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MessaggioInviato: 13/05/2010, 23:31 
i misteri della cometa Churyumov-Gerasimenk dovrebbero essere svelati con questa missione
Le comete, freddi mondi di ghiaccio e roccia che lambiscono gli estremi del Sistema solare, devono ancora rivelarci molti dei loro segreti. Per studiarle da vicino l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha lanciato nel 2004 la sonda Rosetta, che al termine di un viaggio di 10 anni raggiungerà la cometa Churyumov-Gerasimenko. L’arrivo a destinazione è previsto per il 2014, quando la sonda Rosetta inizierà a orbitare attorno alla cometa e farà atterrare sul suo nucleo (delle dimensioni di qualche chilometro) un lander. Sarà il primo robot spaziale a prelevare “polvere di cometa”, campioni del suolo i cui dati verranno inviati a Terra per essere analizzati.



La sonda dovrà compiere un lungo e complicato tragitto attraverso il Sistema Solare per raggiungere il suo obiettivo. Durante il viaggio Rosetta sono previsti tre avvicinamenti alla Terra per sfruttare l'effetto "fionda gravitazionale", cioè per ricevere la spinta che permette a Rosetta di aumentare la velocità per poi attraversare la cintura degli asteroidi. Un fly-by con Marte è avvenuto nel febbraio 2007. Un incontro ravvicinato con gli asteroidi è avvenuto nel 2008 (Steins) e un altro è previsto nel 2010 (Lutetia).



Alla fine del 2014, quando la cometa si troverà ancora alla distanza di circa 450 milioni di chilometri, la sonda madre della missione Rosetta si avvicinerà per mettersi in orbita intorno al suo nucleo e accompagnarla lungo il viaggio verso il Sole. Contemporaneamente verrà rilasciato sul nucleo il laboratorio Philae. Durante un anno di avvicinamento al Sole gli strumenti dell'orbiter registreranno e invieranno a Terra dati a diverse lunghezze d'onda di nucleo e coda, che permetteranno di ricavare informazioni sulla composizione fisica e chimica e sulle trasformazioni indotte dal riscaldamento solare. Gli strumenti del lander invece lavoreranno e invieranno dati dal nucleo per 2 o 3 mesi circa.


Enti di ricerca e industrie italiane, coordinate dall'ASI, hanno dato un contributo fondamentale alla realizzazione della missione, sia per la strumentazione scientifica che per il satellite. Per l'orbiter sono stati creati i tre strumenti VIRTIS (Spettrometro a Immagine nel Visibile e InfraRosso), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator ) e WAC (Wide Angle Camera per OSIRIS), che consentiranno di produrre per la prima volta la mappa accurata della composizione superficiale di una cometa. Per il lander Philae, l'Italia ha fornito invece SD2 (Sampler Drill & Distribution) il sistema di perforazione, acquisizione e distribuzione dei campioni di suolo cometario.



L'Italia è stata inoltre protagonista nel dare l'evocativo nome al lander: a suggerire di chiamarlo Philae, come l'isola dove è stato trovato un obelisco con iscrizione bilingue che insieme alla stele di Rosetta ha permesso di decifrare i geroglifici, è stata infatti una ragazza italiana di 15 anni, Serena, che ha vinto un concorso europeo.

notizia asi


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MessaggioInviato: 12/11/2013, 10:35 
Tra un anno, si tocca una cometa

Nel novembre del 2014 per la prima volta un lander atterrerà sulla superficie di una cometa per studiarne nel dettaglio composizione chimica e struttura.


