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 Oggetto del messaggio: La regola del consenso alla base del NWO
MessaggioInviato: 03/11/2012, 13:12 
Noi non siamo una Repubblica ma una società privata, grazie a bolle papali antiche mai abrogate, alla nascita noi diamo il nostro consenso per essere di fatto sfruttati come schiavi per tutta la vita, leggete con calma, fate le ricerche, questa è la chiave per uscire dalla schiavitù.

Tutto nasce il 18 Novembre del 1302, che è la data della pubblicazione della Bolla Papale scritta da Papa Bonifacio VIII, che aveva come titolo “UNAM SANCTAM ECCLESIAM”. Il vaticano e il nostro consenso.

Il nostro consenso... Cerchiamo di capire cosa sia e cosa c’entra anche qui la santa sede e il vaticano?Un po’ di pazienza e piu’ avanti sarà chiaro. Perché stiamo diventando sempre più poveri?

Perché siamo governati da un individuo non eletto o nominato da altri (non eletti di nuovo), per tassarci e versare il nostro denaro o valore equivalente direttamente nelle casse dei banchieri internazionali privati? Perché anche l’Italia ha ceduto ogni sovranità nazionale ad un gruppo di potere europeo privato?

E quindi perché questa bancarotta pianificata a tavolino dai primissimi anni ’30, di tutte le economie occidentali, viene fatta col nostro consenso, di cui apparentemente non sappiamo nulla?

La prima cosa da fare è capire come ottengono o, come hanno ottenuto il nostro consenso e perciò, una volta compreso, saremo in grado di attuare una strategia per ritirarlo e per spezzare definitivamente questo gioco al massacro.

Cos’è questo consenso?

Se non partiamo da qui, prima di parlare di recupero della sovranità monetaria, di elezioni democratiche e di riforme, siamo disarmati e non ne usciremo mai. Qualsiasi cosa vorremmo o potremmo fare sarà inutile, inefficace, avremo già perso in partenza. Perciò la seconda cosa su cui ragionare è: perché per il potere mondiale chiamato anche cabala nera è fondamentale, il nostro consenso?

Perché costoro sanno benissimo che esiste una legge universale, una legge suprema, che regola e domina tutto l’Universo, che va al di sopra di tutte le possibili leggi umane, che è la legge del “libero arbitrio”.

LA STORIA DEL CONSENSO E LA LEGGE UNIVERSALE DEL “LIBERO ARBITRIO”

Prima di parlare della storia dell’applicazione della legge del libero arbitrio, facciamo qualche esempio di applicazione di questa legge Universale, partendo da casi semplici, per arrivare a quelli che riguardano più da vicino ognuno di noi quotidianamente.

Se tu hai firmato un contratto di mutuo con la banca, che poi ti porta via la casa in caso d’insolvenza, hai dato il tuo CONSENSO (libero arbitrio) a quel contratto. Nessuno ti ha mai costretto. Se poi ti rechi in tribunale, per la causa di pignoramento e riconosci quegli organi legislativi e quindi quei tribunali e così facendo li legittimi, hai dato il tuo consenso (libero arbitrio) a quelle legittimazioni.

Quindi, in parole povere, siamo noi a rinnovare il contratto con questo “sistema” ogni giorno, utilizzando dei mezzi “impropri e fraudolenti” che loro ci hanno fatto credere, con un ingegnoso mezzo inganno, indispensabili.

La prima reazione spontanea, infatti, a queste affermazioni è la seguente: tutta la nostra società funziona così e nessuno di noi per vivere, lavorare, comprarsi la casa, la macchina, andare in vacanza, sposarsi, fare dei figli educarli e farli studiare potrebbe fare altrimenti. Ma dunque è giusto, immediatamente dopo, chiedersi: “perché funziona così?” (domanda che ci facciamo troppo poco, quando invece è LA DOMANDA fondamentale da farsi, ma siamo programmati per benino proprio per non farcela MAI)

Per risponderci dobbiamo tornare indietro di parecchi anni, secoli, millenni…

N.d.r – Vi esorto a leggere i libri e a guardare i video di Mauro Biglino (si trovano facilmente su Youtube e sul suo blog, cercate su Google), che ha tradotto letteralmente, dall’ebraico antico, con tanto di testo originale a fronte, tutto l’Antico Testamento e quindi la Bibbia.

Traduzioni convalidate dagli anziani delle comunità ebraiche e divenute incontrovertibili, perché letterali e non interpretate. Con rivelazioni davvero per menti…”aperte”. Nel nostro caso lo studio di ciò che viene rivelato nella VERA Bibbia, ci serve per capire l’importanza del “libero arbitro” nei giochi di potere e del legame indissolubile che esiste tra diritto, denaro, RELIGIONE e politica.

Un’ultima cosa, questa incredibile scoperta, con la traduzione letterale del testi, rivela la vera natura della Bibbia, che in realtà è un Codice di Diritto Mercantile Marittimo, VALIDO E APPLICATO ANCORA OGGI. E pressoché inoppugnabile in qualsiasi tribunale del mondo.

Si racconta, nelle “cronache” dell’Antico testamento che il “dio” Jahvè, della cui identità abbiamo già discusso in altri post, non può obbligare Mosè a seguirlo nel cammino per la Terra Promessa (una conquista quindi, con la necessità di un piccolo esercito?).

Jahvé infatti non è “Dio”, ma è precisamente descritto come un ALTO E POTENTE “Eloah” (da cui poi deriva il termine Allah). E’ quindi UNO DEI TANTI Elohìm (plurale di Eloah), stirpe, che governava quei territori, forse discendente da un altro pianeta...

Una civiltà rappresentata da una gerarchia di individui di cui la Bibbia ci dà conto quando distingue Elohìm, Malachìm, Nefilìm, Anakìm, Refaìm, Emìm, Zamzummìm… Individui che si sono divisi il controllo del pianeta, come ci narrano il libro della Genesi ed il Deuteronomio, combattendo tra di loro per affermare ed incrementare il loro potere utilizzando i popoli sottomessi.

Sta di fatto che di questi Elohìm ce n’erano tantissimi, appunto, sparpagliati sulla Terra e organizzati in accampamenti (formati da due settori in genere, uno per l’autorità, l’Eloah, e l’altro per le “truppe”…angeli fiammeggianti e dotati di spada?…).

N.d.r – Conferma esatta di queste cronache si trovano anche nei testi sumerici antecedenti alla Bibbia stessa. Questo Jahvè, anche se dotato di un arma potentissima, che dalla dettagliatissima descrizione biblica sembrerebbe un’arma al plasma (Arca dell’Alleanza?), capace d’incenerire ogni cosa, non poteva comunque obbligare Mosè a seguirlo.

Fu costretto perciò a stipulare “un’alleanza” con il popolo ebraico, con delle regole e delle clausole precise reciproche (io ti do tanto, tu mi ridai tanto), tra le quali il sacrificio del primogenito di ogni coppia ecc…di cui ormai sappiamo bene la “versione” che è arrivata fino ai nostri giorni. Sempre nella Bibbia si racconta che quando decisero quindi di seguire Jahvè e furono condotti alle porte della Terra Promessa, si riunirono in assemblea per decidere se continuare a seguirlo o meno, o se ritornare sotto i vecchi Elohìm, o se affidarsi ai nuovi Elohìm che comandavano in questa nuova terra in cui erano arrivati.

Così, ancora una volta col loro libero arbitrio decidono di seguire Jahvè, che con la sua potentissima arma scatena la carneficina e distrugge tutte le città che incontrano nel loro cammino, uccidendo uomini, donne, vecchi e bambini (tra le quali Sodoma e Gomorra…e ci sono aneddoti significativi sulla “scelta dei giusti” da salvare dalla distruzione da parte di Jahvè e l’origine della circoncisione, oltre al mito negativo della sodomizzazione praticata in quelle regioni).

Tutta questa lunga premessa, apparentemente divagatoria, oltre a segnalare una lettura diversa della Bibbia e quindi delle nostre origini e della storia dell’Umanità, serve per definire meglio la necessità del Potere di avere il consenso, perché possa perdurare e agire. Ma serve soprattutto per porre le basi del primo legame indissolubile, come dicevo, tra la legge del libero arbitrio, la religione, la politica, il Codice di Diritto Mercantile Marittimo, il denaro e quel che viviamo oggi.

Se non la conoscessero così dettagliatamente e se non la seguissero così scrupolosamente, il loro potere non sarebbe durato fino ad oggi. Ecco perché Jahvè aveva bisogno del consenso per agire, ecco perché, i governanti oggi, ci fanno votare. Poiché hanno quindi bisogno assoluto del nostro consenso, come fanno ad aggirare il sistema (rendendolo però meno chiaro e decifrabile possibile) e a preservarlo nei secoli?

Hanno ideato un sistema perfetto che funziona secondo i principi descritti precedentemente: “avvertimento” e “silenzio assenso”; se non mi rispondi vuol dire che sei d’accordo e quindi peggio per te.

Facciamo un esempio banale che capita a tutti noi: quando la banca cambia le condizioni e lo fa spessissimo, è obbligata a mandarti un documento di trasparenza bancaria – avvertimento – che credo pochissimi di noi leggano (purtroppo!). Se tu non rispondi è silenzio assenso.

Tutta la storia del nostro mondo da millenni funziona secondo questo principio.

LE LEGGI CANONICHE E LE BOLLE PAPALI

Per capire come funziona questo principio, che regola la nostra intera vita abbiamo bisogno di fare ulteriori premesse.

Cosa sono le leggi?

Tutte le leggi derivano da canoni, ovvero dal Diritto Canonico, perché tutte le leggi, direttamente o indirettamente hanno a che fare con la legge Divina ed Ecclesiastica. Ma i “Canoni” in particolare sono norme o principi che traggono valore dal fatto di non essere mai stati contestati (tacito assenso).

Ecco alcuni canoni, norme o principi, universalmente riconosciuti, perché nessuno ha mai detto che non lo debbano essere (molti sono per altro condivisibili perché sono alla base della civile convivenza).

1) tutti debiti devono essere pagati

2) tutti i contratti devono essere onorati

3) tutte le controversie portate di fronte alla legge, devono essere risolte di fronte alla legge (ovvero, se tu ricevi un’accusa, per quanto infondata, per quanto ingiusta, per quanto immorale, per quanto illegale non puoi ignorarla. E tuo l’onere di dimostrare l’infondatezza di quella accusa davanti alla legge di fronte alla quale è stata portata)

4) QUALSIASI AFFERMAZIONE, SE NON VIENE CONTESTATA, DIVENTA VALIDA (importantissimo punto! Ricevi una multa, una sanzione ingiusta, viene fissata un’udienza e tu non ti presenti, cavoli tuoi, sarà chi di dovere a decider per te e senza di te).

- Nota al punto 4: il 99% delle procedure giudiziarie si basa sulla presupposizione di qualcosa, ma il 99% degli esseri umani non si preoccupa di comprendere quali siano queste presupposizioni, o non si preoccupa di rifiutarle. In altre parole il Sistema è ancora adesso basato sul sacramento della confessione, proprio come ai tempi dell’Inquisizione, cioè è indispensabile che tu accusi te stesso. In mancanza di questo atto di auto accusa non si può procedere.

5) Il diritto è gerarchico, discende sempre e comunque dal diritto divino: sopra a tutto c’è il diritto divino che , come tale, discende dal Divino Creatore, poi c’è il Diritto Naturale e poi il Diritto Positivo (leggi nazionali, internazionali, amministrative, private ecc…), il Diritto Positivo appartiene al gradino più basso nella scala gerarchica.

- Nota al punto 5: ogni proprietà costituisce un diritto associato ad un trust, cioè ad un sistema fiduciario. I potenti, l’élite mondiale, sanno da sempre che la proprietà è un concetto fittizio. Infatti come puoi possedere un pezzo di terra?

La terra, i fiumi, i laghi, i mari appartengono al Pianeta.

Ma anche una casa; come puoi fisicamente possedere una casa o un’automobile? Sono tutte cose per cui esistono “titoli di proprietà” e sono titoli fittizi, costituiscono cioè diritto d’uso della casa, dell’automobile e della terra finché sei vivo.

Quando sarai morto, cosa succederà a quella casa, a quell’automobile o a quel pezzo di terra, se non esistono disposizioni testamentarie, non dipende più da te. Così la casa, intesa come muri, mattoni e intonaco e la casa intesa come titolo e cioè come trust, o come sistema fiduciario, sono quindi DUE COSE BEN DIVERSE.

Il sistema fiduciario, il titolo, prevede tre parti in gioco: un esecutore, un amministratore e un beneficiario. L’esecutore è sempre quello che “concede il titolo” e in questo caso è sempre lo Stato – l’amministratore è quello che amministra il titolo (catasto o Comune), il beneficiario, in questo caso sei tu, cioè il così detto “proprietario” di quel bene. Fin qui tutto più o meno normale, è tutto chiaro e non c’è nulla di strano; rimane da capire se e come, questo sistema, venga usato contro di noi.

Facciamo un enorme passo indietro nel tempo.

L’attuale sistema, che è basato sul concetto di proprietà, è stato creato dagli antichi romani, i quali hanno disseminato il loro “diritto” in giro per il mondo e sappiamo come.

Ogni terra conquistata e distrutta veniva iscritta in un “registro” conservato a Roma e ogni nuova terra dell’Impero poteva essere di proprietà solo di un cittadino romano. Ancora oggi quindi noi viviamo in un sistema che si tramanda dall’esistenza dell’Impero Romano che di fatto, non è mai finito. Con le invasioni longobarde, Papa Leone III, incorona Pipino il Breve come Re dei Franchi e poi Carlo Magno come Imperatore del Sacro Romano Impero.

Quindi il sistema che abbiamo oggi nell’organizzazione della proprietà e del diritto e quindi del denaro e quindi della politica, nasce nel 1302 (18 novembre), che è la data della pubblicazione della Bolla Papale scritta da Papa Bonifacio VIII, che aveva come titolo “UNAM SANCTAM ECCLESIAM”.

Bonifacio VIII è considerato uno degli uomini più corrotti, malvagi e potenti della storia della Chiesa e del mondo, tanto che lo stesso Dante lo mette nei gironi più bassi dell’Inferno. Questa Bolla Papale determina il primo sistema fiduciario ancora valido oggi. Bonifacio VIII, in questa Bolla, afferma che Dio aveva affidato tutti i titoli e le proprietà della Terra al Vaticano.

In base al punto 4 del canone di diritto (vd. sopra) questa affermazione non venne mai contestata e quindi divenne valida. Il Vaticano perciò, nomina l’esecutore, l’amministratore e il beneficiario di questo sistema fiduciario.

L’Esecutore è l’Ordine Minore dei Francescani unito con l’Ordine dei Gesuiti ed è ben visibile nello stemma sulla pubblicazione dell’enciclica. L’amministratore è il Papa e i beneficiari di questo trust sono tutti gli uomini del mondo.

In pratica e tradotto in altri termini, la Bolla Papale del 1302 usa la metafora del Diritto Marittimo e dell’Ammiragliato (Bibbia) affermando che l’Unam Sanctam Ecclesiam e quindi la Prima e Unica Santa Chiesa è l’Arca di Noè, perché mentre tutto il mondo era sommerso dalle acque, l’unica cosa che si elevava al di sopra era l’Arca.

Quindi tutti gli esseri umani, a partire da quel giorno, certificato dalla Bibbia come Codice di Diritto Nautico, sono dispersi in mare. E il Papa dunque reclama tutta l’autorità, tutta la proprietà, sia spirituale che temporale, fino a quando i “dispersi” torneranno a reclamare i loro diritti.

Cosa che finora, dal 1302, non è mai avvenuta, perché tutte le Nazioni si basano su quel sistema giuridico. Questo Diritto proclamato da Papa Bonifacio VIII si basa per Diritto Divino, ecco perché non possiamo parlare di politica senza parlare di religione o di economia e finanza senza parlare di religione.

Il secondo trust, creato sempre in Vaticano, risale al 1455, cioè circa 150 dopo la Bolla di Bonifacio VIII (quindi ancora mai contestata dopo 150 anni). Questa seconda Bolla è di natura testamentaria, cioè il Papa dispone, al momento della sua morte e della morte dei futuri Papi, come deve funzionare il diritto d’uso di tutti i privilegi e di tutte le proprietà derivanti dalla Bolla precedente di Bonifacio VIII.

Testamento di cui l’esecutore è la Curia Romana, l’amministratore è il Collegio dei Cardinali e il Beneficiario, questa volta è il Re, sulla terra di proprietà del Papa. Quindi in due parole Dio ha dato tutto il mondo al Papa e il Papa concede pezzi di questo mondo ai Re.

Per cui da quel momento i Re del mondo hanno un mandato divino. Questa enciclica del 1455 (8 gennaio) si chiama “ROMANUS PONTIFEX” e fu emanata da Papa Niccolò V.

