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 Oggetto del messaggio: Groenlandia: anomala fusione dei ghiacci
MessaggioInviato: 26/07/2012, 17:40 
A suonare il campanello d'allarme è il Wwf Italia
In Groelandia allarmante accelerazione della fusione dei ghiacci, fino al 97%
Roma, 26 lug. - (Adnkronos) - Allarmante l'accelerazione della fusione dei ghiacci in Groelandia: bisogna intervenire con urgenza per ridurre il surriscaldamento globale. A suonare il campanello d'allarme è il Wwf Italia. La preoccupante accelerazione della fusione dei ghiacci in Groenlandia, in alcuni punti registrata fino al 97%, segnalata dal satellite indiano Oceansat-2 e dai satelliti della Nasa, Terra e Aqua, ''deve farci profondamente riflettere sull'urgenza di intervenire per ridurre significativamente le emissioni di gas che modificano la composizione chimica dell'atmosfera e incrementano l'effetto serra naturale''.

Nel 2011, come ci è stato segnalato dal recente rapporto 'Trends in Global CO2 Emissions' del Joint Research Centre della Commissione Europea, sottolinea Gianfranco Bologna, il direttore scientifico del Wwf Italia, ''abbiamo raggiunto il primato di emissioni annuali causate dall'intervento umano, con la cifra di ben 34 miliardi di tonnellate (un incremento del 3% rispetto al 2010)''.

La letteratura scientifica suggerisce che per limitare la crescita della temperatura media della superficie terrestre entro i 2° C rispetto ai livelli presenti in epoca preindustriale, limite che costituisce il target internazionalmente adottato nei negoziati delle Nazioni Unite nell'ambito della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici, le emissioni cumulative di CO2, nel periodo 2000-2050, aggiunge Bologna, ''non dovrebbero eccedere il livello di 1.000 - 1.500 miliardi di tonnellate. Allo stato attuale della situazione, se i trend attuali di emissioni dovessero continuare così come sta avvenendo oggi, le emissioni cumulative causerebbero il sorpasso di questo limite entro i prossimi due decenni''.

Oggi, aggiunge Bologna, ''dobbiamo essere consapevoli, come la comunità scientifica internazionale che si occupa di scienze del Sistema Terra (che, nella grande conferenza scientifica di Londra del marzo scorso, 'Planet Under Pressure', ha reso noto un apposito 'State of the Planet Declaration'), ci dice molto chiaramente, che l'intervento umano è equiparabile per dimensioni ed effetto alle grandi forze che hanno modellato la Terra nell'arco dei suoi oltre 4.5 miliardi di anni di esistenza''.

I paragoni con quanto conosciamo dalla paleoclimatologia e dalla paleoecologia, sottolinea il direttore scientifico del Wwf Italia, ''ci dicono che il livello della superficie dei mari, dovuto alla fusione dei ghiacci, si è sostanzialmente e significativamente modificato nell'arco della scala geologica del tempo. Solo tenendo in considerazione il periodo che va dall'ultimo interglaciale, circa 125.000 anni fa, all'ultimo periodo glaciale, circa 21.000-20.000 anni fa, il livello del mare è passato dai 4-6 metri o più del livello presente ai 120 metri sotto il livello attuale''.

Purtroppo, aggiunge, ''ci scordiamo sempre di considerare che a queste situazioni di profondi stravolgimenti del passato che pure sono intervenuti nell'arco di millenni o di diverse centinaia di anni, non vi erano oltre 7 miliardi di abitanti sulla Terra, moltissimi dei quali presenti con sistemi urbani molto articolati, complessi e delicati sulle zone costiere degli attuali continenti''.



