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Grigio
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http://web.me.com/enneventiadv/Fondazio ... checa.html

vorrei segnalare la pagina del sito web di Giuliani ( ufficiale, online da relativamente poco tempo ) , nel quale manda i comunicati in tempo reale sul radon, magari potrebbe tornarci utile come metodo di confronto per capire se la profezia di Bendandi era giusta.. ;) Massorl che ne pensi tu?


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11 MAGGIO 2011/ E’ vera la profezia di Bendandi sul terremoto che distruggerà Roma?
Redazione

domenica 16 gennaio 2011

11 MAGGIO 2011/ E’ vera la profezia di Bendandi sul terremoto che distruggerà Roma? Bendandi previde il terremoto del Friuli
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Il sismologo Raffaele Bendandi, vissuto tra il 1893 e il 1979, era convinto di essere in grado di prevedere i terremoti. Proprio come Giampaolo Giuliani, che è riuscito a sapere in anticipo che si sarebbe verificata la catastrofe dell’Aquila del 2009.


PREVEDERE I TERREMOTI - Decine di siti di informazione hanno pubblicato la notizia secondo cui Bendandi avrebbe previsto due disastrosi terremoti, uno a Roma l’11 maggio 2011 e uno, ancora più distruttivo, il 5-6 aprile 2012. Ma è possibile sapere con certezza che questi terremoti si verificheranno? Ilsussidiario.net ha analizzato le fonti disponibili per capire se davvero Bendandi fosse in grado di prevedere i movimenti tellurici, e se nei suoi documenti siano effettivamente contenute le profezie sul 2011 e sul 2012.


ORIGINE COSMICA - Tra i documenti presi in considerazione, un video d’epoca in cui Bendandi, nel corso del telegiornale, affermava: «L’origine dei terremoti secondo la mia teoria è prettamente cosmica. Secondo dati da me raccolti e controllati il sisma avviene quando nel giro mensile di una rivoluzione lunare l’azione del nostro satellite va a sommarsi a quella degli altri pianeti». A quel punto l’intervistatore gli chiede: «Quindi sarebbero prevedibili i terremoti?» E Bendandi risponde secco: «Prevedibili esattamente». L’intuizione di Bendandi era che, così come il mare si muoveva assecondando l’attrazione esercitata dalla Luna, lo stesso avvenisse anche per la crosta terrestre. La Luna, il Sole e gli altri pianeti del sistema solare provocherebbero per Bendandi rigonfiamenti della superficie terrestre e, quando le loro forze si sommano, scatenerebbero i movimenti tellurici. Ma chi era l’uomo che prevedeva i terremoti?

GENIO AUTODIDATTA - Nato a Faenza il 17 ottobre 1893, Bendandi era figlio di un'umile famiglia nel quartiere popolare chiamato Filanda Vecchia. Come scrive il sito abruzzo24ore.tv, frequentò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio. Ma all'età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da fabbricarsi da solo un telescopio e alcuni giroscopi. Mentre per guadagnarsi da vivere lavorava come scultore del legno. In seguito al terribile sisma di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti sforzandosi di prevederli. Si iscrisse quindi a una scuola d'arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre. Durante la Prima Guerra Mondiale si arruolò come meccanico in una squadriglia di idrovolanti.


LA PROFEZIA PER IL 1924 - E in quanto ricercatore autodidatta, nel 1920 elaborò la sua teoria «sismogenica». La teoria di Bendandi è nata mentre il sismologo stava compiendo una passeggiata sul bagnasciuga, durante la quale gli è venuta l’idea che la crosta terrestre, così come i mari, subisce gli effetti legati alla Luna. Negli anni successivi la sviluppò lavorando in una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'Appennino tosco-romagnolo. In occasione del terremoto della Marsica del 13 gennaio 1915, si accorse che il 27 ottobre dell'anno precedente aveva lasciato un appunto in cui prevedeva che si sarebbe verificato. Bendandi all’epoca aveva solo 22 anni. Più tardi, il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di mettere a verbale una «profezia»: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche.

