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MessaggioInviato: 16/11/2014, 21:05 
E aggiungo, ora come ora, alcuni nell'universo mi sa che ci vedono cosi: "coloro che hanno dimenticato il proprio vero sè e la sua intrinseca illimitatezza
e che ora, alcuni, si stanno risvegliando.........."


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MessaggioInviato: 17/11/2014, 11:23 
lo gnostico è un essere libero,non appartiene a nessuna confessione o chiesa,
Non ci potrebbe nemmeno essere una chiesa perchè una chiesa limiterebbe il cammino verso la libertà
In un certo senso gnostico si nasce non si diventa,fin da bambino si accorge che c'è qualcosa che non và,qualcosa che non quadra,un senso di turbamento pervade
l'animo,e con il passare degli anni si fa sempre piu forte ,fino a quando incontrerà un "fratello"che farà scattare quella molla che era già tesa
Allora inizierà il vero percorso verso la libertà,fatto da solo,con cadute e rialzi perchè nel momento della verità saremo soli,non avremo nessuna chiesa dietro a sorreggerci ma solo la nostra anima di fronte al "guardiano"
Guardiano:Chi è addetto alla custodia e alla vigilanza di beni a lui affidati
La nostra anima è molto importante, credere che sia libera è illusione,e non basta un padre nostro o una ave maria a redimerci dai "peccati"


Quando lo gnostico incontra un "fratello" non c'è bisogno di presentazioni perchè loro già si conoscono,perchè quella "malinconia" è manifesta negli occhi,
allora una gioia pervaderà l'animo,ci si confronterà,si scambieranno opinioni ed esperienze e alla fine si riprenderà la strada da soli

Se questa molla fa difetto, se questo ricordo è assente, se questa volontà è un
fuoco fatuo o spento, allora la nostra vita non sarà altro che un non senso, che un'occasione sprecata, che un servire da pasto alla Luna vorace e famelica.

La nostalgia non come rammarico e fuga, ma come pallido ricordo di ciò che fu,
e che può tornare ad essere



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Credi veramente di essere un agglomerato di atomi tenuto insieme dalla forza di gravità?
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MessaggioInviato: 17/11/2014, 22:12 
Do una risposta in base all'ultimo post di rew63.............

Il mio cammino evolutivo non lo basato su nessuna chiesa e c'è una sorta di sintonia naturale con chi basa la sua esistenza non appoggiandosi su
nessuna chiesa e religione, tuttavia non mi sento in sintonia con un pensiero come quello che tu hai espresso rew63......... E va bene cosi per me,
dal mio punto di vista non esprimiamo semplicemente la nostra verità, siamo la nostra verità e questo crea il nostro destino.......... Tu per me sei Dio,
il Dio della tua esistenza.........

Tu dici che pensare l'anima libera è un illusione e che molti gnostici la pensano cosi............. Ecco è questo il punto che ci divide, ed è bene chi sia chiaro,
è una chiarezza che giova a tutti...........
Io penso che se l'anima è "imprigionata" è perchè ha creato la sua prigione, consapevolmente o inconsapevolmente, perchè non siamo "semplicemente anima",
ma creatori, Dio, quindi la realtà che abbiamo, la siamo, dal mio punto di vista che sono...........

In questa vita mi sono aperto le porte all'eternità, questa frase non è più una frase per me, ma un sentimento che si è radicato nel profondo............
Questo non vuol dire avere una vita facile, perchè spesso nella mia parte umana contrasto il mio cammino evolutivo, ma sono io che lo faccio...........

I guardiani, qualunque volto abbiano, e penso che siano il volto di una civiltà tirannica extraterrestre e forse più di una,
hanno avuto buon gioco nei millenni della storia perchè ci siamo dimenticati del nostro VERO SE', e ci siamo PERSI NELL'IDENTIFICAZIONE
CORPO-MENTE-PERSONALITA'............... Ma questo è sempre stato scelto spiritualmente consapevolmente o inconsapevolmente; il fatto che la scelta possa
essere stata fatta inconsapevolmente riflette comunque il fatto che siamo creatori..............

