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MessaggioInviato: 30/08/2014, 10:23 
Consiglio di seguire anche questa discussione che ha collegamenti col discorso reincarnazione: http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... ichpage=10


Ultima modifica di Bastion il 30/08/2014, 10:28, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 30/08/2014, 10:25 
INTERVISTA A BRIAN WEISS

Fonte: http://www.viteprecedenti.com/brian_weiss.html

Brian Weiss, psichiatra e scrittore statunitense, é nato a New York il 6 novembre 1944.
Brian Weiss si laurea presso la Yale University School of Medicine nel 1970, completando uno stage in medicina interna alla New York University Medical Center e poi ritorna a Yale per un tirocinio in psichiatria. Brian Weiss diventa presidente del dipartimento di psichiatria al Mount Sinai Medical Center di Miami.
Secondo Brian Weiss, nel 1980, una sua paziente di nome Catherine avrebbe iniziato a parlare di esperienze di vite passate mentre era in ipnosi. Brian Weiss dichiarò di aver trovato riscontri documentali dei racconti di Catherine ed in seguito a ciò di aver iniziato a credere alla sopravvivenza di elementi della personalità umana dopo la morte. Brian Weiss ha dichiarato di aver fatto "regredire" oltre 4.000 pazienti a partire dal 1980.
Brian Weiss sostiene che tali pratiche avrebbero benefici terapeutici e che molte delle fobie e dei disturbi della vita presente sarebbero radicati nelle esperienze di vite passate che, una volta affiorate nella coscienza dei pazienti, avrebbero un effetto curativo sulle condizioni di vita.
Brian Weiss scrive anche a riguardo dei messaggi ricevuti dal Maestro Asceso con il quale sostiene di aver comunicato attraverso i suoi pazienti.

Immagine

Intervista a Brian Weiss

La seguente intervista a Brian Weiss è tratta dal libro “Voices of Truth” di Nina L. Diamond, ed. Full Circle (mai tradotto in Italia) e la sua versione integrale in inglese si trova sul sito http://www.lifepositive.com/ dove è stata riprodotta con il consenso dell’autrice.
Traduzione italiana di Alessia Giovannini

Nina L. Diamond: Dr. Brian Weiss, siamo dunque solo contenitori di anime?

Dr. Brian Weiss: sì, esatto. Siamo contenitori e siamo pieni di questa eterna, immortale e molto più sapiente, parte di noi stessi. Ora, nel momento in cui diventiamo più mistici, scopriamo che queste anime, così come i corpi, sono connessi tra di loro, poiché tutto è fatto della stessa sostanza.

Nina L. Diamond: Perché le persone considerano la reincarnazione così difficile da accettare?

Dr. Brian Weiss : Le persone hanno paura di ciò che non conoscono. Se solo avessero una mente aperta. Non solo gli scienziati, ma anche gli altri. Basterebbe osservare, guardare. La meditazione può insegnarci come farlo. Se solo fossero in grado di lasciar andare le proprie paure.

Nina L. Diamond: I filosofi e i mistici un tempo incorporavano la reincarnazione nella visione della vita che davano agli altri e Platone ha scritto di anime gemelle.

Dr. Brian Weiss : Sì, Platone ha scritto sulla reincarnazione. Così, anche i Greci ci credevano. Come ci credevano le antiche civiltà di un tempo.

Nina L. Diamond: La reincarnazione si trova in tutte le religioni. Da dove viene questa consapevolezza?

Dr. Brian Weiss : Viene da così lontano che neanche noi sappiamo da dove venga. E’ una consapevolezza che abbiamo perduto solo recentemente. Io credo che sia accaduto per ragioni politiche. Nel Cristianesimo, per esempio, è stata seppellita intorno al 6 secolo d.C., con il secondo Concilio di Costantinopoli che la dichiarò ufficialmente una credenza eretica. Il Cristianesimo stava diventando una religione di stato e i Romani credevano che senza la minaccia del Giorno del Giudizio, la gente non avrebbe obbedito. Avrebbero pensato: “Ok, lo faccio la prossima volta”. E così la reincarnazione è stata volutamente dichiarata eretica. Ma è accaduto durante il Concilio, cioè secoli dopo la venuta di Cristo.

Nina L. Diamond: In che modo viene determinato il lasso di tempo che passa tra una vita e l’altra?

Dr. Brian Weiss : Le persone che muoiono di morte violenta, o i bambini, di solito tornano più in fretta. Per le persone che vivono vite più lunghe e muoiono in pace, può esserci un tempo più lungo tra le vite, anche cento anni o più.

Nina L. Diamond: Quante vite precedenti hanno in genere le persone?

Dr. Brian Weiss : Varia, ma secondo la mia esperienza, direi intorno a 100. Comunque non migliaia e migliaia come dice il Buddismo.

Nina L. Diamond: C’è un numero finito di anime?

Dr. Brian Weiss : Per me non ha alcuna importanza perché alla fine siamo tutti connessi.

Nina L. Diamond: Ci sono nuove anime che stanno venendo create?

Dr. Brian Weiss : Non ne sono certo, ma tendenzialmente direi di no. Probabilmente siamo noi ad essere senza tempo e a reincarnarci di continuo.

Nina L. Diamond: Le famiglie sono più spiritualmente connesse tra di loro di vita in vita rispetto agli estranei?

Dr. Brian Weiss : Sì e io credo che le persone si incarnino in gruppi per saldare i debiti e le proprie responsabilità secondo il concetto del Karma.
Noi impariamo e cresciamo insieme agli altri. Reputo anche che l’amore a prima vista o l’odio a prima vista rientri in questa categoria: un riconoscimento tra anime.

Nina L. Diamond: Quindi ognuno di noi può essere maschio in una vita e donna in un’altra e viceversa?

Dr. Brian Weiss : Sì, sembra che ci sia frequentemente il passaggio dall’uno all’altro stato. Si può avere una preferenza, ma senza dubbio si è provato anche l’altro stato per fare esperienza di come sia. E’ lo stesso per razza e religione.

