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MessaggioInviato: 27/03/2014, 14:56 
Si sono d'accordo, anche perchè forse prima alcune "tecnologie" venivano calate dall'alto e chi di dovere le utilizzava magari senza conoscerne a pieno il significato. Ora se pure venissero calate dall'alto scomparirebbero nel giro di una giornata in qualche cavò o laboratorio militar ^_^



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MessaggioInviato: 27/03/2014, 15:16 
O in qualche aereo... in fondo all'oceano.

[;)]



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MessaggioInviato: 27/03/2014, 17:32 
Cita:
Si ma è una scoperta scientifica reale o solo illazioni? Perché l'articolo non è che esponga nulla di concreto :| Sarebbe interessante saperne di più


Anche ammesso che sia reale verrebbe subito bloccata dai militari..
immagina un esercito invisibile potrebbe conquistare tutta la superfice terrestre
in poco tempo o un ladro invisibile farebbe incetta di denaro senza essere scoperto.

Leo48



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MessaggioInviato: 27/03/2014, 23:00 
Beh qualunque tecnologia ha risvolti negativi ma non è colpa della tecnologia in se ma dell'uso che se ne fa. Anche un'automobile può essere considerata un'arma mortale se prendo e mi metto a correre in una pizza piena di gente ^_^ Non ritengo le tue obiezioni motivazioni valide per nascondere eventuali tecnologie.



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MessaggioInviato: 22/04/2014, 11:56 
Clark McClelland: Anche WERNHER VON BRAUN” VIDE GLI “ALIENI” e LA NAVE DI ROSWELL

Il padre della missilistica moderna, il Dottor Wernher Von Braun, avrebbe visto l’UFO che si è schiantato a Roswell nei mesi estivi del 1947. Lo ha affermato Clark C. McClelland, scienziato e collaudatore NASA, il quale ha anche detto che lo scienziato tedesco avrebbe visto i “corpi alieni”, questi avevano la pelle come quella dei “serpenti” e che aveva visto molto spesso nella base USAF di White Sands. Inoltre il Dottor Von Braun fu tra i primi a vedere l’oggetto caduto in quel periodo e le sue affermazioni furono sconvolgenti. La macchina volante non era rivestita di metallo ma sembrava essere generata da qualcosa di “biologico”, come la pelle. Sembrava che la macchina volante fosse una macchina “vivente”.

Immagine

L’ingegnere aerospaziale Clark C. McClelland, specialista Nasa dal 1958 al 1992, ha confermato in un’intervista esclusiva a CNI News – in merito all’incidente UFO avvenuto presso la città di Roswell nel 1947 – il coinvolgimento dell’ingegnere missilistico tedesco Wernher von Braun (1912-1977), nell’ispezione in loco sullo scafo precipitato e sui corpi di esseri alieni.

“Il Caso Roswell resta il più importante e documentato nella storia di crash/retrieval (schianto/recupero) di UFO” dichiara McClelland.

Lo scienziato spiega come venne a conoscenza del ruolo avuto da von Braun nella vicenda:

“Durante i miei lunghi anni di servizio nel programma spaziale della nazione ebbi la fortuna di conoscere e scambiare alcune informazioni di grande interesse con scienziati tedeschi trasferiti in USA mediante l’Operazione Paper Clip dopo la Seconda Guerra Mondiale. Erano l’élite del gruppo scientifico addetto ai programmi missilistici tedeschi sotto il controllo di Adolf Hitler. Ebbi spesso il privilegio di conversare con il loro capogruppo, il dottor Wernher von Braun e con altri scienziati assegnati alle squadre addette al lancio della ABMA (Army Ballistics Missile Agency) alle rampe di lancio di Cape Canaveral. Questi stessi uomini furono infine conglobati nella nuova organizzazione National Aeronautics and Space Administration (NASA)”.

Le affermazioni di McClelland, del quale sono accessibili via internet le credenziali e l’altisonante curriculum professionale costituiscono la piena riprova sia di quanto appare sui recenti documenti attribuiti al gruppo Majestic 12, sia di quanto esposto dal colonnello Philip J. Corso nel best seller “Il Giorno Dopo Roswell”, in merito al ruolo di primaria importanza svolto da Wernher von Braun nell’incidente di Roswell.

Immagine

Ecco come prosegue la testimonianza di McClelland:

“Nel corso degli incontri periodici del MFA (Manned Flight Awareness) che si tenevano a Cocoa Beach, ero solito scambiare battute in libertà con alcuni di questi scienziati, in particolare con il dottor von Braun. Una sera, durante una pausa, mi ritrovai con lui nella veranda posteriore del Cocoa Beach Ramada Inn. Gli dissi di sapere che all’epoca dell’incidente il suo gruppo era di stanza nei pressi del luogo del crash, il poligono White Sands Testing Range, dove venivano sperimentati i lanci dei missili V-2 catturati ai Tedeschi.

Fu allora che gli rivolsi una domanda che lo fece accigliare. ‘C’è stato o no, un Caso Roswell? È stata recuperata un’astronave aliena insieme ai corpi alieni? Ha avuto la possibilità di visitare il luogo dell’incidente?’ Il dottor von Braun, fumatore accanito, accese una sigaretta, ci pensò su un attimo e poi cominciò a parlare senza esitazioni della sua ispezione al velivolo schiantato. Si fidava di me in quanto gli avevo giurato che non ne avrei fatto parola ai giornali, a riviste, alla televisione, ecc.

Non ho mai infranto quel giuramento. Ormai è morto e l’incidente avvenne oltre cinquant’anni fa. Ecco perché oggi rivelo la sua versione, ho il diritto di parlare, persino di cose che secondo alcune agenzie non esistono. Il dottor von Braun spiegò che lui e i suoi colleghi (per ora i nomi restano riservati) vennero portati sul luogo dello schianto ed entrarono nel perimetro appena allentato il cordone di sicurezza dei militari. Condussero le loro analisi alla svelta. Mi disse che il velivolo non sembrava costituito di un metallo conosciuto. Sottolineò che appariva fabbricato con un materiale biologico, come la pelle. Rabbrividii e mi venne da pensare che forse il velivolo era ‘vivo’. I corpi recuperati furono temporaneamente tenuti in una tenda medica nei paraggi. Erano piccoli, molto fragili ed avevano grosse teste. Gli occhi erano grandi. La pelle era grigiastra e della consistenza dei rettili. Disse che era simile al tessuto squamoso dei serpenti a sonagli, che aveva visto spesso a White Sands. La sua ispezione dei rottami lo aveva confuso: erano frammenti sottili, color alluminio, come la carta d’alluminio della gomma da masticare. Molto leggeri ed estremamente resistenti. Gli interni del velivolo erano praticamente spogli di attrezzatura, come se le creature e il veicolo spaziale fossero parte di una singola unità.

Fu allora che davvero mi sentii perso. Ritornammo alla cerimonia di onorificenza, alla quale von Braun era stato invitato e poi ci salutammo. Tornai a casa con la testa che mi girava per tutto quello che avevo sentito. Mi è stato molto difficile mantenere il silenzio per tanti anni, soprattutto perché tentato dai miei molti amici e colleghi che credono negli UFO, ET, ecc. Al tempo non riferii nulla, né al maggiore Keyhoe né al NICAP, né al pubblico.

Ho fatto questo onorando l’inviolabilità del mio giuramento. L’USAF (Aeronautica Militare Statunitense, ndr.) e il Governo Federale – conclude McClelland – restano tutt’oggi ancorati alla versione secondo la quale a Roswell sarebbe precipitato un pallone sonda d’alta quota, nome in codice Mogul, un progetto sviluppato per rilevare le esplosioni nucleari in Unione Sovietica. Inoltre, secondo l’USAF, i corpi recuperati erano manichini di prova paracadutati sul deserto e finiti nella zona dello schianto del ‘pallone’. In sostanza, l’USAF si è attestata su questa versione inventata e l’ha spacciata per vera all’opinione pubblica americana”.