365 giorni all'alba. Non si tratta del servizio militare, ma di quanto manca alla sonda Rosetta e al lander Philae per atterrare sul nucleo della cometa Churyumov-Gerasimenko, di fatto un atterraggio all'alba del nostro sistema solare. Le comete, come gli asteroidi, rappresentano il nostro sistema come era alle origini, quando si è formato, cinque miliardi di anni fa.
Mettersi all'inseguimento di una cometa non è un gioco da ragazzi. Ma la navicella Rosetta, missione Cornerstone del programma Esa Horizon 2000 dedicata all'esplorazione dei corpi minori del Sistema Solare, lanciata nel 2004, sta per portare a casa questo importante risultato. Affiancherà la cometa il prossimo gennaio e la scorterà nel suo avvicinamento al Sole fino alla fine del 2015.
Inizia così il countdown per la discesa del lander Philae sulla superficie della cometa. Dopo dieci mesi di "cammino" insieme Rosetta sgancerà il lander sul nucleo della cometa per effettuare misure in-situ e campionare materiale, sia in superficie che sotto, per una analisi chimico-mineralogica dettagliata.
Le zone esterne del Sistema Solare contengono materiale ricco di sostanze volatili che non è stato processato nelle zone interne caratterizzate da alte temperature. Capire come sono fatte le comete ci aiuta a definire meglio la loro origine e stabilire la loro composizione in relazione alla materia interstellare. I minerali intrappolati nel loro nucleo possono fornirci informazioni preziose sulla composizione della nebulosa che si pensa sia stata all'origine del Sistema Solare.
È l'ultimo miglio per una delle missioni più seguite degli ultimi anni. Rosetta, entrata in ibernazione a 800 milioni di chilometri dal Sole, quando si trovava vicino all'orbita di Giove, dovrebbe risvegliarsi il 20 gennaio 2014 alle ore 11 (ora italiana). Riscaldati e riavviati tutti gli strumenti (11 a bordo e 10 sul lander) prenderà contatto con la Terra non prima delle 18.45. Restiamo in ascolto desiderosi di sentire la sua "voce".
Rosetta è un'importante missione dell'ESA alla quale l'Italia partecipa attraverso l'Agenzia Spaziale Italiana, in particolare con gli strumenti di bordo VIRTIS (Visible and Infrared Thermal Imaging Spectrometer) e GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) realizzati dall'Istituto Nazionale di Astrofisica e la telecamera WAC dello strumento OSIRIS ideata dall'Università di Padova.
Inoltre sul lander Philae, costituito da un Consorzio Internazionale di cui l'Agenzia Spaziale Italiana, l'Italia ha contributo alla realizzazione del sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni e dei Solar Array e alla realizzazione del drill SD2 che compirà le operazioni di carotaggio del nucleo.

Fonte: MEDIA INAF
http://www.skylive.it/NotiziaAstronomic ... cometa.txt

se tuttto andra'x il verso giusto,sarebbe un gran bel passo della scienza...[;)]


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MessaggioInviato: 29/03/2014, 18:47 
[img][IMG]http://i.imgur.com/z9JxDtU.jpg[/img][/img]

Nel riquadro trovate la cometa 67P/Churymov-Gerasimenko, mentre a sinistra si nota il cuore dell'ammasso globulare M107. L'immagine, raccolta con un filtro più sensibile all'idrogeno, mostra anche nubi di gas e polvere nella galassia. La sonda Rosetta era distante circa 5 milioni di km dalla cometa, il 20 Marzo 2014. Credit: ESA/MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

Dopo il suo risveglio il mese scorso, la sonda Rosetta si sta preparando per l'intensa attività che l'aspetta nei prossimi mesi. Manca ormai poco all'incontro con la cometa 67P/Churymov-Gerasimenko, e pochi giorni fa, la sonda ha messo alla prova la sua fotocamera, riprendendola in alta risoluzione da una distanza di 5 milioni di km. Ancora è solo un pixel, ma nei prossimi due mesi, inizieremmo a vedere anche la sua forma ed infine, la sonda entrerà in orbita intorno alla cometa (sarà la prima volta nella storia che succederà).



