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 Oggetto del messaggio: Rosetta punta su Lutetia
MessaggioInviato: 27/06/2010, 11:22 
Il flyby della sonda ESA sull’asteroide è previsto per il 10 luglio

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L’appuntamento alla cieca – i due ancora non si conoscono - è per la notte di sabato 10 luglio. Sarà il primo incontro tra una sonda e un asteroide metallico di tipo M, per cui non mancheranno certo le domande e, si spera, le risposte. Da una parte Rosetta, la sonda ESA costruita con un importante contributo italiano e partita nel 2004 per un viaggio decennale verso la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, dall’altra Lutetia, il piccolo asteroide della fascia principale scoperto nel lontano 1852 all’Osservatorio di Parigi (per questo fu battezzato con l’antico nome romano della capitale francese). I due avevano fissato la data circa un mese fa, quando sono cominciate le manovre di avvicinamento verso questo flyby che si annuncia tra i più interessanti della missione.

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Rosetta dovrebbe sorvolare Lutetia a circa 3200 km di distanza, mantenendosi così vicina per circa un paio d’ore. Sufficienti a mandare subito a Terra ogni foto possibile di questo asteroide così poco conosciuto (le immagini dovrebbero essere messe a disposizione dall’ESA già nel pomeriggio successivo).

Al momento, nessuno sa esattamente a cosa Lutetia assomigli. Ai telescopi di terra appare come un singolo punto luminoso, uno dei tanti tra Marte e Giove. Ma le continue variazioni nell’intensità luminosa suggeriscono che Lutetia ruoti su se stesso ed abbia una forma irregolare. Gli astronomi sono riusciti a stabilire che taglia abbia, ma non molto di più. Il diametro, nel punto di maggiore ampiezza, dovrebbe aggirarsi sui 134 km. Diverse misurazioni hanno fatto concludere che Lutetia dovrebbe con ogni probabilità essere un asteroide metallico di tipo M. Un’ipotesi che, se dovesse – come si prevede – essere confermata, potrebbe imporre un ripensamento nel modo tradizionale di classificare gli asteroidi.

Fonte: http://www.asi.it/it/news/rosetta_punta_su_lutetia


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MessaggioInviato: 12/07/2010, 21:08 
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(Immagine, credit ESA 2010 MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/RSSD/INTA/UPM/DASP/IDA)

Durante il suo viaggio verso la cometa Churyumov-Gerasimenko, lo scorso 10 Luglio 2010 la sonda dell'Agenzia Spaziale Europea Rosetta ha effettuato un flyby (un incontro ravvicinato) con l'asteroide Lutetia. Le immagini registrate dalla sonda sono davvero fantastiche e forniscono dati preziosi per conoscere meglio questo piccolo corpo celeste.

La prima foto pubblicata qui in alto mostra Lutetia nel momento in cui Rosetta era più vicina. La minima distanza raggiunta dalla sonda è stata di 3162 Km (alle 18:10 ora italiana).

Il flyby è stato completato in appena 1 minuto, alla velocità di 15 Km/sec, ma le fotocamere a bordo della sonda ESA hanno lavorato per ore sia prima che dopo l'incontro. Poco dopo aver raggiunto il punto più vicino all'asteroide, Rosetta ha inviato a Terra le immagini che vedete.

Qui sotto ecco una spettacolare immagine di Lutetia da 36000km di distanza (OSIRIS Narrow Angle Camera, NAC). Vedete Saturno sullo sfondo?

Immagine
(Immagine, credit ESA 2010 MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/RSSD/INTA/UPM/DASP/IDA)

I documenti fotografici ci mostrano un asteroide con un corpo allungato e pieno di crateri. Per molti anni Lutetia ha rappresentato un vero e proprio mistero per gli scienziati. I dati registrati dai telescopi terrestri sono stati spesso ambigui. Per alcuni aspetti essa sembrava essere un asteroide di Tipo C, un corpo primitivo sopravvissuto alla formazione del Sistema Solare. Per altri aspetti invece Lutetia sembrava un corpo di tipo M, caratterizzata dall'essere un meteorite metallico (ferro). Questo tipo di meteoriti si ritiene che siano frammenti di oggetti molto più grandi.

