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leviatan ha scritto:
Sante parole Veritas,sante parole !!
Ma non solo, vedi Paolo, per esempio, attacca in modo chiaro e diretto Giacomo e la sua setta, cosa che non avrebbe fatto se il "suo Gesu'" fosse stato davvero il fratello di Giacomo; non avrebbe mai e poi mai messo in discussione l'autorita del suo successore.
Evidentemente il Gesu' di Paolo e' tutt'altra cosa, sicuramente un personaggio mai esistito e che alberga solo nella sua povera mente malata.
Probabilmente il Gesu' fratello di Giacomo,se fosse mai esistito,doveva essere un personaggio sicuramente disprezzato dalla stesso G. Flavio,visto che e' lo stesso Origene ad informarci che lo storico ebreo nella migliore delle ipotesi non lo considerava affatto un Messia.
Purtroppo la parte dell'opera di Flavio relativa ai giudizi su Gesu' e' stata sicuramente rimossa e non possiamo saperne di piu'.
Si ,sono daccordo che Giacomo pote' essere il successore del Battista piu' di quanto pote' essere quello di Gesu',e sono altrettanto convinto che il Battista fu un personaggio sicuramente "superiore"rispetto a Gesu'.Sono convinto persino che lo stesso Magnificat fu recitato da Elisabetta e non da Maria,ma questa e' un'altra storia.
Relativamente agli scheletri condivido in pieno la tua analisi.
Un saluto
Paolo, chiunque egli sia stato nella realtà, fu un 'gesuano' ed è quindi normale la sua contrapposizione agli ebioniti guidati da Giacomo il Giusto: sia quelli della 'casa madre' di Gerusalemme, sia quelli di Gerapoli, nella provincia romana della Frigia.
Giacomo, come ho affermato più volte, fu effettivamente un fratello di Gesù: per l'esattezza un fratellastro, figli della stessa madre ma di padre diverso. La contrapposizione tra i seguaci gesuani ed i giacobiti ha origine ai tempi di Giovanni il Battista, quando Gesù decise di abbandonare la sua setta per mettersi in 'proprio'. Da ciò scaturirono rivalità che finiranno per ripercuotersi fatalmente anche nelle sètte, giacobite e gesuane, che si costituiranno nel II secolo.
In Gerapoli di Frigia, in cui ai tempi di Giacomo si era formata una setta ebionita con riferimenti stretti alla figura di Giacomo di Gerusalemme, fratellastro di Gesù, con la predicazione 'paolina' (v. gli Atti degli Apostoli) si ebbe la scissione della setta originaria. In seguito a ciò si ebbero ebioniti 'gesuani', vale a dire coloro che accettarono la predicazione di Paolo e si sottoposero al nuovo 'modello' di battesimo (imposizione delle mani per il 'trasferimento' dello Spirito Santo), ed ebioniti 'giacobiti' (o giovanniti), i quali continuarono a mantenersi fedeli all'insegnamento originario impartito da Giovanni il Battista e continuato da Giacomo il Giusto.
Malgrado la testimonianza di Eusebio e di Abdia di Babilonia, circa l'esistenza di due distinte sètte ebionite, ancora oggi, assurdamente, l'erudizione ufficiale continua a fare riferimento ad una sola setta, registrando però 'inspiegabilmente' alcune sconcertanti inconguenze, le quali si riassorbirebbero immediamente se si accettasse, come sarebbe logico, il fatto ineludibile dell'esistenza di due diverse sètte ebionite!
"..Evidentemente il Gesu' di Paolo e' tutt'altra cosa, sicuramente un personaggio mai esistito e che alberga solo nella sua povera mente malata."Con queste premesse non si va da nessuna parte. La circostanza secondo cui il Gesù di Paolo appare 'diverso' (o, perlomeno, sembrerebbe tale) dipende unicamente dal fatto che, come esposto sopra, i giacobiti-giovanniti di Giacomo NON facevano assolutamente riferimento alla figura di Gesù, ma a quella di Giovanni il Battista!
Non solo, ma la loro posizione nei confronti del Nazareno fu fortemente critica, come appare ancora oggi negli scritti dei Mandei, estremo epigono di quella che 2.000 anni fa fu la setta guidata da Giovanni il Battista (vale a dire la setta dei 'nasurei').
In tali scritti Gesù è definito un 'traditore': il che è tutto dire!... Se Gesù fosse stato un carattere inventato, come sostenuto da alcuni pseudo esegeti, per quale motivo i Mandei avrebbero dovuto scrivere tali cose?... Per quale motivo i Mandei avrebbero dovuto inventarsi anche loro un'inesistente Gesù, come sostenuto dai citati esegeti?...Tutto ciò è assurdo e privo di senso!...
Non per nulla l'erudizione ufficiale, quella con la 'e' maisucola, si disinteressa totalmente dell'anacronistica teoria che vorrebbe quella di Gesù una figura antistorica, inventata a 'tavolino'! I riscontri che si hanno nella letteratura rabbinica (Talmud ed altro), cira la figura di Gesù e di sua madre, sono evidenze tangibili, le quali non si possono 'liquidare' anch'esse come invenzioni!.. Tutto questo destituisce i 'negazionsiti' di qualunque credibilità.
"...doveva essere un personaggio sicuramente disprezzato dalla stesso G. Flavio.."Non credo che Giuseppe Flavio disprezzò Gesù. Infatti, non solo egli lo conobbe di persona, ma quasi sicuramente fu lo stesso Giuseppe, nel suo incontro con Gesù a Sepphoris, a convincere il Nazareno, diventato un capobandito (v. Lattanzio-Hierocles), ad unirsi al fronte della ribellione antiromana, che portò alla prima guerra giudaica: quella del 66-70.
Tra l'altro, anche se la cosa potrebbe stupire, Giuseppe era moralmente debitore nei confronti di Gesù, per una favore ricevuto da quest'ultimo mentre si trovava a Roma. Il fatto che Giuseppe, come riportato da Origene, non credeva che Gesù fosse il Messia (smentendo così clamorosamente il falso 'testimonium flavianum'), non vuol dire affatto che egli odiasse il Nazareno!
"..Sono convinto persino che lo stesso Magnificat fu recitato da Elisabetta e non da Maria.."Questo fu un mero inserimento redazionale, teso a dare, insieme a tanti altri aspetti, un imprinting 'celebrativo' di sapore trascendentale all'intera vicenda evangelica. I riferimenti di Maria, quando diede alla luce i suoi due gemelli (Gesù e Giuda 'Tomaso'), erano assolutamente di natura 'pagana'.
Il fatto stesso del luogo del parto, una grotta, il quale non fu scelto a cagione dell'urgenza del momento, ma da una precisa scelta di Maria Vergine, fatta diverso tempo prima del parto, la dice lunga sui riferimenti teologici pagani della Vergine. (nelle grotte, simboli ctonici del ventre della Grande Madre Terra, naccquero diversi eroi mitologici del passato).
Per quanto possa apparire strano, l'abside delle varie chiese e cattedrali non è altro che una reminiscenza simbolica della grotta in cui avvenne il parto della Vergine (ed anche della sua 'annunciazione), anche se alcuni autori cercano di far risalire tutto ciò a certi ambienti della Roma pagana, in cui si svolgevano i principali momenti della vita quotidiana delle famiglie patrizie, ed in cui, successivamente, si svolsero le prime ricorrenze celebrative del nuovo culto catto-cristiano.
Saluti ed auguri di Buon Anno.
Veritas
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