Immagine:
Immagine
85,03 KB

Immagine ottica della cometa 67P/Churymov-Gerasimenko, insieme all'ammasso stellare M107, visto sulla sinistra. Credit: ESA © 2014 MPS for OSIRIS-Team MPS / UPD / LAM / IAA / SSO / INTA / UPM / DASP / IDA

In questi mesi, dopo la riattivazione, la sonda Rosetta continuerà a mettere alla prova i suoi sistemi di controllo ed i vari strumenti scientifici. In particolare, attualmente gli scienziati si stanno concentrando sulle camere (chiamate OSIRIS) che la sonda userà per fotografare la cometa. In totale ci sono 11 diversi strumenti scientifici che serviranno per studiare la massa, la geologia, la gravità, la forma, la struttura interna, l'atmosfera coperta di gas e polvere ed infine la sua sfera di plasma. Tutto questo cambierà poi man mano che la cometa si avvicinerà al Sole.

Questa non è la prima foto che Rosetta ottiene della cometa, ma è la prima dopo l'uscita dal lungo letargo iniziato due anni fa. Nei prossimi mesi ci aspettano tante sorprese! Non mancante.

http://www.esa.int/Our_Activities/Space ... tion_comet

http://blogs.esa.int/rosetta/2014/03/14/instrumental/
http://www.link2universe.net/2014-03-28 ... to-finale/


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MessaggioInviato: 29/03/2014, 18:58 
Sarà una missione molto interessante. Che poi... 10 anni in giro per lo spazio prima di raggiungere la meta.. che palle [:D]


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MessaggioInviato: 29/03/2014, 19:32 
...magari poteva avere altre incombenze rimaste segrete.................... [;)] [:D] [:I]


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MessaggioInviato: 15/05/2014, 19:55 
La sonda dell’Agenzia spaziale europea Rosetta ha superato indenne il lungo periodo di ibernazione ed e’ pronta a intraprendere il viaggio che la portera’ a incontrare la cometa 67P/ Churyumov-Gerasimenko. ”Il team di missione – annuncia l’Agenzia spaziale italiana – ha raccolto ieri gli ultimi ‘go’ definitivi, per dare finalmente questa mattina l’annuncio ufficiale che tutti attendevano: ogni sottosistema e ciascun strumento scientifico della ‘cacciatrice di comete’ Rosetta – da quelli dell’orbiter a quelli del lander Philae – ha superato indenne il lungo periodo di ibernazione ed e’ pienamente operativo e pronto ad entrare nel ‘vivo’ dei propri compiti”. Lo switch-on completo era in realta’ stato ultimato con successo gia’ alla fine di aprile, ma mancava la completa analisi dei dati e non era quindi possibile dichiarare ufficialmente ultimata la fase di ‘commissioning’. ”Un paio di strumenti sembravano all’inizio leggermente ‘assonnati’ – ha dichiarato il mission manager Fred Jansen – ma siamo molto soddisfatti, e anche sollevati, nel prendere atto che ora sono tutti in buone condizioni e perfettamente funzionanti, pronti ad analizzare la cometa e il suo ambiente”. Ad un milione e mezzo di km di distanza dalla sua ‘meta’, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, Rosetta – che e’ stata ibernata per 957 giorni nello spazio profondo e risvegliata il 20 gennaio scorso – entra dunque nella sua piena operativita’. ”La soddisfazione e’ grande, soprattutto nella comunita’ scientifica in cui crescono le aspettative – commenta per l’Agenzia spaziale italiana Mario Salatti, co-project manager del lander Philae – ma occorre ricordare che altri decisivi passi devono ancora essere fatti perche’ la missione abbia successo. E’ iniziata, infatti, la delicatissima ”fase di incontro”, costellata da 10 manovre per un deltaV totale di 775 m/s, necessarie perche’ la sonda si affianchi alla cometa e da li’ la accompagni nel suo viaggio di avvicinamento al sole”.

http://www.meteoweb.eu/2014/05/spazio-s ... ta/283347/


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MessaggioInviato: 21/07/2014, 18:18 
Al momento Rosetta si trova ancora a 20.000 km dalla meta, ma secondo quando annunciato ed atteso al Centro Operazioni Spaziali dell'ESA di Darmstadt, in Germania, dovrebbe raggiungere la breve distanza di 100 km il 6 agosto alle 11:45 (09:45 secondo il GMT). Una volta raggiunto il nucleo della cometa, la sonda orbiterà intorno ad essa fino a novembre, quando farà atterrare il lander sulla superficie guadagnando il primato di prima missione spaziate ad “atterrare” su una cometa.


