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MessaggioInviato: 15/04/2012, 16:33 
Maurizio Crozza è l’attore di “Forrest Bossi”. Al 105 Stadium grande successo per lo spettacolo del comico genovese. “Noi della Lega avevamo il sogno di sconfiggere Roma ladrona”. E l’avete sconfitta? “Diciamo che al momento vince lei”

VIDEO
http://www.informarexresistere.fr/2012/ ... z1s7TNWmJz

Davvero esilarante..... [:)]



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 16/04/2012, 12:30 
Forse ce lo siamo dimenticati, ma fino a pochi mesi tanti dicevano che l'Italia era ridotta ormai a Repubblica delle Banane. Qualcun altro scherzava storpiando in "Bandane". Cosa si diceva di Craxi poi... E prima ancora, quando moriva Mattei, o mettevano le bombe (come sempre impunemente) in banche, treni, stazioni, questure e piazze? E quando si organizzavano, dall'estero colpi di stato, evitati perchè questo fantomatico estero ci ripensava? Cavolo, voglio dire, non serve neanche parlare di Borghese, Rosa dei Venti e Gladio, basterebbe dire "P2".

Quindi, delle due l'una: o in Italia una vera democrazia non c'è mai stata, oppure si resta troppo sul pezzo e si tende ad esagerare dimenticandosi della storia anche recente.

Ma anche ammettendo che Monti sia il "risolutore", non è possibile fare finta che venga dal nulla. Monti è il risultato di anni e anni in cui la politica è stata, col consenso degli italiani, bastonata facendo finta che servisse solo quel "ragioniere" che invocava pure L'Uomo Qualunque. Se la democrazia è franata, quindi, la frana è cominciata a monte (decenni fa) e ora, a valle, il problema non può più essere di allargare le braccia e provare a fermarla.

Io penso che la teoria cospirazionista sia una balla pericolosa: basta vedere chi porta avanti questa idea. Come tutte le leggende metropolitane, pesca dalla realtà per avere verosimiglianza. La realtà da cui pesca è che il mondo è globalizzato, il nemico quindi è invisibile (un cartaginese lo vedevi e con una spadata lo ammazzavi, lo spread no) e, sì, la democrazia è in crisi, perchè non è "globalizzata" ma è ancora "nazionale" e mentre l'economia cambia il mondo in poche ore di borsa la politica ci mette mesi per prendere decisioni meno importanti.

Per cui: c'è gente che si incontra "in segreto" (anche se tutti san no chi ci va, dove e quando)? Complotto. Mi domando se anche il vertice di Yalta fosse quindi "complotto". Vertice segreto, ristretto e dai contenuti segreti. Oppure: le oligarchie europee impongono governi senza legittimazione popolare. Una giunta fatta cadere per mafia e sostituita da un commissario prefettizio cos'è, dunque?

Guarda, esempi bislacchi a parte, quello che mi irrita molto è vedere che si ha una teoria e la si voglia confermare lasciando perdere i dati negativi e tenendo per buoni solo quelli confermativi. Per questo mi secca il "credere alle favole", perchè lo dici tu che la tua idea è "vera", quando in realtà hai solo mezze verità. Come me, del resto, ma quello che propone una nuova teoria sei tu, e tuo è il compito di trovare prove.

La democrazia è in crisi? Certo, da mo', però, non solo da quando c'è Monti. La politica è in crisi? Da 20 anni, in Italia. La politica non può fare nulla? Anche quando De Gasperi cacciò i comunisti dal Governo obbedendo a un ordine americano la politica non poteva fare nulla. La politica è serva dei poteri economici? Non esattamente: la politica è emanazione di certi poteri economici. Quindi, alcuni partiti, e in Italia ormai alcuni politici, sono i corrispondenti di interessi economici. Ma quando non è stata così? Fin da Marx si sa che la scala di potere parte dall'economia. Chi ha il potere economico ha il potere politico, e di conseguenza quello sociale e culturale. Il punto casomai è: ci sono opposti interessi in conflitto?

Questa è bella, infatti. Prima c'era "padroni e operai". Ora cosa c'è? Mah. Non c'è più una netta distinzione partitica tra chi difende la classe dominante e chi invece gli "sfruttati". Però la classe dominante e gli sfruttati ci sono ancora... Ma il fatto che non ci siano più il partito ufficiale dei padroni e il partito ufficiale dei lavoratori (cioè, l'accusa che si fa è che la sinistra si è venduta ai padroni: accusa che facevano i brigatisti per giustificare i loro crimini, quindi anche qui starei attento a termini e toni) non vuol dire nulla. Anche perchè chi si propone di sostituire i vecchi partiti non è diverso, non è che si ponga come movimento degli sfruttati. In Italia c'è ancora una "destra" e una "sinistra"? Ma sì che ci sono, non facciamoci ingannare dalla pax tecnica. Scusa la tirata spicciola, ma serve: il PD voleva tassare i grandi patrimoni, se non lo si è fatto è perchè il PDL ha detto no. il PD non voleva riformare il lavoro così, se lo si è fatto è perchè il PDL ha detto no. Le liberalizzazioni il PD le voleva molto diverse, ed è stato il PDL a difendere farmacisti e avvocati. E sto parlando di partiti nel loro complesso, perchè come sempre, a destra e a sinistra, ci sono le eccezioni.

Tu dirai "bello il PD, non serve a nulla". Non ottiene nulla (e questo è il MIO problema!) proprio perchè c'è ancora la democrazia: se si voleva un PD forte (o qualsiasi altro partito), bastava non votare PDL nel 2008. Il PD non conta nulla perchè il popolo ha deciso così, il popolo ha deciso che Berlusconi fosse meglio (e voglio sentirlo dire da chi sostiene che "il popolo ha sempre ragione" per ricordare il referendum contro il finanziamento ai partiti). Il PD è minoranza: al Governo Monti bastano PDL e Terzo Polo, nel caso fosse necessario ricordarlo. E i motivi che hanno portato a sostenere Monti li ho già detti.

Tu dirai allora "ma se anche cambia la maggioranza, la possibilità di azione è sempre molto limitata". Verissimo. Che la politica non possa fare nulla contro "i fantasmi del complotto" non è vero, è vero che la politica "nazionale" non può fare nulla se non diventa "sovranazionale". In altre parole, è come essere l'unica provincia rossa in una regione nera. Ti faranno di tutto per far cadere l'unico bastione rosso. E tu da solo non farai mai nulla, perchè isolato. L'Italia da sola non conta nulla, in Europa, e solo se ci saranno contemporaneamente più governi importanti (Francia-Germania-Inghilterra-Italia-Spagna) dello stesso colore si potranno fare cambiamenti significativi. Ma non scambiamo questi problemi con la morte della politica.