La grande illusione è credere nella nostra prigione e piu ci credi e piu la prigione diventa reale, perche cio che credi e diviene sentimento come tua credenza,
tendi a manifestarlo come tua realtà.............
Qui sulla Terra tutto sembra una forma di dolore, ma anche quello a livello spirituale creiamo, nell'iterazione spirito-mente-cervello-corpo............

Desidero avvertire tutti: ciò che pensate essere vostra realtà e che fate divenire sentimento in voi stessi, crea un destino equivalente al pensiero-sentimento
che avete vissuto interiormente e la realtà interiore in cui vi identificate diventa sempre piu realtà esterna a voi stessi...........

Chiediamoci chi siamo nella nostra verità perche la nostra verità la siamo e nel flusso del tempo manifestato la diventiamo...........

Dopo di che ognuno è libero di pensare ed essere la sua verità, IO AMO QUESTA LIBERTA' E LA AMO PER TUTTO E TUTTI...........


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MessaggioInviato: 18/11/2014, 01:02 
Cita:
Pierluigi Scabini ha scritto:

Do una risposta in base all'ultimo post di rew63.............

Il mio cammino evolutivo non lo basato su nessuna chiesa e c'è una sorta di sintonia naturale con chi basa la sua esistenza non appoggiandosi su
nessuna chiesa e religione, tuttavia non mi sento in sintonia con un pensiero come quello che tu hai espresso rew63......... E va bene cosi per me,
dal mio punto di vista non esprimiamo semplicemente la nostra verità, siamo la nostra verità e questo crea il nostro destino.......... Tu per me sei Dio,
il Dio della tua esistenza.........

Tu dici che pensare l'anima libera è un illusione e che molti gnostici la pensano cosi............. Ecco è questo il punto che ci divide, ed è bene chi sia chiaro,
è una chiarezza che giova a tutti...........
Io penso che se l'anima è "imprigionata" è perchè ha creato la sua prigione, consapevolmente o inconsapevolmente, perchè non siamo "semplicemente anima",
ma creatori, Dio, quindi la realtà che abbiamo, la siamo, dal mio punto di vista che sono...........

In questa vita mi sono aperto le porte all'eternità, questa frase non è più una frase per me, ma un sentimento che si è radicato nel profondo............
Questo non vuol dire avere una vita facile, perchè spesso nella mia parte umana contrasto il mio cammino evolutivo, ma sono io che lo faccio...........

I guardiani, qualunque volto abbiano, e penso che siano il volto di una civiltà tirannica extraterrestre e forse più di una,
hanno avuto buon gioco nei millenni della storia perchè ci siamo dimenticati del nostro VERO SE', e ci siamo PERSI NELL'IDENTIFICAZIONE
CORPO-MENTE-PERSONALITA'............... Ma questo è sempre stato scelto spiritualmente consapevolmente o inconsapevolmente; il fatto che la scelta possa
essere stata fatta inconsapevolmente riflette comunque il fatto che siamo creatori..............

La grande illusione è credere nella nostra prigione e piu ci credi e piu la prigione diventa reale, perche cio che credi e diviene sentimento come tua credenza,
tendi a manifestarlo come tua realtà.............
Qui sulla Terra tutto sembra una forma di dolore, ma anche quello a livello spirituale creiamo, nell'iterazione spirito-mente-cervello-corpo............

Desidero avvertire tutti: ciò che pensate essere vostra realtà e che fate divenire sentimento in voi stessi, crea un destino equivalente al pensiero-sentimento
che avete vissuto interiormente e la realtà interiore in cui vi identificate diventa sempre piu realtà esterna a voi stessi...........

Chiediamoci chi siamo nella nostra verità perche la nostra verità la siamo e nel flusso del tempo manifestato la diventiamo...........

Dopo di che ognuno è libero di pensare ed essere la sua verità, IO AMO QUESTA LIBERTA' E LA AMO PER TUTTO E TUTTI...........