da link2universe


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MessaggioInviato: 29/07/2014, 14:21 
[img][IMG]http://i.imgur.com/83ELwle.png[/img][/img]


Sequenza di scatti che immortala la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko dalla camera OSIRIS della sonda Rosetta, che in quel momento si trovava alla distanza di 5500 km, il 20 /7/2014. Dalle immagini sono ben visibili le due diverse protuberanze che compongono questa piccola cometa. Credit: NASA


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MessaggioInviato: 04/08/2014, 13:33 
ESA Rosetta: -4 giorni! Gli ultimi aggiornamenti sulla cometa 67P : Ormai mancano appena 4 giorni all'incontro della sonda dell'ESA Rosetta con la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Il 31 luglio, solo 1.327 chilometri separavano la sonda dal suo target. Dal punto di vista di Rosetta, la situazione sta diventando interessante. Ad una distanza di 10.000 chilometri la sonda ha scoperto l'intrigante forma della cometa, una binaria a contatto e le immagini successive, hanno consentito di creare un nuovo modello prelinare del nucleo. Ma ora, si iniziano a distinguere sempre più chiaramente i dettagli della superficie, aree più o meno chiare e crateri. In particolare, c'è una zona del "collo", ossia del punto di intersezione dei due elementi che compongono il nucleo, che risulta più lumionsa rispetto al resto ed è ancora oggetto di discussione.

L'Agenzia Spaziale Europea, come promesso, dal 24 luglio scorso ha iniziato a pubblicare un'immagine raw al giorno sul blog di missione, che potrebbe non sembrare molto ma è, invece, una grande conquista per tutti gli appassionati dopo qualche polemica iniziale sulle modalità di rilascio delle informazioni, foto comprese.
Per tutti gli altri dati bisognerà attendere il cosiddetto "periodo proprietario", che per la missione Rosetta è di sei mesi. Purtroppo, non si tratta di sei mesi effettivi, nel senso che le immagini di oggi NON verranno pubblicate a febbraio 2015.

Emily Lakdawalla ha chiesto esplicitamente all'ESA da quando parte esattamente questo periodo, ricevendo risposta da Maud Barthelemy, Rosetta Archive Scientist dell'ESA. A quanto pare, l'orologio scatta dallo sbarco di Philae sulla cometa e più precisamente da quando verrà eseguita la prima sessione di scienza dopo l'atterraggio. Quindi, se l'atterraggio avverrà a novembre, il primo set di dati verrà rilasciato a maggio 2015, dopodiché saranno pubblicate release successive di tre mesi in tre mesi. Qui sotto una preview delle ultime immagini del 31 luglio.
Ogni scatto è accompagnato da un dettaglio ingrandito 10 volte rispetto all'originale.I frame pubblicati sono stati ripresi dalla Navigation Camera, ossia dalla fotocamera di servizio, che ha una risoluzione 5 volte inferiore a quella della Narrow Camera di OSIRIS.

Ruotando opportunamente in nucleo in modo da posizionarlo secondo un medesimo asse, è facile notare che, tolta la prima immagine, la forma è pressoché identica a parte la dimensione. Qui sotto, gli scatti in sequenza dal 25 al 30 luglio: in alto le immagini originali così come sono state riprese da Rosetta, in basso il nucleo ruotato secondo uno stesso orientamento. Considerato che le immagini pubblicate sono scattate su base giornaliera, mentre il periodo di rotazione della cometa è di 12,4 ore, cioè circa la metà esatta dell'intervallo di rilascio, possiamo ipotizzare che siano state scattate più o meno tutte alla stessa ora, cioè quando il nucleo mostrava la stessa faccia a Rosetta.