Quanto alle soluzioni proposte, le trovo assolutamente sbagliate. Che ci piaccia o no, è l'economia che conta (ri-cito Marx), e l'economia non puoi rinazionalizzarla manco se preghi in turco. Dire di abbandonare l'Europa per tornare allo stato nazionale è tanto sbagliato quanto dire che il Nord può farcela meglio da solo. Non è tornando piccoli che si diventa grandi... Anche se mi fai la banca nazionalizzata, il mondo nonsarà cambiato, i giochi finanziari si faranno lo stesso, e la nostra nuova banca del popolo dovrà vivere nello stesso mondo marcio che c'è adesso. Quindi, quello che si vuole ottenere (evitare di finire sbranati dai giganti della finanza) lo si può ottenere solo escludendosi dalla finanza stessa: e questo si chiama AUTARCHIA. Ma i commerci saranno più vantaggiosi eccetera eccetera. E tu pensi che si possa fregare il mondo mandando a quel paese finanza e debito e poi commerciare liberamente? In un mondo che, lo dici tu, vive di guerre finanziarie e commerciali? E come saranno più vantaggiosi i commerci? Perchè dici che l'idea non è di stampare più moneta. No? E allora, a che serve tornare alla "sovranità monetaria nazionale" se non a gestire liberamente la svalutazione monetaria?

Quello che si prospetta, in base a queste idee, è autarchia, svalutazione, povertà quindi, e, se si volesse fare come da programma dei cosiddetti Indipendenti, pure dittatura, visto che si vuole la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. Per questo dico che chi parla di complotto lo fa non per evitarlo ma per imporlo.

Io la penso in maniera radicalmente opposta, in tutto. E anche questo dovrebbe farti capire che la politica non è morta. Io penso che lo Stato dovrebbe mantenere alti i consumi interni, creando debito e smettendola di tassare le fasce deboli (che sono anche quelle che consumano di più). Dovrebbe spendere in infrastrutture, pagare stipendi, assumere, e non licenziare. Caspita, i debiti li fai quando soldi non ne hai, e li paghi quando torni ad averne, non il contrario. La BCE così com'è non va, cambiamola. L'Europa va riformata. E avanti così. Io non mi chiudo nel mio piccolo orto alla Hobbit, pensando che il mondo là fuori non si accorga di noi. Tu dici che è impossibile? Per chi hai votato l'ultima volta? Per chi voleva un'Europa più forte e democratica o per chi invece pensa che l'Europa sia solo un insieme di governi nazionali? E per chi voterai la prossima volta? Qui sta il problema principale. La colpa non è del "complotto" se le cose vanno male, la colpa è di chi ha dato il potere alle persone sbagliate.


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MessaggioInviato: 16/04/2012, 13:48 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Io penso che la teoria cospirazionista sia una balla pericolosa: basta vedere chi porta avanti questa idea. Come tutte le leggende metropolitane, pesca dalla realtà per avere verosimiglianza.


Pazzesco…… [:)]

Cita:
Per cui: c'è gente che si incontra "in segreto" (anche se tutti san no chi ci va, dove e quando)? Complotto. Mi domando se anche il vertice di Yalta fosse quindi "complotto". Vertice segreto, ristretto e dai contenuti segreti. Oppure: le oligarchie europee impongono governi senza legittimazione popolare.


Continui a negare e a minimizzare il fenomeno. Scusami sezione…. Ma anche tu partecipi? Sai per caso quali siano i contenuti di simili incontri? Ci metteresti le mani sul fuoco? Io no… e a ragion veduta. I FATTI, ancora una volta, ci dicono che gli italiani, di quei tre personaggi + uno (il “liquidatore”), non si possono affatto fidare. Per una serie interminabile di motivi.

Cita:
Guarda, esempi bislacchi a parte, quello che mi irrita molto è vedere che si ha una teoria e la si voglia confermare lasciando perdere i dati negativi e tenendo per buoni solo quelli confermativi.


Quali sono questi dati negativi che verrebbero ignorati? Parliamone…

Cita:
La democrazia è in crisi? Certo, da mo', però, non solo da quando c'è Monti. La politica è in crisi? Da 20 anni, in Italia. La politica non può fare nulla? Anche quando De Gasperi cacciò i comunisti dal Governo obbedendo a un ordine americano la politica non poteva fare nulla. La politica è serva dei poteri economici? Non esattamente: la politica è emanazione di certi poteri economici. Quindi, alcuni partiti, e in Italia ormai alcuni politici, sono i corrispondenti di interessi economici. Ma quando non è stata così? Fin da Marx si sa che la scala di potere parte dall'economia. Chi ha il potere economico ha il potere politico, e di conseguenza quello sociale e culturale.


Siamo d’accordo. Ma il punto è che OGGI, siamo alla stretta finale. O forse vorresti farmi bere l’idea che le MANOVRE varate negli ultimi decenni (Maastricht, Lisbona, ESM, etc etc etc etc) siano qualcosa che possa essere anche solo vagamente paragonabile o che possano trovare un riscontro nel passato a cui fai riferimento? Su questo punto pretendo una risposta chiara.

Cita:
Quanto alle soluzioni proposte, le trovo assolutamente sbagliate. Che ci piaccia o no, è l'economia che conta (ri-cito Marx), e l'economia non puoi rinazionalizzarla manco se preghi in turco. Dire di abbandonare l'Europa per tornare allo stato nazionale è tanto sbagliato quanto dire che il Nord può farcela meglio da solo. Non è tornando piccoli che si diventa grandi... Anche se mi fai la banca nazionalizzata, il mondo nonsarà cambiato, i giochi finanziari si faranno lo stesso, e la nostra nuova banca del popolo dovrà vivere nello stesso mondo marcio che c'è adesso. Quindi, quello che si vuole ottenere (evitare di finire sbranati dai giganti della finanza) lo si può ottenere solo escludendosi dalla finanza stessa: e questo si chiama AUTARCHIA. Ma i commerci saranno più vantaggiosi eccetera eccetera. E tu pensi che si possa fregare il mondo mandando a quel paese finanza e debito e poi commerciare liberamente? In un mondo che, lo dici tu, vive di guerre finanziarie e commerciali? E come saranno più vantaggiosi i commerci?


Non saranno più vantaggiosi i commerci…. questo è chiaro. Come è chiaro che già oggi la situazione è assurda e che ci sarà comunque molto da tribolare. Tuttavia, e in questo senso hai l’esempio della Grecia che è altamente esemplificativo, pensi che la tua soluzione (cioè la “loro”, quella dell’Oligarchia europea) possa davvero salvarci? Tu non ti rendi conto, questa è la verità. Piuttosto dico solo che si può dare l’esempio, visto che siamo oggi considerati come l’ago della bilancia in Europa (in termini economici ovviamente) e visto che l’eventuale uscita dal DOMINIO ECONOMICO DEI GRANDI, potrebbe creare un effetto domino e una vera e propria rivoluzione culturale e politica per contagio.

