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dal sito http://www.comedonchisciotte.org/site/m ... &sid=10225

Studiatevi la tecnica e le contromosse


UTILI IDIOTI

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Postato il Domenica, 29 aprile @ 03:40:00 CDT di davide

DI SOLANGE MANFREDI
paolofranceschetti.blogspot.it

1.Di chi è la colpa; 2.Creare la crisi; 3. Creare il nemico; 4. Persecutori ingenui; 5. Ipocrisia del nemico; 6. La rivoluzione mondiale dei ricchi.


1. Di chi è la colpa

"Ora sappiano di chi è la colpa se non riusciamo ad arrivare a fine mese.

Sappiamo esattamente chi ci ha fregato, quando, quanto. Cosa facevano da giovani, come hanno avuto gli incarichi, se li meritavano, se sono stati raccomandati, quanto guadagnano, quanti immobili hanno, quanto dichiarano, se i figli sono a lavoro fisso o precario.

Meno male che oggi l'informazione c'è.

E che rabbia ci fa vedere ogni giorno che i soliti noti vivono alle nostre spalle, vanno in pensione dopo pochissimo con pensioni che noi non ci possiamo neanche sognare.



Sono loro che hanno distrutto il paese per poi svenderlo alle lobby internazionali.

Abbiamo nome e cognome di questi criminali. Ogni mattina ci sono un sacco di nuove informazioni su questi personaggi. Basta cercare. E che rabbia ci fanno.

Hanno ragione quelli che dicono che non c'è più tempo. Che si deve reagire. Ora. Subito, e forse è già troppo tardi. Perché si deve pur garantire un futuro ai nostri figli. Ci hanno tolto tutto.

Tanti italiani hanno dato il sangue per questa terra ed ora ce la facciamo rubare da questi bellimbusti, con l'aria pulita che non si sono mai sporcati le mani in fabbrica, che non si sono mai dovuti chinare a coltivare la terra, nei loro doppiopetti, con l'aria saccente e supponente?

Ma non hanno capito niente. Perché non sanno di cosa sia capace un uomo quando è disperato. Quando gli si togliere la possibilità di dar da mangiare ai figli.

Perché un uomo è tale solo se è disposto anche a sacrificare la vita per difendere il suo onore e quello della sua famiglia. Per difendere i più deboli, coloro che non possono farlo. Non ci faranno diventare schiavi.

La gente fortunatamente si sta svegliando. Credono di fregarci con i loro giochetti e con il sorriso sulle labbra, credono che non ci accorgiamo di quello che fanno. Ma sbagliano. La pacchia è finita.

Bisogna processarli tutti, metterli in galera, togliergli tutto quello che hanno. Ci hanno affamato, ha ragione chi dice che si deve fare una nuova Norimberga.

Il popolo ora sa. Il popolo ora vuole. Non è più disposto a subire. Le forze sane di questa nazione si stanno finalmente organizzando, siamo in tanti e saremo sempre di più.

Cacceremo chi ci ha rubato il futuro nostro e dei nostri figli".


Questo è, a grandi linee, il sunto di quello che si sente dire in giro e che si legge spesso in internet.

Ed è un perfetto esempio di successo di manipolazione della massa.

La storia italiana (a partire dal 1930 ad oggi) è un susseguirsi di tali manipolazioni in cui la massa viene trasformata in uomo-arma per un preciso obiettivo, che ovviamente non è mai a vantaggio di chi si è fatto trascinare nella lotta, ma solo di chi ha tirato i fili.

Le tecniche di guerra psicologica per raggiungere un risultato sono sempre le stesse e la massa ogni volta ci cade. Anche oggi.

Ed allora vediamo quali sono queste tecniche.

2. Creare la crisi

Come riportano i manuali di guerra psicologica militari, quando si vuole raggiungere un obiettivo che in situazioni normali la popolazione non accetterebbe, si deve creare una crisi ed agire con armi psicologiche sulla massa, come ci ricorda anche il nostro premier Monti: "non dobbiamo sorprenderci che anche l'Europa abbia bisogno di crisi, e di gravi crisi per fare passi avanti. I passi avanti dell'Europa sono per definizione cessione delle parti delle sovranità nazionali ad un livello comunitario. E' chiaro che il potere politico, ma anche il senso di appartenenza dei cittadini ad una collettività nazionale possono essere pronti a queste cessioni solo quando il costo politico e psicologico del non farle diventa superiore al costo del farle perché c'è in atto una crisi visibile in atto conclamata" (1)

Secondo i manuali militari di guerra psicologica per causare la crisi si deve innanzitutto esasperare o creare dei bisogni (di lavoro, di casa, ecc...) che provochino insicurezza, rabbia e paura nella popolazione.

