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MessaggioInviato: 13/06/2009, 16:24 
Sono andati a trovare lui
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=1559
[:o)]


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Marziano
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MessaggioInviato: 13/06/2009, 21:17 


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MessaggioInviato: 13/06/2009, 21:31 
si meteoriti ho visto il tg di taranto io sono brindisino e hanno fatto vedere le immagini


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Grigio
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MessaggioInviato: 14/06/2009, 09:47 
ci sono 2o 3 topic che trattano dello stesso avvistamento, non si potrebbero mettere tutti insieme?


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MessaggioInviato: 14/06/2009, 12:30 
Cita:
Sirius ha scritto:

ci sono 2o 3 topic che trattano dello stesso avvistamento, non si potrebbero mettere tutti insieme?


Purtroppo no.
Questo è stato aperto prima, quindi continuiamo qui [;)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 15/06/2009, 09:58 
Il “bolide anomalo” di venerdì scorso “anticipato” da un UFO avvistato a Brindisi

E’ quasi ormai appurato che lo strano fenomeno che si è verificato nel Tarantino (e non solo) il giorno 12 giugno 2009 è da addebitarsi ad un passaggio in atmosfera di un “bolide”, anche se per la nostra Aeronautica Militare il fenomeno è ancora catalogato come UFO (Unidentified Flying Object). Comunque il mistero pare infittirsi per lo strano avvistamento avvenuto il giorno stesso alle ore 18:20 (e non alle ore 20:15 come ore ipotetica di inizio della strana fenomenologia nel territorio pugliese). Infatti la Gazzetta del Mezzogiorno di oggi, edizione di Brindisi, racconta di un avvistamento fatto da una signora che si trovava sul terrazzio del suo attico, ai Cappuccini (Brindisi). Ecco il racconto della testimone come descritto dalla Gazzetta del Mezzogiorno: “ero sul terrazzo di casa ad innaffiar le piante quando, trasecolata, ho visto quello strano oggetto solcare il cielo“. Gina Maldari, brindisina abitante l’attico di una palazzina del rione Cappuccini, non ha dubbi: “erano le 18:20 di ieri (il 12 ndr) e quell’oggetto silenzioso, di colore marrone e forma cilindrica, si spostava orizzontalmente da sud verso nord, lasciandosi dietro una lunga fiammata azzurro-giallognola“. Poco dopo si è saputo degli avvistamenti nel Barese. Fin qui la descrizione della Gazzetta del Mezzogiorno del caso UFO nel Brindisino. Stranamente esiste un “buco temporale” tra questo caso e il possibile “bolide” di circa 2 ore. Per di più la descrizione è leggermente diversa. Si parla chiaramente di un oggetto dalla forma “cilindrica” e di colore marrone. Un altro oggetto, ancor più misterioso? Chissà, non ci esprimiamo con certezza ma a livello preliminare rimane un UFO (Unidentified Flying Object).

Fonte: centroufologicotaranto.wordpress.com


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MessaggioInviato: 15/06/2009, 11:55 
Io sono di brindisi e per mia sfortuna non l'ho visto perchè non stavo fuori casa sicuramente...che disgrazia!!! ho visto la notizia sul giornale regionale


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MessaggioInviato: 15/06/2009, 12:02 
il problema che hanno messo un video sul tg amatoriale segnalando questo avvistamento in quanto meteorite..si vedeva perfettamente che lo era.


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MessaggioInviato: 17/06/2009, 10:57 
http://sites.google.com/site/dresda99/n ... ufo-a-bari

Credevo di aver già messo informazioni...

La verità sui misteriosi bagliori di venerdì sera: altro che ufo ...

di Peppe Caridi - In tanti hanno pensato fossero gli Ufo, ma che invece si trattasse di un fenomeno assolutamente naturale piuttosto che di un’ipotetica invasione aliena era già abbastanza chiaro.

