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MessaggioInviato: 30/01/2010, 09:40 
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Messaggio di BlitzKrieg

Ma chi e` lo stratega, che per entrare in guerra si fa affondare mezza flotta?


Forse colui che, avendo già pianificato l'uso di armi termonucleari, deve avere una buona scusante...



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MessaggioInviato: 30/01/2010, 12:03 
Hai ragione BlitzKrieg; un altro falso complotto! Ora ti riempiranno il post di di fogli, accuse e "documenti"(come già ne ho visti) !
Quello che mi fa rabbia è che si mette in dubbio tutto, si parla di tutto, con titoli in prima pagina, ma riguardo agli UFO, ad esempio, non vanno mai in prima pagina; com'è questa cosa? Tutti Li vedono, però ...
Solo una constatazione, rientriamo in topic, va...


Ultima modifica di Ufologo 555 il 30/01/2010, 12:09, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/01/2010, 12:19 
La risposta è qui... per chi sa vedere le cose in modo obiettivo:




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MessaggioInviato: 30/01/2010, 13:33 
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Messaggio di BlitzKrieg

Ogni tanto, in discussioni differenti, viene fuori la storia di Pearl Harbor e dell'avviso misinterpretato dagli USA, che gli australiani avevano lanciato.
Ora, si dice che sia stato ignorato volutamente l'avviso, per entrare in guerra.
Ma chi e` lo stratega, che per entrare in guerra si fa affondare mezza flotta?
E se invece l'avviso, fosse stato osservato e la flotta si fosse fatta trovare fuori dalla baia, la guerra non sarebbe scoppiata ugualmente?
Che avrebbero fatto i giapponesi? Avrebbero preteso di passare li per caso?
A me` la storia che la guerra l'avrebbero evitata, pare una "sterzata"


La stragrande maggioranza del popolo americano non ne voleva sentir nemmeno parlare (erano già stati contrari alla 1°, e le conseguenze di questa erano ancora ben presenti).
Ora, bisognerebbe ragionare su quali motivi avrebbero potuto spingere il governo americano ad ignorare l'avviso fattogli.
Cosa sarebbe successo se gli USA avessero avvertito Pearl Harbor e magari avessero quindi preparato un controattacco a sorpresa, anticipando il nemico? Non si sarebbe ben capito quale delle due fosse la nazione offensiva; e molti americani avrebbero dubitato dell'effettiva volontà del giappone di attaccare gli Stati Uniti. Magari sarebbero comunque stati convinti (anche se poco ci credo), ma una eventuale offensiva a sorpresa verso Pearl Harbor sarebbe stata sicuramente di impatto maggiore, e avrebbe incredibilmente motivato i giovani americani a perseguire la causa (come poi successo). Credo questa sia la risposta.


Ultima modifica di Lawliet il 30/01/2010, 13:35, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/01/2010, 13:46 
Praticamente, secondo il tuo ragionamento, ogni volta che l'America "deve" fare qualcosa si da prima una "bella martellata sulle gengive"! Io non lo credo, conoscendo la mentalità degli americani (capi compresi).
Comunque ad ogni fatto si è liberi di dare qualsiasi "spiegazione".... Compreso Amadinejhad che rifiuta il documentatissimo fatto dell'olocausto degli ebrei! O Chavez che accusa gli USA di andare in giro a provocare terremoti per sottoporre il mondo! E con gli UFO, lo dice anche NUMBER 1! Allora siamo a posto.[^]



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MessaggioInviato: 30/01/2010, 18:49 

VE L' HO GIA' CITATO TOT VOLTE


DA LEGGERE !



Stinnett R.B., 'Il giorno dell'inganno - Pearl Harbor: un disastro da non evitare'


Il Saggiatore - 480 pagine - 18,59 Euro - Edizione 2001

Corredato da un numero rilevante di documenti recuperati negli archivi di stato americani, questo libro scritto da un ex militare della Marina, risulta essere fondamentale per comprendere alcuni retroscena dell'ultimo conflitto mondiale e per inquadrare nella giusta ottica alcune vicende che modificarono il corso della storia.