SISMOGRAFI INNOVATIVI - Bendandi sbagliò di soli due giorni. Tuttavia il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo «colui che prevede i terremoti». Iniziò da qui la sua fama mondiale. Nelle sue ricerche si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici. Bendandi costruì inoltre dei modelli innovativi di sismografo, riuscendo a venderli in tutto il mondo. Nel 1927, dapprima fu nominato da Benito Mussolini Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, ma poi gli fu proibito di pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, minacciandolo di mandarlo in esilio; in realtà egli aggirò il divieto, scrivendo i suoi articoli per i giornali americani.


CICLO DI 11 ANNI - Nel 1931 Bendandi consegna all'Accademia Pontificia i risultati delle sue ricerche sul ciclo di 11 anni del Sole, e in seguito pubblica a proprie spese «Un principio fondamentale dell’Universo». Nel 1959, Bendandi afferma di avere scoperto un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra Mercurio e il Sole, dandogli il nome della sua città natale, Faenza. Solo in seguito, nel 1972 l'astronomo americano Wood e nel 1976 l’inglese Smith portarono avanti le ricerche di Bendandi per la previsione dei terremoti, andando a migliorarne l'analisi ed i risultati. Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dal sismologo, che tentò di avvisare le autorità senza però essere ascoltato. Bendandi fu trovato morto, in circostanze misteriose, il 3 novembre 1979 nella sua casa-osservatorio in via Manara 17 a Faenza.

ROMA, 11 MAGGIO 2011 - Come scrive uno dei numerosi siti che hanno pubblicato, senza verificarla, la notizia sul terremoto del 2011 in Italia, attraverso il suo metodo Bendandi avrebbe predetto un terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, e un altro di dimensioni ancora più apocalittiche per il 5-6 aprile 2012, affermando che in quella data parecchi terremoti colpiranno a macchia di leopardo tutta la Terra. La notizia, chissà perché, si è saputa però soltanto di recente, a molto tempo dalla scomparsa di Bendandi. E nessuno dei siti che la riporta cita la fonte esatta da cui proviene. Vera o falsa quindi? Dal momento che Bendandi è morto 32 anni fa, la persona più titolata a rispondere è Paola Lagorio, presidente dell’associazione La Bendandiana, che custodisce tutti i documenti manoscritti del sismologo.


I MANOSCRITTI PER IL 2011 - Lagorio è stata intervistata di recente dal programma di Raidue, Voyager. E ha rivelato quindi: «Bendandi aveva deciso di bruciare i suoi manoscritti, ma poi ha avuto un ripensamento. E proprio alcuni dei documenti con le sue previsioni per il 2011 erano stati prima gettati nel fuoco e poi salvati. Non si sa chi lo ha fatto, ma la persona si è pentita del suo gesto e quei documenti sono quindi giunti fino a noi. Nelle carte di Bendandi relative al 2011 sono contenuti numeri e considerazioni, sempre in forma numerica». E ha osservato quindi Lagorio: «Nei documenti relativi al 2011 non si trova invece nessun riferimento a luoghi o date precise, come quelle che sono state riportate su Internet. Le notizie su un presunto terremoto previsto per l’11 maggio 2011 a Roma sono quindi destituite di ogni fondamento». Va inoltre osservato, infine, che le previsioni di Bendandi sono sempre state nell’arco di alcuni mesi, massimo un anno, e non per il lungo periodo. E’ inverosimile quindi pensare che abbia fatto delle predizioni addirittura ad alcuni decenni di distanza dalla sua morte. I romani possono quindi tirare un sospiro di sollievo, almeno in attesa della prossima teoria catastrofista che ultimamente su Internet non mancano mai.

http://www.ilsussidiario.net/News/Roma/ ... a-/142104/


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MessaggioInviato: 17/01/2011, 11:49 
In effetti durante le trasmissione Vojager si vedono dei documenti di Bendandi con alcune date come quella dell' 11/05/2011 ma da nessuna parte c'è scritto Roma o zone limitrofe..