All'operatore di guerra psicologica i manuali indicano, a titolo esemplificativo, alcune condizioni da creare per raggiungere il risultato su citato:

creare scarsezza di viveri, abitazioni, vestiario e di altre necessità;

sviluppare al massimo la corruzione e la concussione tra i capi e la popolazione;

stimolare il dissenso tra le élite politiche e militari;

appoggiare forme di sanzione economiche ingiuste;

creare inflazione e tassazione esorbitante e non equa;

fomentare l'intolleranza razziale e religiosa;

creare disunità politica e mancanza di fiducia nei capi;

incoraggiare la discordia tra elementi sociali, politici ed economici che hanno risentimento tra di loro e contro il governo;

creare mancanza di risorse che possano sostenere l'economia;

fomentare rivolte e sovversioni;

compiere azioni di sabotaggio, terrorismo e violazione di diritti umani.

Create queste condizioni l'operatore di guerra psicologica deve poi impedire, per un certo tempo, che la popolazione possa soddisfare i propri bisogni creando così frustrazione.

3. Creare il nemico

La rabbia, insicurezza, frustrazione e paura per il futuro così creata nella popolazione deve, quindi, essere indirizzata, controllata e gestita per raggiungere l'obiettivo prefissato.

Per poter far ciò l'operatore deve, innanzitutto, indicare un nemico (che può essere, di volta in volta, un popolo, una categoria sociale, una razza, una etnia, una religione, ecc...), a cui attribuire la colpa della crisi in corso e su cui catalizzare tutta l'attenzione, energia e sentimenti della massa.

Questo al fine di raggiungere due risultati:

1. impedire che la massa possa concentrarsi sull'obiettivo che vuole essere raggiunto e contrastarlo;

2. fruttare quella rabbia e frustrazione per creare risentimento nella società e, quando necessario, scatenare scontri violenti per terrorizzare la popolazione e farle chiedere e desiderare la soluzione proposta, che altro non è che l'obiettivo che l'operatore di guerra psicologica deve raggiungere.

Per indicare un nemico e scatenare risentimento nei suoi confronti l'operatore di guerra psicologica utilizza, innanzitutto, la propaganda. Ad esempio per scatenare il risentimento tra le varie classi sociali è sufficiente che la propaganda si concentri sui dislivelli economici esistenti, sulle disparità fiscali ed informando su eventuali evasioni. Per alimentare il contrasto tra la classe politica ed elettorato la propaganda si deve concentrare sul costo dei parlamentari, la corruzione dei partiti ed insinuare che a causa di tutto ciò non sia stato possibile attuare riforme socialmente desiderabili, ecc... L'importante è che la gente sia concentrata su un nemico, e non sull'obiettivo che l'operatore vuole raggiungere.

4. Persecutori ingenui

Già nel 1965 l'agente dei servizi segreti Guido Giannettini, protagonista della strategia della tensione, spiegava le tecniche psicologiche da utilizzare per raggiungere questo risultato.

Ripercorriamone i punti fondamentali:

1. Preparazione: ...Anzitutto... si sceglie il gruppo (o i gruppi) da attaccare. Può essere, in linea di larga massima: politico, culturale, religioso, etnico,di classe. Possono essere presi in esame anche gruppi di tipo diverso come ad esempio: gruppi di lavoro (burocrazia, scienziati nucleari, militari, magistrati, etc.), gruppi di generazione (giovani)...

2. Propaganda: non deve basarsi sul ragionamento, ma colpire attraverso elementi irrazionali, inconsci. Da qui la necessità di preferire al ragionamento, lo slogan, il simbolo, qualcosa che evochi concetti ed esigenze elementari strettamente connesse alla natura dell'uomo o del gruppo interessato.... sostengono i maggiori teorici di propaganda e di psicologia sociale, non basta affatto presentare tesi positive, ma è necessario dare in pasto alle masse dei feticci da abbattere. L'avversario va identificato e segnato a dito; se poi non ha un volto ben preciso, tale volto gli va senz'altro attribuito, che sia naturalmente brutto, stupido, ridicolo, mostruoso. La gente deve imparare ad odiarlo. Deve essere tale che non può non odiarlo...