Nina L. Diamond: Come spiega le anime che scelgono di occupare corpi che sono biologicamente propensi alla malattia?

Dr. Brian Weiss : Se la dimensione terrena è – come i miei pazienti continuano a ripetermi – uno stato di apprendimento e di crescita e un modo per sperimentare sempre più la nostra natura divina, allora ogni esperienza è un’esperienza di apprendimento. Talvolta, però, è anche un’esperienza di insegnamento e può succedere che qualcuno possa tornare in questo stato per gli altri, per insegnare la carità per esempio.

Nina L. Diamond: Come coesistono pre-determinazione e libero arbitrio?

Dr. Brian Weiss : Qualcuno una volta mi ha detto: La vita è come stare su un autobus. Ha un percorso pre-determinato, ma la persona con cui scegli di sederti, come ti comporti e che cosa dici, fa parte del libero arbitrio.

Nina L. Diamond: Perché non ricordiamo automaticamente e consapevolmente le nostre vite passate?

Dr. Brian Weiss : Be’, in verità, sempre più persone se ne stanno ricordando. Attraverso tecniche come l’ipnosi, ma anche attraverso i sogni, spontaneamente, o attraverso la meditazione o il deja-vù, quando capita di essere in un posto in cui non si è mai stati e ci si sa orientare.
Potrebbe trattarsi di un salto evolutivo. Non so perché non tutti ricordano. I greci avevano questo mito secondo cui, prima di reincarnarti, bevevi le Acque del fiume Lete e dimenticavi tutto.

Nina L. Diamond: Così Lei ritiene che qualcuno di noi sia nato con certi valori e ideali?

Dr. Brian Weiss : Sì, è questo il nostro scopo. Perché venga integrato a un livello più profondo. Al livello del cuore e dell’anima, dove avviene il vero apprendimento, in modo che non si debba dipendere esclusivamente da ciò che i nostri genitori ci hanno insegnato. Seguendo il cuore, si impara al di là di ciò che gli altri ci insegnano.

Nina L. Diamond: Quando saremo “là fuori”, staremo con tutte le persone che abbiamo conosciuto?

Dr. Brian Weiss : Credo di sì e anche con coloro che sono ancora qui. La possibilità di vedere migliora quando si è dall’altra parte. “Loro” sono maggiormente consapevoli perché – al contrario di noi – non sono limitati da un corpo e un cervello.

Nina L. Diamond: In “Molte vite molti Maestri”, Lei ha scritto che la lezione più importante che abbia imparato attraverso la regressione è di aver capito che non esiste la morte. Questa consapevolezza come ha cambiato la sua vita e come può cambiare quella degli altri?

Dr. Brian Weiss : Quando si smette di aver paura della morte, si incomincia a vivere di più. Quello a cui io do maggior valore rispetto a prima sono le relazioni, l’amore, la famiglia – e non solo quella genetica. E ciò a cui do meno valore sono le cose materiali, quelle che non puoi portarti via. E’ un cliché, ma è la verità.

Nina L. Diamond: In che modo le nostre esperienze e relazioni passate influenzano il nostro presente?

Dr. Brian Weiss : Ci influenzano in molti modi. La maggior parte delle nostre relazioni importanti non sono nuove. Servono ad entrare in connessione. Le vite precedenti ci influenzano anche con sintomi, emotivi e fisici. Certe paure e ansie ce le portiamo appresso e anche certi sintomi fisici di vite precedenti.

Nina L. Diamond: Molti vedono Dio come una forza che sta fuori dall’universo e che regola ogni cosa.

Dr. Brian Weiss : Invece che vederla all’interno. Io dico sempre: “Perché limitare Dio?”. Forse Dio può ascoltare tutte le nostre preghiere contemporaneamente e dedicargli attenzione, proprio perché non è un essere umano.

Nina L. Diamond: Cioè sta dicendo che se esiste un numero infinito di possibilità, allora niente è impossibile e, perciò, Dio può essere ovunque.

Dr. Brian Weiss : Sì e dalla nostra prospettiva noi possiamo essere parte di Dio, e allo stesso tempo, esserne separati. Ma di certo siamo tutti uniti.

Nina L. Diamond: Quindi se noi siamo connessi al tutto, allora per definizione non siamo anche connessi a Dio dal momento che Dio, o un essere superiore, ha creato il Tutto?

Dr. Brian Weiss : Sì. Ora Lei si sta avvicinando al semplicistico modo di vedere le cose che ho io. Quel Dio – amore – è un’energia ovunque presente. Intelligenza, sapienza, amore, compassione: è tutto ciò di cui siamo fatti.

Nina L. Diamond: Chi sono i Maestri?

Dr. Brian Weiss : E’ stata una mia paziente, Catherine a parlarne. Li ha descritti come la sorgente da cui le arrivavano le informazioni. Diceva che le venivano da Spiriti maestri, i Maestri appunto.
Ho avuto altri pazienti che mi riferivano cose che – a loro dire – venivano da una sorgente pura non contaminata dalla nostra mente. Personalmente, ho avuto molti contatti con i Maestri, ma non si identificano più con quel nome.

Nina L. Diamond: Cosa ne pensa delle Terapie alternative che vengono utilizzate a livello fisico e mentale?

Dr. Brian Weiss : Credo che molti di questi approcci abbiano una validità ed è necessario iniziare a studiarli. E’ per questo che sono stato felice quando il “National Institute of Health” ha creato un dipartimento che offre approcci alternativi e olistici. Il governo lo sta supportando, anche economicamente. Credo che ci sia molto da guadagnare a livello di guarigione, sia fisica che emotiva.


Cita:
Dice testualmente Brian Weiss: "La regressione, ottenuta attraverso l' ipnosi regressiva, é affine alla psicoterapia e alla psicoanalisi tradizionale.
Quando eventi traumatici sono portati in superficie con l'ipnosi regressiva, interpretati e integrati, di solito si osserva un miglioramento clinico.
La differenza principale é che la regressione con l' ipnosi regressiva allarga il campo in modo tale che é possibile far emergere ricordi non solo di questa vita, ma anche di altre."