Guarda solo che cosa sta per accadere con la questione “"sviluppo & crescita"”. Ma lo hai sentito Passera? Sì? Bene…… non ci sono soldi per attivare lo sviluppo. Parlano parlano, questi manipolatori, di stanziare 25 miliardi per le infrastrutture. Sì, e dove li prendono quei soldi, di grazia? Ma lo sai che solo al fondo europeo (ESM) verranno dati la bellezza di 125 miliardi di euro? Ma lo sai che lo STATO ITALIANO, mentre cerca di pressare gli imprenditori con tasse, aumenti e compagnia cantante, DEVE AL MONDO IMPRENDITORIALE (piccole e medie imprese, cioè il motore dell'Italia) circa 80 miliardi in servizi già erogati (2010/2011/2012), che quegli stessi imprenditori, chiudono perché non riescono a prendere i soldi e che, nei casi più estremi, quegli stessi imprenditori si stanno suicidando? Ma perché allora, prima di parlare di "sviluppo & crescita", non PAGANO I LORO DEBITI AI CITTADINI? Sezione… svegliamoci dal torpore, ti prego!

Cita:
Quello che si prospetta, in base a queste idee, è autarchia, svalutazione, povertà quindi, e, se si volesse fare come da programma dei cosiddetti Indipendenti, pure dittatura, visto che si vuole la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. Per questo dico che chi parla di complotto lo fa non per evitarlo ma per imporlo.


La dittatura è quella che ci stanno imponendo subdolamente gli altri. Quella che i tre + 1 (il “liquidatore”) stanno, consapevolmente o inconsapevolmente, attuando e trasformando IN LEGGE.

Cita:
Io la penso in maniera radicalmente opposta, in tutto. E anche questo dovrebbe farti capire che la politica non è morta. Io penso che lo Stato dovrebbe mantenere alti i consumi interni, creando debito e smettendola di tassare le fasce deboli (che sono anche quelle che consumano di più). Dovrebbe spendere in infrastrutture, pagare stipendi, assumere, e non licenziare. Caspita, i debiti li fai quando soldi non ne hai, e li paghi quando torni ad averne, non il contrario. La BCE così com'è non va, cambiamola. L'Europa va riformata. E avanti così. Io non mi chiudo nel mio piccolo orto alla Hobbit, pensando che il mondo là fuori non si accorga di noi. Tu dici che è impossibile? Per chi hai votato l'ultima volta? Per chi voleva un'Europa più forte e democratica o per chi invece pensa che l'Europa sia solo un insieme di governi nazionali? E per chi voterai la prossima volta? Qui sta il problema principale. La colpa non è del "complotto" se le cose vanno male, la colpa è di chi ha dato il potere alle persone sbagliate.


Ti sbagli…. La sovranità dello stato italiano è stata ceduta a terzi, a nostra insaputa, dai politici che hanno gestito la cosa pubblica negli utlimi 30 anni (http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=219743) e che stanno per essere spazzati via con un solo colpo di spugna. Sei liberissimo di credere che non ci sia nessun complotto, anche se i fatti mostrano il contrario esatto. Te lo ripeto ancora una volta: dai un’occhiata a questo video. E riferisci nel topic apposito. Se ne hai voglia….. (http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=221683)

Subito dopo, sempre se ne hai voglia, e visto che l'argomento è in topic, commentami pure questo:

Tratto da:
http://www.altrainformazione.it/wp/2012 ... in-italia/

Come dicevamo questo processo di progressiva espropriazione della democrazia è iniziato già da un bel pezzo e in questi ultimi mesi è stato solo apposto qualche nuovo tassello per arrivare a definitivo compimento. Gli emissari dei nuovi detentori del potere sovrano, Mario Monti (Goldman Sachs), Elsa Fornero (Banca Intesa), Corrado Passera (Banca Intesa), sono persone molto ricche, addestrate a dovere e foraggiate nel corso della loro carriera a forza di parcelle milionarie, a cui è stato chiesto solo un piccolo gesto di riconoscenza per mettere in pratica rapidamente ciò che i politici di professione stavano attuando con troppa lentezza.

Il parlamento stesso ormai è un’istituzione inutile, ridondante, poco efficiente perchè di fatto non ha più alcun potere decisionale e può solo vidimare a valle ciò che è stato stabilito a monte dai nuovi reggenti. Il parlamento verrà sfoltito (cosa giusta e sacrosanta, ma se la finalità è quella di delegittimare un fondamentale organo costituzionale del paese allora è sbagliata), i dipendenti pubblici dovranno adeguarsi alla mobilità e ai licenziamenti (come sta già accadendo in Grecia) e i funzionari pubblici avranno soltanto il compito di mettere timbri sulle concessioni da assegnare ai nuovi proprietari privati del patrimonio pubblico. Tutto qui, lo stato sarà solo un piazzista di beni pubblici e un semplice intermediario fra la manovalanza e i padroni. Dimenticativi quindi termini aulici come giustizia, uguaglianza, libertà, diritto costituzionale perché tutto ciò che è giusto ed equo lo decide soltanto il mercato in base a semplici calcoli di utilità e profitto.

Per avere un’idea di quali sono state le tappe più importanti e i nomi che hanno contribuito alla realizzazione del progetto di espropriazione della democrazia, teniamo sempre a mente queste date e questi eventi:

- 1979: l’Italia decide di entrare nello SME (Sistema Monetario Europeo) dove la lira non può più svalutarsi liberamente secondo le leggi del mercato e i flussi commerciali con l’estero, ma è costretta ad essere agganciata in una rigida banda di oscillazione (±6%) chiamata “serpente monetario” ad altre dieci monete europee. In questo modo la politica monetaria italiana viene condizionata e limitata dall’obbligo di mantenere la lira all’interno di questo stretto corridoio (Giulio Andreotti, presidente del consiglio, poi sostituito da Francesco Cossiga, Paolo Baffi, governatore della Banca d’Italia, travolto da un’inchiesta giudiziaria e costretto a dimettersi per lasciare la carica a Carlo Azeglio Ciampi)

- 1981: viene sancito il cosiddetto “divorzio” fra Banca d’Italia e il Ministero del Tesoro, perché la banca centrale non può più acquistare titoli di stato nelle aste primarie di collocamento come acquirente residuale per mantenere basso il rendimento dei titoli. Da quel momento l’Italia perde parte della sua sovranità monetaria, dato che mantiene ancora un conto di deposito presso la banca centrale con facoltà di scoperto ma può vendere i suoi titoli di stato soltanto alle banche commerciali. A causa dell’aumento incontrollato del rendimento e dell’interesse dei titoli, il debito pubblico comincia la sua cavalcata inarrestabile (Beniamino Andreatta, ministro delle finanze, Carlo Azeglio Ciampi, governatore di Banca d’Italia)

