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Astronave
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 Oggetto del messaggio: STRANA SOSTANZA CADUTA DAL CIELO IL 04/11/2010
MessaggioInviato: 10/11/2010, 15:43 
...se alle ore 23.50 del 4 novembre 2010 è stata avvistata una sfera luminosa nei cieli di Venezia (vedere il caso riportato da FEDE 88), bhe...dalle ore 14.30 circa alle 18.00 dello steso giorno, cioè il pomeriggio stesso, in una zona del Polesine è scesa dal cielo della sostanza che si presentava sottoforma di lunghissimi fili bianchi di grosso spesore, che al contatto di qualsiasi oggetto (pali della luce, fili d'erba, alberi, case...) si stendevano come i laci delle scarpe. Varie le testimonianze, ma a quanto pare nessuno ha segnalato il caso...

Ragnatele di particolari ragni trasportati da correnti ascensionali? Filamenti di nylon, teflon o dacron trasportati dall'aria a causa di qualche motivo? tessuto Chaff ricaduto da alte quote? o...bambagia silicea?

Il giorno dopo, i filamenti che si erano attacati a qualsiasi cosa si erano già dissolti.
L'area interessata a quanto sembra dalle testimonianze, era ben vasta (all'incirca un'area di copertura sui 20km...).

I filamenti si presentavano lunghi, grossi, di colore bianco latte intenso, resistenti alla trazione, appiccicosissimi (anche sul vetro!), avvicinandoli si univano insieme a formare come delle palline che se strappate si presentavano simili alla garza idrofila...

CRASH


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Grigio
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MessaggioInviato: 10/11/2010, 16:03 
caduta di filamenti dal cielo, avvenuta il 21 ottobre 2010 a Vigarano Mainarda (FE)


http://digilander.libero.it/cuf.fe/noti ... e_2010.htm


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Ufetto
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MessaggioInviato: 10/11/2010, 16:30 
se non sbaglio tali filamenti vengono rilasciati dopo il passaggio delle chemtrail


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MessaggioInviato: 10/11/2010, 16:33 
Interessante il link!



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MessaggioInviato: 10/11/2010, 16:40 
C'è un'interessante casistica al riguardo...

http://it.wikipedia.org/wiki/Bambagia_silicea


Ultima modifica di Taliesin il 10/11/2010, 16:41, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 10/11/2010, 17:36 
Vi ricordate quando fu coniato il termine "bambagia silicea"?


UFO SU FIRENZE
http://www.paranormal.altervista.org/in ... /misteri61

Che cosa potrebbe dimostrare l'esistenza degli Ufo? Un avvistamento con mi-gliaia di testimoni oculari in pieno giorno? Prove tangibili del passaggio di E.T.?
Forse è già successo. Era il 27 ottobre del 1954. Alle 14.20, molti abitanti di Firenze e di altri luoghi limitrofi si accorsero che sulle loro teste erano comparsi strani "corpi" color bianco lucente. Solcavano il cielo da un capo all'altro, a volte a coppie, altre isolati, facendo evoluzioni a zig-zag per poi allontanarsi velocemente verso sud-est. Nell'arco di un'ora se ne contarono venti, forse trenta. Le redazioni dei giornali furono tempestate di telefonate. Quel pomeriggio, allo stadio, la Fiorentina stava disputando una partita di allenamento contro la Pistoiese. Gli spettatori erano alcune migliaia. Il secondo tempo era iniziato da poco, quando la gente cominciò a disinteressarsi della partita. L'attenzione era stata attratta da due oggetti biancastri che andavano avanti e indietro ad alta quota. «Erano le 15 e 27, quando comparvero sulla torre di Maratona, uno dietro l'altro» rievoca Beppe Chiappella, giocatore della Fiorentina. «Procedevano ad andatura regolare. Poi uno si fermò all'altezza del centrocampo. Ci fu così tanto chiasso che l'arbitro fu
costretto a sospendere la partita per qualche minuto».