Cito un breve estratto significativo:

“Poiché abbiamo concesso precedentemente, con altre lettere nostre, fra le altre cose, piena e completa facoltà al Re Alfonso V di invadere, ricercare, catturare, conquistare, soggiogare tutti i Saraceni e qualsiasi pagano e gli altri nemici di Cristo, ovunque essi vivano, insieme ai loro regni e ducati, principati, signorie, possedimenti e qualsiasi bene, mobile e immobile, che sia di loro proprietà e di gettarli in schiavitù perpetua e di occupare, appropriarsi e volgere ad uso e profitto proprio, signorie, possedimenti e beni, in conseguenza della garanzia data dalla suddetta concessione, il Re Alfonso V (di Portogallo n.d.r), o il detto infante a suo nome, hanno legittimamente e legalmente occupato isole, terre, porti , acque e le hanno possedute e le posseggono e ad essi appartengono e sono di proprietà “de jure” del medesimo Re Alfonso V e dei suoi successori, possono compiere e compiano questa pia e bellissima opera, degna di essere ricordata in ogni tempo, che noi essendo da essa favoriti per la salvezza delle anime e il diffondersi della fede e la sconfitta dei suoi nemici, consideriamo un compito che concerne Dio stesso, la sua fede, la Chiesa Universale, con tanta maggiore perfezione, in quanto rimosso ogni ostacolo, diverranno consapevoli di essere fortificati dai più grandi favori e privilegi concessi da noi e dalla Sede Apostolica.”

Appena 30 anni dopo circa, nel 1481(21 giugno), viene emanata la terza Bolla, il terzo trust, o diritto fiduciario da Papa Sisto IV, chiamata “AETERNIS REGIS CLEMENTIA”, che si diversifica dalla Bolla precedente di poco, in quanto il “bene” concesso ai Re non è più la terra, ma sono gli esseri umani che abitano quella terra, che da quel momento vengono considerati incompetenti, incapaci e dunque soggetti ad amministrazione coatta.

In realtà questa Bolla di Sisto IV realizza la visione illuminata di Bonifacio VIII per cui gli esseri umani sono dispersi in mare e quindi: nulla ci appartiene, siamo in bancarotta, perché non siamo mai tornati a reclamare i nostri averi e diritti e quindi è lo Stato che si deve prendere cura di noi per il nostro bene.

Questo è il sistema in vigore ancora oggi.

Piccola postilla: gli originali delle Bolle del 1302, del 1455 e del 1481, non sono visibili, questo perché fino al XVIII secolo, il Vaticano, scriveva le proprie Bolle non su carta, considerata un mezzo privo di vita e quindi privo di valore, considerando invece a quei tempi (solo due secoli fa!!) che un documento per essere valido dovesse essere scritto su un materiale vivente.

Era perciò firmato con il sangue ed era scritto su una pergamena di pelle umana.

Parentesi nella parentesi: la recentissima firma della Regina Elisabetta del - criminale! - trattato di Lisbona, è stata fatto su una pergamena di capretto, poiché la Regina, come beneficiaria di un diritto divino, non può firmare un documento "morto".

Non è tutto, la storia notifica, che le Bolle Papali erano scritte su pergamene di pelle di bambini, questo spiegherebbe perché sarebbe imbarazzante per il Vaticano mostrare gli originali.

“COSA” SIAMO NOI E “COSA” E’ LA REPUBBLICA ITALIANA

Nel 1933 c’è stata la peggiore bancarotta concordata, ormai famigerata: furono azzerati i debiti e fu ANCHE proibito il possesso dell’oro da parte dei privati (vi ricordate “l’oro alla patria”?) e gli Stati hanno conferito tutto il proprio oro, insieme a quello confiscato e raccolto, in un unico fondo globale, per custodire il quale è stata fondata la BIS, Bank for International Settlements (Banca per le Transazioni Internazionali) – che darà il via ad un’altra sconcertante storia, come il Sukarno Trust e le denunce attualissime tuttora in corso alla Federal Reserve, (ma ora non è il caso di parlarne, altrimenti rischiamo di mettere troppa carne al fuoco) – che ha sede a Basilea, in Svizzera e fu fondata e controllata dai Gesuiti e dai Cavalieri di Malta. Come per tutto il resto è facilmente verificabile e certificato, sempre per la legge del libero arbitrio.

Vi esorto a fare TUTTE le verifiche possibili e se vi va anche a fare ricerche su quel che sta succedendo con il fondo di oro globale e le richieste di risarcimento alla Federal Reserve.

Ma, sempre nel 1933 le Nazioni diventano Società di Diritto Privato, registrate presso la SEC (Security Exchange Commission) con sede a Washington D.C., che è l’equivalente della nostra CONSOB (organismo che controlla la Borsa).

Queste Società di Diritto Privato chiamate Nazioni, apparentemente pubbliche e repubbliche, ma in realtà privatissime, possiedono oggi il DIRITTO DI PROPRIETA’ sulle persone nate in quello stato, in base alle tre Bolle Papali.

La prima istintiva reazione è: non l’Italia! Che è una Repubblica fondata sul lavoro e che ha la sua meravigliosa Costituzione!! Purtroppo invece è vero.

Andate a controllare voi stessi (in calce il link alla pagina della S.E.C): c’è la registrazione e il numero di registrazione di “ITALY REPUBLIC OF” – Company Registration Number 0000052782, con tanto di documenti di quotazioni di borsa, cessioni di quote ecc…

Il “Business Address è: “Ministero dell’Economia e delle Finanze – Via XX Settembre, 97 – Roma” e il mailing Address è : “C/O Studio Legale Bisconti, Via A. Salandra, 18 – Roma”.

Quindi l’Italia NON è una Repubblica libera e pubblica, ma una Private Company e lo Stato possiede il diritto di proprietà delle persone (noi tutti) nate sul suo territorio.

Ma abbiamo detto che la proprietà costituisce un diritto associato ad un trust, un atto fiduciario. Perché i potenti sanno che la proprietà è un concetto fittizio e quindi ANCHE LE PERSONE puoi possederle SOLO con un titolo di proprietà che conferisca il diritto d’uso. Al momento della tua nascita, senza avvisarti, è stato creato un trust, cioè un sistema fiduciario, che ha per oggetto la tua esistenza in vita. E i tuoi genitori hanno avvallato e firmato questo trust.

Infatti è proprio negli anni ’30 che diventa obbligatorio, guarda caso, registrare le nascite, appropriandosi così del consenso, anche se in questo caso senza essere stati doverosamente “avvisati”. Ecco perché questo sistema è, in parte, fraudolento. In realtà il Certificato di Nascita è un avvertimento, perché è la costituzione di una personalità fittizia, che non appartiene a te, ma a loro.

Infatti se erroneamente si potesse pensare che il Certificato di Nascita appartenga a noi, basterebbe provare ad andare in una qualsiasi anagrafe di competenza a chiederne l’originale: possiamo averne una copia, un estratto, ma MAI l’originale. Come a dire che dal momento della creazione del Certificato di Nascita esistono due entità (ricordate la casa di mattoni e il titolo di proprietà su quella casa che ha bisogno di un esecutore, di un amministratore e di un beneficiario?), che sono l’essere umano in carne ed ossa e la PERSONA, cioè un intermediario fittizio o una finzione giuridica, quindi un trust.

Questo trust è creato secondo le leggi Marittime e dell’Ammiragliato (Bibbia) che trascendono sempre le leggi delle varie nazioni e che è la giurisprudenza segreta dei potenti e dell’élite. Di questo trust che viene creato al momento della nascita, sulla tua esistenza in vita, l’esecutore è sempre un organo dello Stato, ma chi è il beneficiario di questo certificato di nascita? E’ la Società di Diritto Privato chiamata Repubblica Italiana (un’azienda quindi).

Ma beneficiario di cosa?

E’ beneficiario di un bond, di un titolo di possesso, o di una quota societaria che attualmente viene stimato approssimativamente intorno ai DUE MILIONI DI DOLLARI. In pratica lo Stato Italiano crea alla tua nascita due milioni di dollari a mezzo di un bond o titolo e il collaterale di questo bond è la tua esistenza in vita, che significa: produttività, forza lavoro (sempre meno pagata e tutelata così ci guadagnano di più), valore reale!

L’equivalenza perversa è: nascita = creazione di un bond e di denaro fittizio = collaterale la tua esistenza in vita e quindi il tuo futuro lavoro (pagato pochissimo se possibile e come stanno evidentemente facendo) = schiavitù!

Il “tuo bond” è depositato alla S.E.C, come security, o titolo fiduciario ed entra a far parte del patrimonio di quella Private Company registrata in modo ingannevole come Repubblica Italiana. Per favore verificate tutto ciò che vi è stato detto, bastano pochi secondi su Google. Ma manca ancora la terza parte per dar vita a questa finzione giuridica: l’amministratore, quello che per contratto (trust o certificato di nascita in questo caso) si accolla l’obbligo di prendersi cura del “bene”.

Chi è che ha questo ruolo?

Ogni qual volta, qualsiasi autorità (dal vigile urbano, al giudice della Corte Costituzionale) ti domanda “è lei Pinco Pallino?” e tu rispondi “sì”, in quel preciso momento ti sei autonominato amministratore di quel trust. Sei quindi caduto nel tranello in cui ti hanno messo fin dalla nascita, perché nella finzione hanno bisogno che tu ti creda l’amministratore di quella “esistenza in vita”, nella realtà invece, tu e quel trust che porta il tuo nome siete due entità completamente distinte e separate. L’essere umano in carne ed ossa si scrive con le iniziali maiuscole e le altre lettere minuscole (come ci hanno sempre insegnato anche a scuola), la persona giuridica invece, fittizia, si scrive con tutte le LETTERE MAIUSCOLE.

Controllate tutti i vostri documenti d’identità, le comunicazioni bancarie, le notifiche erariali, il tesserino sanitario ecc…

Se provaste ad andare per esempio in banca e chiedeste all’impiegato di scrivere il vostro nome con le iniziali maiuscole e il resto minuscolo, se è un ignorantone ci proverà, ma sarà costretto a rispondervi che è impossibile perché il “sistema” non lo permette. Quindi, ricapitolando: se il 99% del diritto è basato sulla presupposizione, si presuppone che qualcosa sia vero e nessuno mette in discussione quella presupposizione perché il sistema è ancora basato sul meccanismo della “confessione”, esattamente come ai tempi dell’Inquisizione; per funzionare il sistema ha bisogno che tu accusi te stesso e quindi tutto è basato sul tuo consenso, sul tuo libero arbitrio!

La frode! L’utilizzo del nome che non ti appartiene, quel nome che da quando sei nato è stato scritto a lettere maiuscole e che è una proprietà intellettuale dello Stato, che ti ha messo in condizioni di usare fraudolentemente. Nel momento in cui lo usi dichiari: che sei nato privo di diritti, che sei in bancarotta, perché la tua vita, il tuo nome e la tua esistenza sono gestiti da altri che non sei tu; sei, perciò, da quando sei nato, in un regime di amministrazione controllata, dove il tuo nome non appartiene a te ma ad altri.

Ma è ancora peggio di così! Secondo il Codice dell’Ammiragliato, o Codice Marittimo (Bibbia), sei nato disperso in mare, perché questo dicono le Bolle Papali, sulle quali si basa tutto il sistema; tu, al momento della nascita e attraverso il canale uterino, sei caduto in acqua e sei disperso in mare e non sei mai riuscito a raggiungere la terra ferma, in modo da poterti alzare in piedi e affermare “io sono un essere umano libero davanti a Dio”.

Poiché le Bolle Papali si giustificano secondo mandato divino.

Perché sono loro che usano la parola Dio, sono loro che hanno chiamato in causa Dio, sono loro che hanno tradotto la Bibbia con il termine Dio, che originariamente non VIENE MAI CITATO (a proposito la Bibbia diventa Codice di Diritto Nautico sostituendo la parola “peccato” con “debito” n.d.r). Il diritto quindi è sempre di provenienza divina, noi siamo perciò creature “divine” (vd. vera traduzione della Bibbia) e loro lo sanno benissimo; non possono quindi creare un diritto fittizio, hanno assoluto bisogno di far discendere il loro diritto da Dio.

Quindi loro usano questo Dio (diritto) e se tu usi il loro stesso Dio, ti sei autodefinito incapace, disperso, senza diritti. Pensate la perversione, se tu utilizzi quello che loro ti hanno detto, imposto di utilizzare, dichiari e confermi di essere incapace di prenderti cura di te stesso. Quindi, ricapitoliamo: usano una Società di Diritto Privato, quotata, fingono che sia uno Stato, un ente pubblico, in realtà è privatissimo, e lo usano per fare business (quattrini, denaro, profitto! E ci chiedono anche di pagare le tasse per mantenere una Società di Diritto Privato che non è nostra!) attraverso la tua esistenza, oggetto di quell’entità fittizia scritta tutta a lettere maiuscole, quotata alla S.E.C. di Washington D.C..

Il concetto è, quindi, che se tu accetti questo presupposto, ti autodefinisci incapace, bisognoso di essere amministrato in modo coatto, perché oltre ad essere disperso in mare, quindi senza diritti e in bancarotta (non hai mai reclamato ciò che è tuo), non sai neanche chi sei! Per assurdo, ogni autorità, infatti, deve chiederti chi sei, altrimenti non ti può toccare nemmeno con un dito. Non avrebbe la giurisdizione per farlo (si parla di diritto amministrativo, tributario, civile ecc…se uccidi qualcuno, quindi codice penale, è un po’ diverso, ma non troppo…).

I nostri tribunali infatti sono TRIBUNALI DI DIRITTO PRIVATO, quindi TRIBUNALI AZIENDALI!

Stessa cosa vale per il denaro, le banconote “euro”: siamo stati avvertiti, sopra c’è scritto “proprietà della Banca Centrale Europea”, non è nostro è della BCE, ma se noi accettiamo di usarlo, come per il nome fittizio, ci autoproclamiamo incapaci e incompetenti ai loro occhi (disperso in mare, ecc…). Hanno creato quindi un sistema di governo chiamato cosa pubblica, che invece è privatissima, che include partiti, Parlamento, Governo, elezioni e se tu accetti di partecipare a questo gioco ti autodefinisci di nuovo incapace e incompetente (disperso in mare, ecc…), bisognoso di amministrazione coatta.
A fronte di questo lungo e, immagino sconvolgente racconto per molti di voi, la prima riflessione è:

Come facciamo a cambiare in meglio una cosa che non ci appartiene affatto?

Ma del resto il nostro inconscio ce lo dice, nelle ultime amministrative ha votato il 50% degli aventi diritto; una persona su due considera offensivo per la propria intelligenza andare a votare. Quindi a questo punto, se è tutto chiaro, gli interrogativi sono solo due:

Domanda numero uno:

Cosa possiamo fare per sottrarre il nostro consenso a questa frode che ci vede protagonisti “involontari” fin da quando siamo nati? Cosa possiamo fare comprende il salvare il salvabile, dai pignoramenti per esempio, da Equitalia, perché non siamo NOI, persona fisica in carne ed ossa a dover pagare le tasse, ma è l’entità fittizia che noi legittimiamo nel momento che la usiamo fraudolentemente (lettere maiuscole).

Quindi, in modo individuale possiamo utilizzare noi le loro stesse leggi, Codice Nautico e dell’Ammiragliato (Bibbia) in maniera tale che siano loro a cadere in disonore?
Conoscendo la legge possiamo fare qualcosa?

Domanda numero due:

Cosa possiamo fare invece collettivamente per creare un’alternativa a questo sistema marcio, fraudolento che è stato creato a loro favore a nostro totale sfavore?

Come possiamo modificarlo se non ci appartiene?

Intanto, mentre ci pensiamo, possiamo soltanto smettere di partecipare. Concludendo, i nodi cruciali sono due: il denaro e come si prendono le decisioni, che è sinonimo di politica. Ma c’è un punto in più che è diventato chiarissimo: non si possono trattare separatamente denaro (economia, finanza, crisi ecc…), la politica, cioè il modo in cui si prendono le decisioni, la religione e il diritto, perché per i potenti, l’élite, sono la stessa identica cosa.

http://fuoridimatrix.blogspot.it/p/schi ... 2anno.html



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Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero. (Goethe)
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NON SIAMO MERCE SIAMO ESSERI NATI LIBERI,RIAPPROPRIAMOCI DELLA NOSTRA SOVRANITA’ INDIVIDUALE.

Immagine

Lettera di accettazione condizionata del debito.
Prima di ritornare ad una vera sovranità popolare (popolo inteso come tutti i cittadini del mondo), riappropriamoci della nostra sovranità individuale.

Siamo ad un punto di non ritorno, è palese che il sistema in cui viviamo si sta sgretolando e vengono alla luce, finalmente, gli inganni, le menzogne e i soprusi sul quale era fondato. Si intravedono così nuove frontiere, nuove opportunità, che sistematicamente susseguono ogni tipo di crisi. Una di queste opportunità è appunto la ricerca e la scoperta delle verità.

Chi sceglie questa via, si assume la responsabilità della propria vita, senza aspettare… (e pagare) intermediari e salvatori, consapevole del fatto che l´unico che può salvarlo e liberarlo è lui stesso.

In paesi come Australia, Inghilterra, Stati Uniti e Canada questa corrente ha condotto molti studiosi alla ricerca pacifica di libertà, ottenendo ottimi risultati, e qui arriviamo appunto alla dichiarazione di sovranità individuale, che finalmente anche in Italia si sta prendendo in esame.

Thomas Anderson (newensign.christsassembly.com/strawman.pdf), in Australia, è riuscito attraverso la procedura di accettazione condizionata del debito ad ottenere la cancellazione di un debito di 47.000 dollari australiani dalla carta di credito di un amico. Il sig. Anderson, ha condotto ricerche approfondite sul tema della sovranità individuale e attraverso i suoi libri (http://www.theclassifiedfiles.com) divulga le informazioni utili per svegliarci e ricordarci che: noi non siamo la finzione giuridica (pezzo di carta) il quale nome – scritto tutto in lettere maiuscole – è registrato sul certificato di nascita e in seguito su tutti i nostri documenti.