Non appena ho notato questo criterio di presentazione, sono stata combattuta nel decidere se fosse un bene o un male: da una parte avere a disposizione viste diverse della cometa ha il suo fascino ma dall'altra, poter vedere il nucleo ingrandirsi di giorno in giorno sempre dalla stessa angolazione, aiuta a vivere al meglio la fase di avvicinamento di Rosetta al suo target. Ma ciò che rende le comete interessanti non è solamente il nucleo. Questi insoliti viaggiatori spaziali sono fondamentalmente sacche di polvere e gas che si sviluppano intorno ad un cuore di roccia e ghiaccio. Man mano che si avvicinano al Sole, il calore fa sublimare la superficie ghiacciata (dallo stato solido a quello gassoso) e il gas inizia a fuoriuscire dal nucleo. Oltre alla nube di gas, vengono trasportate nello spazio anche minuscole particelle di polvere. Insieme, questi elementi si espandono nella chioma.

Il riscaldamento continua e l'attività aumenta mentre la cometa viaggia verso il perielio, tanto che la chioma diventa sempre più ampia, raggiungendo anche un milione di chilometri di diametro. Il calore fa evaporare la superficie del nucleo e le particelle liberate vengono spinte via dalla pressione della radiazione solare. Si formano quindi due code, una formata da gas ionizzati, modellata dal vento solare, rivolta in direzione opposta al Sole e generalmente di colore bianco-bluastro; l'altra, formata da polveri, invece, che assume un aspetto più curvo che dipende dalla massa del pulviscolo. Gli elementi più pesanti tendono a rimanere vicino alla cometa e ripercorrono la sua orbita, mentre quelli più leggeri arrivano più lontano, formando una caratteristica coda a ventaglio, la cui luminosità degrada uniformemente verso l'esterno.
Quando la cometa si allontana dal Sole e torna al Sistema Solare esterno, l'attività, la chiome e le code svaniscono.
Oggi, la cometa 67P e Rosetta sono tra le orbite di Giove e Marte, circa 544 milioni di chilometri dal Sole.
Ma 67P raggiungerà il perielio tra un anno, il 13 agosto 2015, arrivando a 185 milioni di chilometri dal Sole.
Rosetta, quindi, potrà iniziare a studiare il comportamento della cometa con il dovuto anticipo ed, allo stesso tempo, imparare a muoversi in un ambiente complesso quando la situazione è ancora tranquilla.
67P ha iniziato a mostrare segni di vita a fine aprile, per poi spegnersi nuovamente i primi di giugno.
Ora, però, nonostante manchi ancora diverso tempo al momento di maggiore attività cometaria, sembra sfoggiare una chioma piuttosto ampia, che abbraccia il nucleo per oltre un migliaio di chilometri.
Il 25 luglio, la fotocamera grandangolare WAC di OSIRIS ha immortalato la cometa da una distanza di circa 3.000 chilometri, con tempo di esposizione prolungato di 330 secondi (5,5 minuti).
L'immagine copre una superficie di circa 150 x 150 chilometri.
Riprese di questo tipo sono abbastanza complesse perché la fotocamera deve fare i conti con la forte luminosità del nucleo.
L'immagine è stata elaborata utilizzando la scala di grigi per mettere in risalto la densità delle particella della chioma, massima vicino al nucleo e più diffusa verso l'esterno.
La struttura circolare nebulosa a destra del nucleo, è un artefatto.
Punti e strisce sullo sfondo sono, invece, stelle e raggi cosmici.
Quella che segue è una rielaborazione della stessa scena di Marco Di Lorenzo, ottenuta fondendo la lunga esposizione di OSIRIS con l'immagine della NavCam del 25 luglio, così da migliorare la visibilità del nucleo, qui in negativo, che risulta fortemente sovraesposto nell'immagine ESA.
Ora, il compito del team sarà quello di correlare i dati ottenuti da distanze diverse in modo tale da valutare lo stato della cometa e se sulla superficie ci sono punti localizzati attivi. Ad esempio, la natura asimmetrica della chioma potrebbe dipendere proprio dalla forma irregolare del nucleo che viene illuminato in modo disomogeneo dalla luce del Sole durante la rotazione e potrebbe anche avere una composizione diversa.
Nel frattempo, oltre alle immagini, iniziano ad arrivare anche i primi dati.
Tra il 13 e il 31 luglio, quando Rosetta si trovava tra i 14.000 e i 5.000 chilometri da 67P, lo spettrometro VIRTIS (Visible Infrared and Thermal Imaging Spectrometer) a bordo della sonda ha raccolto la luce infrarossa emessa dalla cometa e gli scienziati hanno potuto determinarne la temperatura superficiale media, circa -70° Celsius.
Questo dato conferma le osservazioni eseguite da Terra in cui la cometa risultava a bassa riflettanza, indicando che la sua superficie è per lo più ricoperta di polveri. Cioè, 67P sembra troppo calda per essere composta prevalentemente da ghiaccio, almeno 20 o 30 gradi in più.
"Questo risultato è molto interessante, perché ci fornisce i primi indizi sulla composizione e le proprietà fisiche della superficie della cometa", ha dichiarato Fabrizio Capaccioni dell'INAF-IAPS di Roma, principale responsabile per lo strumento.

