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La rivolta degli economisti anti euro in Italia. Nomi, idee e voglie movimentiste

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La rivolta degli economisti anti euro in Italia. Nomi, idee e voglie movimentisteLa sintesi, nell’affollatissimo Convegno che si è svolto due giorni fa presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati dal titolo “L’Europa alla resa dei conti”, è stata nelle parole di chiusura pronunciate dal moderatore, il professor Claudio Borghi: “noi ora abbiamo lanciato il guanto, sta a voi continuare il confronto perché noi ci saremo“.

EUROPA KAPUTT?
L’evento, organizzato dal Dipartimento di Economia dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara per la presentazione del libro “Europa Kaputt (S)Venduti all’Euro” del proprio docente, Antonio M. Rinaldi, è stata l’occasione per mettere sul banco degli imputati la moneta comune europea.

CONTRO IL RIGORE DELL’ESTABLISHMENT
I tre professori, considerati i portabandiera dell’anti-euro, Bagnai (nella foto), Rinaldi e Borghi, hanno trasformato il dibattito in un processo alla politica economica adottata dall’UE troppo accondiscendente verso le regole imposte dalla Germania. Davanti a più di trecento persone di ogni estrazione, essendo presenti oltre che a molti parlamentari nazionali e europei, anche semplici cittadini desiderosi di confrontarsi con la spinosa e attualissima problematica economica in un dibattito scientifico, il Prof. Giuseppe Guarino è stato letteralmente sommerso da una lunga standing ovation all’inizio del suo intervento.

UNA MONETA “FALSA”
Il giurista ed ex ministro ha ribadito che l’attuale euro adottato è in realtà un euro “falso” perché non rispecchia quello previsto dagli iniziali trattati, in virtù dei regolamenti 1466/97 e 1467/97, approvati in modo subdolo che ne hanno stravolto nel 1997 la natura giuridica stessa. Paolo Savona invece, appena tornato dal meeting di Cernobbio, ha denunciato come tutto l’establishment italiano e Europeo presente, non abbia fatto altro che esaltare e approvare l’opera della Commissione Europea perché i dati macroeconomici che indicano attualmente una modesta ripresa nell’area euro, giustificano come sia stato corretto adottare politiche economiche tese al rigore.

NESSUNA SVOLTA DALLA GERMANIA
Non ci illudiamo, ha proseguito Savona, dopo le elezioni tedesche di settembre non cambierà nulla, così come ha dichiarato il capo economista della Merkel. Rivolgendosi poi alla Preside di Economia della d’Annunzio di Chieti-Pescara, Anna Morgante, le ha indirizzato le congratulazioni perché i suoi due docenti, Bagnai e Rinaldi, con le loro innovative teorie, finalmente contrastano quelle fino ad ora predominanti professate dalla Bocconi.

POLITICHE INSOSTENIBILI
Poi è stato il turno di Bagnai e Borghi. Il primo si è cimentato in una alta lezione di politica economica sostenendo l’insostenibilità dell’area valutaria europea con argomentazioni scientifiche di difficile contestazione, mentre il secondo, con semplici ma efficaci esempi, ha rappresentato la situazione di disagio dell’Italia per l’appartenenza alla moneta comune.

APRIRE NUOVI CONFRONTI
L’autore del libro, Rinaldi, ha invece sostenuto nel suo intervento la necessità di aprire il confronto fino ad ora precluso, auspicando di non assistere più ad indegni “inchini” dei Presidenti del Consiglio italiani, che non appena ricevono la fiducia parlamentare si precipitano a Berlino.

UN OSTACOLO ALL’INTEGRAZIONE
A tirare le somme ci pensa Giorgio La Malfa, sostenendo che l’euro è attualmente il principale problema al disegno d’Europa e la classe politica dovrebbe valutare attentamente e rimozione di questo “ostacolo” se desidera continuare questo percorso in modo proficuo.

http://www.formiche.net/2013/09/14/euro ... bruxelles/



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MessaggioInviato: 11/10/2013, 08:30 
Un modo per uscire dal "Grande inganno" della moneta forse c'è

VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE: SVILUPPO ECONOMICO

Le risorse umane e naturali hanno permesso la nascita e l’evoluzione dell’economia; la valorizzazione delle risorse umane ha consentito lo sviluppo dell’organizzazione del lavoro, il progresso e la specializzazione delle professioni, la maturazione delle competenze; tali risorse hanno permesso di sfruttare le risorse naturali: l’agricoltura per produrre i frutti della terra, l’allevamento per i frutti della selvaggina, l’edilizia per la costruzione di case, ecc..

Tali risorse costituiscono il baricentro dell’economia reale cresciuta prima attraverso il baratto, poi attraverso l’utilizzo della moneta; ma col passare del tempo quelle risorse hanno gradualmente perso valore specifico rispetto al valore della moneta che oggigiorno ha segnato il passaggio dall’economia reale all’economia monetaria. In questa moderna economia il baricentro è il denaro, non più mero mezzo di scambio, ma ossessione primaria rispetto a tutte le altre risorse di cui spesso ci si priva; la ricchezza reale è costituita dalle risorse, dalla produzione di beni e di servizi, dalle competenze dei lavoratori e dalle ore di lavoro da essi svolte; nell’economia monetaria la ricchezza è costituita da carta colorata e carte magnetiche a cui per convenzione attribuiamo un valore non reale.

Le monete complementari valorizzano le risorse poichè, nella maggior parte dei casi, non generano interessi e quindi non servono ad accumulare ricchezza, bensì a generare nuova ricchezza incentivando gli scambi e l’utilizzo delle risorse.

Gli effetti sull’economia sono potentissimi: il maggior potere d’acquisto permette di aumentare i consumi, le vendite delle imprese (maggiori profitti) e la capacità produttiva impiegata (maggiore produzione); maggiori profitti e produzione provocano la crescita dimensionale delle imprese, l’aumento degli investimenti nell’innovazione e nella ricerca, l’assunzione di personale e la diminuzione della disoccupazione, tutti requisiti a cui seguono nuovi consumi; questo circolo virtuoso continua all’infinito e valorizza la produzione, il lavoro e gli scambi.
Le risorse devono tornare al centro dell’economia e la moneta deve riassumere il suo ruolo di strumento di scambio: questo deve essere l’imperativo da condividere per tornare all’economia reale.

RISPARMIO E SVILUPPO

Quanto ci costano gli interessi sul debito e quanto possiamo risparmiare? Facciamo un esempio: per acquistare un’auto di 20.000 € la maggior parte di noi chiede un mutuo (un prestito bancario) su cui paga un interesse; con un interesse del 5 % la somma da restituire sarà pari a 21.000 €. Quei 1.000 € intascati dalla banca potrei investirli in risorse reali ad esempio acquistando un computer. Il venditore del computer avrà 1.000 € da spendere e investe in pubblicità; l’agenzia pubblicitaria spenderà quei 1.000 € per altri acquisti; permette una crescita maggiore dell’economia.

Consideriamo solo il debito pubblico: per chi non lo sapesse ognuno di noi ha un debito di 30.000 € contratto dai nostri rappresentanti politici. In totale il debito pubblico italiano genera circa 70 miliardi di interessi che paghiamo tramite tasse: circa 1.100 € a persona da pagare ogni anno, che in una famiglia di 3-4 persone diventa di 3.000 o 4.000 euro.

Quanto denaro perdiamo durante la nostra vita? Facciamo degli esempi!

Chi nasce oggi, resta in famiglia fino a 25 anni e vive per 80 anni perderebbe 60.500 € della ricchezza che produce; sommando a tale somma il debito arriviamo a 90.500 €.

Se consideriamo una famiglia costituida da una coppia di 25 anni, che vive per 80, con due figli a carico per 25 anni avrebbe una perdita di circa 150.000 € della propria ricchezza prodotta. Con il debito considerato solo per la coppia la somma ammonta a 210.000 €.
I due esempi descritti non tengono conto dell’aumento del debito pubblico e dell’interesse che negli ultimi anni è costantemente aumentato in valore assoluto. A quelle somme che costituiscono un debito che non abbiamo contratto noi, ma i governi, per coprire le spese derivanti dalla loro inefficienza e incompetenza.

Al debito pubblico dobbiamo aggiungere il debito privato, costituito dai prestiti che chiediamo alle banche volontariamente per acquistare case, auto, ecc.. In questo caso il debito privato italiano ammonta a circa 524 miliardi di euro; provando a dare una stima calcolata con un tasso del 5 %, gli interessi ammonterebbero a circa 26 miliardi di euro. Sommando interessi del debito pubblico e privato otteniamo un totale di 96 miliardi di euro, che potrebbero essere risparmiati ed essere investiti in economia reale: innovazione, ricerca e sviluppo, occupazione. L’utilizzo della moneta complementare permetterebbe di ridurre l’esposizione al debito e agli interessi da parte delle famiglie favorendo l’aumento di potere d’acquisto nell’economia reale.

Valorizzare le risorse è uno dei vantaggi delle monete complementari poichè esse, nella maggior parte dei casi, non generano interessi e quindi non servono ad accumulare ricchezza, bensì a favorire gli scambi e a generare nuova ricchezza. La loro natura generalmente locale favorisce lo sviluppo delle risorse e dei mercati locali e la diminuzione dell’occupazione.

Le risorse devono tornare al centro dell’economia e la moneta deve rientrare nel ruolo di strumento di scambio.

PIU’ LIQUIDITA’ E MENO DILAZIONI DI PAGAMENTO

I vantaggi per l’economia sono davvero tanti: oltre a quelli già descritti le imprese possono sfruttare la moneta complementare per ridurre le crisi di liquidità, le eccessive dilazioni di pagamento e le insolvenze.

Quando un cliente non ha potere d’acquisto in Euro sufficiente a pagare il fornitore, è costretto a supplicare il fornitore per ottenere sconti e rateizzazioni sul prezzo.

La moneta complementare può essere la soluzione a questi problemi: cosa darebbe il fornitore per vedere i suoi clienti pagare immediatamente gli acquisti, magari pagando una parte in Euro e una parte (che non hanno disponibile a breve) in moneta complementare? A sua volta il fornitore potrà spenderli presso il proprio fornitore.

Sono i vantaggi che sfruttano le imprese associate alle reti che utilizzano quotidianamente la moneta complementare: ad esempio la banca svizzera Wir (letteralmente “Noi”), oppure l’italiana BexB (Business Exchange Business) o ancora la belga RES.

http://www.dionidream.com/i-vantaggi-de ... lementare/



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MessaggioInviato: 24/10/2013, 19:10 
giovedì 24 ottobre 2013

La Più Grossa Truffa della Storia dell'Umanità: 740.000 visioni in 8 giorni!

Il video di Mike Maloney (sulla più grande truffa della stroria dell'umanità, lo scam delle Banche Centrali Private che emettono Denaro=Debito invece che usare Denaro=Ricchezza) che vi ho riassunto solo una settimanella fa appena uscito (è stato pubblicato da MM su YouTube il 15 ottobre), ha già totalizzato qualcosa come 740.000 visioni. Wow! Fantastico! in 8 giorni!

