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MessaggioInviato: 16/04/2014, 00:07 
Si, ma un evento del genere avrebbe dovuto lasciare tracce evidenti soprattutto se avvenuto qualche "giorno" fa. uno slittamento della crosta terrestre invece lascerebbe poche tracce SPECIFICHE traslando essenzialmente solo i vari punti.



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MessaggioInviato: 16/04/2014, 00:09 
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zakmck ha scritto:

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MaxpoweR ha scritto:

18 miglia dal circolo polare.... Siamo sicuri che quella terra fosse lì quando sono stati sepolti?


Dato che la sepoltura risale a circa 800 anni fa credo vi siano davvero pochi dubbi sulla posizione del globo.

Inoltre il circolo polare artico non e' poi cosi strano. Perche' ti meraviglia? Nei fatti parte del territorio Russo e' oltre il circolo polare.

Infine, intorno a quel periodo vi e' stato proprio il periodo caldo medievale e quindi con una minore copertura ghiacciata.

La parte strana invece e' che quel tipo di individui inclusa la loro oggettistica e' decisamente out of place per quella zona.

Anche in questo caso ci tocchera' aspettare le analisi genetiche. [:(]




Si infatti, 800 anni sono pochissimi, non avevo fatto caso bene alla datazione :)

Mi stupisce perchè sole 18 miglia dal circolo polare mi sembra un pò strano per un avamposto commerciale ma è una mia considerazione ad minkiam diciamo così :)



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MessaggioInviato: 16/04/2014, 00:11 
Sempre che la datazione sia corretta... ultimamente comincio a dubitare fortemente delle tecniche di datazione dei reperti...

[;)]



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MessaggioInviato: 16/04/2014, 00:13 
beh sta a tutto dall'avere la certezza che le concentrazioni isotopiche xui fanno riferimento siano costanti nel corso dei millenni o decine di millenni. C'è questa prova?



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MessaggioInviato: 16/04/2014, 00:17 
Gli esperimenti nucleari condotti nella seconda metà del XX secolo hanno infatti rilasciato nell'atmosfera grandi quantità di 14C e di diversi altri isotopi radioattivi, a tal punto che la concentrazione di 14C misurata in reperti moderni è talvolta anche del 50% superiore a quella che si aveva nel 1950, data convenzionalmente scelta come riferimento. Per contro l'uso su larga scala del petrolio e dei suoi derivati ha diffuso nell'atmosfera grandi quantità di carbonio di origine fossile, vecchio di diversi milioni di anni, nel quale la concentrazione di 14C si è ridotta a zero. È perciò stato teorizzato che il metodo del 14C non potrà essere usato in futuro per datare reperti della nostra epoca.

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=12690

Metti caso che esperimenti atomici o l'utilizzo di carbonio di origine fossile fosse in uso anche in un lontano passato...

[:p]



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MessaggioInviato: 16/04/2014, 00:23 
Ok, va bene tutto, ma in questo caso l'errore non puo' essere superiore al 100% e quindi al massimo possono avere un paio di migliaia di anni. Sempre troppo pochi per uno spostamento polare.



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MessaggioInviato: 16/04/2014, 00:29 
si su questo non c'è alcun dubbio, se spostamento c'è stato si parla di cifre a 4\5 zeri come minimo :)



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MessaggioInviato: 16/04/2014, 00:37 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

si su questo non c'è alcun dubbio, se spostamento c'è stato si parla di cifre a 4\5 zeri come minimo :)


Da fonte wiki riportano:

Un recente lavoro degli scienziati e geologi Adam Maloof della Princeton University e Galen Halverson della Paul Sabatier University di Tolosa, in Francia, rivela che la Terra ha realmente avuto un suo riequilibrio intorno a 800 milioni di anni fa, durante l'era del Precambriano. Provarono la loro idea studiando i minerali magnetici presenti nelle rocce sedimentarie dell'arcipelago norvegese. Usando questi minerali, Maloof e Halverson scoprirono che il Polo Nord si era spostato di più di 50 gradi - all'incirca la stessa distanza che separa l'Alaska dall'equatore - in meno di 20 milioni di anni. Questa teoria è supportata da una serie di cambiamenti nei livelli del mare e nella chimica dell'oceano nei sedimenti norvegesi, che possono essere spiegati da un reale allontanamento del polo. Il rapporto del lavoro della squadra nel periodo settembre-ottobre 2006 è raccolto nel Geological Society of America Bulletin.