- 1990: Carlo Azeglio Ciampi decide di restringere la banda di oscillazione della lira rispetto alle altre monete europee dentro un corridoio più stretto del ±2,25%, iniziando una politica monetaria di contrazione della liquidità che favorì un ulteriore innalzamento dell’interesse sui titoli e del debito pubblico. Questa estrema rigidità di cambio della lira impedisce quei necessari e spontanei processi di aggiustamento e svalutazione della moneta nazionale che favoriscono la produttività e le esportazioni senza intaccare i salari dei lavoratori e i profitti delle imprese

- 1992: l’Italia aderisce al Trattato di Maastricht e la Banca d’Italia è costretta l’anno successivo a congelare il conto di deposito detenuto dallo stato, senza potere più concedere anticipazioni o scoperti di conto allo stato. Fine della sovranità monetaria. Lo spazio di manovra politica e democratica dello stato viene di fatto azzerato, perché uno stato che non può più spendere i suoi soldi per il benessere dei cittadini non ha più senso di esistere, il contratto sociale che prima rendeva a tutti conveniente l’aggregazione sotto un’unica nazione e l’osservanza di una costituzione non ha più alcun valore. La convivenza civile si baserà adesso su altre regole basate sulla libera concorrenza, la competitività, l’efficienza muscolare, la ricerca del profitto ad ogni costo, la subordinazione e ogni cittadino è solo, senza più diritti e tutele, a confrontarsi in questo immenso mercato degli schiavi

Nel grafico sotto, tratto dal giornale on-line Linkiesta, possiamo vedere che ad ogni tappa del processo di espropriazione e spoliazione della democrazia sia corrisposto un relativo incremento del debito pubblico italiano, che al contrario di quello che si crede non è dovuto tanto ad un eccesso di spesa pubblica ma a un aumento incontrollato degli interessi sul debito e a un sempre maggiore indebitamento con l’estero causato principalmente dalla rigidità del tasso di cambio della valuta nazionale.

Immagine

Come ho spesso già detto in questo blog, non c’è nessun complotto dietro il progetto anti-democratico in corso perché è tutto scritto a chiare lettere nelle nuove carte del potere (vedi Trattati di Funzionamento dell’Unione Europea) e solo le volontarie omissioni e reticenze di una certa classe politica dirigente e dei mezzi di informazione schierati con questo regime, hanno impedito ai cittadini di conoscere e capire cosa stava accadendo intorno a loro e come la nuova oligarchia stava eliminando ad uno ad uno gran parte dei loro precedenti diritti, primo fra tutti quello di appartenere ad uno stato democratico.

Molti penseranno che i politici verranno pure penalizzati prima o dopo in questo processo di esautorazione del loro potere, ma dimenticano invece i grandi vantaggi acquisiti dalla classe politica: saranno sempre di meno a spartirsi quel che rimane della torta e soprattutto non dovranno più impegnarsi nel duro e gravoso lavoro di governo di uno stato, perché tutto si reggerà da solo secondo le leggi del mercato e i politici dovranno soltanto avallare dietro lauti compensi gli ordini ricevuti da uno o dall’altro grande gruppo o settore industriale, secondo le consuete procedure di ingaggio delle consorterie, delle corporazioni, delle lobby.

Inoltre non bisogna neppure trascurare la circostanza che i politici e le classi dominanti potranno avere a disposizione una moneta forte come l’euro (che come sappiamo non ha più alcun legame con il territorio e il tessuto produttivo italiano, ma è una moneta straniera agganciata alla pari al marco tedesco), con la quale potranno fare acquisti liberi e sfrenati in tutto il mondo: ville in Florida, appartamenti a New York, rette universitarie per i figli ad Harvard e Yale. Se i politici venissero costretti da un’improbabile sommossa popolare ad abbandonare l’euro e a tornare alla lira, si ritroverebbero in mano, almeno per i primi anni, una moneta debole svalutata con la quale non potrebbero più permettersi molti vizi in giro per il mondo.

La ritrovata sovranità monetaria costringerebbe poi i politici a lavorare sul serio per rilanciare l’economia italiana e dare valore alla nuova moneta nazionale, tramite un costante apprezzamento sui mercati e un rilancio delle esportazioni: l’euro invece è per loro una moneta già pronta, si paga da sola, la forza la mettono i tedeschi, e i sacrifici e i costi per bilanciare questa forza assolutamente squilibrata rispetto alle potenzialità produttive italiane vengono pagati soltanto dai cittadini e dai lavoratori. Comodo no? Noi paghiamo le tasse, le privazioni, le umiliazioni, le assurde condizioni contrattuali e retributive per tenere in piedi questa mostruosità chiamata euro, mentre i nostri politici spendono e spandono in ogni dove con la loro bella moneta forte.

Pur essendo ampiamente complici, a volte però i politici rimangono spiazzati di fronte all’autorità di questo nuovo potere reggente e non capiscono di essere soltanto delle marionette, azionate da una macchina che è molto più grande di loro (qualcuno ricorda l’espressione smarrita di Berlusconi quando fu gentilmente cacciato via dal governo? Eppure lui credeva di essere uno tosto, uno potente). Sono molto interessanti a tal proposito le dichiarazioni di alcuni funzionari pubblici che dopo essere stati spodestati dalle loro cariche hanno cominciato a svelare certi retroscena del processo di espropriazione della democrazia (vedi per esempio il video sotto in cui Nino Galloni, funzionario del ministero delle finanze negli anni 80-90, spiega come Ciampi teneva sotto scacco i politici, in questo caso il segretario del partito comunista Enrico Berlinguer, per costringerli alla rinuncia della sovranità monetaria, oppure con quale prepotenza il cancelliere tedesco Kohl faceva pressioni su Andreotti per accelerare il processo di unificazione europea).

Oppure, basta leggere con attenzione il libro “La politica nel cuore” scritto da Paolo Cirino Pomicino, sotto lo pseudonimo di Geronimo, in cui il deputato ed ex-ministro democristiano rivela rammaricato come la politica abbia ormai ceduto il passo ad una nuova forza di potere costituta da un intreccio inestricabile di finanza-affari-informazione, che come dice lui stesso rappresenta “il nuovo grande potere che tenta di governare il paese senza averne la legittimità democratica". Questi politici che hanno attraversato il periodo d’oro della Prima e della Seconda Repubblica non possono considerarsi immuni da complicità e sono tutti colpevoli di non avere denunciato i fatti per tempo, tuttavia le loro testimonianze risultano molto utili per capire quale è stata la reale evoluzione dei fatti.