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MessaggioInviato: 26/07/2012, 18:49 
Le impressionanti anomalie termiche positive hanno cominciato a far fondere oltre il 97 % della Calotta groenlandese, si moltiplicano gli iceberg e i crolli di grandi pareti di ghiaccio
mercoledì 25 luglio 2012, 17:40 di Daniele Ingemi

Sono davvero impressionanti le anomalie termiche positive che in questi ultimi due mesi si stanno riscontrando su gran parte del Plateau groenlandese, dove per svariati giorni la colonnina di mercurio si è portata al di sopra della soglia dei +0°. Temperature massime di ben +12° +15°, con picchi fino a +17° +18°, si sono invece misurate sulle coste della grande isola di ghiaccio, dove sono caduti parecchi record assoluti di caldo. Basti pensare che la stazione più settentrionale della Terra, quella di Capo Morris Jeep (83° 37#8242; 39#8243; N 32°39#8242; 52#8243; O), è stata in grado di far registrare una temperatura massima di ben +12.4° all’ombra. Un dato veramente troppo elevato che sfonda di oltre i +10° quella che dovrebbe essere la tradizionale media delle massime per il mese di Luglio. Ma ancora più folli sono i +3.6° di temperatura massima raggiunti dalla celebre stazione di Summit, localizzata ad oltre i 3000 metri di altezza, sopra il Plateau ghiacciato della Groenlandia, in quello che dovrebbe essere uno dei punti più freddi dell’intero emisfero boreale.

)

Tale valore rappresenta, difatti, il record di temperatura massima più attendibile per la stazione di Summit, un valore veramente incredibile che può essere raggiunto solo in presenza di intense avvezioni calde sub-tropicali in quota, in risalita dall’Atlantico occidentale, capaci di distruggere completamente lo strato di inversione termica presente al di sopra del Plateau. Purtroppo, a seguito di questa persistenza di tali anomalie positive, i ghiacciai groenlandesi stanno pagando pesanti conseguenze. Recenti osservazioni satellitari hanno messo in evidenza come il caldo anomalo di queste settimane abbia sciolto una vasta superficie di ghiaccio come mai visto in oltre 30 anni di osservazioni. Quasi l’intera copertura di ghiaccio della Groenlandia, che borda i settori costieri, si è fusa completamente per oltre 2-3 miglia dalla linea di costa. In media in estate, circa la metà della superficie della calotta glaciale della Groenlandia si scioglie naturalmente. Buona parte di questo ghiaccio, una volta spaccato, a seguito del processo di fusione, tende a spingersi verso la costa, creando i grandi fiumi di ghiaccio della Groenlandia che vanno poi ad originare i grandi iceberg che vanno alla deriva sui mari groenlandesi. Un esempio su tutti è quello del ghiacciaio Petermann, uno dei più grandi fiumi di ghiaccio che dalla Groenlandia centrale scorre verso il Mare Glaciale Artico. Alcuni di questi ghiacciai si allungano nel mare con una specie di “lingua galleggiante“.

Con una lunghezza di circa 70 km, la lingua del ghiacciaio Petermann è la più estesa della Groenlandia. Le immagini satellitari di queste ultime settimane hanno rivelato la presenza di numerose crepe sulla superficie del ghiacciaio, lasciando pensare che una separazione potesse essere imminente. Secondo i dati satellitari, si stima che il 97 % della superficie della calotta di ghiaccio groenlandese si è sciolta verso la metà Luglio. Alcuni studiosi della NASA hanno notato un evento alquanto inusuale e ancora in fase di studio e ulteriori approfondimenti, in attesa di nuove immagini satellitari. Difatti, le mappe elaborate da ben tre differenti satelliti, hanno mostrato come l’8 Luglio del 2012 circa il 40 % della superficie della calotta di ghiaccio groenlandese ha cominciato a fondersi.

Il 12 Luglio 2012, invece, il 97 % ha iniziato il processo di fusione. Questi dati, davvero straordinari, sarebbero stati confermati da successive comparazioni di nuove immagini satellitari fornite dai satelliti. In pratica, quello che a prima vista sembrava un errore di valutazione, è stato ulteriormente confermato da nuove preziose informazioni. Il ghiaccio della Calotta della Groenlandia ha cominciato a fondersi in maniera cosi rapida e anomala da sorprendere gli stessi ricercatori della NASA che non si sarebbero mai aspettati nulla di simile. Questo evento ha coinciso con una intensa ondata di calore che proprio in quei giorni aveva avvolto gran parte del territorio groenlandese, per una robusta avvezione calda, coadiuvata da sostenuti venti dai quadranti meridionali (sud-occidentali in quota), che è stata in grado di disintegrare lo strato di inversione termica che permane sopra il Plateau ghiacciato, provocando un conseguente forte rialzo termico.