Bellissima risposta Pier...... [:)]
Mi associo completamente al tuo sentire.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 18/11/2014, 10:39 
Pierluigi Scabini ha scritto:

Cita:
Il mio cammino evolutivo non lo basato su nessuna chiesa e c'è una sorta di sintonia naturale con chi basa la sua esistenza non appoggiandosi su
nessuna chiesa e religione,


Credere di essere e non avere anima ci rende fratelli.


Cita:
Io penso che se l'anima è "imprigionata" è perchè ha creato la sua prigione, consapevolmente o inconsapevolmente,


Infatti noi non sappiamo se all'inizio sia stata consapevole o inconsapevole la scelta ma tutti i testi antichi ci parlano di un giudizio alla fine,se varie culture distanti geograficamente e culturalmente hanno un fine comune allora qualche dubbio è legittimo
Siamo prigionieri della materia che a sua volta è prigioniera di questa realtà
Prigionieri di questa terra,non possiamo andare da nessuna parte,possiamo andare da città a città,da nazione a nazione ma non possiamo lasciare la terra,quale libertà dunque?

Cita:
I guardiani, qualunque volto abbiano, e penso che siano il volto di una civiltà tirannica extraterrestre e forse più di una,
hanno avuto buon gioco nei millenni della storia perchè ci siamo dimenticati del nostro VERO SE', e ci siamo PERSI NELL'IDENTIFICAZIONE
CORPO-MENTE-PERSONALITA


Questo è pensiero gnostico


Cita:
Ma questo è sempre stato scelto spiritualmente consapevolmente o inconsapevolmente; il fatto che la scelta possa
essere stata fatta inconsapevolmente riflette comunque il fatto che siamo creatori..............



Creatori di cosa?Un essere inconsapevole non può creare niente, quello che affermi è solo illusione di creazione,perchè allora tu "evadi" da questa realtà?perchè senti che non è tua,senti che non è reale,capisci che non è la vera "vita"


Cita:
La grande illusione è credere nella nostra prigione e piu ci credi e piu la prigione diventa reale, perche cio che credi e diviene sentimento come tua credenza,
tendi a manifestarlo come tua realtà.............


Questa è tua convinzione, per mie esperienze personali ti posso dire che questa è proprio una prigione,non certo creata da me
Prigione per altri esseri,prigione per anime(defunti) che non riescono a distaccarsi dal dolore o dal piacere,prigione per presunti extraterrestri
Non credo che la mia anima possa creare un tale casino.consapevole o inconsapevole.



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MessaggioInviato: 24/11/2014, 07:18 
Cita:
rew63 ha scritto:

lo gnostico è un essere libero,non appartiene a nessuna confessione o chiesa,
Non ci potrebbe nemmeno essere una chiesa perchè una chiesa limiterebbe il cammino verso la libertà
In un certo senso gnostico si nasce non si diventa,fin da bambino si accorge che c'è qualcosa che non và,qualcosa che non quadra,un senso di turbamento pervade
l'animo,e con il passare degli anni si fa sempre piu forte ,fino a quando incontrerà un "fratello"che farà scattare quella molla che era già tesa
Allora inizierà il vero percorso verso la libertà,fatto da solo,con cadute e rialzi perchè nel momento della verità saremo soli,non avremo nessuna chiesa dietro a sorreggerci ma solo la nostra anima di fronte al "guardiano"
Guardiano:Chi è addetto alla custodia e alla vigilanza di beni a lui affidati
La nostra anima è molto importante, credere che sia libera è illusione,e non basta un padre nostro o una ave maria a redimerci dai "peccati"
Quando lo gnostico incontra un "fratello" non c'è bisogno di presentazioni perchè loro già si conoscono,perchè quella "malinconia" è manifesta negli occhi,
allora una gioia pervaderà l'animo,ci si confronterà,si scambieranno opinioni ed esperienze e alla fine si riprenderà la strada da soli
Se questa molla fa difetto, se questo ricordo è assente, se questa volontà è un
fuoco fatuo o spento, allora la nostra vita non sarà altro che un non senso, che un'occasione sprecata, che un servire da pasto alla Luna vorace e famelica.