Lo ritrovate, con tanto di riassuntino, cliccando quì.

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Potete scaricare questo poster a diagramma di flusso del più grande truffa (inganno, raggiro, chiamatelo come volete) di tutti i tempi cliccando quì.

Intanto arrivano segnalazioni che FB non permetterebbe di linkare il video ai suoi clienti...

Hiddensecretsofmoney.com - Facebook Blocks Mike Maloney Video?
By Dan Rubock - Posted October 22, 2013

[align=right]Source: Argento Fisico: La Più Grossa...: 740.000 visioni in 8 giorni! [/align]


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giovedì 17 ottobre 2013

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=iFDe5kUUyT0[/BBvideo]

Maloney: La più grossa truffa della storia dell'umanità.

Mike Maloney - Hidden Secrets of Money - Episode 4 - La più grossa truffa nella storia dell’umanità (spiegata in 7 facili passi)

Ottobre 2013 - Sintesi di Er

Dicono che il denaro non cresce sugli alberi ma la verità è che il sistema bancario fa crescere il denaro bel più velocemente degli alberi.

Molta gente non ha la più pallida idea di come la valuta viene creata ed economisti e politici fanno sempre sembrare tutto così complicato che le persone pensano che non potranno capire.

Con questo video cerco (parla Mike) di spiegarvi come funziona questa truffa e come la cosa ha a che fare profondissimamente con le vostre vite.

Siccome il giochino è lo stesso più o meno in tutto il mondo userò come esempio gli Stati Uniti, visto che loro è anche la valuta di riserva globale di questo momento storico.

Tutto inizia con dei politici che fanno promesse, che avrai questo, che avrai quello, tutto gratis, ecc.. il tutto ovviamente funziona con dei Deficit Spending, delle spese superiori alle entrate. Per coprire questa spesa il Tesoro emette dei Bond, del debito, dei Pagherò (con un interesse) in cambio di cash.

Così infatti un Bond? Non è altro che un I Owe You (IOU), un “ti devo”, un pagherò insomma. Non è altro che un bel pezzo di carta con ghirigori e cifre scritte sopra tipo “prestami un Trilione di dollari oggi che poi te li restituirò con tanto di interessi”. Questi Bond sono il famoso Debito Pubblico. E saranno sempre ripagati da me e te e tutti quelli che pagano le tasse… e tutte le nostre discendenze con le tasse che saranno costretti a pagare loro per, per esempio, restituire il Trilione più gli interessi. Quando un governo emette un bond in pratica non fa altro che rubare al futuro, nostro e delle generazioni prossime, per spendere adesso.

Stampato il Bond, il Governo, il Ministero del Tesoro per l’esattezza (Treasury), va sul mercato, tiene aste dei suoi Bond dove le più grosse banche del mondo fanno le loro offerte (gli omini neri che sventolano le palette coi prezzi, minuto 3:00). Le banche ovviamente vogliono prestare al Governo solo per avere poi indietro, oltre al “principal”, il capitale, anche i famosi interessi.

“The big banks are there, taking a cut every step of the way” (minuto 3:10) le banche sono li che ci fanno un interesse in ogni passaggio dello schema. E non è un caso fortuito, come vedremo oltre.

Poi, attraverso un gioco delle tre carte (shell game, gioco dei gusci) chiamato “Open Market Operations” le Banche rivendono parte dei bond statali che hanno in portafoglio alla FED, la Federal Reseve Bank, la Banca Centrale (Privata) degli Stati Uniti.

La FED apre il suo bel librettone degli assegni e scrive quello la cifra che vuole (per ogni bond che ogni Banca gli porta) anche se nel suo bilancio non c’è un penny, non c’è una lira.

Citando quello che la Federal Reserve di Boston ha scritto a suo tempo (cartello cerchiato di rosso al minuto 3:30):

“Quando tu ed io scriviamo un check, un assegno, ci devono essere abbastanza soldi sul conto per coprirlo. Ma quando la FED scrive un assegno non c’è nessun deposito da cui potrà essere ritirata la cifra che la FED scrive sull’assegno. Quando la FED scrive un assegno sta creando denaro.”




“Putting it simple”, “Per metterla giù facile”, Federal Reserve di Boston

Nel momento in cui la FED passa l’assegno alla Banca di turno il denaro è nato.

Col denaro creato le Banche poi vanno alla prossima asta del Tesoro e ci comprano altri Bond che nel frattempo la Treasury, il Ministero del Tesoro, ha creato. (E’ il Treasury che fisicamente stampa i denari, i verdoni.. e non solo, controlla anche la U.S. Mint, la Zecca degli Stati Uniti, che oltre alle monetine del dollaro conia anche le famose gold e silver eagle. Se vedete, sui tappi dei tubi di eagle c’è il sigillo della Treasury”. Er)

In fondo cosa sono questi assegni della FED? Anche loro non sono altro che degli altri I Owe You, IOU, degli altri “Pagherò” (minuti 4:10).

Ora, è importante che capiate bene questo meccanismo perché è alla base di tutto il ragionamento seguente e del perché tutto questo è devastante per te... perciò ripetiamolo (Recap al minuto 4:20. Mike ripete il discorso in vista dall’alto di tutto il meccanismo).

A furia di ripetere il giochino il debito nazionale cresce man mano che il Governo, via Treasury, emette debito (i Bond statali), cresce la quantità di questi Bond che finisce in mano alla FED e cresce anche la quantità di denaro creato al Tesoro.

Questo è il processo alla base di tutto il denaro cartaceo che esiste. La FED e il Governo, sbagliando dice Mike, chiamano questa massa di denaro “base money” (minuto 5:08) .. sbagliano perché non capiscono e gli fa comodo non capire la differenza fra money e currency (denaro e valuta): il Denaro deve essere per definizione, portabile, duraturo, divisibile, usabile e deve mantenere il valore e il potere d’acquisti nel tempo (minuto 5:20). (La valuta invece, senza retrostanti reali, non mantiene il valore nel tempo visto che tutti sappiamo che esiste una cosa che chiamiamo inflazione e che fa si che una cosa che costa oggi 1 domani costerà 1,10 e dopodomani 1,20 e così via, in una strada verso il depauperamento della valuta e del suo potere d’acquisto che cambia quasi sempre esclusivamente nel tasso ma non nella direzione generale. Er).

Una volta la paper money, la valuta di carta non era altro che un claimcheck, una ricevuta, uno scontrino, una rappresentazione di qualcos’altro, oro e argento lasciati al sicuro in una camera blindata. Un po’ come lo scontrino che ti danno al guardaroba quando entri al teatro e lasci il cappotto (minuto 5:20). Le banconote non erano altro che ricevute di oro e argento depositato allla Treasury, al Ministero del Tesoro e in un qualsiasi momento potevi andare in qualsiasi Banca, mettere giù sul bancone le tue banconote e pretendere che venissero cambiate in oro e argento. Una banconota da 20 Dollari equivaleva ad una moneta d’oro da un’oncia a valore nominale 20 Dollari per l'appunto (minuto 5:50).

Ma oggi i verdoni, come pure tutte le altre valute di carta del mondo, sono solo degli scontrini che hanno come retrostante solo del debito, dei pagherò, delle promesse di pagamento. Oggi tutto il sistema monetario non è altro che dei numeri, vuoti numeri, creati dal nulla.

Il denaro che il Treasury ha stampato ricevendo gli assegni della FED viene poi dato al Governo che lo userà per finanziare, in deficit spending, dei lavori pubblici, della spesa sociale e delle guerre. (minuto 6:00)

I dipendenti statali, i soldati, le compagnie di costruzioni di strade e ponti, o del complesso industrial-militare, ecc … depositano poi nelle Banche i soldi dei loro stipendi e dei loro incassi.

Quello che qualcuno immagina, che quando depositi i tuoi soldi in banca non siano altro che tenuti al sicuro in una cassaforte, è ovviamente un’idea molto naif. In realtà quando versi in Banca i tuoi soldi gli dai diritto a fare praticamente qualsiasi cosa gli vada di fare al banchiere di turno. Potrà usarli per giocare alla bisca dei mercati azionari, usarli per truccare altri mercati, e ovviamente prestarli, a chi le pare e per gli scopi che vuole.

E qui inizia il Fractional Reserve Lending, il Prestito a Riserva Frazionaria (quarto passo dei 7 della grande truffa. Minuto 6:50).

Il Prestito a Riserva Frazionaria è esattamente quello che viene detto essere. In pratica le Banche sono tenute a tenere solo una frazione dei soldi che gli dai. Col resto ci possono fare quello che vogliono e tipicamente prestarlo. I tassi di riserva frazionaria variano ma ora faremo finta, per semplicità, che sia del 10%. Versi 100 e la Banca può prestare 90 e tenere in cassa solo 10, giusto nel caso che tu ti presenti e ne vuoi un po’ indietro. Questa riserva viene chiamata “Vault Cash”, il cash del caveau (minuto 7:00). I restanti 90 in pratica sono solo nei conteggi della banca, appajono come se fossero sul tuo conto anche se non ci sono.

“Le banche Commerciali creano della checkbook money, dei soldi da libro, tutto le volte che fanno un prestito, semplicemente aggiungendo nei loro libri dei nuovi depositi di dollari al posto degli IOU, dei “Pagherò” di chi ha preso in prestito quei soldi dalla Banca.




Federal Reserve di New York, “I bet You Through”, pagina 19 (minuto 7:30)

Quindi è tutto un gioco di numeri scritti su un computer, in una colonna piuttosto che in un’altra. La cosa bella è che (minuto 8:00) “anche se questi numeri di crediti bancari da IOU sono molto diversi dai numeri della “Base Currency”, della valuta stampata della Treasury, visto che sono solo numeri su dei computer, sono anch’essi denaro.

Quindi da quando hai depositato 100 a quando la Banca ha prestato ad un altro 90 i denari (diciamo Dollari) esistenti sono passati da 100 a 190.

Ora, chi ha preso il prestito di 90 Dollari (o 90.000 Dollari, magari) che ci fa? Ci compra roba tipicamente, una casa, una barca, una macchina… e quando chi ha preso il prestito ci paga, per dire, un’automobile gialla, il venditore dell’automobile gialla che fa? Li va a depositare in Banca. (minuto 8:20). E questa Banca a sua volta che fa? Esattamente come la prima: di 100 che entrano presterà 90. Nella fattispecie, visto che ne entrano 90 ne potrà prestare sino a 81 (e nel frattempo i dollari creati sono già diventati 271, 100+90+81)

Ripetendo e ripetendo questo giochino della riserva frazionaria da tenere cash in vault a solo il 10% le Banche arrivano a creare – partendo da 100 Dollari – circa 1000 dollari virtuali delle banche, numeri sui computer (minuto 8:50).