Riporto sotto un estratto del libro in cui Pomicino rivela le circostanze sciagurate che portarono l’allora governatore della Banca d’Italia Ciampi (sempre lui, il simpatico e rispettabile nonetto dipinto dalla stampa italiana, che invece è stato senza dubbio l’anima nera, l’uomo ombra chiave del grande Colpo di Stato Bianco alla democrazia) alla decisione di far rientrare la lira nella banda stretta di oscillazione di cambio:

“Pochi ricordano pero’ che a quell’epoca il debito pubblico era tutto interno. Quando si diceva che ogni italiano nasceva con venti milioni di lire di debito ci si dimenticava di aggiungere che aveva diciannove milioni di credito perchè’ i titoli di stato erano per il oltre il 90% nelle mani delle famiglie italiane. Insomma era il debito che non cedeva alcuna sovranita’ alla finanza internazionale e che avrebbe richiesto almeno dieci anni per ricondurlo entro limiti accettabili. Purtroppo nel 1990 una scelta scellerata di Carlo Azeglio Ciampi colloco’ la lira nella banda stretta di oscillazione del sistema monetario europeo. Quella decisione impose una politica monetaria di alti tassi d’interesse che scarico’ sul bilancio dello stato 20mila miliardi annui di maggior spesa, aumentando cosi’ il debito pubblico vertiginosamente e portando dritto alla svalutazione del settembre 1992 e alla fine del sistema monetario europeo. Era la tesi del vincolo esterno che avrebbe dovuto spingere il governo e parlamento a comportamenti piu’ virtuosi. In realta’ era solo l’alibi per mettere in ginocchio il paese e prepararlo alla stagione di tangentopoli”.

Ma, nonostante tutto, la frase che sentirete dire più spesso in questi giorni dai nuovi emissari del potere è “indietro non si torna”. Come avrete già notato, questo messaggio laconico e perentorio viene ossessivamente ripetuto da Monti, dalla Fornero, da Passera ogni volta che viene messo sul piatto della non trattativa un altro nuovo decreto coatto di espropriazione della democrazia e riduzione in schiavitù del popolo italiano (salva Italia, liberalizzazioni, riforma del lavoro, No TAV). Tuttavia questo autoritario avvertimento, quasi una minaccia, è soltanto una calcolata dimostrazione di forza che nasconde in realtà la più grande paura del nuovo potere: indietro si può tornare in qualsiasi momento, perché la storia non è un processo lineare ma spesso procede per cicli, emicicli e percorsi circolari. Non è scritto da nessuna parte che la storia debba continuare secondo le direttive imposte da loro, perchè il popolo, gli uomini, la storia stessa sono stati spesso capaci di cambiare più volte il corso degli eventi con la forza e con una buona dose di volontà e autodeterminazione.

Immaginate il re francese Luigi XVI che il 14 luglio del 1789 davanti al popolo inferocito che aveva iniziato la rivoluzione democratica con la presa della Bastiglia, si fosse affacciato dai balconi della reggia di Versailles per dire al popolo: “Indietro non si torna!”; nel vano tentativo di convincere i rivoltosi che la monarchia fosse la migliore forma di governo. Oppure sempre il buon vecchio Luigi XVI che inginocchiato davanti alla ghigliottina il 21 gennaio del 1793, rivolto al boia, avesse ancora sussurrato con un filo di voce: “Indietro non si torna…”. E invece si è tornato indietro, avanti, di lato a destra, di lato a sinistra, in alto, in basso, perché la storia ha questo tipo di evoluzione non razionalmente prevedibile e segue di pari passo quelle che sono la volontà, la determinazione, l’intelligenza, le energie e le forze messe in campo. E la gente, il popolo, i nostri antenati non avevano scelto a caso la democrazia come forma di governo, dato che è senza dubbio la modalità di convivenza in assoluto più civile, giusta, equa, solidale; quella stessa democrazia che oggi i nuovi adoratori della monarchia stanno cercando con l’inganno di defraudare ai loro discendenti.

Quindi i mandanti Monti, Fornero e compagnia bella che non senza riluttanza hanno dovuto assumersi il compito sgradevole di recidere gli ultimi legacci della democrazia italiana possono andare avanti quanto vogliono, ma devono aver ben chiaro che indietro si può tornare in qualsiasi momento. E’ difficile per carità, ma non impossibile. I cittadini, il popolo, i nuovi schiavi devono imparare soltanto a cambiare l’obiettivo delle loro rivendicazioni: non più solo lavoro, lavoro, lavoro, ma democrazia, democrazia, democrazia. Perché senza democrazia il lavoro non ha più senso, è pura sussistenza, mentre lavorare in una nazione democratica significa partecipare, equiparare i diritti, redistribuire le risorse e aprire la strada a quelli che verranno. Dalla democrazia discende il lavoro come naturale conseguenza, mentre dal lavoro fine a se stesso può derivare soltanto qualche nuova forma di schiavitù. E per riprendersi la democrazia rubata, la gente deve innanzitutto riprendersi la prima cosa che la nuova oligarchia europea ha scelto 10 anni fa di togliere al popolo: la moneta.

Non è un caso che i tecnocrati europei abbiano cominciato il loro percorso proprio imponendo una nuova moneta privata agli stati, perché solo in virtù di una piena sovranità monetaria e della proprietà pubblica della banca centrale uno stato può dirsi veramente democratico, mentre in mancanza non si va da nessuna parte e si apre inesorabilmente la strada a qualche nuova forma di dittatura. Gli oligarchi del nuovo ancient regime franco-prussiano avevano molto chiaro in mente quale fosse il loro primo obiettivo: prima ancora di scrivere gli articoli dei trattati europei, avevano già deciso che la moneta doveva essere privatizzata. Anzi quei trattati, dove sono stati descritti confusamente i principi di un’unificazione impossibile, sono stati inventati di sana pianta, con l’unico scopo di togliere le rispettive monete nazionali agli stati, perchè privato della sua moneta lo stato viene messo al muro, è inerme, è privo di qualsiasi capacità di reazione e può essere spogliato lentamente senza lasciare alcuna traccia.

Ma per capire ancora meglio quale legame stretto esista fra la democrazia e la sovranità monetaria, riporto di seguito per intero un articolo dell’economista Sergio Cesaratto, pubblicato qualche mese addietro sul sito Economia&Politica. Il professore Cesaratto è ordinario di economia politica pressò l’Università di Siena.

Link:
http://tempesta-perfetta.blogspot.it/20 ... ERFETTA%29



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MessaggioInviato: 16/04/2012, 14:45 
Non ci capiamo. Io sono d'accordo nel considerare la democrazia in crisi. In più, a differenza tua, la "contestualizzo", e vedo che la "democrazia sociale" nostra è sempre stata in pericolo (e qualunque democrazia sarà sempre in pericolo). Quello che contesto è che si vedono gli effetti, ma si trova la causa in quella che in realtà è la soluzione. La tua soluzione è invece la causa del problema.