Clark McClelland, ex operatore dello Space Shuttle, per 34 anni è stato ingegnere aerospaziale a Cape Canaveral ed al Kennedy Space Center, per i progetti Atlas, Titan, Minuteman, per tutti i programmi spaziali con equipaggio a bordo (Mercury, Gemini, Apollo, Space Shuttle) e per la pianificazione avanzata della stazione spaziale internazionale.

http://www.universo7p.it/?p=52



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MessaggioInviato: 22/04/2014, 14:39 
Cita:
Condussero le loro analisi alla svelta. Mi disse che il velivolo non sembrava costituito di un metallo conosciuto. Sottolineò che appariva fabbricato con un materiale biologico, come la pelle.


Interessante questo dettaglio



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MessaggioInviato: 22/04/2014, 23:41 
Mah!



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MessaggioInviato: 23/04/2014, 07:34 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Cita:
Condussero le loro analisi alla svelta. Mi disse che il velivolo non sembrava costituito di un metallo conosciuto. Sottolineò che appariva fabbricato con un materiale biologico, come la pelle.


Interessante questo dettaglio


Interessante, certo. Strano che tutti i testimoni di Roswell non ne abbiano mai parlato.

Sul materiale del disco recuperato si è parlato spesso di metallo ultra leggero, sottile e indeformabile. Questa cosa giunge nuova. Ma potrebbe anche essere il risultato di una osservazione più accurata.[:)]



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MessaggioInviato: 23/04/2014, 14:10 
O l'ennesima mistificazione :)



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Il controverso crash di Kecksburg

Il 9 dicembre 1965 a Kecksburg, nel Westmoreland County, in Pennsylvania avveniva quello che molti hanno ribattezzato il Nuovo caso Roswell, per le analogie con l'incidente avvenuto nel Nuovo Messico. Secondo le testimonianze dell'epoca, quella sera gli abitanti della città americana videro nei cieli un grande corpo luminoso di colore blu che probabilmente precipitò in un bosco della zona provocando un fragoroso rumore.Molti dei testimoni,infatti,udirono ripetuti frastuoni e un forte colpo finale, probabilmente causato dall'impatto somigliante al caratteristico rumore di un tuono.

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Dopo l'impatto,essi affermarono di aver visto numerosi soldati armati,poliziotti ed agenti federali recintare meticolosamente il territorio, proibendo il transito ai civili. Inoltre altri testimoni rivelarono che nei giorni successivi alcuni ufficiali visitarono le case nei dintorni e minacciarono i residenti di tenere la bocca chiusa sulla vicenda.Molti testimoni, inclusi alcuni piloti che la videro, pensarono si trattasse di un aereo incendiato.

La spiegazione che fu data per il dispiegamento ingente di uomini e mezzi fu quello della caduta di un meteorite, tesi peraltro mai confermata dal governo federale degli Stati Uniti ma solo dalle autorità locali. La stampa sostanzialmente ignorò la notizia fatta eccezione per poche righe apparse nel giornale "The Tribune ­Review" che spiegavano laconicamente di un oggetto non identificato precipitato e recuperato dai militari, senza addentrarsi in analisi o far filtrare nuove indiscrezioni.A dispetto di quanto detto dalle autorità locali e militari,ciò che raccontò John (uno pseudonimo di un testimone che aveva visto l'UFO) rivelò dettagli particolari per un "meteorite": "Ero allora un adolescente– disse John che fu chiamato sul luogo dell’impatto dopo le 16:44 in qualità di pompiere dalla zona di Latrobe per cercare l’UFO schiantatosi – Era agli inizi di dicembre e c’era anche poca neve.

Vidi un oggetto infiammato nel cielo. Non so bene in che direzione andasse, ma veniva da nord. Risposi alla chiamata e mi fu detto che c’era bisogno di una squadra di ricerca perché si credeva fosse un aereo precipitato. Così pensai ‘Oddio, ecco quello che vidi’.".Quando i pompieri arrivarono al Kecksburg Fire Hall, furono viste le cartine geografiche e furono spediti dei gruppi divisi in zone."Stava diventando buio ed avevamo torce - continuò John - Fummo caricati sul retro di un camion e ci dissero di andare per di là e così facemmo. Un’altra squadra trovò l’oggetto. Assolutamente non era un aereo, né un astronave, né un elicottero, niente che avessi mai visto prima. Era caduto in una zona parte prato e parte foresta e noi andammo ad investigare. Scoprimmo che l’UFO si era schiantato in un angolo di 30-40°, aveva spezzato molti tronchi d’albero.

Non era un aereo, di questo ne ero più che sicuro! Non c’era fusoliera, era un unico pezzo solito, senza né portelli né finestrini. Era a forma di ghianda e giaceva su un fianco, come una ghianda proprio. Sono stato macchinista per 24 anni e ho lavorato con tantissimi tipi di metalli, ma non ne avevo mai visto uno simile.Aveva anche delle scritte sopra, non come le nostre, ma ieroglifici tipo antico egizio. Aveva una specie di paraurti attorno e le scritte erano lì sopra. Ho letto un sacco di libri sugli egizi, sugli inca, sui peruviani, ma non era la loro scrittura".L’oggetto non era rotto, solo sbeccato. Non emetteva fumo, vapori né altro.La parte visibile dell’UFO era tra gli 8-10 piedi lunga, 6-7 larga.Il cratere che scavò nel terreno era di forma rettangolare. John disse che la polizia di stato era arrivata e che subito l’area fu isolata e smantellata. Mandarono via tutti a tarda notte. Portavano enormi radio e oggetti simili, guardie armate per bloccare i curiosi. I pompieri furono fatti sloggiare.Tutto finì sotto il loro controllo. Fu portato un grande camion, e dopo un’oretta, tornarono tutti indietro portando quel grande oggetto coperto da un telo con scorte militari davanti e dietro.

Molti ricercatori hanno provato ad indagare, per documentare meglio i vari risvolti della vicenda, sentendo parallelamente la storia dei testimoni e la versione delle autorità per disegnare in maniera oggettiva le conclusioni, e fare luce su cosa accadde realmente quella notte di 40 anni fa.Uno degli autori della ricerca è la giornalista Leslie Kean, che curò un servizio per il canale via cavo Sci-Fi Channel , una delle reti possedute dal colosso delle comunicazioni NBC.

Convinta delle anomalie del caso,Kean e alcuni suo collaboratori due anni fa hanno portato la NASA in tribunale, facendo riferimento alla legge sulla trasparenza delle informazioni, e raccogliendo tutte le notizie che il governo teneva archiviate concernenti l'avvenimento.Il giudice del tribunale di Washington Emmett Sullivan non ha accettato la giustificazione della Nasa secondo cui le carte dell'incidente erano irrimediabilmente scomparse e vuole che entro la fine dell'anno siano riportati alla luce i documenti relativi all'incidente degli anni Sessanta."Quella sera qualcosa è accaduto -sottolinea la Kean - La Nasa fino a oggi ha fatto ostruzionismo e adesso ha l'obbligo di portare alla luce la verità che 40 anni fa tenne nascosta. È una vittoria per quei cittadini che a suo tempo non si fecero intimidire".

Quella causa continua, ma nessuna rivelazione finora è stata sollevata dalle mani della NASA. L'avvocato di Kean ha tutt'ora presentato una nuova istanza ma il processo pare ad un binario morto. Un portavoce della NASA ha confermato alla stampa accreditata che l'agenzia,quando le fu chiesto di analizzare i frammenti,giunse alla conclusione che questi fossero riconducibili ad un satellite russo. Kean e Helfrich non credono alla spiegazione fornita dall' Agenzia Spaziale Americana. Infatti dopo avere studiato i percorsi orbitali dei satelliti conosciuti e di altre sonde, fino 1965, hanno concluso che l'oggetto non poteva essere un satellite russo o qualunque altro oggetto di natura artificiale. Nuovi interrogativi vengono inoltre sollevati sulla forma dell'oggetto. Alcuni testimoni sostengono che fosse simile ad una grossa campana di bronzo con striature dorate ai lati e misteriosi segni mai visti prima. Naturalmente queste indiscrezioni non ha trovato conferme sicure, e possono benissimo essere frutto di speculazioni o dichiarazioni distorte.

