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MessaggioInviato: 19/03/2014, 19:55 
Nel 2012, una grande tempesta solare ha colpito lo spazio interplanetario del Sistema Solare. I fisici hanno raccolto moltissimi dati ma non riuscivano a venire a capo di come questa tempesta sia nata e sia arrivata a questa portata. Successive analisi hanno portato alla scoperta di importanti dettagli che mostrano come tre diverse espulsioni di massa coronale sono finite per collidere e creare una nuova più grande tempesta. La prima ha lasciato il Sole il 19 Luglio, e le altre due circa 4 giorni dopo, a 15 minuti di distanza l'una dall'altra. Se questa tempesta fosse stata diretta verso la Terra, avremmo subito la più spaventosa tempesta geomagnetica dall'inizio dell'era spaziale. Un simile evento potrebbe mettere in ginocchio molte reti elettriche e satelliti di comunicazione.



Fortunatamente, quando infine queste nubi sono arrivate anche nelle regioni del campo magnetico terrestre, avevano l'intensità di normali espulsioni di massa coronale. Ma c'è una importantissima lezione da imparare da tutto questo. La pubblicazione di Ying Liu, fisico del NSSC (National Space Science Center), mostra come questa supertempesta è nata dalla collisione delle tre diverse tempeste e come ha raggiunto una velocità 5 volte quella delle normali tempeste e con una forza 10 volte maggiore.

Per studiare questi dettagli della nascita della super-tempesta, i ricercatori hanno usato le immagini raccolte dalla sonda STEREO-A, di cui potete vedere le riprese qui sopra. Hanno scoperto che la velocità più alta delle due tempeste successive, era dovuta al fatto che la prima ha "pulito la strada" davanti a loro, liberando momentaneamente lo spazio da altre particelle cariche. La grande forza invece è dovuta al fatto che l'interazione tra di loro è avvenuta vicino al Sole, e quindi non avevano la possibilità ancora di espandersi e rarefarsi.

In futuro, questo studio potrà permetterci di scoprire in anticipo i segni di simili tempeste, mettendoci al riparo da eventuali danni.

http://www.nature.com/news/solar-erupti ... ms-1.14898

http://www.link2universe.net/2014-03-19 ... -tempesta/


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http://www.link2universe.net/2014-04-04 ... -eruzioni/


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La nube di particelle rilasciata non era diretta verso la Terra.

http://sdo.gsfc.nasa.gov/gallery/main/item/505


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Vista dettagliata di un brillamento solare di classe X1, osservato il 29 Marzo 2014 dallo strumento IRIS. Credit: NASA/IRIS/SDO/Goddard Space Flight Center

I brillamenti solari sono i fenomeni più energetici ed estremi nel nostro sistema solare, ma ancora conosciamo poco di cosa esattamente li crea e come. Un grande passo avanti avviene in questi anni però grazie alla potenza del Solar Dynamics Observatory, della NASA. Recentemente, uno dei suoi strumenti, chiamato IRIS (Interface Region Imaging Spectrograph) ha raccolto la più dettagliata osservazione mai ottenuta della nascita e rilascio di un brillamento particolarmente potente, di classe X1.



Oltre che con gli strumenti del SDO, gli scienziati hanno osservato il brillamento anche con lo strumento RHESSI (Reuven Ramaty High Energy Solar Spectroscopic Imager), il telescopio spaziale Hinode, della JAXA e NASA, ed il Dunn Solar Telescope, del National Solar Telescope, in New Mexico. Ognuno di questi ha strumenti specifici progettati per osservare il Sole ad una particolare lunghezza d'onda. Insieme possono mostrarci diverse facce dello stesso evento, per avere una comprensione migliore dell'evento.

http://sdoisgo.blogspot.it/2014/03/x-1- ... ronal.html

http://www.link2universe.net/2014-05-07 ... to-solare/


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Magnifica eruzione solare ripresa dal Solar Dynamics Observatory della NASA.

