess" (1991), Marija Gimbatus descrive la "vecchia Europa" e le molte (apparenti) forme in cui le divinità femminili si presentavano, ma tutte riassumibili a quelle della Dea Madre. In base alla teoria kurganica, la vecchia Europa, matriarcale e ginocentrica venne travolta dalle invasioni indoeuropee dei bestiali e satanici ariani Kurgan, con i loro falsi dèi androcentrici (Demiurgo, Zeus, YHWH).

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"Il termine Vecchia Europa concerne una cultura pre-indo-europea dell'Europa, una cultura matrifocale e probabilmente matrilineare, agricola e sedentaria, egalitaria e pacifica. Essa contrastava nettamente con la seguente cultura prot-indo-europea la quale era patriarcale, stratificata, pastorale, mobile e incline alla guerra (...) Gli indo-europei si sovrapposero alla culture native della Vecchia Europa nel corso di tre ondate d'infiltrazione dalle steppe russe, tra il 4500 a.C. e il 2500 a.C." (Marija Gimbatus, "The Goddesses and Gods of Old Europe 6500-3500 BC", 1982)

Questa sovrapposizione che ha portato nella fusione delle due culture ha riscontro nel ciclo arturiano, cristallizzata nell'unione ierogamica tra la magia della Vecchia Europa, rappresentata da Morgana e la cultura indo-europea aggressiva, rappresentata da Artù.

"Vi sono stati ritrovamenti archeologici che documentano come il tempio di Ishtar ad Assur abbia coniato piccole targhe di iombo raffiguranti una Ierogamia. Un esempio moderno di ierogamia è la religione Wicca, in cui i participanti prendono parte a quello che è chiamato il Grande Rito. Più spesso fatto nella notte di Beltane (1° maggio), in questo rito un uomo e una donna, assumendo le identità di un Dio e di una Dea, fanno sesso per celebrare l'unione delle divinità come amanti e la concezione del nuovo Dio che nascerà a Yule. È essenzialmente un rito di fertilità, che vuole simboleggiare la inseminazione del seme in Madre Terra che si realizzerà in Autunno." (Wikipedia, voce ierogamia)

Il mondo della vecchia Europa "viene costantemente emarginato, per tutto il periodo che va dalla calata degli indo-europei (il razionalismo greco) fino al sorgere della nostra attuale società occidentale. (...)

Questo mondo si scontra prima con il razionalismo del mondo classico greco-romano; poi (con il collasso dell'Impero Romano e l'espandersi del cristianesimo) con la grande Chiesa di Roma; e infine con lo Stato assoluto, con la rivoluzione scientifica e politica del XVII secolo inglese, e con il conseguente razionalismo illuminista (XVIII secolo). Tutte questa fasi del progresso del nostro mondo occidentale (razionalismo e cristianesimo) scorrono parallele a una ora reale, ora metaforica, «caccia alle streghe».

Ma è soprattutto dall'illuminismo in avanti (la cultura egemone dell'Occidente odierno, e della quale io stesso sono figlio) che antichi modi di conoscenza come astrologia e alchimia, vengono etichettati con il marchio di «irrazionalità».

Le antiche culture - tendenzialmente libertarie ed egalitarie - hanno ancora i loro sempre meno numerosi rappresentanti, che (fin dall'era neolitica descritta da Marija Gimbutas) sono spesso donne. e che tentano da allora fino a oggi di riemergere.
Abbiamo dunque questa cultura femminile che si manifesta periodicamente come ribellione (amazzoni dell'antichità, streghe del Medioevo, comunità cristiane a forte presenza femminile). E abbiamo una contrapposizione descritta da Marija Gimbutas tra mondo della gilania (società non matriarcali, ma società fondamentalmente egalitarie, dove uomini e donne avevano uguali diritti e doveri) e mondo ancrocentrico (società a egemonia maschile).

Il mondo androcentrico si sviluppa in due direzioni: le liberal-democrazie (il nostro mondo) e le società fortemente gerarchizzate come quella nazista. E già sappiamo che il nazismo ha una componente occulta volta a fare acquisire un'eccezionale potenza e a stabilire gerarchie ferree." (Giorgio Galli con Paolo A. Dossena, "Intervista sul Nazismo Magico" Lindau s.r.l., Milano 2010, pp. 177-178)

"La rivoluzione scientifica del XVII secolo e il razionalismo illuminista del XVIII secolo hanno definitivamente emrginato un cosmo antichissimo, una sapienza ancestrale che ha radici originarie, che risale alle pià remote origine dell'uomo. E che è stato - a seconda dei tempi e dei luoghi - variamente definita: magia oppure stregoneria; esoterismo oppure occultismo. O anche: ermetismo, astrologia, alchimia. Questa cultura ha una forte componente femminile: i miti delle amazzoni e delle baccanti ci interessano da 3000 anni, la strega e la fata vivono ancora nell'immaginario dei bambini del giorno d'oggi." (ibidem, pag. 174)

"Christian Rosencreutz, il leggendario fondatore della Confraternita alla quale diede il nome. (...) Si dice che sia nato nel 1378, discendente da una nobile famiglia tedescam e che sia morto nel 1484, all'età di 106 anni. Nell'ampio arco della sua vita attraversò i vari stadi dell'esperienza spirituale e della progressiva maturazione verso la saggezza. Sembra che abbia iniziato gli studi in un monastero occidentale, assimilando i principi della visione europea e cristiana del mondo tipica della sua epoca. In seguito, così narra la leggenda rosacrociana, viaggiò a lungo nei paesi orientali, insieme a un confratello più anziano... Gerusalemme, Damasco, l'Egittoe Fezin Marocco, ebbe mododi familiarizzarsi con le dottrine della sapienza della Qabbalah, della Gnosi, dell'Islam e anche del Buddismo." (Peter Bahn, Il mito del Vril, 2007)


Fonte: http://www.isoladiavalon.eu/terra_cava/ ... /vril.html



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GLI ALDEBARANI

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Curiosamente, il contatto delle medium della Vril non sarebbe stato stato l'ultimo contatto medianico con gli Aldebarani.
Il medium Richard Miller afferma di aver ricevuto il 12 marzo 1958 un messaggio telepatico da Kla-La di Aldebaran, il quale avrebbe portato i saluti dalla Luce della sua dimensione (il riferimento alla Loggia Luminosa è evidente).

Kla-la afferma che la Grande Piramide sarebbe stata costruita dall'equipaggio di una nave proveniente dal Terzo Pianeta della Costellazione di Aldebaran, per fungere da faro interplanetario. In una cavità posta a 243 piedi sotto la Piramide, sarebbero state poste della apparecchiature atte al riequilibrio dell'asse gravitazionale terrestre, per produrre un clima più favorevole alla vita.

Tra l'altro fornisce una datazione della Piramide più simile a quella (più veritiera) ipotizzata da Graham Hancock in base agli studi alluvionali e geomorfologici della zona (circa tredicimila anni fa), rispetto a quella favoleggiata dai cosiddetti egittologi ufficiali (2500 a.C.).

In questa pagina il resoconto di tale contatto medianico.

Un'altra società esoterica tedesca (peraltro di dubbia credibilità a causa dei suoi legami con forme particolari di misticismo nazista) postula la provenienza della razza ariana da Aldebaran: il Tempelhofgesellschaft. "Fu fondata a Vienna nei primi anni novanta da Norbert Jurgen-Ratthofer e Ralft Ettl con lo scopo di insegnare una forma di religione gnostica chiamata Marcionismo. Il gruppo identifica il "malvagio creatore di questo mondo", ovvero il demiurgo, con Jehova, il dio degli Ebrei. Distribuiscono volantini dicendo per esempio che la razza ariana si stabilì all'inizio su Atlantide, dopo il suo arrivo dalla stella Aldebaran (un'informazione basata sulla lettura di ipotetici "antichi manoscritti sumeri"). Affermano che da Aldebaran gli ariani sono in grado di otenere l'energia vril del Sole Nero. Base del loro insegnamento, la certezza che, date le origini extraterrestri della razza ariana, la sua missione divina è quella di dominare tutte le altre." (Wikipedia, voce Misticismo Nazista).


LE EVOLUZIONI SUCCESSIVE ALLO SCOPPIO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALI

Nel 1941, Adolf Hitler per impedire che altri potessero acquisire conoscenze esoteriche superiori alle proprie, sciolse le società segrete, tra cui la Thule, che però continuò la sua attività sotto l'unità segreta SS E-IV (Entwicklungsstelle 4), Nucleo di Ricerca Tecnica E-IV delle SS.

Sembra, invece che la Vril abbia continunato ad esistere autonomamente, grazie ad un'attività pubblica di sperimentazione di nuovi tipi di motore come Antriebstechnischen Werkstätten Vril, che avrebbero permesso la messa in opera dei Vril e delle Haunebu, gli UFO di Hitler.

Ma gli adepti della Vril continuarono ad agire a livello esoterico, pur essendo loro vietato, attribuendosi il nome occulto di Die Kette (La Catena), indicando con questo termine l'anello, l'uroburo, che univa medianicamente le loro menti e, per riconoscersi tra loro, utilizzavano un piccolo disco raffigurante l'unione delle menti di Maria Orsic e Sigrun.

Verso la fine della Guerra, essendo ormai chiara la sconfitta, la Vril progettò il trasferimento di tutta la tecnologia avanzata ottenuta dai contatti con gli Alieni Ariani nella Base segreta nazista in Antartide, la Base 211, mentre tutti i membri della Vril, in particolare le preziose medium, si sarebbero recati ad Aldebaran tramite l'Andromeda Gerät, ennesimo mezzo costruito tramite le nformazioni degli Aldebarani.

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In una (presunta) comunicazione del marzo 1945 la Vril Gesellschaft annunciava la decisione di utilizzare tale mezzo per abbandonare la Germania ormai assediata dalle orde nemiche e raggiungere Aldebaran.

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Sembrerebbe che, fin dal 1943 l'unità speciale SS E-IV, con la collaborazione delle medium, lavorasse alla costruzione dell' Andromeda Geräte.

Il prototipo venne chiamato Freya ed esisterebbero delle testimonianze che affermano il successo del progetto. Quindi la comunicazione del marzo '45 sarebbe veritiera.

L'astronave avrebbe avuto una lunghezza di 140 metri e 30 metri di diametro, potendo contenere al suo interno una Haunebu IV e due Vril 2. Alcune foto pervenute proverebbero l'esistenza di questa Raumschiff (Nave Spaziale), anche se, ovviamente, sulla loro genuinità nessuno può esprimere un parere sicuro.

Il mezzo avrebbe avuto una velocità prossima a quella della luce, sfruttando la spinta dovuta al controllo di campi magnetici, una tecnologia che non poteva ovviamente essere terrestre, ma frutto delle comunicazioni degli Aldebarani.

Il volo non poteva che avere un'unica destinazione: Aldebaran.

Il fatto sarebbe confermato da Jan Van Helsing (op. cit.), "Sembra che almeno un VRIL-7 da caccia ed un VRIL-7 da trasporto siano partiti da Brandenburg - dopo la distruzione dell'area dei test - verso Aldebaran con alcuni degli scienziati della Vril e membri della Loggia".

Comunque sia andata, sulla Terra, delle medium della Vril Gesellschaft non si è più avuta notizia alcuna.

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Fonte: http://www.isoladiavalon.eu/terra_cava/ ... /vril.html



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MessaggioInviato: 25/07/2012, 01:44 
Le discussioni su Vril, Nazismo esoterico, Ufo e Hitler, sono un classico del Forum.

Ti consiglierei quindi di visionare le seguenti discussioni:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=10230
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=13366
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=8604
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=1493
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=9895
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=13320

poi decidi tu dove e come continuare. Personalmente credo che la discussione principale sia la prima che ho indicato.



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MessaggioInviato: 25/07/2012, 08:40 
Ho riportato i primi due articoli anche qui: http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=13366
Che è il topic d'achivio [;)]


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MessaggioInviato: 26/07/2012, 22:50 
L'articolo seguente (che spero possa anch'esso venire annoverato nell'archivio di Ufoforum [;)]) ci consente di osservare come la VRIL faccia parte di un sapere comune, proveniente dal regno mitico di Agarthi, e della sua capitale Shamba-La, tanto cara ai miti esoterici del nazismo mistico.

Che anche la VRIL possa fare parte di quell'Eredità degli Antichi Dei di cui parlo in un altro thread?
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12739

Ma allora chi erano gli dei che abitavano Shamba-La, e quali obiettivi avevano nei confronti dell'umanità? Sono stati forse anch'essi traditi dal nazismo il quale ha sfruttato i segreti di Agarthi per i propri malvagi scopi?

IL SEGNO DI SHAMBALLA

Anno 1928. "Qualcosa di lucente, vola molto alto. Prendiamo nelle tende tre potenti binocoli e osserviamo l'enorme sferoide che brilla ai raggi del sole, chiaramente visibile sullo sfondo azzurro del cielo, mentre si muove a grande velocità. Un attimo e lo vediamo scomparire dietro la catena di Humboldt dopo un brusco cambio di direzione. L'intero campo segue l'insolita apparizione e i lama bisbigliano: 'Il Segno di Shamballa'..."