3. Infiltrazione: “... costituzione di un partito o sua trasformazione, creazione di organismi «camuffati» di fiancheggiamento del suddetto,... organizzazioni parallele di tipo diverso. Tali organizzazioni devono essere in grado di affrontare con probabilità di successo singole battaglie su temi apparentemente apolitici, combattute caso per caso, quasi a compartimenti stagni (il coordinamento, indispensabile, va tenuto al vertice e dietro le quinte)...per la creazione di efficaci organizzazioni parallele interessa una cosa sola: radunare degli «utili idioti » che si agitino, creando situazioni e stati d'animo senz'altro artificiosi... che poi, persistendo e divenendo abitudinari, cessano di essere artificiosi e vengono accettati come una seconda natura, appunto per quel processo dei riflessi condizionati reso celebre da Pavlov. Non importa neppure che gli « utili idioti» credano nelle idee a cui giovano....Possono svolgere la loro funzione per fede, oppure per una qualche convenienza, specificatamente per danaro, o per idiozia pura e semplice. In quest'ultimo caso rientrano anche coloro che sono «utili idioti» senza saperlo, divenuti cioè uomini arma inconsci... a chi muove i fili .. basta che costoro si agitino secondo il piano generale (che nella massima parte dei casi non conoscono) e che si battano per affermare determinati miti, con l'ausilio di pochi slogan efficaci. Tutte le altre elucubrazioni più o meno intellettualistiche non hanno importanza, perché la massa le dimentica ancora prima di averle apprese, come tutte le cose troppo logiche o troppo difficili. E, lo si tenga ben presente, la propaganda va rivolta soprattutto alle masse perché esse hanno ormai assunto nella società di oggi una importanza che sarebbe errato trascurare. Di solito si inizia con la stampa: non è difficile collezionare « intellettuali» a tendenza radicale, affidare loro un giornale o una rivista - mantenendone il controllo diretto o indiretto - finanziario, diffonderlo, affermarlo.

Indicato un nemico, alimentato l'odio nei suoi confronti, molte persone, definite da Giannettini "Utili Idioti" o, nella definizione che io ritengo più corretta dello psicologo Luigi Zoja ,“persecutori ingenui”, proseguono da sole ed inconsapevolmente a creare slogan, simboli, locandine contro il nemico indicato.

Tale attività “a cascata” ha lo scopo di alimentare rabbia nella massa con notizie quotidiane che informando su chi ha rubato, quanto, come, dove, se ha fatto vacanze pagate dallo stato, se ha fatto festini con escort, con quante auto blu è andata a comprare le scarpe, deve allontanarli dal problema reale e dall'obiettivo perseguito.

5. L'ipocrisia del nemico

Finita la fase della preparazione, indicato alla massa il nemico e trovato persecutori ingenui che aiutino nella diffusione della rabbia e della frustrazione l'operatore di guerra psicologica che vuole per indurre la massa all'azione, fa leva su una delle più forti motivazioni alla violenza: l'ipocrisia del nemico: “...ciò che più di tutto provoca la violenza è l'ipocrisia. Ci indigniamo e vogliamo prendere provvedimenti. Vogliamo raddrizzare le cose, contrastare le ingiustizie palesi e la servile falsificazione della verità. (2)

L'operatore di guerra psicologica inizia quindi a far filtrare notizie (magari vere) che suscitino sospetto sulle reali intenzioni del nemico indicato (il tal politico, il governo, un gruppo di potere, ecc..) insinuando che i progetti palesati non siano altro che “specchietti per le allodole” per coprire altri obiettivi segreti ed orribili.

Fatto ciò invita la massa a reagire con violenza evidenziando come questa sia l'unica via che permetta di “Strappare la maschera dal volto del nemico, smascherare il nemico e le subdole macchinazioni e manipolazioni che gli consentono di dominare senza ricorrere a mezzi violenti, cioè provocare l'azione anche a rischio di essere annientati, affinché la verità possa emergere: queste sono tutt'ora tra le più forti motivazioni della violenza che vediamo nelle università e nelle strade”. (3)

Per alimentare ancora più velocemente la violenza l'operatore fa leva sia sull'urgenza dell'azione, sia facendo credere alla massa che sono nella lotta per difendere un qualche diritto "la vita è degna di essere vissuta".

Infine per far presa sui più giovani l'operatore farà ricorso alla propaganda del mito e della memoria con celebrazioni e commemorazioni, liturgie fortemente suggestive che esercitano sempre un fascino ipnotico sui ragazzi in cerca di identità. Come diceva già nel 1965 Giannettini l'importante è evocare un un mito, un'idea, una forza. Non è necessario che il mito sia giusto, bello, morale, o vero: basta che colpisca.

