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MessaggioInviato: 17/05/2014, 18:45 
Già superati i 7.233.833.000 abitanti....



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Ultima modifica di fgb il 17/05/2014, 18:49, modificato 1 volta in totale.


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noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio
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Se uccidere un cristiano non è reato

di Franco Cardini

In un mondo che gronda violenza, sembra tuttavia che i cristiani (e forse, anche se non solo, in special modo i cattolici) siano vittime di attacchi che li riguardano specificamente, cioè in quanto tali. Molti casi recenti e meno recenti, ma anche recentissimi, propongono i cristiani come vittime designate, specie nei continenti asiatico e africano. Prendiamo il caso delle ragazze nigeriane che il gruppo terroristico musulmano Boko Haram intende vendere come schiave o convertire per forza. O quello dei religiosi missionari, o semplicemente testimoni di pace, uccisi.
Al riguardo è inutile darsi alla macabra computisteria funebre e cercar di stabilire se muoiano più cristiani o musulmani o altro: il punto non è affatto quello. Né si vuole qui spiegar tutto con il principio dell’ “offrir l’altra guancia”: in Asia e soprattutto in Africa, dal Libano alla Nigeria, casi di cristiani che reagiscono anche armati ce ne sono eccome. Nella storia fino al Sette-Ottocento, le Chiese e i gruppi cristiani erano tutt’altro che disarmati: e, se talvolta sono stati perseguitati, non sono mancati i casi in cui sono stati anche persecutori eccome. Dall’imperatore Teodosio alla fine del IV secolo d.C. fino ai cattolici e ai protestanti gli uni contro gli altri armati dall’inizio della Riforma fino alla “guerra dei Trent’Anni” del 1618-1648, alle “guerre stuardiste” nella Scozia primosettecentesca, alle insorgenze antigiacobine e antibonapartiste tra Vandea, Spagna, Italia e Tirolo fino al Messico degli Anni Venti, alla Spagna degli Anni Trenta e al Libano della fine del secolo scorso – e ancor oggi – cristiani al potere che perseguitano gli avversari o cristiani in armi contro i loro nemici se ne sono visti eccome.

Ma oggi il panorama è diverso. E il punto è capire perché tutto ciò non faccia notizia o ne faccia troppo poca, specie nei paesi a maggioranza cattolica o statisticamente tale. In altri termini: perché il cristianesimo è diventato l’unica religione che si possa attaccare impunemente? Perché l’anticristianesimo è rimasto l’unico pregiudizio accettabile? Perché da noi ci si scandalizza degli eventuali attacchi (magari sotto forma di semplici barzellette) contro il profeta Muhammad o contro il Corano o di muri di sinagoghe imbrattati, mentre i casi di bestemmie insulti contro il cristianesimo o, peggio, di chiese bruciate, di religiosi uccisi, di ragazze cristiane sequestrate dai fondamentalisti musulmani, di quartieri cristiani presi di mira da induisti o di chiese deturpate da scritte ingiuriose com’è accaduto di recente in Israele provocano al massimo qualche debole protesta di gruppi minoritari o una peraltro sempre autorevole denunzia del papa nell’Angelus domenicale?

La questione va storicamente inquadrata a due livelli: il primo interno a quello che siamo soliti definire “il nostro Occidente moderno”; il secondo relativo ai rapporti tra essi e le altre culture.
Al primo livello, c’è una cosa di cui dobbiamo renderci conto: noi abbiamo cessato di essere almeno da più di due secoli una “Cristianità”: vale a dire una società che si fonda sulla fede cristiana (sia pure scandita in differenti confessioni) per tutti gli aspetti della sua vita pubblica e privata. La nostra politica, la nostra economia, la nostra estetica, il nostro diritto, la nostra scienza non sono più ispirate ai valori cristiani: almeno dal Duecento, con più forza poi dal Quattro-Settecento, si è avviato il cosiddetto “processo di secolarizzazione”, che ha conosciuto episodi di semplice sganciamento dalla fede cristiana e dalla Chiese storiche ed episodi addirittura di vero e proprio anticlericalismo o anticristianesimo: e che, per molti di noi, hanno coinciso con la progressiva acquisizione della libertà di coscienza e di pensiero. Nel nostro mondo, nel quale i cristiani possono a livello individuale e privato essere anche moltissimi ma nel quale il cristianesimo non è più civicamente e intellettualmente ritenuto un valore fondante, è evidente che i cristiani possono costituire il più o meno facile obiettivo di discredito e anche di violenze senza che nessuno si levi in loro difesa.
Quanto alle altre culture (e questo vale soprattutto per i musulmani, e oggi principalmente in Africa; vale anche per gli induisti nel subcontinente indiano; il caso degli ebrei, sia d’Israele sia della “diaspora”, è differente e andrebbe trattato a parte), la questione di fondo è dolorosa, ma ohimè anche semplice. Un Occidente in progressivo corso di secolarizzazione, tra Cinque e Ottocento, ha soggiogato il mondo; esso stava discostandosi al suo interno dai valori cristiani, ma esternamente proponeva il cristianesimo come uno dei suoi connotati di fondo, e sovente la penetrazione e la conquista coloniali andavano di pari passo con l’impianto di missioni religiose. Che esse svolgessero anche una benemerita attività umanitaria, spesso riconosciuta dagli stessi nativi, e che talora i missionari addirittura facessero causa comune con essi contro i maltrattamenti di schiavisti o di sfruttatori, non toglieva che il cristianesimo fosse visto come uno dei volti dell’oppressione coloniale.

