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MessaggioInviato: 18/12/2012, 20:12 
La gente non ce la fa più ... (Una delle tante)





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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 19/12/2012, 12:41 
Cita:
mik.300 ha scritto:

sentito ieri ai tg..
"dopo 13 mesi di sacrifici
si cominciano a vedere i risultati..
"
(..senza ovviamente specificare
nulla a riguardo..)

eh..capito?
CIOÈ ?
DOVE ?
COME?
QUANDO?

boh..

qualcuno è a conoscenza
di progressi ?

ormai i giornalisti (?)
ripetono a pappagallo
quello che c'è scritto sul foglio..
senza pensare..
figuranti..insomma..


...infatti sono tutti negativi.........[;)]


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MessaggioInviato: 19/12/2012, 12:46 
Il governo delle sanguisughe è il più ricco della storia: 16 milioni di redditi dichiarati

La Guardasigilli Severino "paperona" con 7 milioni. Ma anche la professoressa Fornero guadagna come dodici maestre delle elementari

http://www.liberoquotidiano.it/news/pol ... arati.html

.....ma questi paperoni dovrebbero dare l'esempio cercando almeno di limare i loro introiti.........................[V]


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MessaggioInviato: 19/12/2012, 13:05 
http://www.repubblica.it/scuola/2012/12/18/news/concorsone_prof_risultati_prima_prova-49053549/?ref=HREC2-7

Cita:
[color=blue]Concorsone, per ora ce l'ha fatta uno su tre:
premiati giovani e residenti al centro-nord

Si è conclusa la prima prova: a superare i questiti a risposta multipla sono stati 88.610 aspiranti prof. Nelle regioni meridionali è stato ammesso poco più di un quarto dei candidati. Fra i 25 e i 26 anni ammessi oltre il 40%, e 37 per cento fra i 35 e i 37 anni

...In base alle performance di questi primi due giorni di prove, l'Italia è divisa in due: da una parte le regioni meridionali, dov'è stato ammesso poco più di un quarto dei candidati - il 27,4 per cento - e dall'altra parte le restanti regioni italiane che raggiungono il 40 per cento di ammessi.

Un divario di quasi 13 punti apparentemente inspiegabile e forse inaspettato che non mancherà di creare polemiche, visto che il quizzone sul quale si è svolta la prova era praticamente uguale per tutti. In testa a tutti i concorrenti toscani, che fanno registrare un lusinghiero 44,3 per cento di ammessi, seguiti dai colleghi lombardi a quota 41,3.

In coda troviamo calabresi - con il 20,8 per cento - e molisani...[/color]


Anche se ho molte perplessità sul merito (le domande del quizzone) di selezione, pare che questa volta la meritocrazia e trasparenza (metodo) abbiano prevalso sulle raccomandazioni e il voto di scambio.
Forse questa è la spiegazione più naturale del divario nord-sud?


Ultima modifica di rmnd il 19/12/2012, 13:10, modificato 1 volta in totale.


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[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
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MessaggioInviato: 19/12/2012, 13:21 
mercoledì 19 dicembre 2012

Calderoli: “attentato alla Costituzione”,
chiedero’ stato di accusa per Napolitano



Le nuove formazioni politiche difficilmente potranno presentarsi alle prossime elezioni, poiché hanno poco più di un mese per raccogliere 60.000 firme (il numero di firme necessario per presentare una lista normalmente è di 120.000 unità) ma è stato ridotto a causa del poco tempo a disposizione: tuttavia sono sempre moltissime: per la cui raccolta dovrebbero essere concessi sei mesi. Per Mario Monti invece è stata fatta una normativa ad hoc che gli permette di presentare una lista senza dover raccogliere nessuna firma. Non ne ha parlato praticamente nessuno, salvo il leghista Calderoli...


Immagine

18 dic – ”Con tutta la stima e l’amicizia che ho avuto nei confronti del presidente Napolitano dovro’ presentare una richiesta di messa in stato di accusa del presidente della Repubblica per attentato alla Costituzione per aver firmato il decreto legge in materia elettorale senza aver accertato che vi fosse stata una consultazione con tutte le forze politiche come gia’ avevo sollecitato”.

Lo afferma Roberto Calderoli, capogruppo in commissione Affari Costituzionali del Senato e responsabile Organizzativo Federale della Lega Nord. ”L’aver firmato il decreto legge che di fatto consente alle improbabili forze che sostengono una improbabile candidatura di Monti premier e’ davvero troppo.

A novembre dello scorso anno -dice Calderoli- si e’ impedito al popolo di poter votare e si e’ nominato Monti a capo di governo. Oggi, non solo si prevede di sciogliere le Camere quando lo decide Monti e non il Presidente della Repubblica, sempre che non sia la stessa persona, ma si assiste a un Presidente della Repubblica che esalta l’azione del governo, e quindi di Monti, e firma un decreto che consente al premier nominato e mai votato di potersi ripresentare senza raccogliere neppure le firme previste dalla legge.

A questo punto -prosegue provocatoriamente Calderoli- perche’ il governo Monti non fa un ‘decreto legge Monti’ che nomina Monti come premier per la prossima legislatura, con la consueta firma del presidente Napolitano? Porte aperte alla democrazia e quindi chi ha gia’ ricevuto dei voti come Grillo, non ha il diritto di presentarsi senza la raccolta delle firme, ma non certo i nominati dalle banche e dai poteri forti”. Conclude Calderoli: ”Che tristezza veder Napolitano concludere il suo mandato con questi opportunisti comportamenti e vedere i due capi dei principali partiti, ovvero il signor Alfano e il signor Bersani senza le palle”. asca