La cosa bella è che poi, in realtà, la riserva frazionaria non è del 10% ma anche molto meno, a volte è il 10% altre volte è il 3% e altre ancora è… zero. 0%. Si capisce bene che in realtà la stragrande maggioranza del denaro – in un sistema così fatto – è creato di fatto dalle Banche.

Recap, riassuntino (minuto 9:10) di questa parte sulla Riserva Frazionaria delle Banche. Alla fine fra il 92 e il 96% di tutto il denaro esistente è stato creato (virtuale) non dal Governo.. ma dalle Banche.

Cosa succede quindi quando la “Currency Supply”, la quantità di denaro esistente si espande così tanto? Che i prezzi si gonfiano. “Più valuta abbiamo e più i prezzi salgono. E’ così che nasce l’inflazione che conosciamo molto bene tutti, le massaje per prime.

Infatti la definizione corretta di Inflazione è “Expansion of the Currency Supply” alias “espansione della quantità di denaro in circolazione”.

La crescita dei prezzi al consumo sono solo un sintomo di ciò (minuto 10:00).

In definitiva il sistema monetario in cui viviamo non è altro che un giochino di scambi di Pagherò fra Governo e Federal Reserve E un giochino di creazione di numeri, di denaro virtuale da parte di Banche che scrivono numeri sui loro computer. Questo è quanto. Il sistema monetario contemporaneo è solo un insieme di numeri, alcuni stampati, la maggior parte solo digitati su una tastiera (minuto 10:30).

Ma qui viene il bello: noi siamo tassati in questo sistema di numeri. Lavoriamo e paghiamo tasse. Solo così, ora quei numeri diventano qualcosa di veramente reale, diventano il sudore, il sangue, le lacrime, il lavoro, le idee e il talento dei contribuenti. Siamo noi, col nostro lavoro, che diamo a questa valuta un valore.

E qui arriva la parte più **** della truffa. Risparmiamo per pagare le tasse. Negli Stati Uniti (minuto 11:00) le tasse vengono raccolte dall’ IRS – Internal Revenue Service – che rigira questi soldi alla Treasury così che il Governo possa ripagare i suoi Bond + i famosi interessi che ha promesso sui suoi Bond (principle + interest) che la FED aveva comprato pagandoli con assegni da un conto vuoto.

Recap (minuto 11:25) – Riassunto. Perché è a questo punto in cui il sistema ci deruba su scala massiva. La maggior parte dei soldi della tasse non sono usati per le scuole, per costruire strade, ecc… ma per pagare interessi alla FED che si è comprata i Bond del Governo con assegni emessi da un conto vuoto.

Quello che fa la FED è una frode. Prima della fondazione della FED non esisteva la Income Tax, la Tassa sui Redditi (minuto 11:56). La FED è stata creata nel 1913 (a natale, quando i parlamentari USA erano per lo più a festeggiare in famiglia. Er) e – curiosamente – anche l’IRS è nato lo stesso anno.

Pensa a quanta Income Tax hai pagato nella tua vita. Una bella fetta di tutto questo denaro è finito nelle tasche di chi possiede il sistema. Si, questo sistema ha dei padroni. E’ questo il segreto più nascosto di tutto il giochino.

Ci arriviamo subito, ma prima vediamo un po’ in che consiste questo mambo-jumbo del Debt Ceiling, questo teatrino che ogni anno a fine anno si ripresenta negli USA.

Tutto è basato su un paradosso colossale (minuto 12:30). Come abbiamo visto ci sono interessi a livello di emissione dei Bond, quelli che il Governo promette per ottenere denaro in prestito. Ci sono interessi in ogni prestito che le Banche fanno ai cittadini. Questo significa che ci sono interessi da pagare su ogni dollaro che esiste.

Lasciate che vi faccia questo esempio (minuto 12:50): se io vi presto il primissimo dollaro che è stato stampato, il solo dollaro che esiste al mondo, ma tu mi devi promettere che me lo restituirai con gli interessi, diciamo per semplicità 2 dollari, dove andrai a pescare il secondo dollaro per pagarmi gli interessi? La risposta è che devi prendere in prestito anche il secondo dollaro (che stamperò io) per potermi ripagare gli interessi. Ma allora dovrò pagare anche gli interessi sul secondo dollaro però. Quindi ora esistono due dollari ma ne devi restituire quattro!

E così via. Il risultato è che non esisterà mai abbastanza denaro per ripagare i debiti.

C’è sempre più debito, nel sistema, di quanta valuta ci sia per ripagarlo.

Quindi tutto IL SISTEMA E’ IMPOSSIBILE. Dovrà per forza finire un bel giorno.

Cosa succederebbe se il Governo la smettesse di chiedere soldi in prestito per finanziare i suoi deficit spending? Finirebbero i pagamenti dei bond dei Treasury? E se la gente la smettesse di fare debiti? Si fermerebbero i pagamenti della tua casa e della tua auto?

NO! C’è un pagamento dovuto ogni mese, su capitale e interessi, su ogni dollaro che esiste.. e questi pagamenti non si fermano (minuto 13:50). Se la smettessimo di fare debiti, di chiedere prestiti, allora non verrebbe più creato nuovo denaro per rimpiazzare quello che abbiamo usato per fare quei pagamenti.

Quando restituisci un prestito o quando paghi le tasse, la valuta e il debito si distruggono, come fossero materia e antimateria quindi se non ci indebitiamo un po’ di più ogni anno vedete che succede (vedere video al minuto 14:30), la valuta scompare e resta solo del debito. Tutto finisce un collasso deflazionario sotto il peso di tutto il debito.

I politici parlano tanto di bilanciare il budget (o di fare austerity per tradurre meglio in italiano.. o “stabilità” visto che ora la finanziaria ha fatto un restyling di questo tipo. Er), di ripagare il debito … ma evidentemente non capiscono che tutto ciò e deflazionario. E’ impossibile da fare in questo sistema monetario in cui viviamo senza provocare il collasso di tutta l’economia.

Ecco perché tutto il parlare di non alzare il Debt Ceiling, di tetto del debito, non è solo ridicolo ma è anche destinato a restare un’utopia. Il sistema monetario in cui viviamo è nato, è stato creato apposta con la crescita del debito inclusa come ragione fondante, come pilastro portante dell’edificio (minuto 15:10).. i politici non potranno mai fare altro che “continuare a calciare la lattina giù per la strada” e alzare sempre il tetto al debito… sino a quando l’intero sistema collasserà sotto il proprio stesso peso.

I padri fondatori degli Stati Uniti sapevano bene i pericoli dell’avere una Banca Centrale e combatterono per liberarsi proprio da questo male. La rivoluzione era scoppiata proprio per via delle tasse… e ora avrebbero dovuto pagare tasse solo per avere un sistema monetario? Avendo appena vissuto l’iperinflazione del Dollaro Continentale, stampato all’infinito per finanziare la rivoluzione, avevano ben presente il pericolo del denaro di carta basato sul debito. Proprio per evitare sistemo monetari del genere scrissero addirittura nella costituzione che solo oro e argento sarebbero stati denaro ..per il semplice fatto che nessuno avrebbe potuto stamparli all’infinito (minuto 16:00).

Il nostro attuale sistema monetario non solo è incostituzionale, ma ci deruba della libertà e della prosperità per cui avevano combattuto ed erano morti i padri fondatori.

Ma tutto nel tempo è stato dimenticato. Stiamo solo soffrendo per avere ignorato la costituzione. Spingendo sempre più valuta in circolazione un po’ alla volta il nostro potere d’acquisto si erode. L’inflazione è una tassa sottile e nascosta che non è altro che il risultato di questo sistema basato sul debito.

Questo sistema beneficia chi stampa il denaro e il primo che lo spende, prima che gli effetti sul potere d’acquisto si manifestino. Ti tolgono potere d’acquisto per darlo alle Banche e al Governo ogni ora, ogni giorno e ogni anno della tua vita proprio in forza di come questo sistema è stato disegnato. E non è che chi sta in alto non lo sappia. Per citare ancora una volta la FED:




“La perdita di potere d’acquisto da parte di chi detiene il denaro, a causa dell’inflazione, è bilanciata dai quadagni da parte di chi emette la moneta”




FED

Questa è una frode. Uno schema a piramide, uno schema Ponzi, un inganno e una bugia. Tutto il nostro sistema monetario non è altro che una forma legalizzata di furto.

E veniamo al 7° passo del nostro percorso: la Federal Reserve non è federale, ha degli stockholders, degli azionisti (minuto 17:18 come dicono molti è federale quanto la Federal Express.. quella che porta i pacchi. Er).




Non esiste nessuna agenzia federale che ha degli azionisti. Cosa sono gli stackholders? Sono gli azionisti di una Corporation. E quindi quando parliamo della FED è di una Corporation Privata che parliamo.

Lo potete vedere per conto vostro spulciando sul sito della FED (Section 7, Division of Earnings – Sezione 7, divisione dei guadagni): gli azionisti della FED ricevono un dividendo annuo del 6% (oltre a tutti gli altri interessi che collezionano dai Bond e dai prestiti. minuto 17:45).

Sappiamo che la FED è originariamente nata divisa fra le più grosse banche americane dei primi del XX secolo, ma a forza di fusioni e acquisizioni è diventato sempre più difficile capire chi davvero sta dietro alla FED, chi ne sono i proprietari oggi.

La mia idea (di Mike) è che i proprietari siano i famosi “primary dealers”, le stesse Banche (Too Big To Fail? Troppo Grosse per Fallire e che quindi se fanno pistolinate devono essere salvate coi soldi dei contribuenti? Er) che comprano i Bond alle aste del Treasury che abbiamo visto all’inizio.

Un economista piuttosto noto e spesso citato a sproposito ha scritto una volta che:

“In questo modo il Governo può, segretamente e non osservato, confiscare la ricchezza della gente e non ci sarà una persona su un milione che si accorgerà del furto”

John Maynard Keynes

[align=right]Source: Argento Fisico: Maloney: La pi...fa della storia dell'umanità. [/align]



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MessaggioInviato: 24/10/2013, 22:03 
la cosa grandiosa di chi ha IDEATO questo sistema è che l'unico modo per uscire è autodistuggersi. La cosa si riflette anche nell'unione europea (che ci sia la stessa mano dietro?) dalla quale l'unico modo per uscirne è da morti. COme nella mafia ^_^



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Forse è già stato postato altrove.

[:I]

Nel caso penso che comunque faccia sempre bene ricordarlo.

[:p]

Lannutti: I banchieri sono gangster
Libro-denuncia di Elio Lannutti. I banchieri sono gangster: noi crocifissi per colpa loro

http://www.finanzalternativa.it/2013-10 ... olpa-loro/

Immagine

Nel libro Cleptocrazia lei sostiene la tesi che la crisi finanziario – economica scoppiata nel 2007 ha un colpevole: una cupola paramafiosa che si sarebbe arricchita ai danni di imprese e famiglie. Che prove ha?