Anche in questo caso l'operatore funziona da semplice detonatore perché poi la propaganda viene portata avanti inconsapevolmente dai c.d. “persecutori ingenui”.

Fatto tutto ciò ed esasperato il clima, l'operatore agisce sulla massa con la c.d. “domanda pilota”, domanda che sottintende una sola possibile risposta (ad esempio: che cosa ci rimane da fare dal momento che la classe politica ….?)
A questo punto la massa è pronta. La violenza può essere innescata con facilità in qualunque momento e la popolazione atterrita dagli scontri sarà portata ad accettare qualsiasi cosa le si proponga per tornare alla tranquillità, permettendo così all'operatore di raggiungere l'obiettivo che si è prefissato.

6. La rivoluzione mondiale dei ricchi

Negli ultimi duecento anni il popolo ha lottato innumerevoli volte per rivendicare più giustizia ed eguaglianza tra le classi sociali e chiedendo che la ricchezza fosse distribuita in maniera più equa. I morti sono stati milioni.

Oggi possiamo fare un bilancio.

All'inizio del 1900 l'Occidente ricco aveva in media un reddito pro capite 3-4 volte superiore a quello dei paesi extraeuropei. Oggi la differenza è nell'ordine di centinaia.

La ricchezza si è concentrando nella mani di pochi con una velocità che non ha eguali nella storia.

La conclusione è, quindi, che l'unica rivoluzione che nelle ultime generazioni sia avvenuta e rimasta è stata la rivoluzione mondiale dei ricchi.

Ma chi ha versato il sangue è stata la popolazione che, trasformata in uomo-arma, in esercito inconsapevole, ha ceduto alla violenza e si è scagliata contro un nemico costruito ad hoc.

Oggi è importante non ripetere lo stesso errore. Le persone, o gruppi, o popoli che di volta in volta vengono indicate come nemici di cui sbarazzarsi per risolvere il problema non sono altro che falsi bersagli. Indicare un nemico ha la funzione di distrarre la popolazione perché non si concentri sul problema e possa vedere la soluzione.

Chi manovra i fili della guerra psicologica e fomenta la violenza lo fa per ottenerne un vantaggio a scapito della popolazione ed utilizzando come esercito la popolazione stessa.

Smettiamola di venire manovrati come marionette.



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MessaggioInviato: 30/04/2012, 09:36 
Tremonti: il rigore? C'è un buco da 20 miliardi
«Scelte solamente tasse e tariffe, manovra squilibrata
Dai tecnici idee erronee sull'Imu per la seconda casa»
Fonte:http://www.corriere.it/economia/12_aprile_30/tremonti-buco-da-20-miliardi_252f23c8-9286-11e1-96f9-bbc2eef37e85.shtml

Se quello che dice Monti è vero...è la fine...l'articolo è molto lungo, vi consiglio di leggerlo per intero! [8)]



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MessaggioInviato: 30/04/2012, 19:52 
ANCORA UN SUICIDIO SULLA COSCENZA DEI POLITICI


Napoli, si uccide un portiere: avrebbe perso casa e lavoro
A Napoli un uomo si è impiccato nella casa che avrebbe dovuto lasciare.

La crisi continua a fare vittime. Un portiere di 55 anni si è impiccato a Napoli, dopo avere ricevuto una lettera di licenziamento, che lo avrebbe obbligato a lasciare il posto di lavorare, e di conseguenza la sua abitazione, a ottobre.



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L'uomo è stato trovato dai vigili del fuoco in un "basso", un locale adibito ad abitazione, in corso Garibaldi 196, ormai privo di vita. Divorziato, con due figli, soffriva di crisi depressive da quando era morta la madre e si era separato dalla moglie.

Ad aggiungersi a una situazione personale già non facile la notizia del licenziamento, seguita da un sopralluogo dei proprietari nell'abitazione, che forse aveva fatto pensare all'uomo a un anticipo del suo allontanamento, spingendolo al gesto estremo.

E una decisione estrema è anche quella che a spinto un impiegato dell'Enaip di Bari a barricarsi in un ufficio nella sede di via De Bellis, salendo sul parapetto di una finestra al primo piano, per denunciare la sua situazione: da quindici mesi non riceve lo stipendio. Nella stessa condizione sono 220 formatori professionali, che da giorni protestano e hanno occupato la sede dell'Ente per l'istruzione professionale.

