http://sites.google.com/site/dresda99/n ... ufo-a-bari(Foto: Ecco la fotografia del bolide, la grossa meteora che il 12 giugno, alle 20 e 30 circa, ha attraversato i cieli del sud dello Stivale. L'immagine è stata concessa dal dottor Vincenzo Prunella del corso di Laurea in Maricoltura)
L'Uai: «Era una meteora, originata da un meteoroide entrato in atmosfera sopra le coste della Puglia». Al Reparto Generale Sicurezza (Rgs) dello Stato Maggiore Aeronautica, invece, non si sbilanciano. I "cacciatori di Ufo" italiani hanno però avviato un'indagine e dicono: «Qualcosa di così vasta scala, con segnalazioni di cittadini da tre regioni, non capitava da oltre trent'anni»
Ecco la più nitida tra le foto giunte alla Gazzetta. L'immagine è stata concessa dal dottor Vincenzo Prunella del corso di Laurea in Maricoltura.
BARI - L'Unione Astrofili italiani (Uai), seppur con tutte le cautele, scioglie le riserve sull'avvistamento, in Puglia, Basilicata e Calabria, di un oggetto luminosissimo che, venerdì sera, ha solcato il cielo, ha cambiato colore e si è separato in tre parti, prima di scomparire.«Ci è stata segnalata da molte regioni del sud Italia - si legge sul sito degli astrofili, meteore.uai.it - l'apparizione nel crepuscolo serale (alle 20h25m circa) di venerdì 12 giugno di un luminosissimo bolide, che si è frammentato in numerosi pezzi durante il lento percorso prima di spegnersi abbastanza repentinamente. La brillantissima meteora è stata originata da un meteoroide entrato in atmosfera probabilmente sopra le coste adriatiche della Puglia e consuntosi del tutto sui cieli a confine con la Campania». «Questi dati - aggiungono però gli astrofili - sono preliminari e soggetti a eventuali perfezionamenti».
Al Reparto Generale Sicurezza (Rgs) dello Stato Maggiore Aeronautica, invece, non si sbilanciano. Dal 1978, all'Rgs si occupano di raccogliere, verificare e monitorare le segnalazioni inerenti gli "Ovni", gli Oggetti Volanti Non Identificati. Sono i "cacciatori di Ufo" del nostro Paese e sono scrupolosi, molto scrupolosi.
«Abbiamo aperto un'indagine - spiega il Colonnello Andrea Venanzi, capo Ufficio sicurezza dell'Rgs - ma dovremo fare numerosi accertamenti prima di poter stabilire di cosa si è trattato. Di solito le segnalazioni sono, al massimo, cinque. Qualcosa di così vasta scala, con segnalazioni di cittadini da tre regioni, non capitava da oltre trent'anni. E penso a quando i pescatori, in Adriatico, avvistavano corpi luminosi nelle profondità marine».
A che ora vi è giunta la prima segnalazione? E cosa prevede la procedura in questi casi?
«Venerdì sera alle 20,30 abbiamo avuto un rapporto da una nostra base, nel Salento. Subito è scattata la verifica per controllare che il controllo dello spazio aereo fosse positivo e, contemporaneamente, che non vi fossero velivoli, anche piccolissimi, in difficoltà. A tal fine, è stato anche interessato il servizio Sar dell'Aeronautica, che si occupa proprio di ricerca e soccorso. La verifica ha dato esito negativo». Inoltre, spiega il colonnello Venanzi, «il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri ci ha inviato un rapporto, da una stazione di Crotone, di un oggetto infuocato nel cielo. L'orario è quello, quindi ritengo possa essere lo stesso oggetto, probabilmente era una meteora. Siamo in fase di raccolta di informazioni e lunedì attiveremo il sistema di verifica».
Di quali verifiche si tratta?
«Per prima cosa controlleremo tutte le segnalazioni, poi faremo un'indagine di dettaglio. Controlleremo tutti i tracciati radar (che funzionano h24 e sono i radar della difesa aerea nazionale; ndr) per vedere se c'è la presenza di eventuali Ovni. Poi opereremo con la sezione “Meterologia” dell'Aeronautica, giacchè questi fenomeni spesso sono metereologici. Eppoi, forse coinvolgeremo anche altri istituti della nazione. Una volta, per esempio, a Ustica abbiamo interessato l'Istituto di vulcanologia. Insomma, cerchiamo riscontri oggettivi. Per noi la cosa più importante è vedere se c'è stata un problema per la sicurezza nazionale».
