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 Oggetto del messaggio: Re: I misteri dell'antico Egitto
MessaggioInviato: 14/11/2022, 11:21 
entra virtualmente nella piramide di Keope

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 Oggetto del messaggio: Re: I misteri dell'antico Egitto
MessaggioInviato: 19/02/2023, 13:26 
cari amici,
Egitto, l’incredibile necropoli scoperta a Beni Suef: creata per truffare turisti ed antiquari. Papiri, lingotti e sarcofago erano falsi

https://www.lastampa.it/esteri/2023/02/ ... -12648202/


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 Oggetto del messaggio: Re: I misteri dell'antico Egitto
MessaggioInviato: 21/02/2023, 18:54 
mauro ha scritto:
cari amici,
Egitto, l’incredibile necropoli scoperta a Beni Suef: creata per truffare turisti ed antiquari. Papiri, lingotti e sarcofago erano falsi

https://www.lastampa.it/esteri/2023/02/ ... -12648202/


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Zahi Hawass, l'illustre signore che in 30 anni di scavi privilegiati nella grande piramide (addirittura la faceva chiudere per mesi per averla a sua completa disposizione) non ha trovato un ciufolo, non sapeva nulla? perchè se si dice essere esperto di reperti egizi, non si era reso conto che vendevano roba taroccata???



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 Oggetto del messaggio: Re: I misteri dell'antico Egitto
MessaggioInviato: 21/02/2023, 19:04 
andreacorazza ha scritto:
mauro ha scritto:
cari amici,
Egitto, l’incredibile necropoli scoperta a Beni Suef: creata per truffare turisti ed antiquari. Papiri, lingotti e sarcofago erano falsi

https://www.lastampa.it/esteri/2023/02/ ... -12648202/


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Zahi Hawass, l'illustre signore che in 30 anni di scavi privilegiati nella grande piramide (addirittura la faceva chiudere per mesi per averla a sua completa disposizione) non ha trovato un ciufolo, non sapeva nulla? perchè se si dice essere esperto di reperti egizi, non si era reso conto che vendevano roba taroccata???

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 Oggetto del messaggio: Re: I misteri dell'antico Egitto
MessaggioInviato: 21/02/2023, 20:18 
auguro a voi tutti di poter entrare nella stanza del re (diciamo così) della grande piramide e avere la fortuna di non avere turisti nè davanti a voi nè dietro.
Io volevo stare da solo e feci passare due turisti francesi aspettando prima della bassa entrata e sperando non arrivasse nessuno...e 3 minuti da solo nella stanza me la sono fatta.

Assolutamente NON una tomba, è una macchina! Prendi il motore di un'automobile e togli qualche cavo e candela, ecco come si vede ora la struttura interna, un'enorme carcassa di un meccanismo di un'epoca asolutamente più antica di qualsiasi egiziano

il sarcofago poi, non mi ci sono calato dentro ma vedendolo, sembra davvero un pezzo del meccanismo



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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: 08/05/2023, 08:57 
------------------------




DA PAG 6 DI QUESTO TOPIC




Cita:
Trystero ha scritto:

Cita:
manucaos ha scritto:

Ma i marchi di cava sono presenti anche sui blocchi esterni della G.P. ? so che alcuni li hanno trovati sui blocchi ancora nelle cave ma su quelli all'esterno della piramide non ho mai sentito niente


I marchi di cava non si trovano solo nelle basse e scomode camere di compensazione sopra la camera del re. Uno è stato trovato nel 1944, dietro uno dei grandi massi che si trovano all'esterno, per la precisione nel quarto livello, lato est, settantunesima pietra partendo dal lato nord. E' documentato in un libro che tratta principalmente dei "graffiti" lasciati nei secoli dai visitatori della grande piramide:

Georges Goyon, Les Inscriptions et Graffiti des Voyageurs sur la Grande Pyramide (1944)

L'autore ne fornisce anche una riproduzione:

Immagine:
Immagine
5,07 KB

Un altro autore che cita diversi marchi visibili sulle pietre è L.V.Grinsell nella sua Archaeological Autobiography:

I made a detailed study of the builder's inscriptions in hieroglyphs on the exposed backing stones of the Giza and other pyramids, from which the casing had been removed in the middle ages to build some of the mosques of Old Cairo. The best time to see these inscriptions (all painted in red ochre which has faded with the passage of time) is in the very early morning. When staying at the Mena House Hotel I would go out at first light before breakfast with sunglasses and search the west face of each pyramid (then of course in shade) when these inscriptions can be clearly seen. They include phrases such as `this side up' (important as sedimentary rock has to be used in a building the same way up as the position it occupied in its original stratum). Other inscriptions indicate the height of the masonry (in Egyptian cubits of around 20.61 inches) above the base-line at a given date. A typical example, on the pyramid of Queen Neit, a wife of Pepy II at South Saqqara, reads `Second month of winter, day 14 . . . work on the building, on the west side'. I found that the west side of each pyramid was where these inscriptions are the best preserved. The winds (Khamseens) from the Western Desert every spring bring sand which accumulates on this side of each pyramid and helps to preserve these inscriptions; but at intervals of every few years (or longer) this accumulation of sand is removed from the west face of each pyramid as part of the pyramid maintenance programme of the Service of Antiquities: and then is the time for studying these inscriptions.

Entrambi gli autori e le loro testimonianze sui marchi sono citati da Martin Stower in questa pagina web:
http://tinyurl.com/externalquarrymarks

Altre dettagliate pagine di Martin Stower sull'argomento:
http://tinyurl.com/forgingthepharaohsname
In alto a sinistra si trova un indice con tutti i capitoli dello studio di Martin Stower sui quarry marks, purtroppo ora consultabile solo nell'Internet Archive perché il sito di Stower non c'è più (o non l'ho trovato se si è trasferito).




La questione dei marchi di cava esterni è nota .

Il fatto è che gli Arabi hanno scaravellato tutta Giza centinaia di anni fa , ( intorno al 1400 D.C ) e da allora è successo di tutto .( Gli Arabi le usavano come lattrine e discariche )

Chiunque avrebbe potuto fare quelle iscrizioni , anche perchè quella citata da Goyon non era occultata dal masso antistante , ma a cielo aperto in uno spazio sufficiente per permettere un artefatto.( per intenderci , il masso antistante c'è , ma a una distanza di circa 10 cm )

Cito il mio amico Mario Pincherle che ha potuto scalare Cheope diverse volte prima del divieto , e che conosceva a memoria ogni pietra e iscrizione.

Conversazioni che facevo con lui e Peter Tompkins all'inizio degli anni 80,
nella sua casa di Via Fornetto ad Ancona.

Anche qui bisognerebbe avere delle foto utili.

Ma la questione è molto, molto più complessa di come sembra.

La cosa è poco nota , ma abbiamo molte testimonianze su Cheope prima che gli Arabi la massacrassero .

Da Il codice di Giza di Lawton/Herald , pag 471 , Appendice 1 , ed it.

Lo scrittore Arabo Masoudi , circa 900 D.C. , ci dice :

" Le piramidi sono costruzioni immense e altissime , straordinarie e meravigliose , la loro superficie e tutta ricoperta di iscrizioni , compilata nella scrittura di antichi popoli e regni che oggi non esistono più . Che razza di scrittura sia mai e che cosa significhino questi segni non ci è dato conoscere "

Anche Erodoto parla di iscrizioni che ricoprivano tutto il porticato che conduceva a Cheope , sebbene su iscrizioni riguardo alla piramide non dica niente.

-------------






MOGHRAH


il nome arabo della pittura rossa dei marchi di cava ,

Sitchin ne parla ne LE ASTRONAVI DEL SINAI ,

pag 325


ne avevo parlato nel vecchio forum ....

LA FONTE PRIMARIA E' JOHN PERRING




https://it.wikipedia.org/wiki/John_Shae_Perring

https://digi.ub.uni-heidelberg.de/digli ... i_lang=eng

https://digitalcollections.nypl.org/col ... &scroll=15

DA APPROFONDIRE !

Mauro , attivati ! [^]





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 Oggetto del messaggio: Re: I misteri dell'antico Egitto
MessaggioInviato: 08/05/2023, 10:58 
caro barionu per ora trovato
Journeys to the Mythical Past (in italiano "L'ultima profezia")
di Sitchin

Qui un estratto
https://www.amazon.it/Journeys-Mythical ... 1591431085

da cui un pezzi tradotti

Cita:
Poi Perring aggiunse l'osservazione sulla qualità della pittura: “Tale è lo stato di conservazione dei segni nelle cave che è difficile distinguere l'opera di ieri da una di tremila anni” (sottolineatura mia). stupore per quanto fossero freschi i segni di vernice rossa - dopo 4.500 anni! - o stava offrendo una spiegazione per lo strano fenomeno?