Tale persona giuridica, creata dal governo agisce ed ha la sua funzione per fare affari ed interfacciarsi con un mondo che è gestito da altre entità fittizie ed è indispensabile per mantenere il sitema vigente. Alla luce di questo, è importante che teniamo presente, che ogni volta che noi ci identifichiamo con questa entità fittizia risponderemo degli obblighi, costi, pagamenti, debiti, tasse, multe etc. ad esso relative.

La strada da intraprendere per svincolarsi da questa finzione è quella di autodichiararsi essere umano vivo, in carne, sangue ed ossa, in possesso di sovranità e spirito individuale.

In Italia, attraverso il lavoro di ricerca, informazione e divulgazione, del fondatore e direttore di “www.miglioriamo.it” Italo Cillo, un gruppo di studio si è aperto su questa tematica, un gruppo di pionieri alla ricerca di soluzioni alternative nei cavilli del sistema legislativo italiano, utilizzando le stesse armi legali che lo compongono.

Nello specifico, un esempio di come, la lettera creata da Thomas Anderson e utilizzata da un cittadino italiano, abbia raggiunto il suo scopo:

LETTERA ALL’ISTITUTO DI RECUPERO CREDITI

http://tempodicambiare.s3.amazonaws.com ... ionata.pdf

RISPOSTA DELL’ISTITUTO, CON RINUNCIA AL CREDITO

http://tempodicambiare.s3.amazonaws.com ... nuncia.pdf

Italo ha studiato e ricercato nell’approfondito lavoro trentennale dell’australiano Frank O’Collins, fondatore di Ucadia (http://www.ucadia.com) un progetto che coinvolge tutti gli ambiti della società e che mira alla liberazione di ogni individuo attraverso la conoscenza delle regole del sitema in cui viviamo ed attraverso la presa di consapevolezza che possiamo determinare lo svolgersi delle nostre vite in modo sovrano. Questo un esempio del lavoro di O’Collins: http://vitasuprema.net/wiki/index.php?t ... ndividuale

Ricordiamoci che il sistema ad aver bisogno di noi, non viceversa. Quello che ci ha tenuti in “scacco” fino ad ora è stato il nostro consenso o silenzio-assenso, perchè abbiamo sempre creduto di aver bisogno di intermediari, o meglio, ci hanno fatto credere (attraverso la politica, religione, istituzioni, propagande, finanza…) che eravamo incopetenti e incapaci di occuparci di noi stessi, dovevamo essere guidati, educati, indottrinati, protetti, rappresentati… su questo inganno si basano anche le famose bolle papali che hanno contribuito a formare l´attuale sistema di denaro, diritto, politica.

O’ Collins ci informa su come siamo giunti al modello sociale, politico, economico e legislativo attuale, dimostrandoci che a partire dalla “Unam Santam Ecclesiam” di Bonifacio VIII del 18.11.1302, dove si afferma che Dio aveva aveva affidato tutti i titoli e le proprietà della terra al Vaticano, a seguire con “Romanus Pontifex” emanata da Papa Niccolò V l´8.01.1455 dove in sostanza: Dio ha dato tutto il mondo al Papa e il Papa concede pezzi di questo mondo ai Re, ed infine con “Aeternis Regis Clementia” di Papa Sisto IV del 21.06.1481 dove in sintesi si dichiara che è lo Stato che si deve prendere cura di noi (ne abbiamo parlato approfonditamente nel post “Le bolle papali che hanno cambiato il mondo”, n.d.H.)

Questo è il sitema attuale in vigore perchè nessuno ha mai reclamato i propri reali (e regali) diritti e sovranità come individuo libero su questa terra, di fronte a tutte le istituzioni.

Anche Santos Bonacci (sito ufficiale: http://www.universaltruthschool.com – conferenza: vimeo.com), ricercatore e divulgatore, che si occupa nello specifico delle leggi anglosassoni, è andato all’origine della storia legislativa, cercando le fondamenta del sistema che ci controlla fin dalla nascita, prendendo in esame quindi l´impero romano e il vaticano, dimostrandoci come all´interno dei tribunali in realtà sia tutto fondato su rituali, regolamenti e codici ecclesiastici, paragonando tutto il processo al sacramento della “confessione”, dove noi ci presentiamo e accusiamo noi stessi (identificandoci con l´entità giuridica fittizia) il sacerdote (giudice) pronuncia l´assoluzione e infine impone la penitenza.

Finalmente stiamo capendo l´importanza e il potere che abbiamo.

Un altro caso interessante da segnalare è quello di Key Thomson che si presenta in aula per rispondere di una multa e di fronte al giudice non accetta di identificarsi con la finzione giurica e presenta un atto legale dove dichiara la sua indipendenza e sovranità: “Denique Ultimatum”.

Questo è il testo della Proclamazione di Sovranità di Key Thompson:http://tempodicambiare.s3.amazonaws.com/DeniqueUltimatum.pdf
Titolo originale: “Prima di ritornare ad una vera sovranità popolare, riappropriamoci della nostra sovranità individuale”
Postato su: http://fuoridimatrix.blogspot.it/
attraverso: http://lospecchiodelpensiero.wordpress. ... dpress.com

PER APPROFONDIRE ANCORA MEGLIO http://connessionecosciente.wordpress.com/
Vedere anche:http://fuoridimatrix.blogspot.it/2012/11/schiavi-della-santa-sede-dal-1302anno.html

https://armysoftport.wordpress.com/2012 ... ma-matrix/



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“Ora, chi è a dominare il mondo della finanza? E’ l’Impero Romano, altrimenti noto come la Santa Sede tramite la Compagnia di Gesù, dal 1814. La Legge dell’Ammiragliato, che gestisce l’intera infrastruttura commerciale mondiale è fondata sul Diritto Canonico Vaticano, la cui ultima revisione risale al 1984. Tale Diritto è stato perfezionato dall’Impero Romano che grazie ad esso ha dominato e signoreggiato in ogni ambito. Che risiediate in Israele o in Turchia, siete comunque obbligato a condurre i vostri affari ricorrendo al sistema Romano della Legge dell’Ammiragliato che risale al tempo dei Fenici, ed è oggi noto come Diritto Marittimo Internazionale (Legge dell’Ammiragliato), o più semplicemente ‘Law of the High Seas’ (Diritto delle Acque Internazionali).

Il Mare rappresenta la fonte stessa del potere ecclesiastico della Santa Sede (Holy See/Holy Sea), altrimenti nota come la Cattedra (Seggio) di Pietro. Il Mare (Elemento Acqua) è il dominio della Dea della Luna, Yarikh (Tanit) la cui figura idealizzata è rappresentata dalla Maria (Vergine) della Chiesa Cattolica, è di questo che in realtà si tratta. Ricordatevi di questo, la Chiesa adora in effetti figure quali Crono (Saturno), Zeus e Selene della mitologia greca. Le persone interessate al ruolo giocato dal potere papale nell’ambito dell’economia mondiale dovrebbero cominciare a studiare la Bolla Papale “Unam Sanctam” che Papa Bonifacio VIII promulgò nel 1302. Si tratta dello stesso Papa che distrusse i Cavalieri Templari, all’inizio del XIV secolo e che successivamente consegnò il loro antico potere e le loro ricchezze ai Cavalieri di Malta nel 1312, grazie alla Bolla Papale “Ad Providam”.

Oggi tutte le più potenti linee di sangue Reali, e i loro rappresentanti, fanno parte dei Cavalieri di Malta, personaggi quali l’Imperatore stesso, Re Juan Carlos di Spagna il Principe Vittorio Emanuele IV abbiamo quindi le Dame di Malta, quali la Regina Beatrice ed Elisabetta Maria II. Sono tutti parte integrante di tale antica struttura di potere che gestisce il mondo per conto del Papato. Le sedicenti sezioni protestanti riconosciute rispetto ai Cavalieri di Malta Cattolici sono controllate dal Cardinale (Cattolico) e Gran Maestro Matthew Festing e soggette alla sua autorità, esercitata tramite l’Alleanza degli Ordini di S. Giovanni di Gerusalemme che ha sede a Ginevra, in Svizzera, il cantone controllato dalla Casa dei Savoia, il cui vertice è il Principe (Vittorio) Emanuele IV, che non è semplicemente un Cavaliere di Malta, è inoltre un Cavaliere dell’Ordine di Costantiniano (di San Giorgio) ed un Cavaliere dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, appunto come Re Juan Carlos di Spagna.

La Sovrana City of London (Città di Londra) è nota nell’ambito dell’occulto come la ‘Nuova Gerusalemme’ ed è gestita dai Titolati dell’Ordine di Malta, che lo acquisirono dai Titolati dell’Ordine Templare, altrimenti noti come i Cavalieri Templari, grazie alla Bolla “Ad Providam” del 1312, di Papa Bonifacio VIII. L’intero settore commerciale mondiale odierno fa riferimento al ‘Miglio Quadrato della Servitù’ a partire dal Cestui Que Vie Act, del 1666, che stabilisce la servitù collettiva (mondiale), e che è fondato su un certo numero di Bolle Papali quali la “Aeterni Regis” del 1481, di Papa Sisto IV mentre l’intera struttura risale naturalmente all’originaria “Unam Sanctam”, del 1302.

Mi spiace informarvi del fatto che il Sacro Romano Impero non sia mai finito, si è solo indebolito in una certa fase, ed è ora tornato pienamente operativo, come profetizzato dalle Scritture. Potrebbe risultare interessante studiare il Congresso di Vienna, tenuto nel 1814, per rendersi conto di tutto questo. Guarda caso, quello fu lo stesso anno in cui la Compagnia di Gesù (Gesuiti) assunse il controllo assoluto della Santa Sede, questione resa definitivamente nota ai bene informati a partire dal 1870, con la Dottrina dell’Infallibilità (Papale).

Il Cavaliere di Malta Heinz (Henry) Kissinger, un agente del DVD (Deutsche Verteidigungs Dienst) e un Hofjuden (Ebreo di Corte) Frankista Sabbatiano, ha reso noto a tutti che per controllare il mondo sia necessario controllare il settore finanziario. Ha reso noto che per controllare tutte le nazioni sia necessario controllare l’energia. E Kissinger ha inoltre reso noto che per controllare tutti i popoli sia necessario controllare le risorse alimentari. Fate caso a dove organizzazioni quali la FAO delle Nazioni Unite hanno le proprie sedi sono a Roma, in Italia. Vi suggerirei di studiare il caso della Rabobank dei Paesi Bassi se volete vedere all’opera una delle strutture finanziarie più potenti nell’ambito del settore agricolo, rendendovi conto di quanto sia potente in effetti tale banca privata. Molti non ne hanno mai sentito parlare.

Tutte le nazioni sono controllate dai Cavalieri di Malta tramite la Worshipful Company of Fuelers (una delle ‘Livery Companies’) che controlla il settore dell’energia, quello degli eserciti e dell’Intelligence. I Cavalieri di Malta utilizzano la Worshipful Company of Grocers per controllare il settore alimentare. Mentre il sistema finanziario (mondiale) è controllato dai Cavalieri di Malta tramite la Worshipful Company of International Bankers. Queste Livery Companies sono gestite come la Massoneria e potrete notare come ognuna delle Livery Companies sia essa stessa, tecnicamente parlando, una loggia massonica e a capo di tale loggia vi è un Maestro Venerabile, come potete notare nel caso di qualunque altra loggia massonica. Noterete inoltre su numerosi degli stemmi di tali Livery Companies le frecce, simbolo dei Cavalieri Templari come accade nel caso della Worshipful Company of Grocers. Solitamente tali frecce sono nere, le vedrete ovunque in Svizzera località in cui gli stessi Cavalieri Templari si rifugiarono per sfuggire alla soppressione così come ripararono in Portogallo e in Scozia.

Quello che non vi hanno riferito è che ad un certo numero di Cavalieri Templari fu concesso di riparare nella potente Aragona. La Massoneria ebbe origine ad Aberdeen in Scozia, nel XV secolo e in seguito, nel 1598 e 1599, furono approvati i suoi regolamenti ufficiali, diciamo così, sulla base degli statuti creati da William Schaw. Quest’ultima rappresenta l’originaria Massoneria creata dai Cavalieri Templari di Scozia. Oggi ci sono scontri tra fazioni templari, così come tra fazioni di non-templari. I Templari di Aragona, che ebbero origine dall’Ordine di Calatrava e dall’Ordine di Montesa erano impegnati in attività di infiltrazione, intendevano assumere il controllo del mondo e di tutti gli ambiti riferibili alla Massoneria di origine Templare. I Templari di Aragona si trasformarono in un ordine noto in Spagna come ‘Los Alumbrados’. Questi ultimi, oggi, sono noti come la Compagnia di Gesù, l’ordine che domina il mondo tramite la sua struttura di origine Templare fondata sul potere e sul denaro, ispirata agli antichi Hashashin del Medio Oriente con cui Ignazio di Loyola ebbe stretti rapporti nel corso del suo viaggio in Medio Oriente. Quest’ultimo rappresenta lo stesso antico Ordine del Medio Oriente da cui trae origine la struttura di potere adottata da tutti i Cavalieri Templari, dato che si era dimostrata perfetta per ottenere un controllo ed una obbedienza assolute.

I Templari di Aragona, con la Compagnia di Gesù, istituirono un Ordine specifico nel XVIII secolo noto come Rito Scozzese Antico e Accettato della Massoneria. Tutti i gradi furono creati dalla Compagnia di Gesù (Gesuiti), anche quelli istituiti da Federico il Grande (di Prussia), il loro protettore. Tale Ordine fu creato per incorporare l’intera Massoneria ed eliminare l’elemento in competizione rappresentato dai massoni scozzesi.

Tutto ciò non ha assolutamente nulla a che vedere con la diatriba Cattolicesimo vs. Templarismo, si tratta semplicemente di Templarismo vs. Templarismo. Ricordate che alla Compagnia di Gesù non importa nulla del Cattolicesimo, anche se si scoprisse questa verità. Sono membri della Fratellanza Saturniana, come reso evidente dal loro logo IHS, in cui la H rappresenta l’antico simbolo di Saturno (Crono), la Divinità del Giudizio e del Tempo. Rappresentano il contraltare degli adoratori di Zeus, altrimenti noto come la Cattedra di Pietro. Aborriscono Zeus, e in effetti fanno parte della Fratellanza Tifoniana (di Tifone/Set/Saturno).

Tutto questo risulta particolarmente interessante quando vi rendete conto delle connessioni tra il Casato dei Borbone e la Compagnia di Gesù nella figura dell’Imperatore, il Re Juan Carlos di Spagna, discendente della famiglia Farnese che finanziò la Compagnia di Gesù per conto di Francesco Borgia. Alcuni potrebbero obiettare che nell’ambito della Massoneria esista anche il Rito di York. Personalmente ritengo che il Rito Scozzese abbia il potere di gran lunga più rilevante nell’ambito di tale Impero Romano. I numerosi personaggi coinvolti in questa cospirazione quali, tra gli altri, il Cavaliere di Malta Tony Blair, William (Bill) Clinton ecc. sono tutti Massoni del Rito Scozzese di elevato livello. Guarda caso, Dealey Plaza, dove il presidente degli Stati Uniti J.F. Kennedy fu assassinato dalla Permindex, agli ordini di Sir John Hobson era in effetti controllata dal Rito Scozzese. L’attacco fu eseguito ad opera dei Cavalieri di Malta, molti dei quali si recarono lì in prima persona per essere testimoni dell’evento, come fece il Cavaliere di Malta George Herbert Walker Bush che ha guidato l’agenzia di intelligence nota come Deutsche Verteidigungs Dienst (DVD) per 34 anni. Sapreste dirmi quale altro leader dell’Intelligence sia rimasto costantemente al vertice nel corso di un arco di tempo tanto lungo? E’ stato tra l’altro Direttore della CIA per un anno, poco prima di assumere il comando della DVD. Vi suggerisco di verificare i legami tra questi ultimi e la Divisione n° 5 dell’FBI, nel caso dell’omicidio di John F. Kennedy e le loro connessioni con il Quebec Gesuita, in occasione di numerosi eventi, incluso l’11 Settembre.

Il Rito di York è profondamente connesso al Cattolicesimo tramite l’ordine massonico e militare della Croce Rossa di Costantino. Vorrei ricordarvi che a un livello più elevato rispetto ai Cavalieri di Malta abbiamo il Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio ed inoltre l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Guarda caso, quest’ultimo ordine ha il compito di proteggere il Superiore Generale della Compagnia di Gesù ed inoltre Borgo S. Spirito (a Roma).

Un’altra struttura di protezione operativa a Borgo S. Spirito è il Centro Nacional de Intelligencia spagnolo struttura che, guarda caso, non condivide con altre agenzie le proprie informazioni di intelligence al contrario di ben più note agenzie di intelligence, quali l’MI6 e la CIA. Possiamo passare quindi alla Gran Loggia Unita della Massoneria (UGLE), che non rappresenta affatto l’Occhio Onniveggente della Massoneria, e che è attualmente guidata dal Gran Maestro il Duca di Kent. L’effettivo ed assai più potente Occhio Onniveggente della Massoneria è rappresentato dalla potentissima Gran Loggia Ekklesia con sede a Città del Vaticano, controllata dalla Compagnia di Gesù, che ingloba logge parte tanto del Rito di York quanto del Rito Scozzese, incluso l’Ordo Templi Orientis”.

