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 Oggetto del messaggio: ACQUA LIQUIDA SU MARTE
MessaggioInviato: 18/02/2009, 15:14 
Due articoli interessanti (in inglese) sono apparsi qui:
http://www.newscientist.com/article/dn1 ... -mars.html
e qui:
http://www.universetoday.com/2009/02/18 ... d-on-mars/


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MessaggioInviato: 18/02/2009, 17:06 
Mi hai fregato sul tempo.

Bellissima notiziona!!



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MessaggioInviato: 18/02/2009, 17:26 
e piano piano aggiungono un tassello alla volta.....[;)]


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MessaggioInviato: 18/02/2009, 17:38 
Cita:
dresda99 ha scritto:

Mi hai fregato sul tempo.

Bellissima notiziona!!


[;)] ti ho rubato il ruolo di reporter!!!


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MessaggioInviato: 18/02/2009, 17:48 
Abbiamo diversi ruoli qui sul forum,manca però quello di "traslator".Che ne dici dresda di ricoprire anche questo ruolo vacante? [:D]



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MessaggioInviato: 18/02/2009, 17:56 
Evidenze di acqua liquida sulla superfice di marte sono state scovate già da qualche anno dai ricercatori di lunar explorer.Sempre in gamba direi.A parte il fatto che la presenza di "guilles"(piccoli rigagnoli d'acqua liquida sulla superfice di marte)erano già stati fotografati dalla nasa,la quale ipotizzava proprio che tali rigagnoli fossero di H2O e non di CO2....



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MessaggioInviato: 18/02/2009, 19:46 
Ecco l'articolo del corriere.it:

Marte: gocce d’acqua salata
sulle gambe di «Phoenix»
Fotografate sulla sonda della Nasa atterrata nei pressi del Polo Nord marziano

«Non c’è altra spiegazione: sono gocce d’acqua liquida distribuite sulle gambe della sonda Phoenix atterrata nei pressi del Polo Nord marziano». Peter Smith dell’Università dell’Arizona a Tucson e responsabile scientifico della missione della Nasa non ha dubbi. E spiega anche il perché queste gocce d’acqua, le prime ad essere viste sul Pianeta Rosso, si sono create e sono riuscite a mantenersi in quello stato. Nel terribile ambiente, con una pressione che è quasi l’uno per cento di quella della Terra e una temperatura costante abbondantemente sotto lo zero centigrado (nella sonda dello sbarco di Phoenix non né mai salita oltre i meno venti gradi centigradi) la condizione liquida è praticamente impossibile. Salvo alcune eccezioni, come spiegano i planetologi.

IPOTESI - Una prima ipotesi è che le gocce fotografate dalla camera della sonda si siano formate assorbendo vapore acqueo dall’atmosfera. Ma la chiave sta nel fatto che lo stato liquido si sarebbe conservato grazie al sale perclorato scoperto nella zona dagli strumenti della sonda. In laboratorio a Terra si è visto che un miscuglio di acqua e perclorato è rimasto liquido sino a una temperatura di settanta gradi sotto lo zero centigrado. Ma c’è un’altra spiegazione possibile per la nascita delle gocce. Durante la discesa Phoenix ha rallentato la sua corsa fino al suolo azionando dei propulsori a razzo che certamente hanno sciolto il ghiaccio d’acqua poi scoperto quasi in superficie dalla stessa sonda. E vaporizzato per l’intenso calore, mischiato al perclorato, si è quindi depositato in gocce sulle gambe del robot. Il sale di per sé è igroscopico e quindi tende ad assorbire l’acqua e questo completerebbe il quadro.

NON FAVOREVOLE ALLA VITA - La scoperta ha instillato un po’ di immaginazione quasi romantica negli scienziati del gruppo di ricerca: «Penso – nota Mark Bullock – che si possano immaginare le gambe di Phoenix come tutte ricoperte da un’esotica brina». Ma il ritrovamento, interessante per molti, ha sollevato qualche dubbio legato alla vita. Troppo sale nell’ambiente non sarebbe favorevole allo sviluppo degli organismi , favorito proprio dalla presenza dell’acqua. «Tutto dipende dalla concentrazione», precisa ottimisticamente Smith, lasciando aperta la porta alle prossime verifiche tra le sabbie rosse. Phoenix arrivato il 25 maggio 2008, dopo cinque messi di attività ha smesso di trasmettere paralizzato dal gelo. Ora potrebbe essere ricoperto dal ghiaccio di anidride carbonica che in questo periodo imbianca la zona. Quasi nulle sono le probabilità di un risveglio al ritiro dei ghiacci con l’arrivo della buona stagione.