Le parole di Holger Sierks, OSIRIS principal investigator al Max Planck Institute for Solar System Research (Lindau, Germania): "Ritengo che questo sia un oggetto molto antico. Questa notte abbiamo visto un residuo della creazione del Sistema Solare".

Rosetta ha "studiato" il corpo celeste con i suoi strumenti di bordo. I dati ci mostrano che Lutetia è dotata di una debolissima atmosfera e di effetti magnetici. E' stata analizzata anche la composizione in superficie e la sua densità. Rosetta ha anche cercato di catturare eventuali granelli di polvere che potessero fluttuare nelle vicinanze dell'asteroide per compiere ulteriori analisi.

Le immagini seguenti mostrano l'avvicinamento a Lutetia.

Immagine
(Immagine, credit ESA 2010 MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/RSSD/INTA/UPM/DASP/IDA)

Qui sotto la fase finale dell'avvicinamento

Immagine
(Immagine, credit ESA 2010 MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/RSSD/INTA/UPM/DASP/IDA)

La sonda europea continua il suo viaggio. Nel 2014 incontrerà il suo obiettivo primario, la cometa Churyumov-Gerasimenko e l'accompagnerà per mesi. Nel novembre 2014 poi Rosetta libererà Philae, un modulo lander che atterrerà nel nucleo della cometa.

Al seguente URL

http://download.esa.int/mpeg/Lutetia_Fl ... p_H264.mp4

trovate un video della simulazione del flyby di Rosetta.

E per ultima, giusto per dare un minimo di coordinate, guardate questa significativa immagine che colloca Lutetia nel nostro cielo, ripresa dalla fotocamera OSIRIS a bordo di Rosetta da una distanza di 2 milioni di Km.

Immagine
(Immagine, credit NASA/JPL-Caltech/ESA)

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2010/07/ ... flyby.html - http://www.esa.int/esaCP/SEM44DZOFBG_index_0.html


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MessaggioInviato: 06/10/2010, 07:48 
Rosetta Scopre Una Coperta Spessa e Polverosa sull’Asteroide Lutetia

Se pensate che gli asteroidi sono solo delle rocce noiose che galleggiano nello spazio, che aspettano solo di comparire in qualche film fatto male di Hollywood, allora ripensateci.Nuove immagini e dati riguardo agli asteroidi stanno svelando la natura molto complessa di questi corpi,come anche dei loro continui cambi.Un esempio sono le navicelle Rosetta e Hayabusa che hanno mostrato due asteroidi molto diversi tra di loro e molto dinamici.
Durante il recente sorvolo dell’asteroide 21-Lutetia, a Luglio, da parte della sonda Rosetta, della ESA, sono state scattate tante nuove foto,ottenendo tantissimi dati molto interessanti. Dopo aver analizzato questi dati in dettaglio nei passati mesi, gli astronomi hanno calcolato che l’asteroide è ricoperto da una coperta spessa 600 metri di rocce e polvere chiamata regolite. La polvere non è diversa dagli strati esterni della crosta della Luna, fatta cioè di materiale polverizzato che si è accumulato durante miliardi di anni.

La sonda Rosetta attualmente è in viaggio per incontrare la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, nel 2014, ma durante il viaggio non mancano altri incontri. Per esempio il 6 settembre 2008, Rosetta ha incontrato da vicinissimo l’asteroide 2867-Steins. Durante la sua breve visita, Rosetta è passata a soli 800 km dal piccolo asteroide a forma di diamante. Tra le scoperte fatte ci fu anche una catena di crateri d’impatto che furono probabilmente causate da una collisione con una serie di frammenti meteoritici legati insieme, o l’impatto di un piccolo corpo.

Dopo questo primo incontro, è stata la volta dell’asteroide 21-Lutetia,il 10 Luglio 2010,esaminato da vicino con tutti gli 17 strumenti a bordo.

