"Nel 1989 ho iniziato a prepararmi al volo nello spazio e ho avuto contatti sia informali che di lavoro con i miei colleghi. Fra questi c'erano anche gli astronauti che erano stati nello spazio. Tuttavia le informazioni sulle visioni - denominate stati di sogni fantastici (FSS) - le ho ricevute soltanto nella seconda metà del 1994, cosa legata più che altro all'approssimarsi della scadenza del volo imminente... Tutte le testimonianze delle visioni nello spazio sono nelle mani di una cerchia di persone estremamente ristretta...
Le testimonianze di queste visioni sono state e sono trasmesse esclusivamente dall'uno all'altro, condividendo le informazioni con coloro che si apprestano a compiere il volo...
Le visioni fantastiche che si manifestano in volo costituiscono un fenomeno nuovo, prima sconosciuto, riconducibile alla nota tipologia degli stati alterati di coscienza... Pensate un po': improvvisamente l'astronauta oltrepassa in un attimo i limiti della propria normale autopercezione di partenza di essere dall'aspetto umano per trasformarsi in un animale e muoversi nell'ambiente in questa nuova forma. E può continuare a percepirsi nell'aspetto trasformato o sentire di immedesimarsi in un'altra entità soprannaturale.
Diciamo che un collega mi ha confidato la sua permanenza nella "pelle" di un dinosauro. Pensate che sentiva di essere un animale che si muoveva sulla superficie di un pianeta sconosciuto, mentre camminava oltrepassando burroni e precipizi, e ostacoli fisici di un qualche tipo.
L'astronauta ha descritto in modo abbastanza preciso il "suo" aspetto: le zampe, le scaglie, le membrane fra le dita, il colore della pelle, gli artigli enormi e altri particolari. La fusione del suo "io" con l'essenza biologica dell'antico sauro era talmente completa da consentirgli di percepire come proprie tutte le sensazioni di questo organismo estraneo. Sentiva di avere delle placche cornee che si rizzavano sulla pelle della schiena in corrispondenza della colonna vertebrale. Del grido penetrante che si sprigionava dalle fauci disse addirittura: "Era il mio grido...".
Di più: la catena di eventi relativa ad ogni trasformazione e le trasformazioni dell'ambiente stesso si avvicendavano contemporaneamente. Inoltre non solo succedeva che l'astronauta avesse la sensazione di trovarsi nella "pelle" di questo o quell'altro organismo vissuto in epoche remote, ma accadeva anche che la persona sentisse di assumere un'altra personalità che poteva anche rivelarsi appartenente ad un'entità umanoide extraterrestre.
L'aspetto interessante è che le immagini delle visioni osservate appaiono insolitamente vivide e colorate.
Sono stati uditi diversi suoni, qualcuno ha persino percepito il linguaggio di altre entità che si è rivelato comprensibile come se fosse stato assimilato senza bisogno di alcun insegnamento. Era come se l'astronauta fosse stato catapultato in un altro continuum spazio-temporale e su altri corpi celesti sconosciuti, e pur trovandosi in un mondo per lui assolutamente nuovo lo percepisse tuttavia come qualcosa di normale e familiare.
Un tratto caratteristico delle visioni fantastiche è costituito dalla variazione istantanea della percezione del tempo e del relativo flusso di informazioni... L'astronauta comincia ad avere la sensazione di percepire un flusso di informazioni proveniente da un qualche luogo esterno. Vale a dire che l'individuo ha la sensazione che una sorta di entità grande e potente gli trasmetta dall'esterno delle informazioni per lui assolutamente nuove ed insolite."
http://www.edicolaweb.net/ufost20b.htm

