Piramidi in Bosnia, mistero infinitoArticolo scritto da Sabina Di Somma (Collaboratrice Centro Ufologico Taranto).Sembra incredibile ma ancora una volta la storia intorno alla piramidi è avvolta da misteri e da scoperte sensazionali.
Forse saprete già come le costruzioni piramidali non coinvolgono solo l’Egitto, ma diverse località sparse nel mondo, ora però, in base alle ultime scoperte l’attenzione si sposta in Bosnia a 50 km da Sarajevo più precisamente a Visoko.
Qui l’archeologo bosniaco-americano S. Osmanagich, dopo aver studiato a lungo le piramidi dell’America Latina, si rese conto che alcune colline potevano celare le vestigia di una struttura piramidale, così nel 1995 incominciò a compiere scavi di verifica.
Le ipotesi, sulla possibilità dell’esistenza di queste piramidi,da parte di Osmanagich, ha incuriosito anche la N.A.S.A., che ha dato il via a riprese satellitari.
Le analisi spettrali e i telerilevamenti morfologici hanno stabilito che si tratta proprio di tre piramidi, le cui linee di congiunzione creano un triangolo equilatero perfetto con angoli di 60°.
Sotto la vegetazione, dunque è lecito pensare che vi si nascondano proprio le più imponenti piramidi del mondo, orientate verso i punti cardinali (come per le piramidi egiziane) e con inclinazione di 45° esatti.
La più grande delle tre, denominata dal team di ricercatori di Osmanagich “La piramide del Sole”, infatti , raggiunge l’altezza di 220 m contro i 147 di quella di Cheope, seguono ai due lati due più piccole, denominate rispettivamente la “piramide del Dragone” e la “ piramide della Luna”, quest’ultima è al momento in fase di dissotterramento.
Nel frattempo si diffondono voci sull’esistenza di altre piramidi non ancora scoperte e al momento si sono aggiunte alle tre una quarta la “piramide dell’Amore” ed un edificio il “ Tempio della Terra “, sempre durante gli scavi, sono emersi degli strani manufatti riportanti dei glifi , quello più interessante è a forma piramidale ed è già diventato un copioso souvenir del posto.
Altri tipi di rilevamenti radar hanno invece , constatato l’esistenza di tunnel di collegamenti tra le piramidi, inclinate tra loro di 90°, ma la storia si infittisce quando Samir Osmanagich, dichiara che non solo, la presunta “piramide della Luna “ garantisce le fattezze di un intervento umano, ma che le tecniche di adempimento fossero avanzate, infatti per questo tipo di costruzione viene utilizzato un materiale legante simile al cemento, ma di qualità, dice Osmanagich, anche superiore a quello utilizzato ai giorni nostri.
Ci giunge una buona notizia, a tal proposito e a discapito di chi attribuisce alle piramidi in Bosnia , un fenomeno di tipo naturale, recentemente i risultati emersi dalle analisi indipendenti di laboratorio , presso il Politecnico di Torino, hanno garantito che i campioni raccolti la scorsa estate in Bosnia , presso la piramide del Sole, siano di materiale prodotto artificialmente dall’uomo.
L’analisi chimica e difrattometrica, confermano che il campione sia un prodotto simile al cemento e che , gli aggreganti che lo tengono insieme, sembrano essere frutto del riscaldamento ad alte temperature di argilla e materiali calcarei, proprio come nei processi di trasformazione dei minerali in cemento per costruzione, delle industrie chimiche.
Le immagini della” piramide della Luna” rivelano , esternamente la messa in opera verticale delle pietre e a fianco, subito dopo, sono invece applicate in orizzontale, i lastroni qui , sono uniti da materiale connettivo e hanno uno spessore di 5 cm circa, inoltre ne basta scalfire un po’ la superficie con le dita, che rivela essere di un bianco candido.
Questo ci riporta alla memoria , il mitico calcare di Tula, che si dice fossero ricoperte le piramidi di Giza, inoltre , proprio nel punto di incrocio delle pareti oblique dell’edificio, è situato un manufatto rettangolare di 4m per 2m, presunto serbatoio di acqua, sospettato dal fatto che le piattaforme che seguono il perimetro delle piramidi, suggeriscono un sistema di raccolta.
Infatti è strano come queste terrazze, ruotando attorno alla struttura, seguano una sorta di spirale, con lastroni grandi 5m percorrono una scalinata seguendo una inclinazione di 5°, l’andamento quindi, conduce ad un unico punto, forse la loro funzione , suggerisce Osmanagich , era quella di raccogliere l’acqua delle piramidi in un serbatoio sottostante.
La notizia più sconcertante che mette in discussione la datazione della storia dell’inizio delle civiltà, è data dal fatto che durante gli scavi sono stati ritrovati all’interno della piramide delle conchiglie fossili, la loro presenza sono la prova archeologica di come l’intera struttura fosse un tempo, sommersa dall’acqua.
Tale circostanza si può essere creata, secondo gli esperti, solo circa 12.000 anni fa, a causa dello scioglimento dei ghiacci, che provocò un’enorme ondata distruttrice, sono dunque le piramidi più vecchie del mondo oltre le più grandi, oppure anche le altre andrebbero ridatate? Infatti è ormai noto come si metta sempre in discussione la reale datazione delle piramidi di Giza, che per l’ archeologia ufficiale sono da collocare intorno al 2570 a.C., ma le attente osservazioni da parte dei geologi, ci portano a pensarla diversamente.
Tutto è iniziato con la risaltante fattezza della sfinge,osservandola bene, emerge come soprattutto il corpo , sia corroso in arrotondamenti rocciosi dovuti dalla collisione nel tempo dell’acqua, per caduta, dall’alto verso il basso.
I geologi afferrano che decisamente per far in modo che l’erosione della pioggia abbia garantito l’attuale risultato morfologico della grande statua, bisogna risalire alla fine dell’era glaciale, ecco che ritornano, 12.000 anni fa.
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Fonti ufficiali: Archeomisteri Enrico Baccarini,
http://www.voyager.it
http://www.cerchinelgrano.info/piramidi_bosnia.htm [/align]