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MessaggioInviato: 30/08/2014, 10:29 
ALCUNE TESTIMONIANZE DEI GRANDI DELLA STORIA SULLA REINCARNAZIONE

Fonte: http://www.viteprecedenti.com/personaggi_celebri.html

VIRGILIO, poeta latino (70-19 a.C)
«Tutte queste anime, trascorsi mille anni, un Dio le chiama in folta schiera sulle acque del fiume Lete... Così che, smemorate della trascorsa vita, tornino a visitare i regni della Terra, sotto la volta del cielo, desiderose di avere un corpo vivente».

CICERONE, scrittore, oratore e politico romano (106 43 a. C)
«Altra possente prova che gli uomini conoscono molte cose prima della nascita è la loro capacità, nella tenera infanzia, di afferrare fatti innumerevoli con una rapidità che dimostra come essi non ricevano questi fatti dentro di loro per la prima volta, ma li ricordino e li richiamino alla mente».

EMPEDOCLE, filosofo e statista greco (circa 490-430 a. C.)
«Io una volta fui ragazzo e ragazza, cespuglio e uccello, e muto pesce nelle onde. La Natura cambia tutte le cose, avvolgendo le anime in strane tuniche di carne. Le più degne dimore per le anime degli uomini».

PLATONE, filosofo greco (427-347 a.C)
«O giovane... sappi che se divieni peggiore andrai in un'anima peggiore, e in un'anima migliore se migliorerai, e in ogni successione di vita e di morte farai e soffrirai ciò che il simile ha del simile. Questa è la giustizia celeste...».

PITAGORA, filosofo greco (571-497 a. C)
«Il ritorno e il karma sono necessari per lo sviluppo dell'anima».

PLOTINO, filosofo neoplatonico (205-270 d. C.)
«Quando avviene l'uccisione di un personaggio in un dramma, l'attore cambia il suo trucco ed entra in una nuova parte. Naturalmente l'attore non è stato veramente ucciso; ma, se morire è solo cambiare corpo come l'attore cambia costume, o anche uscire dal corpo come l'attore esce dalla scena quando non ha più nulla da dire o da fare, cosa c'è di tanto pauroso in questa trasformazione degli esseri viventi l'uno nell'altro? Le uccisioni, la morte... tutto deve apparirci come lo spettacolo del cambiamento delle scene a teatro... [Sul palcoscenico] ogni uomo ha il suo posto, un posto che si conviene al giusto come al malvagio:...là parla e agisce, nella bestemmia e nel delitto come in ogni forma di bontà; perché gli attori portano in questa commedia quello che erano prima che la commedia fosse messa in scena...».

JALALU'L-DIN RUM, poeta mistico persiano (1207-1273)
«Morii come minerale e divenni una pianta; morii come pianta e divenni animale; morii come animale e fui uomo. Perché dovrei temere? Quando diminuii morendo? E tuttavia, ancora una volta morirò come uomo per elevarmi con gli angeli benedetti; ma anche lo stato di angelo supererò...».

PARACELSO, medico e alchimista svizzero (1493-1541)
«...Ogni essere umano ha le sue proprie tendenze: queste tendenze appartengono al suo spirito e indicano il suo stato in cui esisteva prima di nascere... Distrutto questo corpo, se ne crea un altro con proprietà simili o superiori».

GIORDANO BRUNO, filosofo, poeta e commediografo italiano (1548-1600)
«Io ho ritenuto e ritengo che le anime siano immortali... I Cattolici insegnano che non passano da un corpo in un altro, ma vanno in Paradiso, nel Purgatorio o nell'Inferno. Ma io ho ragionato profondamente e, parlando da filosofo, poiché l'anima non si trova senza corpo e tuttavia non è corpo, può essere in un corpo o in un altro, o passare da un corpo all'altro.Questo, se anche può non esser vero, è almeno verosimile, secondo l'opinione di Pitagora...».

VOLTAIRE, filosofo e scrittore francese (1694-1778)
«La dottrina della metempsicosi non è, soprattutto, né assurda né inutile... Non è più sorprendente essere nati due volte che una sola; tutto in natura è risurrezione».

BENJAMIN FRANKLIN, statista, scienziato e filosofo americano (1706-1790)
«Quando vedo che niente si annulla e nemmeno una goccia d'acqua va distrutta, non posso sospettare l'annichilamento delle anime, né credere che Dio voglia sopportare la distruzione giornaliera di menti già fatte, che adesso esistono, e darsi la continua pena di farne delle nuove. Così, trovandomi a esistere nel mondo, credo che, in una forma o nell'altra, esisterò sempre... Non faccio obiezioni a una nuova edizione di me stesso, sperando tuttavia che gli errata dell'ultima edizione possano essere corretti».

GOTTHOLD EPHRAIM LESSING, scrittore e filosofo tedesco (1729-1781)
«...Perché non dovrei tornare su questa terra tutte le volte che sia in grado di acquistare nuova conoscenza e nuovo potere? Raggiungo forse, in un solo soggiorno, tante cose da rendere inutile il mio ritorno? No certo!... O forse perderei troppo tempo? Perdere tempo! Che bisogno ho di affrettarmi? Non possiedo forse tutta l'eternità?».

JEAN PAUL RICHTER, scrittore tedesco (1763-1825)
«Perché non accettare questa teoria [della reincarnazione] e godere pienamente una luce che un Platone, un Pitagora e intere nazioni ed epoche non hanno disdegnato?... L'anima torni pure quante volte desidera. Certo, la Terra è abbastanza ricca per concederle nuovi doni, nuovi secoli, nuove regioni, nuove menti, nuove scoperte e speranze».

GEORGE W.F.HEGEL, filosofo tedesco (1770-1831) «Lo spirito, consumando l'involucro della sua esistenza, non passa semplicemente entro un altro
involucro, né risorge ringiovanito dalle ceneri della sua precedente forma; ne esce esaltato, glorificato, come spirito più puro... La vita dello spirito sempre presente
èun circolo di progressive incarnazioni che, viste sotto un altro aspetto, appaiono passate».