Questa intensa avvezione calda è stata una delle più forti viste finora sul territorio groenlandese. Bisogna anche ricordare come da fine Maggio fino ad oggi la Groenlandia è stata interessata da una serie di avvezioni calde (di tipo pre-frontale), provenienti dalle latitudini sub-tropicali, che hanno reso il clima alquanto mite per la latitudine, agevolando cosi la rapida fusione dei ghiacci. Queste continue rimonte d’aria calda sub-tropicale verso il territorio groenlandese sarebbero state agevolate anche dalle anomalie termiche positive delle acque superficiali dell’oceano Atlantico occidentale, nel tratto antistante le coste canadesi orientali e degli States. Queste anomalie positive (SST+), insistenti per più settimane, hanno contribuito a “potenziare” le “heat waves” dirette verso la Groenlandia meridionale, spingendo masse d’aria molto più calde del normale verso le latitudini artiche, oltre il circolo polare artico (ciò può spiegare anche i record di caldo registrati sugli arcipelaghi dell’Artico canadese). Il notevole rallentamento della portata della “Jet Stream” ha poi dato a tale quadro configurativo una certa stazionarietà.

L’avvezione calda di metà Luglio ha dato poi il colpo di grazia, mettendo a rischio la tenuta di quasi tutti i ghiacciai della grande isola. Anche la zona attorno alla Stazione centrale di Summit, che ad oltre i 3000 metri di altezza si trova vicino al punto più alto della Calotta di ghiaccio, ha mostrato segni di fusione in questi ultimi giorni. Tale fusione non accadeva dal lontano 1889, secondo le carote di ghiaccio analizzati da Kaitlin Keegan al Dartmouth College di Hanover. La stessa stazione meteo per diverse ore, fra l’11 e il 12 Luglio, ha misurato temperature dell’aria leggermente positive, che si sono portate al di sopra della soglia degli zero gradi. Secondo le ultime analisi delle carote di ghiaccio eventi di fusione di questo tipo si verificano circa una volta ogni 150 anni in media. “Con l’ultimo evento nel 1889, questo evento è giusto in tempo”, spiega Lora Koenig, glaciologa e membro della ricerca team di analisi dei dati satellitari. “Ma se continuiamo ad osservare gli eventi di fusione di questo tipo nei prossimi anni, sarà preoccupante”.

Intanto lungo le coste groenlandesi si moltiplica la presenza di grossi iceberg e la caduta di gigantesche pareti di ghiaccio

Lungo le coste della Groenlandia si continuano ad osservare le conseguenze di queste enormi anomalie termiche positive che stanno accelerando il processo di fusione dei ghiacci. Solo la scorsa settimana, lungo le coste occidentali della Groenlandia, si è rischiata pure la tragedia. Un enorme parete di ghiaccio è crollata improvvisamente in mare, innescando un’onda anomala, alta diversi metri, che ha investito un piccolo motoscafo con a bordo un gruppo di turisti australiani intenti a fotografare la bellezza del paesaggio groenlandese. Fortunatamente il gruppo di turisti è uscito indenne dalla disavventura, grazie anche alla destrezza del capitano dell’imbarcazione che è stato in grado di cavalcare la cresta dell’onda, già smorzata dal basso fondale, evitando il rovesciamento del natante nelle gelide acque della Groenlandia. Oltre ai crolli di queste immense pareti di ghiaccio, messe a dura prova da mesi di anomalie termiche positive, sono i grandi iceberg che vanno alla deriva a rappresentare una vera minaccia. Nell’ultimo mese se ne sono contati diversi, anche di grosse dimensioni, che sono andati alla deriva davanti le coste della Groenlandia, venendo spinti dall’azione delle correnti oceaniche e dei venti. Ma nei prossimi giorni altri grossi iceberg si potrebbero staccare dalle coste groenlandesi, soprattutto quelle occidentali, muovendosi in direzione dei bacini che circondano le isole dell’Artico canadese.