È quanto scrive Nicholas Roerich, famoso ricercatore russo, nel suo libro "Cuore dell’Asia". Ancora non si parlava di Dischi Volanti.
Un manoscritto sulla geografia Tibetana indica Shamballa come una regione a Nord del fiume Sita. Secondo la "Guida di Shambhala" scritta dal terzo Panchen Lama Blo-Bzang (1738-1780), il Si-Ta scorre a Nord di un’immensa foresta e non può essere attraversato da un corpo perché quando questo gli si avvicina "diventa come pietra".

Per il gesuita Cabral il regno di Shamballa era posto vicino a quello di Sopo, identificato col territorio dei Tartari.

Shamballa, città di cristallo, capitale del regno di Agartha, o Agarthi, il potente regno nascosto nel sottosuolo di una regione compresa fra il Gobi, il Lop-Nor, il deserto di Takla Makan e quello di Ala-Shan. Sede del Re del Mondo, che parla con gli Dèi, il cui anello d'oro reca una targhetta con inciso l'antico simbolo cosmico: la svastica. Si dice che in Mongolia sia conservato un anello donato a Gengis Kan dal Re del Mondo sul quale si trova incisa proprio una svastica.

L'esploratore Sven Hedin agli inizi del secolo giunse a Sun-Tun-Buluk, luogo delle trecento sorgenti, a Nord del Tibet, fra le montagne dell'Astin-Tagh e Nan-Shan. Seguendo antichi racconti mongoli si diresse verso Ala-Shan, per raggiungere Anambar-Ula, chiamata dai locali "Shan-Ambal", senza mai raggiungerla.

Shamballa il luogo ove vivono gli Dèi, la terra dell'Amenti egizia, quella di Asar nominata nell'Edda scandinava; la Colchide degli Argonauti dove veniva custodito il Vello d'Oro; l'Isola di Avalon dove i Cavalieri della Tavola Rotonda cercarono il Santo Graal; la Shangri-la tibetana; il mondo sotterraneo.

Nel 1871 dalla sagace penna dello scrittore inglese Lord Edward Bulver Lytton nasceva la storia di un popolo che aveva scelto di vivere sottoterra sfruttando una sconosciuta energia psichica chiamata Vril. "La Razza Ventura", questo il titolo del libro, è una storia frutto di fantasia come ebbe a dichiarare lo stesso scrittore, che prende spunto dalle molteplici storie che si narrano da tempo sull'esistenza di un mondo sotterraneo.

Lytton giunge in quel mondo attraverso le gallerie di alcune miniere. Lo accoglie un uomo che tiene in mano una bacchetta di lucente metallo: lo scettro Vril. Lo scettro è descritto come un "bastoncino" metallico, cavo, provvisto nell'impugnatura di numerosi tasti attraverso i quali si dosa l'energia sprigionata. Curiosa coincidenza che le famose statuette della cultura Ubaid, rinvenute nel 1922 da Leonard Wolley a sette chilometri a nord di Ur, indicate come la rappresentazione delle divinità sumere, abbiano fra le mani una bacchetta simile allo scettro descritto da Lytton.

Si tratta del regno dei sopravvissuti ai cataclismi che percossero il mondo e causarono la scomparsa dei continenti, un mondo illuminato dalla luce verde che scaturisce dall'energia Vril.

Quest'ultima viene descritta come una specie di elettromagnetismo presente in natura, che sapientemente controllata e usata dalla mente umana, può influire sul clima, sulle coltivazioni; in pratica un meccanismo capace di orientare e ampliare il potere della mente.
Ricavata, con un procedimento segreto, utilizzando una corrente cosmica di natura magnetica, canalizzata e irradiata per mezzo di una gigantesca antenna chiamata Zed ove converge l’intera energia della Terra.

Quindi il Vril veniva usato per costruire nuove gallerie perforando le solide rocce, a rinvigorire il corpo e prolungarne la vita fisica, a provocare morte e distruzione e di conseguenza ad allontanare lo spettro della guerra, dal momento che non vi sarebbero stati né vinti né vincitori.

Utilizzando gli scettri Vril e strane ali meccaniche, il popolo si sposta attraverso quel mondo volando. Usando quell'energia muovevano navi volanti e altri tipi di veicoli.

Molti i racconti che da tempo circolano su tunnel e gallerie sotto le viscere della terra.

Platone ne parlava nel Crizia, La Bibbia contiene riferimenti nel Libro di Giobbe e Dante ne accennò nella Divina Commedia.

Antonio de Fuentes y Guzman, missionario spagnolo, nel 1869 scrisse che nel Guatemala esistevano gallerie nel sottosuolo, la più lunga misurava circa ben 50 chilometri.

Helena Blavatsky in "La Dottrina Segreta" parla di un misterioso onnipresente personaggio citato nelle leggende orientali che "esercita la sua potestà spirituale sull'intero mondo. Siede sulla soglia di luce, egli vi guarda dentro dall'interno del cerchio di tenebre che non oltrepassa; né abbandonerà il suo posto fino all'ultimo giorno del ciclo della sua vita."

La scrittrice seguendo le indicazioni di un avventuriero italiano incontrato a Lima, effettuò un sopralluogo nei pressi del confine peruviano alla ricerca dell'accesso ad alcuni locali sotterranei ove si dice sia custodito il tesoro Inca. Poté così ammirare una roccia a perpendicolo con impressi dei segni che forniscono l'indicazione per scoprire il segreto ingresso dei sotterranei.

Pieni di mistero i racconti degli Apaches che parlano di gallerie attraverso le quali i loro avi fuggirono dai nemici e si rifugiarono nell'America Meridionale. Percorrendole si arriverebbe a Tiahuanaco in un viaggio lungo alcuni anni. Gallerie scavate "da esseri vicini alle stelle usando raggi che disgregano le rocce".

Secondo la scrittrice nei sotterranei a Cuzco ritrovò un sepolcro, una camera con due porte formate da lastroni che si spostano su perni e cardini opportunamente celati. Una serie di tunnel che si snodano sottoterra coprendo enormi distanze: seicento chilometri da Cuzco a Lima, mille quattrocento circa fino alla Bolivia. La rete piega successivamente verso la cordigliera e va a perdersi nel deserto di Atacama, un tempo fertile pianura e quindi i locali sotterranei proseguiranno oltre.

Ai lettori che non credono Madame Blavatsky accenna all'esistenza di una mappa conservata nella sede della Società Teosofica di Madras in India. Una carta ove sono segnalate con precisione le gallerie, il sepolcro, la camera del tesoro e le porte segrete.
Ma senza la collaborazione dei governi, per cercare di ridurre i numerosi ostacoli, primo quello del ricambio di aria nelle gallerie chiuse da secoli, oltre a quello reale dei banditi, sarebbe impossibile accedere alla camera del tesoro di Arica.

Al confine fra Perù e Bolivia tre picchi delle Ande formano un triangolo, in uno di questi monti esiste l'accesso segreto ai tunnel che dirigono verso nord; celato e protetto da uno dei lastroni menzionati prima. Impossibile trovarlo perché la chiusura è talmente precisa che si camuffa con le pietre della montagna; inutile qualsiasi tentativo per accedere al tesoro.

È la nota "Strada degli Inca", la più famosa galleria del Sud America a sud di Lima, che traversa Cuczo, Tiahuanaco e prosegue fino al deserto di Atacama.

Un vecchio quechua, che aveva visitato il tunnel, le disse che la zona era infestata da banditi e contrabbandieri, e solo perché aveva con loro buoni rapporti fu in grado di raggiungere i parenti a Santa Cruz di Quiché, passando dai sotterranei che conducono ad una misteriosa città situata sotto la Cordigliera. Qualunque bianco che vi metta piede sarà ucciso, disse il vecchio alla scrittrice.

Anche John Lloyd Stephens, avvocato che amava viaggiare alla ricerca delle vestigia Maya, cita la stessa galleria nel suo libro. Proprio a Santa Cruz del Quichè un prete gli parlò di una città sperduta al di là della vetta della Sierra, in una grande pianura, conosciuta dagli indios, ove viveva una razza straniera, sfuggita all'invasione spagnola rifugiandosi nella parte sotterranea della città.

Stephens riuscì a rinnovare l'interesse per il mondo sotterraneo tanto da spingere alcuni studiosi ad entrare in una galleria vicino a Santa Caterina. A grande profondità trovarono una città. Di questa città parlarono anche due proprietari terrieri del luogo che affermarono di aver camminato per tre giorni nei tunnel prima di trovare la metropoli illuminata e popolata. In questa regione si parla di una razza che vive sottoterra e di veicoli volanti che alcuni ritengono siano quei dischi volanti che appaiono nei nostri cieli.

Un gigantesco sistema di gallerie di sezione rettangolare o quadrata che presentano un soffitto rivestito con uno strato vetroso, pareti che sembrano smaltate, sicuramente opera dell'uomo, è stato visitato anche da Däniken nel triangolo compreso fra S.Antonio, Yaupi e Gualquiza, nella zona del Rio Santiago. Risalirebbero a migliaia di anni prima dell'avvento dell'impero Inca, ma ben conosciute da quel popolo.

Si stendono per migliaia di chilometri sotto il Perù e l'Equador. Al suo interno sembra sia difficile l'orientamento, anche la bussola non funziona, gira in continuazione. Däniken parla di schermature metalliche o sconosciute radiazioni, ma non riporta dati di eventuali misurazioni a riguardo. Vi sono molte ossa coperte di polvere dorata.

In una sala enorme, di centodieci metri per centotrenta, è stato rinvenuto un tavolo con sette "cubi" facenti le funzioni di sedie, tutti completamente d'oro. Su di essi vi sono raffigurati diversi animali: orsi scimmie, bisonti, elefanti, coccodrilli, cammelli, giaguari, serpenti, lupi, lumache, granchi.

Nella sala sono stati rinvenuti fogli d'oro poco più di un millimetro di spessore, tutti con incisioni.

Molti reperti si possono osservare nella raccolta di Padre Crespi a Cuenca, conosciuta anche come "museo dell’oro", ove spiccano un modello di velivolo dal muso uguale ai B52 americani e il "dio delle stelle" rappresentato con quattro dita alle mani e piedi. Lo scrittore ne segnala migliaia.

Sembra che gli oggetti ritrovati possano essere datati dal 90.000 al 40.000 a.C. Quello che vi sarebbe inciso è a dir poco scioccante, ma le autorità del luogo non hanno nessun interesse a prelevare e custodire il tutto.

Ferdinand Hossendowsky, geologo ed esploratore russo, scrive nel suo "Bestie, uomini e dei", pubblicato nel 1923: "Più di sessantamila anni fa un Santo scomparve nel sottosuolo con un'intera tribù e non riapparve mai più. Nessuno sa dove si trovi questo luogo. Il popolo sotterraneo ha raggiunto le vette della conoscenza. Oggi è un grande regno popolato da milioni di uomini, e il Re del Mondo è il loro sovrano. Egli conosce tutte le forze della natura, legge in tutte le anime umane e nel gran libro del loro destino. Egli governa non visto ottocento milioni di uomini sulla superficie della terra ed essi eseguono ogni suo ordine Questo regno è chiamato Agharti. Si sviluppa attraverso una rete planetaria di gallerie sotterranee. Ho udito un lama in Cina riferire che tutte le caverne d’America sono abitate dall'antico popolo scomparso nel sottosuolo. Nella cavità del sottosuolo esiste una luce particolare che provoca la crescita di vegetali e dona una lunga vita."

Secondo Roerich "Come un diamante risplende la luce sulla Torre di Shamballa. Lì risiede, il re del Mondo infaticabile, sempre vigile per il bene dell'umanità. E la potenza del suo pensiero penetra anche nelle terre più lontane. La sua luce potentissima può annientare ogni tenebra. La gente di Shamballa a volte emerge nel nostro mondo."

Storie, teorie e ipotesi semplicistiche per spiegare arcani misteri, a volte collegati fra loro; miti e leggende di antichi popoli e terre scomparse.
Storie alle quali Adolf Hitler credeva fermamente tanto da sguinzagliare agenti e archeologi alla ricerca del mondo di Agarthi. Circondato da persone dedite all'occultismo e a pratiche esoteriche che lo persuasero a ricercare negli antichi reperti l'occulto potere necessario per la conquista del mondo.

Dietro suggerimento dell'occultista Krohn scelse la svastica come emblema del partito, invertendo la direzione delle braccia e trasformandola in un simbolo negativo.

Conquistata l'Austria s'impadronì della lancia che aveva trafitto il costato di Cristo custodita a Vienna e la nascose in un posto segreto a Norimberga.

Jacques Bergier, nel suo libro "Il Mattino dei Maghi", sostiene che Hitler ordinò molte spedizioni alla ricerca dell'Agarthi e del Santo Graal. Il fatto non è provato, ma è certo che i russi trovarono nella Berlino conquistata, i corpi di molti tibetani con indosso la divisa tedesca. Un mistero rimasto insoluto.