http://zazoom.it/news/ESA-Rosetta--4-gi ... ?id=300121


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MessaggioInviato: 04/08/2014, 13:37 
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12,82 KB

Ecco l'attuale migliore immagine della Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, ottenuta dalla sonda Rosetta, dell'ESA, il 1 Agosto 2014, da una distanza di poco più di 1.000 km dalla superficie. Per il 6 è prevista l'entrata in orbita della sonda. Sarà la prima volta che una missione robotica entrerà in orbita intorno ad una cometa.

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MessaggioInviato: 06/08/2014, 20:09 
Dopo dieci lunghi anni e miliardi di km percorsi, la sonda Rosetta, dell'ESA, è arrivata oggi a destinazione ed è entrata con successo in orbita intorno alla Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Le più recenti immagini che vedete sono ottenute da appena 285 km dalla superficie e ci mostrano un mondo incredibile, con paesaggi estremamente vari, che variano da pianure lisce a rocce fratturate e montagne enormi.

"E' incredibile quando piena di variazione è la superficie" ha spiegato Holger Sierks, investigatore principale per lo strumento OSIRIS, il sistema fotografico della sonda Rosetta. "Non abbiamo mai visto qualcosa del genere in così grande dettaglio. Oggi stiamo aprendo un nuovo capitolo nella storia della missione Rosetta. E già ora possiamo dire che stiamo rivoluzionando la scienza delle comete." Di seguito potete vedere qualcun'altro di questi primi scatti:

Con il tempo le immagini diventeranno più nitide man mano che le camere vengono calibrate. Non solo, ma la sonda Rosetta inizierà poi una serie di manovre che la porteranno ad appena 10 km dalla superficie della cometa, per poi iniziare le procedure di rilascio del lander Philae, che quest'autunno toccherà la superficie della cometa e ci mostrerà per la prima volta anche il paesaggio dalla superficie di uno di questi mondi. Rosetta farà poi compagnia alla cometa fino alla fine del 2015. "Avremmo l'opportunità unica di essere testimoni di come si forma l'attività di una cometa, come nasce e come fa cambiare la sua superficie." ha spiegato Sierks.





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Particolare della Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, fotografato dalla camera OSIRIS della sonda Rosetta, dell'ESA. Credit: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA

x altre spettacolari foto:

http://www.link2universe.net/2014-08-06 ... rasimenko/


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Grazie Uba; ber "sercio" rotolante ...! [:)]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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Milano, 6 agosto 2014 - Missione compiuta, il rendez-vous spaziale è riuscito e la sonda dell'Esa (European space agency) " Rosetta" ha raggiunto la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko dopo un viaggio di 6 miliardi di Km, durato 10 anni. Ora il veicolo spaziale orbita intorno alla cometa, a una distanza di soli 100 Km e l'accompagnerà nel suo viaggio intorno al Sole, raggiungendo il perielio nell'agosto del 2015 e cercando di scoprirne ogni segreto. Le prime immagini della cometa sono già state inviate sulla Terra.
Una sfida vinta anche dall'Italia che, grazie all'Asi (Agenzia spaziale italiana) e alla Thales Alenia Space ha finanziato e realizzato gran parte degli strumenti della sonda europea.