Questo enorme espulsione di massa coronale ha rilasciato una nube di particelle accelerate nello spazio. Quando simili nubi colpiscono la Terra, interagendo con il nostro campo magnetico, producono le spettacolari aurore che possiamo vedere nelle latitudini più alte.

https://it-it.facebook.com/photo.php?fb ... =1&theater


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Straordinaria ripresa della superficie solare in ingrandimento: la zona osservata è quella vicina ad una macchia solare (in nero), in H-alpha (alla lunghezza d'onda di 656,3 nm). In particolare possiamo osservare le spicole (striature più scure), getti di particelle di circa 500-1000 km, che si muovono alla velocità di circa 20-50 km al secondo. Le macchie solari sono regioni più "fredde" della fotosfera (approssimativamente 3000 K, contro i 5700 della superficie), e dotate di intensissima attività magnetica. Credit immagine: Oddbjorn Engvold, Jun Elin Wiik, Luc Rouppe van der Voort

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MessaggioInviato: 19/06/2014, 19:54 
[:107] Affascinanti!



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 10/07/2014, 19:34 
Astronomia: osservati i segreti del Sole irrequietoe


Sole-eruzioneI brillamenti del Sole stanno perdendo piano piano il loro mistero. A svelarlo e’ l’incrocio dei dati di tre sonde della Nasa: la Messenger, che dal marzo del 2011 orbita intorno a Mercurio a soli 45 milioni di chilometri dal Sole, e le due sonde Stereo A e B che sono state lanciate nel 2006 e che, essendo in coppia, possono studiare la nostra stella in maniera tridimensionale. I risultati della ricerca, coordinata da David Lawrence dell’Universita’ Johns Hopkins nel Maryland, sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Geophysical Research. “Per comprendere i fenomeni del Sole, distante circa 150 milioni di chilometri, – dice Lawrence – osserviamo attentamente le differenti particelle che emette durante i brillamenti chiamati ‘flare’. Fotoni, elettroni, protoni, neutroni, e raggi gamma si riversano nello spazio e noi cerchiamo di raccogliere il maggior numero di informazioni. Questi dati pero’ sono falsati dall’incontro tra queste particelle e i campi magnetici solare e terrestre”. sole1Mentre quasi tutte le particelle si incanalano lungo le linee di questi campi, solo i neutroni, che ‘vivono’ circa 15 minuti, non subiscono questo effetto e viaggiano in linea retta trasportando informazioni sui processi con i quali vengono espulsi e accelerati dai flare. La distanza che percorrono quindi dipende dalla velocita’ di espulsione. Per questo motivo i neutroni piu’ lenti non sono registrati dai satelliti in orbita terrestre. I ricercatori hanno esaminato quindi i dati raccolti dalle tre sonde durante un brillamento che ha espulso nello spazio un getto di particelle molto intenso avvenuto, nel giugno del 2011, nella parte opposta del Sole rispetto alla Terra. I dati hanno mostrato un aumento del numero di neutroni nell’orbita di Mercurio diverse ore prima che l’onda di particelle raggiungesse la sonda. Per i ricercatori i neutroni sono il frutto degli urti tra particelle espulse e la parte inferiore dell’atmosfera Solare. Il lavoro combinato delle sonde, secondo la Nasa, potra’ dare altre risposte su come le particelle vengono accelerate durante i flare solari.

http://www.meteoweb.eu/2014/07/astronom ... to/298583/


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MessaggioInviato: 30/07/2014, 20:24 
Un filamento magnetico sul Sole: probabile sviluppo di un flare Hyder

filamentoIl più grande segno scuro presente nell’atmosfera del Sole non è una regione attiva, ma un filamento magnetico lungo ben 100.000 chilometri da un capo all’altro, facilmente osservabile anche con piccoli telescopi ben schermati. Non è chiaro quanto questa formazione durerà, ma come di consueto, potrebbe schiantarsi sulla superficie stellare e produrre un flare Hyder. L’immagine allegata all’articolo è stata scattata dall’astrofotografo Jack Newton dall’Osservatorio di Osoyoos, nella Columbia Britannica, e mostra l’unica formazione in grado attualmente di produrre brillamenti. La struttura, che segue un periodo di quiete solare, è tenuta in alto dagli intensi campi magnetici del Sole. I previsori della NOAA stimano una probabilità del 25% di flare di classe M e un non trascurabile 5% di probabilità di brillamenti di classe X nelle prossime 24 ore.