Fonte


Poi ci sarebbe da capire bene se parlano di una dislocazione della crosta o addirittura di uno spostamento polare.

Comunque su un periodo cosi lungo io preferisco la teoria della tettonica di espansione:

http://www.expanding-earth.org/



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MessaggioInviato: 16/04/2014, 13:36 
In merito alla dislocazione:

http://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Hapgood

http://www.nibiru2012.it/nibiru-2012/ei ... reste.html



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MessaggioInviato: 26/04/2014, 13:29 
Aspettavo con ansia la pubblicazione di questa intervista di Sabrina Pieragostini poiché ritengo la ricerca di Foerster sui teschi allungati di Paracas di fondamentale importanza per gettare luce sui misteri che ancora attanagliano la nostra storia antica.

Le mie personali e modeste ricerche si intrecciano continuamente con queste tematiche e ritengo al momento che gli esponenti di questo popolo di "crani allungati" siano i responsabili delle opere architettoniche impossibili nella regione come Puma Punku, Tihuanaco, Ollantaytambo, etc.etc.

Non dimentichiamo che anche il Quetzalcoatl dei Maya era ricordato come di carnagione chiara con capelli e barba rossa così come anche il Viracocha degli Inca

E' forse possibile che i "crani allungati" fossero in possesso di tecnologie e/o conoscenze più avanzate rispetto allo standard storico tradizionalmente attribuito ai popoli mesoamericani. Penso allo Shamir di Re Salomone descritto nella tradizione midrashica ebraica il cui utilizzo sembra testimoniato dai fori di Valle Pisco oltre che nei blocchi H di Puma Punku e perché no?! Anche a Nazca i cui 'architetti' costruttori potrebbero essere stati proprio questi "Crani lunghi" poi sostituiti solo in seguito dalla cultura Nazca nella regione.

E' possibile infine che la loro "regalità" e "divinità" sia stata poi effettivamente opera di emulazione da parte di quelle popolazioni Sapiens che per qualsiasi motivo hanno avuto contatti con questo misterioso popolo. Quante leggende e miti in tutto il mondo chiamano in causa popoli dai capelli rossi (o biondi)...

http://www.progettoatlanticus.net/2013/ ... ssato.html
http://www.progettoatlanticus.net/2014/ ... ativa.html

Capire CHI sia quel popolo di "Crani allungati" credo sia davvero di fondamentale importanza per poter posizionare molti tasselli sul nostro "mosaico" ... Forse scoprire chi siano ci permetterà per la prima volta di avere davvero davanti un quadro di insieme univoco e vedere tutti i tasselli del mosaico andare al loro posto automaticamente.

Potremmo scoprire che gli Anunnaki dei Sumeri, i Vigilanti di Enoch, i sovrani e i semi-dei antidiluviani dell'età dell'oro presenti nelle leggende di tutte le culture del mondo siano tutti collegati al popolo dei "Crani Lunghi" la cui identità attende solo di essere svelata.

Cita:
Brien Foerster: “Tra pochi mesi nuovi esami sui Crani di Paracas”

Individui così diversi da noi, da non far nemmeno parte dell’albero evolutivo umano e da non potersi riprodurre con esemplari di Homo Sapiens. È il responso - parziale, ma sconcertante - di un test del DNA effettuato sui Crani di Paracas, quei teschi straordinariamente allungati scoperti a partire dal 1927 in questa zona del Perù.

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A diffondere, sul web, quei risultati preliminari tanto incredibili è stato Brien Foerster, un americano da anni trapiantato in Sud America che con i suoi libri e i suoi tour guidati sostiene l’esistenza di una civiltà antica che avrebbe dominato il mondo prima dell’inizio della storia ufficiale. Anche lui esponente della cosiddetta “Archeologia alternativa” o “eretica”, Foerster è stato subissato dalle critiche quando ha postato quelle poche righe, scritte da un genetista rimasto anonimo, che sembrano riscrivere addirittura la teoria evoluzionista di Darwin.

Incuriosita l'ho contattato via mail per chiedergli qualche delucidazione. Innanzitutto, sulla materia del contendere, ovvero quei famigerati crani dalla forma tanto anomala trovati, per la prima volta, dall’archeologo Julio C. Tello durante i suoi scavi nel secolo scorso. Ma anche sulla procedura utilizzata per esaminarli- molto contestata- e sul diritto di Foerster di affrontare questi studi, non essendo nè un antropologo nè un archeologo. Il ricercatore mi ha risposto.

