Immagine del Solar Dynamics Observatory che mostra i cosiddetti "coronal holes", regioni della corona solare a temperatura e densità minore. Credit: NASA/SDOImmagine del Solar Dynamics Observatory che mostra i cosiddetti "coronal holes", regioni della corona solare a temperatura e densità minore. Credit: NASA/SDO
In questa ripresa del Sole, avvenuta il 16 marzo 2015 (pochissimi giorni fa!) da parte del Solar Dynamics Observatory sono ben visibili due grandi aree scure, conosciute come “buchi coronali”. Ma non c'è nulla da temere, il Sole NON si sta spegnendo (come purtroppo è stato detto qualche giorno fa dallo Huffington Post).
In realtà, i “coronal holes” (letteralmente buchi coronali) sono regioni ad una temperatura ed ad una densità più bassa rispetto alle zone circostanti, e sono situate nella parte più esterna dell'atmosfera del nostro Sole, denominata corona solare: per questo motivo non sono esattamente assimilabili alle macchie solari, fenomeno simile ma generato nella fotosfera (che possiamo considerare la “superficie” del Sole – anche se una vera e propria superficie non esiste, in quanto trattasi di una palla di gas). Ma i coronal holes possono anche essere una sorgente di vento solare con cui avviluppa la Terra con particelle accelerate.
Il campo magnetico di queste zone è particolarmente variabile: si estende nello spazio per lunghezze molto elevate per poi ritirarsi improvvisamente verso la superficie del Sole: l'effetto di questo avanti-indietro è visibile soprattutto in regioni diverse da quelle dei buchi coronali sotto forma di archi di materia.
Ma perché sono più scuri? Generalmente la corona solare è visibile (quando non con strumenti appositi), solamente durante le eclissi, poiché, essendo molto meno densa della superficie (di un fattore pari a 10-12) genera soltanto un milionesimo della luce visibile. Tuttavia, essendo molto più calda della fotosfera, quando si verifica la presenza di una zona ad una temperatura relativamente più bassa essa appare molto meno luminosa rispetto al resto dell'atmosfera, risultando per l'appunto scura.
Dei due buchi coronali ripresi nell'immagine di SDO, il più grande, che ricopre il 6-8% della superficie totale del Sole, è situato nei pressi del polo sud ed uno tra i più grandi buchi polari mai osservati negli ultimi decenni; il più piccolo, collocato al polo opposto, è più stretto ed allungato e copre circa 6,12 miliardi di km – circa 0,16% della superficie solare.
Giulia Murtas
http://www.link2universe.net/2015-03-20 ... r-il-sole/