Fonte: http://www.imolaoggi.it/?p=36407

Source: nocensura.com: Calderoli: “a...stato di accusa per Napolitano



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MessaggioInviato: 19/12/2012, 13:43 
Ho trovato un simpatico curriculum vitae di Mario Monti.
Dalla presenza nei vertici delle più grandi associazioni "benefattrici" mondiali (Bilderberg, Trilateral Commission, Aspen Institute Italia, Goldman Sachs), al ruolo di rilievo come "European Commissioner" nella famigerata "Santer Commission" che fu sciolta per "fraud, mismanagement and nepotism" in cui dal 1995 al 1999 Monti fu responsabile di "Internal Market, Financial Services and Taxation", ovvero dei flussi finanziari di cui Monti è indubbiamente esperto.
Le indagini non portarono alla condanna di nessuno, e d’altra parte le indagini iniziali cercavano fatti e non colpevoli "did not seek ‘proof’ in the judicial sense of the word", ma centinaia di miliardi erano spariti e la conclusione fu: "the Committee found that the problems were common knowledge in their services, even up to the highest official levels", ovvero che i fatti erano noti ai più alti livelli.
Le indagini avrebbero potuto proseguire ma vennero bloccate (ovvero insabbiate) dal virtuoso successore Romano Prodi ("and the succeeding Prodi Commission actually assisted in covering up"), e il fattaccio si chiuse lì.
Lascio ogni ulteriore commento ai lettori, ma lo stile di gestione dei "Financial services e taxation" applicati da Monti all’Italia dopo il golpe concertato con Napolitano temo stia ripetendo il cliché della Santer, ovvero che tanti soldini stiano sparendo dalle tasche degli italiani per finire nelle tasche dei soliti ignoti. Un’azione virtuosa di consolidamento delle finanze, ma non certo delle finanze degli italiani.
Ma Monti è della Bocconi, e sa certamente quello che fa, per cui facciamo bene a fidarci di lui: e il curriculum ci conforta ulteriormente.

Qui il curriculum (in inglese)

Antonio Miclavez

http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... m-segreto/

il tutto x evitare che cada nella dimenticanza dell'oblio..............................[;)]


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MessaggioInviato: 21/12/2012, 18:59 
Questa sera alle 19, al termine del Consiglio dei ministri, il premier è intenzionato a salire al Colle per rassegnare le dimissioni nelle mani del capo dello Stato. Lo riferiscono fonti di governo che precisano tuttavia come questo iter possa subire variazioni nella tempistica. Una notizia poi confermata dallo stesso Monti, che parlando agli ambasciatori spiega: «Grazie di avermi permesso di concludere qui questi difficili, ma affascinanti 13 mesi». Con queste parole il premier ha quindi confermato di voler rassegnare le dimissioni.
Fonte:http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_21/berlusconi-dichiarazioni_e8a019e0-4b48-11e2-b8d2-bbed1fc21916.shtml

Ohhh il 21 Dicembre una FINE c'è stata! [:218]
Per lui sono stati mesi "affascinanti"...per il 70% di Italiani sono stati un incubo!!
[:89]



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MessaggioInviato: 21/12/2012, 19:49 
che cane di "uomo" ... Con 152 omicidi sulla coscenza! [:(!]
Qualunque persona va sù si comporta da masnadiero. Penso che siano proprio gl'italiani che sono fatti così; però oggi ho sentito un anziano al supermercato che paralva con la cassiera e diceva che se non si prende in mano un mitra ... Ed io gli ho risposto:" finché non si aboliscono le partite di calcio, nessuno farà una rivoluzione". Mi hanno dato tutti ragione; magra consolazione! [8)]



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MessaggioInviato: 22/12/2012, 19:25 
Bellissimo articolo di Grillo... che merita davvero di essere letto [:246]



Lo sfascio

Immagine

http://www.beppegrillo.it/2012/12/lo_sf ... l#commenti

Rigor Montis, una sera di dicembre, che lascia il Quirinale dopo le dimissioni, in una macchina blu, con lo sguardo arrogante dietro agli occhiali che buca il finestrino, è l'immagine dello sfascio. Gli italiani lo dimenticheranno in fretta, ma le macerie economiche e istituzionali gli sopravviveranno. L'uomo ha di sé una grande opinione separata completamente dai fatti, persino Tremorti ha fatto meglio di lui. Ha dichiarato, l'ex assistente di Pomicino, che ha vissuto un periodo "affascinante". Un periodo in cui il Frankenstein creato da Napolitano e dalla BCE ha quasi disintegrato economicamente il Paese, annullato le già scarse opposizioni, prevaricato la magistratura come a Taranto, fatto carta straccia della Costituzione dimettendosi senza la sfiducia delle Camere, evitato con cura ogni dialogo con i movimenti, come il No Tav, e con il M5S. Se Napolitano non sente i boom, Rigor Montis è affetto da ipoacusia bilaterale acuta. L'unico suono che percepisce è il fischietto a ultrasuoni della Merkel.

Nella notte buia del giorno dei Maya, il 21 dicembre 2012, l'Italia guarda il suo futuro con gli occhi asciutti, cerca se stessa e non si trova. Nuovi imbonitori sono all'orizzonte, nuovi salvatori della Patria che nella vita hanno sempre e soltanto salvato se stessi. Liste di persone per bene, integerrime, di figli di, di colleghi di, sono usate come foglie di fico dai soliti politicanti per coprire le loro vergogne.

Nuovi Candidi si propongono, consapevolmente o meno, opportunisticamente o meno. Leaderini, volti nuovi, voci bianche, camice inamidate a supporto del Sistema.Tutti i guitti televisivi, presentatori e artisti, commentatori e esperti del Nulla, sono usciti dalle fogne, si esibiscono per lo status quo che gli ha sempre garantito ricchi guadagni e visibilità in cambio della loro opposizione di cartapesta da cani da pagliaio.

Rigor Montis ha visto i sondaggi che lo danno appena sopra Azzurro Caltagirone, ha capito che gli italiani lo detestano nonostante la campagna vergognosa a suo favore dei media, sa che rischia di affrontare una Waterloo elettorale a frizzi e pernacchie e probabilmente non si candiderà. Rimarrà di riserva per servire la Repubblica come Presidente, ma il suo destino è l'esilio in l'Europa, biglietto per Bruxelles di sola andata. Pago io il volo (low cost). Questi incapaci non sono in grado neppure di gestire le elezioni. Le firme dimezzate per le liste (http://www.tmnews.it/web/sezioni/politi ... 0299.shtml) non sono state approvate ieri dal Senato. Poche settimane sotto la neve, durante le feste, per raccogliere, validare, certificare 100.000 firme in Italia e nel mondo. Io sono in viaggio, impegnato nel Massacro tour (clicca http://www.beppegrillo.it/live_streaming.html) nel Sud Italia in camper.

Ogni tanto mi svegliano e chiedo dove sono. Scendo e trovo l'affetto della gente e file di persone fiere di firmare. E' una lotta senza esclusioni di colpi per la democrazia. Comunque vada, fuori o dentro il Parlamento, sarà un successo.