filament_hyderI FLARE HYDER – I flare o brillamenti, sono una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera del Sole (ma di una stella in genere), con un’energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche. Sono osservati generalmente dalla Terra utilizzando filtri a banda stretta, tipicamente con una larghezza della banda inferiore a 0,1 nm, e spesso centrati sulla lunghezza d’onda di 656,3 nm. La maggior parte dei flare si verifica intorno a regioni attive associate a gruppi di macchie solari, tuttavia, di tanto in tanto, questi fenomeni si osservano ben lontani da un gruppo organizzato di macchie, invariabilmente associati all’improvvisa scomparsa di un grande filamento scuro solare: gli Hyder Flare. Nel 1938 Max Waldmeier scrisse un articolo in merito al fenomeno, ma fu lasciato a Charles Hyder la postulazione del meccanismo esatto di questi improvvisi bagliori. Dopo la tesi e il dottorato presso l’università del Colorado a Boulder nel 1964, Hyder pubblicò tre anni dopo due documenti nel secondo volume della rivista Solar Physics, dove ne discusse il meccanismo dettagliato. Il nome deriva quindi dallo scienziato nonostante esso non fu il primo ad osservarli. La comparsa di questi brillamenti possono variare da una serie di nodi luminosi su uno o entrambi i lati del filamento (o meglio, la posizione precedentemente occupata dal filamento), ad un bagliore singolo o doppio. Una caratteristica interessante dei brillamenti Hyder è che di solito si sviluppano o raggiungono la massima illuminazione molto più lentamente di quanto non facciano i flare più comuni associati alle regioni attive. I più grandi possono impiegare da 30 a 60 minuti per salire ad un picco di intensità, e durare anche per diverse ore. Sebbene possano raggiungere una vasta area, di solito hanno un’intensità relativamente bassa. Generalmente non sono associati con emissioni di particelle energetiche o con le tempeste geomagnetiche (il che implica che non può essere associata ad una espulsione di massa coronale). Nel Settembre 2000, tuttavia, una grande espulsione di massa coronale, associata ad un flare Hyder, fu osservata dal coronografo a bordo della sonda SOHO.


TEORIE IN COMPETIZIONE – Si pensa che la scomparsa improvvisa di un filamento sia dovuta ad una riconfigurazione del campo. In questo processo, il materiale filamentoso (gas refrigerante) viene accelerato nella corona. La maggior parte del materiale filamentoso, invece di soffrire di accelerazione e di espulsione, cade ai lati del crinale magnetico e interagisce con la materia più bassa cromosferica, producendo il flare. Di recente, tuttavia, il meccanismo è stato messo in discussione. Alcune persone (in particolare Zirin) hanno affermato che la riconfigurazione magnetica deve sempre produrre un’espulsione. I rispettivi ruoli dei brillamenti e delle espulsioni sono state anche oggetto di accesi dibattiti, e questo ha implicazioni per il meccanismo esatto dei flare Hyder. “Siamo certi di avere abbastanza prove per dimostrare che gli Hyder possono essere associati sia alle CME che alla produzione di particelle energetiche” sostiene il ricercatore. Per il momento, la questione del meccanismo di produzione di riacutizzazione appare irrisolto, e probabilmente sarà messo da parte fino a tempo determinato. Ci sono teorie in competizione, ma tutte tendono ad avere carenze rispetto alle corrispondenti evidenze osservative. Noi certamente crediamo che tutti dipendano dalla riconfigurazione dei campi magnetici come fonte di energia primaria, ma in ultima analisi, lo crediamo perché siamo in grado di concepire altre fonti di energia solare di grandezza sufficiente.

http://www.meteoweb.eu/2014/07/filament ... er/306124/


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MessaggioInviato: 30/07/2014, 21:26 
Il sole è stranamente tranquillo… e gli scienziati non sanno il perché!
La nostra stella è tornata improvvisamente tranquilla. Quasi troppo tranquilla. Poche settimane fa, la sua superficie era costellata di macchie solari, come ci si aspetterebbe quando ci si trova nel bel mezzo del “massimo solare”, il momento nel ciclo del sole di 11 anni quando il Sole è più attivo. Ma, ora, improvvisamente, le macchie solari sono quasi tutte scomparse, e nessuno sa il perchè.
Solo poche settimane fa, la superficie del nostro Sole era piena di macchie solari, aree scure che si estendono per migliaia di chilometri.

Si tratta di un fenomeno perfettamente normale, dato che il Sole si trova nel bel mezzo del picco nel suo ciclo undecennale, momento in cui l’attività solare è particolarmente vivace.