Proprio in questi giorni il Wall Street Journal ha pubblicato i verbali riservati di una riunione al Fondo Monetario Internazionale del 9 maggio 2010. Doveva servire a deliberare aiuti finanziari alla Grecia. In quell’occasione molti Stati non volevano quel piano, perché era un cappio al collo al popolo greco. Ma poi in maggioranza votarono a favore soprattutto Stati Uniti e Stati europei, tra cui Francia e Germania. Lo sa perché votarono a favore?

No!.

Votarono perché le banche francesi e tedesche erano piene di titoli di Stato greci per un valore di 78,8 miliardi di euro. Quel salvataggio non serviva alla Grecia, ma come ho descritto in questo libro e nel precedente Bankster,volevano salvare l’interesse delle banche e l’egemonia franco – tedesca sull’Europa.

Io, tra l’altro, descrivo un altro aspetto inquietante: il fatto che la Grecia, sottoposta a questo piano insostenibile di salvataggio, ha visto l’economia contrarsi del 27%, la disoccupazione salire al 57%, la popolazione ridotta allo stremo. Allora la Merkel e Sarkozy (ex presidente della Repubblica francese, n. d. r.) imposero alla Grecia di acquistare armi franco-tedesche.

Lei accusa le agenzie di rating, banche centrali e d’affari ree di favorire una speculazione ‘selvaggia’. Istituzioni intrecciate tra loro e con le multinazionali da un giro spesso ‘irrintracciabile’ di rapporti azionari. A farne le spese i cittadini chiamati a ripianare (con imposizioni fiscali fortissime) le casse pubbliche ‘dissanguate’.

Immagine
IL LIBRO - COPERTINA

Sono dissanguate per salvare i banchieri. Dal 2007, quando esplose la crisi dei sub prime, prestiti che non potevano essere restituiti ad oggi, sono andati perduti 40 milioni di posti di lavoro.

Un esempio di ciò è che un banchiere italiano, Giuseppe Mussari, ex presidente della Banca Monte dei paschi di Siena ed ex presidente dell’ABI, fa un crack da 4,77 miliardi di euro, ma non paga. Lo Stato concede prestiti, pari all’intera rata dell’Imu sulla prima casa al MPS per evitare il default e il piano di salvataggio non ricade sulle spalle di chi ha sbagliato, ma su 8mila dipendenti che saranno licenziati e sui risparmiatori a cui non saranno rimborsate le obbligazioni.

La cupola di cui parlo ha avuto carta bianca dai governi, ma va ridimensionata: non può dettare legge alla politica. L’Italia non è più uno Stato indipendente e sovrano sovranità di cui parla la Costituzione, quando ci sono organismi come FMI, Commissione UE e BCE, che, d’accordo con i banchieri, mettono il naso nei nostri affari: ci dicono se possiamo o non possiamo abolire l’Imu, se possiamo e meno ridurre l’Iva.

Di questa cupola farebbero parte anche esponenti di partiti politici?

Sì. L’Italia è stata commissariata dagli organismi citati sopra con la lettera del luglio 2011 ricevuta dall’ex premier Berlusconi e firmata dal vecchio e dal nuovo presidente della BCE, Trichet e Draghi. La finanza non voleva le elezioni, ma ha voluto affidare l’Italia ad un commissario, Mario Monti, uomo della Trilateral e di Goldman Sacks. E abbiamo visto ciò che è accaduto: quanti hanno perso il lavoro e la pensione. I costi della crisi sono stati fatti pagare alle classi più povere riducendole sul lastrico!.

Immagine

Gustosa nel testo la ricostruzione, con tanto di intercettazioni, della ‘guerra’ intrapresa dalla piccola Procura di Trani contro i ‘giganti’ del rating (Standard and Poor’s, Fitch e Moody’s). Guerra ripresa in questi giorni dopo gli ‘avvertimenti’ sul rating italiano lanciati da Fitch durante la breve crisi di governo. A che punto è?

Intanto in un Paese normale e non a sovranità limitata come il nostro, quando un’agenzia di rating privata come Fitch a mercati aperti invia un avvertimento mafioso, il governo doveva ribadire: noi stabiliamo ciò che è bene fare per il nostro Paese e voi non dovete permettervi di formulare giudizi e dare pagelle.

La finanza utilizza anche le agenzie di rating per fare affari sulla pelle dei risparmiatori. Non guardiamo nel merito e assistiamo all’impoverimento delle classi sociali, all’aumento dell’Iva dal 21 al 22%. In uno studio avevamo stimato il tracollo del gettito di Iva di quasi 6 miliardi di euro da quando fu introdotto dall’ex ministro dell’Economia Tremonti e da Berlusconi e ora il ministero dell’Economia dice che c’è un mancato incasso da Iva di 3,6 miliardi e ancora non c’era stato l’aumento di un punto dell’aliquota.

Lei evoca uno sbocco autoritario, l’avvento di nuove forme di nazismo. Ma una speranza c’è. Chi incarna oggi la speranza del cambiamento?

Sono i giovani. In Grecia ci sono movimenti neonazisti, negli Stati Uniti il movimento Occupy Wall Streat, in Spagna gli Indignados, in Italia ci sono i giovani del Movimento 5 Stelle che hanno intercettato la protesta. Anche se non sono i soli a rappresentare la protesta e l’indignazione contro questo stato di cose. Guardi che quando Schauble, il ministro dell’Economia della Germania, che definisco il nipotino di Hitler, ha affermato che per salvare l’attività dei banchieri, bisogna attingere dai risparmi, dai conti correnti, questo è nazismo.

In proposito devo dire che quando la Germania era nazista c’erano i panzer, i tank e i cacciabombardieri, con cui volevano assoggettare l’Europa e il mondo, oggi sono stati sostituiti con la finanza, egemonizzata da Angela Merkel.

http://www.finanzalternativa.it/2013-10 ... olpa-loro/


Ultima modifica di Atlanticus81 il 10/11/2013, 20:10, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 24/11/2013, 20:27 
L’agenzia di rating Moody’s ha paura di Beppe Grillo e del M5S

Tra le protagoniste della crisi di questi anni un posto di rilievo lo occupano le agenzie di rating. Con le loro critiche, i loro allarmismi e, soprattutto, le richieste di austerity fomentano la grande paura per lo spread, certo più soffocante l’anno scorso di quanto non lo sia ora, ma comunque ancora presente. La più attiva, e che spesso precede le altre (S&P e Fitch), è Moody’s. A sorpresa, ha “parlato” dell’outlook europeo qualche settimana prima di quanto ci si aspettasse.

Il suo ultimo comunicato è tra i più strani fin qui rilasciati e lo è per due motivi: in primis, ha un taglio molto politico; in secondo luogo, è ottimista nei confronti dell’Italia. Ovviamente è un ottimismo che la gente comune potrebbe giudicare “degenerato”, poiché procede non dalla speranza di un domani migliore, bensì dalla certezza di un presente disastroso. Il concetto di “disastro”, sia chiaro, viene tradizionalmente recepito dalle agenzie di rating come l’esatto opposto del suo significato reale. L’austerity è un flagello per i cittadini, ma per Moody’s e compagne è un ideale a cui tendere; l’aumento della pressione fiscale è un male insostenibile per noi, un lieto evento per loro; e lo stesso vale per questa classe politica.

L’Italia, secondo Moody’s, è oggi un paese da promuovere. Per la prima volta da tre anni, è stato assegnato un outlook favorevole, a tal punto da giustificare un ritocco delle stime al rialzo. Se nella scorsa rilevazione, l’agenzia prevedeva per il 2013 un calo del Pil compreso tra il 2,5 e l’1,5%, oggi ne prevede uno tra 2 e l’1; se prima prevedeva per il 2014 una crescita compresa tra lo 0 e lo 0,5 (quindi stagnazione in ogni caso), oggi ne prevede una tra lo 0,5 e l’1.

Queste “felici” considerazioni fanno il paio con le dichiarazioni espresse da Bankitalia, le quali ricalcano le stime di Moody’s e aggiungono qualche particolare che riguarda l’economia reale. Buone notizie, in sintesi, arrivano dai “sondaggi che indicano un arresto del calo dell’attività produttiva”. Potrebbe essere un arresto fisiologico, determinato da un “troppo scendere” piuttosto che da una reale ripresa, ma tant’è: al massimo istituto bancario basta per essere ottimisti. Ottimismo in ogni caso smorzato quando si parla degli affari che realmente interessano i cittadini. Il tasso di disoccupazione per esempio: è destinato a salire nel 2014 al 12,5, quindi di qualche decimale, che comunque vuol dire decine di migliaia di posti di lavoro persi. E allora ci si può chiedere che senso ha gioire per l’azzeramento del deficit strutturale e per qualche decimo di crescita, quando altri italiani sono destinati a rimanere a spasso.

Per Moody’s i problemi sono altri. All’agenzia di rating, clamorosamente, fa paura Grillo. Una delle intellighenzie mondiali, capace di mettere sotto scacco interi paesi con la minaccia dello spread, ha paura di un comico. O meglio, del suo movimento. Il timore dell’agenzia di rating è che possa salire al potere e interrompere le politiche di austerity. Insomma, ha paura che in Italia, una volta tanto, si prenda una decisione giusta. Moody’s, addirittura, pensa che a causa delle alte probabilità che i pentastellati vincano le elezioni, l’Italia possa uscire dall’euro nel medio termine.