L'impiegato, Giuseppe Neviera, 51enne, è stato raggiunto al telefono dall'Ansa, ha raccontato di essere ancora costretto alla sua età a farsi "mantenere dalla madre", per colpa dell'Enaip che da più di un anno che non paga gli stipendi. E ha minacciato di buttarsi di sotto, chiedendo un intervento rapido per sè e per i colleghi, per poi scendere e desistere dalla protesta.

http://www.ilgiornale.it/cronache/crisi ... comments=1



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 30/04/2012, 23:19 
Cita:
Disoccupazione record al 9,7%: il ministro ci beve su. All'asta del Barolo

Il caro vita morde, i prezzi del carrello della spesa lievitano, e il Codacons lancia l'allarme: per una famiglia di 4 persone si prospetta una stangata di 686 euro l'anno. In rialzo anche la benzina (+20,8%), mentre secondo dati Ilo la disoccupazione in Italia e' al 9,7% nel quarto trimestre del 2011, ma quella reale potrebbe essere ancora piu' alta. Un quadro certamente non roseo.

Ad aprile i prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori hanno registrato un aumento su base mensile dello 0,4% per un tasso di crescita tendenziale che sale al 4,7% dal 4,6% di marzo.

Si tratta del livello piu' alto da settembre 2008. Per effetto soprattutto dei rialzi congiunturali dei beni energetici regolamentati (energia elettrica e gas), i prezzi dei prodotti a media frequenza d'acquisto subiscono forti rincari (+0,9%) e crescono su base annua del 2,9% (in lieve decelerazione dal 3,1% di marzo 2012).

Il tasso di disoccupazione in Italia sale al 9,7% nel quarto trimestre del 2011, in rialzo dell'1,9% rispetto allo stesso periodo del 2010, il livello piu' alto dal 2001. Lo annuncia l'Ilo nel suo rapporto sull'Italia, precisando che "il tasso reale potrebbe essere superiore poiche' ai quasi 21 milioni di di disoccupati si aggiungono 250 mila lavoratori in cassa integrazione".

La disoccupazione giovanile sale al 32,6%, piu' che raddoppiata dall'inizio del 2008, mentre i disoccupati di lunga durata rappresentano il 51,1% dei disoccupati totali. I lavoratori che non cercano piu' lavoro hanno raggiunto il 5% del totale e i Neet e cioe' i giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione, hanno raggiunto la cifra allarmante di 1,5 milioni.


Fonte: http://isegretidellacasta.blogspot.it/2 ... istro.html

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Ministro, lei ha pianto all'inizio, gli italiani piangono ora... chi piangerà alla fine?!



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MessaggioInviato: 01/05/2012, 17:20 
http://www.corriere.it/politica/12_magg ... e3d0.shtml

Se fosse accaduto durante il Governo Berlusconi cosa si sarebbe detto?!

E non solo, leggete questo articolo pubblicato oggi sul Corriere

http://www.corriere.it/politica/12_magg ... e3d0.shtml

Cita:
E Monti va all'attacco: «Sdegno verso chi istiga a non pagare le tasse»

Alfano nel mirino. E sull'Ici critica Berlusconi

ROMA - L'attacco frontale arriva proprio all'inizio della conferenza stampa che segue il lungo Consiglio dei ministri. Mario Monti riceve la parola dalla sua portavoce Betty Olivi ed esordisce senza indugi: «Vorrei cominciare con una parola di sdegno». Sentimento che agita il premier da ore e che rivolge in particolare, senza mai nominarli, agli esponenti del centrodestra, di Pdl e Lega. Perché, dice, «chi ha governato, chi governa e chi si candida a governare non può giustificare l'evasione fiscale, né tanto meno istigare a non pagare le tasse, o istituire personali e arbitrarie compensazioni fra crediti e debiti verso lo Stato». Riferimento, indiretto ma chiaro, alle dichiarazioni del segretario del Pdl Angelino Alfano e del leader in pectore della Lega, Roberto Maroni.

Ma la requisitoria del premier non si ferma qui. Monti contesta la cancellazione dell'Ici, decisa dal suo predecessore Silvio Berlusconi «senza valutarne le conseguenze», e sostiene che «ci sono responsabilità del passato che causano l'attuale pressione fiscale». Una stoccata anche sulla Rai, azienda «che sarà necessario rivedere» perché «la logica della trasparenza, del merito e dell'indipendenza dalla politica non è garantita». Monti non accetta quella che considera una breccia nel tentativo del governo di imporre rigore e rispetto delle regole. E chiarisce: «Tutti invocano la riduzione delle tasse: sembra che il governo si diverta a imporre tasse elevate. Ma vorrei invitare tutti a considerare che gli italiani non sono così sprovveduti: la diminuzione del carico fiscale è possibile se tutti paghiamo le tasse, se nessun comparto pubblico si sottrae alla riduzione delle spese e se tutti riconoscono la necessità di moralità e legalità».