L'autorevolezza dello scrittore è indubbia e gli elementi portati a conferma della tesi, talmente numerosi e solidi da dover indurre tutti gli storici mondiali a rivedere con serietà la storia della Seconda Guerra Mondiale. L'autore riserva quasi la metà del suo testo ad appendici e note, relative ai documenti da lui raccolti, in particolare fotocopie di ordini e verbali inediti e classificati come segreti, in cui si dimostra chiaramente come l'intervento degli Stati Uniti fosse preparato e studiato da tempo.

La stesura del libro ha richiesto ben 17 anni di ricerche, ma alla fine è stato possibile dimostrare come, con una serie di azioni politiche ed economiche mirate, gli Stati Uniti soffocarono l'economia giapponese e portarono questo paese alla guerra. Successivamente viene dimostrato come anche l'attacco a Pearl Harbor fosse conosciuto con largo anticipo, come non fu impedito e come fu invece utilizzato per smuovere l'opinione pubblica americana contraria alla guerra.

Furono così sacrificati oltre 2200 soldati e civili americani presenti nelle isole Hawaii per spinegere definitivamente il paese verso la guerra; e le accuse dell'autore sono rivolte a tutti indistintamente, dal presidente F.D. Roosevelt ai vertici militari delle varie armi.

In ordine cronologico sono così narrati gli episodi e le vicende che consentono al lettore di comprendere chiaramente cosa avvenne realmente 60 anni fa e quanto la storia reale sia differente da quanto, ancor oggi, i mass media, la scuola, l'opinione pubblica in generale ci vogliono far credere.




Se necessario, faremo anche la discussione, ma le citazioni dai documenti originali che porta Stinnett non lasciano dubbi.

NON SOLO GLI AMERICANI SAPEVANO, MA FECERO DI TUTTO PER INDURRE I GIAPPONESI A PENSARE CHE SAREBBERO STATI ATTACCATI.

IL CONGRESSO NON VOLEVA LA GUERRA, ma la volevano Franklin Delano Roosevelt e le lobby delle armi





SU PEARL è stato fatto solo un film veramente valido, anzi, direi un vero capolavoro :

TORA TORA TORA

il trailer

http://www.youtube.com/watch?v=xFmVtZLnHio

http://it.wikipedia.org/wiki/Tora!_Tora!_Tora!

in cui il regista Fleischer lascia intravedere qualcosa, ritraendo uno Stato Maggiore del USA ARMY assolutamente incapace.

Lo trovate in DVD



zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 30/01/2010, 19:18, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 30/01/2010, 23:13 
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Lawliet ha scritto:

La stragrande maggioranza del popolo americano non ne voleva sentir nemmeno parlare (erano già stati contrari alla 1°, e le conseguenze di questa erano ancora ben presenti).
Ora, bisognerebbe ragionare su quali motivi avrebbero potuto spingere il governo americano ad ignorare l'avviso fattogli.
Cosa sarebbe successo se gli USA avessero avvertito Pearl Harbor e magari avessero quindi preparato un controattacco a sorpresa, anticipando il nemico? Non si sarebbe ben capito quale delle due fosse la nazione offensiva; e molti americani avrebbero dubitato dell'effettiva volontà del giappone di attaccare gli Stati Uniti. Magari sarebbero comunque stati convinti (anche se poco ci credo), ma una eventuale offensiva a sorpresa verso Pearl Harbor sarebbe stata sicuramente di impatto maggiore, e avrebbe incredibilmente motivato i giovani americani a perseguire la causa (come poi successo). Credo questa sia la risposta.



Non sono d'accordo, sul fatto che non si sarebbe capito chi fosse l'aggressore, in quanto la flotta giapponese sarebbe stata ben lontano da casa e la vicinanza alla costa americana, sarebbe stata interpretata come una minaccia dall'opinione pubblica



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MessaggioInviato: 30/01/2010, 23:45 
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barionu ha scritto:


VE L' HO GIA' CITATO TOT VOLTE


DA LEGGERE !



Stinnett R.B., 'Il giorno dell'inganno - Pearl Harbor: un disastro da non evitare'



zio ot [;)]


No non l'ho letto, ma va detto che entrando in guerra, non si era certi che gli USA avessero la vittoria assicurata. La germania era in ascesa su tutti i fronti; Europa, Russia, Africa, gli u-bot tagliavano la strada ai rifornimenti all'Inghilterra, tenendola fuori dalla possibilita` di entrare in guerra. Il giappone dalla sue parti, non se ne stava con le mani in tasca, invadendo la Cina, l'Indocina e non dava cenno di volersi fermare, preoccupando non poco le colonie europee. Ancora non esistevano le armi nucleari ne il progetto per queste negli USA. Detto questo senza una vittoria certa, come si sarebbe potuto permettere la distruzione di una buona parte della flotta, compromettendo ancor di piu` le possibilita` di vittoria???