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Restano tuttavia aperte parecchie questioni riguardanti l'oggetto misterioso rivenuto a Kecksburg.Ad esempio,come mai le tesi che seguirono cambiarono radicalmente passando dal meteorite al satellite russo ( sempre di gran moda in questi casi) ? Perché subito dopo la caduta dell'oggetto l'intera zona fu recintata e interdetta ai civili, come se si dovesse nascondere qualcosa di compromettente? Quali documenti sono rimasti segreti, e per quale ragione nel processo in cui furono citati in giudizio gli uomini della Nasa, questi si rifiutarono di rendere pubblici i fascicoli sull'accaduto? Perché si riscontano così tante teorie differenti rispetto all'impatto dell'oggetto e alla sua descrizione, tra i testimoni e i documenti ufficiali?

Come spesso succede in questi casi la realtà si mischia con le congetture, e i vari livelli di inchiesta vengono inglobati tra loro, e ne viene fuori una frustrante deviazione dai fatti reali. Molto probabilmente non sapremmo mai cosa successe davvero la sera del 9 dicembre 1965, almeno non in maniera soddisfacente, quello che oggi sappiamo è che purtroppo ancora una volta il caso di un oggetto non identificato caduto al suolo è stato liquidato come un satellite o la solita sonda.

http://ufoisland.blogspot.it/2008/08/il ... sburg.html

Non conoscevo questo caso... gli utenti più esperti presenti sul forum cosa ne pensano al riguardo?

Grazie in anticipo!

[:p]



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MessaggioInviato: 05/05/2014, 10:39 
Come tuta l'Ufologia: prendere e ... mettere da parte! Le conferme (ufficiali) non ci saranno mai; e siccome l'opinione pubblica ed il mondo intero si basa su ciò che viene detto dalla stampa ed in Tv, le cose restano invariate nel tempo e prese per "buone".
Tutto si basa (purtroppo) sulla storia ufficiale e su questo si "muove" il mondo, da sempre; il resto viene chiamato "leggenda metropolitana" .....
(Quando incontro qualcuno, ad esempio, mi dice: "... ancora credi agli UFO?"
Per forza, non se ne parla dagli anni 1978/79 ! Se non avviene un altro "flap", tutti dimenticano .....[8)]



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Il culto del cielo e gli UFO nell'antico Egitto

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Non abbiamo bisogno di guardare indietro di 5.000 anni o più per trovare le prove della perplessità degli esseri umani relativa a veicoli metallici che vagano nel cielo. Un fenomeno che gli antropologi chiamano "culti del cargo" che cominciarono ad apparire in remote isole del Pacifico meridionale dopo la fine della seconda guerra mondiale. Gli aborigeni indiani formarono questi culti del cielo dopo la pioggia di doni materiali da parte dei piloti americani e giapponesi.

Questi isolani non avevano mai visto prima gli aeroplani. Quindi immaginate lo shock e la gioia nel vedere volare un bomber carico e gettare scatole piene di cibo e altri beni. Poi immaginate la loro confusione una volta che gli aeroplani svanirono e che il cibo smise di cadere dal cielo.

Nel 1871 il barone russo Nikolai Miklouho-Maclay e i suoi compagni esploratori divennero i primi coloni bianchi a Madang, Nuova Guinea. Quando arrivarono sulle loro enormi navi a vapore, la popolazione indiana nativa in qualche modo credeva che i russi fossero i loro antenati morti da tempo, ora ritornati come dèi. Il barone impressionò i nativi con invenzioni "magiche" come la dinamite, la gomma da masticare, e le lanterne.

Dopo che i russi lasciarono, i nativi pregarano per il loro ritorno, e infine, nel 1884 arrivarono a riva ancora più uomini bianchi. I volti sorridenti degli indigeni non durarono a lungo, gli indiani scoprirono rapidamente che questi stranieri non avevano portato alcuna merce. I coloni tedeschi rastrellarono i nativi e li misero a lavorare nelle loro nuove piantagioni. Gli indiani si sarebbero poi ribellati contro i loro aguzzini, ma scoprirono un'altra invenzione "magica" dell'uomo bianco, il fucile Winchester a ricarica rapida.

In un periodo di decenni, i rapporti razziali tra gli isolani neri autoctoni e i missionari bianchi e industriali provenienti da vari paesi iniziarono a inasprirsi sulle remote isole del Pacifico meridionale. La maggior parte degli isolani credeva che gli uomini bianchi tenessero in ostaggio la loro divinità dentro un vulcano da qualche parte in Australia.

Queste credenze hanno continuato fino alla seconda guerra mondiale, quando i giapponesi iniziarono a occupare la maggior parte delle isole del Pacifico. Grazie alla pioggia di merci, gli isolani ormai credevano che i giapponesi stavano per salvare i loro dei e scacciare i bianchi dalle isole.

I giapponesi erano felici di fomentare queste convinzioni, visto che stavano combattendo per la propria vita contro le forze alleate. Dopo aver ricevuto le armi, la popolazione autoctona era pronta ad attaccare eventuali truppe straniere che non indossavano uniformi giapponesi. I loro nemici indossavano divise mimetiche ed erano bianchi. Immaginate come fossero sgomenti e disorientati dopo aver visto l'aereo da combattimento americano di John Frum sbandare incautamente sul terreno, distruggendo palme e bassa boscaglia fino a fermarsi in modo sicuro dopo aver scivolato attraverso miglia di giungla.

Con il fumo fluttuante dai motori dell'aereo, Frum emerse dall'abitacolo. Gli indigeni corsero fino all'aereo fumante e fissarono curiosamente Frum. Dopo essere uscito dall'aereo, John Frum tolse l'elmo, rivelando caratteristiche africane simili a quelle degli indiani locali. John Frum era un pilota da caccia afro-americano; per gli isolani nativi neri, questa fu una enorme rivelazione.

Una volta che gli isolani videro Frum come un eroe e il suo aereo come simbolo di un culto del cielo, non ci volle molto perché un culto crescesse intorno a lui. Frum inizialmente tirò fuori delle caramelle e socializzò con i nativi fino a quando fu salvato. Dopo aver promesso di tornare e non essendo apparso nuovamente, gli isolani trasformarono John Frum in una divinità. Il culto di Frum ha cominciato a prendere piede subito dopo la fine della guerra.

I nativi costruivano radio di bambù, complete di antenne di legno e tralci di vite per rappresentare cavi elettrici. In queste radio ripetevano le frasi che dovevano aver sentito durante la guerra, compresi termini del gergo militare come "Roger, Foxtrot, Bravo, Passo e chiudo."

Fecero anche una pista di atterraggio e costruirono repliche di aerei di palme e paglia e istituito celebrazioni annuali dedicate al ritorno di John Frum, in cui si dipingevano USA sul petto e issavano un bastone per rappresentare la bandiera americana di fronte ai fucili di bambù a tracolla.

Il moderno culto del cielo mette in luce i molti elementi psicologici sottolineando come abbiamo sempre visto dispositivi tecnologici sconosciuti.

Se gli indigeni primitivi avevano difficoltà a comprendere i bombardieri della seconda guerra mondiale nel 1940, allora come possiamo aspettarci che gli esseri umani antichi non abbiano avuto gli stessi problemi? Quando i nativi del Sud Pacifico non riuscirono a capire come funzionavano gli aeroplani, questo li spinse ad adorare l'aereo. Ciò è legato alla nostra antica credenza nella magia, e al desiderio di relegare qualcosa che non capiamo ai regni soprannaturali. Il culto del cielo visto in tempi moderni rende più facile per noi capire ciò che gli antichi descrivevano migliaia di anni fa.