Tu fai un pastone generalizzato quando parli di Europa. Tu citi i trattati come se fossero tutti uguali, ed è falso. L'Europa è tante cose, tu non distingui, perchè ti fa comodo a dimostrare quello che sostieni. Lo dico pure io che questa Europa non è quella giusta (nè quella preventivata alle origini: altro che piano alle fase finali!), ma oltre a questo bisogna domandarsi chi ha voluto deviare dal piano originale.

Se vuoi, ti posso indicare alcuni "colpevoli": De Gaulle, che temeva la perdita di sovranità nazionale (a proposito); Kohl (che non voleva perdere sovranità nazionale, a proposito), la Tatcher e Major (che non volevano perdere sovranità nazionale, a proposito). La difesa della sovranità nazionale è sempre stata il freno all'Europa e la causa di quello che abbiamo adesso (una unione di Governi, in cui comanda il Governo più forte). Esistono due idee di Europa, e tu continui, invece, a pensare che l'Europa sia una soltanto. Perchè non aboliscono il Consiglio e non mantengono solo Commissione e Parlamento? Perchè gli interessi che tu condanni (giustamente) si esprimono proprio nel Consiglio, dove basta che un governo "forte" assuma una posizione di freno antieuropeista per impedire l'unificazione corretta. Perchè non hanno costruito una banca centrale che facesse davvero da banca centrale europea? Stiamo sempre parlando di Maastricht: chi ha voluto che i compiti della BCE fossero limitati al solo controllo dei prezzi e dei tassi di interesse dovendoli per statuto mantenerli bassi anche se l'economia induce a fare l'opposto? Guarda che ci si è sbranati, per queste cose, e se ha vinto una precisa idea è stato perchè qualcuno (i popoli corrispondenti) lo hanno voluto, credendo che la prima cosa da fare fosse, appunto, la difesa della sovranità nazionale.


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MessaggioInviato: 16/04/2012, 15:07 
La popolazione europea, sulla questione "sovranità monetaria", non ha MAI avuto voce in capitolo. E non è affatto un caso. Tuttavia, i rappresentanti del popolo - vuoi per le pressioni, vuoi per incapacità, vuoi per opportunità personali - NON hanno mai difeso questo principio.

Certamente l'Europa che tu brami, cioè quella idealizzata (impropriamente) da Prodi, poteva avere un senso se non fosse stata (come è stata e come è oggi) GESTITA da poteri sovranazionali e transnazionali che operano al di fuori della Legge. In realtà, dietro l'idea meravigliosa di uno "stato unico" come l'Unione Europea, si cela infatti la volontà di dominare con "unici rappresentanti", aggiungo "NON eletti", l'intera popolazione europea.

Di conseguenza, un conto è ciò che sarebbe dovuto essere...
un altro è ciò che attualmente è ORA o che sarà DOMANI.



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MessaggioInviato: 16/04/2012, 16:35 
Già, i conti si fanno sempre con quello che si ha. Che il popolo non abbia avuto voce in capitolo e/o fosse all'oscuro però non sono d'accordo. Scusa se resto qua, ma Berlusconi, che quanto a rapporti con potere economico (con qualsivoglia potere, anzi) non era certo secondo a nessuno, è uno di quelli che ha sempre fatto campagna antieuropea. Come la Lega che chiedeva a parole l'Europa dei popoli, si è sempre opposto a questa Europa elitaria. Però mentre diceva una cosa nei fatti si comportava in maniera molto diversa (basta vedere cosa ha fatto Tremonti sulla possibilità di sforare il famoso 3% deficit/pil, o quale è stata la linea berlusconiana sulle riforme europee, sulla democraticizzazione degli organismi, su Schengen, sull'Euro, sulla BCE...)

Lo stato non unico, ma federale europeo doveva essere fondato su Parlamento eletto e commissione nominata dal parlamento. Quei pochi non eletti che governano (non eletti nel senso "europeo", perchè ripeto che la Merkel è stata votata dai tedeschi, sapendo benissimo cosa voleva e a cosa faceva riferimento, o se preferisci, che interessi rappresentava) ci sono proprio per le resistenze di quelli che non hanno voluto cedere potere in nome della sovranità nazionale. E' difendere la sovranità nazionale che porta a mantenere il sistema della maggioranza qualificata, per esempio.

Quindi, dico io, sono anni che ci vendono l'idea per cui l'unificazione europea è troppo complicata e di lungo periodo per essere gestita democraticamente come era previsto, e che "cedere sovranità" con questo meccanismo sarebbe negativo. E' una palese contraddizione: non si fa l'Europa vera perchè non cedono sovranità e non cedono sovranità, dicono, perchè non c'è l'Europa. Ma l'Europa l'hanno fatta loro a suon di compromessi per salvare proprio la sovranità nazionale. Cioè, per continuare a discutere in Consiglio tra primi ministri, e per far pesare non la loro legittimazione democratica, ma il loro peso economico. E' così che il potere economico fa il suo gioco non democratico, non attraverso la costruzione dell'Europa unita, ma attraverso questa Europa che non è unita. Dire che non serve l'Europa è sbagliato per me, tornare indietro negando il processo di unificazione è funzionale a questo piano non europeista (non democratico, se vuoi), non serve QUESTA Europa. L'Europa vera, invece, è l'unica strada per uscire da questa situazione.

Cosa vogliono questi "signori"? Paesi deboli economicamente che si possano controllare politicamente. Diventare più "piccoli" uscendo dall'Europa, significa da un lato lasciare l'Europa in mano a questi "signori" e dall'altro scegliere di diventare Paese "satellite". Avere il controllo della moneta serve solo a poter giocare con la svalutazione per essere competitivi (altra funzione non la vedo). Il che non è diverso dalla svalutazione (sociale) competitiva. Una moneta svalutata significa povertà: anche perchè non è che l'Euro "scompare". Magari torna il Marco? Ecco, ti ricordi cosa succedeva quando c'era il Marco forte e la liretta svalutata per mantenere la produzione? In una situazione, poi, come quella di adesso in cui la speculazione letteralmente "te se magna".

Il problema economico collegato a quello democratico è poi fuorviante. Cambierebbe qualcosa se Monti fosse votato dal popolo nel 2013? No, perchè è la politica economica di Monti ad essere sbagliata.

Quanto al fatto che certi interessi agiscano sopra la legge, gli stati, i popoli, sono d'accordo. Serve quindi una legge, uno stato e un popolo da mettere sopra questi interessi. Se questi poteri sono davvero così forti, quello che si prospetta (isolamento dal mondo "corrotto") mi fa venire in mente il Cile. Via le multinazionali straniere, via i "poteri forti" che ci colonizzano, nazionalizziamo le grandi industrie eccetera eccetera. Giusto? Eccome. Risultato? Pinochet. Se anche la teoria della nazionalizzazione delle banche fosse corretta (cosa di cui dubito), non si può prescindere dai risultati della sua messa in pratica. In ogni caso, penso io, qualsiasi azione di aperta rottura deve essere evitata, se è vero che ci sono poteri talmente forti da imporre governi a chiunque.