FRIEDRICH VON SCHLEGEL, filosofo tedesco (1772-1829)
«...L'uomo, quale è adesso, è troppo imperfetto, troppo materiale per pretendere quel più alto tipo di immortalità. Egli deve ancora entrare in forme e sviluppi terreni, sebbene più raffinati e trasfigurati, prima di poter direttamente partecipare alla gloria eterna del divino mondo della luce... L'idea della metempsicosi, accolta dal misticismo, è notevole in se stessa per la sua antichità... Essa non permette che l'anima passi alla piena libertà prima di essersi incarnata in molti corpi».

CHARLES FOURIER, filosofo ed economista francese (1772-1837)
«... Nei periodi in cui è libera dal corpo umano, l'anima rivive immediatamente nella grande anima del mondo, di cui è parte integrante, e disdegna la vita presente, come al momento del risveglio noi cerchiamo di dimenticare o di ricordare un sogno a seconda che sia stato piacevole o spiacevole... Dopo un periodo trascorso nella grande anima, le anime vanno a dormire e rinascono sulla Terra in un nuovo corpo... Alcuni individui eccezionali... ricordano la loro passata esistenza».

HONORÉ DE BALZAC, romanziere francese (1799-1850)
«Un'intera vita è necessaria per ottenere le virtù che annullino gli errori della vita precedente. Le virtù che acquistiamo, sviluppandosi lentamente entro di noi, sono gli invisibili legami che collegano ogni nostra esistenza alle altre: esistenze che solo lo spirito ricorda, perché la materia non ha memoria per le cose spirituali».

ALBERT SCHWEITZER, fisico, ecclesiastico, musicista tedesco (1875-1965)
«L'idea della reincarnazione contiene una molto confortante spiegazione della realtà per mezzo della quale il pensiero indiano sormonta difficoltà che sfidano i pensatori europei».

CARL GUSTAV JUNG, psichiatra svizzero (1875-1961)
«La rinascita, nelle sue varie forme di reincarnazione, resurrezione e trasformazione, è un'affermazione che deve essere contata tra le prime affermazioni dell'uomo».

CAMILLE FLAMMARION, astronomo francese (1842-1925)
«Se l'anima sopravvive all'organismo fisico, essa esisteva prima di questo organismo; dietro di noi c'è la stessa eternità che si stende dinanzi a noi... Ognuno di noi entra in questo mondo con attitudini particolari, la cui origine non si trova nell'ereditarietà».

JOHANN WOLFGANG GOETHE, scrittore tedesco (1749 1832)
«Sono certo che, come mi vedete, ho già vissuto cento volte, e spero anche di tornare ancora cento volte».

ARTHUR SCHOPENHAUER, filosofo tedesco (1788-1860)
«Se un asiatico mi domandasse la definizione dell'Europa, sarei obbligato a rispondere: è quella parte del mondo infestata dall'incredibile illusione che l'uomo sia stato creato dal nulla e che la sua nascita sia la sua prima venuta nella vita». «Le qualità innate che troviamo in un uomo e mancano in un altro non sono il grazioso regalo di qualche divinità sconosciuta, ma il frutto delle azioni personali di ogni uomo in un'altra vita».

IMMANUEL KANT, filosofo tedesco (1724-1804)
«Se potessimo scorgere noi stessi e gli altri oggetti quali essi sono in realtà, ci vedremmo in un mondo di nature spirituali: la comunità alla quale apparteniamo, che non ha avuto inizio con la nostra nascita, né avrà fine con la morte del nostro corpo».

Federico IL GRANDE, re di Prussia (1712-1786)
«So che, dopo la mia morte, la parte più nobile di me non cesserà di vivere. Anche se nella mia vita futura non sarò re, tanto meglio: sopporterò minore ingratitudine».

Elisabetta D'AUSTRIA, imperatrice (1837-1898)
«Dante e gli altri grandi sono anime che, da un'epoca lontanissima, sono ritornate nuovamente sulla Terra per continuare l'opera e anticipare il perfezionamento di coloro che devono venire...».

ALBERT EINSTEIN, fisico d'origine tedesca (1879-1955)
«Il Buddhismo è l'insieme sistematico di idee che meglio si adatta all'uomo d'oggi, l'unica via per la conoscenza e l'autoconoscenza individuale».

Giuseppe MAZZINI, uomo politico italiano (1805-1872)
«Voi credete che l'anima possa passare d'un balzo dall'umana esistenza alla somma beatitudine o andar d'un balzo sommersa nell'assoluta irrevocabile perdizione: noi crediamo il periodo umano troppo lontano dal sommo ideale, troppo guasto d'imperfezione, perché la virtù della quale siamo capaci quaggiù possa d'un tratto meritare di raggiungere il vertice della scala che guida a Dio. Noi crediamo in una serie indefinita di reincarnazioni dell'anima, di vita in vita, di mondo in mondo, ciascuna delle quali rappresenta un miglioramento nell'interiore».

MAURICE MAETERLINCK, scrittore belga (1862-1949)
«Non vi fu mai più bella, più giusta, più pura, più morale, più feconda e consolante e, in certa misura, più probabile fede di quella della reincarnazione. Essa sola, con la sua teoria delle espiazioni e delle purificazioni successive, riesce a spiegare tutte le diseguaglianze fisiche e intellettuali, tutte le iniquità sociali, tutte le ripugnanti ingiustizie del fato».

GANDHI, uomo politico indiano (1869-1948)
«Non posso pensare a una inimicizia permanente fra l'uomo e l'uomo e, credendo, come credo, nella teoria della rinascita, vivo nella speranza che, se non in questa nascita, in qualche altra potrò stringere tutta l'umanità in un amichevole abbraccio».

GEORGE SAND, scrittrice francese (1803-1876)
«Siamo gettati in questa vita come in un alambicco, dove, dopo una precedente esistenza che abbiamo dimenticato, siamo destinati a essere rifatti, rinnovati, temprati dalle sofferenze, dalle lotte, dalla passione, dalla malattia, dal dubbio, dalla morte. Noi sopportiamo tutti questi mali per il nostro bene, per la nostra purificazione e, per così dire, per renderci perfetti».