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Quello che oggi è conosciuto come Il libro egiziano dei morti era chiamato dagli antichi Egizi Reu nu pert em hru, comunemente tradotto come "Le cronache della venuta alla luce del giorno."

Questo libro è una guida importante, piena di riti funerari e istruzioni nella preparazione degli antichi Egizi alla vita dopo la morte. Ma è stato reso disponibile solo in un momento successivo della storia, quando i sacerdoti cominciarono a vendere questo come un manuale su "Come sopravvivere agli Inferi". Una volta che i sacerdoti si resero conto di quanti soldi la gente era disposta a pagare per l'accesso alla vita dopo la morte, è stato avviato un ciclo di controllo delle masse attraverso la religione che continua fino ai giorni nostri.

Il Libro egiziano dei Morti contiene alcune delle più antiche conoscenze scritte del mondo e va molto più in profondità di semplici incantesimi e antichi rimedi. Le collezioni di scritti funerari fecero la loro prima prima apparizione nelle tombe egizie intorno al 1600 a.C. L'esempio più famoso di questo, il Papiro di Ani, è ora conservato in ottime condizioni presso il British Museum di Londra. Questo famoso papiro rappresenta una piccola porzione degli enormi archivi di testi egizi del museo.

Molte sezioni del Libro dei Morti non sono mai stati divulgati al pubblico e risalgono fino a 3500 anni fa. Eppure non abbiamo studiosi che si affannano esaminando attentamente questi documenti nel tentativo di decifrarli. Considerando che oltre il 70 per cento dell'antico Egitto dorme ancora sotto le sabbie calde del deserto, e che gli insegnamenti indigeni dell'Egitto sono diversi da quelli che si trovano nelle traduzioni europee degli ultimi 100 anni, la maggior parte degli studiosi ammette che conosciamo solo il 30 per cento del suo contenuto, al massimo. C'è sicuramente un sacco di spazio per la crescita. Nonostante le diverse traduzioni, il nucleo complessivo dei testi egizi può ancora essere correttamente decodificato.

La nostra ricerca di indizi che portano alla teoria degli antichi astronauti in Egitto inizia con le traduzioni fatte dal rispettato linguista EA Wallis Budge nel libro di Letteratura egiziana comprendente Racconti, Inni, Litanie, Invocazioni, il Libro dei morti e gli scritti cuneiformi, pubblicato nel 1901.

Qui sono riportate varie descrizioni di astronavi che si possono trovare negli scritti egizi. L'opinione dominante è che questi sono semplicemente diversi tipi di imbarcazioni che erano destinate a galleggiare sull'acqua. Ma se gli antichi Egizi vedevano il Nilo, come la Via Lattea, allora perché non pensare che stessero parlando di barche celesti, piuttosto che di barche che attraversavano l'acqua?

Ovviamente, gli egiziani avevano le barche a vela, ma data l'antichità estrema e l'importanza della loro scrittura, sembra più logico che essi stessero descrivendo scene che coinvolgevano antichi plotoni spaziali, forse più vecchi di quelli che ci visitarono durante i giorni di Rama e di Ezechiele.

Leggendo con le nostre menti del XXI secolo, troveremo le citazioni qui sotto (dal libro di Budge) sia poetiche che chiare. Questi primi scritti egiziani, soprattutto quelli riguardanti gli dei nascosti nelle loro stazioni spaziali o porte, descrivono anche, senza dubbio, jet in rapido movimento e veicoli spaziali in grado di viaggiare verso le stelle:

Cita:
Possa l'anima di Osiris Ani, il trionfante, venire avanti con te in cielo, che possa andare avanti nella barca di Motet. Possa egli entrare in porto con la barca di Sektet, e possa fendere il suo cammino tra le stelle senza riposo nei cieli.(Inno a Ra: Papiro di Ani N.10470, foglio 20)


Cita:
Tu passerai sopra il cielo, e ogni volto guarderà te e il tuo percorso, perché tu sei stato nascosto dal loro sguardo. Tu ti mostrerai all'alba e alla sera giorno dopo giorno. La barca Sektet, in cui risiede la tua Maestà, andrà via con la forza; i tuoi raggi [splenderanno] su [tutti] i volti; [il numero] dei tuoi raggi rossi e gialli non può essere conosciuto, né i tuoi raggi luminosi possono essere raccontati. Le terre degli dei, e le terre orientali di Punt devono essere visti, prima di ciò che è nascosto [in te] possa essere misurato. Da solo e da te stesso tu ti manifesti [quando] tu entrerai in essere al di sopra Nu [cioè, il cielo].
(Inno a Ra: Papiro di Ani N.10470, foglio 20)


Cita:
I luoghi nascosti ti adorano, gli anziani ti fanno offerte, e creano per te poteri protettivi. Gli esseri divini che abitano negli orizzonti orientali e occidentali tu trasporti, e quelli che sono nella barca di Sektet traspotano te in giro. (Inno al Sole che tramonta: Papiro di Mut-hetep N.10010, foglio 5)


Ecco un versetto che descrive i nostri "divini" antenati alieni decollare creando un'ondata di fumo e fuoco, in una scena simile ad un lancio di un razzo della NASA:

Cita:
Io sono il remo pronto per la voga, con cui Ra ha trasportato la barca contenente gli antenati divini, e sollevato le emanazioni brillanti di Osiride dal Lago di Fuoco, e lui non è stato bruciato.
(Prevenzione dalle scottature: Papiro di Nu N.10477, foglio 12)


C'è un versetto stupefacente del Dio Osiride che abita in quello che sembra essere un laboratorio scientifico ai fini della clonazione. La nostra conoscenza delle cellule staminali e della clonazione del DNA ha raggiunto il punto in cui possiamo leggere il versetto sotto con un'intera nuova comprensione. Che questa ipotesi sia o meno difficile da credere non toglie la qualità impressionante e senza eguali della poesia:

Cita:
Mi sono seduto nella camera della nascita di Osiride, e io sono nato con lui, e ho rinnovato la mia gioventù insieme a lui. . . Adempio alla carica di sacerdote nelle regioni di sopra, e scrivo lì [le cose] che rendono forte il cuore. . . Vado in giro per cielo nei loro quattro alloggi.
(Scacciando il coccodrillo: Papiro di Nu N.10477, foglio 5)


Ecco una delle descrizioni più profonde e misteriose mai scritte della visita aliena. Tratto dal lavoro di Budge, è visivamente e mentalmente stimolante, alludendo alla clonazione, oltre ad offrire una comprensione dei salti temporali che si verificano durante i lunghi viaggi celesti:

Cita:
Io sono colui che viene avanti, avanzando, il cui nome è sconosciuto. Io sono Ieri e Veggente di milioni di anni, è il mio nome. Passo lungo i sentieri dei divini giudici celesti. Io sono il signore dell'eternità, e decreto e giudico come il dio Khepera. Io sono il signore della corona di Ureret. Io sono colui che abita in Utchat [e nell'Uovo, ed è dato a me di vivere [con] loro. Io sono colui che abita in Utchat quando si chiude, e io esisto della stessa forza. Io vengo avanti e brillo; Entro e vengo a vita. Io sono nel Utchat], il mio posto è sul mio trono, e mi siedo nella dimora di splendore (?) Prima. Sono Horus e attraverso milioni di anni. . . Apro la porta in cielo, io dirigo il mio trono, e apro [la strada] per le nascite [che avvengono] in questo giorno. Io sono (?), Il bambino che marcia lungo la strada di ieri. [Sono] l'oggi per le innumerevoli nazioni e popoli. Io sono colui che ti protegge


Cita:
per milioni di anni, e se voi sarete abitanti dei cieli, o della Terra, o del sud o del nord o dell'est o dell'ovest, la paura di me è nei vostri corpi. Io sono colui il cui essere è stato modellato negli occhi, e io non morirò di nuovo. Il mio piccolo pezzo è nei vostri corpi, ma le mie forme sono nel mio luogo di abitazione. Io sono colui che non può essere conosciuto, ma Quelli Rossi hanno le loro facce rivolte verso di me. Sono quello svelato.
(Abolizione della macellazioni: Papiro N.10477, foglio 6)