Cita:
il signor Perring - non lo stesso Vyse - il primo a notare i segni di vernice rossa nelle visite successive. E poi il pensiero mi ha colpito: la squadra che ha perpetrato la frode nella Terza Piramide potrebbe essersi anche impegnata in una falsificazione all'interno della Grande Piramide, "scoprire" iscrizioni dove prima non era stata trovata assolutamente nessuna?

Sulla base delle annotazioni del diario di Vyse, il dito accusatore indicò il signor Hill come il colpevole, e io suggerii che fu la notte del 28 maggio 1837 che entrò nella piramide con pennello e vernice rossa e simulò il nome reale. La Grande Piramide Scoperta è stata una grande frode, una fucina archeologica


ciao
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MessaggioInviato: 08/05/2023, 11:27 
https://ia800301.us.archive.org/32/item ... AAQAAJ.pdf

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 Oggetto del messaggio: Re: I misteri dell'antico Egitto
MessaggioInviato: 29/06/2023, 00:01 
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 Oggetto del messaggio: Re: Re:
MessaggioInviato: 23/10/2024, 08:21 
------------------------



REPLICA




DA PAG 6 DI QUESTO TOPIC




Cita:
Trystero ha scritto:

Cita:
manucaos ha scritto:

Ma i marchi di cava sono presenti anche sui blocchi esterni della G.P. ? so che alcuni li hanno trovati sui blocchi ancora nelle cave ma su quelli all'esterno della piramide non ho mai sentito niente


I marchi di cava non si trovano solo nelle basse e scomode camere di compensazione sopra la camera del re. Uno è stato trovato nel 1944, dietro uno dei grandi massi che si trovano all'esterno, per la precisione nel quarto livello, lato est, settantunesima pietra partendo dal lato nord. E' documentato in un libro che tratta principalmente dei "graffiti" lasciati nei secoli dai visitatori della grande piramide:

Georges Goyon, Les Inscriptions et Graffiti des Voyageurs sur la Grande Pyramide (1944)

L'autore ne fornisce anche una riproduzione:

Immagine:
Immagine
5,07 KB

Un altro autore che cita diversi marchi visibili sulle pietre è L.V.Grinsell nella sua Archaeological Autobiography:

I made a detailed study of the builder's inscriptions in hieroglyphs on the exposed backing stones of the Giza and other pyramids, from which the casing had been removed in the middle ages to build some of the mosques of Old Cairo. The best time to see these inscriptions (all painted in red ochre which has faded with the passage of time) is in the very early morning. When staying at the Mena House Hotel I would go out at first light before breakfast with sunglasses and search the west face of each pyramid (then of course in shade) when these inscriptions can be clearly seen. They include phrases such as `this side up' (important as sedimentary rock has to be used in a building the same way up as the position it occupied in its original stratum). Other inscriptions indicate the height of the masonry (in Egyptian cubits of around 20.61 inches) above the base-line at a given date. A typical example, on the pyramid of Queen Neit, a wife of Pepy II at South Saqqara, reads `Second month of winter, day 14 . . . work on the building, on the west side'. I found that the west side of each pyramid was where these inscriptions are the best preserved. The winds (Khamseens) from the Western Desert every spring bring sand which accumulates on this side of each pyramid and helps to preserve these inscriptions; but at intervals of every few years (or longer) this accumulation of sand is removed from the west face of each pyramid as part of the pyramid maintenance programme of the Service of Antiquities: and then is the time for studying these inscriptions.

Entrambi gli autori e le loro testimonianze sui marchi sono citati da Martin Stower in questa pagina web:
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Altre dettagliate pagine di Martin Stower sull'argomento:
http://tinyurl.com/forgingthepharaohsname
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La questione dei marchi di cava esterni è nota .

Il fatto è che gli Arabi hanno scaravellato tutta Giza centinaia di anni fa , ( intorno al 1400 D.C ) e da allora è successo di tutto .( Gli Arabi le usavano come lattrine e discariche )

Chiunque avrebbe potuto fare quelle iscrizioni , anche perchè quella citata da Goyon non era occultata dal masso antistante , ma a cielo aperto in uno spazio sufficiente per permettere un artefatto.( per intenderci , il masso antistante c'è , ma a una distanza di circa 10 cm )

Cito il mio amico Mario Pincherle che ha potuto scalare Cheope diverse volte prima del divieto , e che conosceva a memoria ogni pietra e iscrizione.