RALPH WALDO EMERSON, filosofo, saggista e poeta americano (1803-1882)
«L'anima è un'emanazione della Divinità, una parte dell'anima del mondo, un raggio della sorgente di luce. Viene dall'esterno nel corpo umano, come in una dimora temporanea, ed esce nuovamente da esso; vaga nelle regioni eteree, torna a visitarlo... passa in altre dimore, perché l'anima è immortale».

WALT WHITMAN, poeta americano (1819-1892)
«...E calcolando la vostra vita, siete il residuo di molte morti; certo, io stesso sono morto già diecimila volte...». «E guarderò ancora fra una o due ventine di secoli, e incontrerò il vero padrone di casa perfetto e illeso in ogni sua parte come me stesso...».

EDGAR ALLAN POE, scrittore americano (1809-1849)
«È ozioso dire che non sono vissuto in precedenza, che l'anima non ha avuto un'esistenza anteriore... Lo negate? Non discutiamo l'argomento. Convinto io stesso, non cerco di convincere».

ROBERT BROWNING, poeta inglese (1812-1889)
«Mai, negli anni che mi restano, dipingerò o scolpirò. Questa mia vita mi concede solo i versi... Altre altezze raggiungerò in altre vite, se Dio vorrà».

RICHARD WAGNER, compositore tedesco (1813-1883)
«In confronto con la reincarnazione e il karma, tutte le altre concezioni appaiono frivole e anguste».

LEV TOLSTOJ, scrittore russo (1828-1910)
«Le opere della vita precedente danno un orientamento alla vita attuale; questo è ciò che gli Indù chiamano karma». «I sogni della nostra esistenza presente sono l'ambiente in cui elaboriamo le impressioni, i pensieri, i sentimenti di una vita precedente...».

LOUISE MAYALCOTT, scrittrice americana (1832-1888)
«Penso che l'immortalità sia il passaggio dell'anima attraverso molteesperienze di vita, e ciòche è stato schiettamente vissuto, usato e imparato, aiuti la vita successiva divenendo più ricco, felice e alto».

PAUL GAUGUIN, pittore francese (1848-1903)
«L'anima, dimorando temporaneamente in un particolare organismo, vi sviluppa le sue qualità animali... e quando questo organismo finisce, l'anima, sopravvivendo, diviene un germe qualificato a salire di metamorfosi in metamorfosi verso una vita generale... salendo di gradino in gradino... come nella parabola della scala di Giacobbe, che
saliva dalla terra al cielo... [Alla fine] tutti gli uomini diverranno dei Buddha».

ARTHUR CONAN DOYLE, romanziere inglese (1859-1930)
«Quando ci si pone la domanda "dove eravamo prima di essere nati?", abbiamo una risposta precisa nel sistema del lento sviluppo per incarnazione, con lunghi intervalli di riposo dello spirito fra l'una e l'altra incarnazione...».

GUSTAV MAHLER, compositore tedesco (1860-1911)
«Tutti noi torniamo: questa certezza dà un significato alla vita e non ha alcuna importanza il fatto che in una incarnazione successiva si ricordi o non si ricordi la vita precedente. Quello che conta non è l'individuo e il suo benessere, ma la grande aspirazione al perfetto e al puro che avanza in ogni incarnazione».

HENRY FORD, industriale americano (1863-1947)
«Ho adottato la teoria della reincarnazione quando avevo ventisei anni. Fu come se avessi scoperto il piano dell'universo... Non ero più schiavo delle lancette dell'orologio. Il genio è esperienza. Alcuni sembrano pensare che sia un dono o un talento, ma è il frutto di una lunga esperienza di molte vite».

RUDYARD KIPLING, scrittore inglese (1865-1936)
«Quando considero le mie incarnazioni, in ogni razza ed età, faccio le mie genuflessioni agli dei...».

HERMANN HESSE, scrittore tedesco (1877-1962)
«Sono già morto di tutte le morti, e devo ancora morire di tutte le morti... Ancora molte volte mi cercherete dalla morte alla nascita nella penosa via delle creazioni, sulla gloriosa via delle creazioni».

ALDOUS HUXLEY, scrittore e saggista inglese (1894-1963)
«La teoria della reincarnazione ha le sue radici nel mondo della realtà, come l'evoluzione, e non potrà essere respinta che da pensatori avventati».

KAHLIL GIBRAN, poeta libanese (1883-1931)
«Brevi sono stati i miei giorni fra voi... ma, per quanto la morte possa nascondermi, ...io tornerò con la marea... Sappiate dunque che tornerò dal grande silenzio... Non dimenticate che sarò ancora tra voi... Una breve interruzione, un momento di riposo sul vento e un'altra donna mi porterà».

THOMAS EDISON, inventore americano (1847-1931)
«L'unica sopravvivenza che posso concepire è di ricominciare un altro ciclo sulla Terra». «Non dubito nemmeno per un istante che una vita produca un'altra vita».

ÉDOUARD SCHURÉ, poeta e letterato francese (1841-1929)
«La dottrina della reincarnazione dà una ragion d'essere, secondo la giustizia e la logica eterna, ai mali spaventosi come alle felicità più desiderate. L'idiota ci sembrerà spiegabile, se pensiamo che la sua imbecillità, di cui ha semi-coscienza e di cui soffre, è la punizione d'un suo uso criminoso dell'intelligenza in altra vita».

SOMERSET MAUGHAM, scrittore inglese (1874-1965)
«Ho trovato solo una spiegazione al problema del male che piacesse egualmente alla mia sensibilità e alla mia immaginazione: ed è la dottrina della trasmigrazione delle anime».

HENRY MILLER, scrittore americano (1981-1980)
«Prima di conoscere la teoria della reincarnazione, ero solito biasimare la mia famiglia, la società, mia moglie... Ora so con chiarezza che non devo biasimare nessun altro che me stesso. Adesso sono libero, nessun altro è responsabile».