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Qui, ancora una volta dal libro di Budge, ci sono più descrizioni di flotte spaziali e dei loro comandanti divini, che non solo hanno imparato l'arte della clonazione e dello spazio, ma anche come nascondersi all'umanità:

Cita:
Sono Ieri, Oggi e Domani, [e ho] il potere di nascere una seconda volta; [Sono] la divina anima Nascosta che crea gli dèi, e che dà pasti sepolcrali agli abitanti del Tuat (inferi), dell'Amentet, e del cielo. [Sono] il timone di levante, il possessore di due facce divine in cui i suoi raggi sono visti. Io sono il signore degli uomini che vengono sollevati su; [Il Signore] che viene avanti da fuori dall'oscurità, e le cui forme di esistenza sono della casa in cui sono morti. Saluto, voi due falchi che siete arroccati sui vostri luoghi di riposo, che danno ascolto alle cose che si dicono da lui, che guidano la bara al luogo nascosto, che conducono Ra, e che lo seguono nel luogo più alto del santuario che sorge sulle alture celesti! Io sono l'inviato divino [?] Della casa di colui che abita nei suoi possedimenti, e sono venuto da Sekhem a Annu per far conoscere l'uccello Bennu e ad esso relativi gli eventi del Tuat. Lasciami camminare in pace; fatemi passare sopra il cielo; permettimi di adorare lo splendore dello splendore [che è nel] la mia vista; fammi volare come un uccello per vedere le genti [?] del Khus in presenza di Ra giorno per giorno, che vivifica ogni essere umano che cammina sulle regioni che sono sulla terra. (Venuta alla luce del giorno: Papiro di Nebseni N.9900, fogli 23 e 24)


Questo versetto contiene descrizioni tecniche sorprendenti ed è ricco di parole che possono essere riferite solo a veicoli spazio-tempo. Si noti anche i riferimenti alla clonazione:

Cita:
Sono risorto, sono risorto come il possente falco [d'oro] che viene fuori dal suo uovo; Io volo e mi poso come il falco che ha una schiena di quattro cubiti di larghezza, e le ali di cui sono simili alla madre di smeraldo del sud. Sono venuto avanti dall'interno della barca Sektet, e il mio cuore s'è portato a me dalla montagna dell'est. Sono sceso sulla barca Atet, e quelli che dimoravano tra le loro genti sono stati portati a me, e si sono inchinati per rendere omaggio a me e salutarmi con grida di gioia. Sono risorto, e ho raccolto me stesso, come il bellissimo falco d'oro, che ha la testa di un uccello Bennu, e Ra entra giorno per giorno a dare ascolto alle mie parole; Ho preso il mio posto tra gli dei primogeniti di Nut.
(Dell'operare trasformazioni: Papiro di Nu N.10477, foglio 10)


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Cita:
Eccomi ora, perché io faccio questo possente barca per viaggiare sul lago di Hetep, e ho portato via con forza dal palazzo di Shu; il dominio delle sue stelle divenute sempre più giovani e rinnovato la sua forza precedente. Ho portato la barca nei laghi della stessa in modo che io possa venire avanti nelle sue città, e ho navigato nella loro divina città Hetep. Il dio Horus rende se stesso più forte come sopra il falco che è mille cubiti di lunghezza e duemila [cubiti di larghezza] nella vita; egli ha attrezzature con lui, e lui viaggia su e vien dove la sede del suo cuore desidera nelle loro città. Lui è stato generato nella camera della nascita del dio della città, egli ha offerte [fatte a lui] del cibo del dio della città, egli compie ciò che qui deve fare, e la loro unione, tutto in materia della camera della nascita della città divina. Quando [egli] sprezza nella vita come il cristallo che avrà mantenuto tutto in esso, e queste cose sono come verso le cose che si fanno nel Lago del doppio fuoco, in cui nessuno gioisce, e in cui sono ogni sorta di cose malvagie. Il dio Hetep se ne va, e ritorna, e se ne va di nuovo in questo terreno che raccoglie insieme ogni sorta di cose per la camera della nascita del dio della città.(Di Sekhet-Hetepet: Papiro di Nebseni N.9900, foglio 17)


C'è un versetto curioso che sembra descrivere una narrazione in prima persona della vista di una navicella spaziale e implica che questa persona abbia fatto un volo spaziale, o le è stato permesso di volare con una flotta. Una parola particolare nell'ultima riga suggerisce che il DNA di antiche scimmie e il nostro potrebbero essere stati incrociati a un certo punto nel passato. Non è un segreto che il nostro DNA ha molto in comune con i primati. Per gli antichi Egizi riferirsi alle scimmie come esseri divini riflette la loro conoscenza del genoma del genere umano:

Cita:
[Ave], voi luminose e splendenti fiamme che mantenete il vostro posto alle spalle di Ra, e che uccidete dietro di lui, la barca di Ra è nella paura di turbine e tempesta; splendete avanti, poi, e rendetevi visibile. Sono venuto [al giorno] insieme al dio Sek-HRA dall'ansa del suo lago sacro, e ho visto i Maat [dee] passare, e gli dei leone che appartengono a loro. Ho creato una via di fronte alla barca di Ra, mi sono innalzato nel suo disco divino. Io sono colui che dimora tra gli dei, vengo, lasciatemi passare avanti nella barca, la barca del signore Sa. Ecco, o Heru-ur, c'è una fiamma, ma il fuoco s'è spento. Ho fatto la [mia] strada, O voi padri divini e le vostre scimmie divini!
(Navigando nella Grande barca: Papiro di Nu N.10477, foglio 28)


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Le Litanie di Ra sono le più esoteriche di tutte le antiche scritture egiziane. Il rito specificato in questo testo è stato ritrovato a Tebe sulle pareti che adornano le tombe dei faraoni. Edouard Naville ha tradotto questi passaggi da testi pubblicati in Francia nel 1875 e oggi conservati al British Museum:

Cita:
Omaggio a te, Ra! Potere supremo, l'unico, il coraggioso, che modella il suo corpo, lui che chiama i suoi dèi [alla vita], quando arriva nella sua sfera nascosta. . . Potere supremo, colui che brilla quando è nella sua sfera, che manda la sua oscurità alla sua sfera, e che nasconde ciò che contiene. . . colui che illumina i corpi che sono all'orizzonte, lui che entra nella sua sfera. . . lui che scende nelle sfere di Ament, la sua forma è quella di turno. . . l'urna delle creature, l'unica, che unisce le sostanze generative, la sua forma è quella di Horus. . . il brillante colui che brilla nelle acque dell'inondazione, la sua forma è quella di Nun, e esce continuamente dalla sua misteriosa caverna. . . Reale Osiris è come uno di quelli che parlano nelle loro sfere nascoste. Dio del disco con i raggi brillanti, il brillante triangolo che appare nel luogo splendente. . . entra verso l'interno del suo disco bianco, si accende l'empireo con i suoi raggi, egli crea, fa che le anime rimangono nei loro corpi, lo lodano dall'alto del loro piedistallo. Egli riceve le acclamazioni di tutti gli dèi che aprono le porte, le essenze nascoste che preparano la strada per l'anima di Ra, e che permettono al Re delle anime l'accesso ai campi. Egli attraversa il suo disco da se stesso.


Le linee di questa litania contengono una vasta gamma di argomenti misteriosi ben oltre quello che possiamo immaginare, figuriamoci ciò che potevano pensare gli umani primitivi.

Se applichiamo quello che sappiamo sulla tecnologia di oggi, alcune delle descrizioni in questo documento sembrano essere di più astronavi che lavorano in collegamento con un altra per esprimere profonda poesia metafisica, le filosofie, le equazioni scientifiche, e più importante di tutti la comprensione della manipolazione genetica e le tecniche di clonazione.