"La città di Soci si vede persino dallo spazio
Il primo a notare "l'effetto dell'ingrandimento degli oggetti terrestri" fu l'astronauta americano Gordon Cooper che ha raccontato che sorvolando il Tibet riusciva a vedere ad occhio nudo le case e altre costruzioni. Eppure sembrerebbe assolutamente impossibile distinguere oggetti del genere da una distanza di 300 km!
Ma ecco la testimonianza dell'astronauta Vitalij Sevast'janov: "Alla fine oggi ho visto Soci. Ho visto distintamente il porto e la nostra casetta a due piani."
Anche Jurij Glazkov ha confermato questo effetto: "Stavamo sorvolando il Brasile e all'improvviso vedo lo stretto nastrino di un'autostrada! E ci passava anche un autobus, che sembrava sull'azzurro."
E Georgij Gretchko vide e fotografò sotto le nuvole "un banco di ghiaccio" che galleggiava nel cielo.
"A volte dal cosmo lo sguardo diventa incredibile - ha raccontato Georgij Mikhajlovic - per esempio, stavamo sorvolando la Mongolia e all'improvviso abbiamo visto l'immagine di una persona! La grandezza era pari a cento o duecento chilometri. In lontananza si potevano osservare distintamente la testa, il cappotto, le gambe. lo e Jurij Romanenko, col quale volavo allora, lo abbiamo chiamato 'l'uomo di neve', perché era proprio la neve ad aver creato questo gigante."
http://www.edicolaweb.net/ufost20c.htm

"Questo materiale riguarda una conversazione privata tra due astronauti che hanno trascorso sei mesi nel complesso orbitante MIR. Durante il volo, l’astronauta A1 ed il suo collega A2, hanno avuto esperienze straordinarie di stati di sogno, sia durante il giorno che durante il riposo notturno. In tale stato il soggetto può avere una o tante trasformazioni fisiche improvvise, senza aspettarselo, ed essere trasportato in altri momenti di luogo o di tempo (sdoppiamento spazio-temporale). Tutto il tempo il soggetto continua la sua esperienza a gravità zero e rimane attivo in qualsiasi operosità necessaria.

Cioè è presente e compie il suo normale lavoro, pur essendo contemporaneamente presente con un’altra personalità ed in un altro tempo e spazio.

A1, parla dell’esperienza di quando si è sentito essere un dinosauro che si muoveva sulla terraferma, attraversando percorsi e fratture. Poteva descrivere in dettaglio la sua zampa, le squame, il colore della sua pelle, ecc... Il soggetto poteva percepire se stesso anche nel ruolo di altri esseri umani o extraterrestri. Le immagini erano vive e molto colorate; ha sentito diversi suoni e le parole di tanti altri esseri che non si potevano comprendere.

È come se il suo corpo eterico fosse andato in un altro periodo storico od in un altro pianeta.

Il soggetto si è personalmente sentito su un altro pianeta. Questi fenomeni sono iniziati quando il soggetto ha percepito un flusso di informazione dall’esterno e sono finiti quando è terminato questo flusso. Come se un potere esterno cercasse di comunicargli queste informazioni straordinarie. Il processo di entrata nello stato descritto e restare all’interno di esso è stato accompagnato da osservazioni psico-emozionali molto forti.

Ma non era solo.

Il secondo astronauta lo osservava e non ha notato alcuna aggressività. Hanno avuto invece drammatiche e diverse percezioni del tempo. A1 ha osservato che il suo collega è entrato in quello stato verso l’ora di pranzo e, mentre mangiava, il processo è durato circa quattro minuti. Il soggetto A2 invece ha sentito che questi eventi sono durati circa quattro ore. Ambedue i soggetti non sono stati capaci di controllare tali eventi (il loro inizio, i contenuti, la velocità, la loro fine)."
http://www.edicolaweb.net/oltre05a.htm

Secondo voi-
quale poteva essere la causa di questi fenomeni?

Gli astronauti recentemente, anche dopo lunghe permanenze sulla stazione spaziale e nelle spedizioni apollo, non hanno lamentato questo fenomeno-
Quindi mi sembra che il problema sia stato inseguito risolto-
ciao

Non sappaimo se questi fenomeni accadano ancora.
Tali episodi infatti non vengono riportati nei resoconti ufficiali, quindi potrebbero accadere ancora e noi nn ne saremmo lo stesso a conoscenza.

Esatto! Ovviamente, nel caso fosse reale, qualunque episodio di questo tipo sarebbe taciuto ovunque e comunque.
Se ho capito bene quello che viene descritto, sembra che la mente umana (forse solamente quella) sia influenzata pesantemente una volta fuoriuscita dall'atmosfera terrestre da segnali e percezioni esterne.
Come se l'atmosfera rappresentasse una protezione per tutti noi da queste influenze...