HERMANN OBERTH, ingegnere e fisico tedesco (1894-1989)
«L'anima si serve del corpo per fare le sue esperienze, e l'insegnamento dura oltre la morte, nell'aldilà, valutando i ricordi della vita vissuta, così che in una vita successiva noi possiamo imparare più facilmente e meglio quello che in precedenza sapevamo in modo imperfetto».

ARNOLD SCHONBERG, compositore austriaco (1874-1951)
«So di continuare un cammino spirituale iniziato in epoca remota: prima della nascita di Gesù ero predicatore in Palestina». Nel nostro secolo Ci limitiamo, anche in questo caso, a una selezione. Sarebbe lunghissimo l'elenco dei personaggi del nostro tempo che hanno testimoniato la loro credenza nella dottrina delle rinascite, spesso collegandosi al Buddhismo o all'Induismo.

EMILIO SERVADIO, psicoanalista (1904-1995)
«Al termine del nostro ciclo di esistenze ciascuno di noi è come un'onda che entra nel mare. Io credo in questa visione vedanta, secondo cui la scintilla divina che è in noi è destinata a entrare nel Tutto, nel Dio assoluto, l'Atma».

PETER SELLERS, attore inglese (1925-1980)
«So di aver vissuto molte altre vite. Nell'interpretare i personaggi dei miei film, molto spesso sento di ispirarmi a esperienze ed emozioni che mi tornano alla memoria da altri tempi, da mie precedenti incarnazioni».

FEDERICO FELLINI, regista (1920- 1993)
«So di aver avuto altre vite in passato. Nelle ultime sono stato un buffone, sì, un clown, di quelli che andavano nelle piazze a far ridere la gente. Come in questa vita del resto...».

ERICH FROMM, Psicoanalista tedesco (1900 1980)
«Ho fatto la conoscenza del Buddhismo verso il 1926 e per me è stata una delle più alte esperienze. n mio interesse per il Buddhismo è sempre rimasto vivissimo, anzi, è andato aumentando grazie allo studio dello Zen».

Mia MARTINI, cantante (1947-1995)
«Molte mie paure, molti miei terrori li ho capiti e superati quando, attraverso vie esoteriche, ho scoperto d'aver vissuto una tragica esperienza di morte in una vita precedente».

CARLO COCCIOLI, scrittore
«Credo nell'altissima dottrina del karma. Siamo le conseguenze, i figli delle nostre azioni. Causa-effetto. Azione, reazione. Tutto ciò presuppone, evidentemente, un oceano di esistenze anteriori a quella che viviamo ora. L'idea del karma attenua un poco il supremo orrore dell'universo».

KARLHEINZ STOCKHAUSEN, compositore tedesco
«Sono sicuro di aver già vissuto qualche vita nel passato. In Giappone, in India. Chissà quando ho davvero scoperto l'arte del tè, dei fiori, del teatro No e Katakali».

GLENN FORD, attore americano
«Non chiedetemi come lo so, ma è così. Sono stato un cavaliere francese nel Seicento e un insegnante scozzese di pianoforte nel Settecento».

ALBERTO BEVILACQUA, scrittore e regista
«La nuova fisica spiega la periodicità del rifarsi delle vite. Afferma che non esiste una sola resurrezione finale dell'energia, ma molteplici. È una teoria che si chiama tecnica delle
esurrezioni successive, che coincide con alcune delle intuizioni fondamentali del Buddhismo e le avvalorano. E spiegano anche la reincarnazione».

FRANZ BECKENBAUER, calciatore tedesco ex campione del mondo
«In una vita futura spero di rinascere donna. Sono stato prima una pianta, poi un animale. Come donna, avrò la grande gioia di partorire bambini».

CATHERINE SPAAK, attrice francese
«La sensazione d'esser già vissuta a Roma l'ho avuta appena arrivai la prima volta in questa città: un clamoroso fenomeno di déjà-vu. I testi buddhisti sono da tempo una delle mie letture preferite. Mi sono sottoposta anche a degli esperimenti in leggero stato di ipnosi per sapere chi ero nella mia vita precedente. Ho rivissuto una situazione di morte, ma non voglio parlarne».

BERNARDO BERTOLUCCI, regista
«All'inizio degli anni Sessanta, Elsa Morante mi regalò una biografia del poeta e santo tibetano Milarepa. Il mio interesse al Buddhismo risale ad allora. Nel 1991, l'incontro col Dalai Lama mi folgorò. Ai miei occhi il Buddhismo è qualcosa di estremamente importante, ed è giusto diffondere il suo pensiero».

FAYE DUNAWAY, attrice americana
«La filosofia orientale mi ha sempre attratta. Poi ho scoperto che in una mia vita precedente sono vissuta in Oriente».

LEONARD COHEN, cantautore e scrittore canadese
«Il Buddhismo dà tutte le risposte. E tutte le indicazioni per non produrre più karma negativo».

RICHARD GERE, attore americano
«È stato determinante il mio incontro con il Dalai Lama e col Buddhismo. Ha cambiato la mia vita. Mi ha aiutato a liberarmi dei sensi di colpa che mi portavo dentro sin dalla nascita. Dentro ognuno di noi c'è un'enorme quantità di dolore. Nel Buddhismo non esiste un inizio per la sofferenza, ma esiste un modo per porvi fine. Ora io sono un uomo più sereno e in pace col mondo».

TINA TURNER, cantante americana
«Convertendomi al Buddhismo ho cominciato a conoscermi e a credere in me stessa. Per via medianica conosco una mia vita passata. Mi sono recata apposta in Egitto, nella terra dei Faraoni, sulle tracce di Hatshepsut, figlia di un faraone vissuto 1500 anni prima di Cristo. Le sue vicissitudini ricordano molto da vicino quelle che ho sopportato io in questa vita».

GIORGIO ALBERTAZZI, attore
«So di avere avuto più vite. E potrei parlare a lungo di tutte le mie esperienze in campo esoterico».