Rosetta ha scattato una serie di immagini in alta risoluzione durante il suo sorvolo,ma ha anche esaminato l’asteroide con i suoi rilevatori elettromagnetici che hanno coperto l’intero gamma da UV a onde radio. Ecco una piccola animazione del sorvolo :



La Dr. Rita Schulz del Dipartimento per la Ricerca ed il Supporto Scientifico della ESA, in Olanda, ha presentato queste nuove informazioni riguardo alla regolite presente su 21-Lutetia, oggi all’incontro della Divisione per le Science Planetarie, a Pasadena,California. Ha spiegato che la regolite sull’asteroide è circa 600 metri in profondità e che somiglia alla regolite lunare. Le immagini del sorvolo mostrano diverse caratteristiche geologiche come frane,massi e creste.

Una delle strutture più evidenti sulla sua superficie è l’enorme cratere d’impatto sul lato. La spessa coperta di polvere ammorbidisce le linee più spigolose del cratere in molte delle immagini scattate. Se questa coperta di regolite sia o no una caratteristica comune nei asteroidi di queste dimensioni rimane da vedere.

Immagine
zoom ad alta risoluzione della superficie di Lutetia. Si notano nei particolari anche grande rocce spostate ovunque

Riuscire a capire di più riguardo alla natura dei asteroidi e delle comete, permette agli astronomi di creare modelli migliori della formazione del nostro Sistema Solare. Studiando la composizione e la frequenza dei impatti in vari asteroidi, riusciranno a migliorare i dati riguardo a come le cose cambiavano nel Sistema Solare primordiale.

E Rosetta non sarà certo l’unica missione che incontrerà diversi asteroidi nel suo viaggio, anzi sta diventando una norma. Per esempio, la missione Deep Impact, che incontro da vicino la cometa Temple 1, rilasciando un carico sulla sua superficie, è stata ribattezzata dopo la fine della sua missione, EPOXI, e tra qualche settimana incontrerà da vicino la cometa Hartley 2. La missione Dawn invece incontrerà da vicino l’asteroide Vesta ed il pianeta nano Cerere, e tante altre missioni sono sulla in via di preparazione.

http://www.esa.int/esaMI/Rosetta/index.html

http://www.universetoday.com/74917/rose ... n-lutetia/

Fone: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... e-lutetia/


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MessaggioInviato: 26/12/2013, 22:54 
[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=trljrwTbr4w[/BBvideo]


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MessaggioInviato: 16/01/2014, 13:39 
Il risveglio di Rosetta


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=spVbLXJa5VA[/BBvideo]


La sveglia è puntata alle 10:00 UTC (le 11 del mattino in Italia) del 20 gennaio 2014. A quell’ora la sonda Rosetta, dell’agenzia spaziale europea (ESA), uscirà dal periodo di ibernazione nello spazio profondo durato 957 giorni.

Rosetta è stata lanciata il 2 marzo 2004 dal centro spaziale europeo di Kourou, in Guiana Francese, su un Ariane 5. La sua destinazione finale, che raggiungerà nei prossimi mesi, è la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. Per arrivare a destinazione ha dovuto compiere tre sorvoli ravvicinati della Terra (4 marzo 2005, 13 novembre 2007 e 13 novembre 2009) e uno di Marte (25 febbraio 2007) che, grazie all’effetto catapulta della gravità dei due pianeti, ha permesso alla sonda di risparmiare peso e carburante. Lungo la strada Rosetta ha sorvolato con successo e studiato da vicino gli asteroidi Šteins (5 settembre 2008) e Lutetia (10 luglio 2010). Essendo alimentata da pannelli solari, l’8 giugno 2011 la sonda è stata messa in ibernazione durante il tratto di orbita più lontano dal Sole.