Ps: Attenti ai cani di paglia. Ripeto: attenti ai cani di paglia.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 22/12/2012, 19:35 
FORNERO CRITICATA SI TAPPA LE ORECCHIE.
FINI S'INFURIA: "ABBIA RISPETTO" -FOTO/VIDEO



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Sabato 22 Dicembre 2012 - 11:40

ROMA - La Fornero bacchettata da Fini. E' successo oggi nell'aula di Montecitorio, dove il presidente della Camera ha ripreso duramente il ministro del Lavoro del governo Monti, colpevole di essere stata maleducata con alcuni parlamentari durante il dibattito sul voto per la legge di stabilità. Ma cosa è successo? Ad attaccarla, in aula, con i loro interventi, prima Di Pietro, poi il leghista Bitonci. E la Fornero, di fronte alle critiche, ha pensato bene di lasciare l'emiciclo.
Il leader dell'Idv aveva pronunciato le prime frasi del suo discorso, gran parte del quale incentrato contro il governo, quando il ministro del Welfare si è alzata e ha lasciato l'Aula, per farvi rientro non appena l'oratore successivo, Silvano Moffa, ha preso la parola.
Poi arriva il turno del leghista Massimo Bitonci: «Oggi per fortuna finisce il governo Monti, che ha creato danni irrimediabili nella nostra economia, a partire dai 350mila esodati». La Fornero prima pone le mani sulle orecchie come per tapparle, poi lascia borbottando l'aula di Montecitorio. L'uscita plateale del ministro non sfugge ai leghisti che protestano duramente, mente il presidente della commissione Bilancio Giancarlo Giorgetti a a lamentarsi con Gianfranco Fini del gesto della rappresentante del governo.
Fini poi «bacchetta» Elsa Fornero: «Ricordo che come è assodato che i parlamentari hanno il dovere di usare un linguaggio consono, i rappresentanti del governo hanno lo stesso dovere di rispettare le opinioni che vengono espresse dai parlamentari».
Il video (Repubblica.it)

Source: FORNERO CRITICATA SI TAPPA LE ...IA: ABBIA RISPETTO -FOTO/VIDEO


[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=PXiBEuCXxVA[/BBvideo]



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MessaggioInviato: 22/12/2012, 21:49 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

che cane di "uomo" ... Con 152 omicidi sulla coscenza! [:(!]
Qualunque persona va sù si comporta da masnadiero. Penso che siano proprio gl'italiani che sono fatti così; però oggi ho sentito un anziano al supermercato che paralva con la cassiera e diceva che se non si prende in mano un mitra ... Ed io gli ho risposto:" finché non si aboliscono le partite di calcio, nessuno farà una rivoluzione". Mi hanno dato tutti ragione; magra consolazione! [8)]


Fa solo parte dell'eredità Berlusconiana...
articolo dell 11 dicembre 2011

Suicidi in Veneto, il truce epilogo del Governo Berlusconi
Tostato da Luca Scialo'

La recessione economica che tormenta il Mondo da ormai quattro anni sembra essere ancora un tunnel senza luce. Tante le storie di sofferenza di chi non riesce a mandare avanti la propria azienda, il proprio negozio, la propria bottega, e qualsivoglia attività. Mentre i grandi della Terra si incontrano in cordiali pranzi e cene, pagati ovviamente da noi, ma nei fatti non trovano soluzioni concrete, la crisi miete vittime quotidianamente. Per una sorta di “livella” che strozza tanto l’imprenditore quanto il dipendente.
Solo in Veneto, regione che poggia su tante piccole e medie imprese, lo scorso anno i casi di imprenditori suicidatisi sono stati una quarantina. La Regione veneta è forse quella più danneggiata dallo Stato italiano, poiché oppressa dalle “tasse di Roma”, del cui importo poco resta sul territorio. Non a caso, è la regione nella quale la Lega Nord ha il maggiore seguito elettorale, cavalcando questo, in fondo giusto, malessere nei confronti dello stato centralista. Ma oltre alla questione prettamente fiscale, altro danno dello Stato deriva dai ritardi mostruosi dei pagamenti nei confronti delle ditte che eseguono lavori per la Pubblica amministrazione.

Motivo che è alla base del gesto drammatico di Giovanni Schiavon, che nella sua abitazione di Peraga di Vigonza, in provincia di Padova, ha impugnato una pistola e si è sparato un colpo alla testa. Secondo fonti locali, la sua ditta – la Eurostrade 90 Snc, specializzata in asfaltatura e scavi fognari – vantava crediti di circa 200mila euro nei confronti di alcuni enti locali. Alla moglie e ai due figli ha lasciato un biglietto: «perdonatemi, non ce la faccio più».
Già perché i crediti vantati da soli non bastano per pagare mensilmente i dipendenti. Schiavon aveva già messo in cassa integrazione sette dipendenti, e dopo Natale, sarebbe stato costretto a mettere in cassa integrazione anche gli altri. E poi c’erano le banche, creditrici a loro volta nei suoi confronti, le quali gli chiedevano di rientrare dalle linee di finanziamento aperte. Pertanto, Giovanni si è visto schiacciato da una pressa, avente da una parte i dipendenti e dall’altra le banche. Il tutto senza alcun euro ricevuto per il lavoro svolto per lo Stato.

Nasce da qui l’adesione della moglie, Daniela Franchin, e della figlia, Flavia, dell’imprenditore padovano all’appello rivolto a Mario Monti firmato, tra gli altri, dai presidenti regionali di Confindustria, Confprofessioni, Confcommercio, Coldiretti, federalberghi, Ance, Confartigianato e Cgia di Mestre. Al centro della missiva, l’annosa e, finora, irrisolvibile questione dei ritardi dei pagamenti. Certo, ci sono le «difficoltà di accesso al credito, il pagamento delle tasse, il costo dell’energia, i tempi della giustizia, le carenze, infrastrutturali». C’è, però, incalza il mondo produttivo del Veneto, «un problema urgente da affrontare subito: quello dei temi di pagamento tra imprese e soprattutto di quelli tra la Pubblica amministrazione e le aziende». Perché se essere pagati a sei, otto o magari dodici mesi è insopportabile, «ancora più insopportabile è quando i ritardi di pagamento sono riconducibili allo Stato».