Centinaia di migliaia di cittadini del sud Italia, soprattutto in Puglia, verso le 20.30 di venerdì scorso, 12 giugno, hanno assistito a dei bagliori luminosi che sono stati osservati un pò da tutte le Regioni meridionali: dalla Sicilia Tirrenica alla Calabria tutta, dalla Puglia settentrionale al Salento fino alla Basilicata e alla Campania meridionale.

L’Aeronautica Militare ha subito confermato che dai radar non era comparesa alcuna anomalia o presenza di velivoli in volo, ed è subito stato ipotizzato che si trattasse di uno sciame di meteoriti.

La conferma ci arriva adesso da Antonino Brosio, astrofilo di Rosarno e un ricercatore di pianeti extrasolari, direttore del progetto di ricerca EPRG con l’obbiettivo di cercare nuovi mondi aldilà dei confini del Sistema Solare e collaboratore dell’Associazione MeteoWeb ONLUS.

"Lo spettacolare evento che si è verificato nei cieli del Sud Italia lo scorso 12 Giugno non è da imputare assolutamente a un fenomeno UFO o paranormale. Si è trattato certamente di una, o più meteore che attraversando il cielo si sono incendiate a causa dell’attrito con l’atmosfera. In gergo astronomico queste spettacolari meteore vengono chiamate “bolidi”. Proprio per la loro grande luminosità - spiega Brosio - un bolide può, se avvistato in ore notturne, illuminare il cielo come se ci si trovasse in pieno giorno. Quello dello scorso 12 Giugno è stato visibile da quasi tutto il Sud Italia, dalla Campania, alla Sicilia.

Numerose sono state le segnalazioni da parte dei colleghi Astrofili alla sezione UAI che si occupa di raccogliere i dati sugli sciami meteorici. Anche io, che ero in osservatorio a programmare una serata osservativa, sono stato testimone dell’evento, e ho ricevuto diverse segnalazioni di cittadini preoccupati e ansiosi di sapere cosa era quella palla di fuoco verde.

C’è da aggiungere che nonostante la grandezza di questi bolidi, è piuttosto raro che possano arrivare a terra integri e arrecare danni a cose o persone, in quanto tutta la massa s’incenerisce bruciando nell’atmosfera diversi chilometri prima di toccare terra. Purtroppo queste particolari meteore non sono prevedibili e perciò nessuno può sapere dove e quando si ripeterà un simile evento, dovremmo perciò più spesso alzare la testa e osservare quanto di meraviglioso c’è aldilà del cielo. Ho ritenuto opportuno - conclude Antonino Brosio - fare queste precisazioni in merito all’evento, poiché, la gente spesso disconosce questi fenomeni naturali e li scambia, come in questo caso, per fenomeni paranormali.



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MessaggioInviato: 17/06/2009, 10:58 
http://sites.google.com/site/dresda99/n ... ufo-a-bari

(Foto: Ecco la fotografia del bolide, la grossa meteora che il 12 giugno, alle 20 e 30 circa, ha attraversato i cieli del sud dello Stivale. L'immagine è stata concessa dal dottor Vincenzo Prunella del corso di Laurea in Maricoltura)

L'Uai: «Era una meteora, originata da un meteoroide entrato in atmosfera sopra le coste della Puglia». Al Reparto Generale Sicurezza (Rgs) dello Stato Maggiore Aeronautica, invece, non si sbilanciano. I "cacciatori di Ufo" italiani hanno però avviato un'indagine e dicono: «Qualcosa di così vasta scala, con segnalazioni di cittadini da tre regioni, non capitava da oltre trent'anni»
Ecco la più nitida tra le foto giunte alla Gazzetta. L'immagine è stata concessa dal dottor Vincenzo Prunella del corso di Laurea in Maricoltura.