Questo pregiudizio ha avuto una vita molto lunga; e di recente ha conosciuto un triste revival in quanto rivendicato dai vari movimenti fondamentalisti. D’altronde, finché essi agivano in una direzione indiscriminatamente antioccidentale, com’è accaduto più o meno fino a qualche anno fa, il fronte era quanto meno chiaro: ricordate i discorsi di Bin Laden contro “i crociati”? Ma da alcuni anni, grazie soprattutto alla mediazione saudita, alcuni gruppi fondamentalisti (lo si è visto in Libia e poi in Siria) hanno agito di concerto con le potenze occidentali: e allora la cosa si è ulteriormente ingarbugliata.

Usciremo da questo groviglio di malintesi? E’ difficile. Per farlo, comunque, è necessario cominciar a capire – e a spiegare agli altri – due cose: primo, non è strano che i cristiani vengano perseguitati nel mondo dal momento che la persecuzione, o quanto meno l’emarginazione, sono cominciate proprio da noi in Europa. Secondo: le intenzioni delle Chiese cristiane, che pur hanno accettato di essere presenti alle varie fasi della conquista occidentale del mondo, non sono mai state funzionali a quella conquista, per quanto casi di complicità o di connivenza possano essersi verificati. Esser consapevoli di tutto ciò non servirà di per sé a mettere fine alle violenze: ma servirà a situarle nel loro più preciso contesto storico e quindi a denunziarle e a combatterle più efficacemente.

http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/cardini/



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MessaggioInviato: 18/05/2014, 09:55 
La carneficina di Boko Haram, il sangue dei cristiani perseguitati e noi cattolici tiepidi che ci stiamo adeguando

maggio 18, 2014 Luigi Amicone

Gli hashtag di Michelle Obama per le ragazze rapite dai terroristi africani sono meglio di niente. Ma dalla Nigeria al Pakistan, gli odiati e perseguitati a motivo di Cristo sono un giudizio e una domanda che ci riguarda



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Sono almeno tre anni che le bande Boko Haram (che significa “l’educazione è peccato”, curioso appellativo per un’organizzazione terroristica, no?) scorrazzano per la Nigeria settentrionale praticamente indisturbate, assaltando chiese, scuole, villaggi, trucidano cristiani senza disdegnare l’assassinio di musulmani, compiono stragi alla cieca in una escalation di terrore senza altro apparente obiettivo che la destabilizzazione tout court del paese più popoloso e ricco di petrolio del continente africano. Boko Haram è responsabile di una carneficina che, ad oggi, secondo i dati ufficiali, viene quantificata in circa 4 mila morti e in decine di migliaia di feriti, sfollati, senza tetto. Fino a ieri tale disastro era derubricato a “conflitto etnico-religioso”. E veniva registrato dalle agenzie di informazione internazionale quasi come certi cecchini annotano le loro vittime scolpendo tacche sui fucili.

Improvvisamente, dopo il sequestro, la riduzione in schiavitù e la conversione forzata all’islam di trecento studentesse, la tragedia nigeriana fa capolino nel mondo e provoca lo sdegno dell’Occidente. Non è singolare che i potenti e, dunque, i media internazionali, si sveglino solo ora? E come si svegliano se non esprimendo indignazione e mettendosi in “movimento digitale” come già accaduto con le primavere arabe e iraniane, con la piazza di Kiev e quella di Istanbul, “sognando” di risolvere le tragedie con un hashtag di Michelle Obama?