Nei giorni scorsi, Alfano aveva proposto «per gli imprenditori che hanno maturato un credito nei confronti dello Stato, che non paghino le tasse fino all'ammontare del credito». Compensazione che si rende necessaria, secondo il leader del Pdl, perché «c'è una agenzia, Equitalia, velocissima nel riscuotere e uno Stato lentissimo nel pagare». Maroni, invece, oggi guiderà il fronte dei sindaci leghisti che lanciano «la disobbedienza fiscale» contro l'Imu, che giudica «una rapina». Posizioni intollerabili per un governo che deve risanare i conti e che, sostiene Monti, deve riparare gli errori commessi «in decenni di politiche spesso non serie». Ma gli «errori gravi» sono anche recenti: «Bisogna accettare l'amara verità: se oggi c'è l'Imu, è perché per tre anni è stata abolita l'Ici senza considerare gli effetti che ne sarebbero derivati. L'Ici non poteva e non doveva essere abolita in una situazione di finanza pubblica come quella italiana».

A chi contesta l'Imu, il premier ribadisce che non c'è nulla di nuovo: «È stata ideata dal precedente governo. Noi l'abbiamo solo anticipata dal 2014 a oggi e l'abbiamo estesa alla prima casa. In questa materia il governo può rivendicare una scarsa immaginazione». Monti attacca direttamente la Lega: «Esentare la prima casa dall'Imu, che era un unicum in campo internazionale, è stato negare il federalismo».
L'imposta si è resa necessaria a causa della «mancanza di consapevolezza che l'Italia cresceva poco a dispetto di alcuni e un poco superficiali indicatori di benessere». Il premier lancia comunque una proposta-provocazione: «Se qualcuno ha idee più interessanti e più complete di tassazione patrimoniale, il governo è pronto a considerarle».

Il premier spiega che «questo governo non ha il tempo di ridurre le tasse», ma sta facendo «due cose fondamentali» per la crescita: «La prima è che è venuta meno la situazione di nirvana: c'è stata una presa di consapevolezza delle difficoltà. La seconda è che stiamo affrontando i nodi strutturali». Se si attiva solo ora la spending review , è perché solo ora è arrivata la relazione del ministro Piero Giarda: «Senza quei dati saremmo come i ciechi del quadro di Bruegel che ho visto l'altro giorno al museo di Capodimonte», tela ispirata al passo del Vangelo di Matteo che recita: «Se un cieco guida un altro cieco, entrambi cadono in qualche fosso».

Il premier respinge l'accusa di poteri forti: «Abbiamo sradicato quella ragnatela di presenze incrociate nei consigli di amministrazione all'interno del mondo dell'industria e della finanza. Se c'è una cosa che i poteri forti non avrebbero gradito è proprio questa».

Quanto all'Europa, «sbattere di più i pugni sarebbe puerile»: «Dobbiamo fare le cose necessarie nel nostro Paese per risanare i conti». Tra queste, combattere la corruzione, «una pesantissima tassa occulta». L'ultimo monito è a tutta la politica: la strada scelta dal governo è di «fare le cose migliori per la salute economica del Paese, che di solito coincidono con le misure chieste dall'Europa». Ma attenzione: «Se vuole, il mondo politico, industriale o sindacale può distruggere in pochi giorni le cose migliori fatte dall'esecutivo». Per uscire dalla crisi, le forze politiche devono dare «segni visibili verso una nuova governance politica e istituzionale». Il governo, da parte sua, andrà avanti con la spending review . Alla domanda dei cronisti se questa sia stata in qualche modo anticipata ai partiti, il premier replica con una nuova, secca, dichiarazione di indipendenza: «No».



Dott.Monti, anche io vorrei cominciare con una parola di sdegno... ma verso di Lei e verso il suo governo, ma purtroppo non mi viene concessa la possibilità di farlo.

Sdegno verso chi promette una crescita pur sapendo che non esistono le condizioni per poterla garantire - o erano menzogne quelle studiate nella sua stessa università, o sono menzogne quelle che sta urlando da mesi agli italiani su crescita, rigore, equità di cui il governo si riempie la bocca ogni volta che i suoi esponenti ed esponenti della maggioranza compaiono in televisione.

Una sola parola descrive bene la situazione in cui l'Italia si è venuta a trovare, e la ripeterò a gran voce ogni volta che mi si presenterà l'occasione: DITTATURA, DITTATURA, DITTATURA, DITTATURA!