Eppure, grazie ad un’immagine ripresa giovedì scorso dal Solar Dynamics Observatory della NASA, i ricercatori si sono accorti che le macchie solari erano tutte scomparse. Il giorno dopo, una macchia solare solitaria faceva capolino sulla superficie del Sole, lasciando sconcertati gli scienziati che ancora non sanno dare una spiegazione a questo comportamento così tranquillo.

Come spiega il fisico solare Tony Phillips in un articolo pubblicato sul Los Angeles Times, si tratta di un’osservazione fuori da comune, confermando che stiamo assistendo al massimo solare più debole da oltre un secolo.

“È strano, ma non è super-strano”, dice Phillips. “Tutto ciò evidenzia che i fisici solari davvero non sanno cosa diavolo sta accadendo sul Sole. Questo evento, ci dice semplicemente che non sappiamo predire il comportamento del Sole”.

Le macchie solari sono interessanti per gli osservatori solari, dato che sono le regioni del sole da cui provengono alcuni fenomeni dell’attività solare, come i brillamenti e le espulsioni di massa coronale.

Esse sono causate da compi magnetici altamente energetici, lievemente più freddi rispetto alla superficie circostante del Sole, per questo ci appaiono scure. I brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale si verificano quando questi intensi campi magnetici rilasciano energia in modo molto esplosivo.
Alex Young, fisico solare al Goddard Space Flight Center, ha spiegato che è difficile dire cosa sia normale e cosa inusuale quando si tratta del Sole. “Abbiamo osservato il Sole in maniera dettagliata solo negli ultimi 50 anni”, spiega Young, “un periodo estremamente breve considerando che esiste da 4,5 miliardi di anni”.

Certamente, non è la prima volta che gli astronomi osservano il Sole in una insolita quiete. Tre anni fa, il 14 agosto 2011, il Sole fu visto completamente privo di macchie solari. E, come scrive Phillips sul suo blog, quell’anno risultò poi avere un’attività solare relativamente elevata. Quindi, anche in questo caso, potrebbe trattarsi solo di una “pausa temporanea”.
http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/ ... il-perche/


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MessaggioInviato: 08/08/2014, 13:52 
La domanda non è se, ma quando. Quando, cioè, si verificherà una tempesta solare in grado di interferire pesantemente con le infrastrutture di comunicazione ed energetiche della Terra. Ad affermarlo è Ashley Dale dell'Università di Bristol, membro di un gruppo internazionale di ricercatori che ha effettuato un'analisi di rischio sulle "super-tempeste solari" e sul loro potenziale impatto, e che ha firmato un articolo su “ Physics World”

Le tempeste solari sono causate da violente eruzioni sulla superficie del Sole durante le quali avvengono espulsioni di massa coronale (CME). Le CME sono gli eventi più energetici del nostro sistema solare e coinvolgono enormi bolle di plasma proiettate dalla superficie del Sole nello spazio, accompagnate da forti anomalie dei campi magnetici.


Se l'intensità della tempesta è tale da alterare fortemente il campo magnetico terrestre, “azzerandolo” sia pur temporaneamente, si potrebbero avere enormi picchi di correnti elettriche nel terreno e nelle linee di trasmissione aeree, con un effetto devastante non solo sui sistemi di comunicazione ma anche sugli impianti di generazione e distribuzione dell'energia elettrica, paralizzando servizi essenziali come i trasporti e la sanità. ] Se l'intensità della tempesta è tale da alterare fortemente il campo magnetico terrestre, “azzerandolo” sia pur temporaneamente, si potrebbero avere enormi picchi di correnti elettriche nel terreno e nelle linee di trasmissione aeree, con un effetto devastante non solo sui sistemi di comunicazione ma anche sugli impianti di generazione e distribuzione dell'energia elettrica, paralizzando servizi essenziali come i trasporti e la sanità.

"Senza energia, la gente avrebbe problemi anche a rifornire la propria auto nelle stazioni di servizio, a prelevare denaro dal bancomat e pagare on-line. Anche i sistemi idrici e fognari sarebbero colpiti, e questo significa che nelle aree urbanizzate si presenterebbero rapidamente emergenze sanitarie”, scrive Dale.