Tutto ciò è chiaro in questo stralcio: “Le possibilità che un partito politico guadagni il potere sulla base di una piattaforma che preveda un’uscita dall’euro rimangono non trascurabili, alla luce dei continui rischi politici in Paesi come, tra gli altri, Italia e Grecia. C’è circa una possibilità su tre che, nel medio termine, un Paese abbandoni l’area euro”

http://www.webeconomia.it/moodys-paura- ... pJQ7tJWw69



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MessaggioInviato: 24/11/2013, 21:58 
In estrema sintesi e semplificando molto dico la mia; supponiamo di essere in tre su un isola deserta (mediterranea) , due lavoratori ed un banchiere.
Io faccio il banchiere. [:5]
Stabiliamo che io sono l’unico ad avere il potere ed il diritto di stampare moneta. Voi due no. [:245]
Dopo una valutazione (che naturalmente in quanto fatta da me, è per definizione seria, attenta ed oculata [:246] ) della quantità di beni che voi due ignoranti lavoratori potete produrre in un anno, stabilisco che per i vostri bisogni di commercio e scambio è utile che io stampi della carta moneta. Stampo mille unità e ne do 500 a ciascuno dei due, con una bella ingiunzione: non è gratis (per voi, ovviamente, per me il denaro non è un problema, lo stampo io [:256] ), a fine anno mi dovete restituire i 500 pezzi più un 10 per cento di interessi, quindi 550 a testa.
Peccato che quei 100 pezzi in più non esistano, perché io non li ho stampati [:256] . Quindi forse uno dei due potrà anche restituirmi i 550, ma l’altro bene che vada me ne potrà restituire al più 450 e sarà in debito con me.
Il primo anno nessuno dei due riesce a restituirmi i 50 a testa. Mi restituiscono solo quello che gli ho prestato, 500 e 500. Andiamo male ragazzi , molto male. Vi abbasso il rating, non siete degni di fiducia. Naturalmente il rating lo decido io ed a me non lo abbassa nessuno. [:257]
Tuttavia decido di venirvi incontro; in fondo sono un filantropo come Rockfeller; noi banchieri siamo i benefattori dell'umanità; l’anno prossimo decido di fare il magnanimo. Per il bene di tutti soprassiedo sui 1000 pezzi prestati, non serve che me li ridiate tutti (se fate i bravi, altrimenti vi richiedo di botto tutto il malloppo e sono dolori per voi, quindi vedete di regolarvi). Mi basta che mi restituiate gli interessi; vedete come sono buono? [:260]
Ma questo primo anno non vi siete mostrati degni di fiducia [:207] , quindi l’anno prossimo vi chiedo il 30 per cento di interessi. Questo stimolerà la vostra produttività e vi farà capire il valore del denaro; inoltre stringere la cinghia (per voi) è una virtù sana da coltivare, mica vorrete restare per sempre i soliti mediterranei goduriosi e spendaccioni, i soliti casinisti e maialini PIGS (portoghesi, italiani, greci e spagnoli)? Così non evolverete mai verso il mondo civile (prendete ad esempio gli anglosassoni, i tedeschi, gli olandesi, tutta gente migliore di voi; gli ho anche dato un rating migliore e tale resterà finché non si faranno venire strani grilli in testa).
Del resto a me non importa un granché che mi restituiate i soldi, in fondo è solo carta straccia che io posso stampare da me a piacere, quel che mi interessa in realtà è la vostra mente, ossia che vi sentiate in colpa ed in debito con me in modo che io possa avanzare diritti e prelevare i beni reali frutto del vostro lavoro, la vostra casetta costruita con tanta fatica, la terra ben coltivata, anzi, direi che in fondo mi interessa la vostra vita, nel senso che vi ho in pugno e dovrete lavorare per me tutta la vita, come novelli schiavi, con in più il vantaggio che rispetto agli schiavi del passato nemmeno vi rendete conto di esserlo.


Ultima modifica di quisquis il 24/11/2013, 22:31, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 24/11/2013, 22:14 
Cita:
quisquis ha scritto:



...

Del resto a me non mi importa un granché che mi restituiate i soldi, in fondo è solo carta straccia che io posso stampare da me a piacere, quel che mi interessa in realtà è la vostra mente, ossia che vi sentiate in colpa ed in debito con me in modo che io possa possa avanzare diritti e prelevare i beni reali frutto del vostro lavoro, la vostra casetta costruita con tanta fatica, la terra ben coltivata, anzi, direi che in fondo mi interessa la vostra vita, nel senso che vi ho in pugno e dovrete lavorare per me tutta la vita, come novelli schiavi, con in più il vantaggio che rispetto agli schiavi del passato nemmeno vi rendete conto di esserlo.



Bravo, bravo, bravissimo!!!!

[:D]

Ora, per completare l'opera, racconta questa favola, seppur non a lieto fine ai tuoi figli prima di addormentarli - forse da grandi si renderanno conto di essere schiavi e spezzeranno quelle catene che oggi non riusciamo a spezzare!

[;)]



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La schiavitù monetaria: una mostruosità storica nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra
Di Giacinto Auriti – Fonte Abruzzopress (nr 33) del 19 aprile 2001 (Visto su http://www.effedieffe.com)

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Goethe affermava che «nessuno è più schiavo di chi si ritiene libero senza esserlo». Questo principio è particolarmente valido per il sistema monetario vigente. Il cittadino si illude di essere proprietario dei soldi che ha in tasca, mentre ne è debitore. La banca, infatti, emette la moneta solo prestandola, sicché la moneta circola gravata di debito. Il segno della schiavitù monetaria è data dal fatto che la proprietà nasce nelle mani della banca o, per meglio dire, del banchiere che emette prestando e prestare è prerogativa del proprietario.

La moneta, invece, deve nascere di proprietà del cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore; tanto è vero che, se si mette un governatore a stampare moneta in un isola deserta, il valore non nasce perché, mancando la collettività, viene meno la possibilità stessa della volontà collettiva che causa questo valore. Come ogni unità di misura (e la moneta è la misura del valore) anche la moneta è una convenzione.

Quando la moneta era d’oro chi trovava una pepita se ne appropriava senza addebitarsi verso la miniera. Oggi al posto della miniera c’è la Banca Centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito.

Non si può comprendere come sia stata possibile questa mostruosità storica (nata nel 1694 con la Banca d’Inghilterra e con l’emissione della sterlina) se non si muove dalla definizione della moneta strumento (sterco) del demonio. La verità di questa definizione è stata avvertita anche da San Francesco d’Assisi quando vietava ai padri questuanti di ricevere oboli in moneta. Noi ora ne dimostreremo la piena fondatezza sulla base delle stesse parole di Satana che stanno nel Vangelo.

Satana, nel Vangelo, parla tre volte. Dopo il digiuno di Cristo nel deserto, Satana Gli dice: «Tramuta le pietre in pane». Per lo più queste parole sono interpretate nel senso di considerarle come tentazione in quanto Cristo era affamato e mangiare pane sarebbe stato motivo della tentazione. Questa interpretazione non è accettabile perché la tentazione è sempre relativa ad un peccato e mangiare pane dopo quaranta giorni di digiuno è moralmente ineccepibile. Dunque la giustificazione delle parole di Satana va intesa diversamente e chi ci dice come interpretare le parole di Satana è proprio Cristo quando, rispondendo a Satana, afferma (Matteo 4,4): «Sta scritto, non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Ciò che sorprende in questa frase di Gesù è la novità della proposta, mai considerata dai teorici dell’interpretazione, di dedurre il significato delle parole non dalla loro espressione letterale, ma dalla bocca che le pronuncia. Quelle parole erano uscite dalla bocca di Satana; sicché per interpretarle esattamente va considerata l’ipotesi, peraltro assurda, che Cristo avesse accettato l’invito di Satana e trasformato le pietre in pane. In tal caso avrebbe potuto ben dire a Cristo: «Tu puoi mangiare pane per mio merito perché io Ti ho dato il consiglio di trasformare le pietre in pane». Quindi Cristo sarebbe stato trasformato da padrone a debitore del Suo pane.

A ben guardare questa ipotesi si verifica puntualmente nell’emissione della moneta nominale. Quando la Banca Centrale emette moneta prestandola, induce la collettività a crearne il valore accettandola, ma contestualmente la espropria ed indebita di altrettanto, esattamente come Satana avrebbe fatto se Cristo avesse accettato l’invito di trasformare la pietra in pane. Se si mette al posto della pietra la carta, ed al posto del pane l’oro, al posto di Satana la banca, si riscontrano nella emissione della Sterlina oro-carta e di tutte le successive monete nominali, tutte le caratteristiche della tentazione di Satana.

Con la costituzione della Banca d’Inghilterra e del sistema delle Banche Centrali, tutti i popoli del mondo sono stati trasformati da proprietari in debitori ineluttabilmente insolventi del proprio denaro. La banca, infatti, prestando il dovuto all’atto dell’emissione, carica il costo del denaro del 200%. L’umanità è così precipitata in una condizione inferiore a quella della bestia. La bestia, infatti, non ha la proprietà, ma nemmeno il debito. È gran tempo ormai che si comprenda che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette. Con la moneta debito l’umanità è stata talmente degradata che non a caso si è verificato il fenomeno del «suicidio da insolvenza» come malattia sociale che non ha precedenti nella storia. Ciò conferma la Profezia di Fatima: «I vivi invidieranno i morti». Non si possono valutare esattamente le tentazioni di Satana se non le si considerano nel loro contesto globale. Particolarmente significativa, in questo senso, è la terza tentazione (Matteo 4, 8-9): «… Gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro magnificenza, poi disse a Gesù: tutto questo io Ti darò. Se Ti prostri e mi adori». Adorare prostrati significa mettere Satana sull’altare al posto di Dio. Ciò spiega perché gli adoratori di Satana contestano fondamentalmente e necessariamente l’Eucarestia Cattolica.

La circostanza che il Protestantesimo si sia basato sulla contestazione dell’Eucarestia Cattolica ed abbia promosso la costituzione delle Banche Centrali come promotrici della moneta-debito parla da sè. Non a caso il parlamento inglese approva nel 1673 il Test Act: l’editto con cui viene dichiarata illegittima l’Eucarestia Cattolica e la Transustanziazione. Non a caso nel 1694 viene fondata la Banca d’Inghilterra che emette la sterlina sulla regola di trasformare il simbolo di costo nullo in moneta, inaugurando l’era dell’oro-carta. Non a caso nasce la subordinazione del potere religioso a quello politico quando il re d’Inghilterra diventa anche capo della religione protestante anglicana sovvertendo l’ordine gerarchico del Sacro Romano Impero per cui l’autorità politica era autonoma ed eticamente subordinata alla sovranità religiosa. Non a caso quando il Protestantesimo entra in Europa continentale non fonda una chiesa, ma una banca: la Banca Protestante il cui presidente, il Neker, diventa consigliere di Luigi XIV. Non a caso tutte le monarchie cattoliche della vecchia Europa si disintegrano perché si indebitano senza contropartita verso i banchieri per la moneta satanica da questi emessa a costo nullo e che gli stessi re avrebbero potuto emettere gratuitamente per proprio conto senza indebitarsi.

Non a caso in Svizzera vige la regola di essere ad un tempo «banchieri» e «protestanti». Non a caso la differenza essenziale tra Sacro Romano Impero e Commonwealth Britannico è la moneta. Lì il portatore è proprietario delle moneta, qui è debitore. Non a caso, dopo aver tolto Dio dall’altare con la negazione dell’Eucarestia Cattolica e fondata la Banca d’Inghilterra, il Commonwealth raggiunge nel 1855 una estensione di 22 milioni e 750 mila chilometri quadrati. Oggi tutto il mondo è Commonwealth. Tutto il mondo è «colonia monetaria». Satana, principe di questo mondo, è una persona seria: mantiene le promesse fatte a fin di male. Dopo che il male è stato fatto concede ai suoi adoratori il dominio su tutti i popoli del mondo. Su queste premesse ci si spiega anche la tentazione di Satana quando esorta Cristo a gettarsi dalla cima del tempio della Città Santa. Chi è padrone di tutto il mondo e di tutto il denaro del mondo, o perché lo possiede o perché ne è creditore, non desidera sovranità e ricchezza perché già le possiede, ma ha sete di vanagloria. Si giustifica così anche questa tentazione.