La missione di Rosetta è una delle più ambiziose mai tentate dall’ESA. Nelle ore successive al risveglio la sonda cercherà per prima cosa di ristabilire le comunicazioni con la Terra, con le stazioni di ascolto dell’ESA che verranno supportate anche dal Deep Space Network della NASA. Una volta stabilito il contatto, Rosetta comincerà una lunga serie di test sulla strumentazione di bordo che culminerà a marzo con la ricalibrazione degli strumenti in previsione del rendez-vous. Il 21 maggio la sonda eseguirà la prima importante manovra di avvicinamento. Sarà seguita da altre 8 correzioni di rotta che le permetteranno di diminuire gradualmente la velocità relativa e la distanza dalla cometa Churyumov-Gerasimenko. Durante questo periodo le immagini riprese da Rosetta permetteranno di migliorare le stime sulla posizione e l’orbita della cometa, al momento conosciute con una precisione non troppo elevata.

Una volta arrivata alla distanza di circa 100 km dalla cometa, Rosetta comincerà l’ultima fase dell’avvicinamento quando, con una complessa manovra orbitale ed un percorso triangolare intorno a Cheryumov-Gerasimenko, la sonda vi entrerà in orbita ad agosto. Da una quota di circa 25 km, Rosetta mapperà il nucleo della cometa, del diametro di circa 4 km. Al momento dell’entrata in orbita, la cometa sarà a circa 675 milioni di km dal Sole e si starà dirigendo verso il sistema solare interno nella sua orbita fortemente ellittica, dopo essere stata all’apogeo poco oltre l’orbita di Giove.

Oltre ad utilizzare i suoi 11 strumenti scientifici per studiare la cometa, Rosetta cercherà nei primi mesi anche di individuare il punto che sarà scelto per l’atterraggio di Philae. La sonda, infatti, porta con sé un piccolo lander di circa 100 kg che a novembre si poserà, ancorandosi, sulla superficie di Churyumov-Gerasimenko. Durante la sua missione principale Philae utilizzerà i suoi 10 strumenti scientifici, tra cui una fotocamera ed una piccola trivella in grado di campionare fino alla profondità di 20-30 cm, per studiare nel dettaglio la composizione e l’ambiente superficiale della cometa. La missione primaria del lander terminerà dopo circa 64 ore, quando le batterie si esauriranno. Essendo anche il piccolo lander dotato di pannelli solari, Philae cercherà comunque di ricaricare le batterie dopo la conclusione della missione primaria, sperando di estendere la propria missione per settimane o, magari, anche mesi.

Nel frattempo Rosetta continuerà a studiare la cometa durante il suo avvicinamento al Sole, quando accelererà fino alla velocità di circa 100000 km/h e comincerà a sviluppare la tipica chioma cometaria. Churyumov-Gerasimenko, insieme al suo satellite artificiale Rosetta, passerà il perielio (minima distanza dal Sole – circa 185 milioni di km, fra le orbite di Marte e della Terra) il 13 agosto del 2015. Rosetta continuerà poi a studiare la cometa anche durante l’allontanamento dal Sole, almeno fino al 31 dicembre del 2015 quando la missione dovrebbe concludersi.

Rosetta ha già stabilito dei primati ed altri, si spera, ne stabilirà nei prossimi mesi. La sonda europea è stata la prima alimentata a pannelli solari a spingersi oltre la fascia degli asteroidi. Al momento detiene anche il record di distanza dal Sole per una sonda a pannelli solari, anche se questo primato verrà superato nel 2016 dalla sonda della NASA Juno quando arriverà in orbita intorno a Giove. Rosetta sarà la prima sonda a orbitare una cometa e Philae il primo lander. La missione è battezzata in onore della famosa stele di Rosetta, la localita egiziana dove fu ritrovata, che permise finalmente di decifrare i geroglifici egizi circa 200 anni fa; allo stesso modo si spera che la missione della sonda europea permetta agli scienziati di decifrare l’evoluzione del sistema solare. Il lander Philae è invece battezzato col nome dell’isola sul Nilo dove fu ritrovato un obelisco con un’iscrizione bilingue che aiutò gli studiosi a decifrare la stele di Rosetta.