FRANCO BATTIATO, musicista
«Da anni studio le dottrine orientali. Nella mia opera Gilgamesh ho narrato la storia del sovrano assiro-babilonese che muore e poi si reincarna nella persona di un sufi del periodo di Federico II». «L'inconscio ci comunica coi segni i frammenti di verità sepolta: quando fui donna o prete di campagna o un mercenario o un padre di famiglia» (Dalla canzone "Il Café de la Paix").

SHIRLEY MACLAINE, attrice e scrittrice americana
«Tutti noi partecipiamo al nostro stesso dramma karmico, da una vita all'altra. La vita, infatti, non è altro che un lungo processo d'apprendimento; se solo riuscissimo a considerarla da questo punto di vista, riusciremmo ad assorbire con molta disinvoltura quelle che ai nostri occhi miopi potrebbero sembrare solo delle sofferenze, magari gratuite».

OMBRETTA COLLI, attrice ed eurodeputata
«Nella mia vita precedente sono vissuta in Egitto. Ho avuto l'esperienza del dejà-vu anni fa,visitando per la prima volta l'Egitto e le piramidi: conoscevo tutto in precedenza con esattezza matematica».

SUSANNA TAMARO, scrittrice
«Non a caso, nel mio romanzo 'Va dove ti porta il cuore' si parla di reincarnazione. Credo fermamente in questa dottrina. Senza che nessuno me ne parlasse, fin dall'infanzia ho avuto la netta sensazione d'essere già venuta su questa terra. Mi sentivo smarrita, mi chiedevo dove fosse la casa dov'ero cresciuta. Dicevo che il mio nome non era Susanna; se mi chiamavano, non rispondevo, mi facevo chiamare con un altro nome, un nome straniero. Col passar degli anni, quella lontana sensazione infantile è diventata lucida certezza. Ci ho riflettuto a lungo, ho letto libri, testimonianze. Uno psicanalista indiano mi ha spiegato che questi ricordi affiorano nei bambini che nella vita precedente sono morti prima del tempo, di morte violenta. È un'ipotesi che ritengo attendibile».


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MessaggioInviato: 18/09/2014, 14:14 
E se il "Tunnel di luce" non fosse altro che la luce che penetra nel canale vaginale al momento del parto, visto dal punto di vista del neonato nel quale si reincarna la nostra coscienza al momento del trapasso?

http://www.sardecentroricerca.it/index. ... l-di-luce/



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questo però implicherebbe che la coscienza si reincarna sempre in un altro uomo, secondo me non è così, penso che lo stesso "file" tanto può capitare in un uomo quanto in un fungo o in un essere alieno. Magari il tunnel vaginale è visto da chi ha la fortuna di reincarnarsi in un essere umano, perchè no anzi mi sembra la spiegazione più plausibile. Ma quando tornano indietro? Come va a finire per quell'essere che sta nascendo? Gli viene inviato un "nuovo pacchetto di dati" dal server?

La metafora informatica non è casuale [}:)]


Ultima modifica di MaxpoweR il 18/09/2014, 14:23, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 18/09/2014, 14:30 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

questo però implicherebbe che la coscienza si reincarna sempre in un altro uomo, secondo me non è così, penso che lo stesso "file" tanto può capitare in un uomo quanto in un fungo o in un essere alieno.


Non saprei... onestamente credo che un "file" preparato per un essere umano possa essere 'letto' solo da un 'hardware' (il cervello) idoneo.

Altrimenti sarebbe come montare windows xp su un commodore.. (senza nulla togliere al commodore)

[:)]

Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Ma quando tornano indietro? Come va a finire per quell'essere che sta nascendo? Gli viene inviato un "nuovo pacchetto di dati" dal server?



Possibile... oppure, ahimè, nasce morto (ovvero hardware senza software)

[:(]



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Incredibile.......
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[:22]



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E' dura da spiegare eh...una bambina di 9 anni che non ha mai preso lezioni di canto...



E guardate questo suo gesto inspiegabile...



Questa è la finale del talent...




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MessaggioInviato: 18/10/2014, 22:35 
Cita:
Angel_ ha scritto:

E' dura da spiegare eh...una bambina di 9 anni che non ha mai preso lezioni di canto...

Volendo essere seri, si potrebbe affermare che la cosa non è affatto spiegabile.
Se non nel modo che suggerisce questo topic..... Immagine



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MessaggioInviato: 18/10/2014, 23:05 
Dunque,questa sarebbe una prova di reincarnazione?Che dire,talento straordinaro,ma nulla più.Esistono casi anche meno risonanti:se non sbaglio,credo che il nostro e compianto Luigi Tenco fosse un bambino prodigio.



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MessaggioInviato: 18/10/2014, 23:51 
Cita:
AleBon ha scritto:

Dunque, questa sarebbe una prova di reincarnazione?

No... no è una prova. E' solo un fatto straordinario che,
nell'ipotesi della reincarnazione, POTREBBE trovare una
plausibile risposta. E' un tantino diverso....



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MessaggioInviato: 04/11/2014, 23:26 
Credo (spero) possa essere attinente a questo tema.

Cita:
Tutti nasciamo con un progetto dell’Anima

Tutti nasciamo con un progetto. Per questo, dopotutto, veniamo al mondo. Decidiamo di nascere, di esserci, di vivere sulla Terra, di esistere assieme agli altri nostri simili.

Tutto fila liscio fino a quando non incominciamo ad andare a scuola e ad essere educati alla razionalità. La razionalità, purtroppo, crea una mente ipertrofica che non lascia più spazio ai progetti della nostra Anima, nascondendoli in un angolo sperduto del nostro dimenticatoio interiore. Col tempo e man mano che la nostra educazione prosegue, il risultato sarà una dimenticanza delle nostre origini divine e dei nostri progetti animici.