C’è una Direttiva europea che aspetta solo di essere recepita. Tempi certi: 30 giorni in via ordinaria e 60 giorni in casi eccezionali, perna il pagamento di salati interessi di mora (dall’8% a salire). Questo dice Bruxelles, mentre in Veneto si paga in media dopo 140 giorni che salgono a 400 per alcuni fornitori della sanità. Nel resto d’Italia le cose non vanno affatto meglio. La media nazionale è di 86 giorni per il settore pubblico e di 30 nel privato (rispetto ad una media europea di 27 giorni). Ma si tratta di numeri buoni per le poesie di Trilussa. La realtà, stando ad un’indagine effettuata lo scorso aprile dall’istituto I-Com per i Commercialisti, è che nel 72% dei casi la Pa non paga prima di sei mesi, mentre il 24% delle imprese subisce un ritardo compreso tra uno e sei mesi. L’impatto sull’economia reale di questo fenomeno «derivante dai soli costi diretti», ovvero «la necessità di finanziarsi a debito sul mercato creditizio» può essere valutato per il solo 2010 in quasi 2 miliardi di euro. Dall’altra parte, nel regno della civilità, dell’Europa e del rispetto delle regole, ci sono invece ad aspettarci benefici significativi stimati almeno nell’ordine di un miliardo e più l’anno. Basterebbe, si legge nello studio, «che la Pa italiana decidesse di tenere neanche le migliori prassi europee, ma quantomeno le normali prassi delle Pa europee e del settore privato italiano».
Dov’è, allora, il problema? Il problema, non trascurabile, è che se lo Stato sbloccasse i pagamenti si vedrebbe arrivare una mazzata quantificabile tra i 60 e i 70 miliardi (ma c’è chi sostiene che tra amministrazioni centrali e locali il bottino arriverebbe quasi a 200 miliardi). È per questo che al di là della buona volontà dichiarata da tutti, la questione rimane lì, irrisolta. E la scadenza del marzo 2013, entro la quale la direttiva dovrà essere recepita dallo Stato italiano, viene vista, invece che come un’opportunità, come una bomba ad orologeria in procinto di esplodere.

Nello stesso giorno in cui si è ucciso Schiavon, si è tolta la vita anche una ex ristoratrice trevigiana buttatasi sotto un treno per i debiti. Questa è l’Italia di oggi, un Paese dove anche gli imprenditori si suicidano. Un drammatico paradosso, se si pensa che è stata governata proprio da uno di loro per 8 degli ultimi 10 anni, alleato con un partito che nel Veneto vanta il seguito maggiore.
I numerosi suicidi di imprenditori veneti è il truce epilogo di una brutta pagina della nostra Repubblica.


Ultima modifica di gio67 il 22/12/2012, 21:50, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 23/12/2012, 12:57 
Cita:
mik.300 ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:

Cita:
mik.300 ha scritto:


...........comunque per tornare in tema,
monti forse si candida..
forse no..
secondo me quello
si candida solo se è SICURO
di vincere,

solo se segna a porta vuota..
quello non "può perdere"..
se viene bastonato alle urne..
crolla tutto il castello,
europa austerità banche,
ecc.
viene tutto rimesso in discussione..

ergo solo se i risultati
possono essere preveduti
secondo il piano,
allora questi si mette in gioco,
altrimenti sta imboscato..

capite come siamo messi
a democrazia ??

se il popolo conferma
i piani dell'elite..
allora va bene..
se li smentisce, allora no..
d'altronde come napolitano dixit:
"votare è un rischio, ecc."




Monti nel suo interesse, non dovrebbe candidarsi e penso farà di tutto per farsi eleggere senza essere candidato.

Lo scenario prospettato da questo articolo ben strutturato , lo si può tradurre come sempre in : "grande ammucchiata" e "imperatore incoronato per volontà divina e non popolare"

Cita:
http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_17/premier-non-in-lista_9df4c302-4812-11e2-9b8b-e1acb7544763.shtml

[color=blue]Il premier non sarà in lista
Offrirà un'agenda ai partiti

Proposta aperta a ogni forza politica. E chi aderirà potrà usare il suo nome

...Il punto risolutore del suo ragionamento è legato a una serie di domande, cui gli è parso di trovare una provvisoria, per lui comunque già fin d'ora convincente, risposta:

1) è davvero necessario farsi eleggere direttamente per avere quello che si dice «mandato popolare»?;

2) il vaglio dei cittadini non potrebbe avere altrettanto valore se fossero invitati a esprimersi sulle idee, ciò che potrebbe avere un significato di antidoto in una fase in cui tutti si concentrano troppo sulle leadership e troppo poco sui programmi, soprattutto sulla loro reale sostenibilità economica?


A costo che in qualche lista e simbolo sia evocato esplicitamente anche il suo nome, se necessario, ma senza alcun accordo bilaterale a priori e senza alcuna esclusione. Né guardando al centrodestra né al centrosinistra.
In definitiva: i partiti, vecchi e nuovi, potrebbero stabilire e dichiarare la loro vicinanza a un'ipotetica agenda Monti e gli italiani votare su di essa. E il vaglio popolare sulla coalizione di liste che dovesse formarsi, e il relativo mandato a governare, sarebbe in ogni caso esplicito...[/color]





appunto..
non può perdere..
non può essere "giudicato"
dal popolo sovrano..
(così pare che stia scritto sulla costituzione..)

come siamo ridotti..


come avevo detto..
il professore non vuole
essere esaminato..
vuole vincere facile..
se va bene
merito uo,
se va male è colpa degli altri..

http://www.corriere.it/politica/12_dice ... 7d61.shtml

«Io non mi schiero con nessuno. Ma sono pronto a dare apprezzamento, a essere guida e ad assumere le responsabilità che mi venissero affidate dal Parlamento». È questa la posizione di Mario Monti sul suo possibile impegno politico: una disponibilità a un eventuale nuovo incarico da presidente del Consiglio ma senza candidarsi adesso con nessuno e solo alla guida, dopo il voto, di forze che condividano la sua agenda.



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 23/12/2012, 13:08 
Cita:
mik.300 ha scritto:

Cita:
mik.300 ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:

[quote]mik.300 ha scritto:


...........comunque per tornare in tema,
monti forse si candida..
forse no..
secondo me quello
si candida solo se è SICURO
di vincere,

solo se segna a porta vuota..
quello non "può perdere"..
se viene bastonato alle urne..
crolla tutto il castello,
europa austerità banche,
ecc.
viene tutto rimesso in discussione..

ergo solo se i risultati
possono essere preveduti
secondo il piano,
allora questi si mette in gioco,
altrimenti sta imboscato..

capite come siamo messi
a democrazia ??

se il popolo conferma
i piani dell'elite..
allora va bene..
se li smentisce, allora no..
d'altronde come napolitano dixit:
"votare è un rischio, ecc."




