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IdentFlyObj ha scritto:
Debbo segnalare, a fini di ricerca, che la forte emissione magnetica ,raggiungibile,secondo alcuni,solo nell'acceleratore del Cern,è piuttosto priva di reale fondamento.
All'Università Clark,con un C-bank (banco di condensatori,una sorta di batteria molto performante) e con un tiristore ad alta velocità (una sorta di ''interruttore'' rapido),hanno tranquillamente raggiunto 50 T ( T sta per Tesla,è il valore di campo magnetico) con una scarica impulsiva.
Si,ma quando,direte voi?
14 anni fa,per la precisione.In un normale laboratorio universitario attrezzato.E,da quanto ho appreso, hanno ''bombardato'' un composto a base di boro,silicio,alluminio,ed altri elementi.
Devo però anche segnalare che l'esperimento,per quanto alla portata del privato, richiede anche perfette conoscenze di fisica,chimica,meccanica quantistica,elettronica.
Segnalo,inoltre,che parecchi anni fa,durante un convegno, un tale di cui non rammento il nome ci mostrò un lenzuolo del letto,e lo illuminò con lampada di Wood: comparve sotto ai nostri occhi il disegno raffigurante un volto alieno.In quel momento,bollai il tutto come falso,immaginando si fosse utilizzato un composto con basi fluorose. Terminata la prova nella buia sala,egli ripose il lenzuolo dentro una valigetta e il convegno terminò,senza quasi dare spiegazioni appropriate:rammento solo che fu detto che il lenzuolo appartenava a persona addotta.
Io rafforzerei la tua affermazione.
Occupandomi di fisica per mestiere (quantistica nello specifico), posso affermare senza dubbio che l'acceleratore di particelle del CERN non c'entra proprio nulla con quello che si dice qui, con quello che è stato detto in TV e con quello che asserisce Forgione. E soprattutto non c'entrano nulla i campi magnetici.
Un acceleratore di particelle, soprattutto uno come il LEP del CERN non sottopongono affatto "sostanze a forti campi magnetici", nè la sottoposizione a campi magnetici implica "l'eccitazione di elettroni che finirebbero su piani orbitali più elevati". Né il fatto che gli elettroni siano eccitati implica necessariamente la luminescenza della sostanza colpita (soprattutto se si tratta di mica).
L'acceleratore del CERN (che è un sincrotrone) genera essenzialmente campi elettrici spaventosi che sono quelli che imprimono energia alle particelle (ma parliamo di particelle, non di polverine) accelerandole.
I campi magnetici hanno il solo scopo di deviarne le traiettorie, per cui sono sì estremamente potenti (superconduttori potentissimi!), ma lo sono soltanto perchè debbono deviare particelle che viaggiano a velocità iperboliche e che pentrano nei campi magnetici per tempi men che infinitesimali: per cui o il campo è potentissimo, o la particella non devia di un millimetro (millimetro si fa per dire eh!)
Non si energizzano le particelle con campi magnetici per quanto forti Le si energizzano con bombardamenti di fotoni ad alta energia, oppure facendole collidere con altre particelle. Solo in quest'ultimo senso si potrebbe in qualche modo vedere un coinvolgimento logico di un acceleratore di particelle.
Per cui il discorso del magnetismo non c'entra nulla: in un atomo sottoposto a campi magnetici fortissimi, gli elettroni non cambiano orbita.
Perchè scomodare l' "acceleratore portatile"?? Nelle lampade al neon, ad esempio, la luce è proprio il risultato di scontri tra particelle del gas: le particelle si scontrano, gli atomi si eccitano, gli elettroni passano di orbita e, dopo, ritornando al loro stato naturale (rientrando nell'orbita) rilasciano l'energia accumulata sotto forma di fotoni, ovvero di luce.
Anche il tubo catodico è un acceleratore di particelle, ma la sostanza bombardata che genera luminescenza è appunto una materia specificamente luminescente, fosforo appunto. Il che è per dire che non tutti i materiali generano facilmente luminescenza neppure se eccitati,e la silice proprio la sceglierei per ultima...
E' evidente che quanto narra Forgione non può essere vero, dal momento che, con pochissime e particolarissime eccezioni, qualunque atomo eccitato torna, abbastanza rapidamente al suo stato naturale (emettendo di tutto: dalle radiazioni al calore). Che codesto materiale siliceo (dice che è questo il risultato allo spettrometro di massa) possa aver mantenuto per 7 anni il suo stato di eccitazione è semplicemente ridicolo.
Non è neppure vero che siano solo fluoro e fosforo gli unici componenti a poter generare elettroluminescenza...
Comunque quanto raccontato da Forgione, sotto il profilo scientifico, non ha né capo né coda.
In questo caso però il problema è semplicissimo da risolvere. Basterebbe far fare una spettrometria di massa certificata e la cosa è risolta: sapremmo di cosa è fatta la polvere.
Si tratta di un'analisi banale, che costa quattro lire, e si può realizzare senza ricorrere a università di sorta e che potrei fare benissimo anche io. Per il resto basta verificare se vi sia o meno elettroluminescenza, o emissione di altro tipo di energia. Operazioni per le quali non serve affatto un microscopio SEM con EDS (quello che Forgione dice essere stato usato nella prima analisi), soprattutto se la luminescenza è tale da vedersi a occhio
Non vedo cosa possa ostare a un esame di questo tipo.
Vedete voi