Ma ciò che condanno di più è il silenzio di quegli stessi partiti che per tradizione e vocazione dovrebbero essere più vicini agli interessi del popolo, attraverso il cui silenzio viene consentito all'oligarchia di governare il nostro paese: SCHIFO!



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E Monti va all'attacco: «Sdegno verso chi istiga a non pagare le tasse»

Bravo Monti, sdegno:

sdegno verso Martin Luther King,
sdegno verso Gandhi,
sdegno verso Tolstoj
sdegno verso tutti questi "criminali", che hanno lottato per un mondo migliore

e invece rispetto:

Rispetto per chi con la propria politica conduce al suicidio cittadini inermi
Rispetto per chi ha una pensione milionaria dopo pochi anni di 'lavoro', quando ai cittadini viene chiesto di rinviare la propria anche di anni
Rispetto per chi piange chiedendo sacrifici al popolo, quando la casta mantiene tutti i privilegi possibili


Sciopero fiscale non significa evasione fiscale. L'evasore è un ladro di risorse della collettività e come ogni ladro agisce nel nascondimento, nel buio. Viceversa il resistente fiscale dichiara espressamente il proprio rifiuto di pagare le imposte e lo fa rivendicando un preciso obiettivo di carattere politico e sociale. L'obiettivo dell'evasore fiscale è quello personale ed egoistico di disporre di una maggiore ricchezza. L'obiettivo del resistente fiscale, viceversa, è palese, generale e nell'interesse della collettività.



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Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
Ma ciò che condanno di più è il silenzio di quegli stessi partiti che per tradizione e vocazione dovrebbero essere più vicini agli interessi del popolo, attraverso il cui silenzio viene consentito all'oligarchia di governare il nostro paese: SCHIFO!


Eh ma quelli pagheranno... ahh se pagheranno....



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 01/05/2012, 19:27 
Io non riesco a capire perché isoliti sindacati abbiano permesso di far fare il concerto del 1° maggio a Roma ... Ma che caspita c'era da festeggiare? Gl'impiccati? Roba da matti!



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Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 01/05/2012, 19:43 
Scemenze a parte....


L' articolo riportato da U555 poche pagine fa sarebbe da incorniciare...

...la vera storia del nostro Paese dalla caduta della Prima Repubblica al Governo Fantoccio...

Altro che trote.



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 02/05/2012, 16:39 
potremmo chiamarlo governo ridolini,in quanto la fornero con la sua riforma si dimentica di 350.persone,grilli che decide di tassare gli scudati,ma non e' in grado di rintracciarli,buon ultimo monti che non essendo capace di tagliare sulle spese superfluo,decide x questo obbiettivo la nomina di bondi,diciamo un autocommissariarsi,immagine sublime x ki si sente un messia.........[;)]


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MessaggioInviato: 02/05/2012, 16:43 
Ma la nomina di Amato per tagliare i costi della politica che cos'è allora? E magari lo pagano anche ...


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MessaggioInviato: 02/05/2012, 16:48 
Cita:
iLGambero ha scritto:

Ma la nomina di Amato per tagliare i costi della politica che cos'è allora? E magari lo pagano anche ...




prob dopo amato e bondi x trovare un punto d'intesa....... nomineranno qualkun altro......[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 02/05/2012, 16:49, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 02/05/2012, 16:53 
Nei primi giorni del governo Monti, mentre si preparava la squadra di governo, furono fatti i nomi di Letta (pdl) e Amato (tecnico-politico caro alla sinistra).
Furono esclusi entrambi per i veti incrociati pdl-pd.
E ora Amato rientra dalla finestra?
Cosa chiederà in cambio il pdl, per questo 'sgarbo'?

http://qn.quotidiano.net/politica/2011/11/16/620426-veti_incrociati_partiti_tramontano_letta_amato.shtml



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«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
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MessaggioInviato: 03/05/2012, 08:35 
Il luogotenente al centro di uno scontro tra il fotografo e le «Iene»
Caso Corona, carabiniere trasferito
L'eccessiva «confidenza» col paparazzo è costata il posto al luogotenente della stazione Moscova Enrico Guastini

Una leggerezza o forse no. L'eccessiva «confidenza» con l'ex fotografo dei vip ed ex fidanzato di Belén Rodriguez, Fabrizio Corona, è costata il posto al luogotenente dei carabinieri Enrico Guastini (foto) , comandante della stazione Moscova. Per chi non lo sapesse la stazione Moscova è reputata la più importante d'Italia. Il luogotenente Guastini - unanimamente considerato uno dei migliori investigatori e comandanti di stazione - è stato destinato al nucleo investigativo di Pavia.
Fonte:http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_maggio_3/corona-carabiniere-berticelli-20111081003.shtml

http://www.video.mediaset.it/video/iene ... orona.html



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alla faccia della crisi e della sobreta':