Ultima modifica di Wave il 17/01/2011, 11:50, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/01/2011, 12:41 
Cita:
Nei documenti relativi al 2011 non si trova invece nessun riferimento a luoghi o date precise, come quelle che sono state riportate su Internet. Le notizie su un presunto terremoto previsto per l’11 maggio 2011 a Roma sono quindi destituite di ogni fondamento». Va inoltre osservato, infine, che le previsioni di Bendandi sono sempre state nell’arco di alcuni mesi, massimo un anno, e non per il lungo periodo. E’ inverosimile quindi pensare che abbia fatto delle predizioni addirittura ad alcuni decenni di distanza dalla sua morte.



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MessaggioInviato: 17/01/2011, 13:32 
Qui bisogna ancora capire se questa previsione di Roma per il Maggio 2011 e' stata fatta realmente dal Bendandi oppure e' una previsione che ha messo qualche buon tempone in rete.
Comunque lo scopriremo tra qualche mese.



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MessaggioInviato: 20/01/2011, 12:52 
Direttamente dal sito web di Giampaolo Giuliani:

http://web.me.com/enneventiadv/Ennevent ... dandi.html


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MessaggioInviato: 20/01/2011, 15:57 
Salve a tutti. Oltre all'articolo che è stato linkato sopra (che tral'altro Giuliani ha postato sulla sua pagina facebook ufficiale), vorrei postare anche questi articoli di ieri dopo la conferenza dello stesso Giuliani al riguardo del terremoto a Roma che sarebbe stato previsto da Bendandi per l'11 maggio.


''Pronti a monitorare il radon''
Giuliani sulla profezia di Bendandi: possibile sisma nel Lazio

Il ricercatore aquilano studioso dei terremoti Giampaolo Giuliani nel suo nuovo libro ''La forza della memoria'', oltre a durissimi attacchi alla Commissione grandi Rischi, ad Enzo Boschi, alla Protezione Civile, dedica ampio spazio a Raffaele Bendandi, lo studioso di terremoti, morto nel 1979 e che avrebbe previsto numerosi terremoti, con tanto di previo deposito presso un notaio della previsione messa nero su bianco. O con la prova di comunicazioni ufficiali spesso inascoltate.

Una teoria previsionale la sua fondata sull'attrazione gravitazionale in particolare l'allienamento dei pianeti che causerebbe la deformazione della crosta terrestre e dunque lo strofinamento delle faglie.

A Bendandi è dedicato un intero capitolo del libro, avendo avuto Giuliani la possibilità di studiare una parte del carteggio di Bendandi e i suoi grafici originali, salvati dalle fiamme

E c'è come noto una sua previsione che desta crescente allarme: quella relativa ad un evento sismico significativo nel territorio laziale in data 11 maggio 2011.

Nella nostra intervista in esclusiva Giampaolo Giuliani, ritiene affidabile la teoria e la capacità previsionale di Bendandi, e dunque consiglia di non sottovalutare la previsione relativa all'imminente terremoto in Lazio. Nel libro Giuliani scrive che il limite della teoria di Bendandi era nella mancata determinazione dell'epicentro, con margini di errore anche di svariati chilometri. Ma sul ''quando'' Bendandi era di un'incredibile precisione. Bendandi, ricorda Giuliani, aveva previsto il terremoto del 1915 della Marsica, il terremoto del 1924 nelle Marche quello del Friuli del 1976, quello recentissimo ad Haiti. Previsioni tutte documentabili. Altre previsioni però si dimostrarono errate. Ma su questo tema torneremo in un un prossimo articolo di approfondimento.

Comunque garantisce Giuliani e non bisogna sottovalutare il rischio. E annuncia: ''Nei prossimi mesi anche noi intensificheremo l'attenzione sul territorio laziale in quanto i nostri rilevatori sono ingrato di monitorare anche a quelle distanze il rilascio di radon per poter avvisare con 6- 12 ore di anticipo sulla possibilità di eventi sismici.''. Denunce per procurato allarme permettendo.

http://www.abruzzo24ore.tv/news/Giuliani-sulla-profezia-di-Bendanti-possibile-sisma-nel-Lazio/21143.htm


IL RICERCATORE HA PRESENTATO IL SUO SECONDO LIBRO SUL SISMA
TERREMOTO: GIULIANI, ''VI SVELO CIO' CHE VI TENGONO NASCOSTO''


L’AQUILA - “Una denuncia contro chi impedisce ai ricercatori di portare avanti le proprie idee per comprendere fenomeni sconosciuti”.