Craig Oxley – The Unhived Mind
http://connessionecosciente.wordpress.c ... -mondiale/



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MessaggioInviato: 11/05/2013, 01:50 
MERCE DI SCAMBIO A NOSTRA INSAPUTA

Nancy Lynn Hopkins racconta in poche righe come l'atto di iscrivere il proprio figlio agli uffici anagrafici di ogni Paese del Mondo sia di fatto una CESSIONE DI PROPRIETA' del bambino stesso, dai genitori in favore dello Stato di appartenenza che però, di fatto, è una società per azioni (corporation) regolarmente iscritta nei registri della SEC...

Un titolo, valido e solvibile per richiedere un controvalore... Magari un prestito al Fondo Mondiale Internazionale, o alla Word Bank o alla stessa BCE.... Bene a sapersi, no?

Ci chiamano Uomini di Paglia, Strawmen, effigi, valori su carta...

Non importa se sei bella o brutta, grassa o magra, se hai l'artrosi o stai andando all'asilo: TU sei un PEGNO, con tutti gli altri che hai intorno.

Come l'anello di nonna che porti al Monte di Pietà o dal Compro Oro per farti dare qualche soldo, quando sei in difficoltà. Un PEGNO per chiedere DENARO.

Pensa a tuo padre, mentre tua madre era ancora in ospedale con tuo figlio... Pensa alla sua gioia, quando ha firmato quel polveroso registro o quel modulo. E pensa cosa stava facendo, senza saperlo...

COME IL TUO CERTIFICATO DI NASCITA VIENE QUOTATO IN BORSA.

In un precedente post ho raccontato la strana storia di come la Repubblica d'America è stata modificata in una una società chiamata Stati Uniti.
In quel post mi sono concentrata sulla Corporation e il suo rapporto con il sistema giudiziario. Lo stesso Bill Brockbrader si è dichiarato sovrano ed esigeva che la Legge "materiale" prendesse coscienza della situazione.

Questo post illustra come la condizione di società per azioni abbia condotto i cittadini degli Stati Uniti ad essere considerati come una GARANZIA, per essere acquistati e venduti in Borsa.

Cominciamo con il NORMALE CERTIFICATO DI NASCITA STATUNITENSE

http://www.cdc.gov/nchs/data/dvs/birth1 ... al-acc.pdf

Questo indirizzo è utilizzato per il rilascio del certificato di nascita, che è in realtà una Bank Note (un titolo di valuta, un pagamento a vista). Questa Bank Note / certificato di nascita è inviato allo Stato in cui il "nato vivo" è stato registrato.

Lo Stato fa una copia autentica e che manda al Dipartimento del Commercio, Washington, DC

Da lì parte un'altra nuova copia autentica che viene inviata al Fondo Monetario Internazionale (FMI) a Bruxelles, in Belgio. Il FMI è centro del mondo della International Banking. Quella Bank Note / certificato di nascita è ora elencata come un bene collaterale (collateral accounts) per gli Stati Uniti IN QUALITA' DI CORPORATION. Ora la società quindi può prendere un prestito, utilizzando il VOSTRO certificato di nascita come garanzia.

Nel momento in cui lo fa, questa pratica è totalmente illegale.

Perché?

Bene, perché questa è probabilmente la prima volta che sentirete parlare di questa ENORME truffa!

Mentre ci sono molti articoli su questo argomento a disposizione, le informazioni specifiche per quanto riguarda l'esempio del certificato di nascita che stiamo usando sono al seguente link:

http://www.viewzone.com/collateralx.html

La prima cosa che si nota su molti certificati di nascita rilasciati dai primi anni del 1960 è l'uso di riportare il nome di battesimo in SOLE LETTERE MAIUSCOLE.

Questo è un nome fittizio, legale, che non identifica la persona nuova nata, ma crea un " Strawman " (UNO SPAVENTAPASSERI, letteralmente, ossia un sorta di UOMO DI PAGLIA, SIMULACRO).

Il genitore che faccia richiesta di iscrizione all'anagrafe e richiede il certificato di nascita è come se cedesse legalmente la proprietà del suo bambino agli Stati Uniti CORPORATION.

Le altre grafie (quindi iniziale maiuscola e il resto minuscolo) hanno lo stesso effetto di creare uno strawman e non sono altro che il nome esatto impartito al momento della nascita, come il nome Nancy Lynn Hopkins. Se il cognome è davvero Hopkins, Nancy Lynn è l'uomo di paglia.

Nota personale:

Quando ho fatto domanda per l'esercito degli Stati Uniti, ho detto il mio nome era Nancy Lynn Hopkins. Ma sul certificato di nascita il nome è stato scritto Nancy Lyn Hopkins (con una solo "n" nel secondo nome Lynn).

Io e ciascuno dei miei genitori abbiamo dovuto firmare un "affidavit" (scarico di responsabilità, una sorta di liberatoria) che il mio nome legale era stato scritto CORRETTAMENTE (pur essendo sbagliato) quindi Lynn e non Lyn.

E solo ora capisco perchè era così necessario.

Da notare anche le parole "American Bank Note Company".

Questa è una vera chicca sul bordo del certificato (vedi freccia rossa).

Voi riuscirete solo ad ottenere una copia del certificato, al massimo come nell'esempio, una copia conforme all'originale.

Immagine

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http://www.opptitalia.org/index.php/mai ... a-insaputa



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MessaggioInviato: 18/08/2013, 02:19 
L'uscita dallo stato di natura secondo Hobbes e la giustificazione del potere assoluto attraverso il consenso dei cittadini. Osservato attraverso una chiave di lettura alternativa: il modello su cui si basa il NWO.

HOBBES

Gli interessi principali di questo pensatore non sono tanto metafisici , quanto politici . D' altronde la sua filosofia matura nel contesto della guerra civile inglese degli anni 40 del Seicento . Ebbe una vita particolarmente lunga ( circa novant' anni ) che coprì l' intero XVII secolo . La distinzione tra Hobbes e l' altro grande filosofo politico inglese del 1600 ( Locke ) deriva soprattutto dal diverso periodo storico in cui sono vissuti . Nell' Inghilterra , infatti , nel 1600 ci sono state ben due rivoluzioni , quella degli anni 40 ( é l' epoca in cui scrive Hobbes ) e quella degli anni 80 , detta " gloriosa " ( é l' epoca in cui vive Locke ) : mentre la prima é una vera e propria guerra civile , una vicenda traumatica , la seconda rivoluzione ( la " gloriosa " ) é considerata un fatto altamente positivo , l' atto con cui l' intera società inglese si é sbarazzata di una monarchia oppressiva e ha dato vita ad una monarchia costituzionale .

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Il fatto stesso che Hobbes abbia maturato le sue idee e i suoi scritti nel corso della prima rivoluzione e Locke nella seconda , é significativo per capire le differenze tra i due . Per Hobbes la cosa che va evitata più di ogni altra é la guerra civile , per Locke la perdita della libertà . Hobbes mira alla sicurezza , Locke alla libertà . La prima opera importante di Hobbes é una traduzione inglese della Guerra del Peloponneso di Tucidide ; il che dimostra due cose : in primo luogo il suo interesse prettamente antropologico , storico e politico . In secondo luogo dobbiamo tener conto che Tucidide non era uno storico qualunque : era fortemente pessimista e si curava di una storia attenta al diritto del più forte : Hobbes sarà molto influenzato da questa concezione della storia .

Nella guerra civile Hobbes resta sempre legato alla monarchia e segue perfino la corte di Carlo II in esilio in Francia dopo la decapitazione di Carlo I . Hobbes é sì fortemente legato alla monarchia ( dalla quale , dopo il rientro in Inghilterra , riceverà la pensione che veniva data ai " fedeli " , con la quale potevano vivere senza lavorare ) , tuttavia da essa non sarà mai visto con troppa simpatia : egli é sì uno dei grandi teorici dello stato assoluto , ma non necessariamente della monarchia assoluta , verso la quale , comunque , Hobbes nutre grandi simpatie .

Esistono tuttavia due modi distinti di concepire la monarchia assoluta : uno , più tradizionale , che vede in Giacomo I , nei primi anni del Seicento , il grande teorizzatore : egli fondava il potere del sovrano sull' idea ( di origine medioevale ) che fosse attribuito direttamente da Dio ; ci sarà anche , sempre in questo ambito , chi arriverà a dire che il potere del sovrano non é altro che un' estensione del potere del padre sulla famiglia ad un intero stato : Dio ha dato ad Adamo un potere assoluto sulla famiglia e sui figli ; da Adamo il potere si é esteso ai patriarchi di Israele per poi arrivare ad investire intere strutture statali . Si tratta quindi di un' idea patriarcale e divina del potere assoluto .

Locke polemizzerà contro i sostenitori di questa teoria , in particolare contro un' opera scritta in quegli anni , intitolata " Il patriarca " . La posizione di Hobbes , che é comunque assolutista , é meno tradizionale rispetto a quella di Giacomo I ed é fondata in maniera laica : nello stato assoluto secondo Hobbes Dio non c' entra niente , il potere non deriva dall' alto , ma dal basso : gli uomini guidati dalla loro ragione decidono di associarsi e di rinunciare a porzioni della propria libertà in favore di un' istanza superiore ( il sovrano ) . Con Hobbes concorderanno Locke , Spinoza e Rousseau : le differenziazioni tra questi pensatori nasceranno poi su come concepiranno l' idea di stare insieme .

Tuttavia concorderanno tutti pienamente con Hobbes che non é Dio ad attribuire il potere al sovrano , ma é il popolo stesso guidato dalla propria ragione . Si tratta quindi di uno stato assoluto il cui fondamento primo é il consenso : esso é la base del potere anche quando si arriva a stati assoluti : é l' idea dominante per tutto il 1600 . L' interesse principale di Hobbes , come accennavamo , é la politica , tuttavia egli ritiene di dover fondare la politica su una base fisico - matematica .

Egli si fa portavoce , in altri termini , di una concezione riduzionista delle scienze : le scienze sono parecchie ( biologiche , umane , naturali , fisiche , ecc. ) e un sociologo per analizzare i problemi della società umana deve senz' altro tener conto della realtà fisica e biologica in cui il comportamento si svolge ; il presupposto biologico che le persone mangino , per dire , é presupposto fondamentale della sociologia , che indagherà su che cosa mangino e cose del genere .

Tuttavia non c' é riduzionismo , ossia non pensiamo che tutta la sociologia possa essere dedotta dall' ambito biologico e che l' ambito biologico possa essere a sua volta dedotto da quello chimico , il quale può essere dedotto da quello fisico , deducibile da quello matematico , riducendo così tutto ad una sola scienza : certo bisogna tener conto della biologia ( ad esempio ) studiando la sociologia , ma comunque quest' ultima non sarà riducibile solo a biologia .

Invece Hobbes ha una concezione tipicamente riduzionistica : le scienze possono essere ridotte ad una sola ( la fisica ) : tutto ( la politica , l' etica , ecc ) può essere spiegato secondo le leggi della fisica matematizzata .

Per Cartesio , invece , con la fisica si può arrivare a costruire la biologia ( dalle leggi fisiche all' animale macchina ) e studiare un corpo o un orologio , in fondo , per lui é la stessa cosa , tuttavia egli non estende la fisica alla politica e alla sociologia per il fatto che c' é la res cogitans che glielo impedisce .

Hobbes invece , affrontando il problema lasciato in eredità da Cartesio del rapporto tra res cogitans e res extensa , lo risolve annullandolo , ossia eliminando radicalmente la res cogitans ( la spiritualità ) : tutto ciò che esiste é materiale e anche quello che ci sembra spirituale ( la coscienza , la memoria , il dolore ) non é altro che una manifestazione della res extensa : la coscienza e il sentimento non sono altro che epifenomeni , ossia manifestazioni oggettive , appendici : é la materia che dà la parvenza di essere coscienza . Ecco quindi spiegato perchè Hobbes fa derivare tutte le scienze dalla fisica e dedica ben due trattati alla fisica e alla metafisica , lui che si interessava di politica .

Addirittura leggendo la sua opera principale , il Leviatano , ci si accorge di come egli , ancora prima di trattare della vera e propria politica , parta dalla concezione della materia per poi arrivare solo in un secondo tempo alla politica . D' altronde per Hobbes la politica non é altro che una fisica particolarmente complessa : con il suo metodo riduzionistico si parte dalla fisica , si arriva alla biologia e poi alla sociologia ( la politica ) . La politica diventa allora una vera e propria fisica sociale .

Sul piano storico é tipico che se una branca funziona particolarmente bene si finisce per farla diventare egemone in ogni campo : nel 1600 , neanche a dirlo , la branca egemone é la fisica matematizzata . Tuttavia non é detto che tutti quelli che prendano a modello la fisica siano riduzionisti come Hobbes : Cartesio é un grande fisico , ma non é un riduzionista : lo é fin quando non arriva a parlare dell' uomo , in cui convivono res cogitans e res extensa .

Tutto per Hobbes va investigato in termini fisici proprio perchè le uniche cose esistenti sono i corpi ( la materia , res extensa ) , la cui caratteristica é la misurabilità in termini matematici . Ecco allora che accanto ad uno scritto intitolato De cive ( il cittadino ) , ne troviamo un altro intitolato De corpore ( il corpo ) , quasi come se Hobbes volesse scrivere un' enciclopedia dello scibile umano in termini fisici . E' poi interessante il fatto che sia Hobbes sia Cartesio cominciano a scrivere nelle lingue nazionali ( in inglese Hobbes e in francese Cartesio ) per diffondere il loro sapere : il Leviatano , l' opera più importante di Hobbes , é in inglese .

Stranamente Hobbes , per cominciare lo studio della realtà in generale , parte da una definizione dell' essere data a suo tempo da Platone nel Sofista : Platone diceva che si può dire che é tutto ciò che può agire o subire un' azione ; certo Platone non intendeva dare una soluzione meccanicistica come farà Hobbes , tant' é che con questa definizione dimostrava l' esistenza delle idee : ciò che agisce o subisce un' azione esiste , quindi le idee che io penso , subendo l' azione dell' essere pensate , devono esistere . Qualche tempo dopo Platone , gli stoici avevano ripreso in termini più rozzi questa definizione del Sofista dicendo che a subire e a compiere azioni sono solo le cose materiali .

Hobbes la pensa come gli stoici e arriverà a dire che esiste solamente la realtà corporea . La realtà non é altro che un insieme di corpi e di movimenti di corpi . In una polemica con un vescovo arriverà a sostenere che anche Dio é realtà corporea e che non potrebbe essere altrimenti : se non fosse corpo non esisterebbe perchè tutto ciò che esiste é corporeo ; ma Dio esiste , quindi é materiale . Su questa fisica radicalmente meccanicistica Hobbes costruisce tutto il suo pensiero , elaborando una dottrina delle sensazioni e delle attività " spirituali " : molte sono le analogie tra Hobbes e Cartesio , però la vera differenza da tenere a mente é che per Hobbes la res cogitans non esiste . Hobbes , per spiegare una sensazione , ricorre ad uno stimolo esterno che genera ( in termini meccanicistici ) un movimento dalla periferia del corpo verso il centro ( che per Hobbes può essere tanto il cuore quanto il cervello ) ; al centro si genera un altro moto che si identifica con la sensazione , che noi siamo soliti pensare come spirituale , ma che , spiega Hobbes , in realtà é puramente fisica e meccanicistica .

La sensazione non é altro che un movimento impercettebile degli organi centrali del corpo . Similmente egli spiega anche la memoria : come mai ci ricordiamo delle cose e , tuttavia , col tempo il ricordo tende a sbiadirsi ? Hobbes dà anche qui una spiegazione meccanicistica : quando vediamo , ad esempio , qualcosa i nostri sensi sono urtati e si innesca il movimento materiale tramite il quale vediamo la cosa che ci sta davanti ; quando poi la cosa non ci sta più davanti continuiamo a vederla perchè il moto innescatosi quando la osservavamo ( per la legge di inerzia ) perdura e così con la mente continuiamo a vedere l' oggetto che prima ci stava di fronte . Ecco allora che la memoria é un moto attenuato che permane in noi per un certo tempo . Se ho ricevuto una sensazione che é diventata ricordo , poi , si tratta , come dicevamo , di un moto che dura per un pò e che sa mettere in moto la catena in senso opposto : al centro perdura il moto del ricordo , viene trasmesso alla periferia e vado a trovare una persona che da dieci anni non vedevo .

Questa tesi hobbesiana é piuttosto ingenua , ma non é poi così profondamente diversa rispetto a quella fornita dalla biologia e dalla medicina attuali . Quella di Hobbes risulta quindi essere una filosofia materialistica ; é interessante notare come la parola materialismo abbia sostanzialmente due significati : può voler dire che esiste solo la materia , riconducibile ad estensione e a movimento ( e così di fatto la intende Hobbes ) ma può anche voler dire che non esiste solo la materia , ma che comunque essa é la realtà fondamentale : così la intenderà Marx nell' Ottocento : ciò che chiamiamo non materia é solo una manifestazione secondaria ( un epifenomeno ) della materia .