Ci vorrebbe un'indagine indiretta. Magari esistono degli articoli sulla variazione della produzione di neurormoni nello spazio. Qualche indizio potremo ottenerlo da li....

DeMultaNocte:
Non sappaimo se questi fenomeni accadano ancora.
Tali episodi infatti non vengono riportati nei resoconti ufficiali, quindi potrebbero accadere ancora e noi nn ne saremmo lo stesso a conoscenza.

Potrebbe essere come tu dici-
ma il fenomeno mi pare essere tanto scioccante per chi lo vive- che una qualche notizia sarebbe trapelata-

ma sopratutto se non fosse stato risolto difficilmente avrebbero lasciato degli astronauti per dei mesi nella stazione spaziale-

avevo letto da qualche parte(ma purtroppo non ricordo dove) che la causa era legata alla diminuizione della intensita del campo magnetico- e si era ovviato al probblema dotando le navette e le tute spaziali di un loro campo magnetico artificiale.

se questo fosse esatto(chissa se qualcuno lo puo confermare) con il campo magnetico terrestre che sta diminuendo ne vedremo delle belle-

sono solo miei pensieri che cercano conferma
ciao

Un astronauta nel mondo paranormale

Tutti i fenomeni misteriosi, non spiegati dalla scienza ufficiale, possono essere raggruppati a seconda di una caratteristica comune.
Ecco la classificazione che ne fa l'astronauta Edgar Mitchell, che di ritorno dalla Luna fondò l'Istituto di Noetica ancora attivo (http://www.noetic.org/).

Non tutti sanno che molte università americane hanno condotto per anni esperimenti in questo campo finanziati dal Governo; inoltre gli astronauti della Nasa, come alcuni "funzionari" della Cia, erano addestrati a sviluppare le facoltà psichiche, come le chiamano gli inglesi (o paranormali, come le chiamiamo solo in Italia con un termine orrendo), i primi per comunicare in caso di incontri ravvicinati, gli altri a scopo spionistico.

Esp: comprende i fenomeni soggettivi legati alla mente e chiamati Esp, cioè percezione extrasensoriale. Questa comprende la telepatia (comunicazione a distanza), la chiaroveggenza (visione a distanza), la precognizione (conoscenza del futuro, simile alla retrocognizione, la conoscenza del passato), e la psicometria (la capacità di leggere le informazioni che vengono trasmesse da un oggetto o da un ambiente). Probabilmente tutte queste facoltà hanno la medesima origine, la capacità della mente di proiettarsi nello spazio e nel tempo e di ottenere informazioni attraverso sensi sconosciuti.

Pk: i fenomeni psicocinetici (Pk) sono quelli in cui la mente agisce sulla materia modificandola. Tra questi rientra il potere di piegare i metalli con la mente. Ma anche la pranoterapia, la cura con l'energia attraverso l'imposizione delle mani, o i viaggi fuori dal corpo (OOBE, out of the body experiences), la possibilità di proiettare il proprio doppio energetico a distanza. Alcuni fenomeni Pk possono avere una doppia interpretazione: ad esempio gli apporti (l'apparizione di oggetti dal nulla) e le materializzazioni (oggetti che di solito si formano dalle mani del medium) vengono considerati Pk se prodotti dall'uomo, Theta se provocati da entità defunte.

Theta: i fenomeni legati alla sopravvivenza (snobbati per anni dai parapsicologi paurosi di affrontare tematiche troppo vicine alla fede e difficilmente dimostrabili), come le apparizioni e le comunicazioni dei defunti, le memorie di vite passate, i fenomeni di premorte (NDE, near death experiences).

Manuela Pompas
http://www.lifegate.it/essere/articolo. ... ticolo=890

L' astronauta ed eroe di guerra e Senatore John Glenn ha richiesto in Marzo 2001, di apparire alla TV NBC nel programma Frasier. In un episodio inusuale, Glenn ha fatto alcuni commenti poco divertenti direttamente agli spettatori che sono significativi da ripetere qua: "In quei giorni di gloria, non mi trovai a mio agio quando chiesero, sai, eravate soli la fuori? Non abbiamo dato la vera risposta e vediamo ancora delle cose la fuori, strane cose, ma sappiamo cosa vediamo la fuori. Non possiamo davvero dire nulla. I boss sono molto spaventati da questo, dalla "Guerra dei Mondi" e dal pericolo di panico nelle strade.
Quindi, dobbiamo stare in silenzio. Ora noi vediamo queste cose nei nostri incubi o nei film e alcuni sono molto simili alla verità".
http://menphis75.mastertopforum.com/vie ... 901c923971