BARI - L'Unione Astrofili italiani (Uai), seppur con tutte le cautele, scioglie le riserve sull'avvistamento, in Puglia, Basilicata e Calabria, di un oggetto luminosissimo che, venerdì sera, ha solcato il cielo, ha cambiato colore e si è separato in tre parti, prima di scomparire.«Ci è stata segnalata da molte regioni del sud Italia - si legge sul sito degli astrofili, meteore.uai.it - l'apparizione nel crepuscolo serale (alle 20h25m circa) di venerdì 12 giugno di un luminosissimo bolide, che si è frammentato in numerosi pezzi durante il lento percorso prima di spegnersi abbastanza repentinamente. La brillantissima meteora è stata originata da un meteoroide entrato in atmosfera probabilmente sopra le coste adriatiche della Puglia e consuntosi del tutto sui cieli a confine con la Campania». «Questi dati - aggiungono però gli astrofili - sono preliminari e soggetti a eventuali perfezionamenti».
Al Reparto Generale Sicurezza (Rgs) dello Stato Maggiore Aeronautica, invece, non si sbilanciano. Dal 1978, all'Rgs si occupano di raccogliere, verificare e monitorare le segnalazioni inerenti gli "Ovni", gli Oggetti Volanti Non Identificati. Sono i "cacciatori di Ufo" del nostro Paese e sono scrupolosi, molto scrupolosi.

«Abbiamo aperto un'indagine - spiega il Colonnello Andrea Venanzi, capo Ufficio sicurezza dell'Rgs - ma dovremo fare numerosi accertamenti prima di poter stabilire di cosa si è trattato. Di solito le segnalazioni sono, al massimo, cinque. Qualcosa di così vasta scala, con segnalazioni di cittadini da tre regioni, non capitava da oltre trent'anni. E penso a quando i pescatori, in Adriatico, avvistavano corpi luminosi nelle profondità marine».

A che ora vi è giunta la prima segnalazione? E cosa prevede la procedura in questi casi?
«Venerdì sera alle 20,30 abbiamo avuto un rapporto da una nostra base, nel Salento. Subito è scattata la verifica per controllare che il controllo dello spazio aereo fosse positivo e, contemporaneamente, che non vi fossero velivoli, anche piccolissimi, in difficoltà. A tal fine, è stato anche interessato il servizio Sar dell'Aeronautica, che si occupa proprio di ricerca e soccorso. La verifica ha dato esito negativo». Inoltre, spiega il colonnello Venanzi, «il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri ci ha inviato un rapporto, da una stazione di Crotone, di un oggetto infuocato nel cielo. L'orario è quello, quindi ritengo possa essere lo stesso oggetto, probabilmente era una meteora. Siamo in fase di raccolta di informazioni e lunedì attiveremo il sistema di verifica».

Di quali verifiche si tratta?
«Per prima cosa controlleremo tutte le segnalazioni, poi faremo un'indagine di dettaglio. Controlleremo tutti i tracciati radar (che funzionano h24 e sono i radar della difesa aerea nazionale; ndr) per vedere se c'è la presenza di eventuali Ovni. Poi opereremo con la sezione “Meterologia” dell'Aeronautica, giacchè questi fenomeni spesso sono metereologici. Eppoi, forse coinvolgeremo anche altri istituti della nazione. Una volta, per esempio, a Ustica abbiamo interessato l'Istituto di vulcanologia. Insomma, cerchiamo riscontri oggettivi. Per noi la cosa più importante è vedere se c'è stata un problema per la sicurezza nazionale».
Nel caso di grosse meteore, non c'è un sistema di allerta nazionale?
«Sì, esiste un'organizzazione mondiale di allarme gestito dagli americani ma su meteore molto più grosse di quella che, forse, è stata avvistata ieri».

Gli esiti del vostro studio su questo ultimo evento saranno resi pubblici? Anche se si trattasse di un Ufo?
«Sì - dice il colonnello Andrea Venanzi - da una decina d'anni a questa parte che le rendiamo pubbliche e anche queste indagini saranno pubblicate sul sito ufficiale http://www.aeronautica.difesa.it. Ma anticipo che, finora, riscontri oggettivi non ne abbiamo mai avuti. Eppure il nostro settore è nato nel 1978, quando avemmo una delega ad hoc, dall'allora presidente del Consiglio, Giulio Andreotti. Si era nel periodo subito successivo al film “Incontri ravvicinati del terzo tipo” e si moltiplicarono le segnalazioni. Da allora, mai un riscontro oggettivo. Anche se ci sono fenomeni che non hanno trovato una spiegazione».
Per esempio?

