Ecco, questa è una discussione con obiezioni intelligenti, che apprezzo molto e in parte condivido, non come gli insulti e le sparate ad alzo zero.
Io non chiedevo niente di più che una discussione pacata e seria, con elementi, dati, tesi a confronto, come sta venendo su ora. Sono soddisfatto e spero vada avanti così.
Lascio ai moderatori esprimere il giudizio sul comportamento di certa utenza prima e della mia risposta poi.
Ora, torno volentieri a parlare dell' argomento del topic.
Innanzittutto, la ventilata vetustà delle argomentazioni dell' esimio Sklovskij, concordo che gli strumenti e le tecniche sono notevolmente migliorati nel corso di questo ultimo mezzo secolo.
E' assai probabile, alla luce dei dati forniti gentilmente, che questo possa essere un caso analogo a quello dei famosi "Canali" di Marte, anche se va rilevato come l' uso paradigmatico della vicenda di Schiapparelli sia, a mio giudizio, viziata da un errore di fondo: il fatto che quei famosi segni furono avvistati non avrebbe nulla a che vedere, secondo alcuni, con la "primitività" della strumentazione dell' epoca. Insomma, non diamo per mito sfatato ciò che è ancora oggetto di dibattito, anche in questo stesso forum.
E se la questione della densità è stata aggiornata con le nuove rilevazioni, rimangono tuttavia, credo, intatte le osservazioni dell' astrofisico russo circa
le molteplici anomalie orbitali: gli strumenti si saranno evoluti, ma la Legge di Gravitazione rimane invariata, e se quelle orbite apparivano bizzarre agli occhi non di un profano, ma di un eminente astrofisico, rimangono bizzarre tuttora. A meno che qualcuno qui non si intenda di astrofisica al pari dell' eminente studioso, e confuti le sue argomentazioni.
![Caldo [8D]](./images/smilies/UF/icon_smile_cool.gif)
Nessuno ha ancora spiegato ad esempio come mai
Phobos stia perdendo quota ed accelerando la sua corsa, proprio come un satellite artificiale, destinato a schiantarsi.
Così come nessuno ha spiegato come mai
il suo periodo di rivoluzione sia più veloce di quello di rotazione del pianeta attorno cui orbita,
caso unico in tutto il Sistema Solare.
E se
l' orbita quasi circolare ha fatto sì che un insigne studioso giudicasse "inaccetttabile" la supposta origine asteroidea
IO personalmente credo che un margine di dubbio permanga ancora. E in questo, penso di essere in buona compagnia......
Saluti,
Aztlan
PS:
Cagliari79, la risposta la dà lo stesso Sklovskij: secondo la sua teoria, la sconosciuta razza che avrebbe abitato Marte avrebbe messo in orbita le stazioni spaziali prima della sua scomparsa, come un duraturo monumento alla sua cultura, prima della fine.
Secondo Sklovskij questa razza avrebbe poi abbandonato la superficie del pianeta, mentre per il suo collega, l' accademico Balabasov, che è pure più ottimista, essi potrebbero anche essere sopravvissuti, adattandosi alle nuove condizioni nel corso dei millenni.
Le ho appena accennate nella parte finale del post introduttivo, perchè mi ero stancato di copiare parola per parola pagine di testo.
Puoi leggere tutto nel libro indicato.