Parole sante! Tant'è vero che Glen, ex Maggiore dei Marines, fu messo a terra dalla NASA perché rivelò quello di cui fu protagonista nel suo viaggio obitale attorno alla Terra... Seguì tutti i voli ma senza volare più, come avevano minacciato di fare! Era un pilota militare! lo accontentarono nella sua vecchiaia con il viaggetto a bordo dello "Shuttle", lui, il miglior astronauta che aveva la NASA!

Il fenomeno, come viene descritto in Edicolaweb, a me sembra molto simile a certi casi di schizofrenia, in cui il soggetto crede di essere uscito dal proprio corpo e ha la netta sensazione di trovarsi in un altro luogo o addirittura in un altro tempo, addirittura di non essere lui, ma di avere il corpo e l'identità di un altro, e di vivere un'esistenza parallela in essi.
Quindi potrebbero essere dei casi di schizofrenia, magari passeggera, che gli astronauti hanno vissuto trovandosi in un ambiente in cui l'uomo mai prima si era trovato, e che implica notevoli dosi di stress...
Secondo me non c'è motivo per pensare a casi di paranormalità.

Considerate che malgrado superaddestrati e per dire meglio Robotizzati.......gli astronauti erano Persone.Che immaginatevi di vedere il vostro pianeta da un'Oblo' senza sapere se ci tornate cosa comporta.......La via del ritorno e' sempre piu' breve ma..........e' proprio nella fase del rientro che probabilmente sono avvenuti queste Sindromi....da astronauta.Perche' vi chiedo mettono in quarantena gli astronauti?Per ipotetici bacilli spaziali o per riassestarli dopo un'Esperienza TRAUMATIUCA?Sembra semlice ma vivere quell'esperienza chcche se ne dica ha ampio spettro di conseguenze........Permanenti?
come dissi in altra discussione queti Uomini Mito....supersoldati e superastronauti.........spento l'interruttor della loro pogrammazione crollavano.Non oso pensare come li abbiano rimessi in piedi....gli astronauti.E un volta fuori dal Programma cosa abbiano sofferto come effetti collaterali postumi.Tornando al discorso attendibilita'.E di cosa hanno vissuto piu' che visto.Che e' tuttaltra questione.........LWD>>>

Enkidu, la schizofrenia è una sindrome psichiatrica importante. Gli astronauti sono persone scelte accuratamente e devono essere assolutamente sane sotto tutto il profilo psicofisico.
Oltretutto vengono accuratamete preparati anche dal punto di vista psicologico per affrontare l'impresa del viaggio spaziale. L'ipotesi che lo stress possa produrre negli atronauti una forma passeggera di schizofrenia, la prenderei con le pinze...
Se però vogliamo provare a pensare ad una momentanea defaiance delle funzioni mentali nello spazio, possiamo prendere in considerazioni alcuni fattori fisiologici...ad es: il jet lag...
La sindrome da jet lag colpisce le persone che percorrono lunghe distanze in aereo, con un' intensità di sintomi maggiore o minore a seconda si voli verso est o verso ovest. La sindrome infatti sembra essere correlata all'alterazione della produzione di melatonina dovuta all'allunguarsi o all'accorciarsi del giorno come conseguarza dello spostamento aereo. La melatonina gioca anche un ruolo importante nei meccanismi sonno-veglia che regolano i nostri ritmi circadiani. In una rara e terribile malattia nota come insonnia familiare fatale, la produzione di melatonina si riduce fino a scomparire. Chi ne soffre comincia con il soffrire di insonnia(che è anche uno dei sintomi del jet lag) e disturbi motori (gli astronauti ne soffrono per svariate ragioni) man mano che la mlattia procede e che la melatonina si riduce, scompaiono le onde lente caratteristiche del sonno e succede una cosa particolare: le persone piombano da uno stato di veglia al sogno direttamente, senza addormentarsi. Cominciano a muoversi e a parlare come se fossero altrove una situazione diversa da quella in cui è il loro corpo...La malattia ha un esito letale in 13 mesi.
Ora, un astronauta in orbita attorno alla Terra, vede il sole sorgere e tramontare anche ogni 10 min. Senza voler considerare i cambiamenti dovuti all'assenza di gravità, alle radiazioni cosmice etc, chiaramenete il sistema endogeno che sincronizza i suoi ritmi circadiani con l'esterno, non poù funzionare più regolarmente... Mi chiedo a questo punto quale sia il quadro fisiologico di questi atronauti e se possa essere compatibile con quanto esposto prima...
MA anche qualora questo quadro fosse accettabile, avremo una risposta definitiva? Sapremo veramente cosa esattamente sta provocando quelle allucinazioni?
o quello che sapremo in definitiva è che esiste un meccanismo del nostro corpo che sincronizza i nostri tempi interiori con quelli esterni e che quando questo meccanismo viene meno, la nostra percezione della realtà può cambiare? Ma cos'è la realtà che vediamo se non percezione ?