Per carità, meglio tardi e con qualsiasi strumento di sensibilizzazione piuttosto che niente e piuttosto che mai. Però è evidente, finché è solo la Chiesa a presidiare il campo di battaglia e a gridare l’sos per una catastrofe umanitaria, tutto il bel mondo virtuale volge la sua virtuosa chioma di “diritti umani” in altre storie. E possibilmente storie che includano la stigmatizzazione della stessa Chiesa cattolica.



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Pakistan-blasfemia-joseph-colony-fbMa vogliamo ricordare anche Asia Bibi e lo scempio di cristiani in Pakistan? Vogliamo fare l’elenco delle chiese distrutte, dei villaggi rasi al suolo, dei torturati e crocifissi in piazza dai tagliagole qaedisti (“ribelli” o “militanti” li chiama la lingua orwelliana dell’informazione planetaria), finanziati e supportati (almeno inizialmente) da armi e tweet democratici? Vogliamo discutere dei boicottaggi delle aziende scoperte a far lavorare minorenni nelle fabbriche asiatiche piuttosto che delle mozioni anticattoliche in sede di parlamento europeo, mentre non pare disturbare alcun traffico commerciale il fatto che a Islamabad la cristianofobia sia all’ordine delle condanne a morte, a Nuova Delhi la vita di un paria cristiano non valga un cent, a Pechino meglio allevare panda per gli zoo di Bruxelles piuttosto che nascere bambine, battezzarsi e non interessare a nessuno del mondo dei cosiddetti “diritti civili”?

I lettori di Tempi sanno come questo settimanale e il suo quotidiano web offrano informazione puntuale di questo furore anticristiano che divampa in ogni dove nel globo. Furore adeguatamente sponsorizzato dai governi dei “paesi canaglia” e da quell’“odio di sé”, secondo la formula ratzingeriana, idealmente benedetto dalle élite e dalla propaganda occidentali che raccomandano il disprezzo del cristianesimo. Com’è vero quanto ha recentemente affermato l’ambasciatore israeliano all’Onu: «I cristiani sono i nuovi ebrei», costantemente esposti a violenza e persecuzione, sia pur in diverse forme e gradazioni, in ogni angolo della terra.

C’è del mistero in tutto ciò e c’è anche l’origine di una presenza incandescente che è proprio l’opposto del tiepido accomodamento a cui noi cristiani “perbene” ci stiamo adeguando. «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia (…). Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi» (Gv 15,18-20). Dunque gli odiati e perseguitati a motivo di Cristo sono un giudizio e una domanda che ci riguarda. Infatti, chi siamo noi, i “non perseguitati”, battezzati cristiani, attivi in parrocchia, nelle associazioni, nei movimenti – noi – avvolti come in un torpore di ottusità, tiepidume, sentimentalismo, assimilazione e omologazione alla mentalità di questo mondo?

http://www.tempi.it/la-carneficina-di-b ... 3hmrHbNxlc



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MessaggioInviato: 18/05/2014, 13:35 
io credo che con la scusa della religione, vogliono solo potere.

in nome di religioni sono state sempre mosse grandi battaglie e guerre, io trovo molto piu' assurdo obbligare nelle scuole a studiare una materia come la religione cattolica, e metterla tra i punteggi per essere promosso, come se fosse matematica o lingua.
se non possono convertirti con la violenza, lo fanno a scuola con i bambini.
Questo e' il vero schifo, delle religioni- [:(]



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Ci sono cose che vanno contro natura molto più dell’omosessualità - cose che soltanto gli umani riescono a fare - come avere una religione o dormire in pigiama
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MessaggioInviato: 18/05/2014, 13:42 
Le religioni sono IDEOLOGIE e le ideologie servono per influenzare le masse e tenerle sotto il proprio giogo.



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la prima religione nasce quando la prima scimmia, guardando il sole, dice all'altra scimmia: "LUI mi ha detto che TU devi dare A ME la tua banana. (cit.)
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MessaggioInviato: 18/05/2014, 14:53 
ma caro Ufologo..
in fondo perchè preoccuparsi!!