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MessaggioInviato: 31/01/2010, 00:15 
cmq alcuni storici sono concordi nell'affermare che il presidente roosvletefosse al corrente dell'attacco(in quanto decrittato alcuni messaggi cifrati giapponesi)ma praticamente non avverti dell'imminente attacco pearl harbor x spingere il paese ad entrare in guerra


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MessaggioInviato: 31/01/2010, 02:53 
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BlitzKrieg ha scritto:

Cita:
barionu ha scritto:


VE L' HO GIA' CITATO TOT VOLTE


DA LEGGERE !



Stinnett R.B., 'Il giorno dell'inganno - Pearl Harbor: un disastro da non evitare'



zio ot [;)]


No non l'ho letto, ma va detto che entrando in guerra, non si era certi che gli USA avessero la vittoria assicurata. La germania era in ascesa su tutti i fronti; Europa, Russia, Africa, gli u-bot tagliavano la strada ai rifornimenti all'Inghilterra, tenendola fuori dalla possibilita` di entrare in guerra. Il giappone dalla sue parti, non se ne stava con le mani in tasca, invadendo la Cina, l'Indocina e non dava cenno di volersi fermare, preoccupando non poco le colonie europee. Ancora non esistevano le armi nucleari ne il progetto per queste negli USA. Detto questo senza una vittoria certa, come si sarebbe potuto permettere la distruzione di una buona parte della flotta, compromettendo ancor di piu` le possibilita` di vittoria???


Blitz. Devi leggere. I bersagli principali , le 3 portaerei erano, guarda caso fuori dal porto. E i Giap non colpirono i depositi di carburante.
In realtà l' attacco fu un flop clamoroso.

wiki è abbastanza precisa

http://it.wikipedia.org/wiki/Attacco_di_Pearl_Harbor

da wiki

La nascita della diatriba [modifica]
La teoria che dietro l'attacco a Pearl Harbour ci fosse in realtà una sapiente regìa americana emerse molto presto, tanto che Liddell Hart scrive: «… il colpo di Pearl Harbour nel 1941 costituì un tale shock da suscitare non solo quasi unanimi critiche verso le autorità capeggiate dal presidente Roosevelt, ma anche il profondo sospetto che il disastro fosse da attribuire a fattori più gravi della cecità e della confusione.» e poi: «In realtà, anche se da tempo il presidente Roosevelt sperava e cercava di trovare un modo per far scendere in guerra l'America contro Hitler, quanto si sa con certezza della presunzione e degli errori di calcolo degli alti esponenti dell'esercito e della marina è sufficiente a ridimensionare le tesi di quegli storici americani "revisionisti" [virgolettato nel testo, n.d.r.], i quali sostengono, sulla base di prove scarse e tutt'altro che convincenti, che Roosevelt escogitò e preparò il disastro di Pearl Harbour per spingere il paese ad entrare in guerra.»[50]

Lo storico britannico sposa qui la tesi dell'assenza di qualsivoglia azione (o non azione) intenzionale per provocare il disastro bellico da parte di Roosevelt e dei suoi più stretti collaboratori. In effetti, al momento della pubblicazione del libro di Hart (1970), i documenti della marina che avrebbero potuto contribuire a chiarire i fatti e le intenzioni, erano ancora coperti da segreto militare.


Solo con l'autorizzazione da parte del Presidente Jimmy Carter di rendere disponibili i testi tradotti delle intercettazioni dei messaggi della Marina Nipponica di quel periodo, avvenuta nel 1979,[51], e con l'applicazione più aperta del Freedom of Information Act [52] è stato possibile approfondire gli aspetti della questione, anche se la tesi revisionista non è ancora generalmente accettata dagli storici.