http://www.meteoweb.eu/2012/07/le-impre ... io/145581/


purtroppo la situazione e'certamente grave,con la complicazione,come riportato nel primo commento,della popolazione mondiale con tutte le sue necessita' economico industriali,che aiutano in modo impressionante l'evolversi di questa drammatica questione [;)] [:(!] [:(!] [:(!] [:(!]


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MessaggioInviato: 26/07/2012, 20:16 
Secondo il mio parere la terra ed il sole stanno facendo il loro ciclo naturale, anche in passato ci sono stati dei periodi caldi e dei periodi freddi. Per me si stà cavalcando l'onda del riscaldamento globale dovuto alle emissioni per creare una falsa coscienza e dei sensi di colpa con il fine ultimo di tassare ulteriormente.

Immagine

Non è che l'inquinamento giovi alla salute della terra, ma mi pare che si esageri.


Ultima modifica di Wolframio il 26/07/2012, 20:36, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/07/2012, 20:44 
certo e' che sono cicli che si ripetono negli anni,ma non x questo,noi un piccolo aiutino non manchiamo di darlo [;)]


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MessaggioInviato: 26/07/2012, 21:16 
Cita:
ubatuba ha scritto:

certo e' che sono cicli che si ripetono negli anni,ma non x questo,noi un piccolo aiutino non manchiamo di darlo [;)]


Se è nel senso di inquinare meno sono pienamente d'accordo.
Ma interventi diretti nell'atmosfera e nel mare come già pensati da "eminenti scienziati", li eviterei.


Ultima modifica di Wolframio il 26/07/2012, 21:18, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/07/2012, 21:29 
ambiente
26/07/2012 - il caso
La Groenlandia scoperta da quattro giorni torridi

Sos per i ghiacci
così si è sciolta
la Groenlandia
La Nasa rivela: dall’8 al 12 luglio quasi scomparso il manto di
ghiaccio
MAURIZIO MOLINARI
corrispondente da new york

Nell’arco di appena 96 ore, dall’8 al 12 luglio scorsi, lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia si è impennato estendendosi dal 40 al 97% del territorio, facendo sobbalzare gli scienziati della Nasa che si sono trovati ad osservare un fenomeno senza precedenti.

Fotografie e rilevamenti sono stati eseguiti da tre diversi satelliti che l’agenzia spaziale americana adopera per osservare l’impatto del clima sui ghiacciai e la sorpresa è stata nella molto insolita velocità dell’espansione dello scioglimento.

È stato Son Nghiem, analista del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena in California, a trovarsi per primo davanti ai dati raccolti dal satellite Oceansat 2: «Avevo davanti a me qualcosa di così straordinario, che all’inizio ho pensato fosse un errore» confessa.

Per Tom Wagner, che è un esperto di ghiacci alla Nasa, si tratta di «un’ondata di aria calda che ha attraversato la Groenlandia provocando lo scioglimento». Un record non solo di velocità ma anche di espansione, perché da quando i satelliti hanno iniziato a osservare la Groenlandia, circa 30 anni fa, l’area investita dallo scioglimento non era mai andata oltre il 55% del territorio.

«Quando ci si trova davanti a fenomeni a tal punto insoliti commenta Waleed Abdalati che alla Nasa guida il dipartimento scientifico - bisogna chiedersi cosa sta avvenendo, si tratta in genere di un grande segnale di cui scopriremo il significato solo fra molti anni».