Si dice che fosse un potente mago, un invasato, un praticante dell'occulto; si racconta perfino che fosse in contatto con extraterrestri, perché affermò di aver visto la nuova razza; una razza potente di cui lui stesso ebbe paura, e perché Dietrich Eckardt, poeta e giornalista, educatore spirituale dello statista, affermò che aveva fornito al capo nazista i mezzi per comunicare con "loro". Quale oscuro significato si cela dietro alla parola "loro"? Chi?

Fantasie di narratori o storie con qualche fondamento? Alcuni particolari descritti nell'illustrare le vicende si ritrovano nei casi di abduction, e appare singolare la soppressione di astrologi e sensitivi che non lavoravano per lui.

Solo nel 1965 venne reso noto che durante la guerra, esattamente nel 1944, tale Antonin Horak, esperto speleologo al comando di un gruppo di partigiani cecoslovacchi, aveva casualmente scoperto, vicino a Lubocna, a 49° 2’ nord, 20° 7' est, una lunga galleria, che in un tratto apparì come di solido cemento. Non riuscì a prelevare nessun campione da quelle pareti lisce e levigate, sulle quali rimbalzavano i proiettili. Da quanto risulta nessuno ha ancora esplorato il tunnel.

Robert Charroux scrisse nel 1969: "Le dottrine teosofiche insegnano che i Signori di Venere fondarono la Grande Loggia dell'Iniziazione non appena ebbero raggiunto la Terra; la loro attuale dimora è chiamata simbolicamente con l'antico nome di Shamballa. La leggenda del Regno Sotterraneo dove sono custoditi gli archivi segreti del mondo e dove vivono i Maestri è una gloriosa realtà."

Il nostro pianeta è percorso da numerosi tunnel, moltissimi dei quali comunicanti fra loro, la cui costruzione si attribuisce alla razza dei giganti che si dice popolasse la terra prima di noi. Quei giganti che istruirono i primi uomini; classificati dalla dottrina esoterica come la terza razza.
Il più importante complesso sotterraneo americano è rappresentato dalle caverne del Loltun. Al suo interno statue gigantesche scolpite su stalagmiti e stalattiti in un epoca molto remota da coloro che vengono indicati dai maya come i "Puuc". Vi sono rappresentati uomini altissimi con la barba; la più alta misura tre metri e sembra provvista di ali. In ogni caso è senza dubbio la raffigurazione di un gigante che ricorda la figura di Viracocha.

Esistono gallerie che collegano le isole dell'arcipelago Hawaiano; altre se ne contano in California e Virginia, in Asia, Oceania e Svezia, in Cecoslovacchia nelle Baleari e a Malta.

Una galleria unisce la Spagna con il Marocco, è stata esplorata solo per cinquanta chilometri. Sono tutti concordi nell'asserire che le scimmie di Gibilterra siano giunte dal Marocco proprio attraverso questo passaggio.

Racconti classificabili "ai confini dell'impossibile", descrivono l'esistenza di gallerie che mettono in comunicazione vari punti del globo lontanissimi fra loro. Per qualcuno sono state costruite senza disporre di strumenti elettronici di misurazione, o ultrasuoni.

Sembra siano stati trovati sul pianoro di Roosevelt fra Amazzonia e il Mato Grosso, giganteschi dischi di pietra su cui sono incisi simboli indecifrabili e alcuni caratteri cuneiformi. Si ritengono calcolatori astronomici, ma richiamano alla mente i dischi descritti da Zacharia Sitchin nei suoi libri.

Vi sarebbero incise le regole e le coordinate per effettuare un atterraggio, quello delle navi provenienti dal pianeta Nibiru.

Nella zona di Kabul, regione di Bamiam sorgeva una città al centro di una valle circondata da gallerie e sorvegliata da cinque statue di diverse misure, rispettivamente di 54 metri la prima, 38 metri la seconda, 18 metri la terza, 4 metri la quarta e due metri la quinta. Le origini risalirebbero a tempi antichissimi e si accomunano facilmente alle cinque razze di cui si parla in molte saghe religiose, si dice che esse raffigurino le misure di coloro che hanno abitato la terra dai giganti fino a noi.

Quando i sovietici s'interessarono al "pozzo senza fondo" dell'Azerbaigian, scoprirono un labirinto di gallerie corrispondenti a quelle della regione caucasica, con graffiti rappresentanti la svastica, la spirale e il segno dell'infinito. Molti tunnel tracciati nell'interno delle montagne non poterono essere esplorati perché interrotti da frane. Fu rinvenuta una vastissima piazza dentro una caverna alta più di venti metri, scavata da esseri intelligenti. I tibetani le attribuiscono ad un antico ignoto popolo scampato ad un immane cataclisma oltre dodicimila anni fa. Alcuni ricercatori le associano al mito di Shamballa.

A Malta le gallerie sono percorse da rotaie larghe 10 o 15 centimetri il cui scopo è sconosciuto. Passano sotto le tombe fenice e sono a tre livelli. La loro origine è antichissima e probabilmente collegavano l'isola con quelle vicine, forse anche all'Italia e all'Africa. Lo si può dedurre perché spariscono nel mare o si fermano sull'orlo di precipizi in direzione di quei continenti.

I denti umani rinvenuti a La Valletta indicano che più di diecimila anni fa l'uomo popolava Malta; ma resta un mistero la mancanza di scheletri risalenti all'epoca delle grandi costruzioni.

Nel santuario di Manaidra, edificato con massi ciclopici, si sono trovati cumuli di vasi neolitici. Ivan Lissner scrive che sembrano il gioco distrutto di un gigante.

Nell'isola di Gozo, classificata come sorella di Malta, sono stati trasportati massi e lastroni da molti chilometri di distanza per edificare i templi, dei quali restano solo le rovine note come "la Gigantea". Pietre alte più di cinque metri, lunghe otto, larghe quattro.
Anche le rovine di Hajar Kim sono composte da pietre colossali: colonne di cinque metri, tavole lunghe sette. Trasportarle da un punto ad un'altro sarebbe tuttora difficile.

In base al materiale rinvenuto inoltre si può asserire che i costruttori di quelle gigantesche opere erano anche esperti navigatori. L'ossidiana, la giada, non esistono a Malta, e furono importate con l'avorio. Da annotare che sull'isola non è stato ritrovato nessun attrezzo metallico.
Grotte e sotterranei artificiali, sui quali è stato posto un "off limits", percorrono il Perù.

Anni fa, nella zona di Tacna, in seguito a segnalazioni di strani avvistamenti, furono scoperte dal Centro Spedizioni Andine, due estesissime piattaforme di fronte ad un vulcano. Sono poste a 3.200 metri di altitudine, misurano 70 metri quadrati, formati da 270 blocchi di lava uniti fra loro, ove si possono notare alcuni segni neri che si ipotizza siano tracce lasciate dalle fiamme di veicoli spaziali. Si ricollegano a quelle scoperte sul monte Har Harkom nel Sinai.

Le leggende Andine narrano di un tunnel che da Descadezado Grande porterebbe al confine tra Perù e Cile, vicino al lago Titicaca. Secondo Simone Waisbard altre gallerie collegherebbero questo lago a Cuzco. Non vi sono state né smentite, né conferme da parte degli archeologi peruviani.

Si dice che la porta del sole nasconda l'ingresso di un gigantesco tunnel. Dal Lago Titicaca si aprono numerose gallerie che si estendono per tutta la regione e contengono ampie sale costruite artificialmente. Gargilaso della Vega dichiarò di averne esplorate alcune. Secondo le leggende indigene del luogo, vi si nascondeva un enorme serpente d'oro in grado di "salire al cielo". Era il serpente Amaru, che segna, sul loro calendario, l'inizio dell'anno e coincide con l'apparizione delle Pleiadi.
Storie che si perdono nel tempo trasformandosi e distorcendosi, che non facilitano la ricerca delle tracce di quella civiltà precedente alla nostra, chiamata oramai da tutti la "Prima", della quale siamo, o il frutto, o i sopravvissuti.
Certo il lago Titicaca è ancora il perno di varie leggende. Qui il dio Virachoca avrebbe lavorato alla creazione di una razza perfetta fallendo per ben quattro volte.
Queste le leggende, ma sul lago c'è ben altro.
L'imperatore Atahualpa mostrò a Pizzarro "l'impronta lasciata dal Sole quando prese lo slancio per salire in cielo". In quel punto vi è infatti una grande bruciatura sulla pietra, descritta dagli spagnoli nella loro relazione.

Un collegamento con le impronte di Tacna? Alla storia di Gargilaso della Vega e il suo serpente d'oro?

Lo scrittore Mc Carthy riferisce che le gallerie rappresenterebbero costellazioni, lo avrebbe dedotto dalle letture degli scritti di Cieza de Leon, sacerdote soldato, insigne cronista spagnolo.

Alcide D'Orbigny disse che ovunque si notavano bocche sotterranee e l'austriaco Tschudi esplorò tunnel che si estendevano in tutta la regione formando grandi sale costruite con cura.

A chi si chiede come mai non esistano resti di prodotti tecnologici avanzati, residui di lavorazioni di metalli come il ferro e acciaio, dobbiamo far notare che il numero di anni trascorsi, più di dodicimila, sarebbe oltremodo sufficiente a cancellare ogni traccia della nostra presenza e dei nostri prodotti tecnologici, su questo pianeta. Basti pensare che solo dopo cinquanta anni gli agenti atmosferici, la ruggine e altri agenti corrosivi, sommati all'abbassamento naturale del terreno, sono sufficienti a cancellare più del 50-60% dei prodotti metallici da noi usati oggi.
I nostri mattoni non avrebbero certamente resistito come lo hanno fatto le costruzioni megalitiche delle antiche civiltà, fino ai nostri giorni. Solo quelle pietre ci raccontano storie spesso incredibili.

Nel deserto di Gobi fra le rovine della città di Khara Khoto l'archeologo russo Koslow, rinvenne una pittura, databile a diciottomila anni prima, che ritraeva due giovani con uno stemma formato da un cerchio diviso in quattro parti, con al centro una grande "M"; la lettera greca "MU".
Nel 1868 Churchward studiò strani bassorilievi attribuiti da un monaco suo amico a due "Naacals" giunti da "Mu" a portare la saggezza. Nei sotterranei del monastero ne furono rinvenuti altri e sembra che, decifrandoli, Churchward leggesse la storia della creazione della Terra e dell'uomo.

Si racconta che la più grande colonia di MU fosse stata Uighur (Manciuria), circa diciannovemila anni fa l'Asia e l'Europa meridionale erano sotto il suo dominio. Secondo Churchward la città di Khara Khoto scoperta dal russo Koslov, sarebbe in effetti Uighur. Situata vicino a Cekè, a sud del Gashun Noor, tra due deserti, quello di Gobi e quello di Ala Shan, Khara Khoto avrebbe più di cinquemila anni. Sotto il primo strato sono emersi resti databili fra i dodicimila e i ventimila anni.

Nicholas Roerick, studioso di scienze orientali, parlò di gallerie che univano colossali città costruite sottoterra da esseri venuti dalle stelle.
Luoghi che racchiudevano i segreti dell'Universo che saranno svelati all'uomo solo quando sarà l'epoca di Maitreya, Il Signore della Nuova Era, portatore dell'ordine cosmico, le cui leggi hanno origine dagli altri mondi del cielo.

Molte le storie che parlano dei due continenti scomparsi sotto gli oceani, i cui abitanti si rifugiarono del mondo sotterraneo dell'Agarthi. Harold Wilkins riferisce di un mare interno dell'Asia Centrale che si era prosciugato formando il deserto di Gobi. In quel luogo era sorta una magnifica isola abitata "da uomini scesi dalla stella bianca".

Le leggende indiane e tibetane identificano la stella con Venere. Secondo il libro di Dzyan un "vascello del cielo venusiano" sarebbe atterrato sull'isola nell'anno 18.617.841 a.C. Un calcolo inesatto fatto su alcune discutibili tavole braminiche. Resta il fatto che da quel luogo avrebbe colonizzato l'intero pianeta civilizzandolo.

All'isola si giungeva attraverso gallerie sottomarine che la collegavano alla terra ferma. Ancora oggi fra le rovine si aprono ingressi di gallerie esplorate solo in parte.

L'esploratore Henrich Harrer scrive, in un suo libro, che tutto è narrato in una colossale raccolta di scritture religiose di 108 volumi, con 225 libri di commentari; scritte, nella lingua degli Dèi, da esseri provenienti da altri pianeti (Ruote) detti Dhyani. Ne parlò Madame Blavatsky affermando che ogni volume peserebbe circa più di venti chilogrammi.

I libri depositari di tutti i segreti e delle scienze; sono custoditi in luoghi elevati, avvolti in panni di seta sacri.