«L'avvistamento, da un aereo civile, di un oggetto non identificato sopra il vulcano di Stromboli. E non siamo riusciti a spiegarlo».

Cosa deve fare un cittadino nel caso di questi avvistamenti? Chiama voi? C'è un centro segnalazione?
«Chiunque ha visto qualcosa - risponde il capo ufficio sicurezza dell'Rgs (Reparto al comando del generale di Brigata Roberto Di Giorgio) deve recarsi alla più vicina stazione dei carabinieri. Se si vuole, sul nostro sito internet ci sono dei moduli prestampati da compilare e portare in caserma. Inoltre, nel caso in cui la persona testimone oculare, riporta che è caduto qualcosa in un certo luogo, i carabinieri vanno a fare il sopralluogo e se ci sono i riscontri ci contattano».

E vi sono giunte segnalazioni di frammenti caduti in Puglia, Basilicata o Calabria?
«Finora nessuno ci ha riportato di oggetti caduti sul suolo nazionale e l'unica segnalazione di Ovni dei Carabinieri risulta essere soltanto quella di Crotone».
MARISA INGROSSO




Ufo visto cadere nei cieli baresi

Un Ufo è stato visto cadere questa sera non lontano dal comune di Conversano, a una quarantina di chilometri da Bari. I cittadini che lo hanno visto lo hanno descritto come un oggetto luminoso, caduto dal cielo: nessuna astronave ovviamente, ma tecnicamente un ufo, ovvero un oggetto volante non (ancora) identificato. Numerose segnalazioni sono arrivate al 112 ed alla centrale operativa dei vigili del fuoco
Anche la prefettura di Bari ha confermato che ci sono state delle segnalazioni. Dalle prime verifiche sui radar dell’Aeronautica, pare però che non sia comparsa alcuna anomalia né ci fossero dei velivoli in volo sulla zona. “Non ci sono elementi per poter classificare questo oggetto, - ha detto il colonnello Antonio Bacile, comandante provinciale dei carabinieri, - ora stiamo facendo verifiche incrociando i dati in possesso con quelli di altri enti. Stiamo soprattutto cercando di classificare questo oggetto”. Fuochi artificiali, un piccolo aereo in avaria, o Et aveva finito la benzina.




La pioggia di meteoriti registrata venerdì sera riaccende le luci sul fenomeno Ufo. Il racconto d'autore. Da San Pietro Vernotico a Ceglie Messapica avvistamenti veri e presunti degli oggetti volanti sin dal 1910
di Mario Desiati

Altro che Roswell, verrebbe da dire a leggere i giornali locali pugliesi all´inizio degli anni Sessanta. Erano gli anni dei palloni sonda che volavano in cielo per misurare le condizioni meteorologiche, ma anche gli anni in cui, a detta di tanti avvistatori, i cieli erano pieni di Ufo.

A San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, la notte del 14 gennaio 1963 avvenne addirittura un incontro ravvicinato. Un allevatore si ritrovò la masseria letteralmente in fibrillazione. Cavalli imbizzarriti, cani rabbiosi, gatti che davano segni di nervosismo. Dopo un primo controllo nelle stalle, l´uomo non notò nulla di particolare finché non sentì tremare la terra. E a trenta metri dal luogo dove stava, poté vedere nitidamente una cupola di materiale misterioso alta due metri e larga sei-sette dalla quale proveniva un fascio luminoso. Nel raggio osservò delle sagome alle quali non seppe attribuire alcuna descrizione. Sentì il proprio corpo pietrificarsi, non era il terrore, ma proprio una forza oscura che bloccò i muscoli e le gambe. Per giorni sui giornali non si parlò d´altro e San Pietro Vernotico diventò la piccola Roswell d´Italia. Cos´erano quelle sagome? Chi era Antonio, l´allevatore che le aveva viste, un visionario o un pioniere? Domande ovviamente rimaste inevase.