E INFATTI IL LIBRO DI STINNETT E' CORREDATO DA UN CORPUS DI DOCUMENTI UFFICIALI ASSOLUTAMENTE DECISIVO E INCONFUTABILE.

sul net il materiale non manca

vi segnalo questo articolo di Mario Pizzuti

http://www.nexusedizioni.it/apri/Argome ... -Pizzuti-/

http://www.google.it/search?hl=it&ei=Au ... lt&spell=1


Molti Ammiragli Americani accusarono Roosevelt di inettitudine, o peggio,
tra cui lo stesso Kimmel, comandante in capo a Pearl il giorno dell' attacco.

http://en.wikipedia.org/wiki/Husband_E._Kimmel

Rimane storica la frase attribuita all' Ammiraglio Halsey che perse il figlio in guerra " E ora quel porco di Roosevelt si è preso anche mio figlio ! "

Halsey era fuori da Pearl quella mattina, con la portaerei Enterprise.

http://it.wikipedia.org/wiki/William_F._Halsey

Ciliegina. La celebre di Rumsfield :

" Non attaccheremo, a meno che non ci sia un' altra Pearl Harbor "

zio ot

ragazzi, trovate e guardatevi il film Tora Tora Tora.

Un capolavoro senza effetti speciali : tutto quello che vedete riguardo le scene con gli aerei sono vere, il Pearl Harbor della Disney è un film ridicolo.


Ultima modifica di barionu il 31/01/2010, 03:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/01/2010, 10:50 
Per rquello che posso ricordare, gli USA furono "tirati per i capelli" dalla Gran Bretagna, che non ce la faceva da sola... Poi, ogni tanto si reinventa la storia .... Boh...?!



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MessaggioInviato: 31/01/2010, 10:52 
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BlitzKrieg ha scritto:
Ancora non esistevano le armi nucleari ne il progetto per queste negli USA.

Se ci dobbiamo affidare alle spiegazioni ufficiali, allora a Roswell è precipitato un pallone sonda, oppure i marines, armati fino ai denti stanno soccorrendo gli haitiani [:D]
Quando i militari cominciano ad usare le armi che hanno a disposizione, è perchè ne dispongono di più potenti che, per mantenere la superiorità, non possono mostrare...
Non solo, ciclicamente bisogna "sbarazzarsi" del vecchio arsenale, quindi bisogna scatenare qualche guerra oppure "sacrificarlo" per rinnovarlo.
Come mai a Pearl Harbour, affondarono le corazzate e si salvarono le portaerei che, guarda caso erano TUTTE in navigazione lontano dalla base?
Vedi qualche corazzata, al giro per il mondo oggi? [;)]
Inoltre, solo vent'anni fà, avresti creduto a queste armi?
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=5379
E pensi che gli Usa ti sveleranno mai, ufficialmente, i modi e la progettualità di queste armi?
E cosa avranno in sperimentazione segreta ORA?



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MessaggioInviato: 31/01/2010, 11:08 
Praticamente se nella storia non fossero esistiti gli Stati uniti saremmo tutti in pace! (Da quello che leggo da due anni a questa parte...)
Magari staremmo tutti a fare il "passo dell'oca", oppure con una falce e martello infilata ....! Mah... Comincio a dubitare anche del mio nome ...[8)]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 31/01/2010, 11:09, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/01/2010, 14:19 
Ma caro U, bisogna leggere , informarsi , le guerre ,da sempre, sono mosse da interessi specifici, anticamente erano " questioni territoriali " ,
da circa 400 anni, dall' inizio dell' era industriale ,sono " questioni economiche ".

E' tutto a doppia faccia.

Nessuno dei giovani del forum penso conosca cosa ha combinato la Marina Italiana ad esempio, durante l' ultima guerra. Il libro

Navi e poltrone di Antonio Trizzino

http://digilander.libero.it/freetime183 ... i34ter.htm

http://digilander.libero.it/lacorsainfi ... aranto.htm

Altro esempio , il D. Day, i tedeschi lo sapevano eccome che che sarebbe stato il 6 Giugno ( e in Normandia, Cicero, la spia che lavorava a Istambul era stato precisissimo )

una wiki molto fumosa

http://it.wikipedia.org/wiki/Sbarco_in_Normandia

Ma volevano trattare con gli USA, non con Stalin .

Studiare.


zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 31/01/2010, 14:21, modificato 1 volta in totale.