Il marxismo , non a caso , dirà che i fenomeni considerati come non materiali sono comunque dipendenti e derivati dalla materia : le concezioni culturali di una persona , allora , dipenderanno dalle condizioni storiche in cui essa vive . La posizione di Hobbes , però , é e resta rigorosa : tutto ciò che esiste é materia e le sensazioni stesse sono una forma di movimento microscopico . La filosofia di Hobbes é in buona parte un tentativo di superare le difficoltà create da Cartesio : se esistono una res cogitans ( spirito ) e una res extensa ( materia ) nettamente distinte che entrano in contatto tra loro ( la res cogitans anima decide di alzare il braccio e la res extensa braccio si solleva ) , come si spiega il contatto tra realtà materiale e realtà spirituale ?

Sì , perchè se si parla di contatto allora si parla di urti materiali , ma é assurdo parlare di urti materiali in una realtà metafisica quale é la res cogitans ! Ecco allora che Cartesio ricorreva alla ghiandola pineale dove avveniva il misterioso incontro tra res cogitans e res extensa .

Hobbes elimina la res cogitans e riconduce tutto alla res extensa . Così però , se vengono superati i problemi connessi alla ghiandola pineale , ne vengono creati di nuovi , forse ancora più grossolani . Hobbes infatti non dice che le sensazioni sono prodotte da movimento , ma arriva a dire che le sensazioni sono movimento , il che é abbastanza assurdo . Sia che si tengano in gioco la res extensa e la res cogitans ( Cartesio ) , sia che si consideri solo la res extensa ( Hobbes ) si cade inevitabilmente in contraddizione : se dico che il movimento provoca la sensazione entro nell' aporia cartesiana : la res extensa si muove e genera un qualcosa che non é più res extensa ( la sensazione , che per Cartesio é res cogitans ) : é un qualcosa di materiale che , misteriosamente , produce qualcos' altro di spirituale .

Se invece , sulle orme di Hobbes , dico che il movimento é sensazione cado in una contraddizione ancora più grossolana : la sensazione é sensazione , non é un movimento , ce ne accorgiamo tutti bene o male ! Pare quindi che non ci sia una via d' uscita : la scienza moderna tende a far vedere che non é la materia a generar la sensazione ( come diceva Cartesio ) ma che non può neanche essere accettata la teoria hobbesiana secondo la quale la materia é sensazione , bensì sottolinea come certi stati di coscienza corrispondano a certi stati di materia : a ogni stato della res extensa , spiega la scienza moderna , corrisponde uno stato della res cogitans ( della coscienza ) . Ma il problema non viene risolto : non viene cioè spiegato il rapporto tra res cogitans e res extensa .

Che ci sia corrispondenza tra le due realtà era noto a partire da Cartesio , quel che non si sapeva era appunto il tipo di rapporto esistente tra le due sostanze . In realtà la scienza del giorno d' oggi non si pone neanche più di tanto il problema perchè in fondo ( per dirla con Galileo ) le interessa più il come che il cosa e il perchè . Fatto sta che tutti possiamo cogliere la contraddizione di Hobbes , insita nell' affermazione stessa : la sensazione é il movimento .

Dire che il movimento sia sensazione é assolutamente assurdo perchè una cosa é il movimento , un' altra cosa é la sensazione . Si torna quindi al problema cartesiano : che rapporto c' é tra le due res ( cogitans ed extensa ) , che tra loro qualche rapporto devono per forza averlo ( altrimenti come si spiega che quando metto la mano sul fuoco sento il calore ? ) . Col cogito ergo sum cartesiano ho la certezza di esistere come soggetto pensante con tutte le idee presenti nella mia testa : l' idea di libro presente nella mia testa esiste , bisogna però chiarire se , oltre all' idea di libro presente nella mia testa , esista qualcosa di esterno ad essa da cui l' idea proviene . La coscienza che ho di esistere con il cogito ergo sum é effettivamente totalmente sganciata dal mondo fisico della res extensa : esisto come soggetto pensante , ma non so se esista il mondo esterno ( compreso il mio corpo ) .

Però posso esser certo che l' idea di libro ( anche se il libro in carne ed ossa non esistesse ) esiste come oggetto della mia attività intellettuale , che ho dimostrato esistente ( cogito ergo sum ) . Anche se non ci fosse nulla al di fuori della mia attività intellettuale , l' idea di libro continuerebbe ad esistere come fatto della mia coscienza : quando poi scoprirò ( come fa Cartesio ) che esiste un mondo esterno all' idea di libro si aggiungerà il libro materiale , ma l' idea resterà invariata : essa é presente nella mia coscienza sia che il libro materiale esista sia che non esista . Ecco allora che l' idea di libro , presente nella mia coscienza come sensazione , non é affatto moto di materia ( la materia potrebbe anche non esistere senza per questo influenzare l' idea ) : la tesi di Hobbes é stata confutata .

Il materialismo comporta quindi due contraddizioni : il materialismo di Hobbes , il più rigoroso , sbaglia dicendo che gli stati di coscienza sono movimenti di materia ; il materialismo di Marx ( ed in parte di Cartesio ) sbaglia dicendo che un determinato stato di materia genera uno stato di coscienza . Ricapitolando : per Hobbes esiste solo ciò che può fare o subire un' azione , quindi esiste solo la res extensa ; la nostra stessa coscienza é riconducibile a materia , a corpo e a movimento : movimenti che dal centro ( cuore o cervello ) vanno verso la periferia e viceversa . A questo punto interviene nel discorso di Hobbes l' etica , totalmente stravolta nella sua concezione di bene e male rispetto a tutte le filosofie precedenti . In tutte le filosofie il bene é sempre stato ciò verso cui si deve tendere e il male ciò verso cui non si deve tendere . Certo i filosofi hanno individuato in modi differenti il bene e il male cui si deve o non si deve aspirare : per Epicuro il bene era il piacere , per Aristotele la felicità , per gli stoici la virtù , per Platone il Bene in sè , e così via .

Tutti in fondo facevano un ragionamento di questo tipo : il bene é questo , dunque si deve tendere a questo . Questi pensatori , in altri termini , vedevano il bene in termini teleologici , come il fine a cui tendere ; addirittura un materialista come Epicuro invitava i suoi discepoli a tendere al piacere , visto come sommo bene . Ora , in una filosofia meccanicistica e materialista quale é quella di Hobbes , il finalismo non può assolutamente essere accettato : non esistono cose buone ( stabilite a priori ) a cui aspirare . In base alle leggi meccaniche , ogni comportamento é legato ad azioni di tipo meccanicistico ( ricordiamoci che Hobbes é un riduzionista : tutto é riconducibile ai movimenti della materia e quindi tutto va spiegato in modo meccanicistico ) : a certi stimoli corrispondono determinate reazioni ; é come nelle macchine ( l' uomo stesso per Hobbes é una macchina ) in cui ad ogni imput corrisponde un output .

L' uomo reagisce sempre in maniera tale da sopravvivere , da autoconservarsi : reagendo così sceglierà certe cose e non altre , in altre parole opterà per tutto ciò che gli consentirà di sopravvivere ( a volte commetterà errori e non ce la farà ad autoconservarsi ) . E' evidente come il finalismo sia del tutto fuori luogo in una visione della realtà come quella di Hobbes . Ma che cosa sono il bene e il male ? Per Hobbes il bene é ciò che l' uomo di fatto sceglie e il male é ciò che l' uomo di fatto evita : tutti gli uomini si comportano in una certa maniera e , di fatto , definiremo come bene ciò a cui essi tendono .

Però il bene a cui essi tendono non é un qualcosa di stabilito a priori ( il bene cui si tende é la virtù , il piacere , la felicità , ecc. ) , ma é ciò a cui aspirano per inclinazione naturale . Per Hobbes l' uomo agisce così in modo meccanico e il modo in cui agisce , quello é il bene per l' uomo . Il male viene allora ridotto a ciò che l' uomo non fa . La definizione stessa di bene dipende da ciò che l' uomo decide di fare e non é un qualcosa a priori .

Va notato come in questi ragionamenti ci sia un evidente riallacciarsi alla matematica , imperante in tutto il 1600 : Hobbes stesso riteneva che pensare non fosse altro che operare e che ogni nostro pensiero fosse riconducibile ad operazioni di somma o di sottrazione : dire " la rana é verde " significa addizionare alla rana il verde ; dire " la rana non é verde " significa sottrarre alla rana il verde . Anche nell' etica Hobbes tende a matematizzare , riducendo il comportamento a definizioni geometriche " infondate " , e avvicinandosi così al pensiero di Spinoza . In base alle leggi meccanicistiche l' uomo persegue le cose che gli garantiscono l' autoconservazione : proprio in esse é il bene .

Sulla base di questo bene e di questo male appena spiegati si genera il comportamento individuale , ma a Hobbes, da politico , interessa maggiormente quello collettivo . Nella società civile il bene e il male per natura cedono il passo al bene e al male per convenzione . Tra le varie doti di cui l' uomo dispone vi é anche la ragione , fa notare Hobbes ; gli animali stessi , in qualche misura , sembrano averne : in Hobbes viene a cadere quella netta distinzione di stampo cartesiano tra uomo e animale proprio perchè manca la res cogitans , che era poi ciò che appunto differenziava l' uomo dalle altre creature : non essendoci la res cogitans , gli uomini sono macchine al pari degli animali .

Gli animali per Hobbes provano sensazioni ( a differenza di quanto diceva Cartesio ) , hanno l' intelletto , ma non la ragione , intesa come pensare in termini generali tramite il linguaggio : l' uomo grazie al linguaggio e alla ragione può attribuire nomi comuni alle cose e di conseguenza può parlare per categorie . Ovviamente Hobbes é nominalista : le idee non esistono proprio perchè non esiste la sostanza spirituale : tutto ciò che esiste é materiale ; le idee sono solo flatus vocis e i nomi ci consentono di raggruppare tante cose in categorie .

Gli uomini , proprio perchè dotati di ragione , sono in grado di stabilire che cosa é più utile per la loro sopravvivenza ; la ragione stessa li porta a vedere cosa é più utile per l' autoconservazione sul lungo termine e non solo sul momento : certo sul momento per autoconservarmi mangiare andrà bene , ma non basta , bisogna vedere sul lungo termine . Ecco allora che gli uomini ragionano su che cosa garantisca loro l' autoconservazione al di là del presente .

Ed é proprio quest' esigenza che li porta a far nascere lo Stato civile. In origine gli uomini , spiega Hobbes , vivevano nello stato di natura in cui vigeva una situazione nella quale ciascuno aveva diritto su ogni cosa : oggi ciascuno di noi ha diritto non su tutto , ma su qualcosa perchè così sanciscono le leggi in vigore nello Stato : é il diritto di proprietà .

Ma nello stato di natura , in cui non c' é lo Stato civile e quindi non ci sono le leggi , tutti han diritto su tutto . Ciascuno può cioè fare ciò che desidera per procurarsi ciò che gli serve : si potrà allora rubare e uccidere per sopravvivere e , proprio perchè finalizzato all' autoconservazione , questo sarà un bene . Lo stato di natura quindi é uno stato di bellum omnium contra omnes, una condizione di guerra di ciascuno contro ogni altro dove ciascuno mira alla propria autoconservazione a discapito degli altri .

Per Hobbes quindi l' uomo non é per natura incline ad essere socievole , come aveva sostenuto Aristotele a suo tempo definendo l' uomo come animale politico .

A questo punto interviene la ragione , la quale suggerisce che la situazione di guerra di ciascuno contro tutti gli altri nata dall' esigenza di autoconservarsi porta ad un risultato opposto a quello per cui era nata : infatti nel momento in cui tutti mirano alla propria autoconservazione a discapito degli altri , la vita di ciascuno diventa altamente insicura e neanche il più forte può vivere sicuro perchè ci sarà sempre qualcuno più forte e comunque anche i più deboli potranno in qualche modo minacciare la sua vita .

La ragione , di cui tutti gli uomini dispongono nella stessa misura , suggerisce allora di uscire dal precario stato di natura . Prima di vedere come se ne esca , però , si possono fare alcune osservazioni sullo stato di natura . In tutti gli autori ( Locke , Spinoza , Rousseau ) che ci ragioneranno sopra c' é l' idea di fondo che un reale stato di natura non sia mai effettivamente esistito nel corso della storia .

Per quanto possano esserci state situazioni particolarmente retrograde e vicine allo stato di natura , un vero e proprio stato di natura non é mai esistito . Il ragionamento di questi autori é più che altro teorico : vogliono cioè far vedere non tanto quello che c' é stato prima dello Stato civile , quanto piuttosto quello che succederebbe se venisse meno lo Stato civile . Non a caso il vero stato di natura radicato nella mente di Hobbes non é quello appena descritto , bensì quello della guerra civile inglese degli anni '40 del Seicento ( da lui vissuta in prima persona ) .

Nella guerra civile infatti non vi é più lo Stato come autorità suprema e la guerra comporta un ritorno provvisorio al retrogrado stato di natura di lotta di ciascuno contro ogni altro . Uscendo dallo stato di natura su incitamento della ragione si passa a quello civile , che é un superamento appunto dello stato di natura : all' interno dello Stato civile non ci sarà più la guerra di ciascuno contro ogni altro , ma essa perdurerà , secondo Hobbes , nei rapporti tra Stato e Stato : Hobbes non riconosce il diritto internazionale e vede il rapporto tra uno Stato e l' altro come quello tra uomo e uomo nello stato di natura .

Va poi sottolineato il fatto che egli , parlando di guerra di ciascuno contro tutti gli altri , non intende dire che ciascuno combatte incessantemente una guerra contro tutti quelli che lo circondano ( il che sarebbe assurdo ) ; vuole piuttosto sottolineare come nello stato di natura vi sia una potenziale guerra di ciascuno contro tutti gli altri proprio perchè non ci sono le istituzioni che lo impediscono : ciascuno nello stato di natura é contemporaneamente e potenzialmente sempre aggresssore e aggredito . Secondo Hobbes si esce dallo stato di natura per approdare a quello civile nel momento in cui ciascun individuo autolimita i propri diritti . La vera differenza nelle concezioni politiche tra Hobbes e Locke sta proprio nel come essi intendano l' uscita dallo stato di natura ; é proprio il modo in cui se ne esce che determina lo Stato civile che verrà originato .

Per Hobbes la cosa più importante che debba essere garantita ai cittadini é la sicurezza , per Locke la libertà.


Secondo Hobbes il principio fondamentale é l' autoconservazione ( la sicurezza ) e tutto il resto é secondario tanto da poter essere sacrificato pur di ottenere la sicurezza . Ma in concreto che diritti devo sacrificare per garantirmi la sicurezza ?

Secondo Hobbes qualsiasi diritto deve essere limitato proprio perchè la sicurezza é garantita dal fatto che si limitino fortemente tutti i diritti di tutti affidando un diritto coercitivo ad una sola persona che può decidere ciò che vuole . Ognuno si deve cioè privare dei suoi diritti in favore di un' istanza superiore che può tutto su chi si é tolto i diritti , tranne togliere il diritto di sicurezza : si é affidato il potere a questa persona proprio perchè lo garantisse . In altre parole , questa persona cui viene affidato il potere , deve essere investita di un tale potere da potere tutto tranne che togliere ai sudditi il diritto alla sicurezza .

Sarebbe d' altronde ridicolo sacrificare anche il diritto di sicurezza : ho rinunciato a tutto perchè esso mi fosse garantito ! La ragione stessa , che ha condotto l' uomo fuori dallo stato di natura , gli detta alcune leggi di natura : innanzitutto ognuno deve evitare di aggredire gli altri purchè anche gli altri facciano altrettanto . Non dobbiamo assolutamente fare violenza quando tutti sono d' accordo a non fare violenza . Esiste cioè un giusnaturalismo , ossia uno ius naturae , un diritto inscritto nella natura stessa delle cose , contrapposto allo ius positum ( diritto positivo , stabilito dai singoli Stati ) .

L' atto con cui si esce dallo stato di natura e dal giusnaturalismo per entrare nello Stato civile e nel giuspositivismo é l' emanazione di un contratto sociale , idea tipica del 1600-1700 : vari possono essere i tipi di contratti e , per esempio , quello di Hobbes é radicalmente diverso rispetto a quello di Locke : secondo Hobbes , dal momento che ad un certo momento tutti i membri di un gruppo , guidati dalla loro ragione , si rendono conto che bisogna uscire dallo stato di natura per potersi garantire la sicurezza e l' autoconservazione , ciascuno di loro rinuncia a tutti i diritti , fatta eccezione per quello alla sicurezza ( che é l' obiettivo della limitazione degli altri diritti ) ; tutti gli altri diritti naturali vengono abbandonati per garantire la sicurezza individuale e vengono affidati , come si suol dire , ad un terzo , il quale si trova a detenere un potere illimitato ( può tutto tranne negare la sicurezza ai cittadini ) e può quindi garantire la pace perchè ha poteri così grandi da comandare su ogni cosa .

Nel momento in cui questo personaggio viene investito del potere , stabilisce le leggi con le quali decreta cosa é bene e cosa é male : a differenza dello stato di natura in cui bene era ciò che garantiva a ciascuno l' autoconservazione , nello Stato civile bene e male dipendono totalmente da ciò che il sovrano vuole : tra tutti i diritti di cui egli gode vi é anche quello di decretare che cosa sia bene e che cosa sia male .