"3- ACEA ELDORADO DEI MANAGER TRA STIPENDI D'ORO, SUPERAUTO E BENEFIT STELLARI
Giovanna Vitale per "la Repubblica"

Si chiama Acea l´Eldorado dei manager pubblici. Gente che a Roma ha trovato l´America: retribuita senza limiti alla faccia del rigore, gratificata con benfit da favola, case e alberghi pagati, macchine superlusso su cui viaggiare. Il tutto mentre il socio di maggioranza le sta provando tutte (compresa la vendita del 21%) pur di sopravvivere ai tagli e far quadrare i conti comunali.

Basta leggere le cifre contenute nella "Relazione sulla remunerazione" che tra oggi e lunedì l´assemblea degli azionisti dovrà approvare insieme al bilancio 2011, per capire come mai le poltrone della multiutility siano così ambite. Tanto più che, al contrario di quanto avviene nelle società e gli enti statali (a eccezione delle quotate in Borsa), dove il governo Monti ha introdotto il tetto agli stipendi dei vertici, imitato a stretto giro dalla giunta Alemanno per le aziende capitoline, le quotate in Borsa non sono soggette ad alcun obbligo di continenza. Non fosse che l´austerity, coi tempi che corrono, sarebbe pratica raccomandabile per tutti. Come peraltro appena suggerito dal ministero dell´Economia alla controllata Enel.

Ma torniamo ad Acea. A battere tutti i record è il direttore generale Paolo Gallo. All´inizio del 2011, proprio quando il suo rapporto con Edipower stava per interrompersi, ha agganciato il salvagente di Piazzale Ostiense dove, in fondo a un lungo braccio di ferro, ha spuntato un trattamento economico da nababbo: 756mila euro di stipendio, più 86mila di benefit non monetari. Totale: 842mila l´anno.
PAOLO GALLO
Da segnalare: l´appartamento pagato al residence Aldovrandi, cuore dei Parioli, che vale all´incirca 4.300 euro al mese; l´auto a noleggio con conducente (un Suv superaccessoriato) a dispetto del "pool di autisti" istituito qualche mese fa dall´azienda per risparmiare, messo a disposizione di tutti i dirigenti (tranne lui) con macchine aziendali; la convenzione imposta ad Acea con il San Raffaele di Milano, sua città di provenienza, così da poter continuare la riabilitazione necessaria a rimettersi in sesto dopo un incidente di sci.

Secondo classificato, nella speciale hit dei Paperoni, l´amministratore delegato Marco Staderini. Per lui appena 350mila euro di retribuzione, 126mila di bonus e nessun altro beneficio: totale, 476mila euro secchi. All´incirca il 45% in meno rispetto a Gallo. A tallonarlo è il presidente Giancarlo Cremonesi: 300mila di stipendio, bonus di 108mila e, in più, una clausola di salvaguardia che vale oro. Se dovessero mandarlo via prima del tempo, bisognerà pagarlo per intero sino alla naturale scadenza del mandato.
STADERINI ALEMANNO CREMONESI
Non va peggio ai sette dirigenti con responsabilità strategiche, che nel complesso valgono circa 2 milioni (in media, poco meno di 300mila a testa). A stabilire il record è senz´altro Alberto Zangrillo, fratello del medico di fiducia di Silvio Berlusconi, sbarcato in Acea nel settembre scorso per guidare il Personale: prende un fisso di 285mila euro, più un variabile di circa 30mila, più un appartamento in affitto a piazza Santi Apostoli.

Ora uno potrebbe pensare: visto che Acea negli ultimi quattro anni ha quasi dimezzato il suo valore e che il tetto imposto dal governo ha calmierato il mercato, forse il Campidoglio chiederà un qualche ritocco agli strabilianti stipendi dei manager. L´occasione offerta dall´assemblea degli azionisti che dovrà mettere ai voti la succitata "Relazione sulla remunerazione". Magari il socio di maggioranza darà parere negativo. Macché. La delibera approvata ieri dalla giunta Alemanno ha acceso il semaforo verde, esprimendo una semplice raccomandazione al rigore nelle politiche retributive. Praticamente, acqua fresca."

http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... -38585.htm


Ultima modifica di ubatuba il 04/05/2012, 17:10, modificato 1 volta in totale.

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