Il ricercatore Valentino Compassi ci ha raccontato di averne potuto ammirare uno, di grande mole, portato e sfogliato con l'aiuto di altre persone, con un titolo a lettere d'oro; in pratica conferma ciò che fu dichiarato da Peissel Michel nel 1937; un libro di 130 centimetri, avvolto nella seta, copia di un originale, con sulla coperta barre di dieci centimetri d'oro a formarne il titolo, con pagine in fogli d'oro, e altre nere con caratteri scritti in oro.

L'esploratore Ivan Lissner descrisse una via delle seta sotterranea, con entrata nel Turkestan, oltre il passo di Terek.

Passando da Khotan, si arrivava a Tun-Huang e a Sian-fu. Una via misteriosa percorsa dalle leggende, ove sarebbe sepolto Pan Chao, un guerriero cinese che scoccò le sue frecce contro i nove soli apparsi nel cielo. Giace accanto all'uomo di giada che poteva camminare nel cielo, e scatenava fulmini verdi.

Le sabbie del Takla Makan avvolgono quasi sempre la zona di Kashgar, nascondendo agli occhi degli uomini i "demoni del cielo" che dimorano in quel luogo.

A sedici chilometri da Tun-Huang le grotte dei mille Buddha; simili alle caverne di Yun-Kan, di Lung Men a Loyang e di Lou Lan.
Si dice che le grotte di Tun-Huang siano state scavate millenni orsono, e siano uno dei tanti ingressi per arrivare nell'Agharti e nel regno di Shamballa.

I manoscritti e i dipinti su seta si trovano nella Biblioteca Nazionale e al Louvre di Parigi, in parte al Museo Britannico. Molti irrecuperabili, ma sembra siano state trovate carte celesti e geografiche con terre oggi scomparse.

Nella grotta che porta il numero 58 si può ammirare un grande Buddha addormentato intorno al quale si affollano tanti individui; vi si possono riconoscere vari rappresentanti delle razze umane compresi gli Indiani Americani e stirpi sconosciute.

Il Kurdistan è un altro luogo ove si possono visitare ambienti sotterranei.

Fra il 1948 e il 1955 furono condotti alcuni scavi dal professor Robert Braidwood che riportarono alla luce il villaggio di Chemchemal, situato su di un labirinto di sei livelli.

Nel 1964 fu rilevato un sito sotto terra a Kaymakli, parzialmente inesplorato, composto da più piani comunicanti con rampe di scale, corridoi, pozzi di aerazione, tutti scavati nella pietra vulcanica.

La città sotterranea più grande della zona si trova a Derinkuyu, scoperta nel 1963, copre un aerea di sei chilometri quadrati, su diciotto livelli, di cui solo otto esplorati. Nei primi tre piani potevano vivere ben diecimila persone. È collegata con Kaymakli distante otto chilometri.
Questi sotterranei non sembrano certamente essere opera dei cristiani che volevano sfuggire agli arabi, come ufficialmente è stato dichiarato; la loro datazione risale al 9500 a.C..

Shamballa può essere ovunque, qualche anno fa nella foresta amazzonica è stata rinvenuta una città antichissima.

Secondo quanto asserito da Brugger nel libro "La cronaca di Akakor" esisterebbero tredici città sotterranee collegate fra loro da tunnel dove l'aria passa attraverso lunghi condotti e illuminati da specchi che riflettono la luce solare. Tredici città come i teschi di cristallo.

Erano i luoghi dove dimoravano gli Dèi giunti 15.000 anni fa, con le loro navi lucenti come l’oro; ambienti lasciati in eredità agli umani.
Mirella Rostaing ha scritto di aver saputo da un indio dell’esistenza di un passaggio segreto conosciuto come "Tampu Tocco", attraverso il quale si accede ai mondi esistenti nelle viscere della terra. Nelle grotte che si trovano sui monti della regione si troverebbe il passaggio che condurrebbe nelle valli sacre.

Tunnel sono segnalati in Alaska sotto lo stretto di Bering, in prossimità della catena dei monti Chersky, gallerie recentemente scoperte e non completamente esplorate; lunghi tratti sotto la Mongolia e in Azerbaijan dove, secondo Kolosimo, studiosi russi scoprirono gallerie collegate con altre in Georgia e nel Caucaso. Vi sono sotterranei che continuano sotto il fondo dell'oceano; gallerie e città sotto la catena dell'Himalaya, sotto i monti dell'India.; perfino in Nigeria si parla di un tunnel che arriva fino all'Atlantico.

Non vi sono sepolti fiabeschi tesori ma, a volte, vi si trovano reperti talmente remoti che avvalorano il passaggio di una precedente civilizzazione; come il teschio appartenente al terziario trovato in California a quaranta metri di profondità in una miniera nascosta dalla lava e la strada sepolta sotto sei metri di sabbia desertica di cui Harold Wilkins riporta notizia.

La cosa più stupefacente riguardo a un mondo nascosto, o parallelo, giunge attraverso le vicende di un esploratore della Marina Militare Americana, l’ammiraglio Richard Byrd in seguito ad una serie di esplorazioni polari. "Volevo vedere questa Terra oltre il polo Nord. - dichiarò - Questa area oltre il polo è il centro del grande Sconosciuto".

Nel 1947 l'ammiraglio compì un volo esplorativo al Polo Nord e nel 1956 un altro al Polo Sud. Si verificarono due eventi proprio incredibili perché sembra che, per ben due volte, abbia percorso molti chilometri oltre i poli, sia al nord che al sud. All'epoca attraverso un comunicato radiofonico venne annunciato che membri della spedizione degli Stati Uniti erano penetrati per 2300 miglia in una terra oltre il Polo Sud.

Byrd dichiarò di aver puntato la rotta sul polo magnetico e di ritrovarsi ad osservare un repentino cambiamento delle condizioni climatiche e una mutazione generale della flora e della fauna. Per svariati chilometri sorvolò un territorio tropicale con laghi, montagne, alberi, effettuando una radiocronaca diretta dell'esplorazione. Parlò di una verde vallata fra i ghiacci, con mammut che pascolavano; di due Dischi volanti che lo costrinsero ad atterrare scortandolo in una città di cristallo.

Fu portato in un mondo sotterraneo e condotto al cospetto del capo di quel popolo, gli fu detto che si trovava nel mondo degli Ariani.

Sull'accaduto fu steso un fitto velo di segretezza. Le eventuali aperture ai poli possono dare credito a ipotesi di porte dimensionali. L’ammiraglio Byrd morì poco dopo la seconda esplorazione al polo Sud portandosi il segreto nella tomba.

Unica prova a conferma di un eventuale passaggio dimensionale al Polo, una misteriosa foto, scattata dal satellite "ESSA 7" il 23 novembre 1968, ove sarebbe chiaramente visibile una porta dimensionale, attraverso la quale si accederebbe al mondo descritto da Byrd, in quanto, secondo le dichiarazioni di alcuni ricercatori, si osserverebbe un Polo Nord privo di nevi, nuvole e con un foro al centro.

Già durante la guerra si erano segnalati strani fenomeni noti col nome di "sfere di fuoco". Di lì a poco si cominciò a parlare di UFO, e di conseguenza la storia riguardante un civiltà nascosta all'interno della terra fu abbinata ai dischi volanti.

In pratica questi ultimi verrebbero dal mondo sotterraneo, mezzi di locomozione adoperati all'interno dei tunnel, ogni tanto affiorerebbero in superficie apparendo nei nostri cieli. Una spiegazione semplicistica del fenomeno, forse la risposta più plausibile.

Il sottosuolo nasconde una civiltà avanzata, meglio organizzata economicamente, socialmente, culturalmente, che può aver sviluppato mezzi di trasporto più sofisticati per collegare le numerose città popolate da milioni di abitanti e, di conseguenza, aver costruito quelle macchine volanti chiamate "Vimana", mosse da quella energia ottenuta direttamente dall'atmosfera.

Questo il pensiero di O. C. Huguenin espresso nel suo libro "Dal Mondo Sotterraneo al Cielo: Dischi Volanti", condiviso da molti altri.
Brinsley Le Poer Trench, uno dei massimi esperti del settore, era favorevole all'ipotesi che i dischi volanti provenissero dal mondo interno.
Secondo Ray Palmer un'enorme quantità di prove indica che vi è un luogo sconosciuto di enormi dimensioni sotto la superficie da dove, forse, provengono i dischi volanti.

Raymond Bernard nel suo "Il Mondo Sotterraneo", del 1960, fornisce una spiegazione alla tragica scomparsa del capitano Mantell mentre inseguiva un disco volante. "La razza padroneggia una forma di energia superiore, chiamata 'Vril' da Bulwer Lytton, che aziona i loro velivoli; essi se ne servono a fini distruttivi solo per autodifesa".

Negli scritti di Hossendowsky si legge: "...la gente di Agarthi, in veicoli misteriosi e sconosciuti, sfreccia all'interno degli angusti passaggi all'interno del nostro pianeta".

Stando alle informazioni fornite dal comandante Paulo Strauss "il mondo sotterraneo è molto esteso, occupa un'enorme cavità nel cuore della Terra, in grado di contenere città e campi, dove vivono esseri umani e animali, il cui aspetto fisico è simile a quelli della superficie".
Fantasie e strumentalizzazioni settarie che predicono future catastrofi a devastare il pianeta e estinguere l'intera umanità, conseguenza dei gravi squilibri causati dall'uomo nell'ecosistema terrestre; ma forse anche coperture di verità scomode, o di segreti che devono rimanere tali.
Nel 1935 un tale di nome George White, lavorando in una miniera abbandonata nella Valle della Morte in California, si ritrovò in una sconfinata necropoli sotterranea in seguito al crollo del suolo su cui si trovava. Era illuminata da una strana luce verde; vide, allineati in nicchie o seduti, moltissimi cadaveri vestiti con indumenti mai visti, e molte statue d'oro. Fuggì in preda alla paura. Alcuni giorni dopo ritornò con alcuni amici, ma non fu capace di ritrovare il passaggio.

Lo strano della storia è che, un anno dopo, Tom Wilson disse ad un giornale che suo nonno aveva avuto un esperienza simile e aveva visto anche alcuni esseri viventi.

I monaci tibetani parlano di un popolo che vive sottoterra, salvatosi da un terribile cataclisma migliaia di anni fa. Si serve di una sconosciuta energia, che diffonde una luminescenza verde; questa energia favorirebbe la crescita dei vegetali e prolungherebbe la vita.
Padre Odorico da Pordenone, nel Capitolo XXXVII del suo libro, racconta di essere stato nella "valle, lunga circa otto miglia di terra, dove sono infiniti corpi di morti, e una immagine terribile che nessuno vide senza, poi, morirne". Forse il deserto di Lop visto da Marco Polo, o forse la regione del fiume Sita.

In India esiste una valle denominata la "Valle delle sette morti" che le autorità tengono segreta, chi ha tentato di addentrarvisi non è tornato o, se lo ha fatto, ha raccontato di misteriosi fuochi volanti e di fantasmi che uccidevano con lo sguardo. Il primo superstite, raccolto nel 1892 in preda ad una febbre altissima, aveva il corpo coperto da ustioni e non aveva più un capello in testa. Morì dopo tre giorni.

Si dice che basta accendere una fiamma per riempire la valle di rumori e vampe di fuoco. I superstiti delle spedizioni sono stati costretti a lasciare i compagni morti a terra, hanno avvertito soffocamento e stordimento, un senso di malessere per vari giorni; hanno visto i loro amici ballare come in preda alle convulsioni prima di suicidarsi.

Si giustificano questi fenomeni pensando a gas infiammabili e velenosi, in grado di bloccare i centri nervosi, soffioni di acido carbonico, piante velenose e serpenti. Potrebbero essere anche fenomeni residui causati dall'impiego di armi termonucleari, oppure ordigni ancora più potenti descritti negli antichi testi indiani.

Certo questa appare un'ipotesi fantastica, irreale; cara a chi la pensa come Däniken; ma l'alieno della porta accanto potrebbe essere "quello del piano di sotto".


Fonte: http://www.edicolaweb.net/edic120a.htm



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MessaggioInviato: 27/07/2012, 20:54 
Riporto anche questo post di Sheenky [;)]

Cita:
Sheenky ha scritto:

Ora le pagine del libro che dicevo.

ALLA RICERCA DI SHAMBALLAH


Come l'altra volta se volete scaricare lo zip con le scansioni qua di seguito postate: http://rapidshare.com/files/412665866/A ... ballah.rar


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MessaggioInviato: 29/07/2012, 22:34 
Dopo tutti questi articoli sul Vril, penso che tutti avranno avuto modo di vedere il suo collegamento all'ispirazione del nazismo, dato poi che il romanzo che l'ha generato ha essenzialmente una base razzistica a fondamento della sua trama.
Sinceramente, più conosco il Vril e la leggenda dell'Agarthi (anch'essa legata al nazismo) e più apprezzo il tanto vituperato "illuminismo massonico" e il "falso positivismo", contrari a ogni forma di nazionalismo, di razzismo e di divisione fra le religioni (anche se purtroppo in quanto a lotta al sessismo e al classismo lasciano molto a desiderare).