Evidentemente una concezione di questo tipo fonda lo Stato assoluto , ossia la situazione in cui il sovrano ha diritti ampissimi che si estendono a tutto fuorchè alla vita dei cittadini . Ma va subito sottolineato come sovrano non sia sinonimo di monarca ; la sovranità , infatti , può essere detenuta da un' assemblea . A questo punto il sovrano può decretare ciò che é giusto e obbligare i cittadini a comportarsi di conseguenza .

Hobbes dichiara esplicitamente di nutrire grandi simpatie nei confronti della monarchia in quanto essa non porta a lotte di fazioni interne e , soprattutto , evita le guerre civili , favorendo la sicurezza . Possiamo a questo punto ricordare un' importante osservazione fatta dal filosofo novecentesco di ispirazione illuministica Norberto Bobbio : egli fa notare che in ogni epoca ci sono categorie di pensiero fondamentali che , talvolta , sono così forti da costringere a servirsi di esse anche chi non la pensa così perchè altrimenti non verrebbe compreso , visto che tutti si avvalgono di quelle categorie .

Bobbio , nel caso di Hobbes , nota come il pensatore seicentesco si serva di categorie giusnaturalistiche particolarmente in voga all' epoca per poi fornire un contenuto sostanzialmente giuspositivista ( giuspositivismo : non c' é alcun diritto naturale , ma solo diritti imposti dagli Stati ) ; in realtà Hobbes propugna tesi giuspositiviste camuffandole da giusnaturaliste : in ultima istanza ciò che é giusto o sbagliato lo é perchè lo decide il sovrano e non perchè di per sè sia giusto o sbagliato : se il sovrano decide che é giusto agire così , io suddito devo agire così senza far appello a leggi di natura . Per riprendere un interrogativo tipicamente platonico ( vedi Eutifrone ) : le cose sono sante perchè piacciono a Dio o piacciono a Dio perchè sono sante ?

Hobbes , a differenza di Platone , opterebbe per la prima . La rivoluzione inglese nacque per questioni finanziarie : il re chiese ai contribuenti una tassa extra per poter fare una guerra . Venne allora coniato il motto nessuna tassa senza rappresentanza ( no taxation without rappresentation ) : sullo sfondo c' era l' idea che la proprietà privata dei cittadini non potesse venir toccata dal sovrano ; le tasse van bene solo se quando vengono stabilite noi sudditi possiamo essere rappresentati e dire la nostra . In altri termini , lo Stato non potrebbe metter le mani sulla proprietà privata .

Hobbes si schiera a favore dello Stato e contro i cittadini che difendono l' intoccabilità della proprietà privata da parte dello Stato : potrei dire che lo Stato non ha diritto di confiscarmi la proprietà se essa fosse un diritto che sta a monte dello Stato civile ; ma nello stato di natura non c' é proprietà e tutti han diritto su tutto . Essa nasce nello Stato civile e si fonda non sul diritto naturale , ma su quello stabilito dallo Stato : é il sovrano che ha varato leggi che garantiscono il diritto di proprietà . Ma se é lo Stato stesso che stabilisce le leggi che garantiscono il diritto di proprietà , così come le ha stabilite , può anche abolirle e confiscare la proprietà ai cittadini . Certo non potrebbe se essa stesse a monte dello Stato civile , ma così non é . Il sovrano può tutto , tranne che toccare la mia esistenza , e di conseguenza così come ha elargito dei diritti ( quello alla proprietà ad esempio ) , può anche riprenderseli .

Hobbes si schiera anche contro i diritti consuetudinari , di derivazione medioevale . Si tratta di quegli antichi diritti che non sono stati decretati dal sovrano , ma sono validi per tradizione . Tipico diritto consuetudinario é quello secondo il quale uno Stato che si annetta un territorio , deve rispettare le leggi che in esso vigono . Hobbes non nega che il sovrano possa decidere di mantenere in vigore le leggi in vigore per tradizione nel territorio annesso , tuttavia dice che se il sovrano vuole , può cambiarle : se il sovrano con una sua libera decisione stabilisce di mantenere le leggi tradizionali di quel Paese , comunque la loro validità non dipenderà dal fatto che sono antiche e che quindi pure il sovrano deve attenervisi , bensì dal fatto che é il sovrano che decide di sua iniziativa di mantenerle valide . Esse non valgono per la loro antichità , tant' é che il sovrano può cambiarle quando e come gli pare e piace .

La rivoluzione inglese nasce nel momento in cui il parlamento rimprovera al sovrano di aver rinnegato alcuni diritti tradizionali : secondo il parlamento certi diritti neanche il sovrano poteva toccarli . Ma Hobbes si schiera dalla parte del sovrano sostenendo che egli possa tutto fuorchè mettere in pericolo lo Stato stesso e i cittadini : ma quando mette in pericolo lo Stato e i cittadini , la sovranità si disfa da sola proprio perchè non più in grado di garantire la sicurezza , obiettivo per cui era stata creata .

Quindi Hobbes con le sue idee ha fondato il nucleo teorico dell' assolutismo affermando due cose :

1 ) che non esiste alcun diritto prima della costituzione dello stato civile : nello stato di natura , infatti , vige il diritto del più forte e ciascuno é nemico di tutti ( homo homini lupus , dice Hobbes riprendendo le parole di Plauto ) : lo Stato civile , per severo e intransigente che possa essere , é l' unica vera fonte del diritto e così come fornisce ai cittadini alcuni diritti può anche sottrarglieli senza dover rendere loro conto ( dovrebbe se questi diritti esistessero a monte dello Stato civile ) ; se Hobbes ragiona nell' ambito dello stato naturale , come dice Bobbio , lo fa solo per poter parlare del giuspositivismo in modo che tutti possano comprendere .

2 ) Le modalità del contratto sociale previsto da Hobbes sono il fondamento stesso dello Stato assoluto : il fondamento dello Stato per Hobbes é il consenso ( e per questo egli non risultava troppo gradito alla monarchia ) ; ma il contratto per Hobbes non viene stipulato tra il futuro sovrano e tra i futuri sudditi , come dirà invece Locke : per Locke , essendo stipulato tra sovrano e sudditi , entrambi hanno dei doveri e nel momento in cui il sovrano o il popolo li trasgrediscono si devono prendere provvedimenti ( se li trasgredisce il sovrano il provvedimento é la guerra civile ) .

Ma nella concezione hobbesiana , a stipulare il contratto sono solo i cittadini , che decidono di privarsi di tutti i diritti per garantirsi quello alla sicurezza : il futuro sovrano non stipula alcun contratto , egli si limita a raccogliere dei diritti abbandonati senza stipulare contratti ; non avendo stipulato un contratto , egli non deve sottostare ai dettami di tale contratto , ai quali invece debbono obbedire i sudditi che l' hanno stipulato .

Ecco allora che il sovrano é assoluto ( dal latino absolvo ) , ossia slegato dagli obblighi che invece hanno i cittadini semplicemente per il fatto che lui non ha siglato alcun contratto , ma ha raccolto i diritti di cui il gruppo si é privato e gli ha ceduto affinchè lui , col suo potere smisurato , garantisca loro il diritto alla sicurezza : ed é l' unica cosa che il sovrano deve garantire , tutto il resto dipende dal suo arbitrio . Il fatto che il sovrano sia svincolato da ogni dovere porta Hobbes a proclamare il divieto di ribellione : il sovrano , proprio perchè non l' ha stipulato , non potrà mai rompere il contratto e ogni suo atto i sudditi devono considerarlo come se compiuto da loro stessi visto che essi hanno volontariamente delegato a lui i loro diritti.

La ribellione sarebbe una contraddizione logica al pari di quando si manda qualcuno a rappresentarci in un' assemblea di condominio e noi ci opponiamo alle scelte da lui prese : gli abbiamo delegato il nostro potere e il suo volere é quindi il nostro volere . Quando il sovrano fa qualcosa é come se lo stessi facendo io suddito che gli ho affidato il potere di mia iniziativa . Ribellarsi é una contraddizione logica : é come fare un qualcosa e non voler farlo .

L' opera più famosa di Hobbes , in cui egli esprime tutte le sue teorie politiche é il Leviatano , che prende il nome da un mostro mitologico dell' Antico Testamento ; é interessante notare che oltre al Leviatano , Hobbes scrisse un' altra opera ( meno famosa ) , intitolata Behemoth : anche Behemoth é un mostro biblico , però , a differenza di Leviathan , é fortemente negativo e simboleggia la ribellione che , come detto , per Hobbes é una contraddizione logica : quindi Behemoth , la ribellione , é un mostro distruttivo , che va assolutamente vinto .

Il Leviatano , titolo dell' opera , non é altro che lo Stato stesso : nel frontespizio della prima edizione dell' opera compare un curioso disegno : un grande uomo con la corona sul capo che é a sua volta composto da tanti piccoli omini ; lo Stato per Hobbes non é altro che un insieme di corpi e , poichè il corpo é spiegabile in termini meccanicistici , così deve essere spiegato anche lo Stato ( che é un insieme di corpi , un corpo gigante composto da corpi piccoli ) : ricordiamoci che Hobbes é riduzionista . Lo Stato , ossia l' aggregazione dei cittadini , viene presentato come un mostro positivo , come un " Dio in terra " : lo Stato é quella realtà , spiega Hobbes , dalla quale , subito dopo Dio , ci si devono aspettare i beni maggiori : é un vero e proprio Dio sulla terra .

Ciò non toglie che questo Dio terreno venga presentato come un mostro , dipinto cioè in termini ambigui : é sì la realtà da cui ci si devono aspettare grandi beni , ma lo é proprio perchè dotato di potere immenso ( i cittadini gli cedono tutti i loro diritti ) e Hobbes non può nascondere che sia comunque un qualcosa di aggressivo e terribile . Ma il fatto che sia terribile non implica che debba essere evitato : é e rimane l' unico mezzo per non piombare nello stato di natura , dove vige il diritto del più forte . Questo spiega , tra l' altro , perchè Hobbes apprezzasse un "rivoluzionario" come Cromwell : ciò che conta é che ci sia un potere forte , non importa di qual natura : il potere valido é quello che c' é , purchè sia potente e purchè ci sia .

http://www.filosofico.net/hobbes105.htm



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MessaggioInviato: 30/11/2013, 19:32 
In Italia siamo sottoposti alla Capitis Diminutio Maxima, che equivale, in base all’antico Diritto Romano, (sostanzialmente rimasto immutato nel corso dei secoli) alla riduzione in schiavitu’, all’alienazione dei Diritti Umani fondamentali.

I giuristi romani distinguevano tre specie di capitis deminutio: maxima, minor o media, e minima. La capitis deminutio maxima riguarda lo status libertatis che si aveva quando taluno perdeva sia la cittadinanza che la libertà.

Nel video, a partire dal minuto 2.56 un’esempio chiarificatore (in Inglese, ma abbastanza comprensibile).



Osservate adesso i vostri documenti: Codice Fiscale, Carta d’identita’, i contratti con le Multinazionali, le carte di credito e cosi’ via e verificate; noterete che in tutti questi documenti il Vostro Nome e Cognome e’ scritto tutto a caratteri maiuscoli; se vi trovaste a chiedere alla vostra banca il perche’ di questa scrittura l’operatore rispondera’ che il sistema non puo’ correggere le impostazioni.



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MessaggioInviato: 01/12/2013, 13:00 
"La servitù moderna è una servitù volontaria, consentita dalla massa degli schiavi che strisciano sulla superficie terrestre. Comprano liberamente tutti i prodotti che li asservono ogni giorno di più. Si aggrappano spontaneamente ad un lavoro sempre più alienante, generosamente concesso soltanto se "fanno i bravi". Scelgono loro stessi i padroni che dovranno servire. Perché questa assurda tragedia sia potuta accadere, prima di tutto è stato necessario sottrarre ai membri di questa classe ogni consapevolezza del proprio sfruttamento e della propria alienazione. Siamo di fronte ad una classe totalmente asservita ma che non sa di esserlo, anzi, che non vuole saperlo. Ignorano quindi la ribellione, che dovrebbe essere l'unica reazione legittima degli oppressi. Accettano senza fiatare la vita pietosa che è stata decisa per loro. La rinuncia e la rassegnazione sono le cause della loro disgrazia. Questo è il brutto sogno degli schiavi moderni che non chiedono, in definitiva, che di lasciarsi andare nella danza macabra del sistema dell'alienazione."

(Jean-François Brient)

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Nessuno è così schiavo come chi crede falsamente di essere libero. (Goethe)
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MessaggioInviato: 24/02/2014, 23:01 
IL Libero Arbitrio, le tre Bolle papali e la Sovranità individuale perduta
di Salvatore Di Benedetto

Siamo tutti a conoscenza dei numerosi e gravi problemi che in questa epoca affliggono tutti i popoli del mondo. Povertà, mancanza di risorse primarie, guerre e massacri caratterizzano numerose aree del pianeta. In Europa la situazione non è così drammatica, ma giorno dopo giorno sembriamo essere impotenti innanzi all’inesorabile abbassamento della qualità della vita di ogni essere umano. Oggi più che mai vediamo persone che perdono la proprietà delle loro case, delle loro attività commerciali per debiti accumulati verso il sistema bancario. Si sentono ogni giorno notizie di uomini che si tolgono la vita non sopportando l’umiliazione di non riuscire a restituire alla banca il prestito che avevano ricevuto. Sappiamo di famiglie che non riescono a sfamarsi tutti i giorni, e persone a noi care costrette ad abbandonare la terra in cui sono nati e sperare di trovare fortuna altrove.

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Nonostante ciò la gente è costretta a lavorare spesso più di otto ore al giorno per guadagnare un pugno di soldi che non le basta nemmeno per poter vivere dignitosamente. Siamo passati dal “lavorare per vivere” al “vivere per lavorare”, cos’è questa se non una condizione di schiavitù? La vita degli esseri umani non è più vita, ma meccanica esistenza. Tutto ciò accade mentre i governi di ogni stato cedono sempre più ricchezze nazionali a banchieri privati che hanno il controllo su tutte le monete dei paesi e quindi, di fatto, hanno il controllo politico e materiale su quei paesi. Molti liberi ricercatori hanno già scoperto e realizzato che un gruppo di famiglie ha costruito nel corso dei secoli un impero invisibile che opera nell’ombra e domina il mondo controllando tutte le istituzioni che gestiscono ogni ambito della nostra vita. E’questo gruppo oligarchico che ha pianificato e messo in atto la crisi finanziaria che sta degradando l’Europa e non solo.


E’di fondamentale importanza capire che tutto questo sta accadendo grazie al nostro consenso. Pensare di non poter far nulla per uscire da questa brutta situazione è solo un alibi, una scusa per non ammettere a noi stessi la nostra mancanza di coraggio. E’vero invece questo: il dominio dei pochi sui molti, per esistere, ha bisogno del consenso. Anche se non sembra, l’Elite mondiale (d’ora in poi chiamerò così gli individui che hanno il potere su tutte le Nazioni) cerca sempre di agire solo dopo aver manipolato le opinioni dei popoli, in modo che essi condividano le sue decisioni. La sua priorità, quindi, è ottenere il loro consenso. Per tutti i membri di questa Elite il consenso non è solo importante, è indispensabile, perché sanno benissimo che l’Universo è regolato dalla Legge del Libero Arbitrio. E’una legge più grande di loro, una legge più potente di qualsiasi legge che l’essere umano possa creare. L’Universo in qualche modo reagisce in favore del libero arbitrio degli individui. Anche se in determinate situazioni ci sentiamo vittime delle circostanze, qualsiasi cosa perpetrata a nostro danno, in una certa misura, ha bisogno del nostro consenso. Facciamo qualche esempio d’applicazione di questa legge universale partendo da casi semplici, quelli che riguardano più da vicino ognuno di noi quotidianamente: un uomo che fa violenza sulla propria moglie, per continuare a commettere questo deplorevole gesto, ha bisogno che lei continui a rimanere sotto il suo stesso tetto, ha bisogno che non sporga denuncia contro di lui e possibilmente che non ne parli con nessuno. Altro esempio: quando la banca vuole pignorare i nostri beni, può agire grazie al contratto che noi abbiamo firmato.

Ecco il nostro consenso.

Nei casi in cui l’Elite mondiale è costretta ad agire infrangendo questa legge chiamata “del consenso” o “del libero arbitrio”, sa che subirà pesanti conseguenze, per questo fa di tutto affinché i popoli siano complici delle sue gesta criminose. Inoltre, privando gli altri del libero arbitrio, essa sa che andrebbe incontro alla completa perdita dell’onore e questo equivale ad un suicidio spirituale per le leggi dell’Universo. E’ importante anche capire questo concetto dell’onore. Addirittura nella criminalità organizzata esiste l’onore e viene tenuto in alta considerazione. Anche nelle sette sataniche esiste l’onore, esistono delle precise regole di gioco. Perfino il satanista che deve compiere un sacrificio umano è obbligato a scegliere la vittima che è la prima ad andare verso di lui, quella che si sente inspiegabilmente attratta dal suo carnefice.