Così il ricercatore Giampaolo Giuliani ha definito il suo secondo libro, “La forza della memoria - dalla tragedia del terremoto ai ritardi della ricostruzione”, curato da Alfredo Fiorani e presentato questa mattina in conferenza stampa.

L’ex tecnico dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, divenuto noto per aver avvertito su un possibile terremoto all’Aquila, poi verificatosi il 6 aprile 2009, per il quale era stato accusato di procurato allarme, è tornato a ribadire la sua tesi: i terremoti si possono prevedere.

“Questa cosa ci è stata nascosta per vent’anni - ha affermato - e si continua a sottrarre alle popolazioni che vivono in zone a forte rischio sismico questa informazione. Il mio metodo basato sullo studio del radon è attendibile all’80-85 per cento. La scienza ufficiale ha sempre detto che non si poteva prevedere il sisma con questo metodo, ma solo perché non conoscono le peculiarità di questo gas”.


I contenuti del suo primo libro, “La mia verità sul terremoto” uscito l’anno scorso, hanno suscitato grande interesse non solo da parte del pubblico ma anche dei magistrati. “So che il mio libro è stato acquisito agli atti della Magistratura - ha riferito - con la quale ho avuto anche dei colloqui informativi”.

LA PREVISIONE DI BENDANDI

Nel libro viene posta in parallelo alla storia di Giuliani, quella di Raffaele Bendandi, lo scienziato di Faenza morto nel 1978 che aveva previsto un gran numero di terremoti. Entrambi “esempi di come - si legge nella quarta di copertina del libro - in questa contraddittoria Italia, vengono trattati coloro che non rientrano nelle accademie, pur disponendo di qualità, competenze e passioni”.

Riguardo la voce relativa a una previsione che sarebbe contenuta nei carteggi di Bendandi, che Giuliani ha avuto modo di studiare, su una possibile forte scossa a Roma che dovrebbe verificarsi l’11 maggio 2011, il ricercatore aquilano ha detto: “non posso dire se il terremoto ci sarà o non ci sarà, perché il mio metodo basato sullo studio del radon consente di fare previsioni al massimo 55 ore prima dell’evento. Però Bendandi parla di un allineamento anomalo dei pianeti nel sistema planetario, che noi sappiamo si verificherà il 4 maggio. Anche il 5 aprile del 2009 abbiamo avuto un allineamento, quindi non possiamo escludere nulla”.

LA FONDAZIONE “GIAMPAOLO GIULIANI”

Nel corso della conferenza stampa, Giuliani ha presentato la neonata Fondazione permanente “G. Giuliani”, sorta con l’obiettivo principale di “diffondere conoscenze e informazione”.

“Tra il 2009 e il 2010 nel mondo ci sono stati 290 mila morti causati dai terremoto - ha detto Giuliani - Questo non è più possibile! Per il terremoto non si deve più morire”.

Tra gli scopi della Fondazione, anche quello di promuovere il rientro nel nostro Paese di studiosi italiani emigrati all’estero, mediante l’erogazione dl borse di studio e aiuti finanziari per la loro attività di ricerca in Italia. “Se abvessi avuto la possibilità di avere qualche ricercatore, nel 2009 avremmo sicuramente avuto la possibilità di informare la gente riguardo il terremoto direttamente in televisione, come si fa per le previsioni del meteo”.(e.m.)

http://www.abruzzoweb.it/contenuti/terremoto-giuliani-vi-svelo-cio-che-vi-tengono-nascosto/16908-302/


Terremoto: Giuliani il Bendandi del 2000?
Presentato il nuovo libro e la fondazione dello studioso del radon. Si parla anche delle previsioni di Bendandi per il 2011.

L'Aquila, 19 gen 2011 - Un sottile parallelismo tra il tecnico del radon Giampaolo Giuliani e l’uomo dei terremoti Raffaele Bendandi, “due esempi di come, in questa contraddittoria Italia, vengono trattati coloro che non rientrano nelle accademie, pur disponendo di qualità, competenze e passioni”. Questa una delle tesi esposte dallo stesso Giuliani nel suo nuovo libro, presentato oggi, “La Forza della Memoria”. Lo studioso ha anche annunciato che sta avviando un percorso di ricerca fondato sulle interrelazioni tra la sua teoria e quella di Bendandi.