Se tocchi, si scioglie
Quando sembrava si stessero dirigendo verso Fiesole, i "dischi volanti" invertirono la rotta riattraversando il cielo sopra lo stadio in tutta la sua lunghezza, per allontanarsi definitivamente verso sud.
Ma quel che più impressionò i fiorentini, dopo il passaggio dei corpi volanti, furono i fiocchi biancastri, simili a bambagia, che cominciarono a cadere, ricoprendo tetti, prati e campi. La misteriosa sostanza si volatilizzava in breve tempo, e al contatto delle mani la disgregazione era ancor più rapida.
L'allora capocronista del quotidiano La Nazione, Giorgio Bati-ni, ricorda un intero bosco di abeti coperto di quei fili, come neve, che "a toccarli svanivano".
Uno studente universitario di ingegneria, Alfredo lacopozzi, verso le 14.30 chiamò La Nazione dicendo di aver osservato assieme ad altre persone il passaggio di più coppie di corpi volanti. I primi due oggetti sembravano "due gabbiani candidissimi in volo". Poco dopo giunse la seconda coppia: apparivano di forma diversa, "a goccia d'acqua che sta per cadere". La terza coppia, osservata anche al bi-nocolo, assomigliava a un "cappello cinese". Transitando sulla città, sembrava rallentassero per poi sparire alcuni secondi dopo verso est. Dopo un po' cominciarono a cadere batuffoli bianchi più grossi della neve, ma più radi e tenui, che in breve si afflosciarono e sparirono. Pareva zucchero filato. Lo studente ebbe la prontezza di raccogliere da un filo della luce un frammento della sostanza e riporlo in un tubetto sterile. Era appiccicoso e luccicava. Portato alla redazione de La Nazione insieme a un altro campione raccolto a Sesto Fiorentino un'ora prima, da lì fu inviato subito all'Istituto di chimica analitica dell'università.
Ma, data l'esiguità del materiale a disposizione (due frammenti filiformi del peso di 0,7 e 0,8 mg rispettivamente) non fu possibile effettuare ricerche complete. Secondo la testimonianza scritta di Giovanni Carnieri, che fece le analisi: "l'esame al contatore Geiger per la radioattività dette responso negativo, l'osservazione al microscopio indicò il carattere fibroso dei filamenti. Un frammento fu messo alla fiamma: non si ebbe accensio-
ne e tanto meno combustione bensì un lieve imbrunimento superficiale e il materiale filiforme fuse in una perlina tondeggiante di aspetto vetroso". L'altro frammento fu analizzato allo spettro-grafo a reticolo, che mostrò la presenza di calcio, silicio, alluminio, magnesio, ferro, boro. Il responso del chimico, anche se preceduto da un "in linea puramente ipotetica", fu: vetro borosilicico.

"Nevicate" in tutt'ttalla
Nacque così il termine "bambagia silicea", per la celebre "pioggia", documentata anche da un cinegiornale della Settimana Incom che mostra persone intente a raccoglierne frammenti, sotto forma di piccole matasse o grovigli, di aspetto e consistenza apparentemente piuttosto rigidi.
Alle 13.30 fenomeni analoghi, con discesa di bambagia silicea, si registrarono a Sesto Fiorentino e a Prato. Alle 14.30 fu la volta di Luc-ca e un'ora dopo di Chiusi, nel senese. E quello stesso anno, episodi simili avvennero un po' ovunque in Italia a partire dal 19 ottobre sino all'inizio di dicembre. A Seni-gallia, in provincia di Ancona, l'attenzione di un gran numero di persone fu attirata da parecchi oggetti "simili a piccole lenticchie" che solcarono velocemente il ciclo a grande altezza. Alcuni filamenti, simili a "lanugine grigia o biancastra", scesero per oltre mezz'ora sulla cittadina. Il fenomeno si ripetè anche a lesi, sempre nell'anconetano, dopo il passaggio di decine di strani oggetti. Poi toccò a Roma, a varie località toscane, a Gela (Sicilia), al mantovano, ai dintorni di Mortara, alla provincia di Ferrara. Non sempre, in coincidenza della caduta dei filamenti, fu constatata la presenza di oggetti volanti non identificati.

Ragni o extraterrestri?
A distanza di quasi 50 anni il caso resta aperto. Alcuni elementi farebbero propendere per l'ipotesi che si tratti di ragnatele: il periodo dell'anno e le condizioni meteo fanno pensare al rilascio del materiale da parte di alcune specie di ragni (v. riquadro sopra). Ma il risultato seppur vago dell'analisi chimica (il "vetro"), rimanderebbe a qualcosa di più insolito.
A complicare la faccenda il particolare che tre anni dopo, intorno al mezzogiorno del 27 ottobre 1957, il fenomeno, anche se con minore intensità, si manifestò nuovamente sul capoluogo toscano. Tra le numerose testimonianze quella di un gruppo di persone che' si trovava in piazzale Michelangelo e vide "due corpi luminosissimi e di forma oblunga" attraversare velocemente il ciclo. Pochi istanti dopo, tutti si trovarono sugli abiti una specie di lanugine biancastra che si andava disintegrando molto rapidamente.

Ufo, o cos'altro?



POSSIBILI SPIEGAZIONI
Spesso le cronache hanno registrato curiose piogge di una sostanza biancastra e filiforme, nota agli addetti ai lavori come "bambagia silicea" o "capelli d'angelo". Su questo fenomeno il Centro italiano studi ufologici ha raccolto in un database circa 270 casi di cui ben 95 accaduti in Italia. La Toscana guida la classifica, seguita da Lazio, Piemonte, Lombardia. In autunno. Il fenomeno tende a manifestarsi in autunno. E oltre il 70% delle "cadute" è avvenuto negli anni '50. Solo nella metà dei casi è stata riportata la presenza contemporanea di oggetti volanti. Forse i capelli d'angelo potrebbero essere spiegati ricorrendo a varie categorìe di fenomeni convenzionali: ragni appartenenti alle famiglie dei fomisidi, Linifidi, Citigradi ed Ergonidi, o a prodotti chimici come carbonato di calcio, o ancora resti di lavorazioni tessili dispersi in atmosfera tipo rayon o nylon, armi aeronautiche quali paglia antiradar formata da sottilissimi filamenti di alluminio.


tratto da Focus n.131 - Settembre 2003



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MessaggioInviato: 10/11/2010, 17:55 
appena ho letto la notizia anche io ho pensaot subito all'episodio su Firenze!