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MessaggioInviato: 28/08/2012, 00:55 
L'esperienza delle mistiche della Società Vril si sarebbe conclusa con un fantascientifico viaggio verso Aldebaran. Tra gli adepti si diceva che grazie ai messaggi ed ai disegni trasmessi da Aldebaran e ricevuti dalla Orsic e tradotti dal sumero da Sigrun, venne costruita una macchina volante interdimensionale a forma di disco, la Jenseitsflugmaschine (JFM). Questa macchina sarebbe stata composta da tre dischi con un'unità centrale che fungeva da generatore. I due dischi superiore ed inferiore, ruotando in direzioni contrapposte, generavano un campo magnetico sempre più forte. Al culmine si creava un "buco bianco" che avrebbe permesso il passaggio dimensionale del mezzo fino a raggiungere la flotta di Aldebaran. Gli esperimenti sarebbero continuati fino al 1924.

Dopo di allora, La JFM sarebbe stata smantellata ed infine distrutta. Verso la fine della Guerra, essendo ormai chiara la sconfitta, la Vril avrebbe progettato il trasferimento di tutta la tecnologia avanzata ottenuta dai contatti con gli alieni ariani nella base segreta nazista in Antartide, la Base 211, mentre tutti i membri della Vril, in particolare le preziose medium, si sarebbero recati ad Aldebaran tramite l'Andromeda Gerät, ennesimo mezzo costruito tramite le informazioni degli Aldebarani. In una (presunta) comunicazione del marzo 1945 la Vril Gesellschaft annunciava la decisione di utilizzare tale mezzo per abbandonare la Germania ormai assediata dagli alleati e raggiungere Aldebaran. Sembrerebbe che, fin dal 1943 l'unità speciale SS E-IV, con la collaborazione delle medium, lavorasse alla costruzione dell'Andromeda Geräte. Il prototipo venne chiamato Freya ed esisterebbero delle testimonianze che affermano il successo del progetto.

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Quindi la comunicazione del marzo '45 sarebbe veritiera. L'astronave avrebbe avuto una lunghezza di 140 metri e 30 metri di diametro, potendo contenere al suo interno una Haunebu IV e due Vril 2. Alcune foto pervenute proverebbero l'esistenza di questa Raumschiff (Nave Spaziale), anche se, ovviamente, sulla loro genuinità nessuno può esprimere un parere sicuro. Il mezzo avrebbe avuto una velocità prossima a quella della luce, sfruttando la spinta dovuta al controllo di campi magnetici, una tecnologia che non poteva ovviamente essere terrestre, ma frutto delle comunicazioni degli Aldebarani. Il volo non poteva che avere un'unica destinazione: Aldebaran. Il fatto sarebbe confermato da Jan Van Helsing, "Sembra che almeno un VRIL-7 da caccia ed un VRIL-7 da trasporto siano partiti da Brandenburg - dopo la distruzione dell'area dei test - verso Aldebaran con alcuni degli scienziati della Vril e membri della Loggia". Comunque sia andata, sulla Terra, delle medium della Vril Gesellschaft non si è più avuta notizia alcuna.

Questi sono i miti neonazisti; ma è più probabile che i tedeschi non siano riusciti a realizzare dei prototipi funzionanti e abbiano solo realizzato una decina di prototipi che non si sono mai alzati in volo. Questo anche con i consigli tecnici dei pleiadiani di Aldebaran. Infatti l'avanzamento tecnologico richiede tempi lunghi di sviluppo e non solo era necessario sviluppare il motore a curvatura, ma anche una fonte enorme di energia che lo alimentasse negli spazi piccoli di un'areomobile (fonte come può essere un generatore elettrico alimentato ad antimateria, vedi la testimonianza recente di Bob Lazar). Quindi o le medium sono state prelevate da navi di Aldebaran che sono venute da 65 anni luce fino a qui solo per questo, oppure tutta la storia del viaggio delle medium su Aldebaran è solo fumo e le naziste in questione saranno più prosaicamente fuggite in Argentina.

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Oppure al Polo Sud...

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Gli U-Boot nazisti e la Neuschwabenland
Secondo molte voci una base nazista in Antartide sarebbe sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale e ospiterebbe, forse ancor oggi, i discendenti dei gerarchi e dei criminali di guerra tedeschi: ma è davvero esistita la "Neuschwabenland"?

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(Sopra, dall'alto) Armi rivoluzionarie del Terzo Reich: il Me-262 Schwalbe, il primo caccia di successo a reazione; il Ba-349 Natter, un caccia a razzo dotato di missili ma costruito con materiali poveri come il legno; il sottomarino Type XXI, estremamente prestante, invisibile al sonar a certe velocità e capostipite di tutti i sommergibili attuali.

Nonostante la Seconda Guerra Mondiale sia finita da più di sessant'anni, i discorsi sul Nazismo e su Hitler non hanno mai perso d'interesse nell'opinione pubblica. Ancor oggi non esiste praticamente tv che non abbia nei suoi palinsesti documentari che trattano del tema della Seconda Guerra Mondiale e dei misteri ad essa connessi, dall'Olocausto alla salita al potere di Adolf Hitler nel 1933 e alla sua palese ossessione per l'esoterismo. E ancora i misteri della fine del regime nazista, dalle armi segrete che avrebbero potuto cambiare le sorti della guerra fino alla presunta morte dello stesso Fürher, sono alla base di congetture assai variegate, da quelle di tipo politico a quelle più prettamente fantascientifiche.

Sono molti infatti gli ufologi che parlano apertamente dei dischi volanti nazisti: velivoli a propulsione magnetica denominati Haunebu, o anche chiamati Vril o V-7, in grado di volare a migliaia di km orari e capaci perfino di volo spaziale. Ma sebbene affascinanti, purtroppo gli Haunebu non possono sostenere le prove storiche che gli ufologi, ignoranti di aviazione, dimenticano di addurre. La realtà cruda è che Hitler e i suoi seguaci, per quanto geniali nell'arte ingegneristica, non ebbero mai le capacità tecnologiche di costruire oggetti discoidali simili agli Ufo odierni. Gli studi scientifici invece puntavano su invenzioni attuali come il motore a reazione, i missili e l'ala a freccia, altro che dischi volanti! E a queste scoperte i nazisti diedero la massima importanza, come testimoniano i progetti reali scoperti dagli Alleati a guerra finita, nel 1945. Anzi, fu proprio il saccheggio di aerei, sommergibili, missili e relativi scienziati progettatori da parte di Stati Uniti e Unione Sovietica (con i nomi in codice di Operazione Paperclip per gli americani e Ovaskim per i russi) a porre le basi tanto per il Programma Spaziale tanto per la Guerra Fredda e le invenzioni ad essa connesse, prima fra tutte Internet.

Quindi, l'ipotesi che i Nazisti avessero avuto contatti con gli abitanti della Terra Cava oppure con extraterrestri, i mitici Foo-Fighters, è assolutamente inattendibile: nessun disco volante, nessun prototipo segreto di tecnologia aliena, nessun Ufo con le svastiche… Ma altri temi legati alle realizzazioni segrete naziste potrebbero essere veritieri. E' il caso della Bomba Atomica tedesca, che secondo alcuni testimoni sarebbe stata sperimentata in due occasioni, ma senza giungere allo stadio operativo; oppure, è il caso della Base Antartica 211, chiamata a volte Neuschwabenland, a volte Neuberlin. Perché, a nostro parere, tali scoperte possono essere verosimili? Sulla Bomba A tedesca si discute ancora; mentre per la base antartica, forse oggi disponiamo di sufficienti prove per capire quanto di vero ci può essere in questa teoria. Una teoria plausibile, per le prove che porteremo a sostegno.

Ma innanzitutto, facciamo un salto nel 1938 quando, in un clima di tensione generalizzata per l'annessione tedesca della regione dei Sudeti, il governo nazista organizzò una spedizione scientifica in Antartide. La zona prescelta, per scopi geografici ma prima ancora militari, fu la Terra della Regina Maud, un'area scoperta nel 1931 dai norvegesi ma mai occupata o studiata a fondo. Una buona occasione per rivendicare politicamente quel territorio e, a nostro parere utilizzarlo per scopi militari. Comunque sia, per non acuire le tensioni internazionali i tedeschi prepararono una spedizione civile: a bordo del mercantile modificato Schwabenland, comandato dal capitano Alfred Ritscher e con la collaborazione della compagnia di bandiera Lufthansa, centinaia di uomini tra biologi, cartografi, geologi, ingegneri e idrologi della Società Tedesca per la Ricerca Polare, con l'ausilio di due idrovolanti, partirono alla volta del continente antartico.

In teoria a bordo avrebbe dovuto esserci anche l'esploratore e conquistatore del Polo Sud Richard Byrd, ma poco prima della partenza l'americano aveva declinato l'offerta. Il via si ebbe il 17 dicembre 1938: i tedeschi toccarono la banchisa polare il 20 gennaio 1939. I due idrovolanti della missione effettuarono missioni di esplorazione, coprendo tra i 300mila e i 600mila kmq, scattando 11mila fotografie; ci fu un generale beneficio, in quanto la missione consentì un notevole salto di qualità nella precisione delle mappe geografiche e delle misurazioni magnetiche del polo sud. I tedeschi effettuarono poi scoperte sorprendenti: aree libere dai ghiacci per la presenza di sorgenti calde e attività idrogeologica, scoperta dei venti antartici ad alta quota, analisi degli uccelli marini che si spingevano, inspiegabilmente, per oltre cento km all'interno del continente per nidificare. Il tutto in una regione che, come abbiamo visto qui, viene considerata dagli antichi la vera sede della mitica Atlantide… insomma, c'era di che stupirsi dalle scoperte tedesche, quasi che il Polo Sud non fosse stato quell'inferno di freddo e di ghiaccio che tutti si aspettavano.

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(Sopra) L'equipaggio della nave Schwabenland, con a capo il comandante Alfred Ritscher. (Sotto) La Neuschwabenland è un'area situata nell'attuale Terra della Regina Maud, in Antartide.
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La missione della Schwabenland terminò a metà febbraio '39, quando l'estate antartica stava finendo. Ma l'interesse nazista verso quel territorio che in onore della nave venne ribattezzato Neuschwabenland non cessò, anzi crebbe a dismisura. Hitler ordinò nel 1940 la costruzione di installazioni di appoggio per le operazioni dei sottomarini da guerra U-Boot nella regione delle Montagne di Muhlig-Hoffman, sempre nella Neuschwabenland. Queste installazioni di supporto forse erano dei semplici bacini di rifornimento di carburante e siluri: comunque sia, denota una crescente colonizzazione nazista dell'area.


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(Sopra) Il francobollo commemorativo del Paraguay che ricorda la missione tedesca della Schwabenland in Antartide. La Neuschwabenland era una terra solo parzialmente esplorata dai norvegesi e qui i tedeschi trovarono tracce di attività geotermica, con aree libere dai ghiacci. Una foto che mostra gli uomini della spedizione sventolare la bandiera nazista. Oggi i ghiacci in via di scioglimento rivelano sempre più spesso bandiere degli Anni '30 lasciate in memoria della missione.

Voci sostengono che i tedeschi scoprirono sotto i ghiacci un canale sottomarino, una vera spaccatura che tagliava in due il continente antartico consentendo ai sommergibili di utilizzare rotte alternative in grado di collegare il Sudamerica alla Nuova Zelanda e quindi di raggiungere il Giappone senza incappare nelle cacciatorpediniere alleate. Il fatto potrebbe essere plausibile, perché per tutta la guerra vi fu un collegamento stabile via sottomarini tra la Germania e il Giappone, mai interrotto nonostante gli sforzi di americani e inglesi. Sempre le voci ben informate, ma qua siamo nel campo delle ipotesi, sostengono che questo canale, che taglia in due il continente antartico, in più punti emerge oltre a superficie del mare, costituendo in pratica un gigantesco sistema di grotte sotto la crosta ghiacciata.

Qualcuno azzarda persino le dimensioni della più grande, che si estenderebbe per 50 km al di sotto della calotta polare e che al suo interno custodirebbe un lago di acqua allo stato liquido. Qui i nazisti avrebero costruito la più impenetrabile base in loro possesso, la straordinaria Base 211 o "Nuova Berlino". Una vera città sotto il ghiaccio, alimentata in parte con l'energia geotermica, avrebbe costituito l'ultimo, estremo baluardo nazista contro l'invasione alleata… Le testimonianze indicano che la Base 211 sarebbe stata iniziata nel 1942 mediante il trasporto di viveri e materiali ad opera di speciali U-Boot capitanati da ufficiali avvezzi alla navigazione polare, come quelli che prestarono servizio al largo della Norvegia.