Innanzi tutto, vorrei sapere qualcosa di più su questi strani teschi: quanti sono?

“Esistono probabilmente oltre mille Crani Allungati di Paracas e questa è una stima per difetto. Il Museo Nazionale di Archeologia, Antropologia e Storia di Lima, in Perù, conserva nella sua collezione almeno 300 mummie complete oltre a numerose teste da sole. Inoltre, i Crani di Paracas compaiono nelle collezioni di molti altri musei in tutto il mondo. È lecito ritenere che ce ne siano varie centinaia ancora sepolte nell’area di Paracas.”

Quali sono le specifiche caratteristiche di questi crani?

“Al momento, nella nostra collezione, ci sono circa 40 teschi e ovviamente presentano variazioni nella forma e nelle dimensioni della testa. Ci sono 4 o 5 stili abbastanza differenti di allungamento, risultato di deformazioni craniche volontarie. Ma circa il 5 % di tutti i teschi di Paracas che io ho visto sembrano avere una forma naturale e sono quelli con la classica testa a cono.

Questi che sembrano spontanei tendono ad avere un volume della testa più ampio di un normale cranio umano, anche più del 25/30 per cento; tendono ad avere ossa più sottili, mascelle più prominenti ed orbite oculari più larghe e poi hanno due misteriosi fori sul retro del teschio che forse servivano per i nervi e per la circolazione sanguigna.

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Secondo te, chi era il Popolo di Paracas e perché poi è scomparso?

“Essi apparvero misteriosamente sulla costa peruviana all’incirca 3 mila anni fa: le loro origini sono ignote. Il fatto che la tecnica di produzione dei loro tessuti e delle loro ceramiche sia visibilmente molto più evoluta di quella di culture successive- come ad esempio quella Inca- mi porta a sospettare che almeno parte dei loro antenati potessero provenire da un’altra parte del mondo. Anche perché i Crani allungati di Paracas hanno capelli rosso-castano, che non è una caratteristica dei Nativi Americani. Io ipotizzo che questo enigmatico popolo, specialmente la linea di sangue reale, sia stato sterminato dalla cultura Nazca, che si spostò nell’area di Paracas verso il 100 a.C.”

Pensi che i crani allungati che si trovano in Centro e Sud America siano un’ imitazione di quelli di Paracas?

“Le teste allungate, principalmente risultato di una deformazione artificiale, esistono in ogni continente eccetto l’Antartide ed erano molto diffuse circa 2000 anni fa. Ne sono state trovate in Georgia, Germania, Russia, Iraq, Melanesia e in molti altri luoghi. Sto mappando dove e quando i crani allungati sono esistiti in ogni parte del mondo e sto scrivendo un libro sulla loro diffusione in Perù e Bolivia, riguardo ad una possibile relazione con le antiche strutture megalitiche.”

Parliamo ora dell’esame del DNA: dove sono stati trovati esattamente i crani analizzati? A chi appartenevano? Quale esito ha avuto l’esame?

“I tre teschi di Paracas che sono entrati nella prima serie di test arrivano tutti da un antico cimitero della zona: le teste sono state portate al Museo Storico di Paracas da gente del posto che le ha trovate. Quelle esaminate sono sia maschili che femminili. Nella collezione ci sono crani di ragazzi e anche uno appartenuto ad un bimbo di 2 anni.”

Ecco l’esatta citazione di quanto scritto dal genetista dopo il test iniziale: <Brien, da qualsiasi esemplare provenga il campione definito 3A, esso ha un DNA mitocondriale ( quello che si trasmette per linea materna, N.d T.) con mutazioni sconosciute in ogni essere umano, primate o animale finora noto. I dati sono molto lacunosi e c’è ancora bisogno di fare MOLTE sequenze per recuperare l’intero DNA. Ma i pochi frammenti che sono stato in grado di sequenziale da questo campione 3A indicano che, se queste mutazioni verranno confermate, abbiamo a che fare con un nuovo tipo di creatura umanoide, assai distante dall’Homo Sapiens, dai Neanderthal e dai Denisova. Non sono neppure certo che potrà entrare nell’albero evolutivo conosciuto.

La questione è: se erano così diversi, avrebbero potuto non riprodursi con gli esseri umani. Accoppiarsi all’interno di una popolazione ristretta può aver prodotto effetti degenerativi a causa della consanguineità. Questo potrebbe spiegare i bimbi sepolti> Quello che ora si richiede è un ulteriore esame, per vedere se i risultati preliminari siano un’anomalia oppure se reggono ad una replica. Molti campioni stanno per essere inviati al laboratorio di genetica negli Stati Uniti dai nostri archeologi peruviani.”