A quel punto, le strade che si potranno intraprendere saranno due: una vita meccanica, da robot programmato per eseguire ordini ricevuti tramite l’educazione, oppure andare controcorrente, ponendosi strada facendo le giuste domande. Tutto dipenderà dalla propensione di ognuno di noi. Nessuno è giusto o sbagliato: attenzione a non fare questo errore di classificazione, altrimenti si rischia di cadere nel giudizio. Ciascuno, semplicemente, fa la propria scelta in base a ciò di cui ha bisogno in quel dato momento della propria vita, ed in base alle nozioni e convinzioni acquisite ed elaborate nel tempo. Si può allora vivere da robot tutta la vita senza nemmeno esserne consapevoli, e di fatto la maggior parte delle persone tende a seguire questa strada, e a starci perfino bene in questa condizione. Tuttavia è anche vero, che oggi molte altre persone si stanno avvicinando sempre più alla spiritualità e all’introspezione, e questo, non per seguire una moda New Age o per ricalcare le orme degli hippies sessantottini, ma per convinzione profonda.

Immagine

Quello che guida molti alla ricerca di qualcosa di trascendente, di spirituale, è un disagio interiore, io lo definirei come un’esigenza dell’Anima. L’Anima, infatti, sin dalla nostra nascita, resta ad aspettare la realizzazione, per il tramite nostro, dei suoi progetti. Essa vuole solo vederci felici e realizzati, nient’altro. Nessuno però c’insegna ad ascoltare i nostri bisogni, le nostre esigenze primarie. Anzi, l’educazione tende soprattutto ad allontanarci dall’Anima.

Ci vengono impartite delle direttive attraverso il processo educativo, facendoci credere che se le eseguiremo potremo essere felici e far parte a pieno titolo della società. Ad un certo punto, però, accade l’inaspettato… iniziano a sorgere i dubbi, le domande, ci si ferma a riflettere: sono proprio questi, i momenti in cui la nostra Anima sta provando a comunicare con noi, cercando di eludere la vigilanza della mente automatica e reattiva. Si può dire che l’Anima crea dal nulla, mentre la mente tende a ripetere ciò che già ha sperimentato, evitando accuratamente ciò che è nuovo.

Così, se ad esempio, il nostro lavoro non ci piace, l’Anima ci spinge a cambiarlo. E’ proprio questo che fa sorgere quel senso di disagio che non ci fa più bastare quell’occupazione, rendendocela invisa ai nostri occhi. Tuttavia, al desiderio di cambiare tipico dell’anima, s’insinua spesso “subdola” la mente con le sue paure. Paura di ciò che accadrà lasciando il vecchio lavoro per il nuovo, paura che possa succedere qualcosa di non previsto che possa farci soffrire, etc. Vi suona familiare? A me sembra un Déjà Vù. Attenzione però: la mente non è sbagliata quando ci fa avere paura, poiché in fondo sta solo cercando di preservare la nostra incolumità, in quanto essa teme ciò che non conosce.

Ma solo chi riesce ad andare oltre le proprie paure riuscirà a realizzare il/i progetto/i dell’Anima. Parlo anche al plurale perché normalmente ognuno di noi ha più di un progetto conservato e da realizzare nella sua Anima, solo che, spesso, non abbiamo la possibilità – a causa delle nostre paure – di realizzarne nemmeno uno. Vivere significa andare oltre le apparenze, oltre le paure tipiche della mente plasmata e programmata attraverso il processo educativo. Si tende a realizzare le aspettative ed ambizioni altrui, più che le proprie. Per realizzarsi e creare qualcosa di veramente nostro, bisogna allora andare oltre la mente, e cominciare ad osservare le proprie paure, smettendo di prenderle troppo sul serio.

Essere prudenti va bene, ma l’obiettivo principale dev’essere uscire fuori dagli schemi mentali creati in noi dai nostri educatori, e capire qual’è il nostro scopo nella vita. Ciò costa fatica, si rischia di perdere la bussola e rimanere talvolta al buio, ma certamente ne vale sempre la pena. Basta andare avanti e non fermarsi al primo dubbio. Oltrepassato il limite del conosciuto, tipico della mente, esiste un viaggio nell’ignoto, che ci porta al nostro interno. Ci sarà buio, si avrà voglia di tornare indietro, smettere di proseguire. In questi momenti, occorre semplicemente “osservare” i pensieri e lasciarli andare senza giudicarli o trattenerli. Passati questi pensieri, potremo “leggere nelle carte della nostra Anima” e realizzare ciò che prima non ci permettevamo nemmeno di sognare.

http://www.fisicaquantistica.it/spiritu ... dell-anima



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MessaggioInviato: 05/11/2014, 10:07 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Credo (spero) possa essere attinente a questo tema.



Tutti nasciamo con un progetto. Per questo, dopotutto, veniamo al mondo. Decidiamo di nascere, di esserci, di vivere sulla Terra, di esistere assieme agli altri nostri simili.




Sul decidere autonomamente di nascere ho qualche dubbio,

Cita:
Si può allora vivere da robot tutta la vita senza nemmeno esserne consapevoli

Sicuramente si


Cita:
L’Anima, infatti, sin dalla nostra nascita, resta ad aspettare la realizzazione, per il tramite nostro, dei suoi progetti.


Infatti il vero problema è questo.Se l'anima non viene coinvolta nella "vita"non si potrà aspirare a niente
Come fare allora a "svegliare" l'anima? Tramite forti shock."terremoti di intensità altissima",
Nei suoi studi Malanga ci descrive l'anima come inerte.senza potere,in balia degli eventi e di "parassiti".Poche persone coniugano mente e anima


Cita:
E’ l’anima umana, che attraverso la gnosi e soprattutto durante la vita e non dopo la morte, si libera delle basse vibrazioni della terra e del regno del demiurgo, per risorgere, per elevarsi al di là delle cose tangibili e materiali, verso la pura luce spirituale del Propator...



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MessaggioInviato: 12/11/2014, 23:20 
Cita:
rew63 ha scritto:

Nei suoi studi Malanga ci descrive l'anima come inerte.senza potere,in balia degli eventi e di "parassiti".


Sì ma... diciamo pure che nel frattempo (viva dio) ha cambiato idea... [:p]



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