Questi uomini, utilizzando come punto di appoggio l'Argentina, avrebbero costruito la base in due anni, al punto che nel 1944 era in atto un graduale invio di materiale riservato tramite finanziamenti (effettivamente stanziati) da parte delle potenti SS. Perché Himmler e i suoi scagnozzi avrebbero sprecato tanto denaro per inviare materiale nel nulla antartico? Evidentemente, qualcosa ci doveva essere… Secondo alcuni studiosi di misteri, tra gli oggetti che Himmler fece trasportare a Neuberlin ci fu l'originale della Heilige Lance, la Lancia di Longino. E tra gli oggetti che dovrebbero essere ancora presenti, vi sono i tanti tesori d'arte trafugati dai soldati tedeschi durante l'invasione di mezza Europa, tra cui la celebre Sala d'Ambra di San Pietroburgo, mai ritrovata.

Ma perché darsi tanta pena per questo trasferimento? Cosa nasconde in realtà il ghiaccio antartico? In teoria, Nuova Berlino rappresenterebbe il senso di quel Reich millenario teorizzato da Hitler e mai realizzato. Un regno tra fuoco e ghiaccio, molto wagneriano e valchiriesco, che avrebbe ospitato i veri rappresentanti della razza ariana, protetti dal mondo in attesa di riconquistarlo. Un'idea in linea con le folli teorie hitleriane e perfettamente in linea con il nichilismo nazista, a metà tra il sadismo più atroce e il masochismo più deleterio.

La Base 211 nella Neuschwabenland avrebbe potuto essere anche l'ultimo rifugio per tanti gerarchi nazisti sfuggiti alla cattura al termine della guerra e tra questi il loro capo, Adolf Hitler. Le teorie sulla sua morte sono almeno tre e nessuna di esse è convincente: la probabilità che l'ideatore del nazismo (e di tanti suoi maestri occulti che non compaiono nei libri di storia) possa essere sopravvissuto all'assalto sovietico al suo bunker a Berlino sono molte, basti pensare quanti sono i gerarchi scappati in Argentina con in beneplacito degli Alleati. Ma il concetto di una base nazista che abbia ospitato un Hitler redivivo e che sia ancor oggi esistente in Antartide contrasta con l'idea che abbiamo oggi del mondo completamente esplorato: e se così non fosse, verrebbe da chiedersi perché nessuno si sia preso la briga di stanare questi nazisti superstiti, ammesso che siano esistiti. Ma la realtà è che forse tale operazione sia avvenuta realmente sotto mentite spoglie…

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(Sopra) Una foto degli Anni '40 che dimostrerebbe l'attività degli U-Boot tedeschi nella Neuschwabenland. (Sotto) Uno dei presunti ingressi a Neuberlin: della base segreta esisterebbero anche documenti e piani costruttivi.
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Ma prima di narrare le gesta dell'Operazione High Jump, dobbiamo menzionare il caso del centinaio di U-Boot scomparsi senza lasciare traccia e di quanto raccontano nel loro libro "Oltremare Sud" gli storici Juan Salinas e Carlos De Napoli. Pubblicato lo scorso ottobre, il libro dei due argentini squarcia il velo su un convoglio di sottomarini partito il 3 maggio 1945 dalla Norvegia e diretto in Argentina. Con a bordo oltre cinquanta gerarchi nazisti, il convoglio, con il tacito consenso dell'Ammiragliato britannico, avrebbe raggiunto l'Argentina con l'appoggio della locale marina, dopo una battaglia che costò la perdita di cinque navi e 400 marinai.

Perché però gli interrogatori dei marinai tedeschi furono falsificati dall'intelligence americana e messi sotto la dicitura Top Secret? Qualcosa di strano successe davvero, nelle acque dell'Atlantico meridionale, in quel maggio 1945. Se Hitler si era suicidato il 30 aprile, se il 3 maggio il convoglio con a bordo i 50 gerarchi si era imbarcato per la Norvegia e se la guerra era finita l'8 maggio con la resa dei tedeschi, perché il sottomarino U-Boot Type VII C denominato U-977, al comando del capitano Heinz Schaeffer, si immerse l'alba del 10 maggio da Kristiansand, in Norvegia, per riemergere in Argentina il 17 agosto? Una navigazione tanto lunga, di 104 giorni di cui 66 in immersione, per consegnarsi in pieno giorno nel porto di Buenos Aires ai militari argentini era plausibile? I marinai dell'U-977 erano pazzi, oppure…?

Il 10 luglio precedente, sempre in Argentina, si era arreso il sommergibile Type IX C/40 denominato U-530, capitanato dal cmd. Otto Wermuth. Un bel po' di tempo, per un mezzo che ufficialmente era in navigazione al largo di Long Island, dunque nei pressi di New York… Sempre ufficialmente, l'ultimo sommergibile tedesco ad arrendersi fu l'U-307, alle isole Spitzbergen, il 4 settembre. Perché tanto ritardo? Come detto, il numero di sottomarini scomparsi senza lasciare traccia, senza essere stati distrutti dagli Alleati, affondati o demoliti, è di circa cento.

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(Sopra) L'U-530, arresosi in Argentina il 10 luglio 1945, dopo una possibile missione a Neuschwabenland. Il comandante dell'U-530, Otto Wermuth. L'U-977, arresosi addirittura il 17 agosto 1945, 104 giorni dopo la resa della Germania e il suo comandante Heinz Schaeffer.

Ricordiamo inoltre che la Kriegsmarine, la marina tedesca, mise in servizio nel 1944 i sottomarini classe Type XXI, che rappresentano una delle meraviglie della tecnica tedesca nonché i progenitori di tutti i sottomarini attuali. Veri capolavori d'ingegneria, i Type XXI (che furono consegnati in 119 unità) furono testati alla profondità di 270 metri, ben oltre le capacità degli attuali sommergibili nucleari. Veloci e capaci di sfuggire ai sonar, avrebbero potuto cambiare le sorti della guerra… Se solo fossero stati costruiti in un numero congruo di unità. Ma la Germania, nel 1945, non aveva né manodopera, né carburante, né equipaggi. Un paese allo stremo, distrutto dalla follia dei suoi dittatori… A Hitler e alla sua cricca restava soltanto la Neuschwabenland e forse fu quella la destinazione dei vari U-530, U-977 e U-307, per non parlare del centinaio di mezzi scampati alla distruzione.

Fu per questo, forse, che il 2 dicembre 1946 scattò la più grande esercitazione navale mai compiuta in Antartide. L'Operazione High Jump, organizzata dalla U.S. Navy americana, era in teoria una missione esplorativa e in effetti il comando fu affidato simbolicamente all'ammiraglio nonché esploratore Richard Byrd, lo stesso che avrebbe dovuto partecipare alla missione tedesca del 1938. Ma in realtà il vero capo fu l'ammiraglio Richard Cruzen che si mise alla testa di una task force composta dalla portaerei Philippine Sea, da due cacciatorpediniere (le USS Brownsen e USS Henderson), due rompighiaccio (le USCGC Burton Island e USCGC Northwind), quattro navi da supporto logistico (le USS Yankee, USS Canisted, USS Merrick e USS Capacan), una nave per comunicazioni (la USS Mount Olympus), un sommergibile (l'USS Sennet di classe Balao) e due navi per appoggio idrovolanti (le USS Currituck e USS Pine Island). In tutto, dodici idrovolanti, sei elicotteri e 4700 marines… Non c'è che dire, un bel gruppetto di boy scout! La missione avrebbe dovuto durare 18 mesi, invece ebbe termine dopo sole tre settimane, durante le quali gli aerei esplorarono un milione e trecentomila kmq di Neuschwabenland.

Durante la missione un idrovolante precipitò, causando la morte di quattro uomini; anche due elicotteri andarono perduti, senza però causare vittime tra gli equipaggi. Alla fine di tutto, i dubbi e le teorie sulla Base 211 rimangono, così come l'Operazione High Jump rimane a tutt'oggi inspiegabile. Hitler si salvò a bordo dell'U-977? Si diresse in Argentina? In Giappone (due tavolette d'oro datate 21 maggio 1945 e firmate dallo stesso Füher furono rinvenute nel 1984 presso il monastero buddhista di Kyosan, nel Giappone centrale)? In Polinesia? Oppure nella famigerata Nuova Berlino?

I fanatici delle teorie complottiste, gli stessi che sostengono l'ipotesi degli Haunebu, affermano che i nazisti controllano segretamente il mondo da qui. I dischi volanti e le luci che si vedono ogni tanto nei cieli sarebbero i mezzi ipertecnologici dei nazisti che vivono in Antartide… Fantasie e anche più, come abbiamo visto. Ma il dubbio dell'esistenza di quella fantomatica base segreta sotto i ghiacci della Neuschwabenland, rimane.


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(Sopra) La portaerei CV-47 Phillipine Sea in navigazione verso l'Antartide durante l'Operazione Highjump; l'ammiraglio Richard E. Byrd, comandante (ma solo nominale) dell'esercitazione; il ponte di volo innevato; un idrovolante Martin PBM Mariner sorvola i resti di un esemplare similare precipitato sul pack antartico. (Sotto) Il sommergibile Sennet cercò di imitare le imprese degli U-Boot tedeschi durante l'Operazione Highjump. La portaerei esposta a una tormenta di neve (la foto però risale al 1950). La missione in Antartide, atipica sotto tutti i punti di vista, vide l'impiego di mezzi ad alta tecnologia, come l'elicottero.[/i]
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Fonte: http://www.satorws.com/neuschwabenland.htm


Se tutta questa storia è vera, quale legame esiste tra Aldebaran, Agarthi, la tecnologia/energia Vril, gli UFO e i lama tibetani? Possibile che coloro che si rifugiarono sottoterra decine di migliaia di anni fa fossero provenienti davvero dalla stella di Aldebaran e che per qualche motivo avessero raggiunto le genti di Atlantide più di 20-30.000 anni fa? Quell'Atlantide che, ricordiamo, per noi di Atlanticus nasce su e per ispirazione di Enki, l'anunnako.

Il NWO è diretta conseguenza della strategia degli esuli nazisti del terzo reich? Il NWO è quindi la costituzione del quarto reich millenario? E allora la gente di Agarthi che ruolo ricopre in tutta questa faccenda? Chi sono gli alleati e chi i nemici dell'umanità?


Tante domande, moltissime ipotesi, poche risposte sicure... forse solo il tempo ci aiuterà a trovare le risposte che stiamo cercando...



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VRIL, con questa parola si è cercato di definire un'energia misteriosa con la quale, gli abitanti della civiltà di Agartha, continente situato nella cavità interna del pianeta, padroneggiano la materia e quante altre dimensioni dell’esistenza.

Sono stati vari nel tempo, i tentativi di penetrare il segreto di questa energia. Nel corso dei secoli e in un’infinità di modi, gli uomini della superficie hanno tentato di carpire quello che è sembrato essere, da sempre, il segreto più grande di questa esistenza. La realizzazione di una particolare Forza Cosmica che porta con sé il principio della vita e della morte, uniti in una unica onda vibratoria di inimmaginabile potenza creativa e distruttiva, il principio della Mutazione.

Isolare la Forza Creativa che muove gli universi e la più infinitesima forma di vita esistente nel medesimo tempo. Il sogno degli Alchimisti dall’Oriente all’Occidente, si perde nella genesi dei tempi. E da sempre per essi, oltre la ciarlataneria di uomini abbagliati dai riflessi dell’oro, è stato un percorso all’interno di sé stessi, come all’interno della Madre Terra, da cui cercavano di carpire, come una copiosa ed insuperabile benedizione ricevuta, in grazia della propria virtù, il supremo segreto della Scienza di Gaia: Vitriol (Visita Interioram Terrae Rectificando Invenies Occultam Lapidem).

Visita le Interiorità della Terra, Rettificando, troverai la Pietra Nascosta.

Un intero capitolo della storia del mondo, lo spaventoso ciclone che ha spazzato l’intera Europa seminando morte, distruzione e disperazione, il Nazismo, si è generato nel proliferante terreno, non privo di insidie e di inganni, dell’occultismo europeo dei primi decenni del Novecento.

Le rivelazioni e le conoscenze di alcuni personaggi, ispiratori e/o membri di società segrete tedesche (come la Thule Society e successivamente la Vril Society), aprirono alcune porte del Grande Mistero, ed essi ebbero accesso ad alcune chiavi dell’antica e sacra conoscenza.

Da queste società segrete i gerarchi della follia razziale hitleriana attinsero conoscenza e potere; ma essi, vittime del delirio di onnipotenza e dell’esaltazione esoterica, animati da folli intenti, scrissero la sceneggiatura dell’Olocausto, generarono il delirio della supremazia razziale e tentarono, con ogni mezzo, di possedere la chiave mancante del Supremo Potere. Ma tutto ciò fu compiuto invano e molte domande restano senza risposta.

Nell’articolo di Nadine Smyth “UFO’s and the Mystery of Agharti” leggiamo: “Alcuni esponenti del Terzo Reich di Hitler credevano nell’esistenza di Agharti e dell’Energia VRIL, ed è stato proprio il loro interesse a conferire all’intera questione una sinistra connotazione assolutamente priva di fondamento. L’occultismo indubbiamente svolse un ruolo nel movimento nazista; ma Hitler e i suoi fedelissimi tentarono di snaturarlo per i propri fini”.