mumble... mumble....

Già perchè?
Dopo le loro missioni questi uomini mito necessitano di assistenza di vario tipo, tra cui quella psicologica. Non sono rari i casi di depressione fra chi rientra sulla terra...Il diisordine fisiologico indubbiamente c'è e non c'è alcun motivo di dubitarne. Ma c'è anche dell'altro?

Ben tornato LWD

Blissen.... per concludere il tuo ragionamento... e se la realtà fosse solo un'illusione costruita dalle nostre menti e gli astronauti avessero potuto dare un'occhiata nel mondo di là'? O forse in un altro mondo illusorio? Scusa, ma penso sempre che queste sono questioni di lana caprina....
Certo che l'ipotesi schizofrenica va presa con le pinze.. qua tutto va preso con le pinze!
In fin dei conti, io non sono uno psicologo, ho solo detto che la descrizione di tali fenomeni mi sembrava somigliare a fenomeni schizofrenici.
Il che non vuole dire, ovviamente, che pensassi che gli astronauti fossero degli schizofrenici. Non dubito che gli astronauti siano accuratamente scelti e vengano sottoposti a test psicologici per controllarne l'equilibrio mentale, dato che qualsiasi missione pericolosa ha bisogno di persone con i nervi saldi come minimo.
Ciò non toglie che, appunto come fai notare tu in dettaglio, l'estrema differenza dell'ambiente spaziale, che già ha effetti spaventosamente debilitanti sull'organismo, possa indurre stati di alterazione mentale che somigliano alla schizofrenia, e che sparirebbero però nel tornare a un ambiente normale.
Certo, uno può pensare che una volta lassù, si possano avere esperienze mistiche, lo si può ipotizzare, certo, così come si può ipotizzare che non tutte le visioni degli schizofrenici non siano solo allucinazioni ma "rivelazioni" di altre realtà.
Una volta uno psichiatra, non mi ricordo chi, disse che "mistici e schizofrenici si trovano nelle stesse acque, solo che i primi nuotano, mentre i secondi vi affondano".
Ma questo significa esulare dal campo scientifico, per entrare in quello della mistica. La scienza si occupa dei fenomeni di questo mondo, fino a quando non avrà una qualche prova empirica di altre realtà oltre a quella che viviamo, non avrà modo di sottoporle a studio.
L'unica cosa che può fare è continuare a studiare questi fenomeni, ma secondo le esperienze che già conosce, in attesa di incocciare in qualche realtà sconosciuta.... lì non mi sbilancio, può darsi che esistano già degli indizi, se non delle prove, ma questo solo i ricercatori "alternativi" o chi ne conosce gli studi può dircelo.
Conoscendo però come imposta gli argomenti Edicolaweb, trovo improbabile che lì si trovino conoscenze di questo tipo...

Sicuramente questa ipotesi che al di fuori dell'atmosfera terrestre le nostre percezioni vengono alterate o addirittura ne acquisiamo di nuove, è molto interessante.
Purtroppo in questo caso i testimoni sono molto pochi, ovvero i soli astronauti. Se è vero che la nostra atmosfera ci protegge da molte radiazioni, chissà se ci protegge anche da altro... o invece di proteggerci ci limita...