Dopo aver compreso questi importanti principi dell’Universo, possiamo adesso studiare come l’Elite mondiale abbia costruito nel corso della storia un sistema e una società capaci di renderci schiavi tramite il nostro stesso consenso, senza bisogno, quindi, d’infrangere il nostro libero arbitrio. Per far questo ha creato un sofisticato sistema di leggi che funziona secondo alcuni canoni (da cui la parola “diritto canonico”). Prima di procedere è fondamentale capire come funzionano i canoni più importanti. Uno di questi stabilisce una scala che dà diversa priorità ai vari tipi di Diritto. Al gradino più basso vi è il Diritto Positivo, si tratta di tutti i vari tipi di legge: nazionali, internazionali, amministrative, private ecc. Questo è l’unico livello di Diritto con cui l’Elite vuole farci operare, poiché grazie alle norme in esso contenute riesce ad incastrarci nei nefasti meccanismi del sistema.

Ancor di più cerca di dar conoscenza solo delle leggi nazionali, lasciando quelle internazionali come il Codice Marittimo o il Codice Commerciale Uniforme, prerogativa di pochi prescelti, dato che tali leggi scavalcano quelle nazionali. Un gradino più in alto troviamo il Diritto Naturale, è quello che ci identifica come esseri viventi abitanti del pianeta Terra e per tanto ci dà diritto a poter adempiere a tutti i nostri bisogni primari, come avere del buon cibo e poter bere acqua pulita. Già chi è a conoscenza e riesce a usare questo tipo di Diritto riesce a sfuggire a molte gabbie in cui la società odierna cerca di rinchiuderci. Al di sopra di tutto vi è il Diritto Divino. Il Diritto in quanto tale discende dal divino Creatore. L’Elite utilizza il tema della divinità per giustificare le leggi esistenti, allo stesso modo di come i Faraoni dell’antico Egitto giustificavano il loro dominio sul popolo proclamandosi discendenti degli antichi Dei venerati in quelle terre. Per questa ragione l’Elite ha fatto discendere tutte le leggi direttamente o indirettamente dalla legge divina. Il Diritto Divino però non è riservato solo a pochi eletti, in realtà esso riconosce ogni essere vivente come parte della creazione, come parte della divinità ed è quello che dà ad ognuno di noi il diritto alla vita, il diritto a poter fare delle scelte secondo la propria volontà. In questo livello le leggi non sono scritte, ma sono intrinseche, immutabili e innate all’interno di ogni essere vivente. L’Elite mondiale è costretta a riconoscere il Diritto Divino a chiunque abbia la consapevolezza di poterlo usare, proprio per non violare il libero arbitrio di ogni essere umano. Un uomo che ricorda e impara ad utilizzare questo livello di Diritto, diventa letteralmente un incubo per i padroni del mondo, dato che sarà immune alle frodi e alle falsità del sistema, e non sarà più intrappolabile tramite le leggi del Diritto Positivo, a meno che non commetta atti disonorevoli.

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Proseguendo nella lettura questi concetti saranno più chiari. Un altro canone, di cui è importante capire il funzionamento, è quello che chiamiamo: Avvertimento – Silenzio – Assenso. Tutto il sistema ha sempre funzionato secondo questo principio. Ad esempio quando la banca cambia le condizioni di un accordo, è obbligata a mandare un documento di trasparenza bancaria, quello costituisce l’avvertimento. Se non si risponde (e molta gente non lo legge nemmeno) si è rimasti in silenzio e si è dato l’assenso. Da questo principio se ne ricava un parallelo che dichiara: Qualsiasi affermazione se non viene contestata diventa valida. Ad esempio quando si riceve una multa, una sanzione ingiusta e viene fissata un’udienza, se non ci presentiamo alla corte il peggio sarà nostro. Adesso sarà chi di dovere a decidere per noi, cioè senza di noi. Quest’ultimo principio ci chiarisce una caratteristica fondamentale di tutti i canoni: i canoni sono norme o principi che traggono valore dal fatto di non essere stati mai contestati. Da notare che il 99% delle procedure giudiziarie si basa sul presupposto di qualcosa, ma il 99% degli esseri umani non si preoccupa di comprendere quali siano queste presupposizioni e non si preoccupa di rifiutarle.

Accettiamo ciecamente tali procedure giuridiche che intrappolano le persone anche se si tratta di meccanismi fraudolenti. Siamo noi che diamo loro il permesso di infliggerci una “punizione”. In altre parole il sistema è ancora adesso basato sul sacramento della confessione, proprio come ai tempi dell’Inquisizione, cioè è indispensabile che noi accusiamo noi stessi. In mancanza di questo atto di auto accusa non si può procedere. Ancora una volta un aspetto ecclesiastico è introdotto nel sistema giuridico, sarà presto chiaro che questi due ambiti della nostra vita, ma anche tutti gli altri, sono collegati fra loro e non possono essere compresi e intrapresi separatamente. Di seguito gli ultimi tre canoni che voglio evidenziare, riconosciuti universalmente validi perché nessuno ha mai detto che non devono essere, e che, come concorderete, sono largamente condivisibili: Tutti i debiti devono essere pagati; Tutti i contratti devono essere onorati; Tutte le controversie portate di fronte alla legge devono essere risolte di fronte alla legge. Questi canoni di per sé non costituiscono un male, bisogna però capire il modo in cui vengono utilizzati per togliere le nostre libertà.

Tutto iniziò con l’espandersi dell’Impero Romano e la Chiesa di Roma. Nel continente europeo, prima del dominio dei romani, vivevano popolazioni di culture avanzatissime e altamente spirituali come i Celti. A parte tutte le conoscenze astrologiche, astronomiche, spirituali ecc. i Celti non scrivevano il Diritto, non avevano leggi scritte. Scrivere le leggi era considerato disonorevole secondo la loro visione della vita. Per loro la parola era la legge e la legge era vivere in armonia con la natura e gli uomini, gli uni con gli altri. Essi rappresentano una delle culture più avanzate che esistessero a quei tempi e probabilmente ancora fino ad oggi. Macchiato dall’infamia deve essere stato il giorno in cui i Celti videro arrivare, nelle terre dove vivevano, legioni e legioni di soldati romani ignoranti, presuntuosi e già dominati e manipolati dalle famiglie oligarchiche di quei tempi che, generazione dopo generazione, hanno mantenuto il loro potere fino ad oggi. Incredulità e sconcerto devono aver provato sentendo i romani esclamare affermazioni come: “Adesso questa terra è nostra!”. Per le popolazioni come i Celti la terra non si poteva possedere, della terra si poteva solo essere “custodi”, ed essere custodi di un pezzo di terra non rappresenta un titolo ma una responsabilità.

I Celti avevano un sistema di rilevamenti periodici con cui dovevano riferire al resto della tribù o del clan, in che condizioni si trovava la terra. Rilevavano se i confini erano in ordine, se le condizioni della terra erano ancora buone, in salute ecc. A dispetto di questa condotta ammirevole, i romani dichiararono che avrebbero iscritto quelle terre in un registro conservato a Roma e il proprietario di tali terre poteva essere solo un cittadino romano. Se per i Celti scrivere le leggi era disonorevole, l’idea di un registro della terra sarà stata un abominio! Eppure sul sistema dei registri i romani hanno creato il loro impero. L’impero Romano è stato interamente costruito su un sofisticatissimo e cervellotico sistema di registri che intestano la proprietà della terra a nome dei cittadini romani. Essi non portavano valore, non volevano lavorare quelle terre, non volevano arricchire il valore di quei luoghi. Ciò che portavano era prepotenza e parassitismo. Il loro sistema della proprietà è stato strutturato con un preciso metodo che vige ancora oggi. L’Elite mondiale da sempre sa che la proprietà è un concetto fittizio. Poniamoci una domanda: Come possiamo avere proprietà di un pezzo di terra? La terra, i fiumi, i laghi, i mari appartengono al pianeta. Quando noi non ci saremo più continueranno ad esistere anche senza di noi. Ma anche una casa, come possiamo fisicamente possedere una casa? Come possiamo fisicamente possedere un’automobile? Tutte le cose per cui esistono titoli di proprietà, la terra, la casa, l’automobile, sono titoli fittizi, costituiscono diritto d’uso. Non possiamo possedere queste cose però possiamo possedere un titolo di proprietà che in realtà costituisce diritto d’uso.

Lo usiamo finché siamo vivi.

Cosa succederà a quella cosa quando noi non ci saremo più? In mancanza di precise disposizioni testamentarie non dipenderà più da noi. Così la casa fisica, quella fatta di mattoni, cemento ecc., e la casa intesa come titolo sono due cose diverse. Ne segue che ogni proprietà costituisce un diritto d’uso associato ad un trust, cioè ad un sistema fiduciario. Questo trust prevede che ci siano tre parti in gioco: un esecutore, un amministratore e un beneficiario. L’esecutore è sempre quello che concede il titolo ed è sempre lo Stato. L’amministratore è quello che amministra il titolo e nel caso di una casa ad esempio, probabilmente è il catasto. Il beneficiario è quello che poi effettivamente gode del bene, cioè il così detto “proprietario” di quel bene. L’Impero Romano non è mai finito. Non solo l’Italia, ma tutto il mondo vive ancora adesso nel sistema dell’Impero Romano, cioè nel sistema che abbiamo oggi di organizzazione della proprietà, del diritto, del denaro e della politica. Come già accennato tutti questi ambiti sono collegati fra di loro e non si possono separare. Ora veniamo al punto fondamentale.

L’impostazione dell’attuale sistema nasce il 18 novembre del 1302, che è la data dell’emanazione della Bolla Papale (comunicazione ufficiale in forma scritta con il sigillo del Papa) scritta da Papa Bonifacio VIII, che aveva come titolo: UNAM SANCTAM ECCLESIAM (Unica Santa Chiesa). Bonifacio VIII è considerato uno degli uomini più malvagi e corrotti di tutti i tempi. Anche il sommo poeta Dante Alighieri lo colloca nel punto più profondo dell’inferno nella sua opera “La Divina Commedia”. Questa Bolla Unam Sanctam Ecclesiam creò il primo sistema di trust, il primo sistema fiduciario valido ancora oggi. Bonifacio VIII, in questa Bolla, afferma che Dio aveva affidato tutti i titoli e tutte le proprietà della Terra al Vaticano. Questa affermazione non venne mai contestata, quindi, se avete letto attentamente i canoni descritti in precedenza, capirete il motivo per cui divenne valida.

Il Vaticano nomina perciò l’esecutore, l’amministratore e il beneficiario di questa struttura fiduciaria. L’esecutore è l’Ordine Minore dei Francescani unito con l’Ordine dei Gesuiti ed è ben visibile nello stemma sulla pubblicazione della Bolla. L’amministratore è il Papa e i beneficiari di questo trust sono tutti gli uomini del mondo. Vediamo di capire bene il significato di questa affermazione Papale. La Bolla Unam Sanctam Ecclesiam utilizza la metafora del Diritto Marittimo (o Diritto dell’Ammiragliato valido ancora oggi) e afferma che la prima e Unica Santa Chiesa di tutti i tempi è l’Arca di Noè. La Bibbia ci racconta che col Diluvio Universale tutto il mondo era sommerso dalle acque e l’unica cosa che si levava al di sopra delle acque era l’Arca di Noè. Quindi tutti gli esseri umani, a partire da quel giorno certificato dalla Bibbia, adoperata come Codice di Diritto Nautico, sono considerati dispersi in mare.

E poiché i dispersi in mare sono impotenti ed inermi, il Papa reclama tutta l’autorità, tutta la proprietà, sia spirituale che temporale fino a quando i “dispersi” torneranno a reclamare i loro diritti. Cosa che finora non è mai avvenuta perché tutte le nazioni contemporanee, discendono ancora oggi da questo sistema giuridico. Questo sistema si autogiustifica con il Diritto Divino, ecco perché non si può parlare di politica, di finanza, di diritto senza parlare di religione. Il secondo trust, creato sempre in Vaticano, risale all’8 gennaio del 1455, cioè circa 150 anni dopo la Bolla di Bonifacio VIII. Questa seconda Bolla è di natura testamentaria, cioè il Papa dispone, al momento della sua morte e della morte dei futuri Papi, come deve funzionare il diritto d’uso di tutti i privilegi e di tutte le proprietà derivanti dalla Bolla precedente di Bonifacio VIII. Testamento di cui l’esecutore è la Curia Romana, l’amministratore è il Collegio dei Cardinali e il beneficiario questa volta è il Re, sulla terra di proprietà del Papa. Ricapitolando: Dio ha dato tutto il mondo al Papa e il Papa concede pezzi di questo mondo ai Re che da quel momento diventano Re per mandato divino. Questa Bolla del 1455 si chiama ROMANUS PONTIFEX (Il Romano Pontefice) e fu scritta da Papa Niccolò V.

Appena 30 anni dopo circa, il 21 giugno del 1481, viene scritta la terza Bolla da Papa Sisto IV chiamata AETERNI REGIS (Re eterno), che si diversifica di poco dalla Bolla precedente, in quanto il “bene” concesso ai Re non è più la terra ma sono gli esseri umani che abitano quella terra, i quali da quel momento vengono considerati incompetenti, incapaci e dunque soggetti ad amministrazione coatta. In realtà questa Bolla di Sisto IV realizza la visione illuminata di Bonifacio VIII in cui gli esseri umani sono dispersi in mare, quindi nulla ci appartiene, siamo in bancarotta perché non siamo mai tornati a reclamare i nostri diritti e quindi è lo Stato che deve gestire le nostre vite per il nostro bene. Questo è il sistema in vigore ancora oggi che ci rende schiavi consenzienti dato che nessuno ha mai osato sfidare e contestare le tre Bolle Papali.

Un altro aspetto molto inquietante di queste tre Bolle è che le originali non sono visibili. Questo perché fino al XVIII secolo il Vaticano scriveva le proprie Bolle non su carta, che era considerato un materiale privo di vita e quindi privo di valore. Per essere considerate valide dovevano essere scritte su un materiale vivente. Erano perciò firmate col sangue e scritte su pergamene fatte di pelle umana. Se quanto ho appena affermato può sembrare assurdo, faccio presente che la recente ratifica inglese del Trattato di Lisbona (che è un crimine nei riguardi di tutti i popoli europei) è stata firmata dalla Regina Elisabetta utilizzando una pergamena fatta di pelle di capretto, poiché la Regina, come beneficiaria di un diritto Divino, non può firmare un documento “morto”. La storia notifica che le Bolle Papali in particolare, erano scritte su pelle di bambini. Questo spiegherebbe perché sarebbe imbarazzante per il Vaticano mostrare le originali. A questo punto qualcuno potrebbe obiettare che oggi i Re non ci sono più e che ufficialmente viviamo in Nazioni democratiche, per cui il contenuto di queste tre Bolle Papali non fa contesto. Non è così purtroppo, e ora si capirà il perché.

Nel 1933 c’è stata la bancarotta concordata di quasi tutte le Nazioni occidentali, che hanno azzerato i propri debiti e hanno proibito a tutti i cittadini di possedere oro. L’oro è stato concentrato nelle mani degli Stati e gli Stati lo hanno convogliato in un unico deposito, per custodire il quale è stata fondata la BIS (Bank for International Settlement) , la Banca per le Transazioni Internazionali. La BIS ha sede in Basilea, in Svizzera ed è stata fondata e controllata da… i Gesuiti e i Cavalieri di Malta, due ordini gestiti dall’Elite mondiale. Come per tutto il resto queste informazioni sono facilmente verificabili sempre per il libero arbitrio. In questo stesso anno le Nazioni diventarono società di Diritto Privato registrate presso la SEC (Security and Exchange Commission) di New York, che è l’equivalente della nostra CONSOB, cioè l’organismo che ha il compito di vigilare sulla Borsa Valori.

Queste società di Diritto Privato chiamate Nazioni, apparentemente pubbliche e repubbliche, ma in realtà privatissime, possiedono oggi il diritto di proprietà sulle persone nate in quello stato in base alle tre Bolle papali che vi ho descritto. Il primo pensiero che viene in mente è: “Non è possibile! Non di certo l’Italia che è una Repubblica fondata sul lavoro e che ha la sua meravigliosa Costituzione!” Mi ci sono voluti pochi minuti di ricerca per realizzare che invece è così. Andate a controllare voi stessi sul sito della SEC per trovare la registrazione e il numero di registrazione di “ITALY REPUBLIC OF” Company Registration Number 0000052782, con tanto di documenti di quotazioni in borsa, cessioni di quote ecc. Eccovi il link: http://www.sec.gov/cgi-bin/browse-edgar ... 0000052782. Credo sia chiaro quanto è grave la situazione, l’Italia non è una Repubblica libera, ma una compagnia privata che possiede il diritto di proprietà delle persone nate sul suo territorio. Abbiamo però detto in precedenza che la proprietà costituisce un diritto associato ad un trust, un atto fiduciario. Proprio perché i padroni del mondo sanno benissimo che la proprietà è un concetto fittizio, e quindi anche le persone si possono possedere solo con un titolo di proprietà che conferisca diritto d’uso. Ebbene, al momento della nostra nascita, senza essere stati avvisati, è stato creato un trust che ha per oggetto la nostra esistenza in vita.