Nei giorni seguenti il 12 luglio, si è osservato un lento raffreddamento ma il cambiamento di situazione generale è stato netto. In coincidenza con l’osservazione dei satelliti il punto più alto e freddo della Groenlandia, la Summit Station, ha registrato uno scioglimento locale dei ghiacciai come non avveniva dal 1889 e un iceberg gigante si è staccato dal Petermann Glacier. Lora Koenig, una glaciologa del centro spaziale di Goddard in Maryland, osserva che «a Summit Station tali episodi si ripetono ogni 150 anni» e dunque il prossimo sarebbe dovuto avvenire nel 2039. I 27 anni di anticipo non sono di per sè molti per gli scienziati, «ma se qualcosa di simile dovesse verificarsi anche la prossima estate, ci sarebbe da preoccuparsi».

«Non siamo in questo momento grado di stabilire se si tratta di un evento naturale o causato da azioni dell’uomo - aggiunge Wagner - ma sappiamo con certezza che l’assottigliarsi dello spessore dei ghiacciai della Groenlandia dipende dai cambiamenti climatici». Sul fatto che questa estate sia insolitamente calda per la Groenlandia ci sono pochi dubbi. «Dipende dal fatto che sistemi di frequente alta pressione hanno parcheggiato sopra l’isola - spiega Thomas Mote, climatologo dell’Università della Georgia - portando calore, nevicate e conseguente scioglimento dei ghiacciai». È interessante notare che simili sistemi di alta pressione sono stati rilevati sopra il Midwest degli Stati Uniti in coincidenza con la siccità.

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Ultima modifica di greenwarrior il 26/07/2012, 21:30, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/07/2012, 21:59 
Cita:
Wolframio ha scritto:

Secondo il mio parere la terra ed il sole stanno facendo il loro ciclo naturale, anche in passato ci sono stati dei periodi caldi e dei periodi freddi. Per me si stà cavalcando l'onda del riscaldamento globale dovuto alle emissioni per creare una falsa coscienza e dei sensi di colpa con il fine ultimo di tassare ulteriormente.


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MessaggioInviato: 26/07/2012, 22:11 
Cita:
Wolframio ha scritto:



Cita:
ubatuba ha scritto:

certo e' che sono cicli che si ripetono negli anni,ma non x questo,noi un piccolo aiutino non manchiamo di darlo [;)]


Se è nel senso di inquinare meno sono pienamente d'accordo.
Ma interventi diretti nell'atmosfera e nel mare come già pensati da "eminenti scienziati", li eviterei.



in effetti mi riferivo agli inquinamenti........ [;)]


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MessaggioInviato: 26/07/2012, 22:34 
Cita:
greenwarrior ha scritto:
Sos per i ghiacci
così si è sciolta
la Groenlandia
La Nasa rivela: dall’8 al 12 luglio quasi scomparso il manto di ghiaccio
MAURIZIO MOLINARI
corrispondente da new york



Comunque e' il solito sensazionalismo. E se gia' i siti esteri ci mettono del loro, in Italia dobbiamo sorbirci anche le aggiunte dei vari traduttori.

Nello specifico la notizia originale si riferisce allo strato superficiale del ghiaccio e non a tutto il ghiaccio. Si tratta di un fenomeno che accade tutti gli anni e origina i famosi fiumi superficiali tipo il seguente:

Immagine

Certo quest'anno si sono verificate delle condizioni particolari che hanno causato la permanenza di correnti calde provenienti da sud che hanno appunto intensificato il fenomeno, ma tutto sommato i dati sono sempre i soliti e l'andamento e' del tutto simile a quello degli anni passati:

Immagine

Immagine


Quindi ok, quest'anno e' piu' caldo, ma dall'articolo pare che in una settimana si sia sciolto tutto il polo nord.[:(]


Fonte NASA originale

Fonti grafici e dati:

The National Snow and Ice Data Center

Greenland’s ice sheet in real-time



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MessaggioInviato: 27/07/2012, 13:03 
ma se si chiama greenland e' per un motivo no?
quindi, la natura torna alle sue origini...
niente ghiaccio...terra e prati verdi...

siamo noi che ci siamo evoluti in un periodo che crediamo statico...ma il mondo gira, e chissa quante cose vedremo che ci sembreranno strane [;)]



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« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori,essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »


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MessaggioInviato: 27/07/2012, 13:27 
Cita:
zakmck ha scritto:

Cita:
Wolframio ha scritto:

Secondo il mio parere la terra ed il sole stanno facendo il loro ciclo naturale, anche in passato ci sono stati dei periodi caldi e dei periodi freddi. Per me si stà cavalcando l'onda del riscaldamento globale dovuto alle emissioni per creare una falsa coscienza e dei sensi di colpa con il fine ultimo di tassare ulteriormente.