Ma fu Madame Blavatsky, esule russa e fondatrice della teosofia, a interessarsi e studiare per prima la misteriosa energia Vril.

Influenzata da “La Razza Ventura” di Bulwer Lytton, apparso nel 1871 di Bulwer Lytton, essa scrive nel suo “Iside Svelata”, pubblicato nel 1877: “Esiste una forza della natura i cui segreti poteri erano noti agli antichi teurghi ma che è negata dai moderni scettici. I fanciulli antidiluviani – che forse giocavano con essa, allo stesso modo in cui i bambini de ”La Razza Ventura” di Bulwer Lytton usano il tremendo Vril –la chiamavano “Acqua di Phtha”; i loro discendenti la denominarono Anima Mundi, l’anima dell’universo; più tardi, i cultori di ermetismo medievali la definirono “luce siderale”, o il “Latte della Vergine Celeste”, il “Magnes”, e molte altre denominazioni”.

Continua Madame Blavatsky: “C’è stata un’infinita confusione di appellativi per designare una medesima cosa. Il caos degli antichi, il fuoco sacro degli zoroastriani, o l’Antusbyrum dei Parsi; i fuochi di sant’Elmo degli antichi Germani; i lampi di Cybele; la torcia ardente di Apollo; la fiamma sull’altare di Pan; il fuoco inestinguibile nel tempio dell’Acropoli e in quello di Vesta; l’elmo fiammeggiante di Plutone; le scintille lucenti sui copricapo dei Dioscuri, sulla testa di Gorgonie; l’elmo di Pallade e il caduceo di Mercurio; l’egizio Phtha, o Ra; il greco Zeus Cataibates (colui che discende); le lingue di fuoco; il roveto ardente di Mosè; il fuoco eterno dell’”abisso senza fondo”; i vapori dell’oracolo di Delfi; la Luce Siderale dei Rosacroce; l’Akasha degli adepti indù; la Luce Astrale di Eliphas Levi; l’aura e il fluido dei magnetizzatori; l’od di Reichenbach; il globo di fuoco di Babinet; lo Psychod e la forza ectenica di Thury; il magnetismo atmosferico di alcuni naturalisti; il galvanismo e, infine, l’elettricità : non sono altro che denominazioni diverse di molte manifestazioni o effetti della medesima e misteriosa causa onnipervasiva, l’Archeos dei Greci. Sir E.Bulwer-Lytton, nel suo La Razza Ventura, la descrisse come il Vril, usato dalle popolazioni del sottosuolo, e lasciò che i suoi lettori lo considerassero una fantasia. “Questo popolo”, scrive, “ritiene di aver raggiunto nel Vril, l’unità delle energie naturali”; e prosegue dicendo che Faraday le designava “con il termine prudente di correlazione”.

Sempre Madame Blavatsky nel suo “La Dottrina Segreta “ del 1888, si esprime riguardo i poteri dell’energia Vril.

“Esiste una terribile Forza siderale chiamata dagli Atlantici Mash-Mak, e dai Rishi, nel loro Ashtar Vidya, con un nome che preferiamo non rivelare. E’ il Vril de “La Razza Ventura” di Bulwer-Lytton, e delle razze venture del nostro genere umano. Il nome Vril può essere stato inventato; ma la Forza stessa è un dato di cui in India si dubita ben poco, come dell’esistenza stessa dei Rishi, poiché viene menzionata in tutte le loro opere.

E’ questa Forza vibratoria che, una volta diretta contro un’armata da un Agni Rath montato su un vascello volante, un aerostato, ridusse in cenere 100.000 uomini ed elefanti, con la stessa facilità con cui si calpesterebbe un topo. Se ne parla per allegorie nel Vishnu Purana, nel Ramayana e in altre opere: è la favola del saggio Papilla, il cui sguardo trasformò in una montagna di ceneri i 60.000 figli di Sagara, e cui si accenna nelle opere esoteriche come il Kapilaksha, l’”Occhio di Kapilla”.

La Sacra Vibrazione dell’OM

In tutto l’Oriente è millenaria la ricerca della sacra vibrazione OM, l’onda cosmica nella quale immergere la propria coscienza, negli oceani della sublime beatitudine e ricevere i Siddhi, gli otto poteri soprannaturali acquisiti dagli Adepti, illuminati dalla sacra vibrazione, che li rende padroni delle leggi fisiche spazio-temporali.

L’universo è un reticolo magnetico di onde vibratorie che si intersecano all’infinito. I rapporti tra i corpi cosmici sono rapporti magnetici, attrazioni e repulsioni, equilibrio di forze. In essi scorre il legame unitivo che sincronizza gli universi secondo un medesimo ordine. E’ il Fluido Onnipresente degli Antichi, la Pietra Filosofale, il frutto delle Nozze Alchemiche, l’OM, il Verbo Onnipresente, Onnipotente ed Onnisciente. Quell’Onda è l’Uno, il Principio e la Fine.

Noi possiamo toccare quell’Onda, percepire e manipolare quella Forza. E’ questo che ci rende Dei. E’ il potere che scorre attraverso di noi a rendere possibile una sincronia con l’Onda Cosmica. E la possibilità di utilizzare questo enorme potere viene determinato dalla individuale capacità di realizzarlo in sé ed assumere una particolare frequenza vibratoria, condizione indispensabile alla perfetta risonanza dei vari componenti.

Per mezzo di un volumetrico potere psichico attivato dalla sublimazione delle forze elementali della propria natura si entra in relazione magnetica con la natura vivente della materia, con il suo codice di intelligenza, in modo da renderla facilmente governabile, liberandola dal vincolo dello spazio-tempo e dalle leggi fisiche che ne conseguono. Ciò permette di istruire sistemi artificiali che sviluppano stati psichizzati di intelligenza cognitiva e selettiva e di servirsene per una grande quantità di scopi. Ciò permette di interagire, in ogni aspetto dell’universo fisico ed eterico, con un insuperabile potere di Mutazione. La vita istruita da una tale Forza Creativa fiorisce e si riproduce in un mistero di sempre nuova emozione.

Il magnetismo come rapporto vitale micro-macrocosmico è il veicolo della Forza Creativa. Utilizzarlo significa riprodurre e sintonizzarsi con una particolare carica magnetica ed onda vibratoria.

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OM MANI PADME HUM

“Nel corpo astrale dell’individuo medio Kundalini giace addormentata, bloccando con la sua testa il canale centrale, la sushumma dello “Scettro di Brahma“, il “passaggio ascendente“. L’individuo è inconsapevole della sua esistenza e non ne viene affatto disturbato. Tutto ciò è un bene. Per l’uomo comune è importante che il serpente rimanga addormentato, perché possiede uno spaventoso potere una volta risvegliato. Se disturbato, per caso oppure in seguito al ricorso a tecniche messe in atto senza la dovuta preparazione, questa forza può rivelarsi estremamente pericolosa. Allora Kundalini solleva la testa e comincia a muoversi in modo scomposto, infuriando sfrenata attraverso i Chakra inferiori e provocando una stimolazione abnorme delle passioni e degli istinti più bassi”.

Mookerjee e Khanna spiegano che, se il risveglio di Kundalini è ottenuto mediante la dovute pratiche e discipline, si assiste ad una “trasformazione ed all’orientamento dell’energia suprema nel corpo umano”:

“Attivando la sua ascesa i nostri limiti vengono trascesi. Quando Kundalini dorme l’uomo è consapevole soltanto della quotidiana realtà materiale che lo circonda. Quando Kundalini si risveglia su un piano spirituale più alto, l’individuo non si limita alle sue stesse percezioni ma partecipa della sorgente di luce. Così nella sua ascesa Kundalini assorbe in sé tutta l’energia cinetica di cui i diversi centri psichici sono carichi. Ridestando la forza dormiente di Kundalini, altrimenti assorbita dalle funzioni inconsce e puramente corporali, e dirigendola verso i centri superiori, l’energia liberata viene trasformata e sublimata, finché si ottiene la sua perfetta manifestazione e la sua consapevole realizzazione”.

Fonte: http://www.arcadia93.org/vril1.html


Ultima modifica di Atlanticus81 il 29/09/2012, 20:19, modificato 1 volta in totale.


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Questo e un argomento che ha affascinato moltissime persone.L'idea che i nazisti avessero costruito basi segrete con armi fantastiche,non puo che catturare l'attenzione.Pur concordando sul fatto che molti nazisti,possano aver trovato rifugio altrove,mi sembra improbabile avessero avuto la possibilita di aver costruito macchine volanti straordinarie.Non credo la tecnologia,costituita da dischi asincroni in avvolgimento(legge di Lentz?),sia un mezzo di locomozione extrasolare possibile.



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LA SOCIETA' DEL VRIL: sulle tracce della Tecnologia SS.

Vienna, 26 ottobre 1917. Da due giorni è in atto una violentissima offensiva austro-tedesca contro le posizioni italiane, attacco che porterà alla disfatta militare di Caporetto. La gente ne parla per strada, dopo aver letto i quotidiani, tutti con titoli trionfalistici, e spera in una fine prossima della prima guerra mondiale, se non in un armistizio favorevole per l’Impero austro-ungarico. Improvvisamente, mentre passeggia per il centro, una giovane donna sui vent’anni, molto fine ed attraente, impallidisce di colpo, si sente male e sviene. Un signore elegante ma abbastanza robusto, sulla quarantina, che la stava accompagnando, interviene immediatamente a sorreggerla prima che la ragazza cada malamente a terra. La giovane si chiama Maria Ortisch.

Maria era nata nel 1895 a Zagabria, da una famiglia della media borghesia. Prima della precoce morte di sua madre, la piccola Maria aveva cominciato a manifestare della potenti qualità medianiche: in sogno o in trance parlava coi propri parenti defunti o con altre persone che non aveva mai conosciuto e anche con altri esseri intelligenti, non meglio definiti. Una qualità che sua madre, poco prima che morisse, aveva individuato e incoraggiato. Nel 1916, dopo aver completato gli studi, si era recata a Vienna per cercare lavoro, grazie ad una buona conoscenza del tedesco, anche se ancora scolastico.

Nell'Impero austro-ungarico si studiava a scuola, oltre alla propria lingua. Qui, nell’atrio di un albergo, aveva incontrato, poco tempo prima, proprio l’uomo che la stava accompagnando nel momento del suo svenimento. Quest’uomo si chiamava, o meglio, si faceva chiamare: Rudolf von Sebottendorff ( 1875-1945 ). Su questo personaggio gli appassionati di storia dovrebbero già essere sufficientemente edotti: von Sebottendorff, il sedicente barone, l’esoterista giramondo che aveva acquisito la nazionalità turca, fondatore nel 1918 a Monaco ( il 18 agosto 1918 all’Hotel delle Quattro Stagioni ) della Società Thule, la “ culla “ occulta del futuro partito nazionalsocialista di Adolf Hitler. Ma questa, come si suole dire, è un’altra storia, se non per il fatto che, forse, la misteriosa “Società del Vril” sarebbe stata un ramo fuoruscito dalla Società Thule – con la Thule disciolta poi ufficialmente nel 1925 .
Nel caso in questione, Sebottendorff si era sposato a Vienna nel 1915 con una donna già divorziata, Berta Anna Iffland; poi, nel 1916 la coppia si era stabilita a Bad Aibling, una elegante stazione termale bavarese. In questo periodo Sebottendorff si divideva tra Vienna, la sua casa e Monaco, con punte anche a Berlino, dove aveva conosciuto uno dei capi della Società segreta Germanenorden, Hermann Pohl. Qui a Berlino Pohl aveva definitivamente convinto Sebottendorff della assoluta incompatibilità tra gli Ebrei e gli “Ariani”, una inimicizia tra due popoli antitetici che risaliva a tempi remotissimi. Inoltre Pohl aveva fatto aderire Sebottendorff a questa organizzazione di stampo massonico, dandogli l'incarico di costituire delle cellule organizzate tra Vienna e Monaco.

Ma, al di là di tutto questo, cosa accomunava Sebottendorff e la Ortisch ? I due si erano incontrati praticamente per caso anche se il primo, nel loro fortuito incontro, si era fatto avanti non solo perché era rimasto attratto dall’avvenenza della giovane slava, ma soprattutto perché la Ortisch teneva tra le mani una copia in tedesco del Libro dei Morti degli antichi Egizi. La passione per l’occulto e il mistero accomunava entrambi e la Ortisch era rimasta colpita dalla galanteria del barone. Dopo un certo periodo Maria Ortisch si era confidata con lui: la giovane da tempo si stava interessando agli antichi Egizi perché, come medium, già dal 1911 riceveva in trance messaggi telepatici da una certa “Regina Isais”, che lei identificava come la Dea Iside egizia, anche se non ne era completamente sicura. Soprattutto perché la pratica della telescrittura rivelava messaggi scritti che si sarebbero potuti interpretare come un antico idioma germanico. Forse il barone avrebbe potuto aiutarla nella decifrazione...