Monti nel suo interesse, non dovrebbe candidarsi e penso farà di tutto per farsi eleggere senza essere candidato.

Lo scenario prospettato da questo articolo ben strutturato , lo si può tradurre come sempre in : "grande ammucchiata" e "imperatore incoronato per volontà divina e non popolare"

Cita:
http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_17/premier-non-in-lista_9df4c302-4812-11e2-9b8b-e1acb7544763.shtml

[color=blue]Il premier non sarà in lista
Offrirà un'agenda ai partiti

Proposta aperta a ogni forza politica. E chi aderirà potrà usare il suo nome

...Il punto risolutore del suo ragionamento è legato a una serie di domande, cui gli è parso di trovare una provvisoria, per lui comunque già fin d'ora convincente, risposta:

1) è davvero necessario farsi eleggere direttamente per avere quello che si dice «mandato popolare»?;

2) il vaglio dei cittadini non potrebbe avere altrettanto valore se fossero invitati a esprimersi sulle idee, ciò che potrebbe avere un significato di antidoto in una fase in cui tutti si concentrano troppo sulle leadership e troppo poco sui programmi, soprattutto sulla loro reale sostenibilità economica?


A costo che in qualche lista e simbolo sia evocato esplicitamente anche il suo nome, se necessario, ma senza alcun accordo bilaterale a priori e senza alcuna esclusione. Né guardando al centrodestra né al centrosinistra.
In definitiva: i partiti, vecchi e nuovi, potrebbero stabilire e dichiarare la loro vicinanza a un'ipotetica agenda Monti e gli italiani votare su di essa. E il vaglio popolare sulla coalizione di liste che dovesse formarsi, e il relativo mandato a governare, sarebbe in ogni caso esplicito...[/color]





appunto..
non può perdere..
non può essere "giudicato"
dal popolo sovrano..
(così pare che stia scritto sulla costituzione..)

come siamo ridotti..


come avevo detto..
il professore non vuole
essere esaminato..
vuole vincere facile..
se va bene
merito uo,
se va male è colpa degli altri..

http://www.corriere.it/politica/12_dice ... 7d61.shtml

«Io non mi schiero con nessuno. Ma sono pronto a dare apprezzamento, a essere guida e ad assumere le responsabilità che mi venissero affidate dal Parlamento». È questa la posizione di Mario Monti sul suo possibile impegno politico: una disponibilità a un eventuale nuovo incarico da presidente del Consiglio ma senza candidarsi adesso con nessuno e solo alla guida, dopo il voto, di forze che condividano la sua agenda.
[/quote]

Monti impone l'agenda dell'europa...

Bersani se la sta facendo sotto...

Berlusconi manda a monti sms tutte le notti con messaggi d'amore...

Quasi stallo alla messicana...

Volevo esprimere una mia opinione sul significato di "agenda Monti"

Cita:
Secondo l'ideologia fascista, una nazione sarebbe una comunità che richiede dirigenza forte, identità collettiva e la volontà e capacità di esercitare la violenza per mantenersi vitale.Per l'ideologia fascista la cultura è creata dalla società nazionale collettiva, dando luogo a un rifiuto dell'individualismo;il fascismo nega inoltre l'autonomia di gruppi culturali o etnici che non sono considerati parte della nazione fascista e che rifiutano di essere assimilati: questo in tutte le realizzazioni storiche del fascismo è stato applicato nei confronti di minoranze etniche o religiose, in particolare quella ebraica.L'ideologia fascista sostiene l'idea di uno Stato a partito unico e vieta qualunque opposizione al partito stesso.[


Ultima modifica di Ronin77 il 23/12/2012, 13:23, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 23/12/2012, 13:26 
Finalmnte Monti (i lCyborg) si è rivelato: è un cattocomunnista! [^]
Non avevo nessun dubbio.



_________________
Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 23/12/2012, 13:32 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Finalmnte Monti (i lCyborg) si è rivelato: è un cattocomunnista! [^]
Non avevo nessun dubbio.

premetto , Monti non mi è mai piaciuto, ma sempre meglio il male minore
e di chi le frottole le sa raccontare senza vergogna!!
ma quale cattocomunista!!! chi non la pensa come voi è sempre e solo un comunista...

Monti all'attacco di Berlusconi nelle conferenza di fine anno
Domenica, 23 dicembre 2012 - 13:20:00

IL MONTI PENSIERO IN DIRETTA E IN PILLOLE
monti 500

LE REAZIONI A CALDO

GRILLO: MONTI SI E' SFIDUCIATO SOLO. E' UN ESORCISTA AL CONTRARIO
- "Non c'e' piu' il campo, in cosa scende. Non ha piu' niente. Monti non c'e' più. Fra tre giorni non sapremo neanche chi e', cosa ha fatto. Si e' sfiduciato da solo, non l'ha sfiduciato nessuno. Si e' reso conto di questo, e' andato a casa sua e ha chiesto: 'cosa faccio? E lei gli ha risposto: sfiduciati. E' andato da Napolitano, ha sciolto le Camere e ora vedremo quello che farà". E ancora: "Il problema e' il nostro ex presidente del Consiglio, questo esorcista al contrario che, dopo aver sciolto le Camere se n'e' andato e ci ha lasciato un bel piano politico- finanziario che ho provato a leggere per cercare di capire questo 'Patto di stabilita'', ma e' incredibile".

MARONI, ANNUNCIO DA DC 'FALSONE' PRIMA REPUBBLICA
- "Monti: non mi candido, ma forse si'. Ha imparato da Casini e dai democristiani piu' falsoni della prima Repubblica". Cosi' Roberto Maroni su Twitter.

TREMONTI, PIU' CHE DE GASPERI RICORDA BADOGLIO

- "Nel corso della sua conferenza stampa Monti, in modo infantile, si e' paragonato ad Alcide De Gasperi. Ma, ad esseri seri, piu' che De Gasperi Monti ricorda Badoglio". Lo ha dichiarato l'On. Giulio Tremonti leader della Lista Lavoro e Liberta'

FLI,DIPENDE DA NOI SE CI SARA' QUALCOSA CHE VOGLIA GUIDARE

- "Dipendera' anche da noi se ci sara' qualcosa che a Monti venga la voglia di 'guidare'". Lo scrive su twitter il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova, che si dice anche "grosso modo d'accordo al 100% con Monti".