E i nostri genitori hanno avallato e firmato questo trust senza essere stati informati della sua reale essenza. Guarda caso è proprio negli anni ’30 che divenne obbligatorio registrare le nascite (regis-trare = consegnare al Re), per appropriarsi così del consenso dei genitori, anche se in questo caso non sono stati doverosamente informati. Ecco perché questo sistema è, in parte, fraudolento. In realtà il Certificato di Nascita è un avvertimento, perché è la costituzione di una personalità fittizia che non appartiene a noi, ma alla Corporazione in cui siamo nati. Se qualcuno ancora pensa che questo certificato ci appartiene, basta andare in una qualsiasi anagrafe di competenza e chiedere l’originale del certificato. Ci verrà detto che possiamo averne una copia, un estratto, ma non l’originale. Con la creazione del Certificato di Nascita si costituiscono due entità (proprio come l’esempio fatto precedentemente della casa fisica di mattoni e la casa intesa come titolo di proprietà che ha bisogno di un esecutore, un amministratore e un beneficiario), che sono l’essere umano in carne ed ossa e la persona, che è una parola che deriva dal Latino e si può leggere “per-sona” cioè “ “attraverso i suoni”. Si tratta di una maschera che veniva usata anticamente nelle rappresentazioni teatrali e che si esprimeva attraverso i suoni. Per cui la “persona”, a differenza dell’essere umano, è un intermediario fittizio, una finzione giuridica, quindi un trust. Questo trust è creato secondo le Leggi Marittime e dell’Ammiragliato che trascendono sempre le leggi delle varie Nazioni e che costituiscono la giurisprudenza segreta dei potenti e dell’Elite. Di questo trust che viene creato al momento della nascita, sulla nostra esistenza in vita, l’esecutore è sempre un organo dello Stato, il beneficiario è la Società di Diritto Privato (corporazione) chiamata Repubblica Italiana. Ma di cosa è beneficiaria?

Questo è l’aspetto più importante. E’ beneficiaria di un bond, cioè di un titolo che viene emesso al momento della nostra nascita e che attualmente viene stimato approssimativamente intorno ai 2 milioni di dollari. In pratica lo Stato crea alla nostra nascita 2 milioni (un bond o titolo) e il collaterale di questo bond, di questo denaro, praticamente, è la nostra esistenza in vita, la nostra forza lavoro (sempre meno pagata così ci guadagnano di più), cioè valore reale. Il fatto che da quel momento si presuppone che lavoreremo e che le nostre vite saranno al servizio dello Stato funge da collaterale. Ecco come ci hanno schiavizzato. Questa equivalenza riassume tutto: nascita = creazione di un bond e di denaro fittizio = collaterale è la nostra esistenza in vita e forza lavoro = schiavitù. Il “nostro bond” (che naturalmente non è nostro) è depositato alla SEC come security o titolo fiduciario ed entra a far parte del patrimonio di quella Compagnia Privata registrata in modo ingannevole come Repubblica Italiana. Manca ancora la terza parte per dar vita a questa finzione giuridica: l’amministratore, quello che per contratto (certificato di nascita in questo caso) si accolla l’obbligo di prendersi cura del “bene”. Ogni qual volta che qualsiasi autorità (dal carabiniere al Giudice della Corte Costituzionale) ci domanda: “è lei… (nome e cognome)? E noi rispondiamo “si”, in quel preciso momento ci siamo autonominati amministratori di quel trust. Siamo quindi caduti nel tranello che ci hanno teso fin dalla nascita, perché nella finzione hanno bisogno che noi ci crediamo gli amministratori di quel trust, nella realtà invece, noi e quel trust che porta il nostro nome, siamo due entità completamente distinte e separate. L’essere umano in carne ed ossa si scrive con le iniziali maiuscole e le altre lettere minuscole, la persona giuridica invece si scrive con tutte le lettere maiuscole.

Controllate tutti i vostri documenti d’identità, le comunicazioni bancarie, il tesserino sanitario ecc. Sono tutti scritti col vostro nome e cognome a lettere maiuscole perché si possono riferire solo al vostro titolo fittizio, al vostro trust, non all’essere umano. Se provaste ad esempio ad andare in banca e chiedeste all’impiegato di scrivere il vostro nome con le iniziali maiuscole e il resto minuscolo, sarà costretto a rispondervi che è impossibile perché il sistema non lo permette.

Quindi, adesso forse capirete meglio cosa volevo dire prima quando parlavo del consenso che noi diamo. Se il 99% del Diritto è basato sulla presupposizione, si presuppone che qualcosa sia vero e nessuno mette in discussione quella presupposizione, allora abbiamo acconsentito a renderla vera. Funziona così perché, come già spiegato, il sistema è ancora basato sul perverso meccanismo della “confessione”, quindi ha bisogno che noi accusiamo noi stessi, cioè è basato sul nostro consenso, sul libero arbitrio! Ha bisogno che noi accusiamo noi stessi di cosa? Del “peccato”. E cos’è questo peccato? La frode! L’utilizzo del nome che non ci appartiene, quel nome che da quando siamo nati è stato scritto a lettere maiuscole e che è una proprietà dello Stato, che ci ha messo in condizioni di usare fraudolentemente. Nel momento in cui lo usiamo dichiariamo: che siamo nati privi di diritti, che siamo in bancarotta, perché la nostra vita, il nostro nome e la nostra esistenza sono gestiti da altri che non siamo noi; siamo perciò, da quando siamo nati, in un regime di amministrazione controllata. Ancora peggio, secondo il Codice Marittimo siamo nati dispersi in mare, perché questo dicono le Bolle Papali, sulle quali si basa tutto il sistema; non siamo mai riusciti a raggiungere la terraferma, in modo da poterci alzare in piedi e affermare: “Io sono un essere umano libero davanti a Dio”. E’ usando la giustificazione di Dio che l’Elite fa di noi ciò che vuole.

Difatti le Bolle Papali e tutti i tipi di leggi sono giustificate per mandato divino. Il Diritto è sempre di provenienza Divina. Noi siamo creature divine e l’Elite lo sa benissimo, i suoi rappresentanti non possono quindi creare un Diritto fittizio, hanno assoluto bisogno di far discendere il loro Diritto da Dio, il loro Dio, chiunque esso sia. Se noi utilizziamo il loro stesso Dio, ci siamo autodefiniti incapaci. Pensate la perversione che caratterizza questi inquietanti individui: ci hanno messo in condizioni tali per cui se utilizziamo ciò che loro ci hanno detto di utilizzare, diamo conferma di non essere in grado di prenderci cura di noi stessi. Quindi ricapitolando: usano una Società di Diritto Privato, quotata, fingono che sia uno Stato, un ente pubblico, e lo usano per fare profitto attraverso la nostra esistenza, oggetto di quell’entità fittizia scritta tutta a lettere maiuscole, quotata alla SEC. Il concetto è che se noi accettiamo questo presupposto, ci autodefiniamo inetti, bisognosi di essere amministrati in modo coatto, perché oltre ad essere dispersi in mare e quindi senza diritti, non sappiamo neanche chi siamo! Per assurdo, ogni autorità, infatti, deve chiederci di identificarci, altrimenti non ci può toccare nemmeno con un dito, non avrebbe la giurisdizione per farlo (si parla di Diritto Amministrativo, Tributario, Civile ecc. Con il Codice Penale è un po’ diverso). I tribunali sono tribunali di Diritto Privato, quindi tribunali aziendali, perché l’Italia è un’azienda in fin dei conti. Stessa cosa vale per il denaro, le banconote “Euro”.

Loro ci hanno avvertito, sopra c’è scritto “proprietà della Banca Centrale Europea”, non è denaro nostro ma della BCE, se noi accettiamo di usarlo, come per il nome fittizio, ci autoproclamiamo incompetenti ai loro occhi. Hanno creato un sistema di governo chiamato “Cosa Pubblica”, che invece è privata, che include partiti, Parlamento, Governo, elezioni e se noi accettiamo di partecipare a questo gioco, nuovamente perdiamo l’onore, i diritti e ci definiamo bisognosi di amministrazione imposta. Come possiamo pretendere di cambiare in meglio qualcosa che non appartiene a noi ma appartiene a loro fin dall’inizio? Il nostro istinto ce lo dice d’altra parte. Alle penultime elezioni amministrative qui in Italia ha votato solo il 51% degli aventi diritto. Una persona su due ha considerato offensivo per la propria intelligenza andare a votare!

A fronte di questo immenso e, immagino, sconvolgente scenario è facile cadere in preda al panico. Probabilmente molti si rifiuteranno di credere che una cosa del genere sia possibile, negheranno a se stessi l’evidenza e useranno il loro pregiudizio come protezione psicologica senza fare alcuna ricerca di verifica. Ma con questo testo, ciò che in realtà mi auguro di aver trasmesso a tutti è questo: Non disperate! Abbiate coraggio! Dopo aver compreso tutte queste informazioni non c’è da disperarsi, ma da gioire!

L’Universo vuole che l’umanità diventi matura. Non dobbiamo andare contro la piramide del potere, perché si diventa ciò che si combatte. Invece dobbiamo solo smettere di contribuire a sostenerla, dobbiamo voltarle le spalle e privarla del nostro consenso ed essa crollerà inesorabilmente. Pensate all’atteggiamento che hanno i bambini, che essendo incompetenti dati i loro pochi anni di vita, delegano tutte le responsabilità ai propri genitori, i quali si devono prendere cura di ogni aspetto della vita dei loro bambini. L’umanità di oggi è proprio questa: infantile, immatura. Dopo aver dimenticato di far parte della Divinità, ha covato dentro di sé sensi di inferiorità e mancanza di autostima e ha delegato ogni propria responsabilità a dei “leader” che controllano ogni aspetto della sua vita (politico, spirituale, sanitario, giuridico, economico ecc) e il drammatico risultato del controllo dei pochi sui molti è davanti agli occhi di tutti. Un bambino quando ha di fronte qualcosa che non gli piace, qualcosa che reputa ingiusto, va a protestare e a lamentarsi dai genitori, i quali hanno anche la prerogativa di poter far smettere il suo lamento con uno schiaffo, dato che il bimbo è sotto la loro amministrazione.

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Allo stesso modo noi, infantili quali siamo, quando c’è qualcosa che non va, quando c’è qualcosa che riteniamo ingiusto, andiamo a protestare e a lamentarci dalle autorità, le quali hanno la prerogativa di poter prenderci a manganellate dato che siamo sotto la loro amministrazione. Pretendiamo dalle autorità le soluzioni ai nostri problemi quando invece degli esseri maturi non pretendono soluzioni da altri, ma le cercano personalmente e ,una volta trovate, agiscono senza chiedere il permesso a nessuno. Riappropriamoci quindi di tutte le nostre responsabilità e smettiamo di vivere secondo quanto ci hanno disposto le “autorità”. Possiamo creare noi i nostri modi di vivere, possiamo creare noi il nostro denaro, le nostre risorse e tutto ciò che ci serve. Possiamo farlo usando il Diritto Divino, poiché siamo anche noi creature divine come ogni altro essere nell’Universo. L’umanità si appresta a cambiare da bambina ad adulta, da infantile ed immatura a saggia, il cambiamento è già iniziato. Sempre più uomini stanno imparando ad utilizzare le stesse giurisdizioni segrete dell’Elite, Codice Marittimo e dell’Ammiragliato per far cadere le “autorità” stesse in disonore.

Sempre più uomini stanno finendo di usare ciò che non sono,cioè la finzione giuridica che ha il loro falso nome, e stanno imparando ciò che in realtà sono: Esseri divini e saggi che fanno un’esperienza umana libera! Parlando di saggezza, c’è un episodio molto famoso che fa capire quanto fossero saggi i nativi americani, un popolo che come quello dei Celti viveva in armonia con la natura. Nel 1854 il governo americano fece un’offerta per le terre dove vivevano i nativi, e secondo il sistema in cui siamo nati, in base agli usi ed ai valori che ci vengono insegnati fin da quando siamo piccoli, sarebbe dovuto succedere che il capo tribù dei nativi avrebbe dovuto destreggiarsi per far salire l’offerta di denaro su quelle terre e una volta riuscito a chiudere la trattativa ad un ottimo prezzo, tutta la gente l’avrebbe visto come un grande uomo d’affari, un capo fantastico. Ma c’è un altro sistema di valori, sempre su questo pianeta, un sistema di valori che si esprime così, con le parole di questo capo:

<<Come puoi comprare o vendere il cielo? Noi non possediamo la freschezza dell’aria o lo scintillio dell’acqua, allora come farai a comprarli da noi? Ogni pezzo di terra è sacro per il mio popolo, sacro nella loro memoria e nella loro esperienza. Sappiamo che l’uomo bianco non comprende i nostri costumi, è uno straniero che viene nella notte e prende dalla terra qualunque cosa di cui abbia bisogno. La terra non è sua amica ma sua nemica, e quando l’ha conquistata se ne va. Egli rapisce la terra dai suoi figli. Il suo appetito svilirà la terra e lascerà dietro di lui il deserto. Se l’equilibrio naturale venisse spezzato a causa del degrado ambientale, gli uomini soffrirebbero di una grande crisi spirituale, perché tutto ciò che accade alla Terra, accade ai figli della Terra>>.

E’ deludente pensare che queste parole vennero dette nel 1854, quando vedete cos’è successo da allora… Coraggio dunque! Possiamo cambiare tutto questo ora che ne siamo coscienti. Da ora in poi siamo noi i fautori del nostro destino.

http://www.oltrelacoltre.com/?p=17504



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Chi lo dice che siamo nati liberi e che non siamo merce? Se le considerazioni fatte dal tuo stesso progetto e che io sposo e condivido in pieno sono vere noi siamo si unità singole pensanti ma siamo stati concepiti come prodotto fato ad hoc per espletare una precisa funzione nata dalla necessità del produttore stesso. Siamo quindi per definizione una merce, un bene di consumo quindi non siamo nemmeno liberi perchè creati per uno scopo ben preciso e concreto. Abbiamo la parvenza della libertà, niente di più.



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Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Chi lo dice che siamo nati liberi e che non siamo merce? Se le considerazioni fatte dal tuo stesso progetto e che io sposo e condivido in pieno sono vere noi siamo si unità singole pensanti ma siamo stati concepiti come prodotto fato ad hoc per espletare una precisa funzione nata dalla necessità del produttore stesso. Siamo quindi per definizione una merce, un bene di consumo quindi non siamo nemmeno liberi perchè creati per uno scopo ben preciso e concreto. Abbiamo la parvenza della libertà, niente di più.


a grandi linee
corrisponde alla trama di matrix, il film



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=GXrnsa5ms8k[/BBvideo]

SOVRANITA' INDIVIDUALE APPLICATA A MILANO: GIUDICE ABBANDONA L'AULA!
IL GIUDICE HA ABBANDONATO L'AULA, HA ABBANDONATO LA NAVE.
CASO CHIUSO CON PREGIUDIZIO.

[align=right]Source: LiberaMenteServo - SOVRANITA' ...ANO: GIUDICE ABBANDONA L'AULA! [/align]



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TRUST: UN GIORNO IN ANAGRAFE


Dopo il video di qualche tempo fa presso il tribunale di Milano, da noi pubblicato a questo link, ecco un altro esempio di come il tema della sovranità si scontri un’altra volta con le procedure previste dal sistema: in questo caso per la registrazione di una nuova nata all’Anagrafe.

Da notare che anche in questo caso l’autore del gesto testimoniato da questa registrazione è lo stesso, ossia Salvatore della Discendenza Merlo, SOVRANO, che ringraziamo per aver aperto la strada in questa “indagine” sui meccanismi del sistema, effettuata mettendosi totalmente in gioco al fine di giungere al disvelamento della verità.

È assolutamente da ascoltare con attenzione cosa succede all’atto della registrazione, e capire la valenza giuridica di quanto viene detto, perché RIGUARDA NOI TUTTI.

Jervé

Immagine


Quando alla corporation “scappa” una finzione giuridica appena nata…

Un chiarissimo podcast che spiega come all’anagrafe, all’atto di iscrizione, si vendano DI FATTO i propri figli ad un finto stato di diritto, IN REALTA’ una società di capitali, che sulla base del certificato di nascita, forma un bel TRUST nominale, dove il neonato è il BENEFICIARIO e non l’AMMINISTRATORE del suo STESSO VALORE….Senza sapere nulla!

AUGURI AI GENITORI E AL NUOVO NATO….

Fonte: http://onepeoplefactory.org/quando-corporation-scappa-finzione-giuridica-appena-nata/

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=UIKAlaU0eUg[/BBvideo]

[align=right]Source: TRUST: UN GIORNO IN ANAGRAFE | ICONICON POST [/align]



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MessaggioInviato: 14/04/2014, 23:46 
Cita:
Wolframio ha scritto:

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=GXrnsa5ms8k[/BBvideo]

SOVRANITA' INDIVIDUALE APPLICATA A MILANO: GIUDICE ABBANDONA L'AULA!
IL GIUDICE HA ABBANDONATO L'AULA, HA ABBANDONATO LA NAVE.
CASO CHIUSO CON PREGIUDIZIO.

[align=right]Source: LiberaMenteServo - SOVRANITA' ...ANO: GIUDICE ABBANDONA L'AULA! [/align]



Non ho capito una cosa, ma qual'era la contesa?

E perchè quando chiede LEI CHI E'? Viene considerata una trappola? Lui il suo nome comunque lo dice mi pare...


p.s.: dove posso trovare informazioni e soprattutto le procedure per utilizzare a mio vantaggio l'OPPT e diventare beneficiario oltre che amministratore del mio trust? Ci vog


Ultima modifica di MaxpoweR il 15/04/2014, 00:17, modificato 1 volta in totale.


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