Giacinto Auriti, Fonte Abruzzopress (nr 33) del 19 aprile 2001

http://www.mentereale.com/articoli/la-s ... nghilterra


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Il signoraggio secondario - Peggiore del primo e smisuratamente più grande, forse oserei dire incalcolabile

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Il signoraggio secondario, vero male del nostro tempo è generato dal fatto che le banche possono emettere denaro scritturale, denaro emmesso per mezzo di prestiti, mutui, fidi e ogni altra forma di monetizzazione tramite rateizzazione.

In Europa non è prevista riserva frazionaria per:

* depositi con durata prestabilita superiore a due anni;
* depositi rimborsabili con preavviso superiore a due anni;
* pronti contro termine;
* titoli di debito emessi con durata prestabilita superiore a due anni.

È invece al 2% per ogni altra passività compresa nell'aggregato soggetto a riserva come stabilito dall'articolo 4 del regolamento 1745/2003 della BCE. Quindi la banca deve possedere una contropartita in contante di ogni passività, per un valore che oggi è compreso tra 0 e 2 (punti percentuali). Il regolamento di Basilea 1, stabilito nel 1988 presso la Bank of International Settlements (BIS), portò la riserva frazionaria al 2%.

EBBENE SI AVETE CAPITO BENE POSSONO PRESTARE 100 EURO AVENDONE DISPONIBILI SOLO 2, POSSONO PRESTARE 1000 EURO AVENDONE IN CASSA SOLO 20, POSSONO PRESTARNE 10.000 AVENDONE SOLO 200, E COSI' VIA.

ORA SICURAMENTE VI SARA' PIU' CHIARO PERCHE I PENSIONATI FANNO LA FILA PER RISCUOTERE LA PENSIONE, ASPETTANO ANCHE PER ORE CHE LA BANCA RACIMOLI IL CONTANTE DA CHI FA DEI VERSAMENTI.

Se una banca non ha più sufficienti riserve, è obbligata a reintegrarle, ritirando qualche prestito ed eventualmente rallentando l'emissione di nuovi prestiti. Io aggiungerei forse.

Le banche dovendo avere una riserva di banconote del solo 2%, prestano virtualmente ogni euro (o dollaro ecc.) 50 volte facendoselo restituire però realmente 50 volte e con 50 volte i relativi interessi e spese esosi, per poi ricominciare a prestare soldi così “truffati” di nuovo 50 volte virtuali e farseli restituire ancora 50 volte reali più tassi e spese in un meccanismo arginato solo dalla naturale resistenza ad indebitarsi.

In altri termini, è come consentire ad un correntista che abbia 1.000 € sul conto di emettere assegni per 50.000 prestandoli ad usura: una truffa contro la quale pendono già molte cause in relazione ai mutui e ai fidi, con i quali in pratica “erogando” denaro “virtuale” in media al 98%, vincolano le persone a lavorare vite intere per restituirle realmente.

Complesse analisi portano ad una facile conclusione che una cosca di qualche centinaia di anonimi, con la collusione dell’ 1% della popolazione mondiale (60 milioni) ha ridotto un altro 5% (300 milioni) ad un travagliato “benessere”, ed il residuo 94% (5,6 miliardi di persone) ad una condizione variabile tra precarietà, miseria, disperazione e morte.

Pensate! Ci troviamo di fronte alla “truffa” nella “truffa” perché, a prescindere che i soci delle banche centrali siano pubblici o privati, esse comunque iscrivono i soldi che stampano al passivo dei loro bilanci, mentre le tasse che sono tutt’altro da ciò che si crede, sono un ulteriore strumento di demonetizzazione.

E a proposito di tasse, va subito detto che con la trovata di iscrivere al passivo del bilancio della Banca d’Italia i soldi stampati si registra un’evasione maggiore di tutti insieme gli altri evasori.

Va detto, inoltre, che il sistema bancario, dopo essersi arrogato l’inesistente “debito pubblico”, è beneficiario di inesistenti interessi, per il cui pagamento dobbiamo poi destinare allo stesso sistema bancario pesanti sacrifici di bilancio.

Per evitare tutto ciò basterebbe che lo Stato, quando ha bisogno di soldi, anziché farseli stampare dalla Banca d’Italia e poi follemente comprarglieli indebitandoci, li stampi da sé, come fa con le monete di metallo.

Queste sono però solo il 2% del denaro reale, e quindi dello 0,02% del denaro globale (sempre sia vero, perché è tutto talmente fuori controllo…. emblematicamente le monete non sono numerate progressivamente).

Tuttavia, la stampa dei soldi da parte dello Stato richiede una modifica del Trattato di Maastricth.

Trattato scritto di pugno dalle banche centrali, con il quale calpestando la decenza ed ogni principio giuridico, hanno rapinato gli Stati della sovranità in materia economica e finanziaria per ricettarla ai soci occulti delle offshore socie delle banche private loro socie, attribuendo ad esse un tale coacervo di poteri incontestabili, diritti alla segretezza ed immunità.

Un sistema, quello bancario privato (italiano ed europeo), privo di regole, in cui la BCE (Banca Centrale Europea), anche essa privata, è alla testa.

Un sistema, quello nazionale ed europeo, dove sapere con certezza quanto denaro scritturale sia generato dal sistema bancario è assolutamente impossibile e assolutamente fuori da ogni logica costituzionale, l'art. 1 della nostra Costituzione recita testualmente:

COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
(in GU 7 dicembre 1947)

con le modifiche apportate dalle Leggi costituzionali
9 febbraio 1963, n. 2, 22 novembre 1967, n. 2, 18 ottobre 2001, n. 3, 23 ottobre 2002, n. 1

PRINCIPI FONDAMENTALI

Art. 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

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Questo mondo di ombre e di impenetrabilità del denaro scritturale deve finire e deve lasciare il passo ad un sistema trasparente e contabilizzato gestito dallo Stato Sovrano.

La sovranità appartiene al popolo e non ad una ristretta cerchia di banchieri che decidono per interi popoli. Banchieri che arricchendosi in modo spropositato e immisurabile fanno si che il politico viva in un mondo di agi e privilegi, a cui per nulla rinuncerebbe, permettendo il realizzarsi della volontà avida dei banchieri, compiacenti e servili a danno di tutto un popolo che crede di averli eletti per essere rappresentato.

http://www.sovranitamonetaria.it/articl ... g=en&pg=23



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MessaggioInviato: 06/01/2014, 22:57 
Bolla debito: in scadenza $7.43 trilioni per i big mondiali
Bond sovrani G7 + 4 BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) da riemettere entro l'anno. Per l'Italia, una cifra da paura.

Immagine
Una vignetta americana sul colossale debito pubblico degli Stati Uniti, superiore ai 17 trilioni di dollari.

NEW YORK (WSI) - L'ammontare di obbligazioni, bond, titoli di stato e altri strumenti di indebitamento di stati sovrani in scadenza nel 2014 emessi dalle nazioni del G7 piu' i 4 BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) e' in totale di $7.43 trilioni, ovvero 7.430 miliardi, praticamente immutato dai $7.6 trilioni del 2012.

Per i debiti pubblici sovrani delle maggiori economie mondiali la tabella compilata da Bloomberg con dati calcolati al 30 dicembre 2013 e' la seguente (la seconda cifra e' quella relativa all'importo da pagare in tassi al servizio del debito, la prima rappresenta il totale bond in scadenza e quindi da riemettere):

Stati Uniti -- $3.115 mld ------ $218 mld
Giappone ---- 2.383 ------------ 87
Italia ---------- 468 ------------ 79
Francia -------- 410 ------------ 61
Germania ------ 268 ------------ 39
Canada -------- 248 ------------ 13
Regno Unito --- 181 ------------ 75
Cina ----------- 143 ------------ 58
Brasile -------- 121 ------------ 24
India ----------- 85 ------------ 47
Russia ---------- 10 ------------ 11

Per la maggioranza degli economisti e strategist interpellati da Bloomberg, i costi di finanziamento degli stati per emettere i nuovi bond aumenteranno nel corso del 2014. Per gli Stati Uniti la previsione media e' che il rendimento del titolo a 10 anni salga al 3,38%, dopo una crescita l'anno scorso di 127 punti base al 3.03%, massimo dal 2011. Nessuno dei rispondenti al sondaggio prevede rendimenti inferiori al 2,5% (oggi il rendimento e' al 2.98%).

I costi di finanziamento sono previsti in salita per tutti i paesi del G7. Il tasso sul bund tedesco (che fa da parametro allo spread con il Btp Italia a 10 anni) e' previsto in aumento al 2,28% entro la fine del 2014 mentre per i bond di uguale durata del Regno Unito il consensus degli economisti indica il 3.36%. Sarebbero i livelli top per ambedue i paesi anglosassoni dal 2011. Tra i paesi BRIC soltanto i rendimenti sui bond di India e Cina sono previsti in ribasso.

Il debitore n.1 del mondo sono gli Stati Uniti, con $11.8 trilioni di bond e obbligazioni venduti sul mercato, con un ammontare in crescita quest'anno di $187 miliardi, sempre secondo i dati di Bloomberg. Il Giappone e' il debitore n.2 con $2.38 trilioni di bond e titoli in scadenza nel 2014 (-9% rispetto al 2013), poi segue l'Italia, con $468 miliardi (piu' $79 miliardi in interessi) in totale $547 miliardi, pari a 402 miliardi di euro, al cambio di 1.36, in aumento rispetto al 2013.

La Francia, con un'economia ferma da due anni, "vedra' crescere l'ammontare di debito in scadenza quest'anno del 15% a $410 miliardi". Il debito totale che fa capo alla Germania aumentera' del 5.3% a $268 billion.

http://www.wallstreetitalia.com/article ... diali.aspx


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MessaggioInviato: 16/01/2014, 22:18 
IL DENARO, LA PESTE, L’INFLAZIONE, GLI EBREI, I BANCHIERI….

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Nel XIV secolo si verificò la più diffusa e terrificante epidemia di tutti i tempi che non soltanto provocò con il suo passaggio milioni di vittime, ma rimase endemica ricomparendo periodicamente ora in una regione ora in un'altra anche dopo l'intervallo di tempo compreso tra il 1347 ed il 1350 durante il quale la peste devastò l'intera Europa, raggiungendo l'acme in Italia nel 1348.

Si può affermare che mai un contagio abbia provocato tanti danni: mentre in passato era stato possibile porre rimedio al brusco calo demografico attraverso un abbassamento dell'età di matrimonio e a nuove nascite, dopo la peste del 1348 il recupero fu ostacolato dal carattere frequente delle epidemie che fecero la loro ricomparsa a intervalli di circa dieci anni.

La stima più attendibile ritiene che sia morta una percentuale compresa tra il trenta e il cinquanta per cento della popolazione.