Nel caso di grosse meteore, non c'è un sistema di allerta nazionale?
«Sì, esiste un'organizzazione mondiale di allarme gestito dagli americani ma su meteore molto più grosse di quella che, forse, è stata avvistata ieri».
Gli esiti del vostro studio su questo ultimo evento saranno resi pubblici? Anche se si trattasse di un Ufo?
«Sì - dice il colonnello Andrea Venanzi - da una decina d'anni a questa parte che le rendiamo pubbliche e anche queste indagini saranno pubblicate sul sito ufficiale
http://www.aeronautica.difesa.it. Ma anticipo che, finora, riscontri oggettivi non ne abbiamo mai avuti. Eppure il nostro settore è nato nel 1978, quando avemmo una delega ad hoc, dall'allora presidente del Consiglio, Giulio Andreotti. Si era nel periodo subito successivo al film “Incontri ravvicinati del terzo tipo” e si moltiplicarono le segnalazioni. Da allora, mai un riscontro oggettivo. Anche se ci sono fenomeni che non hanno trovato una spiegazione».
Per esempio?
«L'avvistamento, da un aereo civile, di un oggetto non identificato sopra il vulcano di Stromboli. E non siamo riusciti a spiegarlo».
Cosa deve fare un cittadino nel caso di questi avvistamenti? Chiama voi? C'è un centro segnalazione?
«Chiunque ha visto qualcosa - risponde il capo ufficio sicurezza dell'Rgs (Reparto al comando del generale di Brigata Roberto Di Giorgio) deve recarsi alla più vicina stazione dei carabinieri. Se si vuole, sul nostro sito internet ci sono dei moduli prestampati da compilare e portare in caserma. Inoltre, nel caso in cui la persona testimone oculare, riporta che è caduto qualcosa in un certo luogo, i carabinieri vanno a fare il sopralluogo e se ci sono i riscontri ci contattano».
E vi sono giunte segnalazioni di frammenti caduti in Puglia, Basilicata o Calabria?
«Finora nessuno ci ha riportato di oggetti caduti sul suolo nazionale e l'unica segnalazione di Ovni dei Carabinieri risulta essere soltanto quella di Crotone».
MARISA INGROSSO
Ufo visto cadere nei cieli baresi
Un Ufo è stato visto cadere questa sera non lontano dal comune di Conversano, a una quarantina di chilometri da Bari. I cittadini che lo hanno visto lo hanno descritto come un oggetto luminoso, caduto dal cielo: nessuna astronave ovviamente, ma tecnicamente un ufo, ovvero un oggetto volante non (ancora) identificato. Numerose segnalazioni sono arrivate al 112 ed alla centrale operativa dei vigili del fuoco
Anche la prefettura di Bari ha confermato che ci sono state delle segnalazioni. Dalle prime verifiche sui radar dell’Aeronautica, pare però che non sia comparsa alcuna anomalia né ci fossero dei velivoli in volo sulla zona. “Non ci sono elementi per poter classificare questo oggetto, - ha detto il colonnello Antonio Bacile, comandante provinciale dei carabinieri, - ora stiamo facendo verifiche incrociando i dati in possesso con quelli di altri enti. Stiamo soprattutto cercando di classificare questo oggetto”. Fuochi artificiali, un piccolo aereo in avaria, o Et aveva finito la benzina.
La pioggia di meteoriti registrata venerdì sera riaccende le luci sul fenomeno Ufo. Il racconto d'autore. Da San Pietro Vernotico a Ceglie Messapica avvistamenti veri e presunti degli oggetti volanti sin dal 1910
di Mario Desiati
Altro che Roswell, verrebbe da dire a leggere i giornali locali pugliesi all´inizio degli anni Sessanta. Erano gli anni dei palloni sonda che volavano in cielo per misurare le condizioni meteorologiche, ma anche gli anni in cui, a detta di tanti avvistatori, i cieli erano pieni di Ufo.