In previsione del risveglio della sonda dall’ibernazione, l’ESA ha lanciato una divertente iniziativa: “Wake up, Rosetta!” è il concorso che invita a realizzare un breve video in cui si dovrà urlare la fatidica frase che dà il titolo all’iniziativa (e che significa, in inglese, “Sveglia, Rosetta!”, appunto). I premi e le modalità di partecipazione si possono trovare sul sito dell’ESA:


http://www.esa.int/Our_Activities/Space ... up_Rosetta


http://www.astronautinews.it/2014/01/14 ... i-rosetta/


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MessaggioInviato: 17/01/2014, 11:40 
L'animazione ricostruisce il viaggio di Rosetta attraverso il sistema solare, sfruttando l'effetto fionda gravitazionale della Terra e di Marte per raggiungere la sua destinazione finale, la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko.

Rosetta ha effettuato tre passaggi ravvicinati alla Terra - il 4 marzo 2005, il 13 novembre 2007 e il 13 novembre 2009 - e uno a Marte, il 25 febbraio 2007. La sonda ha anche visitato due asteroidi, scattando numerose immagini: 2867 Steins il 5 settembre 2008 e 21 Lutetia il 10 luglio 2010.

Una volta risvegliata dall'ibernazione, il 20 gennaio 2014, Rosetta si dirigerà verso l'appuntamento con la Churyumov–Gerasimenko, previsto in maggio. A novembre, la sonda Philae scenderà sulla superficie della cometa. Rosetta seguirà la cometa fino al suo massimo avvicinamento al Sole - il 13 agosto 2015 - e nel suo percorso di ritorno verso le regioni esterne del sistema solare. La durata nominale della missione è prevista fino a dicembre 2015.
(Cortesia: ESA)

x l'animazione

http://www.lescienze.it/news/2014/01/16 ... 17-01-2014


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MessaggioInviato: 20/01/2014, 15:02 
Attualmente, la sonda Rosetta, dell'ESA, si trova a 800 milioni di km dalla Terra, ma si prepara ad un risveglio particolare. La campagna dellESA ha portato a collaborare migliaia di persone da tutto il mondo, che hanno mandato i loro video per risvegliare la sonda dal sonno profondo, per iniziare la fase principale della sua missione, che la porterà ad orbitare una cometa chiamata 67/P Churyumov/Gerasimenko. La sonda porta con se anche un lander chiamato Philae.

qualcosa in più sulla missione: http://www.link2universe.net/2014-01-08 ... na-cometa/

http://www.link2universe.net/2014-01-20 ... -con-lesa/


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MessaggioInviato: 21/01/2014, 17:06 
Rosetta si e' svegliata:

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http://blogs.esa.int/rosetta/2014/01/21 ... n-control/



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MessaggioInviato: 21/01/2014, 17:47 
E' stata una giornata piena di suspance ed entusiasmo quella di ieri, che ha visto ritornare in attività la sonda Rosetta, dell'ESA. Scienziati, ingegneri, giornalisti ed il pubblico generale sono rimasti tutti con il fiato sospeso per quasi 45 minuti di silenzio totale prima di ricevere finalmente il segnale dalla sonda Rosetta, distante circa 800 milioni di km da noi, e diretta verso la Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. La sonda è stata risvegliata con video-saluti dal pubblico di tutto il mondo, e attualmente sta procedendo alla riaccensione dei suoi vari componenti.
"Dopo oltre due anni e mezzo, cosa sono altri tre quarti d'ora!" ha spiegato Fred Jansen, manager di Rosetta. "La navicella è li, è sveglia, ed il team scientifico sa che hanno davanti due anni di intensa attività."
"Penso di poter parlare a nome di tutti quelli presenti qui e tutti che hanno seguito su Twitter: tutto questo è stato piuttosto stressante! Il lavoro vero inizia adesso e ci aspettano due anni pieni di divertimento, quindi iniziamo!"
Poco dopo il risveglio, la sonda Rosetta ha twittato "Salve, Mondo" in varie lingue di tutte le nazioni che hanno partecipato.