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Le contestazioni più veementi da parte dei detrattori di Foerster hanno riguardato sia la divulgazione frettolosa di questo responso- saltando a piè pari la procedura, che prevede invece di rendere pubblici gli studi scientifici solo dopo una attenta verifica da parte di altri ricercatori, ovvero la peer review o revisione tra pari- sia il sospetto che ad effettuare quei test sia stata la veterinaria Melba Ketchum, già nell’occhio del ciclone per le sue conclusioni molto discusse sul Big Foot. Critiche giustificate? Ecco la replica di Brien Foerster.

Sul web, l’annuncio ha provocato una forte reazione. Innanzi tutto: perché utilizzare l’account di Facebook?

“I campioni sono stati inviati almeno 3 anni fa ed in seguito abbiamo organizzato una campagna per raccogliere i fondi necessari per pagare i test genetici. Dal momento che ci sono voluti due anni per ottenere quei risultati preliminari e visto che tanta gente si mostrava interessata a quegli esami, ho pensato che fosse importante anticipare i risultati.”

Ma perché è ancora segreto il nome del genetista? Qualcuno sostiene che l’esperto del DNA sia la dottoressa Ketchum: è vero?

“È stato il genetista a scegliere l’anonimato fino a quando non sarà in grado di condurre ulteriori esami. Una volta che sarà soddisfatto ed avrà dati sufficienti, sarà lui stesso a rendere pubblico il suo nome e scriverà un articolo sull’argomento. La dottoressa Melba Ketchum non è coinvolta in questa serie di test.”

Chi ti critica, dice che non hai alcuna competenza in materia: non sei uno scienziato né un accademico. Cosa rispondi?

“Io ho studiato approfonditamente, sul campo, questo argomento- a Paracas e in giro per il Perù e la Bolivia- per più di quattro anni. Mi sono laureato in Scienze all’ Università di Vittoria, nella British Columbia, in Canada, con una specializzazione in Scienze Biologiche. “

Come ha reagito la comunità scientifica? Cosa pensi che accadrà se questa scoperta verrà confermata?

“Non ho ricevuto alcun riscontro personale da parte di accademici, ma li invito a farlo. Quello dei Crani di Paracas è solo uno dei misteri del passato che getta nuova luce sulla storia dell’Umanità. Gli altri riguardano la vera età delle Piramidi di Giza in Egitto, la Sfinge e molte delle strutture megalitiche in Perù e in Bolivia.

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Quali saranno i prossimi passi? Quando prevedi i risultati definitivi?

“Come dicevo prima, molti campioni di DNA stanno per essere isolati dai nostri archeologi peruviani per essere spediti nello stesso laboratorio degli Stati Uniti. Ci vorrà tempo, perché il governo del Perù deve autorizzare l’invio di questi campioni. Noi abbiamo assicurato i membri del Ministero della Cultura che condivideremo con loro tutti i risultati. Dopo di ciò, stiamo pianificando di mandarne altri, prelevati da altri crani allungati di Perù e Bolivia, per farli analizzare negli Stati Uniti. Nuovi esami del DNA dovrebbero essere compiuti nel giro di pochi mesi“

http://www.extremamente.it/2014/04/25/b ... i-paracas/


Ultima modifica di Atlanticus81 il 26/04/2014, 13:50, modificato 1 volta in totale.


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Ricopio le parole di un utente che scrive all'interno del seguente forum di antropologia...

http://www.antrocom.it/MDForum-printvie ... art-0.html

Cita:
Riprendo, con variazione, l'argomento di qualche tempo fa, ovvero "figli di tante specie", alla luce di alcune novità. (che distico)

Mi sono guardato l'altro ieri il dvd di National Geographic appena uscito, Alla ricerca di Adamo, che riporta il lavoro di Spencer Wells, consulente di NG per il progetto Genographic, mi pare che si chiami così.

Video carino, forse un po' troppo "religiosamente corretto" con quel continuo richiamare l'Adamo delle tre grandi religioni, ma forse è stato fatto apposta per tacitare gli antievoluzionisti religiosi.

So che tra poco dovrà uscire in italiano un libro di Wells, era da un po' che lo aspettavo, pensate che me ne aveva parlato nientepopodimeno che Cavalli Sforza in una sua email che conservo come una reliquia preziosa.