10 Beati i perseguitati per causa della giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.[/


saranno gli altri che dovranno preoccuparsi [8D]

ciao
mauro


Ultima modifica di mauro il 18/05/2014, 14:55, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 23/05/2014, 16:30 
No, siccome si preoccupano tutti delle condizioni altrui ........ (anche fesserie)

Cristiani perseguitati. Anche in Europa

di Stefano Magni

L’antisemitismo è giustamente monitorato in tutta Europa e la sua
rinascita in questi anni fa obiettivamente paura. In ogni caso, è un problema di cui si parla, contro cui i governi europei intervengono.



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Nell’ultimo decennio si è diffuso anche il termine di “islamo-fobia”, la paura delle minoranze islamiche, soprattutto dopo l’11 settembre 2001. Tuttavia, esistendo un reale fenomeno di terrorismo che si richiama esplicitamente all’islam, l’islamofobia è più ambigua, perché rischia di mettere sotto accusa anche coloro che non hanno affatto paura dei concittadini musulmani, ma si limitano a denunciare il terrorismo jihadista. Anche in questo caso, comunque, per prevenire il razzismo esiste una consapevolezza dei media e i governi intervengono, anche con leggi ad hoc.

Esiste, tuttavia, anche un nemico che pare completamente invisibile agli occhi dei media: la cristiano fobia. I lettori de La Nuova Bussola Quotidiana lo conoscono bene, ma è un fenomeno di cui non si conosce mai abbastanza la diffusione, né i danni e le vittime che produce. Rispetto alle altre religioni, quella cristiana è la maggiormente perseguitata. Su questo concordano sia le stime più larghe (Center for the Study of Global Christianity) che quelle più conservative (Open Doors): nessun’altra religione subisce più persecuzioni. Secondo le stime del Pew Research Center, i cristiani hanno subito o subiscono vessazioni, discriminazioni e persecuzioni in 151 Paesi del mondo (su 193 in totale), nel periodo che va dal 2006 al 2012. Sono cifre che fanno riflettere: a 1701 anni di distanza dall’Editto di Costantino, i cristiani vivono liberi solo una quarantina di Paesi al mondo. Eppure non si nota molta sensibilità sui media riguardo a questo tema. Si dà più spazio a persecuzioni subite da religioni orientali, che pochi conoscono, in pochi e lontani Paesi, rispetto alla sorte toccata a molti correligionari della maggior parte dei lettori, ascoltatori e utenti occidentali.

Di quel che avviene ai cristiani in Europa, poi, si parla ancora meno. Perché, nonostante la libertà di religione sia garantita dalla legge, avanza un laicismo che fa fisicamente male. Non si tratta solo della proliferazione di leggi di chiara ispirazione anti-clericale (su eutanasia, aborto, procreazione assistita, contro l’omofobia … tutte cose di cui si parla ampiamente), ma di atti di vandalismo e brutalità continui di cui non si sente mai parlare. Il Prefetto della Casa Pontificia, Monsignor Georg Gänswein ha denunciato la scorsa domenica a Einsiedeln (Svizzera) la congiura del silenzio sulla persecuzione strisciante in Europa. In una conferenza organizzata da Aiuto alla Chiesa che Soffre, ha citato atti di vandalismo contro le chiese e i simboli cristiani in Italia, in Germania, in Austria e Ungheria, discriminazioni nei posti di lavoro in Inghilterra e Norvegia. Secondo il rapporto 2012 dell’Osservatorio contro l’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani in Europa (Ocide), citato dal Prefetto, si sono registrati «soltanto in Svezia 285 delitti contro la religione, 250 contro i cristiani». I simboli cristiani cristiani sono oggetto di scherno e satire blasfeme «nel mondo della cultura, nei media, o anche in Internet» in forma pubblica, qualcosa di «impensabile» quando si tratta di altri gruppi sociali. Nonostante il rapporto Osce sui “crimini di odio”, dal quale risulta che i cristiani sono molto spesso vittime in tutta Europa, «pochi stati membri dell’Osce riportano i casi contro i cristiani all’interno delle loro frontiere, mentre le discriminazioni verso altri gruppi sociali vengono riportate regolarmente».

Difficile comprendere e riassumere in poche parole i motivi di questo silenzio, che colpisce i cristiani in Europa e fuori di essa. Di fatto si dà per scontato che il cristianesimo sia religione di maggioranza, una percezione che induce a una minore attenzione, soprattutto da parte di politici intenti a proteggere le minoranze. In realtà non è più così, visto che in Paesi dell’Europa centrale come l’Austria (tanto per fare un esempio) il cristianesimo cattolico è già una religione minoritaria. La secolarizzazione non ha statistiche certe: quanti battezzati restano cristiani in età adulta? A giudicare dalla frequenza della propria parrocchia, almeno nelle feste consacrate, in Svezia i cristiani sarebbero ridotti a un magro 2%.