Giovanni Caprara
18 febbraio 2009


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MessaggioInviato: 18/02/2009, 21:21 
Cita:
tommaso ha scritto:

Abbiamo diversi ruoli qui sul forum,manca però quello di "traslator".Che ne dici dresda di ricoprire anche questo ruolo vacante? [:D]


traslator?? What??



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MessaggioInviato: 18/02/2009, 21:31 
http://notizie.virgilio.it/notizie/scie ... 38192.html

Spazio/ Acqua liquida su Marte,grazie ad un antigelo naturale
Phoenix ha rilevato la presenza di ioni di sodio e magnesio
postato 1 ora fa da APCOM
Roma, 18 feb. (Apcom) - Grazie alla presenza di sali di perclorato su Marte potrebbe esserci acqua allo stato liquido. Una buona notizia per chi, sul pianeta rosso, cerca forme di vita. Ad annunciare l'inaspettata presenza di questo composto chimico antigelo, il gruppo di ricercatori che lo scorso anno ha analizzato i dati inviati dal lander della Nasa Phoenix . Relativamente presente sulla superficie terrestre, si è scoperto che il perclorato è piuttosto abbondante su Marte e costituisce l'1% del suolo esplorato da Phoenix. Inizialmente si era pensato che microorganismi marziani potevano usare l'agente chimico come cibo, come fanno del resto i microbi sulla Terra. Una possibilità da non escludere, ma per ora appare chiaro che il perclorato su Marte ha un'altra funzione: quella di mantenere allo stato liquido l'acqua. Purtroppo, le misure fatte da Phoenix non hanno fatto una distinzione di che tipo di perclorati si tratta, ma l'abbondanza di ioni di sodio e magnesio rilevati dal lander, fa pensare che i maggiori candidati siano il perclorato di sodio e di magnesio. Soluzioni concentrate di questi sali sono in grado di mantenere le sostanze allo stato liquido, rispettivamente fino a temperature di -72 gradi centigradi e di 37 gradi. Questo rende possibile che la presenza di acqua liquida abbia contribuito a forgiare la superficie di Marte così come ci appare ora, malgrado le temperature siano solitamente molto al di sotto dello zero. Sacche di acqua potrebbero conservarsi proprio sotto la superficie, isolata dal terreno soprastante e occasionalmente potrebbe fluire verso l'esterno. "Potrebbe esserci acqua liquida in ogni posto sotto il ghiaccio", ha detto il ricercatore del gruppo Phoenix Nilton Renno della University of Michigan, Ann Arbor che ha aggiunto "Con la presenza dei perclorati è possibile che l'acqua sia nella maggior parte di Marte. Questo spiega i canaloni sulle colline marziane che assomigliano alle caratteristiche formazioni scavate dall'acqua che ci sono sulla Terra, ed oltretutto sembrano essere recenti". L'acqua sciolta dai sali di perclorato si accumula sotto i ghiacciai facendoli muovere e questo spiegherebbe, secondo uno studio di David Fisher del Geological Survey, Canada Ottawa, che sarà presentato a marzo al Lunar and Planetary Science Conference (LPSC) che si terrà a Houston nel Texas, segni di scivolamento di queste masse di ghiaccio dure e rigide sulla calotta settentrionale di Marte. "Il ghiaccio si deforma poco - spiega Fisher - ma si muove sulla cima di questo letto melmoso e mobile". Fisher pensa che acque ricche di perclorato penetrate sotto il ghiacciaio possano, alla fine, colare in profondità attraverso le crepe delle rocce, diventando un'importante fonte di rifornimento che va a ricostituire i serbatoi di acqua che si trovano nel sottosuolo marziano. Quest'acqua periodicamente, nella storia del pianeta rosso, è risalita verso la superficie formando sorgenti di acqua calda e riempiendo canali di antichi fiumi disseccati. La presenza di acqua liquida potrebbe spiegare anche misteriosi schizzi sulle "gambe" di Phoenix, che sono stati rilevati da Renno, analizzando i dati del lander, e che ne parlerà alla conferenza LPSC. Lo scienziato pensa che siano schizzi di acqua, ma altri suoi colleghi optano per giochi di luci sul ghiaccio che, secondo loro, hanno dato l'illusione di comportarsi come se fosse un liquido. Se effettivamente esistono queste sacche di acqua allo stato liquido, ha detto Renno, allora dovremmo pensare che ci sia qualche forma di vita, soprattutto nei posti dove le concentrazioni di perclorato sono meno alte.