Rosetta è entrata in letargo nel Giugno 2011, con attivi solo il computer di bordo e alcuni sistemi di riscaldamento. La sonda si era avventurata fino a oltre l'orbita di Giove, da dove ha poi iniziato il viaggio di ritorno per l'incontro con la cometa. A 673 milioni di km di distanza dal Sole, l'energia solare a disposizione era abbastanza da riattivare la sonda, che ha ripreso l'attività dopo un record di 957 giorni passati in letargo. Dopo aver riscaldato i componenti interni per la navigazione, ed aver stabilizzato la sua rotazione, la sonda ha puntato la sua antenna verso la Terra ed ha mandato un messaggio agli operatori, avvisandoli del suo risveglio.

Il segnale è stato ricevuto dall'antenna Goldstone dell NASA, in California, alle 18:18 GMT, durante la prima finestra che la sonda aveva a disposizione per comunicare con la Terra. La sonda Rosetta era distante 44 minuti e 53 secondi luce da noi (il tempo che il segnale impiega viaggiando alla velocità della luce), a ben 807.224.610.74 km di distanza. Rosetta era a 9.188.540 km dalla cometa, avvicinandosi alla velocità di 800 metri al secondo.



La prima cosa da fare ora è completare tutte le verifiche riguardo alla salute degli strumenti a bordo. Ci sono 11 strumenti scientifici della sonda Rosetta e 10 del lander Philae. "Ci aspettano mesi molto pieni di lavoro per preparare la sonda ed i suoi strumenti per le sfide che ci aspettano durante lo studio di una cometa di cui sappiamo ancora molto poco." ha spiegato Andrea Accomazzo, manager della missione Rosetta.

Le prime immagini della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko da parte di Rosetta dovrebbero arrivare a Maggio, quando la sonda sarà ad appena 2 milioni di km di distanza. Verso la fine di maggio, la sonda effettuerà una manovra molto importante per allinearsi con l'orbita della cometa e prepararsi all'incredibile rendezvous di Agosto.

Dopo l'incontro, Rosetta inizierà due mesi di campagna di osservazione ravvicinata per mappare in dettaglio l'intera superficie della cometa, ed effettuerà anche importanti misurazioni della gravità della cometa, la sua massa e la sua forma. Saranno anche misurate in dettaglio la sua atmosfera polverosa, chioma e coda. Tutto questo sarà tenuto d'occhio nel tempo per vedere come la cometa interagisce con il vento solare, e come cambia la sua atmosfera esterna.





Usando questi dati, gli scienziati sceglieranno un sito per l'atterraggio del lander Philae, da 100 kg. L'inizio della missione del lander è prevista per l'11 Novembre 2014, e sarà la prima volta che sarà tentato un atterraggio su una cometa.

Data la quasi trascurabile gravità del nucleo cometario, grande appena 4 km in diametro, Philae userà degli arponi per rimanere fermo sulla superficie. Il lander sarà provvisto di camere ad alta risoluzione per mandarci un panorama della superficie, ma anche di sistemi di analisi chimica e mineralogica del terreno, per cercare tracce di ghiacci e materiale organico. Philae sarà anche in grado di scavare sotto la superficie, fino ad almeno 23 cm di profondità, alla ricerca di campioni da analizzare con il laboratorio interno.

La missione continuerà fino al 2015 quando la cometa arriverà al Sole, permettendoci di vedere come si evolve una cometa in queste condizioni estreme.

http://www.esa.int/Our_Activities/Space_Science/Rosetta

http://blogs.esa.int/rosetta/#WakeUpRosetta

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io continuo a non capire perchè non si usano reattori nucleari per alimentare queste sonde -_-



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fotografata 67p churyumov gerasymenko



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63,47 KB

La cometa si trova in un'orbita di 6.5 anni intorno al Sole, ed attualmente è vicino all'orbita di Giove. Quando arriverà al suo punto più vicino al Sole, sarà tra le orbite della Terra e di Marte, nell'Agosto 2015. Quest'immagine suggerisce che attualmente la cometa è dormiente, quindi gli scienziati faranno nuove osservazioni a Febbraio, quando si troverà molto più vicina al Sole.