UE: MONTI, BERLUSCONI ASCOLTATO? MAI STATO VERO - "Per anni, purtroppo, abbiamo avuto un governo in seria, seria difficolta' a fare sentire la sua voce - dice infatti il presidente del Consiglio - e allora capisco che ci sia disappunto perche' adesso le cose vanno diversamente". "Certo che se uno dice he per anni sono stato protagonista dei Consigli europei perche' tutti mi guardavano per ascoltare la mia ultima parola e' normale che gli italiani ci credano, non perche' siano sprovveduti ma perche' non hanno i racconti degli altri e tutti sanno - e' la bacchettata del Professore - che non e' mai stato vero". Monti riconosce con ironia che "la destra ha una fantasia, una fioritura piu' pregevole del centrosinistra" osservando che spesso viene descritto nei confronti della Germania o di Bruxelles "accucciato o, con immagine ancora piu' nobile da Tremonti, a Bruxelles 'a 4 zampe', impeccabile premessa logica dell'affermazione seguente su Caligola che aveva nominato senatore un cavallo che non ricordo se poi voleva diventare anche imperatore...". Insomma, un rosario di attacchi con "immagini carine, fino a un certo punto, e totalmente infondate".

MI CONVERREBBE NON FAR NULLA MA C'E' IMPERATIVO MORALE - "Se il problema fosse quello dei diminutivi o degli accrescitivi ... Mi e' abbastanza chiaro quale sarebbe la mia convenienza e dove mi porta mia coscienza. La prima e' non fare strettamente niente dopo la fine di questo governo. Se sento o non sento il problema di cercare di contribuire a cambiare la cultura politica del Paese, bene, e' un imperativo morale. E' ovvio che questo non e' nel senso della mia convenienza personale".

"Io vicino a Merkel? In Europa scoppiano a ridere"
"Quando ho detto in Europa che in Italia mi accusano di essere troppo vicino alla cancelliera Merkel sono scoppiati a ridere. Sono visto come uno dei pochi che si permette di articolare ragionamenti diversi dalla signora Merkel e a volte questo lascia traccia nelle decisioni. Adesso c'è anche un po' Hollande, prima Sarkozy zero"

'AGENDA MERKEL'? NON C'E' COINCIDENZA DI CONTENUTI - Con Angela Merkel "in comune abbiamo una M. Non considero ne' un complimento ne' una critica che qualcuno chiami la mia agenda 'Agenda Merkel'. E comunque non c'e' affatto coincidenza di contenuti".

Meno tasse è la strada giusta" - "La via maestra è quella della riduzione della spesa pubblica e credo che su quella via occorre andare molto risolutamente per consentire una riduzione della pressione fiscale da concentrare su imprese e lavoro".

CE LA FAREMO CON IL PAREGGIO DI BILANCIO NEL 2013 - "A fronte del fortissimo debito pubblico italiano il settore pubblico ha attivita' molto rilevanti. C'e' anche una posizione finanziaria del settore privato molto attiva. Cio' non toglie che si sono ragioni per volerlo e doverlo far scendere. Il fiscal compact e' un trattato che e' stato firmato, ma riflette semplicemente, sotto questo profilo, cio' che molti mesi prima era stato in un consiglio europeo, prima dell'arrivo dell'attuale governo. Sarebbe stato destabilizzante se lo avessimo rimesso in discussione. Come anche l'obiettivo di pareggio del bilancio entro il 2013. Se la domanda e' se ce la faremo, la risposta e': 'Si', certo'".

"Io non ho la minima idea di come mi regolerei in situazioni che affronterei serenamente come la partecipazione alla campagna elettorale. La storia italiana e' piena di presidenti del consiglio che hanno partecipato a campagne elettorali", ha aggiunto rispondendo alla domanda se sia pronto a fare campagna elettorale per poi fare il premier, "Ma questo non vuol dire nulla su quello che sarebbe il mio atteggiamento. Non lo dico per reticenza".

DUBBI NAPOLITANO SE IN CAMPO? SONO IO CHE CI PARLO... - "Annetto una grande, grandissima importanza all'opinione del Capo dello Stato e, per mia fortuna, vi ho accesso diretto. Certo, in modo piu' autentico dei lodevoli sforzi che fa la stampa nel suo interpretare". E' l'asciutta risposta di Mario Monti a chi gli chiede se non teme che un suo eventuale impegno diretto in politica possa mettere in difficolta' il Colle, garante della terzieta' del Professore all'avvio della sua stagione a Palazzo Chigi. Una riflessione che il Professore chiosa con un sorriso e domandando a propria volta "ho risposto?".

- VENDOLA CONSERVATORE SU LAVORO, E' LUI A PRENDERE DISTANZE - "Nichi Vendola e' sempre una persona che si ascolta e si legge con interesse, ma ha detto di me recentemente che sono un 'liberale conservatore'. Liberale si', ma conservatore, per molti profili, penso che lo sia lui, non per la cura sui temi ambientali ma su quelli del lavoro". Lo dice Mario Monti, rispondendo alla domanda sulla ipotesi che nella maggioranza 'ampia' auspicata per la prossima legislatura ci possa essere anche il leader di Sel. Il premier dimissionario ha aggiunto che "nell'agenda Monti c'e molto 'pink' e molto 'green' ma sui temi del lavoro credo che le forze conservatrici siano altre. La risposta l'ha data ieri lo stesso Vendola, e forse non era la prima volta, chiedendo a Bersani di prendere le distanze dall'agenda Monti".

- IO CONTI IN SVIZZERA? RIDICOLO - "Temi di alta politica, vedo..."Mario Monti replica cosi', nel corso della conferenza stampa di fine anno, al cronista del Fatto che gli chiede della casa di Grilli e delle 'pressioni' sulle scelte del presidente del Consiglio, tirando in ballo anche conti in Svizzera. Entrando nel merito, Monti conferma di avere avuto un chiarimento con il ministro dell'Economia. Quanto alle minacce, spiega Monti che "no, non ne ho avute. Attraverso la stampa ha avuto forme di leggera intimidazione e di leggera lusinga: 'non sara' Presidente della Repubblica, del consiglio, della Commissione Europea... Ovviamente, uno e' condizionato nel senso che vede interessi, e questo e' comprensibile, che spingono in una direzione o nell'altra". Secca la chiusa sui rumors a proposito di conti svizzeri: "E' una cosa che e' stata ripresa solo sul vostro giornale, e la trovo ridicola".

