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rew63 ha scritto:
L'umiltà serve all'inizio,poi ci sarà bisogno anche di intraprendenza e forza
Il "sentire" è soggettivo,puoi paragonarlo a "empatia" è qualcosa che cresce insieme alla tua evoluzione ,poi l'uso che se ne fà è personale ma tutto parte dalla propria consapevolezza
Non mi ritengo a buon punto sulla mia strada, anzi, ma continuo a pensare che bisogna sempre conservare una buona dose di umiltà su temi incerti come quelli che stiamo affrontando. Ciò che desidero è comprendere un "sentire" oggettivo, in altre parole conoscere la verità
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Hai scritto che il percorso gnostico ti "attira"
No rew, non mi attira affatto, anzi ...
Ma considerando che il "sentire" è soggettivo penso che la possibilità gnostica non sia da escludere. La mia è un'analisi oggettiva basata sugli indizi che arrivano dagli altri ricercatori (Keel, Malanga, ufologia ...). Poi c'è quello che stiamo chiamando "sentire soggettivo" che sto cercando di capire perchè mi porta in questa direzione.
Vedi, se sento che qualcosa mi spinge ad acquistare un libro mi fermo e cerco di capire cosa è quel qualcosa, poi il libro lo acquisto e lo leggo ma resto in guardia e valuto anche tutte le direzioni opposte.
Sto leggendo il libro che mi hai detto (lo trovate in pdf free sul web), penso che macchine e comportamenti meccanici non siano diversi da quello che io chiamo scimmie e comportamenti istintivi.
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allora leggi questa frase scritta 2000 anni fà
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Uno solo» è un solitario, che si estranea dal mondo per cercare il Regno e Cristo è con lui; «due», se stanno insieme in concordia, rappresentano l'ultimo passo verso la perfezione dell'«unità» e ciò dà loro la forza di spostare montagne ; «tre», uniti insieme, realizzano la perfezione: essi hanno ormai raggiunto la divinità degli eoni superiori, sono dèi essi stess
Penso di rientrare nella prima categoria ma il Cristo non si è ancora fatto vedere
Un certo Alexander che ha avuto una esperienza di premorte diceva che sentiva di fare parte del tutto, si sentiva come un disegno su un grande tappeto.
Da profano penso che quando descrivete il tutto o l'uno state descrivendo qualcosa di molto simile ai borg di star trek (solo come metafora).
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questa invece indica il "percorso" da cui partire
«Lascia la ricerca di Dio, la creazione e altre questioni consimili. Cercalo partendo da te stesso... Conosci le fonti del dolore, della gioia, dell'amore, dell'odio... Se esamini attentamente tali questioni troverai Dio in te stesso»
che ne pensi?come le "senti"? che "comprensione" dai a queste frasi?
A me ricorda il percorso buddhistico verso il nirvana, nel momento in cui dovessi trovare Dio in me stesso probabilmente mi chiederei se è davvero ciò che credo.
Rew, io non so niente e non ho la presunzione di venirie qui a dire qualcosa di sensato
Se desideri dei confronti devi cercarli con altri ...
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Thethirdeye ha scritto:
Le stesse guide, alla precisa domanda che recita più o meno così: "come facciamo noi a discernere il vero dal falso?", hanno sempre risposto - in diverse parti del mondo e in diverse epoche - nello stesso identico modo. E cioè: "Solo il vostro SENTIRE può aiutarvi a comprendere e discernere la verità dalle menzogne o a capire chi è puro di spirito e chi no.".
Non so TTE, non capisco un caxxo ma a me pare veramente poco per avere certezze ...
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Angel_ ha scritto:
Sostituisci "mente" con "Anima" e comprenderai meglio come la penso...
Detto questo il mio "sentire" è simile al tuo e a quello di Pierluigi quanto ad aver compreso che non siamo solo uomini...la differenza è che voi vi sentite liberi...io "sento" di essere in un binario non creato da me, e con ME intendo il mio vero ME...
Potrei sbagliarmi ma penso che sentirsi parte di Dio come indica Pierluigi esclude la possibilità che si possa finire in un binario separato da Dio.
Se sei un disegno su un tappeto non puoi non essere parte del tappeto.