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MessaggioInviato: 22/01/2014, 11:12 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

io continuo a non capire perchè non si usano reattori nucleari per alimentare queste sonde -_-


Credo che uno dei problemi principali risieda nel rischio di incidente al lancio. Se la quantita' di Plutonio-238 e' troppo elevata un incidente potrebbe compromettere l'intero habitat terrestre per sempre.

Ad esempio, la sola sonda Cassini ne conteneva ben 72,3 chili senza che questi fossero poi utilizzabili per la propulsione (infatti sono usati solo per l'RTG). Se durante uno dei suoi flyby fosse precipitata avremmo avuto un aumento permanente del 99% del livello di radioattivita' a cui e' normalmente esposta la popolazione mondiale.

Discorso diverso sarebbe se venisse utilizzato un sistema a fissione, ma in quel caso bisognerebbe realizzare una mini-centrale nucleare miniaturizzata completamente automatica e ad oggi non mi pare ne esistano.



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Cita:
zakmck ha scritto:

Cita:
MaxpoweR ha scritto:

io continuo a non capire perchè non si usano reattori nucleari per alimentare queste sonde -_-




Discorso diverso sarebbe se venisse utilizzato un sistema a fissione, ma in quel caso bisognerebbe realizzare una mini-centrale nucleare miniaturizzata completamente automatica e ad oggi non mi pare ne esistano.





..come discorso avvvieristico,sara' una cosa pure fattibile,ma attualmente,c'e' solo di attendere il momento....................[;)]


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Spazio: conclusa con successo la terza grande frenata di Rosetta

rosettaMissione compiuta. La sonda Rosetta ha effettuato con successo la terza grande frenata per correggere velocità e traiettoria e avvicinarsi sempre di più alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, che raggiungerà il prossimo 6 agosto. L’operazione è cominciata mercoledì alle 15:17 (ora italiana) e si è conclusa in poco più di due ore, alle 17:33, con appena 30 secondi di anticipo rispetto a quanto previsto dalla tabella di marcia. Lo annunciano su Twitter i tecnici dell’Agenzia spaziale europea (Esa) che hanno seguito la manovra in tempo reale grazie all’antenna per lo spazio profondo di New Norcia, in Australia. La manovra #BigBurn3 è stata programmata per correggere la traiettoria di Rosetta ed ottenere un delta-v (ovvero un cambiamento della velocità della sonda rispetto a quella della cometa) pari a 89 metri al secondo. Al momento non è ancora possibile sapere se la sonda è riuscita a centrare pienamente l’obiettivo: gli esperti dell’Esa daranno una risposta fra poche ore dopo aver analizzato tutti i dati raccolti. rosetta-the-comet-chaser-node-full-image_tQuesta nuova frenata fa parte di un serrato programma che prevede ben 10 manovre di correzione della traiettoria da eseguire entro il 6 agosto. La prossima sarà effettuata il 2 luglio. In totale – spiega Sylvain Lodiot, manager delle operazioni di Rosetta – si dovrà ottenere un delta-v pari a 775 metri al secondo. Gran parte del lavoro è stata fatta grazie alle due grandi frenate precedenti: #BigBurn, eseguita il 21 maggio, ha bruciato 218 chilogrammi di carburante rallentando la sonda Rosetta di 289.9 metri al secondo; #BigBurn2, completata lo scorso 4 giugno, ha consumato 190 chili di carburante rallentando la velocità di 269.5 metri al secondo. L’Italia e l’Agenzia spaziale italiana (Asi) giocano un ruolo di primo piano nella missione di Rosetta, dato che sono italiani otto dei 21 strumenti a bordo, compreso il ‘trapano’ che in novembre perforerà il nucleo della cometa, in un esperimento senza precedenti.