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MessaggioInviato: 18/02/2009, 21:32 
"Translator":traduttore nè...[8D]



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MessaggioInviato: 18/02/2009, 21:42 
ahh Io non spick inglish tanto very well.



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MessaggioInviato: 18/02/2009, 22:05 
Grazie Tommaso per il gradito ricordo delle nostre ipotesi (ormai da anni) di acqua liquida su Marte, sia essa una presenza semi permanente ai Poli od anche stagionale in altre zone del Pianeta.
Ma il discorso sarebbe lungo e, se portato avanti con seria onestà, molto delicato.

Vorrei soffermarmi invece su questi articoli pubblicati oggi, 18 febbraio 2009, con una ben precisa immagine della parte inferiore della sonda Phoenix.



Immagine:
Immagine
64,15 KB


Curioso…

Ecco l’immagine che pubblicammo noi, ed il relativo commento fatto all’epoca:


Immagine:
Immagine
79,07 KB


Caption Lunar Explorer Italia:
“Esiste del "ghiaccio superficiale" (e frammisto a terriccio) sull'area di Landing della Sonda Phoenix? Beh, a giudicare da quanto si vede in questo frame e nei due detail mgnf che seguono (tutti realizzati dal Dr Faccin), la risposta non può che essere "SI". Certo che c'è ghiaccio.
I retrorazzi che hanno regalato una quieta discesa ed un soft-landing alla Sonda Phoenix hanno - a quanto pare - liquefatto un grande quantitativo di ghiaccio superficiale; lo hanno trasformato in vapore acqueo e questo, dopo aver "accarezzato" alcune componenti situate nella porzione inferiore del Lander, si è poi rapidamente ricongelato, lasciando quelle "bollicine" (una sorta di mini-escrescenze) che tanto bene si vedono in questi frames.

Dunque, se il discorso delle "Evidenze Oggettive" ha un senso, qui abbiamo un'altra Evidenza Oggettiva del fatto che la superficie di Vastitas (o, se non altro, quella della zona in cui è avvenuto il Landing di Phoenix) è effettivamente ricca di ghiaccio ANCHE superficiale. E perchè non lo si vede nei frames panoramici? Perchè è FRAMMISTO al terriccio di Vastitas!

Che dite? Vi piace la "teoria"? Chissà quanto ci metteranno gli Amici di Pasadena prima di avanzare questa ipotesi...”


Tornando a noi… dunque, quanto si legge sopra è stato pubblicato da LunExIt il 3 giugno 2008, per cui… alla nostra domanda “Chissà quanto ci metteranno gli Amici di Pasadena prima di avanzare questa ipotesi...” abbiamo finalmente una risposta.

Otto mesi e mezzo! [:219]

Un caro saluto!



Ultima modifica di Daedalus il 18/02/2009, 22:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 19/02/2009, 12:02 
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplr ... 3&sezione=

Acqua allo stato liquido su Marte

Phoenix ha rilevato la presenza di ioni di sodio e magnesio

ROMA
Grazie alla presenza di sali di perclorato su Marte potrebbe esserci acqua allo stato liquido. Una buona notizia per chi, sul pianeta rosso, cerca forme di vita. Ad annunciare l’inaspettata presenza di questo composto chimico antigelo, il gruppo di ricercatori che lo scorso anno ha analizzato i dati inviati dal lander della Nasa Phoenix.

Relativamente presente sulla superficie terrestre, si è scoperto che il perclorato è piuttosto abbondante su Marte e costituisce l’1% del suolo esplorato da Phoenix. Inizialmente si era pensato che microorganismi marziani potevano usare l’agente chimico come cibo, come fanno del resto i microbi sulla Terra. Una possibilità da non escludere, ma per ora appare chiaro che il perclorato su Marte ha un’altra funzione: quella di mantenere allo stato liquido l’acqua.

Purtroppo, le misure fatte da Phoenix non hanno fatto una distinzione di che tipo di perclorati si tratta, ma l’abbondanza di ioni di sodio e magnesio rilevati dal lander, fa pensare che i maggiori candidati siano il perclorato di sodio e di magnesio.

Soluzioni concentrate di questi sali sono in grado di mantenere le sostanze allo stato liquido, rispettivamente fino a temperature di -72 gradi centigradi e di 37 gradi. Questo rende possibile che la presenza di acqua liquida abbia contribuito a forgiare la superficie di Marte così come ci appare ora, malgrado le temperature siano solitamente molto al di sotto dello zero.