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l'america con i vizi.....della guerra

L'America ha un brutto vizio. A quanto pare entra sempre nelle guerre per lei più convenienti, e sempre con la stessa dinamica (vigliacco attentato immotivato ---> dichiarazione di guerra), che le garantisce anche di mantenersi la coscienza pulita e di conservare la reputazione di "paese buono" mentre invade, ruba e distrugge.

E questo accade da parecchio tempo. Ma ce ne stiamo cominciando ad accorgere solo ora. Piccolo riassuntino dei precedenti e convenienti "attentati inventati" (tratti da http://www.luogocomune.net):


Cuba e l'affondamento della U.S.S. Maine. La storia degli Stati Uniti come potenza planetaria comincia alla fine del 19 secolo, con la breve ma importantissima guerra ispano-americana del 1898, nella quale gli Stati Uniti tolsero alla Spagna il controllo su Cuba e Portorico nell'Atlantico, e su Guam e Filippine nel Pacifico. Buona maggioranza degli storici ormai concorda sul fatto che tale guerra fu scatenata da un pretesto il cui artefice fu lo stesso futuro presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt (da non confondersi con Franklin Delano Roosevelt, che guidò il paese dalla Grande Depressione fino alla Seconda Guerra Mondiale). Al tempo Ministro della Marina, Roosevelt già da tempo aveva preparato l'invasione navale dell'isola, ed attendeva solamente una scusa per entrare in azione. Questa scusa fu provvidenzialmente fornita da una improvvisa esplosione a bordo dell'incrociatore U.S.S. Maine, che affondò in pochissimo tempo portando con sé più di duecento marinai americani, del tutto ignari di ciò che stava accadendo. Gli Stati Uniti accusarono immediatamente gli spagnoli di aver piazzato una mina a bordo, e nonostante questi negassero ogni responsabilità, e chiedessero invece una commissione mista per indagare sulle vere cause dell'affondamento, gli USA dichiararono sbrigativamente guerra e l'attacco ebbe inizio. In poco tempo l'intera flotta navale spagnola fu affondata, e gli sconfitti furono costretti ad andare ai trattati di pace di Parigi senza poter porre alcuna condizione. Fu così che persero praticamente tutto quello che restava loro del potente impero marittimo, le cui origini risalivano addirittura ai tempi di Cristoforo Colombo. Roosevelt approfittò poi della vittoriosa campagna di guerra per farsi fotografare in tutte le pose in sella al suo cavallo preferito, riuscendo così a conquistarsi - grazie alla complicità degli "yellow papers" di Pulitzer (i tabloid dell'epoca) - un notorietà sufficiente a vincere con facilità le susseguenti elezioni presidenziali. Una speciale commissione d'inchiesta americana avrebbe poi stabilito, nel 1987, che in realtà gli spagnoli non ebbero alcuna responsabilità nell'attentato, ma che l'esplosione sarebbe avvenuta "a causa di esplosivi stivati troppo vicino alle caldaie". Una spiegazione ridicola, ovviamente, ed un modo tanto ipocrita quanto tardivo per chiedere scusa alla Spagna - e soprattutto alla Storia - senza ammettere la propria colpa.


Lusitania e I Guerra Mondiale. Curiosamente, su sempre l'affondamento di una nave, il Lusitania, a dare agli Stati Uniti un motivo per scendere in campo, al fianco di Francia e Inghilterra, contro l'Impero Germanico nella prima Guerra Mondiale. La nave, che batteva bandiera britannica, viaggiava da New York a Liverpool con oltre mille e duecento passeggeri, di cui 123 americani, e pare trasportasse anche un carico segreto di armamenti destinati all'Inghilterra. La nave fu colpita il 15 Maggio 1915 dai siluri degli U-Boat tedeschi al largo dell'Irlanda, e affondò in soli 18 minuti. Non si salvò nessuno. Questo incidente causò un'escalation che portò in breve tempo il presidente americano Wilson a dichiarare guerra alla Germania. Ufficialmente non si è mai saputo perchè i tedeschi abbiano deciso di colpire la nave, ma si sospetta che la notizia degli armamenti "segreti" sia stata fatta filtrare appositamente fino a loro, in modo da "incentivare" il loro già latente desiderio di interrompere i rifornimenti americani con una preda particolarmente succulenta.