“Da 5 mesi – spiega Giuliani –stiamo lavorando sulle interrelazioni planetarie correlate con il radon ricalcando la strada di Bendandi. Ho rielaborato le teorie di questo studioso trovando correlazioni tra allineamenti planetari e radon. I nostri studi potrebbero anche portare alla validazione della teoria di Bendardi; contiamo, infatti, con il radon, di avvalorare le sue tesi”.

Sicuramente delle attinenze tra Bendandi e Giuliani esistono: entrambi hanno tentato di prevedere i terremoti con metodi non accettati dalla scienza ufficiale, entrambi sono stati invitati dalle istituzioni a non divulgare le loro previsioni e entrambi hanno tentato di realizzare strumenti per l’analisi dei fenomeni sismici. Bendandi, in particolare, per avere riscontro delle sue previsioni realizzò un sismografo.

“Il mio lavoro e quello di Bendandi – spiega Giuliani – anche se abbiamo effettuato una grande ricerca ottenendo risultati, non è mai stato riconosciuto perché noi non abbiamo una laurea. Bendandi prima di morire ha distrutto i suoi documenti proprio per rabbia nei confronti di chi non lo ha creduto”. In effetti, risulta che parte dei documenti dello studioso siano stati distrutti, anche se non è confermato il fatto che sia stato lui stesso a farlo. “Ritengo di essere la persona più informata sulla sismologia al momento – ha aggiunto Giuliani – come lo era Bendandi alla sua epoca. Impedire a un ricercatore di seguire la propria fantasia nella ricerca per scoprire fenomeni sconosciuti è un crimine.”

I metodi originari dei due studiosi sono molto diversi: Giuliani, come è noto, per le sue previsioni monitora i valori del gas radon, mentre Bendandi, morto alla fine degli anni ’70, come ricostruito dal geofisico Cristiano Fidani, “guidato dalle conoscenze astronomiche, pone come principio dei suoi studi il fenomeno della marea”.

“Bendandi non ha mai rivelato il suo metodo di previsione – osserva Fidani - tuttavia non ha mancato di ricordare che il principio su cui basò le sue scoperte fu quello delle maree e più volte ha sottolineato il fatto che il terremoto è un fenomeno che coinvolge l'intero globo. Secondo lo studioso, fu questa mancata visione globale del fenomeno, la principale difficoltà che impedì ad altri di riuscire nelle previsioni."

La prima previsione di Bendandi, secondo quanto rilevato da Fidani, riguarda il terremoto di Avezzano del 13 gennaio 1915. “Il 27 ottobre del 1914 – scrive Fidani - effettuò un primo tentativo di previsione: in un taccuino annotò un forte terremoto in Italia per la data del 13 gennaio successivo”. Nelle sue previsioni, Bendandi era solitamente abbastanza preciso: riportava tempo, il luogo e intensità degli eventi sismici previsti.

“Il momento degli eventi - spiega Fidani - è individuato con una precisione molto elevata: un giorno nella maggior parte dei casi e poche ore in qualche altro caso. Per l'intensità delle scosse utilizza una misura non ben definita attraverso i termini: “lieve”, “moderato”, “di secondaria importanza”, “forte”, “violento”, “violentissimo”, “parossisma” e in qualche caso fa riferimento ai gradi della scala Mercalli. Per quanto riguarda le località, egli sottolinea esplicitamente di non essere ancora in grado di determinarle con precisione, l'errore in questo ambito è pari a diverse centinaia di chilometri e raramente inferiore a 100 chilometri”. La difficoltà ad individuare la località degli eventi sarebbe il motivo che portò Bendandi a non rivelare il suo metodo di previsione. “Secondo quanto affermò in diversi quotidiani – spiega Fidani - chi aveva studiato nelle Università poteva essere capace di risolvere questo problema in poco tempo e appropriarsi così della sua scoperta”.