Conversazioni che facevo con lui e Peter Tompkins all'inizio degli anni 80,
nella sua casa di Via Fornetto ad Ancona.

Anche qui bisognerebbe avere delle foto utili.

Ma la questione è molto, molto più complessa di come sembra.

La cosa è poco nota , ma abbiamo molte testimonianze su Cheope prima che gli Arabi la massacrassero .

Da Il codice di Giza di Lawton/Herald , pag 471 , Appendice 1 , ed it.

Lo scrittore Arabo Masoudi , circa 900 D.C. , ci dice :

" Le piramidi sono costruzioni immense e altissime , straordinarie e meravigliose , la loro superficie e tutta ricoperta di iscrizioni , compilata nella scrittura di antichi popoli e regni che oggi non esistono più . Che razza di scrittura sia mai e che cosa significhino questi segni non ci è dato conoscere "

Anche Erodoto parla di iscrizioni che ricoprivano tutto il porticato che conduceva a Cheope , sebbene su iscrizioni riguardo alla piramide non dica niente.

-------------






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il nome arabo della pittura rossa dei marchi di cava ,

Sitchin ne parla ne LE ASTRONAVI DEL SINAI ,

pag 325


ne avevo parlato nel vecchio forum ....

LA FONTE PRIMARIA E' JOHN PERRING




https://it.wikipedia.org/wiki/John_Shae_Perring

https://digi.ub.uni-heidelberg.de/digli ... i_lang=eng

https://digitalcollections.nypl.org/col ... &scroll=15

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MessaggioInviato: 23/10/2024, 08:32 
mauro ha scritto:
caro barionu per ora trovato
Journeys to the Mythical Past (in italiano "L'ultima profezia")
di Sitchin

Qui un estratto
https://www.amazon.it/Journeys-Mythical ... 1591431085

da cui un pezzi tradotti

Cita:
Poi Perring aggiunse l'osservazione sulla qualità della pittura: “Tale è lo stato di conservazione dei segni nelle cave che è difficile distinguere l'opera di ieri da una di tremila anni” (sottolineatura mia). stupore per quanto fossero freschi i segni di vernice rossa - dopo 4.500 anni! - o stava offrendo una spiegazione per lo strano fenomeno?


Cita:
il signor Perring - non lo stesso Vyse - il primo a notare i segni di vernice rossa nelle visite successive. E poi il pensiero mi ha colpito: la squadra che ha perpetrato la frode nella Terza Piramide potrebbe essersi anche impegnata in una falsificazione all'interno della Grande Piramide, "scoprire" iscrizioni dove prima non era stata trovata assolutamente nessuna?

Sulla base delle annotazioni del diario di Vyse, il dito accusatore indicò il signor Hill come il colpevole, e io suggerii che fu la notte del 28 maggio 1837 che entrò nella piramide con pennello e vernice rossa e simulò il nome reale. La Grande Piramide Scoperta è stata una grande frode, una fucina archeologica


ciao
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MessaggioInviato: 23/10/2024, 12:06 
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I NOMI DI CHEOPE


https://pharaoh.se/ancient-egypt/pharaoh/khufu/


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caro barionu,
dal link che ho messo nel topic "MARCO VIRGINIO FIORINI"

https://laciviltaegizia.org/2022/06/08/ ... -piramide/

"Dallo stretto passaggio, realizzato già in antichità dai costruttori, entriamo nella prima camera, quella subito sopra la Camera del Re, la Camera di Davison dove, come abbiamo detto, nel 1837 passò il maggiore generale Richard William Howard Vyse. In questa sala furono rinvenute delle scritte in rosso su un muro tra cui un cartiglio di forma allungata con il nome di un faraone. Con una buona dose di dinamite, Vise risalì la struttura scoprendo le altre camere.