Le radici di questi misteri alieni pre-dinastici possono essere tracciate lungo tutta la strada fino all'inizio della mitologia egizia, dove una dea celeste nota come Hathor sosteneva di essere davvero un alieno proveniente da una galassia lontana.

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MessaggioInviato: 16/06/2014, 13:11 
I dischi volanti e il reticolo elettromagnetico terrestre - di Carlo Morsiani
(Relazione del III Meeting Internazionale di Ufologia dell'USAC 13-14-15 Ottobre 2000)

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Nella casistica ufologica si trovano numerosi avvistamenti accompagnati da anomalie elettromagnetiche, motori di auto che si spengono, disturbi radio, bussole che impazziscono, ed anche anomalie gravitazionali: i giroscopi impazziscono. In casi di atterraggio di UFO o volo molto radente al suolo si sono riscontrati fenomeni come la disidratazione di microorganismi e la presenza di composti che solo una forte esposizione a microonde può produrre. Gli UFO compiono manovre di volo complesse, arresti improvvisi, possono stazionare in un punto ruotando su se stessi, possono ripartire con accelerazioni impossibili agli aeromobili convenzionali, possono compiere svolte ad angolo retto, scomparire e riapparire in un altro punto, di notte presentano una forte luminosità il cui colore è variabile, di giorno la loro superficie presenta riflessi metallici. Ma si hanno segnalazioni di differenti aspetti: anche la forma è varia, non solo dischi, ma cilindri, triangoli, forme a delta, a “V, sfere di piccole dimensioni.

Questi fatti non sono spiegabili attenendosi alla scienza insegnata nelle università. La quasi totalità degli esponenti del mondo scientifico nega addirittura la realtà dei fatti. La motivazione è che, non essendo questi fatti studiati da esponenti del mondo scientifico, il materiale esistente non è da ritenersi scientifico. Invece esistono alcuni ricercatori universitari che applicano rigorosamente il metodo scientifico agli studi ufologici, ma si tratta di iniziative individuali, mentre è accettato solo ciò che ha l'approvazione istituzionale ed è pubblicato sulle più accreditate riviste scientifiche. Essendo le riviste ufologiche e i convegni considerati non scientifici dal mondo accademico, tutto ciò che è presentato non é considerato degno della minima attenzione ed è lasciato ai commenti scherzosi dei giornalisti, che trattano l'argomento come folklore. Tutte le documentazioni ufologiche presentate fino ad oggi non sono servite a modificare questa situazione. Alla ricerca di qualcosa che possa essere utile per le ricerche ufologiche ho scoperto che nella storia della scienza vi sono molti elementi trascurati. Da ormai svariati anni mi sono impegnato per presentare ai colleghi ufologi ed al pubblico interessato i risultati delle mie ricerche nei convegni organizzati dall'USAC.

In particolare vado illustrando l’opera di Nikola Tesla, perché fra le sue invenzioni ve ne sono molte che possono aprire nuove prospettive alla ricerca ufologica. Ancora troppo pochi ne conoscono l'importanza, è opportuno ricordare che è Tesla l’inventore della corrente alternata. Con la distribuzione a corrente continua di Edison non si sarebbe mai potuta realizzare una distribuzione come quella a corrente alternata. Ma l’autore dell'invenzione alla base dello sviluppo industriale, quale ringraziamento, è stato cancellato dalla storia. Il progetto della prima centrale idroelettrica sulle cascate del Niagara porta la firma di Tesla. Mentre i finanziatori della Westinghouse facevano i conti degli enormi profitti ricavabili dalla distribuzione elettrica mediante fili, Tesla commetteva lo sbaglio di far sapere che era possibile farlo anche senza fili. Presidente dell'associazione degli ingegneri, invitato a tenere conferenze nelle più importanti università, amico dei più eminenti scienziati, sicuramente il più noto ed il più pagato, improvvisamente, pur essendo ancor vivo, finì nel dimenticatoio. Pur ritrovandosi da solo e con mezzi finanziari molto limitati Tesla scoprì che l’energia poteva essere ricevuta non solo senza fili, ma anche senza produrla, perché c’è già.

All'inizio di questo secolo Tesla, in una conferenza universitaria, disse che un filo teso da terra fino alla ionosfera può captare energia. Ottanta anni dopo un italiano, il Prof. Colombo, propone alla NASA l’esperimento del Tethered satellite, un satellite collegato allo "shuttle" con un cavo d’acciaio, che può essere srotolato per una lunghezza di dieci chilometri. Al primo tentativo il cavo si ingarbuglia, ma già fa misurare una corrente superiore al previsto, poi al secondo tentativo il cavo raggiunge una maggiore lunghezza, confermando che l'energia è di più di quella prevista, anche se non è mai stata raggiunta tutta la lunghezza possibile. Poi avete voi più saputo qualcosa? Tesla è autore di tantissime altre invenzioni, ma dal punto di vista teorico non ha rivelato che una minima parte di ciò che aveva capito. Due anni fa ho invitato a questo convegno Claudio Bianchini, studente d'ingegneria della gestione a Reggio Emilia. Claudio s'interessa come me di Tesla ed era inevitabile che in una città piccola come Reggio ci incontrassimo.Nel convegno di due anni fa giungemmo alla conclusione che per capire Tesla si sarebbe dovuto ripercorrerne il percorso scientifico dai primi esperimenti, realizzando degli apparecchi.

Alle parole sono seguiti i fatti. Così ho invitato Claudio ed il suo collega di studi Marco Scolari esponendoli al convegno dell'USAC. Ho chiesto a Claudio quale fra gli esperimenti di Tesla ha attirato la sua attenzione. Claudio ha spiegato che in un libro su Tesla era riportato che Faraday fece due esperimenti con quello che è divenuto noto come il disco di Faraday. Nel primo ben noto esperimento un disco di rame ruota rispetto ad un magnete fisso; fra il centro del disco e la periferia si stabilisce una corrente, ma poi vi fu un secondo esperimento, meno noto, in cui il disco di rame è solidale al magnete, perciò disco e magnete ruotano insieme, ma la corrente c’é ugualmente. La teoria attualmente accettata spiega il primo esperimento, ma fallisce per il secondo. Così perché la cosa era imbarazzante, piuttosto che ammetterla si è preferito eliminare dai libri il secondo esperimento. Claudio e Marco hanno pensato di proporre l’esperimento come rievocazione storica, ottenendo così il finanziamento dall’università per la costruzione del disco di Faraday. Poi Marco ha mostrato le foto della macchina e ha spiegato com'è stata costruita.

Rispetto alla macchina originale di Faraday il disco di rame è solidale a due magneti, posti sulle due facce del disco, allo scopo di potenziare l’effetto. Poi sono stati mostrati i risultati delle misurazioni elettriche: a 5600 giri è stata misurata una differenza di potenziale di centoventicinque millivolt, ma l’intensità della corrente era di settantasei ampere, (lo scrivo in lettere perché non si pensi ad un errore di stampa, sono settantasei!).La prova è stata fatta nel laboratorio universitario di compatibilità elettromagnetica presso l’istituto Leopoldo Nobili di Reggio Emilia, alla presenza del docente della facoltà d'ingegneria Prof. Ivan Montanari, del presidente Carlo Baldi della fondazione “Studium Regiense, che ha in parte finanziato il progetto, e dei giornalisti.Il risultato della tensione, per la teoria che è accettata oggi, è già una sorpresa, ma il dato sull'intensità della corrente è stato una sorpresa anche per gli stessi progettisti e costruttori, considerando che la macchina, per contenere i costi al minimo, è costruita con dei magneti in ferrite e il prelievo di corrente è ottenuto con comuni spazzole. Tesla, partendo proprio da questa base, ha sviluppato, in seguito, varianti del disco, per approdare poi a macchine il cui rendimento energetico è superiore all'energia spesa.