Roberto Battiston, presidente dell'Asi, non fa mistero della grande attesa che c'è, da parte della comunità scientifica internazionale, sulle informazioni che Rosetta raccoglierà sulla Churiumov-Gerasimenko.
"È un momento particolamente importante per la storia dell'esplorazione dell`Universo - ha spiegato - ci aspettiamo molte informazioni sulla formazione del nostro Sistema solare. La sonda Rosetta rappresenta uno dei molti fronti d'impegno per l`Asi in campo internazionale ed europeo: a questa missione, una delle Cornerstone del programma Horizon 2000+ dell`Esa, l'Asi partecipa fornendo all'Orbiter Rosetta due strumenti a guida scientifica italiana e un sostanziale contributo ad un terzo, a guida tedesca".


Il lander Philae, a novembre 2014 - per la prima volta nella storia - atterrerà sulla cometa per studiarne il nucleo, grazie all'Sd2, il trapano "spaziale" (anch'esso italiano), ideato da Amalia Ercoli Finzi del Politecnico di Milano, alla ricerca di possibili tracce di molecole organiche. "Non ne sarei sorpresa - aveva spiegato la scienziata nel corso di una precedente intervista a TMNews - perché sarebbe una conferma che non siamo soli nell'Universo e che la vita viene disseminata e com'è arrivata sulla Terra potrebbe essere arrivata da tante altre parti, quindi non siamo soli nell'Universo".

PRIME IMMAGINI - Montagne, massi alti fino a trenta metri, scarpate ripide e crateri. Si presenta così la cometa che oggi - grazie alle immagini inviate dalla sonda
Rosetta - è visibile a tutti per la prima volta. Per gli esperti che le stanno analizzando, sono immagini 'straordinarie', 'incredibili' e 'quasi inaspettate'

http://www.quotidiano.net/rosetta-cometa-1.104932


@u 555 l'importante che non ci cada in testa [;)] [:I]


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MessaggioInviato: 14/08/2014, 18:50 
Rosetta, catturati i primi 4 grani della cometa

Rosetta cattura la coda della cometa 67P/Churuymov-Gerasimenko: sono 4 grani raccolti dallo strumento italiano Giada (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator), sotto la responsabilità scientifica di Alessandra Rotundi dell'Università Parthenope. I grani sono di dimensioni variabili tra pochi micron fino a decimi di millimetro.

La raccolta servirà per comprendere la composizione della cometa e 'l'ambiente' che incontrerà il lander che si poserà per trivellarne la superficie.

"Abbiamo 'toccato' la coda della cometa" ha spiegato la ricercatrice italiana responsabile scientifico dello strumento Giada realizzato sotto la responsabilità scientifica dell'Università di Napoli "Parthenope" e dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) - Osservatorio Astronomico di Capodimonte, dalla Finmeccanica Selex-ES di Firenze, e in collaborazione con l'Instituto de Astrofisica de Andalucia.

I grani raccolti dalla coda della 67P/Churuymov-Gerasimenko sono al momento solamente 4 ma Giada ne raccoglierà ancora nei prossimi mesi. Il primo di questi è stato intercettato quando Rosetta si trovava ancora a 800 chilometri di distanza mentre gli ultimi da una distanza di appena 179 chilometri.