Golfo del Tonchino e Guerra in Vietnam. E fu sempre una nave americana, la U.S.S. Maddox, che fu presa di mira da siluri vietnamiti, nel Golfo del Tonchino, a provocare la rapida escalation che portò Lindon Johnson, nel Luglio 1964, a dichiarare guerra al Viet-Nam del Nord. Ma lo stesso McNamara, allora Segretario della Difesa, ha riconosciuto in una recente intervista che si trattò di una plateale messinscena. Fino ad allora infatti l'appoggio militare statunitense, iniziato sotto la presidenza Kennedy, era stato puramente esterno. La lunga e tormentata guerra, che costò agli Stati Uniti circa 60.000 morti, si sarebbe rivelata la prima ed unica sconfitta militare americana nella storia.


Pearl Harbour e II Guerra Mondiale. Durante l'attacco da parte dei giapponesi, gli americani persero più di tremila uomini e una dozzina di preziose navi da guerra, che risultarono completamente distrutte dall' incursione dei kamikaze. Gli americani infatti non si aspettavano minimamente di essere attaccati, e molti marinai morirono mentre ancora stavano prendendo il sole sulla tolda delle loro navi. Le stesse navi poi erano disposte l'una dietro l'altra, in due file parallele , e ciò si tradusse per i caccia giapponesi in un vero e proprio tiro al bersaglio ad occhi chiusi.



L'"infamia" subita fu sufficiente a giustificare, agli occhi della popolazione americana, un ingresso in guerra che li avrebbe poi portati a stabilire il controllo su gran parte di quella fetta di mondo. Solo molti anni più tardi, gli storici hanno cominciato a portare alla luce dei fatti che dipingono un ben diverso ritratto di quella storica giornata.
Sei mesi prima dell'attacco, inspiegabilmente, gli alti comandi di Washington avevano fatto ritirare i radar della difesa aerea del porto, mentre era stata sospesa ogni attività di decodifica delle comunicazioni radio dei giapponesi sulla costa opposta. Lo stato di apparente sicurezza aveva poi indotto i comandanti delle navi ad assumere la posizione di allineamento descritta sopra, che è conosciuta come una classica posizione di pace. Si seppe invece in seguito che Roosevelt aveva parlato personalmente con Yamamoto, il quale lo aveva chiaramente minacciato di attaccare la sua flotta a Pearl Harbour, almeno una settimana prima che ciò accadesse.

Quando infine, la mattina del 7 Dicembre, la notizia che i giapponesi stavano puntando su Pearl Harbour giunse a Washington, si innescò una stranissima sequenza di intoppi, malintesi e ritardi, che fece sì che l'allarme per i marinai arrivasse al porto quando i primi caccia erano già in vista delle navi. Tra i disguidi più curiosi, ricordiamo che la stessa dichiarazione di guerra, regolarmente consegnata quel mattino dagli ambasciatori giapponesi al governo americano, rimase a lungo su un tavolo della Casa Bianca, a causa della improvvisa scomparsa del traduttore ufficiale.

E quando il messaggio di allarme finalmente partì per Pearl Harbour, dovette viaggiare sui vecchi fili del telegrafo, poiché risultò che i ponti radio con le Hawaii erano stati improvvisamente interrotti. Il messaggio fu infine consegnato a mano, da un fattorino in bicicletta, quando ormai era troppo tardi. In conclusione, gli storici concordano ormai sul fatto che l'attacco a Pearl Harbour sia stato fortemente "voluto" (per dire un eufemismo) da parte degli americani, che prima provocarono i giapponesi fino a farli cadere nella trappola, e poi fecero di tutto per impedire che si potessero organizzare per difendersi. Evidentemente si volle una mattanza vera e propria, con le vittime ignare ed indifese, per scatenare nella popolazione quel tanto di indignazione in più che sarebbe servito a giustificare l'entrata in guerra di un colosso come l'America contro l'Impero del Sol Levante.

Ricordiamo infine - anzi, anticipiamo, per chi ancora non lo sapesse - che dopo l'11 Settembre 2001 moltissimi politici ed altri importanti personaggi americani hanno definito quegli attacchi "la Pearl Harbour del 21simo secolo".




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Ultima modifica di Diego il 01/02/2010, 20:12, modificato 1 volta in totale.


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« Innanzi a quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. In tempi posteriori,essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel volgere di un giorno e di una brutta notte tutto in massa si sprofondò sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »


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