Bene , ieri mi leggo le news di Pikaia, sito evoluzionistico che immagino voi conosciate, e mi trovo di una ricerca di Alan Templeton, pubblicata sull'American Journal of Physical Anthropology.

Questa ricerca pare affossare in maniera definitiva l'ipotesi dell'out of Africa, su dati così inoppugnabili e matematici da non poter essere contraddetta. Ci sarebbero 10 alla meno 17 possibilità che ci possa essere stata una migrazione dall'africa di una popolazione ristretta di umani geneticamente moderni in grado di sostituire le altre popolazioni.

Wolpoff già gongola, e conclude Paola Nardi il suo commento :"siamo in realtà il risultato di un continuo flusso genico tra popolazioni africane ed euroasiatiche e faremmo meglio a pensare al nostro "reticolato" genealogico, più che al nostro albero!"

Cavolo, va a ramengo tutto quello che ho letto finora sulla comparsa di Homo sapiens!


Questo è Alan Templeton... non proprio uno stupido direi...

http://en.wikipedia.org/wiki/Alan_Templeton


Ultima modifica di Atlanticus81 il 01/05/2014, 12:58, modificato 1 volta in totale.


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Atlanticus81 ha scritto:

Ricopio le parole di un utente che scrive all'interno del seguente forum di antropologia...

http://www.antrocom.it/MDForum-printvie ... art-0.html

Cita:
Riprendo, con variazione, l'argomento di qualche tempo fa, ovvero "figli di tante specie", alla luce di alcune novità. (che distico)

Mi sono guardato l'altro ieri il dvd di National Geographic appena uscito, Alla ricerca di Adamo, che riporta il lavoro di Spencer Wells, consulente di NG per il progetto Genographic, mi pare che si chiami così.

Video carino, forse un po' troppo "religiosamente corretto" con quel continuo richiamare l'Adamo delle tre grandi religioni, ma forse è stato fatto apposta per tacitare gli antievoluzionisti religiosi.

So che tra poco dovrà uscire in italiano un libro di Wells, era da un po' che lo aspettavo, pensate che me ne aveva parlato nientepopodimeno che Cavalli Sforza in una sua email che conservo come una reliquia preziosa.

Bene , ieri mi leggo le news di Pikaia, sito evoluzionistico che immagino voi conosciate, e mi trovo di una ricerca di Alan Templeton, pubblicata sull'American Journal of Physical Anthropology.

Questa ricerca pare affossare in maniera definitiva l'ipotesi dell'out of Africa, su dati così inoppugnabili e matematici da non poter essere contraddetta. Ci sarebbero 10 alla meno 17 possibilità che ci possa essere stata una migrazione dall'africa di una popolazione ristretta di umani geneticamente moderni in grado di sostituire le altre popolazioni.

Wolpoff già gongola, e conclude Paola Nardi il suo commento :"siamo in realtà il risultato di un continuo flusso genico tra popolazioni africane ed euroasiatiche e faremmo meglio a pensare al nostro "reticolato" genealogico, più che al nostro albero!"

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A mio avviso l'errore è proprio nel termine "MODERNI", si parla di migrazioni avvenute in epoche molto remote quando la razza umana era ancora più simile ad un primate.



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« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »
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Morlok ha scritto:
A mio avviso l'errore è proprio nel termine "MODERNI",


Non mi sembra un errore. Il termine e' usato proprio per indicare l'attuale affinita' genetica, che quindi e' correttamente definita come "moderna".

Cita:
si parla di migrazioni avvenute in epoche molto remote


Ok, ma cosa si intende per "epoche molto remote"? Quanti anni sono?

Cita:
Morlok ha scritto:
quando la razza umana era ancora più simile ad un primate.


Quindi bisogna prendere per buona questa discendenza?



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Morlok ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Ricopio le parole di un utente che scrive all'interno del seguente forum di antropologia...

http://www.antrocom.it/MDForum-printvie ... art-0.html

Cita:
Riprendo, con variazione, l'argomento di qualche tempo fa, ovvero "figli di tante specie", alla luce di alcune novità. (che distico)

Mi sono guardato l'altro ieri il dvd di National Geographic appena uscito, Alla ricerca di Adamo, che riporta il lavoro di Spencer Wells, consulente di NG per il progetto Genographic, mi pare che si chiami così.

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Questo è Alan Templeton... non proprio uno stupido direi...

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A mio avviso l'errore è proprio nel termine "MODERNI", si parla di migrazioni avvenute in epoche molto remote quando la razza umana era ancora più simile ad un primate.