Ciò è chiamato rendimento sovraunitario o "free energy"”(energia gratuita), sia con macchine rotanti sia con apparecchiature statiche. Anche altri inventori hanno fatto simili realizzazioni, una delle più note è di Bruce DePalma , ex-docente presso il Mit (USA). Questa macchina è basata sul principio del disco di Faraday, ma sono impiegati magneti al neodimio ed il prelievo di corrente è a bagno nel mercurio, che consente di raggiungere diecimila giri senza i problemi di resistenza attrito ed usura delle spazzole. Il tutto costa molto di più ma il rendimento è enormemente maggiore, tanto da superare largamente il consumo del motore che mantiene in rotazione i magneti, quindi si può definire sovraunitario. Dopo questo Bruce De Palma ha lasciato gli Stati Uniti per stabilirsi in Nuova Zelanda, dove è morto nel 97. Anche la fusione fredda produce più energia di quanta occorra per innescare la reazione. Risultato? Grandissima opposizione del mondo scientifico, nonostante sia stata riprodotta in svariati istituti. Tesla, avendo inventato sia gli alternatori sia le bobine di induzione per l’alta tensione, si impegnò per produrre scariche sia in aria sia in tubi a vuoto, gettando le basi per lo sviluppo dei tubi termoionici. Dagli esperimenti risultò che l’energia emessa era superiore a quella immessa.

Considerando tutti i risultati ottenuti, Tesla ne concluse che lo spazio non è vuoto, ma contiene un’energia potenziale che può essere captata. Tesla fu il primo a trasmettere segnali radio a distanza, e non mancava di ricordarlo. Ciò non poteva piacere alla nota azienda Marconi, che gli fece causa. Tesla presentò i suoi brevetti regolarmente registrati negli Stati Uniti in data precedente a quelli di Marconi, perciò la Corte Suprema degli USA emise una sentenza che riconosceva a Tesla di essere stato il primo a trasmettere a distanza. Mi dispiace per i tifosi di Marconi, ma inoppugnabili prove documentali dimostrano questo al di là di ogni ragionevole dubbio. Il verbale del processo è stato pubblicato, ed il suo contenuto non solo è interessante dal punto di vista storico ma dal punto di vista scientifico, perché Tesla spiega alla Corte cose mai prima spiegate altrettanto chiaramente.

In particolare Tesla spiega che il suo sistema di trasmissione è stato male copiato, perché il suo consente di trasmettere senza attenuazione anche attraverso la stessa terra, mentre quello di Marconi no. A questo proposito spiega che la superficie terrestre e la ionosfera sono come le due armature di un grandissimo condensatore, e l'atmosfera terrestre funge da dielettrico. Il ricercatore americano Tom Bearden, per spiegare la modo di trasmissione senza attenuazione di Tesla, ha introdotto il concetto di "onda scalare". Sono stati fatti esperimenti che dimostrano l’esistenza di onde longitudinali, ed infine ricordo che esiste un brevetto di nome Rogers, impiegato dalla marina militare americana durante il secondo conflitto mondiale.

Si trattava di antenne interrate per trasmettere segnali a sommergibili in immersione. Con il sistema di Marconi non avrebbero mai potuto funzionare. Un altro elemento di grande interesse: Tesla, in una conferenza tenuta in un’università all’inizio di questo secolo, descrive la gravitazione terrestre come un flusso eterico che spinge dall’alto verso il basso. Passarono non meno di trenta anni prima che l'Ing. Marco Todeschini pubblicasse la sua Teoria delle apparenze, nella quale per la prima volta nel mondo moderno è esposta una teoria unificatrice delle leggi della dinamica, dell’elettromagnetismo e della gravitazione, dove meccanica atomica e celeste sono risolte con l’unico modello del flusso eterico rotorivoluente. La sperimentazione sul modello fluidodinamico lo condusse alla scoperta che anche la gravità funziona come il magnetismo, ovvero che, come esistono attrazione e repulsione magnetica, oltre alla attrazione gravitazionale esiste anche una repulsione gravitazionale. Due vortici di fluido che ruotano nello stesso verso si attirano, due vortici che ruotano in verso opposto uno rispetto all’altro si respingono.

Nel filmato di Las Lomas (Citta del Messico) si vede benissimo che il disco volante ruota su se stesso; visto da sotto pare ruotare in senso antiorario, ma osservandolo da sopra ruota in senso orario, la Terra invece ruota su se stessa in senso antiorario. E’ logico dedurne che il disco volante, ruotando in senso opposto a quello terrestre, produce un campo gravitazionale repulsivo rispetto a quello terrestre. Ma perché i vortici si formano? La risposta a questa domanda è nel volume “Superimposizione cosmica di Whilelhm Reich. L’universo è basato su una legge di bipolarità. I vortici si formano con l’incontro di due energie che si attirano vicendevolmente. Gli esperimenti di Reich sono molto interessanti, ma per trovare spiegazioni soddisfacenti sulla vera natura di queste energie occorre andare oltre. Le bobine di Tesla dimostrarono la proprietà di produrre variazioni gravitazionali e temporali, e da qui Tesla studiò sistemi di volo a levitazione antigravitazionale.

A proposito del discusso Esperimento Filadelfia, non è mai esistito nessuno che potesse competere con Tesla nel vedersi accreditata la paternità della tecnologia necessaria per un fenomeno come la sparizione di una nave, la sua breve apparizione a Norfolk (Virginia), poi la riapparizione a Filadelfia, un viaggio interdimensionale, proprio come fanno gli UFO. Furono proprio gli avvistamenti ripetuti di ispirare il Capitano Bruce Cathie, pilota neozelandese, che cominciò ad annotare le rotte seguite dagli UFO sulle mappe aeronautiche. Questo lo portò alla scoperta che gli UFO viaggiano lungo le linee di un reticolo, non visibile, non materiale, ma pure esistente, e viste le sue proprietà, può essere descritto come elettromagnetico. Non è visibile in condizioni normali, ma avete osservato i fulmini? La distanza più breve fra due punti è una linea retta; come mai i fulmini procedono a zig-zag? E’ semplice: percorrono non la via più breve, ma quella di minore resistenza elettrica, lungo i canali del reticolo elettromagnetico, esattamente come le scariche prodotte da Tesla con le sue bobine.

Le svolte degli UFO ad angolo retto avvengono nei punti di incrocio del reticolo. Questi punti di incrocio sono vortici elettromagnetici, si trovano in coincidenza di luoghi come, ad esempio, il "Triangolo delle Bermude". Ciò spiega la sparizione di aerei e navi attraverso il tunnel interdimensionale prodotto dai vortici in particolari momenti, esattamente come quando gli UFO scompaiono improvvisamente. Nei punti di incrocio troviamo la grande piramide di Cheope, Stonehenge, persino la zona di Long Island, Wardenclyff, dove Tesla costruì la sua Torre, poi abbattuta, ma ne rimangono le fondamenta e lo stabile adiacente, ora di proprietà della Agfa-Gevaert. C'è il progetto di stabilirvi un museo dedicato a Tesla. Attualmente l’unico museo si trova a Belgrado, ma può essere visitato mediante internet. Proprio a Long Island c’è la base radar di Montauk, e, come in moltissimi altri punti del reticolo elettromagnetico, si trovano basi militari americane o NATO. Anche nel porto di Filadelfia c’è un punto di incrocio, ed una linea del reticolo lo congiunge con Norfolk.

Le coincidenze sono troppe per pensare che siano tutte casuali. Bruce Cathie, calcolando le distanze angolari fra i punti del reticolo, ha creduto che esistono rapporti matematici con la velocità angolare della luce, ed ha potuto calcolare le variazioni della velocità della luce fra lo spazio libero e le adiacenze degli astri, dove la velocità della luce diminuisce, e ha trovato i valori del campo gravitazionale e le rispettive variazioni dall’equatore ai poli. Le basi dove sono avvenute esplosioni nucleari sono collocate ai punti di incrocio, e grazie ai suoi calcoli Cathie ha scoperto che le esplosioni non sono fatte a caso ma solo in determinati momenti, che è stato anche in grado di prevedere in anticipo, perché seguono una legge ben precisa. Anche il CERN di Ginevra si trova in un punto di incrocio. Tutto questo fa concludere che il reticolo elettromagnetico ha un ruolo fondamentale per gli esperimenti nucleari. Non potrebbe essere diversamente: il reticolo elettromagnetico è esteso a tutto l’universo ed è il mezzo di tutti i fenomeni ondulatori.