Le previsioni di Bendandi ebbero un grosso risalto sulla stampa italiana e estera dell’epoca, ma alla fine degli anni ’20 fu invitato a smettere di divulgare previsioni. “Le previsioni diminuiscono sul finire dell'anno 1927 e scompaiono nei primi mesi del 1928 – spiega Fidani - quando il regime vieta a Bendandi di fare ulteriori previsioni 'per non far fuggire i turisti dall'Italia' e per scongiurare l'esilio. Ritroviamo qualche rara previsione negli anni 1939/40. Dall'inizio del 1950 fino al 1964 riprende un'attività sistematica di previsione. Alcune previsioni vengono pubblicate ancora negli anni dal 1971 al 1977”.

Bendandi è conosciuto principalmente perché sul web si sono diffuse alcune voci secondo le quali avrebbe predetto una scossa di terremoto devastante nella città di Roma e nelle aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011 e un altro sisma di dimensioni ancora più apocalittiche per tra il 5-6 aprile 2012.

Queste voci, però, secondo la presidente dell’ associazione che ha raccolto e ordinato tutto il materiale di Bendandi ("La Bendandiana"), Paola Lagorio, sono infondate. Paola Lagorio, infatti, nel corso di una puntata della trasmissione di Rai3 Voyager ha rilevato che effettivamente esistono documenti di Bendardi relativi al 2011 e al 2012, ma che in questi documenti, che risultano parzialmente bruciati, “vengono riportati dei numeri, delle considerazioni sempre numeriche e in nessun caso viene descritto un luogo o una data ben precise, come quelle che vengono riportate su internet”. “Possiamo quindi concludere – ha sentenziato – che rispetto alla documentazione in possesso dell'osservatorio Bendandi le notizie che compaiono su internet sono infondate”.

Giuliani, tuttavia, ritiene che studiando i calcoli e i numeri di Bendandi sarebbe possibile individuare “informazioni sulla localizzazione e sulla data di questa previsione”, basata sullo studio dell’allineamento dei pianeti. In particolare, secondo Giuliani la previsione riguarderebbe “la Valle dell’Aniene, nei pressi di Roma” e “la giornata del 10 maggio 2011”.

Giuliani, tuttavia, non esprime giudizi in merito alla previsione “se effettivamente ci sarà il terremoto io non lo so – dice- non possiamo dire né che se il terremoto ci sarà ne se non ci sarà, ma in ogni caso è meglio stare attenti, in modo da essere pronti a qualsiasi evenienza”.

IL NUOVO LIBRO DI GIULIANI - La motivazione alla base del libro presentato oggi da Giuliani, che segue il dibattuto “La mia verità sul terremoto” pubblicato l’anno del sisma, è esplorare gli avvenimenti che si sono succeduti dopo il terremoto del 6 aprile 2009, puntando l’attenzione su “negligenze omissioni, disattenzioni e superficialità di quanti hanno avuto un ruolo durante e dopo il terremoto".

Un libro che si configura, nelle intenzioni dell’autore, come esito di un “percorso investigativo” sulle figure istituzionale coinvolte, a vario titolo, nella vicenda del sisma, ma è anche un’occasione per togliere qualche sassolino dalle scarpe. Tra le pagine del libro, infatti -in reazione al meccanismo per cui lo studioso del radon sarebbe stato “oggetto di un programma di osservazione nella migliore tradizione spionistica, neanche facesse parte di ‘cupule’, ‘ndrine’ o ‘cricche’”, come si sottolinea nel comunicato di presentazione dell’opera - non mancano riferimenti alle “vessazioni” che Giuliani ritiene di aver subìto sul fronte scientifico, ma anche sul versante personale. “Questo libro –sottolinea Giuliani – nasce per diramare una verità che per più di 20 anni è stata nascosta nelle aree a rischio sismico”.

Oggi Giuliani, forte della partecipazione all’Agu Fall Meeting di San Francisco dove ha potuto “confrontarsi con il mondo scientifico e in particolar modo con quei ricercatori che hanno individuato nel lavoro della sua equipe punti convergenza e ragioni di collaborazione”, ribadisce che “si sono poste le basi per la realizzazione di un Early Warming System, un sistema di allarme che sposta la ricerca sismologica dal probabilismo al determinismo, fondata sullo studio dei precursori sismici principali” e sfociato dal tentativo di “sviluppare un organismo multidisciplinare volto a stabilire il dove, il quando e l’intensità di un evento sismico”.