Perdonami ma le prime migrazioni descritte nella teoria dell'Out of Africa sono quelle dell'Homo Herectus avvenute circa 1,5 milioni di anni fa il quale già aveva una notevole somiglianza con gli esseri umani moderni.

Quindi di quali migrazioni stai parlando?

[?]

Detto ciò il grande punto interrogativo non è tanto nella Out of Africa I, ovvero quella collegata ai movimenti degli Herectus, ma alla Out of Africa II, ovvero quella collegata ai movimenti dei Sapiens, la quale non è in grado di spiegare alcune particolarità genetiche e fenotipiche (aplogruppo x in primis) come cercai di sottolineare nel mio articolo.

Hai letto il post di apertura di codesto thread?

Penso valga la pena leggerlo e, alla luce delle questioni in esso sollevate, interrogarsi sul perché la Out of Africa II non è in grado di spiegare la presenza di taluni reperti antropologici in luoghi e periodi in cui semplicemente essi non sarebbero dovuti esistere.

Parliamo di multiregionalità allora, proprio utilizzando come punto di partenza la Out of Africa I prendendola come valida!

Parliamo di un ceppo di "Atlantis" che forse ha dato origine ai Neanderthal e ai Cro-Magnon.

Questi "Atlantis" potrebbero essere originari di un altro pianeta (in accordo con la cronologia Anunnaka) oppure, senza per forza di cose scomodare gli alieni, potrebbero essere un genere Homo evolutisi dagli Herectus mossi dall'Africa 1,5 milioni di anni fa e stanziatisi in regioni oggi sommerse... Mar Nero? Azzorre?

Di certo non ho tutte le risposte... Ma nemmeno la Out of Africa II ce le ha, anzi...

[:)]



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MessaggioInviato: 17/06/2014, 16:02 
Voglio proporre in questo thread il seguente articolo, non più reperibile nella sua forma originale, descrivente la teoria dei quattro adamo e presentata da un sedicente biologo (non ho la possibilità di confermare la sua identità)

Questo perché, seppur la Out of Atlantis si concentra maggiormente sulla comparsa dei Cro-Magnon (Nephilim di seconda generazione?) e delle loro correlazioni con i Neanderthal, i Denisova (di cui sappiamo ancora veramente poco) e con i Sapiens, questi ultimi forse il risultato della ibridazione originale ad opera dei creatori Anunnaki, ritengo opportuno ragionare sul fatto che i Sapiens potrebbero essere il risultato di creazioni distinte.

Abbiamo sempre fatto riferimento alla nascita del primo Sapiens come

Anunnaki + H.Herectus (o H.Heidelbergensis) = H.Sapiens

Ma se invece fossero state diverse le matrici dell'ibridazione? ...

Cita:
Esseri umani come ibridi genetici tra Dei e Bestie. La Teoria dei Quattro Adamo.

Nei miti mongoli troviamo tre riferimenti ad una ibridazione tra dna divino e animale.

COREANO: maschio + femmina di dio orso.
TIBETANO: femmina goblin (dea) + scimmia.
MIAO-YAO-LI: dea + cane.

Tutto ciò è piuttosto strano. Come mai nessuno ha ancora riflettuto seriamente su tale particolarità? Gli esseri umani potrebbero non essersi evoluti dalle scimmie. Essi potrebbero essere stati creati geneticamente da una ibridazione del dna degli extraterrestri (dei) con quello della fauna terrestre (orsi, cani, scimmie). La teoria dei Quattro Adamo è inoltre supportata dai miti Lakota e Navajo, e anche da alcuni miti della creazione cinese. Il mito Lakota è di particolare interesse perché fa allusione al fatto che vi siano stati quattro proto-tipologie umane originali, quella creata dalla terra rossa, quella della terra bianca, quella della terra nera, e quella della terra gialla. Ed infatti esistono quattro razze preminenti di esseri umani sulla Terra.

Rossa (uomini della Meso-America del Sud)
Bianca (caucasica)
Nera (negroide)
Gialla (mongola)


Altre prove a sostegno della teoria dei Quattro Adamo.

Innanzitutto bisogna considerare che nessun singolo mito della creazione contenga la verità assoluta. E' necessario prendere in considerazione tutti i miti, e studiarli collettivamente. Se fosse vero che tutti gli esseri umani scaturirono da pochi eletti proto-umani, allora tutti gli esseri umani avrebbero tramandato la medesima storia circa la loro creazione. Ma molti frammenti sono andati perduti lungo il cammino. Una cultura può avere conservato nozioni e informazioni andate perdute in altre culture. Sta a noi (umanità moderna) mettere insieme i pezzi per scoprire tutta la verità.