- "A Melfi ho tenuto gli occhi aperti e non ho visto persone fuori dai cancelli... Forse c'e' una pluralita' di cancelli... Io ho visto centinaia e centinaia di lavoratori e lavoratrici visibilmente soddisfatti e rincuorati dalla prospettiva di ripresa dell'impegno Fiat in Italia e in quel luogo in particolare". Lo dice Mario Monti. Il presidente del Consiglio confessa di "non avere per niente apprezzato e trovato del tutto fuori luogo dichiarazioni sindacali o politiche di critica alla presenza del presidente del Consiglio a un evento di forte speranza per l'Italia meridionale. Davvero brutte, quelle dichiarazioni e non dico oltre". "Siamo tutti adulti - riprende - e assistere non e' adesione incondizionata a un modello piuttosto che a un altro di relazioni industriali ma ho visto tre leader sindacali contenti e spero possibile, un giorno in Italia, conciliare la raffinatezza sull'esigenza dei diritti dei lavoratori - rimarca - con la possibilita' di fare investimenti in Italia e non solo in altri Paesi".

"Contenuti e metodo di governo. E credibilita' di intenti. Poi naturalmente su questa base di chiarezza io non avrei nessuna forma di preclusione verso nessuno". Lo ha detto Mario Monti, rispondendo ad una domanda su una sua possibile disponibilita' a collaborare con il Pd dopo le elezioni. "Sono nelle mani di chi deve decidere se mie idee sono convincenti", ha aggiunto, "Se poi c'e' una spinta, a mia volta avrei mani e cervello per decidere chi e' credibile e chi no".

- A CERTE CONDIZIONI PRONTO A PREMIER MA DECIDO IO. "Non saro' comunque candidato ad un particolare collegio, anche dovessi muovermi verso impegno politico. Sono senatore a vita. Se una o piu' forze politiche, con credibile adesione alla mia agenda, manifestasse il proposito di candidarmi a Presidente del Consiglio, valuterei la cosa. A nessuno si puo' impedire di fare questo e a nessuno diverso da me si puo' dare la decisione se io sarei disponibile o no. Verificate tante condizioni, si'. Il che e' diverso da dare il nome ad altri."

"Sono tra coloro che non hanno simpatia per i partiti personali o che sembrino personali. Non ho pensato al mio nome, mi interesserebbe molto di piu' se l'agenda Monti servisse a fare chiarezza e unire gli sforzi. Se qualcuno vorra' richiamarsi a queste idee bene, ma la questione del nome mi sembra minore".

"E' stato detto che ora e' venuta la fase in cui la crescita l'equita' e una politica progressista: non vorrei deludere nessuno, ma io sono d'accordo al 100 per cento su questo". Lo dice Mario Monti dopo aver premesso le istanze del Pd sulla crisi economica. Monti ha citato un "ottimo" articolo dell'Economist, leggendone un passaggio in inglese, secondo cui "politiche radicali di centro sono necessarie per affrontare le diseguaglianze senza danneggiare la crescita". E quindi, ha aggiunto, "la ricetta e' quella di liberalizzazione, concorrenza e sistema fiscale che funziona ma articolato in modo da favorire la distribuzione del reddito senza intaccare gli incentivi a produrre. Mi auguro - ha aggiunto - che da sinistra che per vocazione storica guarda con particolare attenzione a queste dinamiche, ci sia questa evoluzione".

- Destra e sinistra non sono più punti di riferimento

- PRONTO SE RESPONSABILITA' AFFIDATE DA PARLAMENTO

- "Mia agenda aperta a chi ci sta"

"Oltre a tutto cio' che e' stato iniziato dal nostro governo, sulla giustizia occorre un rafforzamento della disciplina del falso in bilancio, un ampliamento della disciplina del voto di scambio, un trattamento della materia della prescrizione, una disciplina sulle intercettazioni e una piu' robusta disciplina sulla prevenzione del conflitto di interessi".
Mario Monti 8Guarda la gallery



Doppia citazione per Alcide De Gasperi. Il presidente del Consiglio dimissionario cita infatti la frase della Conferenza di Parigi del '46 ("prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, e' contro di me") e l'altrettanto celebre aforisma secondo il quale "un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista alle prossime generazioni"

Quanto accaduto nei giorni scorsi al Senato in materia di riforma forense "e' illuminante, ahimé. E' un caso che riteniamo talmente antitetico ad ogni operazione di liberalizzazione e apertura alla concorrenza, che e' la migliore leva per l'equita' e la crescita".

"Il piu' grande costo della politica non e' tanto quello di festini, irriguardosi di ogni dignita', e che determinano lo screditamento della politica quando c'e' invece bisogno del suo rafforzamento, ma le decisioni non prese o quelle prese per interessi di breve periodo".

"Io credo che siano meglio leggi 'ad nationem' che 'ad personam'", dice Mario Monti parlando degli scontri sul comparto giustizia dove, rileva, "abbiamo avuto blocchi non proprio da sinistra".

- La riforma del lavoro e' stata frenata da una componente sindacale, che trova "difficile evolvere". Riferimento alla Cgil.

"Uno dei miei ministri e' diventato ancora piu' famoso proprio a questo tavolo, quella sera del 4 dicembre". Quando Mario Monti parla della riforma del mercato del lavoro evoca le lacrime di Elsa Fornero, nel corso di quella conferenza stampa sui "sacrifici" tenuta un anno fa proprio nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dove oggi si tiene la tradizionale conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio.

- "Se un ministro una volta disse che non tutti gli italiani sono cretini oggi dico che quasi tutti italiani si rendono conto di cio' che viene proposto". Mario Monti non nomina Silvio Berlusconi ma e' facile capire a chi si rivolga quando dice "come si fa a pensare che dopo interventi cosi' pesanti su pensioni, tasse, rinuncia al trattamento economico in settori nevralgici, che la crescita derivasse da questo?". "Immagino - riprende allora - che presto altre conferenze stampa saranno inondate da grafici con una visione gelidamente simultanea di fenomeni economici che daranno la percezione dei fallimenti, peraltro dichiarati, del governo rispetto a 12 mesi fa e vi sara' anche detto che se oggi lo spread e' meta' del 9 novembre cio' e' dovuto per niente alla politica economica italiana ma alle scelte della Bce, dimenticando alcune cose".