Una notte di marzo agli inizi degli Anni ‘50 un contadino di Ceglie Messapica addirittura vide un´astronave posarsi nella sua aia, un oggetto formato come da due ombrelli si muoveva da nord a sud e riempiva il cielo di luce.

Nella notte del 29 marzo 1952, i vetturini che si erano trovati a passare nella strada che costeggiava la casa colonica dove viveva il contadino che aveva avvistato l´Ufo, erano stati colpiti da febbri ed emicranie.

Avvistamenti ufologici e incontri ravvicinati in Puglia si documentano dal 1910. Ben duecento da allora sino a oggi. Da pochi giorni è tornata nel tacco d´Italia la caccia all´oggetto non identificato. I dischi volanti che sembravano avere occupato il posto solo nelle note "bizzarre" di qualche redazionale hanno riacquistato spazio addirittura nelle prime pagine dei giornali. Nella scorsa estate, poco prima della notte di San Lorenzo, nei pressi di Polignano c´erano stati avvistamenti di "palle opalescenti" nel cielo notturno. Non solo. Strani cerchi sono comparsi nei campi di grano a Monteiasi, vicino a Taranto, forme che ricordano gli omologhi "signs" sudamericani e relative congetture su astronavi aliene e traccianti marziani. I pittogrammi nel grano hanno scatenato esoterici e ufologi, il rito di una civiltà sepolta o le orme di astronavi aliene, oppure scherzi (accuratissimi) di buontemponi locali. Ognuna di queste teorie ha sostenitori e detrattori nel più classico del guelfismo italiano.

Dopo i cerchi del grano è stata la volta dei globi luminosi che hanno incendiato il cielo tra Bari e la costiera salentina intorno alle 20,30 di venerdì. Decine gli avvistamenti, addirittura uno di questi globi luminosi pare sia stato visto nitidamente compiere una parabola verso il basso nei pressi di Conversano. La risposta di alcuni studiosi è che nella serata di venerdì si sia verificata una pioggia di meteoriti che ha interessato tutto il Mezzogiorno. Spulciando la storia degli avvistamenti in Puglia escono decine di vicende e alcune hanno interessanti punti in comune. La maggior parte degli avvistamenti sono in terra di Daunia e nel Brindisino soprattutto nel tratto della superstrada tra Torre Santa Sabina e il capoluogo. Qui, una volta, addirittura ci fu un inseguimento all´inizio degli Anni ‘70 che vide come protagonisti due fratelli che tornavano da Bari. Uno di loro osservò con curiosità che sull´orizzonte dell´Adriatico si muoveva un dirigibile. Forse un po´ troppo veloce. Talmente veloce che invertì la rotta e iniziò a correre alle loro calcagna.

Sempre a proposito di inseguimenti uno che ha divertenti conseguenze fu quello che riguardò tre fratelli altamurani nel 1973. Si ritrovarono inseguiti da un sigaro luminoso sulla statale 378: lo strano oggetto con il fiato sul collo dei tre fratelli era a circa quindici metri dal suolo e tra una curva e una collina si perse nell´atmosfera. I tre andarono subito dalla polizia a raccontare tutto, ma furono fermati e fatti visitare da un medico.

Infine merita un cenno la storia di Mimino. Alla fine degli Anni ‘ 80 a Voronez, in Unione Sovietica, decine di persone sostennero di aver incontrato gli alieni: erano con la testa piccola alti quasi quattro metri. Domenico, detto Mimino, lasciò Ginosa, in provincia di Taranto, per un viaggio a Voronez. Era alto, la testa piccola ed era chiamato "chep de spill" (testa di spillo), sosteneva di poter essere anche lui un alieno. Dal 1989 nessuno più lo ha visto a Ginosa.