FONDAZIONE GIULIANI - Lo studioso del radon, oltre a presentare il suo libro, oggi ha annunciato la nascita della “Fondazione permanente G.Giuliani - lux intellectus viae pacis illumina”, volta a sostenere diverse cause che spaziano dalla promozione della “ ricerca sulla Fisica della Terra, attraverso lo studio di tutti gli elementi chimici, fisici e sistemi multidisciplinari che possano portare ad una previsione deterministica dei fenomeni tellurici” alla diffusione di “conoscenze a favore dell’uomo, la tutela della sua dignità e dei diritti fondamentali”. Tra gli scopi della fondazione anche “favorire e promuovere il rientro nel nostro Paese di studiosi italiani emigrati all’estero, mediante l’erogazione dl borse di studio e aiuti finanziari per la loro attività di ricerca in Italia” e “promuovere lo sviluppo della ricerca scientifica in Italia, attraverso la concessione di contributi o contratti di ricerca a studiosi meritevoli e istituzioni scientifiche qualificate”.

“Accetteremo anche le donazioni dei privati che vorranno sostenerci – spiega Giuliani – ma il principio è quello di recuperare finanziamenti dalle collaborazioni scientifiche internazionali. E’ dal nostro lavoro che deve venire la ricchezza della fondazione”.

La prima iniziativa della fondazione, promossa da un sito internet che permette di effettuare eventuali donazioni è la realizzazione di calendario con fotografie che ritraggono “momenti di vita del ricercatore e alcune parti tecniche dei suoi rilevatori di particelle gamma”. Nel sito internet della fondazione c’è uno spazio dedicato ai “sismogrammi” e una bacheca, nella quale Giuliani riporta tutte le sue attività e informazioni relative al radon.

di Maria Chiara Zilli

http://www.ilcapoluogo.com/site/News/Attualita/Terremoto-Giuliani-il-Bendandi-del-2000-40262 (Aprite anche il link, ci sono alcuni video interessanti su Bendandi)

Direi che questi articoli sono piuttosto inquietanti. Non sapevo che Bendandi avesse previsto il terremoto di Haiti, se è vero allora i romani dovrebbero cominciare a preoccuparsi seriamente... e poi se lo dice Giuliani....


Ultima modifica di Daniele G il 20/01/2011, 16:45, modificato 1 volta in totale.


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Allora aspettiamo fiduciosi nei prossimi mesi se Giuliani ha aggiornamenti per quanto riguarda il Lazio.



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attenzione a quello che ha detto Bendandi, e a quello che gli è stato attribuito.

inoltre, come ben sapete, molti degli scritti originali di bendandi sono andati perduti, molti proprio ad opera sua.

Giampaolo (Giuliani) ha la fortuna di poter visionare delle copie di suoi scritti....


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Ciao a tutti. discussione interessante.


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Però come mai il papa il 9 maggio partirà per Venezia? Coincidenza??



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Cita:
soleado3083 ha scritto:

Qui bisogna ancora capire se questa previsione di Roma per il Maggio 2011 e' stata fatta realmente dal Bendandi oppure e' una previsione che ha messo qualche buon tempone in rete.
Comunque lo scopriremo tra qualche mese.



Credi davvero che un buontempone possa aver avuto la chance di imbroccare nientemeno che la previsione di un terremoto in una data lontana - che oggi più la si esamina e più si presenta pericolosa - per poi attribuirla al Bendandi, che nessuno conosceva? e poi un altro, a meno di un anno dal primo, addirittura su scala planetaria? un concetto questo che fuoriesce da ogni criterio abituale e forse anche dalla fantasia di un romanziere; eppure basta osservare la Carta-del-Cielo per cominciare a tremare.
e per quale scopo, rinunciando persino all'esclusiva? di solito che inventa simili cose vorrebbe vedere il suo nome sui manifesti; ne abbiamo esempi ovunque.