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MessaggioInviato: 16/04/2012, 18:46 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Che il popolo non abbia avuto voce in capitolo
e/o fosse all'oscuro però non sono d'accordo.


Senti qui.... TG1 Economia di oggi, su ESM,
pareggio di bilancio in costituzione.... e sul
mancato dibattito parlamentare.

Dal minuto 07:06:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... 5f27e.html




Nel frattempo...

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http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 93045.html



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MessaggioInviato: 16/04/2012, 19:55 
TTE, la democrazia "rappresentativa" non vuol dire che il "popolo" deve esprimere il suo parere su ogni provvedimento. Questa modifica sta seguendo tutte le procedure legali. Cosa volevi, un dibattito a reti unificate? Da Vespa? Quando mai viene fatta vera informazione su quello che viene presentato (e non sulle idee che i politici hanno su quello che viene presentato)? Guardi mai i lavori della Camera e del Senato? No? E ti credo, sono noiosissimi. Quanti pensi che possano seguire il lavoro della commissione - aula su temi del genere?

Sai per cosa ci si dovrebbe scandalizzare, invece? Per l'uso della fiducia e della decretazione d'urgenza. E non sono certo io che parla da anni di dover aggiornare la Costituzione formale alla costituzione sostanziale. Sono anni che si parla di deriva "esecutiva" della democrazia parlamentare, ma, chissà come mai, ci si scandalizza sempre per altre cose e in altri tempi...

Ma caspita, qua si parla di Lega, e la Lega è un partito che ha per principio fondamentale la secessione?! E nessuno che abbia mai detto niente?! Ci si scandalizza del "furto" ma quando si gridava allo scandalo vero (razzismo, populismo, minacce, violenze, volgarità) mi si diceva "folklore"? La democrazia in Italia è in fase pericolosa da molto più tempo, e fare una battaglia (giusta) contro la deriva autoritaria mi va benissimo, purchè non mi si presentino come soluzioni idee, modi e atteggiamenti identici a quelli che ci hanno portato a questo. Non so se mi spiego.


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MessaggioInviato: 17/04/2012, 01:24 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

TTE, la democrazia "rappresentativa" non vuol dire che il "popolo" deve esprimere il suo parere su ogni provvedimento.


Ogni provvedimento no. Hai ragione. Ma su QUESTO provvedimento direi proprio di sì. Stiamo parlando del "pareggio di bilancio" inserito nella Costituzione Italiana. E non di bau bau micio micio. Cioè di una regola restrittiva che possiamo paragonare - senza essere smentiti - ad una vera e propria "camicia di forza" per l'economia e per le condizioni di vita futura dei cittadini italiani.

Te lo ripeto ancora una volta: questo tuo modo di sminuire le cose o di volerle far passare come "normali", è davvero molto inquietante.

Cita:
Ma caspita, qua si parla di Lega, e la Lega è un partito che ha per principio fondamentale la secessione?! E nessuno che abbia mai detto niente?! Ci si scandalizza del "furto" ma quando si gridava allo scandalo vero (razzismo, populismo, minacce, violenze, volgarità) mi si diceva "folklore"? La democrazia in Italia è in fase pericolosa da molto più tempo, e fare una battaglia (giusta) contro la deriva autoritaria mi va benissimo, purchè non mi si presentino come soluzioni idee, modi e atteggiamenti identici a quelli che ci hanno portato a questo. Non so se mi spiego.


Personalmente, le "uscite" della Lega, mi hanno SEMPRE scandalizzato.
Quindi non venirlo a dire a me sezione.....




Cita:
Quanto alle soluzioni proposte, le trovo assolutamente sbagliate. Che ci piaccia o no, è l'economia che conta (ri-cito Marx), e l'economia non puoi rinazionalizzarla manco se preghi in turco. Dire di abbandonare l'Europa per tornare allo stato nazionale è tanto sbagliato quanto dire che il Nord può farcela meglio da solo.


Emhm... dimenticavo.... sulla questione "uscita dall'Euro come unica soluzione percorribile",
c'è un premio Nobel per l'Economia che mi dà ragione.

Fai un pò tu....

Immagine

Pubblicato il 16 aprile 2012

http://www.wallstreetitalia.com/article ... dando.aspx

"Sconfortato dalla testardaggine europea e soprattutto tedesca, Krugman arriva ad d affermare che un'alternativa, a questo punto, dovrebbe essere l'uscita dall'euro, unita al ripristino delle valute nazionali. "Potreste dire che si tratta di una cosa inconcepibile, e che l'effetto sarebbe enormemente distruttivo sia economicamente che politicamente. Ma continuare su questa strada, imporre misure di austerity su paesi che stanno soffrendo già tassi di disoccupazione da Depressione, è questo che è davvero inconcepibile".



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MessaggioInviato: 17/04/2012, 02:52 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

TTE, la democrazia "rappresentativa" non vuol dire che il "popolo" deve esprimere il suo parere su ogni provvedimento.



Democrazia vuol dire che è il popolo che decide chi governa.

Adesso dimmi quando il popolo avrebbe scelto il governo attuale: MAI.

Questi sono arrivati al potere senza essere stati eletti, senza essere neanche essere stati votati una volta come membri del Parlamento.


In qualunque Paese serio questa si chiama dittatura.

In Italia lo chiamano "governo tecnico" o caxxate simili.

Ora tu dimmi in quale grande Paese democratico occidentale esistono "governi tecnici" o come li vuoi chiamare, non eletti.


Risposta: NESSUNO.


Solo nella nostra fiera Bananas Republic, (mal)gestita da 50 anni da una classe dirigente così corrotta da essere in affari con ogni mafia.

E quindi perfettamente manovrabile. Perchè dopo aver prodotto i risultati che ora vediamo, sanno che se tornano a casa sarà lancio di pietre.

E quindi firmano qualunque suinata ordinatagli dal governo fantoccio imposto da potenze straniere ed oligarchie finanziarie.


Bello schifo.


E in tutto questo, tu ancora difendi il tuo piccolo orticello.

Credi davvero che siano gli unici candidi? Ma lo sai benissimo che non è così, le hai sentite anche tu le notizie su Penati e Lusi e compagnia bella.

Solo che fai il finto tonto, per la serie preferisci affondare tutti nella melma piuttosto che riconoscere i torti della tua parte - cosa che io invece non faccio, avendo e da un pezzo fatto feroce critica.


Il tipico atteggiamento dell' itaGliano medio che ci ha portato a questo punto.