La peste ebbe origine in oriente e si diffuse con grande rapidità, raggiungendo nella primavera del 1347 la città di Caffa, in Crimea, un centro di commercio dei Genovesi. Nell'estate dello stesso anno l'epidemia colpitì Bisanzio e quasi tutti i porti dell'Europa orientale. Ben presto la peste raggiunse i porti occidentali, della Sicilia, Genova, Pisa e Venezia, e di qui si diffuse in tutta l'Europa.

L'Italia fu il paese in cui il morbo si manifestò con maggiore violenza, lasciando segni indelebili e conseguenze che faranno sentire il loro peso anche nei secoli successivi, tanto che qualche storico ha avanzato la proposta di fissare proprio il 1348 come simbolica data della fine del Medioevo.

Ogni famiglia dovette sopportare lutti gravissimi: ad esempio, Francesco Petrarca dovette subire la morte di un figlio e della tanto celebrata Laura, il cronista senese Agnolo di Tura perse addirittura cinque figli. Quelli inferti dal destino e dalla malattia erano colpi che in tempi normali avrebbero gettato in una disperazione insanabile chiunque, ma, in questo periodo particolare, una quotidianità che continuamente riproponeva l'evento della morte ne rese l'idea così familiare da provocare un aumento del coraggio e della resistenza di chi doveva sopportare la scomparsa di un congiunto.

La mancanza di sufficienti conoscenze mediche determinava poi l'impotenza di fronte alla malattia ed un senso di frustrazione che spingeva a cercare qualcuno a cui fare risalire la causa e la responsabilità del contagio: si pensava che, individuando e punendo i responsabili, l'ira divina si sarebbe placata. Così, come sempre accade, la colpa dell'epidemia venne fatta ricadere sui "diversi" dell'epoca, gli Ebrei, accusati di avvelenare i pozzi delle città e spesso le processioni dei flagellanti si concludevano con una vera e propria caccia agli Ebrei.

Si trattò della più grande persecuzione che il popolo ebraico dovette subire. Il fenomeno delle processioni dei flagellanti e delle cacce agli Ebrei non interessò comunque, almeno in questo periodo l'Italia.

La reazione di gran parte della gente paradossalmente non fu quella di deprimersi e di pregare pentendosi dei propri peccati in vista di una imminente fine del genere umano, ma racconta il Boccaccio nel suo Decamerone, mentre alcuni cercavano di condurre un'esistenza morigerata e di evitare il contatto con altre persone per sfuggire alla malattia, "altri in contraria opinion tratti, affermavano il bere assai e il godere e l'andar cantando a torno e sollazzando e il sodisfare d'ogni cosa all'appetito che si potesse e di ciò che avveniva ridersi e beffarsi esser medicina certissima a tanto male: e così come il dicevano il mettevano in opera a lor potere, il giorno e la notte ora a quella taverna ora a quella altra andando, bevendo senza modo e senza misura, e molto più ciò per l'altrui case facendo, solamente che cose vi sentissero che lor venissero a grado o in piacere".

La situazione dei costumi non cambiò neppure quando ormai il peggio era passato e i sopravvissuti, invece di ringraziare Dio per averli risparmiati tenendo una condotta conforme agli insegnamenti cristiani, secondo quanto riportato dal cronista fiorentino Matteo Villani nella sua Cronaca, "… trovandosi pochi, e abbondanti per l'eredità e successioni dei beni terreni, dimenticando le cose passate come se state non fossero, si diedero alla più sconcia e disonesta vita che prima non avieno usata, però che vacando in ozio usavano dissolutamente il peccato della gola, i conviti, le taverne e dilizie con dilicate vivande, e giuochi, scorrendo alla lussuria senza freno, trovando ne' vestimenti strane e disusate fogge e disoneste maniere, mutando nuove forme a tutti li arredi". In realtà la degenerazione dei costumi era già iniziata prima del diffondersi dell'epidemia, ma fu questo evento a provocare una crescita del tenore di vita e del gusto per il lusso, tanto che proprio nel periodo successivo alla peste furono introdotte nuove imposte nelle città per frenare il fenomeno.

Dopo la grande paura regnava il desiderio di divertirsi, dovuto anche alla possibilità di sfruttare la grande quantità di sostanze di cui ciascuno poteva disporre, dopo averle ereditate da coloro che erano stati portati via dal morbo. TUTTI ERANO DIVENTATI RICCHI IL DOPPIO….

Marchionne di Coppo Stefani fiorentino … racconta lo stupore dei sopravvissuti diventati improvvisamente ricchi ed il loro desiderio di abbandonarsi al lusso in queste parole: "E tale che non aveva nulla si trovò ricco, che non pareva che fusse suo, ed a lui medesimo pareva gli si disdicesse. E cominciorno a sfogiare nei vestimenti e ne' cavagli e le donne e gli uomini".

Una teoria affascinante, anche se messa fortemente in discussione, sostiene che proprio la peste, favorendo la formazione di ingenti patrimoni e provocando al tempo stesso una riduzione delle possibilità di investimento, abbia creato i presupposti per il sorgere di un periodo come il Rinascimento: il complesso delle condizioni createsi fece sì che il denaro venisse utilizzato per l'acquisto di opere d'arte piuttosto che per finanziare attività produttive.

In Italia e nella Francia del XIV secolo la competenza a redigere testamenti efficaci era riservata esclusivamente ai notai, che essendo anch’essi in gran numero morti,…. si venne a creare una grande confusione che continuò a produrre i suoi effetti anche nel periodo successivo alla fine della peste con centinaia di cause che produssero il blocco dell'attività dei tribunali.

Ad approfittare della situazione venutasi a creare furono soprattutto gli ordini religiosi e le confraternite che mai come in questo periodo riuscirono ad accumulare ricchezze grazie ai lasciti testamentari di chi, sentendosi ormai vicino alla morte, cercava (COME OGGI) di ottenere la salvezza della propria anima.

Gli apparati pubblici si trovarono ben presto in ginocchio in quanto non soltanto la malattia aveva provocato la morte di gran parte dei contribuenti e delle attività riducendo drasticamente le entrate, ma messo in pericolo lo stesso funzionamento dello Stato.

L'elevata mortalità rischiò di bloccare l'attività degli organi pubblici che non riuscivano a raggiungere il quorum necessario per adottare delle decisioni. Questa situazione di stallo portò a Bologna addirittura ad un tentativo di colpo di stato represso con la forza.

Contribuiva poi al dissesto delle casse dello Stato il fatto che la morte o la fuga di medici, notai, insegnanti e militari di professione obbligava le città a reclutare personale di questo tipo anche forestiero con una vertiginosa crescita dei compensi dovuta alla sproporzione tra domanda ed offerta.

Una conseguenza importante della elevata mortalità è costituita dal fatto che mentre nel momento in cui la crescita demografica aveva raggiunto il suo apice le città erano diventate tutte un groviglio di case piccolissime, dopo la peste lo spazio a disposizione di ogni persona era cresciuto enormemente.

Questo fatto, unito alle maggiori possibilità economiche di gran parte della popolazione, portò alla riunione in un'unica struttura di più abitazioni e alla creazione di grandi palazzi: i sopravvissuti volevano vivere in spazi più ampi e per questo avviarono una risistemazione edilizia che mutò radicalmente il volto delle città.

Tuttavia, la ricchezza improvvisamente raggiunta si rivelò a lungo andare un'illusione. Le possibilità economiche dei sopravvissuti all'epidemia subirono una crescita non soltanto grazie ai lasciti dei defunti, ma anche grazie ad un aumento dei compensi spettanti a tutti i lavoratori, compresi quelli che svolgevano le mansioni più umili.

La morte di molti lavoratori aveva provocato una diminuzione dell'offerta di mano d’opera rispetto alla domanda e di conseguenza un aumento dei salari. Tuttavia nell'arco di pochi anni la crescita dei costi di produzione determinò una vertiginosa inflazione con conseguente aumento del costo della vita andando ad annullare i vantaggi creati dal precedente aumento della ricchezza.

Ad influire poi sull'andamento dei prezzi si sovrapponeva la grave crisi attraversata dal settore agricolo determinata non soltanto dalla scarsità di manodopera, ma anche dalla scarsa produttività dei terreni derivante dalla contemporanea mutazione del clima.

Occorre qui chiarire la grande confusione che tutti fanno allora come ora tra beni reali e beni nominali.

L'utilità intrinseca dell'oro (o dei metalli preziosi), delle sue proprietà chimico-fisiche specifiche, è insignificante rispetto al Valore convenzionale assegnatagli dall’opinione comune.

Le sua applicazioni elettrochimiche sono state individuate recentemente dalla tecnologia moderna, quindi vi era in esso solo un valore puramente convenzionale, La sua rarità lo aveva eretto a garanzia del conio di moneta, e la non convertibilità della moneta introdotta da Nixon ha dimostrato pragmaticamente che il valore del denaro deriva solo dall'accettazione del fruitore sulla base della fiducia che egli attribuisce all'autorità emittente.

La funzione originale indispensabile e primaria del denaro è di unità di conto per gli scambi, d’altro canto, il denaro svolge funzione economica solo in quanto certificante e testimone dei valori scambiati, il che significa che è un catalizzatore del valore e strumento di commercio.

Limitare il bacino di utilizzo economico/monetario di tale funzione significa limitare il dominio e volume dei commerci, ovvero diminuire la sua azione utile come strumento di sviluppo della ricchezza.

Infatti un paese con immensi tesori di oro è come un’isola deserta in cui si è naufragati senza null’altro… l’oro non serve a nulla da solo, è solo una rappresentazione della vera ricchezza… non mai la ricchezza…. E’ un simbolo nominativo …. non svolge alcuna funzione economica reale … se non di stimolo alla produzione di ulteriori beni economici in previsione di un “pagamento”… (cioè “valutazione”) della Misura del Valore del Lavoro dell’Altro .

Insomma, seppure l’oro (o altri preziosi – o anche altri beni inerti) a disposizione di ciascuno o degli Stati…. Aumentasse a dismisura nelle quantità a disposizione di ciascuno.. comunque i possessori del nuovo oro (o altri beni inerti) avrebbero da una parte saturato il mercato con i loro acquisti e contemporaneamente deprezzato ed inflazionato l'interno bacino di circolazione.

Questo è l’esito di qualunque ricchezza nominale, o anche reale epperò “Nonumana”, mentre produrre ricchezza in servizi alla persona, in beni da chiunque fruibili o comunque a dimensione umana, porta a vero arricchimento … giusto ed equamente distribuito come una ripartizione sociale delle risorse e dell’economia dovrebbe sempre essere.

Quello che vado ripetendo inascoltato ormai da molti anni e cioè l'inizio dell'emissione e circolazione della Cambiale Sociale... che appunto comprende in sè (ed oltre) tutti i concetti sopra evidenziati...

Che per dirla in una formula sintetica è :

Cambiale Sociale = Misura del Valore del Lavoro Derivante dall'Esistenza in Vita dell'Altro ....