In secondo luogo, personalmente sono convinto che gli esseri umani non si siano evoluti da organismi unicellulari. Credo che tutti i mammiferi viventi si siano evoluti da organismi unicellulari, ma nel caso degli esseri umani vi sono due enormi smentite presenti nella documentazione fossile.

1 - tra i mammiferi primigeni ed i primati vi fu un balzo evolutivo troppo grande.

2 - stessa cosa vale per il balzo evolutivo tra le grandi scimmie e la scimmia nuda (homo sapiens)

Il famoso 'anello mancante' non è mai stato trovato, e sono convinto che ciò non avverrà mai, semplicemente perché non esiste.

Immagine

Ora aspettate un attimo (per favore), prima di andare via dandomi del creazionista. Personalmente credo che gli 'dei' altro non fossero che esseri umanoidi extraterrestri, ovviamente molto più avanzati di noi. Ma non ho alcun problema con il definirli 'dei' (minori - demiurghi - n.d.t.).

Creazione degli esseri umani - Un approccio orientato alla ibridazione progressiva.

In quasi tutti i miti si riscontra che vi fu un processo progressivo che infine condusse alla creazione degli esseri umani. Si trovano almeno due o tre 'passaggi.' Da parte mia quindi sono convinto che gli dei (extraterrestri) abbiano condotto una serie di modificazioni di ingegneria genetica sulle creature terrestri.

Supporto scientifico alla mia teoria - I Balzi Evolutivi.

Sono un docente di biologia. Una cosa che gli scienziati (paleontologi / antropologi) ancora oggi non sono in grado di spiegare sono i diversi 'balzi evolutivi'. Vi sono almeno due grandi balzi che vorrei mettere a fuoco al momento. A mio parere non c'è un solo "anello mancante", ma ve ne sono almeno due, nella catena evolutiva da ameba a uomo.

1 - Il salto da animali a quattro zampe ai grandi primati.
2 - Il salto dai grandi primati all'uomo.

Che ci crediate o no, personalmente ho una possibile spiegazione per i suddetti 'balzi' o cosiddetti 'anelli mancanti.'

Primo balzo evolutivo. L'orso è il mammifero più vicino ai primati (a mio parere), perché gli arti posteriori di un orso sono stati progettati in modo simile agli arti posteriori dei primati. D'altra parte se si trattasse di un cane o di un orso, in questa sede non importa. Il punto è che gli dei ibridarono il loro dna nei mammiferi terrestri con lo scopo di creare gli antichi primati (le grandi scimmie).

Secondo balzo evolutivo. Gli antichi primati di cui sopra, non potevano imparare la lingua scritta dagli dei (e quindi non potevano essere obbedienti). Così, gli dei proseguirono nel loro lavoro di ibridazione. E alla fine: Homo Sapiens!

Esaminando le seguenti immagini (foto), vorrei che vi sforzaste di percepire il primate come un ibrido tra un dio ed un orso o un cane, e di percepire gli esseri umani come i successivi ibridi dei primati con gli dei.

Ecco un raffronto tra tre nativi amazzonici:

Immagine
(1) un uomo peruviano (2) una scimmia Uakari (3) un uomo ecuadoriano

In Africa abbiamo i gorilla ... pelle nera, capelli neri. Qui ha anche avuto l'origine della razza umana negroide. Esaminate l'immagine del gorilla africani giustapposti ad un essere umano della stessa regione:

Immagine

Poi, in Asia orientale abbiamo l'orango, che naturalmente ha la pelle arancione e la pelliccia arancione.

L'arancio è solo indicativo di una maggiore concentrazione di beta-carotene, che in concentrazione minore diventa giallo. Noterete che gli asiatici orientali hanno un colore epidermico giallastro. Se esposti al sole, il colore della loro pelle si trasforma in un arancione-marrone.
Esaminate l'immagine dell'orango asiatico e di un l'umano dalla stessa regione:

Immagine

Ed ecco lo scimpanzé e la razza caucasica.

Immagine

p.s. Non è uno scherzo!

So cosa probabilmente starete pensando - Vi starete chiedendo: "Perché le scimmie non hanno i baffi?"

