Lol ... eccomi
![Davvero Felice [:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif)
A parte gli scherzi, il tema dell'onda anomala, se riferito alle vicende individuali dei singoli sognatori, è sempre stato legato al diluvio e, per esteso, all'arca e al suo costruttore Noè (nonché ai suoi tre figli e alle rispettive mogli). In questo senso, l'onda sarebbe propriamente l'effetto di quei fenomeni che in psicanalisi prendono il nome di "eruzioni inconsce". fenomeni più o meno caratterizzati da un'intensa attività inconscia, appunto, e che, a secondo dei tratti essenziali del singolo individuo, possono manifestarsi in diversi modi (da un semplce ma comunque sensibile aumento della pressione esistenziale avvertita dal singolo, all'invasione della sfera conscia da parte di veri e propri contenuti archetipici anche sotto forma allucinatoria). Ecco, tutto questo comporta sempre un forte stress per l'individuo che, tuttavia, può farvi fronte proprio attraverso la costruzione di una propria "arca psichica", ossia di un luogo capace di ripararlo dalla virulenza di tali contenuti, dandogli così modo di elabolarli un poco per volta. Ne consegue, che qualora un individuo sogna l'onda anomala, la prima cosa da rpendere in considerazione è la sua storia personale al fine di capire se egli sia o meno alle prese con tali eruzioni.
Durante gli ultimi 20/30 anni, tuttavia e certamente sooto la spinta delle suggestioni dei new-agers, s'è imposta la nuova visione indicata da EnrcioB e che potremmo definire "sociologica". In altre parole, il sogno dell'onda diventa in certi casi un c.d. "sogno razziale" che, per quel che ne sappiamo, potrebbe senz'altro essere associato al famoso "salto quantico".
Decidere, di volta in volta, se il sogno dell'onda sia da leggere in forma individuale o razziale è, imho, uno stretto problema di ermeneutica onirica.