Quando si e' iniziato a parlare di Agenda Monti "un consenso piuttosto ampio e' sembrato emergere. Questo ha consentito di spostare il dibattito politico sui contentuti. Abbiamo lavorato in modo piu' sistematico, ed e' stata presa la coscienza che esisteva una agenda Monti". Questa si chiama "Cambiare l'Italia, riformare l'Europa, impegno per un'agenda comune". Si tratta, ha spiegato Monti, di un "primo contributo per una riflessione aperta. Ne segnalo qualche tratto che ne definisce la fisionomia". Sostanzialmente uno: "Non distruggere cio' che e' stato fatto con il sacrificio di tutti. Non sara' sfuggito il forte richiamo del Capo dello Stato alle Alte cariche a no sprecare il lavoro svolto". Invece "per dissiparlo ci sono due modi ultrasicuri". Il primo e' "sottrarsi come singolo paese alle linee guida dell'Europa". Al contrario, occorre "lavorare con pazienza all'interno del paese per presentare al tavolo internazionale un paese sempre piu' credibile". Perche' "a battare i pugni ci si fa male". Il secondo "promettere di togliere l'Imu e di ridurre altre tasse. E reintrodurre il concetto che pagare le tasse e' lasciare che lo Stato ti metta le mani in tasca"

- Italia si sta auto-distruggendo per la bassa natalità

"Senza credibilita' del Paese, alle pacche sulle spalle segue il risolino e segue l'inazione e alla fine la presa ancora meno in considerazione delle esigenze italiane". Sono trasparenti i riferimenti a Berlusconi nelle parole di Monti che subito dopo aggiunge che "presentarsi alle elezioni con una volonta' unilaterale di cambiare le cose dopo le elezioni non contribuisce a un quadro piu' favorevole".

- "Se si toglie l'Imu poi tornerà doppia"

- Sara' presto sul web "su un sito apposito" quella che Mario Monti chiama agenda per un impegno comune, un documento programmatico "per non dissipare il lavoro svolto".

"Esprimo una parola di gratitudine e di sbigottimento nei confronti di Berlusconi. Talora pero' faccio fatica a seguire la linearita' del suo pensiero quando si tratta dell'apprezzamento o del non apprezzamento dell'attivita' del governo. Ieri Berlusconi l'ha definita un disastro, nei giorni prima ho letto dichiarazioni invece lusinghiere. Rimane un quadro di comprensione mentale che a me sfugge e che non poteva costituire base per l'accettazione di una proposta peraltro generosa come quella di prendere la leadership dei moderati".

"Il nostro governo dal primo all'ultimo giorno e' stato ispirato all'imparzialita', nell'interesse del Paese, nei confronti di ciascuna delle tre parti protagonsite ed e' ancora piu' grave ritenere che il governo si sia piegato verso una delle parti, il pd, che non il giudizio sulla cattiva qualita' del suo lavoro".

- "Per noi le parole pesano, quelle in Parlamento pesano ancor piu'. Ne deve essere cosciente chi le pronuncia e chi le ascolta. Credo che nessuno potesse interpretare le dichiarazioni del segretario Alfano" se non come una sostanziale sfiducia "e mi sono quindi recato al Capo dello Stato per trarne le conseguenze".

"Non abbiamo voluto continuare un giorno di piu' anche perche' non avrei voluto si creasse equivoco: non avevamo chiesto noi di governare non e' stato un favore a noi dare numerose fiducie al governo. Se si ritiene che si sia governato male - prosegue - non avrebbe avuto alcun senso continuare a governare. Le espressioni dell'onorevole Alfano si condensano in un giudizio politico pesante, per la negativita' sul 'governo che ha peggiorato le cose' e non entro nel merito, ma e' un giudizio molto severo, e per l'asserzione di cedevolezza verso una delle parti, e questo lo respingo in modo netto"

- Grato alle forze politiche, ai segretari Alfano-Bersani-Casini. Rapporto personale franco, schietto. Lavorando per il bene del Paese"

- "Ringrazio il Capo dello Stato è stata una sua intuizione all'origine di questo governo. Lo ringrazio personalmente e vivamente"

- "Gli italiani possono ora essere cittadini d'Europa a testa alta: siamo usciti da questa pericolosa strettoia senza seguire la via apparentemente facile di aiuti finanziari europei, via che ci veniva suggerita nei primi mesi del nostro Governo".

- "Sono sempre stato convinto che l'Italia avesse in se' tutte le risorse per farcela da sola e cosi' e' avvenuto. Guardando al destino dei Paesi che non ce l'hanno fatta sono convinto che quella che abbiamo seguito e' stata la strada giusta".

"Mi ero presentato qui il 4 dicembre 2011, a pochi giorni dall'insediamento, e vi avevamo illustrato i provvedimenti del Cdm quella domenica, con il quadro periglioso della situazione economico-finanziaria del Paese e gli indirizzi lungo i quali avremmo cercato di far superare l'emergenza".

- "Oggi e' facile dimenticare, e forse da un punto di vista umano e' anche bene che ci si dimentichi della drammaticita' di quei momenti".

"Posso oggi rivelare che nelle mie prime uscite europee come presidente del Consigli italiano, verso la fine di novembre, mi sono trovato in una situazione che mi ha fatto venire in mente le parole di De Gasperi alla Conferenza di Parigi del '46", visto che verso il nostro Paese era "forse a torto cosi' profonda la diffidenza". Resta il fatto che "in un anno, con il concorso delle forze politiche e del Parlamento quell'emergenza e' stata superata".

MONTI PRE CONFERENZA: QUALCOSA MI DICE DI NON RICANDIDARMI -

"Non lo so ancora. Ma dentro di me qualcosa mi dice di no", e' la risposta che Mario Monti da' nel colloquio con Eugenio Scalfari, su Repubblica, quando il fondatore del quotidiano romano gli chiede se scendera' in politica

"Per la sesta volta? Dopo aver visto quali danni ha fatto all'economia italiana e alla credibilita' del Paese?". Il premier risponde cosi' sulla nuova ricandidatura di Silvio Berlusconi. E spiega che tiene a favorire il rafforzamento del centro, spiega tra l'altro, "per fare muro e limitare il riafflusso alla destra populista".


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