Chiunque Altro, che in quanto esiste... consuma energia, alimenti, vestiario, compagnia, cultura, ambiente, riparo, solidarietà. divertimento.... e quindi crea autonomamente ben reali (parlo degli artigiani dei professionisti, degli artisti… etc., etc…..) , o quantomeno induce altri a produrne per il suo mantenimento in vita… parlo delle madri, degli handicappati, dei malati… e in ogni caso è fonte di ricchezza (brutta metafora) in quanto respira….

Ma a noi sta benissimo così…

Tu che sei abituato a pensare … prova ad immaginare una società economica basata sulla emissione monetaria (controllata da terzi) individuale (ad esempio) di chi apprezza il Valore di un quadro di un pittore nel momento che lo acquista …..

Il patrimonio (il denaro in metallo prezioso – ricordiamo che non esisteva praticamente diffusione della carta/moneta)….. veniva così utilizzato essenzialmente per il soddisfacimento immediato del proprio piacere personale ed il capitale accumulato in conseguenza della peste venne nella maggior parte dei casi sperperato dai più e ……ovviamente da qualche parte andava a finire e…..

Era accumulato dalle nascenti banche, banchieri, borghesi…

Esattamente come l’arricchimento egoistico accentrato e capitalizzato non distribuito che è accaduto in questa attuale economia pseudo – neoliberista.

http://www.albamediterranea.com/index.p ... Itemid=113



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Più di così non so cosa fare per fare capire a chi mi segue il meccanismo della crisi dell'eurozona. Un meccanismo automatico e pertanto voluto fin dalle sue origini.

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http://scenarieconomici.it/capire-la-cr ... r-dummies/


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Ieri è accaduto un fatto gravissimo in parlamento, piuttosto sconvolgente.

Oltre alla "tagliola della Boldrini" (che ricordiamo arrivare da ambienti di sinistra) nei confronti dei 5stelle e di Fratelli d'Italia per la protesta sulla svendita totale di Bankitalia ai privati, quello che sconvolge è il fatto che dai banchi della sinistra sale un coro, cantano "Bella ciao!"

Vi stupite che dai banchi della sinistra arrivi un coro del genere dopo l'ennesimo regalo alle banche? Se sì, avete la memoria corta, andiamo per gradi.

Ricordiamo intanto che il primo governo tecnico in Italia fu quello di Giuliano Amato nel 1992, da prima socialista poi aderente del PD. La coalizione che rappresentava era composta da partiti di sinistra o vicini alla sinistra, il suo governo oltre che la manovra finanziaria più pesante dal dopoguerra diede il via anche al prelievo forzoso sui conti correnti .

Ricordiamo Carlo Azeglio Ciampi che non solo fu direttore della Banca d'Italia ma anche presidente della Repubblica, anche lui vicino ai partiti di sinistra. Il suo governo permise all'Italia di entrare come paese fondatore dell'unione europea, dopo il trattato di Maastricht del 1992. Anche la sua coalizione era composta da partiti di sinistra o vicini alla sinistra.

Lamberto Dini invece, che fu a capo del primo governo interamente tecnico in Italia, dal Gennaio 1995 al Maggio 1996. In questo lasso di tempo si decise l'entrata in vigore della moneta unica e si decretò l'inizio della Banca Centrale Europea (BCE per gli amici). Anche Dini era vicino ai partiti di sinistra, come la Margherita.

Potevamo aspettarci che oggi, con la sinistra al governo non si compisse l'ennesimo atto di sudditanza nei confronti delle banche? No. Ma c'è di più.

Il reale problema è che i partiti di sinistra sono sempre stati in mano a quell'elite finanziaria che ha indirizzato la loro politica, lo spiega molto bene anche Alain Soral nell'intervista che abbiamo proposto in esclusiva (clicca qui per guardare). Soral spiega molto bene che la sinistra è sempre stata attenta al capitale e al capitalismo, di certo non a chi la moneta la presta e di conseguenza ne è il proprietario.

Alcuni baluardi però continuano a far fede alle parole di Marx (massone e personaggio molto influente nella distruzione della società e dell'uomo, clicca qui per approfondire) che di seguito citiamo:

Cita:
“Fin dalla nascita le grandi banche agghindate di denominazioni nazionali non sono state che società di speculatori privati che si affiancavano ai governi e, grazie ai privilegi ottenuti, erano in grado di anticipar loro denaro. Quindi l’accumularsi del debito pubblico non ha misura più infallibile del progressivo salire delle azioni di queste banche, il cui pieno sviluppo risale alla fondazione della Banca d’Inghilterra (1694). La Banca d’Inghilterra cominciò col prestare il suo denaro al governo all’otto per cento; contemporaneamente era autorizzata dal parlamento a batter moneta con lo stesso capitale, tornando a prestarlo un’altra volta al pubblico in forma di banconote. Con queste banconote essa poteva scontare cambiali, concedere anticipi su merci e acquistare metalli nobili. Non ci volle molto tempo perché questa moneta di credito fabbricata dalla Banca d’Inghilterra stessa diventasse la moneta nella quale la Banca faceva prestiti allo Stato e pagava per conto dello Stato gli interessi del debito pubblico. Non bastava però che la Banca desse con una mano per aver restituito di più con l’altra, ma, proprio mentre riceveva, rimaneva creditrice perpetua della nazione fino all’ultimo centesimo che aveva dato”. (Karl Marx, Il capitale)


Poteva essere questo un punto saldo della sinistra, invece no, Marx nel suo grande volume non ha molto insistito sulla moneta e il più grande luminare della storia moderna, il professor Giacinto Auriti, rispose a Marx e alle sue divagazioni come segue.

Nei corpi sociali le idee sbagliate sono come le malattie del corpo umano: e le malattie croniche del mondo del lavoro sono due: il plusvalore e la flessibilità. Quando Marx affermava che il datore di lavoro sfruttava parassitariamente il lavoratore perché si appropriava del margine di profitto, cioè del plusvalore, poneva la premessa ideologica su cui nasceva il sindacato come strumento di rivoluzione con lo scopo di rivendicare, sotto forma di aumento di salari, il plusvalore.

Poiché il lavoro-libero si distingue dal lavoro-schiavo perché basato sulla libera contrattazione dei compensi, l'esasperata applicazione della teoria del plusvalore, distrugge il contratto del lavoro poiché distrugge l'interesse a contrarre del datore di lavoro. Questa malattia culturale costituisce l'anticamera o della disoccupazione o del lavoro senza contratto (che è il ritorno alla schiavitù o quantomeno al lavoro nero). Con l'avvento della globalizzazione e la concorrenza internazionale dei mercati del lavoro, questa malattia si è talmente aggravata da esplodere in conflittualità non solo tra datori di lavoro e sindacato, ma anche nei confronti delle autorità di governo.

La prognosi è diventata decisamente infausta con la seconda malattia della flessibilità, la cui terapia è impossibile poiché è stata sbagliata la diagnosi. Con la flessibilità, la riduzione del potere d'acquisto dei salari non è imputabile al datore di lavoro o al governo, ma ai vertici delle banche centrali perché solo queste hanno il potere di determinare arbitrariamente spinte deflazionistiche o di sottovalutazione monetaria costringendo gli imprenditori o a cessare le attività produttive, o ad accettare la flessibilità adeguando costi e prezzi alle oscillazioni di valori monetari che guidano la stessa globalizzazione dei mercati.

Quindi le rivendicazioni sindacali con le relative contestazioni (compresa la c. d. intangibilità dell'art. 18) non vanno sollevate come conflittualità sindacali nei confronti dei datori di lavoro, ma nei confronti della Banca centrale, in modo compatto da governo, datori di lavoro e lavoratori. La flessibilità attiene infatti al potere d'acquisto della moneta. Il valore indotto non ha nulla a che fare col plusvalore.

La soluzione radicale di questi problemi (e non solo di questi) sta nell'attuazione del principio della proprietà popolare della moneta. Solo restituendo la moneta ai legittimi proprietari sarà possibile razionalizzare il sistema. Non a caso San Tommaso afferma che l'etica è un aspetto della razionalità. (Giacinto Auriti, Il paese dell'utopia)

Come spiega bene il professore, Marx aveva anche inquadrato il problema ma non ha mai dato la soluzione, quella della proprietà popolare della moneta.

Visto che abbiamo parlato anche di lavoro e di sindacati non possiamo dimenticare che i partiti di sinistra, in concomitanza appunto con i sindacati, negli ultimi anni hanno distrutto completamente il mondo del lavoro in Italia, aumentato il precariato, allungato l'età pensionabile e la litania che continuano ancora oggi a proferire è: la colpa è di Berlusconi o dei governi precedenti, peccato che i governi precedenti, specialmente quelli tecnici li hanno avuti in mano loro e poi vogliamo dimenticarci di Prodi e D'alema? I firmatari dei trattati europei che ci hanno distrutto? No, non possiamo dimenticarlo.

Io nel mio piccolo ho provato a dare o dire qualcosa di diverso all'interno del sindacato ma l'unica cosa che ho ottenuto è stato l'abbandono a me stesso ed ai miei principi, perchè se io vado contro le banche e contro gli strozzini, il sindacato non può per il semplice motivo che con le banche ci lavora, che i soldi dei tesseramenti arrivano attraverso i conti correnti. Ho provato in più di un'occasione a portare il tema della proprietà popolare della moneta ai vertici del sindacato ma Landini, da buon compagno, ha fatto orecchie da mercante.

In tutto il tempo che ho passato in ambienti di sinistra ho capito semplicemente che non ci sono argomenti, ci sono solo dictat, c'è solo uno scopo da raggiungere che non è il benestare del popolo o dei lavoratori.

L'unico scopo è fare dei favori agli oligarchi finanziari mondiali, che stranamente arrivano da ambienti di sinistra. Probabilmente chi è di sinistra ed è arrivato a questo punto dell'articolo penserà: "eh, ma questo qui è fascista!". No, mi spiace per voi non sono fascista e nemmeno comunista sono solo un uomo che ad un certo punto, vedendo che tutto ciò per cui lottava e sputava sangue portava solo risultati negativi, ha cominciato a studiare la storia politica e monetaria dell'Europa e di questo assurdo paese.

Uno dei migliori testi per comprendere come la sinistra abbia dato il via alla conquista dell'Europa attraverso associazioni segrete come la Trilateral Commision, il Bilderberg Group, il RIIA, la Pilgrim Society, il CEPE, l'istituto Atlantico, l'IISS, la Pugwash, il CFR è decisamente "Il segreto del mondialismo" di Yann Moncomble che al capitolo 8 apre così:

Il comunismo è lo strumento con il quale abbatteremo i governi nazionali in vista di un Governo Mondiale, di una moneta mondiale, di una polizia mondiale. (Nicholas Murray Butler, 19 Novembre 1937)

A buon intenditor...

Restiamo Umani

http://il-bisbetico.blogspot.it/2014/01 ... bella.html



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