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MessaggioInviato: 20/06/2009, 14:13 
Taranto: c’erano davvero degli UFO in prossimità del “bolide” del 12 giugno 2009
Articolo scritto da Antonio De Comite (Componente Coordinamento Centro Ufologico Taranto)

Il giorno 12 giugno 2009 è stata una giornata “strana”, centinaia di persone da Taranto a Bari, da Brindisi ad Amalfi (e non solo) sono state testimoni di un avvistamento straordinario, quello di una grossa meteora, quel “bolide” che dalle 0re 20:15 in poi, ha fatto impazzire letteralmente tutti i centralini telefonici delle forze dell’ordine, vigili del fuoco e “mass media”. Tutti concordi (o quasi) sull’identico avvistamento, un corpo di colore rosso, con sfumature bianche azzurrognole, con una sorta di coda. Molti hanno notato anche la fuoriuscita, dalla parte posteriore dell’oggetto, di ”scintille”. Nei giorni successivi all’avvistamento primario, numerose testimonianze provenienti dalla provincia di Taranto continuavano a pervenire. Dal capoluogo ionico fino ad arrivare a Torricella, oggetti non identificati hanno fatto breccia nei cieli estivi del territorio pugliese. Può esistere un collegamento tra “bolidi” e UFO? Sinceramente non è possibile rispondere a ciò, esistono solo delle ipotesi che restano tali e non sono comparabili a prove certe. Resta il fatto che, assieme al corpo celeste identificato da astronomi e astrofili come un corpo di origine naturale, di rara bellezza, qualcuno ha comunque asserito di aver visto delle presenze “anomale”. Restavano solo testimonianze visive, ma senza prove fotografiche o video. Fino a questo momento. Infatti, grazie all’amico lettore Giuseppe Ad. (omettiamo il cognome completo per la privacy) siamo venuti in possesso della foto ingrandita del “bolide” fotografato a Taranto il giorno 12 giugno 2009. La foto è stata scattata dal Dottor Vincenzo Prunella del corso di Laurea in Maricoltura a Taranto. Il testimone, che ha fotografato ciò, essendo anche appassionato di fauna locale, era intento ad ammirare il “Falco Grillaio”, volatile che da alcuni anni nidifica nella città dei due mari. Improvvisamente nota un qualcosa di strano nel cielo e fa a tempo a scattare delle foto, che sono apparse sui giornali regionali, come la “Gazzetta del Mezzogiorno” ed entrate in possesso, grazie all’invio del materiale dello stesso Dottor Prunella, della nostra Aeronautica militare. Guardando la foto, si noterebbe solo il “bolide”, ma in realtà c’erano altri oggetti. Dietro la frammentazione meteorica si notano nitidamente quattro oggetti, che sembrano “seguire” la frammentazione del corpo celeste.

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Nei due riquadri sono evidenziati i diversi tipi di oggetti, in quello rosso troviamo il corpo celeste naturale che si è frammentato in due tronconi. Più in alto a destra, nel riquadro di colore blu notiamo quattro oggetti, che sembrano non appartenere ai residui del corpo principale frammentato, perchè i possibili UFOs (Unidentified Flying objects) sembra essere raggruppati in formazione, di cui tre di questi sembrano formare una sorta di triangolo.

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Analizzando il particolare del misterioso raggrupamento, si nota che sono degli oggetti solidi e non difetti di immagine o “granuli” di sporcizia. Ecco le analisi fatte con le procedure “inverti colori” e “rilievo”, utilazzando il software “Paint”.

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Davvero una scoperta interessante, che grazie anche all’intuito dell’amico lettore Giuseppe Ad. e alla caparbietà del Dottor Vincenzo Prunella non avremmo mai intravisto, soprattutto in mancanza dell’immagine originale. Ringraziamo di cuore per l’invio della diapositiva, una foto splendida che oltre a mostrare il “bolide” in frantumi, evidenzia la presenza di una formazione di possibili UFOs, oggetti di ignota provenienza e natura. Gli UFOs erano lì, nei cieli di Taranto, spettatori di un evento che ha coinvolto tutti. Il giorno 12 giugno 2009 è probabilmente una data da ricordare, che difficilmente verrà dimenticata dalla mente di tutti noi.

(N.b. Per i ricercatori e i giornalisti che ne facessero richiesta, la foto originale in nostro possesso ha un formato di 3648 x 2736 , formato Jepg, dimensione 5, 26 mb)

Fonte: centroufologicotaranto.wordpress.com


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