A San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, la notte del 14 gennaio 1963 avvenne addirittura un incontro ravvicinato. Un allevatore si ritrovò la masseria letteralmente in fibrillazione. Cavalli imbizzarriti, cani rabbiosi, gatti che davano segni di nervosismo. Dopo un primo controllo nelle stalle, l´uomo non notò nulla di particolare finché non sentì tremare la terra. E a trenta metri dal luogo dove stava, poté vedere nitidamente una cupola di materiale misterioso alta due metri e larga sei-sette dalla quale proveniva un fascio luminoso. Nel raggio osservò delle sagome alle quali non seppe attribuire alcuna descrizione. Sentì il proprio corpo pietrificarsi, non era il terrore, ma proprio una forza oscura che bloccò i muscoli e le gambe. Per giorni sui giornali non si parlò d´altro e San Pietro Vernotico diventò la piccola Roswell d´Italia. Cos´erano quelle sagome? Chi era Antonio, l´allevatore che le aveva viste, un visionario o un pioniere? Domande ovviamente rimaste inevase.
Una notte di marzo agli inizi degli Anni ‘50 un contadino di Ceglie Messapica addirittura vide un´astronave posarsi nella sua aia, un oggetto formato come da due ombrelli si muoveva da nord a sud e riempiva il cielo di luce.
Nella notte del 29 marzo 1952, i vetturini che si erano trovati a passare nella strada che costeggiava la casa colonica dove viveva il contadino che aveva avvistato l´Ufo, erano stati colpiti da febbri ed emicranie.
Avvistamenti ufologici e incontri ravvicinati in Puglia si documentano dal 1910. Ben duecento da allora sino a oggi. Da pochi giorni è tornata nel tacco d´Italia la caccia all´oggetto non identificato. I dischi volanti che sembravano avere occupato il posto solo nelle note "bizzarre" di qualche redazionale hanno riacquistato spazio addirittura nelle prime pagine dei giornali. Nella scorsa estate, poco prima della notte di San Lorenzo, nei pressi di Polignano c´erano stati avvistamenti di "palle opalescenti" nel cielo notturno. Non solo. Strani cerchi sono comparsi nei campi di grano a Monteiasi, vicino a Taranto, forme che ricordano gli omologhi "signs" sudamericani e relative congetture su astronavi aliene e traccianti marziani. I pittogrammi nel grano hanno scatenato esoterici e ufologi, il rito di una civiltà sepolta o le orme di astronavi aliene, oppure scherzi (accuratissimi) di buontemponi locali. Ognuna di queste teorie ha sostenitori e detrattori nel più classico del guelfismo italiano.
Dopo i cerchi del grano è stata la volta dei globi luminosi che hanno incendiato il cielo tra Bari e la costiera salentina intorno alle 20,30 di venerdì. Decine gli avvistamenti, addirittura uno di questi globi luminosi pare sia stato visto nitidamente compiere una parabola verso il basso nei pressi di Conversano. La risposta di alcuni studiosi è che nella serata di venerdì si sia verificata una pioggia di meteoriti che ha interessato tutto il Mezzogiorno. Spulciando la storia degli avvistamenti in Puglia escono decine di vicende e alcune hanno interessanti punti in comune. La maggior parte degli avvistamenti sono in terra di Daunia e nel Brindisino soprattutto nel tratto della superstrada tra Torre Santa Sabina e il capoluogo. Qui, una volta, addirittura ci fu un inseguimento all´inizio degli Anni ‘70 che vide come protagonisti due fratelli che tornavano da Bari. Uno di loro osservò con curiosità che sull´orizzonte dell´Adriatico si muoveva un dirigibile. Forse un po´ troppo veloce. Talmente veloce che invertì la rotta e iniziò a correre alle loro calcagna.
Sempre a proposito di inseguimenti uno che ha divertenti conseguenze fu quello che riguardò tre fratelli altamurani nel 1973. Si ritrovarono inseguiti da un sigaro luminoso sulla statale 378: lo strano oggetto con il fiato sul collo dei tre fratelli era a circa quindici metri dal suolo e tra una curva e una collina si perse nell´atmosfera. I tre andarono subito dalla polizia a raccontare tutto, ma furono fermati e fatti visitare da un medico.
Infine merita un cenno la storia di Mimino. Alla fine degli Anni ‘ 80 a Voronez, in Unione Sovietica, decine di persone sostennero di aver incontrato gli alieni: erano con la testa piccola alti quasi quattro metri. Domenico, detto Mimino, lasciò Ginosa, in provincia di Taranto, per un viaggio a Voronez. Era alto, la testa piccola ed era chiamato "chep de spill" (testa di spillo), sosteneva di poter essere anche lui un alieno. Dal 1989 nessuno più lo ha visto a Ginosa.