http://www.meteoweb.eu/2014/06/spazio-c ... ta/292575/


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MessaggioInviato: 30/06/2014, 19:59 
Rosetta insegue la sua cometa piena d’acqua

Gli esperti hanno rilevato che la cometa riempirebbe una piscina olimpionica in soli 100 giorni. La sonda dell'ESA si posizionerà sulla scia della cometa il prossimo 6 agosto ma l'incontro fatidico avverrà solo la prossima estate

Come Siding Spring, anche la cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko viaggia nello spazio con un serbatoio carico di acqua e la sonda dell’ESA Rosetta, lanciata il 2 marzo 2004, la sta per raggiungere (nel mese di agosto) per osservarla da vicino. Quello che è stato rilevato di recente è che la cometa, subendo le altissime temperature del Sole nel suo viaggio nel sistema solare, espelle grandi quantità di acqua dal suo nucleo, che altro non è che un denso agglomerato di gas ghiacciati mescolati a polvere. Nonostante la cometa si trovi a 583 milioni di chilometri dal Sole rilascia quasi 2 bicchieri di acqua al secondo (300 ml/s).

Le prime osservazioni del vapore acqueo proveniente dalla cometa sono state effettuate con uno strumento a microonde montato su Rosetta (MIRO), lo scorso 6 giugno, quando la sonda era a circa 350mila chilometri dal suo obiettivo. Dopo la prima rilevazione, il vapore è stata trovato ogni volta che MIRO è stato puntato verso la cometa. “Abbiamo sempre saputo che avremmo visto il vapore acqueo provenire dalla cometa, ma siamo rimasti sorpresi da quanto presto lo abbiamo rilevato”, ha detto Sam Gulkis, ricercatore presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena, California. “A questo ritmo, la cometa riempirebbe una piscina olimpionica in circa 100 giorni. Con l’avvicinarsi verso il Sole, il tasso di produzione di gas aumenterà in modo significativo. Con Rosetta abbiamo un punto di vista unico per osservare questi cambiamenti da vicino e imparare di più sul perché accadono”.

Tra i componenti fondamentali delle comete ricordiamo l’acqua, il monossido di carbonio, metanolo e ammoniaca. MIRO è stato progettato proprio per aiutare a determinare quanto ciascuno di questi elementi sia presente nel nucleo, per comprendere la sua natura e il processo di formazione dei gas. Ed è proprio il getto di questi gas che formano quello che è conosciuto come il “coma”, cioè l’alone che circonda la cometa. Mentre la cometa si avvicina al Sole, il coma si espande e, infine, la pressione del vento solare causerà la nascita di una lunga coda.

Nell’agosto del 2015 Rosetta incontrerà da vicino la cometa, che orbita tra la Terra e Marte. Oggi l’orbiter si trova a 72mila km dalla sua destinazione. All’appello mancano ancora sei delle dieci manovre totali da effettuare per posizionare Rosetta sulla scia di Churyumov–Gerasimenko. Si tratta di burning minori per le ultime inserzioni orbitali e la frenata finale: l’obiettivo è farla arrivare a soli 100 km di distanza dalla superficie. Di recente è terminata la fase di commissioning, che ha seguito il risveglio della sonda europea: negli ultimi mesi, uno per uno, tutti gli strumenti hanno ripreso vita dopo oltre due anni di ibernazione.

Determinare le variazioni del tasso di produzione del vapore acqueo e di altri gas è di vitale importanza per la pianificazione delle ultime fasi della missione, perché una volta che Rosetta si troverà più vicino alla cometa il deflusso dei gas potrà alterare la sua traiettoria. La sonda infatti dopo la fase di avvicinamento inizierà le manovre per far atterrare, prima volta nella storia, un lander (Philae) sul nocciolo della cometa che, tramite un trapano, effettuerà delle analisi in situ. Una missione questa che vede un significativo contributo italiano.


http://www.media.inaf.it/2014/06/30/ros ... na-dacqua/


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