Complimenti, sezionedelpdnumero9, spero sarai contento.....

Già oggi il popolo si sta svegliando, tu sarai tra quelli che fino alla caduta dell' ultimo pezzo di muro rimarrà stoicamente a difendere la Grande Opera...

Un minuto dopo, proverai a riciclarti insieme ai tuoi compari. Un film già visto...


Solo che stavolta non ci faremo pigliare per i fondelli....

Un consiglio da amico, svegliati finchè sei in tempo.

Questi ci vogliono ridurre tutti a schiavi egizi, sul serio. Non è una bella vita, sicuro.


Come detto da altri:


Cita:
Il governo che è attualmente in carica è quello che mi fa più paura di tutti. O il popolo prende in mano le cose oppure la vita sarà un inferno e lentamente lo stiamo imparando.



L' unica soluzione come dice TTE è questa: mandarli tutti a casa, elezioni generali con la nuova generazione,

e non con questi buffoni criminali, da mandare al fresco. TUTTI.

E uscire subito dal gioco finanziario creato ad arte da questi artisti della truffa, i veri burattinai.


Come diceva il Premio Nobel per l' Economia - e non il primo che passa - "i primi che escono dall' euro ne usciranno meglio".


Il problema qui in oggetto ha la sua soluzione semplice semplice, come diceva sempre TTE:
Cita:
Fosse per me, la cricca composta dai tre leader di PDL, CENTRO E PD-L, li manderei nelle miniere a spaccare le pietre.

Per quanto riguarda il resto, sono d'accordo con te... non si può azzerare il finanziamento pubblico ai partiti, perchè si rischia di entrare nella spirale delle lobby...

si va direttamente nelle mani della Mafia.


Mentre invece, al contrario, basterebbe RIDURRE il finanziamento e impedire la capitalizzazione dello stesso da parte dei partiti che "non spendono".



Quotone.

Saluti,

Aztlan


Ultima modifica di Aztlan il 17/04/2012, 02:54, modificato 1 volta in totale.


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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 21/04/2012, 15:22 
Una miniera ....

http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f ... start=1550


Vi segnalo :







È caccia al tesoro della Lega.

Ma sulla mappa non si sa se la X stia per il tesoro o per la firma di Renzo Bossi.





zio ot [;)]



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http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
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MessaggioInviato: 21/04/2012, 18:12 
Bossi e Maroni insieme: "Non litigheremo mai"
L’incontro è il primo dopo alcuni giorni di tensione, da quando si è saputa la notizia dell’opera di dossieraggio nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. Maroni: "oggi è una bella giornata di sole"

Doveva esserci solo Roberto Maroni insieme al senatore Fabio Rizzi per sostenere la lista leghista di Besozzo guidata da Fausto Brunella e, invece, «a sorpresa» è arrivato anche Umberto Bossi. E i due hanno ritrovato l’unità.
L’incontro è il primo avvenuto dopo alcuni giorni di tensione da quando si è saputa la notizia dell’opera di dossieraggio nei confronti dell’ex ministro dell’Interno. Ma le nubi, giurano i due, non ci sono più: «oggi è una bella giornata di sole, ieri pioveva e oggi c’è il sole», dice Maroni sedendo insieme a Bossi dietro al palco nel piazzale della stazione.
«Volte sapere se c’è l’accordo fra me e Maroni? - conferma Bossi -. Roberto dice che sono il suo fratello maggiore, come si fa a non essere d’accordo. Io voglio il bene della Lega, non litigheremo io e lui, perché quando è nata la Lega eravamo io e Maroni e queste cose lasciano il segno e non si dimenticano».

Anche le notizie di dossieraggio vengono bollate dal presidente del movimento come un tentativo di rompere la Lega, «se chi ha fatto il dossier lo chiedeva a me gli facevo risparmiare anche i soldi perché gli dicevo io le cose di Maroni che tutti sanno e non c’è niente di segreto. È una follia questa cosa, sono gli odi di chi pensava di rompere e distruggere la Lega ma la Lega è resistente, volevano mettere in giro dei veleni». E la pulizia nel movimento? Bossi conferma: «chi si è preso i soldi si faccia da parte. Un po' ci vergognavamo di quello che è accaduto, ma la gente ha capito, ha capito anche che se qualcosa è andato storto è perché c'è stato un raggiro».

Una frecciata verso i movimenti degli altri partiti ha voluto tirarlo invece Roberto Maroni che, riferendosi ai tanti movimenti che stanno interessando leader politici, dall’Udc al Pdl ha detto: «gli altri partiti hanno continuamente bisogno di cambiare simboli e leader, noi siamo la Lega Nord per l’indipendenza della Padania orgogliosi di essere leghisti con l’unico progetto serio e vero per il nord. Non abbiamo bisogno dei trucchetti che usano gli altri partiti», perché «cambiare nome è sbagliato».

Il Senatur è poi tornato sull’urgano di scandali che ha investito la Lega ribadendo due concetti già espressi dal palco di Bergamo e ripetuti in questi giorni. Il primo riguarda ancora i suoi figli, «ho sbagliato - ha spiegato Umberto Bossi - a farli entrare in politica cosi giovani. Loro volevano aiutarmi perché ero malato ma così li ho messi in pericolo perché si può incontrare gente sbagliata in politica».
Poi il Senatur è tornato anche su Belsito, l’ex tesoriere leghista, «se belsito era collegato alla ‘Ndrangheta perché non ce lo hanno detto prima? Come ha fatto a fare il sottosegretario e a entrare in Fincantieri se non era pulito? Vuol dire che era saltato nei controlli».
21/04/2012
Tomaso Bassaniredazione@varesenews.it



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Almeno hanno avuto l' onestà morale di ammettere gli errori e senza tanti giri di parole.
Forse c' è ancora speranza.



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MessaggioInviato: 22/04/2012, 13:13 
E le rivelazioni di Borgogni sono state esplosive: "Una delle più importanti società controllate dal gruppo, la Agusta Westland, che produce armamenti militari, in una commessa per 12 elicotteri da parte del governo dell'India, ha gonfiato i conti per oltre dieci milioni di euro, in modo da ricavarne una tangente per venire incontro alle "esigenze dei partiti" e soprattutto della Lega Nord".
E' una rivelazione bomba che se troverà tutti i riscontri (e finora Borgogni si è dimostrato affidabile) inguaia la Lega ma anche e soprattutto l'immagine del suo nuovo leader Maroni.
Non è un mistero infatti che il manager di allora della Agusta Westland, Giuseppe Orsi, è molto vicino alla Lega e in particolare a Roberto Maroni. E che anche grazie alla spinta di Maroni è diventato manager di tutto il gruppo Finmeccanica nel 2011.
Fonte:http://isegretidellacasta.blogspot.it/2012/04/lega-una-tangente-milionaria-dal.html



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