Ad esclusione della prima sala, le altre quattro camere presentano su alcuni blocchi segni tracciati qua e là con vernice rossa che, sempre secondo Vise sarebbero stati lasciati dai lavoratori addetti alle cave. I cartigli vennero inviati al British Museum dove furono letti da un esperto di geroglifici come Samuel Birch che riscontrò la presenza del nome di Khufu, (Cheope) ma anche di quello di. Khnum-Khufu. Si decise così definitivamente di attribuire la Grande Piramide al faraone Khnum-Khufu (Cheope per l’appunto). Secondo Vise, che li scoprì, questa sarebbe la prima testimonianza moderna che consente l’assegnazione univoca della piramide a questo faraone.

Su questo ritrovamento sono stati però sollevati dubbi da parte di molti archeologi i quali ritengono che, il poco professionale e screditato ricercatore, potesse avere disegnato lui stesso sulle pareti quei pochi sedicenti scritti con lo scopo di dare importanza e giustificazione alla sua disastrosa campagna di scavi. Poiché penso che i più appassionati della storia antico-egizia un po’ di malizia l’avranno già acquisita, credo che come me, si porranno il dilemma: quei “geroglifici” sono veri o sono un falso storico?. Sappiamo benissimo che il mondo abbonda di reperti antico-egizi falsi. Il dibattito continua anche se queste contestazioni sarebbero facilmente verificabili con un’analisi al carbonio 14 del pigmento rosso di detti geroglifici. Questa semplice analisi, però, sembra che non sia mai stata fatta (almeno ufficialmente).

Nonostante le dichiarazioni di Birch, va detto che, ad un più attento esame, gli stessi geroglifici hanno rivelato evidenti errori ortografici, insomma sono scorretti se confrontati con le leggi grammaticali dell’antica lingua egizia; da aggiungere poi che, il tipo di vernice rosso ocra col quale sono stati tracciati corrisponderebbe a quello usato dagli arabi nel periodo degli scavi di Vise.

“Personalmente” concordo con coloro che affermano trattarsi di un falso per diverse ragioni: primo, all’epoca di Cheope, scribi a parte, non credo proprio che esistesse un operaio in grado di capire i geroglifici e tanto meno di tracciarli nelle cave; secondo: se nella cava fossero stati tracciati da uno scriba non si giustificherebbero gli errori grammaticali; terzo: guarda caso con tutti i massi che compongono la piramide solo su quelli che si trovano nei posti più impensabili si trovano geroglifici, quelli nel condotto di aerazione della Camera della Regina (che deve ancora essere stabilito con certezza se si tratta proprio di geroglifici) e e quelli nelle camere di scarico di difficile accesso. Se era una pratica corrente marcare i blocchi se ne dovrebbero trovare anche su molti altri presenti nella piramide.

Va inoltre tenuto in considerazione che durante l’Antico Regno, ma anche per qualche tempo dopo, i geroglifici non erano fatti per essere letti, (da chi poi?). Prima di diventare oggetto di decorazione i geroglifici venivano tracciati nei posti dove nessuno li avrebbe mai visti, basti pensare ai “Testi delle Piramidi” che ornavano le tombe le quali poi venivano chiuse e nessuno li poteva ammirare. Pensiamo al significato del nome, gli egizi li chiamavano “medu netjer”, letteralmente “Parola del Dio” (o parola Sacra), con riferimento al dio Thot cui era attribuita l’invenzione della scrittura, ma sempre “parola” non “scritto”. Furono i greci che, scambiandoli per una forma di scrittura, li chiamarono erroneamente “hieroglyphikós”, parola composta dall’aggettivo “Sacro” e dal verbo “Incidere” con il significato di “segni sacri incisi”.

Ricordo sempre le parole del Prof. Alessandro Roccati, docente di egittologia all’Università di Torino:

<<…..nell’Antico Regno i geroglifici erano simboli sacri che non potevano essere per nessuna ragione tracciati a caso o letti da qualcuno, essi erano la “Parola” sacra, non la “scrittura” tipica delle epoche posteriori……>>.

Per gli scritti amministrativi, contabili e diplomatici veniva usata una scrittura più adatta e veloce, lo ieratico. I saggi Egizi non comunicavano la loro sapienza per mezzo di caratteri scritti, (anche tenuto conto che nessuno avrebbe saputo leggerli), essi nei loro templi e nelle tombe dei sovrani disegnavano figure nei cui contorni era racchiuso il pensiero di ogni cosa. Per ultimo va detto che è perlomeno curioso che in queste camere venissero menzionati due Faraoni, Khufu e Khnum-Khufu. Come si suol dire…….il mistero rimane!"


ciao
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