La formazione della materia avviene per effetto della decelerazione della luce, che stabilisce un campo gravitazionale, in modo da consentire la formazione della materia, che altro non è che fluido eterico rotorivoluente, un’onda stazionaria pulsante che forma sfere, dandoci così l'illusione di una natura corpuscolare. Cathie ha finalmente risolto la formula di Einstein, sostituendo ad M, cioè massa, il suo equivalente espresso in termini energetici. La pulsazione della materia è ciò che noi chiamiamo tempo. Tutto questo spiega come gli UFO, attraverso i punti di incrocio del reticolo possano cambiare dimensione e viaggiare a fantastiche velocità nello spazio e nel tempo, senza subire gli effetti della gravitazione e dell’inerzia, ed essere alimentati dalla infinita energia di cui è pervaso l’universo. Le evoluzioni degli UFO sembrano fatte apposta per dimostrare che si tratta di esseri intelligenti, che possono manovrare i loro mezzi come vogliono, facendo cose che noi non sappiamo fare.

Con questo sono conscio di non aver dimostrato alcunché, se non, grazie alla realizzazione di Claudio e Marco, che la scienza è ben lungi dall’aver scoperto tutto, dato che la teoria attuale fallisce di fronte ad un esperimento come quello presentato. Ho soltanto voluto indicare dei percorsi di ricerca per coloro che desiderino farsi un’opinione personale, e non vogliano dipendere dalle apparenti “verità” preconfezionate dalla scienza ufficiale, i cui esponenti sono convinti che basti applicare su ciò che gradiscono l'etichetta di "scientifico"” per screditarne i contenuti agli occhi della gente. Lo spazio concesso non consentiva un’esposizione dettagliata degli argomenti elencati, ma questo può interessare solo a pochi ricercatori. Lo scopo della mia esposizione era piuttosto quello di dare una visione generale di ciò che può servire agli ufologi, perché penso che per comprendere meglio il fenomeno UFO sia utile comprendere meglio la realtà che ci circonda e la nostra stessa natura.

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.9213



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MessaggioInviato: 24/06/2014, 10:00 
Ricordo che in Romania era uscita qualche mese fa la notizia del monte Bucegi e delle presunte "basi" sotterranee...

http://www.progettoatlanticus.net/2014/ ... monti.html

Penso si colleghi a questo discorso.

Cita:
Possibile UFO scoperto in una vecchia pittura murale in Romania

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Un istituto di ricerca UFO in Israele ha inviato una relazione riguardante un dipinto murale in una chiesa del XIV secolo in Romania che può rappresentare un UFO. E' simile a oggetti visti nei dipinti e monete che vanno dal IV al XVII secolo. Un ricercatore UFO ritiene che gli oggetti nelle immagini potrebbero avere una spiegazione più banale.

Gilli Schechter e Hannan Sabat del Israeli Extraterrestrials and UFOs Research Organization (EURA), dicono di aver ricevuto una foto del dipinto da Catalina Borta. Borta ha scattato la foto mentre visitava la Biserica Manastirii, o Chiesa del Monastero Domenicano, nella città di Sighisoara. Si crede che Sighisoara sia il luogo di nascita di Vlad l'Impalatore, che ha ispirato la leggenda di Dracula.

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La pittura murale Sighisoara. (Credit: Catalina Borta)

Il dipinto murale raffigura un oggetto a forma di disco su un edificio che emette fumo. Presenta anche una didascalia in tedesco che recita "Israele, hoffe auf den Herrn", che tradotto significa "Israele, metti la tua speranza nel Signore". EURA spiega che questa è una citazione dai Salmi di ascensione, c.130 v 7.

Il dipinto sembra essere molto vecchio, ma è difficile dire quanto. Secondo il sito del Monastero, questo fu originariamente costruito nel XIV secolo, ma fu distrutto e ricostruito nel XVII secolo. Il rapporto di EURA rileva inoltre che non ci sono certezze su chi lo dipinse e quando. Tuttavia, si sottolinea che la didascalia nel dipinto risale probabilmente a dopo il 1523, quando la Bibbia è stata tradotta in tedesco.

EURA rileva inoltre che il dipinto non viene citato spesso in riferimento nella ricerca sugli UFO per quanto riguarda le raffigurazioni di UFO nell'arte. Tuttavia, l'immagine ha un aspetto simile ad altri dipinti e monete che sono comunemente accettati dai ricercatori UFO per descrivere anomalie aeree.

Una tale immagine è dal Prodigiorum Liber , che era un racconto di misteriosa comparsa nei primi mesi di Roma scritto da Julius Obsequens. L'immagine in questione dovrebbe rappresentare un oggetto rotondo che è stato visto al tramonto con un "ampio raggio di fuoco" a destra. Si ritiene che questo avvistamento abbia avuto luogo nel 98 a.C.

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Immagine dal Prodigiorum Liber.

Ci sono anche le monete francesi del XVII secolo con un oggetto rotondo simile. Alcuni ricercatori ritengono che queste siano raffigurazioni della ruota di Ezechiele. Tuttavia, Marc Dantonio, Capo Foto / Video Analyst per il Mutual UFO Network (MUFON), ha un'altra spiegazione. Afferma che l'oggetto a forma di scudo in queste immagini sia proprio questo, uno scudo militare.

Dantonio è giunto a questa conclusione facendo ricerche sulla Francia di fine 600. Ha trovato che gli scudi di quel periodo sono apparsi proprio come le immagini raffigurati nelle monete. Inoltre, c'è stata una guerra civile in Francia nel 1680, in cui l'aristocrazia territoriale è stato sostituita dal monarca assoluto Luigi XIV. Egli ritiene che gli scudi sono stati collocati sulle monete per illustrare la forza di re Luigi.

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Monete francesi chiamate Jetons. Queste raffigurano le immagini scudo che sono spesso ritenute UFO.

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Immagini fornite da Marc Dantonio di un paio di antichi scudi.

Egli fa notare che in un'altra moneta, le frecce possono essere viste piovere sullo scudo come in attacco di un arciere. Egli osserva inoltre che in alcuni casi si può notare una linea provenire dal centro dello scudo, spesso scambiata per un raggio di luce. Tuttavia, Dantonio spiega che questo è in realtà un pezzo di metallo che è collegato allo scudo per deviare frecce.

Anche se, Dantonio dice che l'oggetto è uno scudo, ammette che è ancora un mistero il motivo per cui siano raffigurati in cielo o che escono dalle nuvole. Egli scrive:

"Una storia è che questa particolare moneta mostri lo scudo di Giove cadere sulla Terra per aiutare Numa Pompilio, secondo re di Roma. Lo scudo ha detto li ha portati alla vittoria nei momenti disperati. Ma anche così, è comunque interessante notare che lo scudo è stato conferito dall'alto. C'è stata una certa influenza ultraterrena radicata nella loro cultura che li ha spinti a mettere lo scudo nel cielo? Protezione o la tecnologia dall'alto, forse? Questo è ancora un mistero. "

http://tycho1x4x9.blogspot.it/2014/06/p ... cchia.html


Voi che ne pensate?


Ultima modifica di Atlanticus81 il 24/06/2014, 10:01, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 24/06/2014, 13:50 
io penso che questa gente raffigurava ciò che vedeva e soprattutto fissava nel tempo gli eventi incredibili "da tramandare" e quindi dal mio punto di vista c'è poco da interpretare e molto di cui prendere atto. Lì si vede chiaramente un oggetto discoidale, in che altro modo si può interpretare e soprattutto perchè si deve INTERPRETARE? :)



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