Dobbiamo fare i conti, dunque, con un’Europa (occidentale, soprattutto) in cui il cristianesimo è religione minoritaria, ma non è tutelata come tutte le altre minoranze. Si può migliorare, comunque e un esempio, all’interno del mondo occidentale, viene dagli Stati Uniti. Come sottolinea Monsignor Gänswein, oltre oceano c’è una sana separazione fra Stato e religione, basata sul rispetto reciproco, invece che sulla sopraffazione della seconda da parte del primo, come sta avvenendo ovunque nel Vecchio Continente.

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-cri ... a-9269.htm



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MessaggioInviato: 21/07/2014, 08:55 
A Mosul inizia la fine della nostra civiltà

Per la prima volta da 1700 anni nella seconda città irachena non c'è più un solo cristiano: tutti cacciati dai terroristi islamici

Per la prima volta da 1700 anni a Mosul, la seconda città irachena, non c'è più un solo cristiano, tutti cacciati dai terroristi islamici, e ieri all'Angelus Papa Francesco ha reagito sostenendo che «la violenza si vince con la pace», esortando a «pregare in silenzio» il «Dio della pace» per conseguire «il dialogo e la riconciliazione».



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La pace, il dialogo e la riconciliazione con i terroristi dell'autoproclamato «Stato islamico» che stanno perpetrando il genocidio dei cristiani, marchiando con la «N», da «Nazzareno», le case dei cristiani, confiscandole e intimando la conversione all'islam, o il pagamento di una tassa proibitiva per aver salva la vita o la morte? Di fatto è il colpo di grazia ad una strategia di discriminazione e persecuzione dei cristiani testimoniata dal crollo della presenza dei cristiani in Medio Oriente dal 30% all'indomani della Seconda guerra mondiale al 3% all'inizio del nuovo Millennio. Ed ora che cristiani stanno letteralmente sparendo, il Papa fa letteralmente finta di niente. Per molto meno, la liberazione del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i Papi e i sovrani cristiani d'Europa fecero le Crociate fra l'XI e il XIII secolo. Già nel IX secolo Papa Giovanni VIII aveva legittimato la «guerra santa» contro i saraceni. A Papa Francesco è bene ricordare che oggi non potrebbe predicare la pace da San Pietro se i musulmani non fossero stati sconfitti con le forza delle armi dal Maestro di palazzo dei Franchi Carlo Martello a Poiters il 10 o il 17 ottobre 732, dalla flotta della Lega Santa organizzata dal Papa San Pio V a Lepanto il 7 ottobre 1571, dall'esercito polacco-austro-tedesco comandato dal re polacco Jan III Sobieski a Vienna l'11-12 settembre 1683, accogliendo l'iniziativa di Papa Innocenzo XI di ricreare la Lega Santa, affidata al frate cappuccino Marco d'Aviano. Così come è bene ricordare a Papa Francesco che proprio la Basilica di San Pietro e quella di San Paolo furono occupate e saccheggiate dai saraceni nell'846 e che, secondo un hadiht, un detto attribuito a Maometto, gli islamici sono certi che conquisteranno e sottometteranno Ma soprattutto è bene ricordarci che fino al Settimo secolo e per sette secoli tutto il Mediterraneo era cristiano. E che la rapida islamizzazione della sponda orientale e meridionale fu dovuta più alla fragilità valoriale e alle divisioni politiche dei cristiani d'Oriente che non alla forza degli eserciti musulmani. Ebbene questa è la stessa realtà di quest'Europa che ha perso la certezza di chi siamo, delle nostre radici, fede, identità, valori, regole e che è proiettata ad azzerare e riconcepire la civiltà come la sommatoria delle rivendicazioni di tutti coloro che piantano la loro tenda a casa nostra, all'insegna del relativismo, del buonismo, del multiculturalismo che ha la sua più preoccupante espressione proprio nel filo-islamismo. Arriviamo al dunque: dovremmo indire nuove Crociate per salvare i pochi cristiani superstiti? Chiamiamola come vogliamo ma se non combatteremo e sconfiggeremo sia il radicalismo ideologico sia il terrorismo violento dell'islam, faremo la stessa fine dei cristiani d'Oriente. Questa guerra va condotta innanzitutto qui in Europa e, in parallelo, ovunque operano gli estremisti islamici. La battaglia principale concerne la legittimazione dell'islam come religione di pari dignità rispetto all'ebraismo e al cristianesimo all'insegna della tesi delle «tre grandi religioni monoteiste, rivelate, abramitiche». Fin quando non avremo la lucidità e il coraggio di prendere atto che la radice del male è insita nel Corano e in Maometto, saremo condannati a soccombere. La Chiesa deve saper distinguere tra la persona e la religione, promuovendo il dialogo e la convivenza con i musulmani nel nome dell'amore che ci ha insegnato Gesù, ma senza legittimare un'ideologia che predica odio, violenza e morte nei confronti di tutti coloro che non si sottomettono all'islam. Lo Stato deve bloccare la presenza delle moschee prendendo atto che non sono luoghi di culto ma roccaforti del radicalismo e del terrorismo islamico, così come vanno banditi tutti i siti Internet che promuovono il Jihad, la guerra santa islamica. L'Occidente si allei con la Russia, la Cina e Israele per sradicare il radicalismo e sconfiggere il terrorismo islamico. Ma questo Papa darà mai la sua benedizione come fecero i Papi delle Crociate, di Poitiers, Lepanto e Vienna?