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MessaggioInviato: 27/07/2012, 14:54 
Cita:
Diego ha scritto:
]ma se si chiama greenland e' per un motivo no?
quindi, la natura torna alle sue origini...
niente ghiaccio...terra e prati verdi...


Cari amici, in realta' non bisogna mai dare nulla per scontato. L'unica cosa certa e' che non si e' mai certi. [:D]

E quindi anche per il nome "greenland" l'origine non e' per nulla certa:

Cita:
La parola italiana Groenlandia deriva direttamente da quella scandinava originaria, Grønland. Nella mitologia islandese viene narrato che il norvegese Erik il Rosso fu esiliato dall'Islanda per aver commesso un omicidio. Costretto a salpare con la sua famiglia e i suoi thrall (schiavi), si diresse verso una terra di nord-ovest di cui aveva sentito parlare, insediandovisi, e la chiamò Grønland ("Terra verde")[10]. Benché oggi "Terra verde" possa sembrare un nome inappropriato per un'enorme isola ricoperta da ghiacci per l'83% del suo territorio, ai tempi di Erik il Rosso (vissuto intorno all'anno 1000 d.C., tempi che coincidono con il Periodo caldo medievale) la Groenlandia era più verde e meno ghiacciata. A testimoniare questo periodo più caldo si sono trovate anche testimonianze di forme di agricoltura sviluppatesi soprattutto nella parte sud dell'isola. Gli scavi archeologici hanno messo in luce tracce di banchetti durante i quali si è consumata carne bovina e ovina. Si sa che lo stesso Erik il Rosso possedeva delle stalle in cui allevava fino a cento capi di bovini (oggi su 2650 chilometri di costa groenlandese non pascolano più di qualche decina di bovini).
Ci sono però versioni discordanti, dato che in molte mappe antiche l'isola era chiamata Gruntland ("Paese di terra") o Engronelant (anche nella variante Engroneland). Se "verde" (grøn) sia un'erronea trascrizione di "terra" (grunt), riferibile anche alla poca profondità della baie groenlandesi, è ancora un aspetto controverso.
Secondo un'altra leggenda il significato del nome della Groenlandia è legato a quello dell'Islanda, avendo le due isole nomi che contraddicono le loro caratteristiche fisiche. L'Islanda, il cui nome significa "terra di ghiacci", è caratterizzata da numerosi vallate verdi, favorite dalla fertilità dei terreni lavici che hanno permesso la sopravvivenza delle colonie vichinghe, mentre la Groenlandia presenta ben poche aree verdi e la sua superficie è ricoperta da ghiacci o da nuda roccia metamorfica. I vichinghi avrebbero volutamente dato denominazioni errate alle due isole per confondere e disincentivare eventuali estranei intenzionati a colonizzare queste terre: costoro avrebbero ovviamente scelto come luogo di approdo per fondare colonie la "terra verde" finendo nella ben poco ospitale Groenlandia.

Fonte




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Propongo di cambiare il titolo della discussione in:

Groenlandia: anomala fusione dei ghiacci

Cosa ne pensate?



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Cita:
zakmck ha scritto:

Propongo di cambiare il titolo della discussione in:

Groenlandia: anomala fusione dei ghiacci

Cosa ne pensate?



sono d'accordo il mio titolo era per attirare l'attenzione.[:D]



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MessaggioInviato: 27/07/2012, 22:53 
E' un film ....



http://www.youtube.com/watch?v=5bO_Ux4C79c



zio ot [V]



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