"Giada è costituito - ha spiegato Rotundi - essenzialmente da una 'lamina di luce' laser all'ingresso dello strumento dove vengono intercettate le polveri, e una 'piastra sensibile' posta al di sotto sui cui vanno a collidere. La lamina di luce oltre al passaggio dei grani ne misura le proprietà ottiche, la 'piastra' ne misura invece le proprietà dinamiche. I dati incrociati dei due sistemi forniscono massa e velocità di ogni singolo grano. I dati di Giada, ricevuti ed elaborati quotidianamente presso l'Inaf-Iaps, uniti ai risultati degli altri strumenti di Rosetta, ci racconteranno molto sulla storia evolutiva delle comete".

La raccolta dei dati è solamente agli inizi ma da queste informazioni sarà possibile capire le condizioni, e il tipo di 'terreno', che dovrà affrontare il lander che a novembre dovrà scendere sulla cometa. Le analisi di Giada serviranno anche nella fase successiva al 'landing', quando la sonda Rosetta seguendo la cometa nel suo percorso di avvicinamento al Sole riprenderà tutte le fasi che porteranno 'all'accensione' della cometa, ossia al suo trasformarsi da 'sasso' di ghiaccio in spettacolare cometa 'con la coda'.

http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubr ... 86e11.html

..almeno un qualkosa prodotto in italia funzionante.............. [;)] [:I]


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MessaggioInviato: 28/08/2014, 17:39 
Utilizzando le dettagliate informazioni raccolte dal vascello Rosetta durante le sue prime due settimane di orbita attorno alla cometa 67P/ Churyumov-Gerasimenko, l'Esa ha identificato cinque potenziali siti per l'atterraggio del lander Philae, fissato per il mese di novembre – una impresa mai tentata prima.
La cometa 67P/C-G non era mai stata vista così da vicino, per cui la corsa per l'identificazione di un sito di atterraggio idoneo per il lander da 100 kg è iniziata solo il 6 agosto, quando Rosetta ha raggiunto la cometa.
L'atterraggio del lander è fissato per la metà di novembre, quando la cometa si troverà a circa 450 milioni di chilometri dal Sole, ovvero prima che le attività della cometa raggiungano livelli tali da compromettere il lancio e l'atterraggio di Philae e prima che il materiale sulla superficie della cometa venga modificato dal suo avvicinamento al Sole.
La cometa segue un'orbita di 6.5 anni attorno al Sole, ed oggi dista 522 milioni di chilometri da esso. Nel suo passaggio ravvicinato, previsto per il 14 agosto 2015, la cometa e Rosetta si troveranno a 185 milioni di chilometri dal Sole, che si traduce in un incremento di otto volte nella quantità di luce ricevuta dal Sole.
Mentre Rosetta osserverà gli effetti dell'innalzamento della temperatura sulla cometa e sulla sua scia, il lander Philae sarà responsabile delle misurazioni in situ della superficie. Il lander e l'orbiter collaboreranno inoltre nell'esperimento CONSERT per trasmettere e ricevere onde radio attraverso la cometa al fine di caratterizzarne la struttura interna.
La selezione del sito di atterraggio ideale è un processo complesso. Il sito deve rispondere ai requisiti tecnici dell'orbiter e del lander durante tutte le fasi di separazione, discesa e atterraggio, mentre nel corso delle operazioni sulla superficie dovrà rispondere ai requisiti scientifici dei 10 strumenti montati su Philae.
Uno dei problemi fondamentali deriva dall'incertezza nella navigazione del lander a una distanza tanto ridotta dalla cometa, per cui si può solamente determinare un sito di atterraggio seguendo una traiettoria ellittica – delle dimensioni di un chilometro quadrato – entro la quale fare atterrare il lander.
Ciascuno dei potenziali siti di atterraggio deve rispondere a importanti domande: Il lander riuscirà a mantenere comunicazioni regolari con Rosetta? Quanto sono diffusi i rischi di superficie, quali grandi pietre, profondi crepacci o pendenze ripide? Vi è un'illuminazione sufficiente a condurre le operazioni scientifiche e ricaricare le batterie del lander oltre le sue 64 ore di autonomia iniziale senza correre rischi di surriscaldamento?

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnolog ... d=ABpRp8nB


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