La sola possibilità che abbia un senso in questo marasma, è che la notizia sia stata passata - in un momento non "sospetto" - da qualcuno che aveva avuto accesso a dei suoi documenti, o che aveva parlato con il Bendandi;
tranne poi trovarsi l'ufficialità a gestirne un tale peso da non saper più come districarsi, fino a doverla negare ad ogni costo.
È quello a cui tutti assistiamo fin dall'inizio, pur lasciandoci più o meno fuorviare dalle improvvisazioni TV e dal tramestio della rete.

Esaminando giustappunto il Giornale della Protezione Civile di Roma emerge chiaramente, per un'affermazione che va oltre le voci di corridoio, che le previsioni del Bendandi erano note in quanto tali; lo si legge in una lettera aperta, dalla Redazione nientemeno che al Presidente della Repubblica.
Ci si può forse permettere di far dichiarazioni alla leggera in un tale contesto?
In parole povere, tutto lascia intendere che lo sapessero.
E non se la rimangiano né la rettificano, ma fanno in modo che sia la Dr.a Lagorio a negare.

Il documento elenca i successi di Bendandi per poi enunciare, con ineffabile candore, che tanto i terremoti "si sa" non si possono prevedere; gli struzzi sono dei dilettanti al confronto.
Ho commentato la lettera piuttosto a fondo e deciso; non fosse altro per il fatto che si sta giocando a carte coperte e fin troppo ambigue sulla pelle delle persone! tanto che, sei poi succede, chi può accusare chi?

http://astrologia.astrotime.org/rassegna_stampaProtez-Civile.htm

Che nessuno sappia leggere tra le righe e comprenda la gravità di queste premesse?
Siamo al punto in cui i toni assunti dal dilagare di questa notizia sono tali da motivare - se non richiedere - una evacuazione preventiva e coordinata. e invece non si fa che alimentare le confusione con ironia e frasi fatte, come se in caso di disastro reale giustificassero i danni.

Dunque se c'è un momento in cui si debbono aprire gli occhi è proprio questo, poiché la situazione è grave già di per sé: certe notizie non nascono facendo le parole incrociate e purtroppo per tutti, ogni possibile sforzo per individuarne la consistenza non fa che ribadire un potenziale pericolo.
Il lato scomodo di questa storia è che per troppe persone non si tratta di soddisfare una curiosità stando a guardare, ma di regolarsi per tempo, perché la posta in gioco.. siamo noi, e del senno di poi...

La scienza stessa si limita a recitare che i terremoti non si possono prevedere - contro ogni evidenza ormai storica e giuridica (sembrano tutti dei politicanti, più che degli studiosi!) - ma non dimostra in alcun modo che non vi sia rischio l'11 Maggio; tutto quel che si sente ripetere è che Bendandi non ha lasciato scritto niente di decifrabile!

A ben vedere, l'ultima delle contraddizioni!



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Solotecnico ha scritto:

Cita:
Nei documenti relativi al 2011 non si trova invece nessun riferimento a luoghi o date precise, come quelle che sono state riportate su Internet. Le notizie su un presunto terremoto previsto per l’11 maggio 2011 a Roma sono quindi destituite di ogni fondamento». Va inoltre osservato, infine, che le previsioni di Bendandi sono sempre state nell’arco di alcuni mesi, massimo un anno, e non per il lungo periodo. E’ inverosimile quindi pensare che abbia fatto delle predizioni addirittura ad alcuni decenni di distanza dalla sua morte.



Volevo aggiungere anche questa citazione al mio messaggio precedente, ma il tempo d'intervento è scaduto.
Ti rimando quindi al mio link pubblicato ieri.



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Be' vediamo se in quel periodo ci sara' qualche movimento strano di personalita' politiche.Il Papa gia si sa che andra' a Venezia.Mancano 2 mesi e 1/2 circa.



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Cita:
soleado3083 ha scritto:

Be' vediamo se in quel periodo ci sara' qualche movimento strano di personalita' politiche.Il Papa gia si sa che andra' a Venezia.Mancano 2 mesi e 1/2 circa.


sara' anche che.......ma dopo questa notizia, se fossi di Roma e dintorni, mi prenderei un mese di ferie.....[:0]



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