Facebook.com/MagdiCristianoAllam

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/mos ... 39384.html


Mai stata tanta persecuzione, da fine '900 ad oggi ...

(...Hanno perseguitato Me, perseguiteranno anvhe voi ...)



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Ufologo 555 ha scritto:

A Mosul inizia la fine della nostra civiltà

Per la prima volta da 1700 anni nella seconda città irachena non c'è più un solo cristiano: tutti cacciati dai terroristi islamici


Se avessero lasciato saddam al suo posto oggi non leggeremmo questa notizia...
Di chi è la colpa? [}:)]



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Cita:
Angel_ ha scritto:

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

A Mosul inizia la fine della nostra civiltà

Per la prima volta da 1700 anni nella seconda città irachena non c'è più un solo cristiano: tutti cacciati dai terroristi islamici


Se avessero lasciato saddam al suo posto oggi non leggeremmo questa notizia...
Di chi è la colpa? [}:)]


Appunto!

Aggiungici la Libia... e per fortuna che qualche "orso" ha messo una pezza in Siria altrimenti Ufologo adesso piangerebbe la persecuzione di cristiani anche lì.

Quindi Ufologo... dovresti ringraziare Putin per aver tutelato l'integrità della Siria e invece condannare gli USA per aver abbattuto Saddam!

Diciamoci la verità... ovunque passa l'Occidente fa casino... non è meglio che inizi a starsene a casa sua!? Entro i propri confini?!

[^]



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Cita:
Angel_ ha scritto:

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

A Mosul inizia la fine della nostra civiltà

Per la prima volta da 1700 anni nella seconda città irachena non c'è più un solo cristiano: tutti cacciati dai terroristi islamici


Se avessero lasciato saddam al suo posto oggi non leggeremmo questa notizia...
Di chi è la colpa? [}:)]


[^] [:257] [:264]



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In questo, cari miei, sono d'accordo con voi ... Però fino ad un certo punto: perché sono ancora convinto che l'11 Sett. sia stato reale.
(Comunque lascio anche qua ...) [:253]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 21/07/2014, 14:41, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 21/07/2014, 14:56 
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Ufologo 555 ha scritto:


(Comunque lascio anche qua ...) [:253]

Certo appena non hai argomenti per controbattere...lasci!. [^]


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MessaggioInviato: 21/07/2014, 15:00 
No, caro; sono vecchio e stufo ...[^]
(Quello che mi hanno "fregato" sono gli UFO: dal 2007 che non volano più ... Le altre cose preferisco lasciarle a voi ...)


Ultima modifica di Ufologo 555 il 21/07/2014, 15:03, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 21/07/2014, 15:43 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

No, caro; sono vecchio e stufo ...[^]
(Quello che mi hanno "fregato" sono gli UFO: dal 2007 che non volano più ... Le altre cose preferisco lasciarle a voi ...)

Se è per questo hanno fregato anche me,però credo che già si sono incorporati fra noi...vedi come sono cambiate le teste di chi ci governa e come ragiona al contrario la gente attualmente?.[:(]
Non per questo lascio e mi arrendo,anzi si deve intensificare la battaglia contro gli Imperi della menzogna!.[;)]


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