A partire dall’estate 1917 Sebottendorff amava radunare, quando si vedevano a Vienna, al Cafè Schopenhauer , un gruppo di quattro persone: lo stesso barone, Maria Ortisch, l’ingegnere e pilota Lothar Waiz ed il cattolico Padre ( Prelato ) Gernot. Secondo alcuni voci ( non c’è conferma ), ad alcuni di questi incontri avrebbe partecipato anche il futuro creatore della disciplina Geopolitica Karl Haushofer ( 1869-1946 ). Haushofer sarebbe poi stato uno dei fondatori occulti della “Società del Vril”. Ma per quale motivo avvenivano tali incontri?

La “Regina Isais” ( o Imperatrice Isais ), a dire di Maria, si era di nuovo messa in contatto telepatico con lei e la pregava di lasciarsi guidare spiritualmente la mano di modo tale che si potesse utilizzare la “scrittura automatica”. Al Cafè Schopenhauer Maria Ortisch scriveva pagine su pagine di una strana scrittura che poi sarebbe stata decifrata dal gruppo. Il risultato era stato strabiliante: i messaggi telepatici provenivano dalla costellazione del Toro, dove la principale stella Aldebaran ( una gigante rossa ) aveva una stella compagna ( una nana rossa ). Su un pianeta di questo sistema solare doppio esisteva una razza extraterrestre, i “Sumeran” i quali, molto tempo prima, avevano colonizzato anche il nostro sistema solare ( sul pianeta Mallona, posto tra Marte e Giove e poi esploso, poi su Marte e infine sulla Terra ) e sul nostro pianeta avevano contribuito geneticamente al sorgere dell’Homo Sapiens, circa 300.000 anni fa. Avevano seguito tutte le più importanti civiltà antiche, compresa la perduta Atlantide, e tendevano ad intervenire nei momenti più importanti riguardanti i cambiamenti micro-macrocosmici ai quali l’uomo, di quando in quando, doveva sottostare. Una fase di grande cambiamento sulla Terra stava per avvenire, così Isais aveva scelto Maria Ortisch come tramite per i suoi messaggi.

Questi incontri avvenivano anche in altri luoghi: o presso il monte Untersberg di Salisburgo o in una foresteria presso Berchtesgaden. In queste riunioni aveva preso più volte la parola “Padre” Gernot.

Questo “cattolico” in verità disse di fare parte dell’unica vera associazione erede dei Cavalieri Templari, imponendo a tutti gli altri, con un ragionamento ben preciso, una interpretazione plausibile di tutto quello che stava succedendo, che è la seguente.

La “Regina Isais”, posto che non fosse in realtà una spiritualità divina femminile universale, come Iside, Ischtar, Venere o la Madonna potevano rappresentare la stessa figura nel corso delle varie epoche, se invece era realmente un essere extraterrestre in “carne ed ossa”, doveva avere in realtà centinaia, se non migliaia, dei nostri anni, dato che Isais si era sicuramente manifestata presso l’Untersberg nel tredicesimo secolo al cospetto del grande e coraggioso cavaliere templare Hubertus. Isais aveva donato a Hubertus una magica pietra nero – viola di ametista, un talismano che aveva il potere dell’energia Vril, l’energia base dell’Universo. Hubertus era così diventato il “Cavaliere della Pietra Nera”. Il Prelato Gernot mostrò la pietra nera ai suoi compagni: la confraternita erede dei Templari, di cui faceva parte, aveva conservato la Pietra Nera di Isais . Non vi era alcun dubbio che l’Isais medievale e quella dell’attuale rivelazione fossero la stessa “persona”, perché la traduzione della telescrittura rivelava gli stessi segreti di cui Hubertus, secoli prima, era stato fatto partecipe: era in atto una battaglia cosmica tra la Luce e l’Oscurità. Principalmente sulla Terra questo era dovuto al fatto che le parole di Gesù Cristo erano state del tutto travisate e falsate. Come l’eresia Marcionita ( dall’eretico Marcione, che guidò la prima grande rivolta religiosa contro la nascente Chiesa di Roma ) sosteneva nei primi secoli dopo Cristo, il Dio padre di Gesù non era lo Jahwè biblico dell’Antico Testamento ( YHWH ). Quest’ultimo, anzi, era l’Antagonista, l’Avversario di Cristo, l’Angelo Caduto, lo Shaddai El, o Shaitan, il Signore del Mondo materiale, in poche parole: Satana .

Chi allora seguiva il “Dio” dell’Antico Testamento voleva solo la distruzione dell’Uomo e la sua sofferenza su questo mondo. In questo momento di passaggio dall’Era dei Pesci a quella dell’Acquario, secondo Isais, che riconosceva in Gesù e nel suo vero Padre la matrice divina della creazione universale, era fondamentale che l’Umanità facesse le sue scelte per liberarsi di chi insidiava la sua aspirazione all’eterno.

La rivelazione di Isais, secondo Gernot, comprendeva una fase di transizione verso l’Era dell’Acquario, l’Età della Liberazione dell’Uomo, di 168 anni, la fase dei “tre doppi passi” secondo una leggenda Babilonese, con l’intervento decisivo nella lotta del “Terzo Sargon” o dell’”Ultimo Avatar” per gli induisti, il cui comportamento avrebbe accelerato la fine dell’Era Oscura per dare inizio ad una Nuova Era della Luce.

Ogni “passo” transizionale, a partire dal 1878, era di 28 anni, e la Germania avrebbe avuto un ruolo decisivo in tutto questo. Ecco le date importanti dei passi della transizione verso la nuova Età dell’Oro :
1878- Congresso di Berlino, egemonia tedesca in Europa e avvicinamento con l’Austria- Ungheria;
1906- La Germania “Superpotenza” insieme all’Inghilterra, all’Esposizione Internazionale, Milano;
1934- Nell’anno della morte di Hindenburg, con referendum, Hitler è “Führer della Germania”;
1962- Costruzione a Berlino del Secondo Muro ( il primo è del 1961 ), chiamato “muro della morte”;
1990- Riunificazione della Germania ( 3 ottobre 1990 );
2018- ?;
2046- ?.

Nel giro di pochi anni Sebottendorff non avrebbe più avuto alcun dubbio nel riconoscere il tanto atteso “Terzo Sargon” o “Avatar”: quest’uomo era Adolf Hitler, e nel 1933-1934 Sebottendorff, seguendo la scaletta delle date, avrebbe fatto pubblicare il suo libro più famoso :”Prima che Hitler venisse. Storia della Società Thule” .

Da questo gruppo di persone, riunite attorno alla personalità di Sebottendorff ( e, forse, anche di Haushofer ) nacque, nel giro di poco tempo, come costola del gruppo Thule, la Vril Gesellschaft, o Società del Vril ( inizio dell’attività nel 1921 ). Secondo l’autore Sven Peters, a questo sparuto gruppo di persone si riunirono anche degli scienziati, dei tecnici, e altre donne medium ma, ancora nel 1934 la Vril Gesellschaft non aveva più di sedici aderenti . Il loro lavoro era soprattutto di carattere teorico, progettuale ed esoterico perché la parte esecutiva venne affidata a tecnici delle SS (Sonderkommando di Hans Kammler).

Fonte: http://edmundkiss-zama.blogspot.it/2010 ... chaft.html



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MessaggioInviato: 24/10/2012, 16:16 
@atlanticus e per chi interessato

Segnalo questo sito:

http://www.principality-of-sealand.eu/welcome_e.html

dove e' possibile trovare molto materiale a riguardo e anche copie di documenti originali.

Qui ad esempio una sintesi (in tedesco) delle varie tecnologie:

http://www.principality-of-sealand.eu/p ... rkraft.pdf



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MessaggioInviato: 16/11/2012, 22:34 
Leggo questo forum a spezzoni, quando ho tempo. Oggi mi è caduto l'occhio su questa discussione.

E' un argomento di cui mi sono interessata e vorrei portare la mia opinione e la mia personale esperienza.

Credo ci siano persone maggiormente predisposte, psichicamente, a recepire input esterni, maggiormente aperte alle possibilità.
Sono menti creative, forse un po' folli [}:)]

Hitler, per ciò che ho letto di lui, era assolutamente un creativo, un sognatore, un utopista.
Lo si è dipinto sempre negativamente ma io ho colto nella sua personalità anche qualche aspetto positivo [:I]

Qualunque innovatore è votato all'utopia.
L'uomo medio si rassegna a vivere secondo canoni stabiliti da altri, l'utopista cerca di stabilire nuovi canoni.
Si tratta di interpretare diversamente la realtà.

Ecco, queste persone, scienziati, artisti, uomini di cultura, condottieri, santi... sono maggiormente possibiliste, la loro psiche è più duttile.

Penso ai mistici, ma anche a chi ha ricevuto in sogno la soluzione a problemi scientifici complessi, o durante le meditazioni.

Non si tratta di creduloneria. Anzi.
Il credulone è un dogmatico che non si schioda dalle altrui convizioni, è chiuso, non possiede una mente plasmabile.
L'utopista inventa, crea, o coglie suggerimenti esterni.

Penso a molti esoteristi.

Il salto di qualità che pochi fanno, però, è un ulteriore passo che serve a 'raffinare' lo stimolo ricevuto.
I più si limitano a 'tradurre' i dati recepiti in azioni prettamente materiali. Ed è il caso di Hitler, dei cercatori di Agartha, o del Graal inteso come reliquia sacra...

Crowley, forse, riuscì ad andare un po' oltre, riuscì ad allacciare un dialogo, seppur sommario, con la fonte dei suggerimenti.

Certo, c'è una fonte. Esterna ed interiore.

Questa fonte è il Vril. Energia eterna, infinita: è la fonte dell'acqua della vita di evangelica memoria.

Quando si riceve questi suggerimenti, si perpesce una energia potente dentro di sé. L'ho sperimentato, è qualcosa di possente e magnificente, qualcosa di ASSOLUTO. Di cui si ha continuo desiderio e nostalgia.
E si rischia di scadere nell'orgoglio e nel dogmatismo. Ci si sente quasi degli 'eletti' e così il cammino si blocca e non si procede nella raffinazione.

I più si fermano ai primi passi di questo golgota spinoso.
Interessi terreni, piaceri fisici e perfino l'illusione dell'amore sentimentale (penso a Dante ma anche a me stessa) ci sbarrano il cammino verso il Vril.

Il sesso.
Castità e lascivia. I due estremi che aiutano la duttilità della psiche.
Perché?
Perché l'essere umano tende ad idealizzare la bellezza ed il piacere entro canoni spesso imposti dall'arte, dalla pubblicità, dal consumismo o comunque da regole massificate.
Da una parte Beatrice, bellezza irragiungibile e luminosa.
Dall'altra la donna facile, la prostiututa, Babilonia.

Avvicinarsi alle estremità può aiutare la mente umana a liberarsi da comportamenti prestabiliti, indotti, limitati.
Ma, al contempo, il pericolo di cadere nella trappola del vizio o della superbia si fa reale e pressante.

Per non precipitare in questi abissi, una via può essere rappresentata dalla continua oscillazione tra i due estremi. Una oscillazione consapevole, cosciente.

Tornando al Vril, vorrei descrivere la mia percezione di questa energia.

Per i più profani essa può essere una energia propulsiva per mezzi meccanici. Certo.
Per me è possedere al proprio interno una coscienza espansa che permette di avere una visione totale, globale, della VITA (e della Morte).
Vita intesa come esistenza universale.

L'uomo comune si limita a vivere la propria esperienza terrena ed, al massimo, ad ipotizzare, a sperare, a cercare, altra vita al di fuori della propria realtà.

Colui che possiede il Vril vive TUTTO al contempo.
Al di fuori del tempo e dentro il tempo.
Fa esperienza umana e sovrumana, umana ed aliena.
Si sposta con facilità nel mondi, apporta modifiche.

Si parla del Vril come di una energia temibile.
Sì, se chi ha compiuto tutto il cammino, si è limitato a liberarsi dei limiti attraverso una via oscura, 'nera'.

Così come esiste un Vril di pura 'luce', adatto a chi desidera abbandonare i mondi di materia.

Poi c'è la via che sto sperimentando io. Si tratta di attingere da entrambe le fonti per dare nuova spinta evolutiva a se stessi ed a tutto ciò che ci circonda.
I suggeritori, quindi, sono estremamente diversi, energie che hanno nature e provenienze anche opposte.
A volte si rischia di impazzire. Sali e scendi continuamente. Ti innalzi e precipiti, Voli e sprofondi.
Ma se si mantiene calma, raziocinio ed anche fede, certo, FORSE, ce la si può fare.

Questo è il Vril, per come l'ho conosciuto io.

RR


Ultima modifica di Rosa_Rossa il 16/11/2012, 22:35, modificato 1 volta in totale.


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E il ragazzo crudele spezzò
la rosellina sul prato;
si ribellò la rosa e punse,
e non l'aiutò lamento e pena,
dovette infatti soffrire.
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