La più grande super-tempesta solare registrata è avvenuta nel 1859 ed è conosciuta come “evento Carrington”, dal nome dell'astronomo britannico Richard Carrington che aveva rilevato il massiccio brillamento solare che l'aveva preceduta. In quell'occasione fu liberata una quantità di energia equivalente a quella che sarebbe stata liberata da 10 miliardi di bombe di Hiroshima esplose contemporaneamente, ma senza che ciò provocasse seri problemi dato che al tempo l'unica infrastruttura sensibile era rappresentata dai meno di 200.000 chilometri di linee telegrafiche. Ma oggi le cose oggi potrebbero andare molto diversamente.

Considerato che si stima che in media si verifichi un evento Carrington ogni 150 anni, la probabilità che avvenga nel corso del prossimo decennio è pari al 12 per cento. Per questo, avverte Dale, sarebbe bene che le autorità nazionali e internazionali adottassero serie misure per attenuare l'impatto di un simile evento.

Alcuni ricercatori hanno proposto la messa in orbita di una serie di satelliti per un più attento monitoraggio dell'attività solare, che potrebbe rilevare segnali premonitori di un evento Carrington con una settimana di anticipo, un tempo sufficiente per disattivare temporaneamente in modo programmato le infrastrutture più sensibili, riorientare i satelliti per cercare di proteggerli ed evitare il caos aereo. Secondo Dale, sarebbe comunque più sicuro riprogettare e sostituire i satelliti attualmente in uso, così da renderli meno sensibili agli improvvisi sbalzi di radiazioni dovuto alle tempeste solari.

http://www.lescienze.it/news/2014/08/04 ... 08-08-2014


Ultima modifica di ubatuba il 08/08/2014, 13:55, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 21/08/2014, 18:25 
Il Sole continua il suo nuovo momento di grande attività e qui vediamo una nuova ripresa fatta dal Solar Dynamics Observatory, della NASA, che mostra un gruppo di archi di plasma sollevati sopra regioni attive, proprio mentre iniziano a entrare in vista. Una di queste sta rilasciando una piccola espulsione coronale di massa.

Queste espulsioni sono rilasci di enormi quantità di particelle cariche sollevate grazie ai campi magnetici locali intorno alle regioni attive. Quando questi campi si arrangiano in conformazioni diverse, il plasma accumulato può essere rilasciato nell'arco di pochissimo tempo. Il video che potete vedere sotto mostra il movimento degli archi e come uno si spezza.



Il video mostra un periodo di circa 8 ore, ripreso tra il 12 ed il 13 Agosto. Questo nuovo momento di attività è particolarmente interessante per gli scienziati perché è arrivato quasi a sorpresa, quando il picco principale sembrava ormai alle spalle.

http://sdo.gsfc.nasa.gov/gallery/potw/item/544

http://www.link2universe.net/2014-08-21 ... -sul-sole/


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MessaggioInviato: 11/09/2014, 12:58 
Potente esplosione solare diretta verso la Terra


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Un brillamento solare(flare in inglese) di classe X1.6 è avvenuto nel pomeriggio di ieri 10 settembre. L’eruzione è stata scatenata dalla regione solare denominata AR 2158. L’evento è iniziato alle 17:21 del 10 settembre 2014,ed ha raggiunto il suo massimo alle 17:45 per poi concludersi alle 18:20.
A seguito dell'esposione una grossa quantita' di materia solare e' stata esplusa dalla superficie.Le previsioni parlano di una CME (esplulsione di massa coronale solare),parte di questa raggiungera' la Terra dopo la mezzanotte dell'11 settembre.Secondo le previsioni c'e' l'80% di possibilita' che nelle prossime 12/24ore possa scatenarsi una tempesta geomagnetica sulla Terra.Restate collegati per aggiornamenti...
http://spaceweather.com/
http://terrarealtime.blogspot.it/2014/0 ... verso.html


Ultima modifica di nemesis-gt il 11/09/2014, 13:09, modificato 1 volta in totale.

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La tempesta ci sarà domani: http://www.diregiovani.it/rubriche/scientificamente/33408-nasa-allarme-tempesta-solare-classe-x1.dg: possibili blackout elettrici e tilt del gps.

E c'è chi sostiene che è tutto nella norma. E' un pezzo che il sole fa le bizze.

(copiato da qui: http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=17158)


Ultima modifica di Aztlan il 12/09/2014, 18:59, modificato 1 volta in totale.


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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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Già oggi ad esempio la Wind mi ha fato un sacco di problemi cadeva la linea in continuazione; coincidenza?



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