Sacche di acqua potrebbero conservarsi proprio sotto la superficie, isolata dal terreno soprastante e occasionalmente potrebbe fluire verso l’esterno. «Potrebbe esserci acqua liquida in ogni posto sotto il ghiaccio», ha detto il ricercatore del gruppo Phoenix Nilton Renno della University of Michigan, Ann Arbor che ha aggiunto «Con la presenza dei perclorati è possibile che l’acqua sia nella maggior parte di Marte. Questo spiega i canaloni sulle colline marziane che assomigliano alle caratteristiche formazioni scavate dall’acqua che ci sono sulla Terra, ed oltretutto sembrano essere recenti».

L’acqua sciolta dai sali di perclorato si accumula sotto i ghiacciai facendoli muovere e questo spiegherebbe, secondo uno studio di David Fisher del Geological Survey, Canada Ottawa, che sarà presentato a marzo al Lunar and Planetary Science Conference (LPSC) che si terrà a Houston nel Texas, segni di scivolamento di queste masse di ghiaccio dure e rigide sulla calotta settentrionale di Marte. «Il ghiaccio si deforma poco - spiega Fisher - ma si muove sulla cima di questo letto melmoso e mobile».

Fisher pensa che acque ricche di perclorato penetrate sotto il ghiacciaio possano, alla fine, colare in profondità attraverso le crepe delle rocce, diventando un’importante fonte di rifornimento che va a ricostituire i serbatoi di acqua che si trovano nel sottosuolo marziano. Quest’acqua periodicamente, nella storia del pianeta rosso, è risalita verso la superficie formando sorgenti di acqua calda e riempiendo canali di antichi fiumi disseccati.

La presenza di acqua liquida potrebbe spiegare anche misteriosi schizzi sulle «gambe» di Phoenix, che sono stati rilevati da Renno, analizzando i dati del lander, e che ne parlerà alla conferenza LPSC. Lo scienziato pensa che siano schizzi di acqua, ma altri suoi colleghi optano per giochi di luci sul ghiaccio che, secondo loro, hanno dato l’illusione di comportarsi come se fosse un liquido. Se effettivamente esistono queste sacche di acqua allo stato liquido, ha detto Renno, allora dovremmo pensare che ci sia qualche forma di vita, soprattutto nei posti dove le concentrazioni di perclorato sono meno alte.



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A distanza di anni che era evidente.. adesso tutta la scienza dice che c'era...


http://www.corriere.it/scienze_e_tecnol ... aabc.shtml

prova raccolta dalla sonda Mars Reconnaissance OrbiteR
L’acqua scorreva di recente su Marte
Accadeva 1,25 milioni di anni fa, un tempo che in termini astronomici per la vita del vicino pianeta è quasi «ieri»

MILANO - L’acqua scorreva su Marte in epoche «recenti». Un’altra preziosa prova è stata raccolta dalla sonda Mars Reconnaissance Orbiter della Nasa capace di scandagliare in dettaglio la superficie. Con la sua camera HiRISE è riuscita a fotografare delle guglie all’interno di un cratere in Promethei Terra, una zona ricca di impatti ad una latitudine media nell’emisfero sud. La fotografia mostra dei canaloni e alla base dei depositi. In questi incavi scorreva l’acqua derivata da depositi di neve e ghiaccio sciolti nelle zone superiori (chiamate alcoves). Accadeva 1,25 milioni di anni fa, un tempo che può sembrare remoto ma che in termini astronomici per la vita del vicino pianeta è quasi ieri.

INCLINAZIONE DELL'ASSE - Per questo gli scienziati che hanno pubblicato il risultato sulla rivista Geology hanno definito il risultato come «la prova più recente» finora raccolta dello scorrere del prezioso liquido. «La scoperta - nota Samuel Schon della Brown University – dimostra che Marte era occasionalmente umido per periodi più lunghi di quanto si credesse finora e che il pianeta offriva periodicamente un ambiente caldo in alcune aree». «In questo caso – aggiunge – i depositi di detriti visibili nella parte bassa della fotografia sono proprio stati trasportati dal processo di scioglimento e prima che il tutto sublimasse». Questi fenomeni sono attribuiti al cambiamento dell’inclinazione dell’asse attorno a cui ruota Marte, i quali esponevano via via zone diverse.

LE SONDE IN AZIONE - Gli attuali risultati si aggiungono agli altri raccolti in questi anni da altre sonde in orbita della Nasa e dell’Esa, come MarsExpress, o in attività al suolo, come Spirit e Opportunity ancora in attività dopo lo sbarco nel gennaio 2004. Anzi Spirit dopo la crisi di energia nelle scorse settimane è tornato al lavoro grazie al vento che ha ripulito i pannelli di celle solari consentendo loro di raccogliere la radiazione necessaria.

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