Sapete una cosa? Forse il mito coreano è più vicino alla verità di quanto sia il mito tibetano. Molti darwinisti affermano che gli esseri umani si siano evoluti dalle scimmie (gorilla, oranghi, scimpanzé). Eppure nessuno dei cosiddetti 'grandi primati' ha i baffi!

Ho lottato con questo dettaglio per anni! Voglio dire che da sempre noi esseri umani intelligenti ci siamo detti che i nostri peli corporei derivino dalle pellicce dei nostri antenati scimmieschi. Ma ... un momento: la maggior parte dei gorilla maschi non ha peli del petto, così come i maschi di orango (i grandi primati sono dotati di pelliccia pressappoco su tutto il corpo eccetto che sul petto, ove invece i maschi umani la hanno - n.d.t.). Inoltre, se ci siamo evoluti dalle scimmie, da dove proverrebbero i baffi? Andiamo scienziati, vi sfido a rispondermi a questo interrogativo! Sono pronto! Come mai le scimmie non hanno i baffi e gli esseri umani invece li hanno?

Gli orsi, invece, hanno i baffi. Un'altra cosa, la maggior parte delle scimmie possiede gli alluci opponibili, mentre gli esseri umani non li hanno. Oh! Qui la trama si infittisce! Sì! Forse i coreani sono l'unica popolazione del pianeta che sia riuscita a conservare la memoria della creazione attraverso i millenni.

Ad esempio, se gli extraterrestri umanoidi fossero stati totalmente privi di peli e avessero ibridato il loro dna con quello di un orso terrestre, il risultato non sarebbe stato simile ad un ibrido tra una scimmia pelosa ed un essere solo leggermente peloso, proprio come noi umani? Il risultato sarebbe dipeso semplicemente dalle proporzioni di dna extraterrestre ibridato, non vi sembra? Forse noi umani non siamo scimmie nude, ma piuttosto, orsi nudi! No. Non posso accettare che siamo discendenti delle scimmie. Perché esistono davvero troppe differenze anatomiche tra le scimmie e gli esseri umani. E se le scimmie che vediamo oggi fossero in realtà niente altro che i resti dei tentativi "falliti" di creare esseri intelligenti (in grado di comunicare attraverso il linguaggio)? E se le scimmie fossero collegate a noi umani, ma non attraverso una discendenza diretta?

Oppure ...

Potrebbe essere successo che gli 'dei' abbiano prima ibridato il loro DNA con vari animali a quattro zampe (soprattutto orsi), creando i grandi primati. A quel punto, insoddisfatti del risultato, abbiano proseguito con i loro esperimenti, inserendo una maggiore quantità del loro dna nei grandi primati, e creando infine l'Homo Sapiens (quattro diverse razze). Quindi dopotutto potremmo essere scimmie nude.

Lo ripeto, solo per chiarezza:

Tutto potrebbe avere avuto inizio da una specie di umanoidi alieni completamente glabra. Una civiltà molto avanzata: scienziati, microbiologi e genetisti. Trovarono la Terra e riconobbero in essa un buon potenziale per il popolamento. Attuarono molti, molti esperimenti, inserendo il loro dna in diverse specie terrestri. Il loro dna fu combinato con numerose bestie a quattro zampe, e bang! Le scimmie comparvero sulla terra.

I primi risultati tuttavia non li soddisfecero. Così gli scienziati extraterrestri decisero di ricominciare da capo, dal momento che le scimmie che avevano creato stavano mandando il pianeta in rovina, e non riuscivano ad adempiere gli ordini dei loro creatori. Solo quattro coppie di grandi primati furono salvati [una coppia di gorilla, una di scimpanzé, una di oranghi, una di Uakari]. Gli scienziati inserirono in esse una percentuale maggiore del loro dna, e bang! Gli esseri umani cominciarono ad apparire sulla terra. Umani promettenti, capaci di imparare a parlare la lingua dei loro creatori. Essi furono testati per sperimentare se fossero in grado di obbedire ai loro creatori. Fu loro ingiunto di "crescere e moltiplicarsi."

Sappiamo dalla archeologia e dalla paleo-antropologia che gli esseri umani non siano stati i primi umanoidi a popolare questo pianeta (la teoria della ibridazione progressiva potrebbe gettare nuova luce sul mistero dell'uomo di Neanderthal - n.d.t.).

http://www.anticorpi.info/2012/04/miti- ... zione.html


Ultima modifica di Atlanticus81 il 17/06/2014, 16:07, modificato 1 volta in totale.


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