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MessaggioInviato: 10/11/2010, 20:24 
....sapevo che si scatenava una discussione...bene [:D]

...a NEMESISGT: si ero già informato da tempo del caso di Vigarano Mainarda (FE)...e conosco bene il sito.

A BLISSENOBIARELLA...si, a quanto si dice la bambagia silicea si scioglie dopo poche ore,ma quella che ho io in contenitori in frigorifero è tutta intatta (praticamente ho raccolto tutta quella che ha coperto un paese, e si è raggomitolata in un quantitativo dalle piccole dimensioni in un contenitore plastico...)...ho fatto varie analisi, all'infrarosso o con stimolazione elettrica...nessuna reazione, nemmeno reagisce agli u.v.

Un picolo sospetto: se resiste integra a bassa temperatura e non reagisce agli u.v. con fluorescenza, mi viene da pensare allora che sia un materiale che resiste bene contro gli u.v. e alle basse temperature, quindi...scendendo dal cielo, mi viene da pensare che nell'alta atmosfera non ha problemi.

Prodotto delle chemitrails? Non credo proprio, e nemmeno penso alle teorie sulle chemitrails (scusate, ma qui cozza contro il mio pensiero "grigio/verde" che ho nel mio DNA da quando sono nato!).


Sto aspettando le analisi spettrografiche chimiche e al microscopio a scansione, per capire se ha una struttura naturale animale, vegetale o...sintetica, visto che bruciandola non prende fuoco ma si accorcia, si imbrunisce e diventa dura dall'aspetto cristallino.
Penso proprio che una ragnatela non dia effetti così...comunque, non grido niente...attendo le analisi specifiche!

CRASH


Ultima modifica di CRASH il 10/11/2010, 20:41, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 10/11/2010, 20:55 
Ne hai qualche frammento?
Suggerisco di recuperare un tester,collegare due piccoli elettrodi di rame e alluminio.
I due elettrodi vanno immersi in una goccia d'acqua bidistillata,e il tester va posto nella portata millivolt D.C. Se il frammento è pulito e esente da sporcizia, lo fai precipitare dentro la goccia di acqua;questo serve a stabilire se la bambagia,appena entra in acqua,possiede caratteristiche acido-saline tali da modificare la lettura del tester.
Se non si modificano i milliVolt,vuol dire che la bambagia è un isolante o comunque un materiale di sintesi plastiche o vetrose.Anche una misura ohmica,su 1mm. di materiale,può offrire qualche spunto d'indagine:in attesa delle verifiche chimiche,ovviamente,e purchè la bambagia sia priva di umidità.
Anche l'accensione di un becco di Bunsen,a fiamma,può offrire qualche indicazione del materiale che si brucia,il colore fa capire molte cose sulla composizione chimica.
Vista l'estensione su una porzione medio-piccola di territorio,sarei portato a credere alla frammentazione vaporizzata di qualche pezzo di satellite,o al rilascio in atmosfera da parte di qualche fabbrica che ha subìto un incendio.L'ipotesi ufologica non si può applicare,se prima non si sa che tipo di sostanza sia,anche se indubbiamente è quella più intrigante! Restiamo comunque con le orecchie e gli occhi aperti,visto che qualche segnalazione ufologica è arrivata da quelle zone.



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MessaggioInviato: 10/11/2010, 23:22 
Chiedete a Tozzi cosa ne pensa..... magari dirà che c'è qualcuno che ogni tanto strappa dei materassi di fibra silicea e li butta giù dagli aerei......
Comunque mi ricordo che, nel caso di Firenze, si era parlato di una fibra di sostanza sconosciuta che era stata definita come "vetro boro-siliceo" o qualcosa del genere, e che non c'era alcun riscontro con materiali terrestri.....


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MessaggioInviato: 11/11/2010, 06:35 
...a IDENTIFLY...

...infatti,io non sostengo ancora nessuna teoria ufologica sul fatto, aspetto le analisi.

Vedo che anche tu sei ben afferrato in materia di analisi...eh eh eh...[8D]


Mi son informato, ma nella zona non ci sono stati incendi di materiale particolare o altro...vediamo.


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MessaggioInviato: 11/11/2010, 09:04 
Ehm...crash, si può avere una foto della tua bambagia?


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MessaggioInviato: 11/11/2010, 09:52 
Me ne fa due etti tagliati sottili? [:p]



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MessaggioInviato: 11/11/2010, 10:11 
quella su Venezia non potrebbe essere causata dal rilascio di alcune sostanze per via dell' incendio di quella fabbrica chimica a Paderno Dugnano? Per l' appunto è avvenuta il 4 novembre. E i venti se non sabglio erano forti in quei giorni...


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MessaggioInviato: 11/11/2010, 11:20 
beh se fosse rilasciato da velivoli militari, in questo caso si potrebbe consultare il NOTAM.



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