La nostalgia non come rammarico e fuga, ma come pallido ricordo di ciò che fu,
e che può tornare ad essere

Concordo con queste tue parole ...
Penso che la nostra esistenza sia un continuo divenire, un continuo evolvere e tutto ciò che si ferma su dogmi, convinzioni o fedi non sia destinato a proseguire.
Quella dello gnostico, quindi, non è una convinzione, non è una fede ma uno stato di allerta poichè in questo posto la realtà è occultata e confusa soprattutto a causa dell'oppio dei popoli.
Penso che la ricerca della verità, in questo posto, possa non condurre a nulla poichè non siamo in condizioni di comprendere, qualcuno/qualcosa ci rende impossibile riconoscerla. Quindi non ci resta che prepararci per essere pronti a tutto, con determinazione e volontà, sulla base delle nostre esperienze di vita.

Sulla base di questo mio pensiero lo gnostico non è necessariamente un dotto, potrebbe essere chiunque, di qualunque condizione sociale e di vita.
In questo senso leggo le parole "gli ultimi saranno i primi", gli ultimi sono coloro che hanno la vita difficile e devono essere sempre pronti a tutto, a mettere in discussione la propria esistenza.
Solo in questo modo si può evolvere ...
Cita:
La grande illusione è credere nella nostra prigione e piu ci credi e piu la prigione diventa reale, perche cio che credi e diviene sentimento come tua credenza,
tendi a manifestarlo come tua realtà.............

Penso che se ognuno di noi si costruisce la propria realtà la maggior parte delle persone di questo pianeta sarebbero condannate a vivere in una realtà terribile poichè vivono in condizioni disagiate e difficilmente riusciranno ad avere pensieri positivi.
Mi metto nei panni di quelle ragazzine adolescenti rapite dall'ISIS, violentate fino alla morte, oppure gli schiavi del lavoro di ogni paese.
Quindi il regno della luce, il regno dell'amore si avvera solo per i più fortunati?


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MessaggioInviato: 25/11/2014, 21:54 
Un perla tratta da questo articolo...
che definire fuorviante è solo un eufemismo..... [xx(]

Com’è fatta la nostra prigione senza sbarre e chi sono i nostri carcerieri
http://luniversovibra.altervista.org/co ... arcerieri/

"Dopo la morte non bisogna andare verso la luce, ma proseguire avanti fino al punto zero, la Vera Fonte. Nel peggiore dei casi, se si deve tornare in questo mondo, voi, come sovrani esseri spirituali, avrete la possibilità di tornare con la memoria piena e completa di tutte le vostre conoscenze ed esperienze passate".


Immagine



PS: e pensare che l'intento di questo topic era quello di andare nella
direzione diametralmente opposta rispetto a dove è finito..... [V]



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MessaggioInviato: 26/11/2014, 01:13 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Un perla tratta da questo articolo...
che definire fuorviante è solo un eufemismo..... [xx(]
Com’è fatta la nostra prigione senza sbarre e chi sono i nostri carcerieri
http://luniversovibra.altervista.org/co ... arcerieri/
"Dopo la morte non bisogna andare verso la luce, ma proseguire avanti fino al punto zero, la Vera Fonte. Nel peggiore dei casi, se si deve tornare in questo mondo, voi, come sovrani esseri spirituali, avrete la possibilità di tornare con la memoria piena e completa di tutte le vostre conoscenze ed esperienze passate".


La fonte è sempre l'intervista al funzionario dell'unione europea
http://luniversovibra.altervista.org/sc ... e-parte-1/
Si riuscisse almeno a sapere qualcosa di questo tizio ...


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MessaggioInviato: 26/11/2014, 11:12 
Cita:
gippo ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Un perla tratta da questo articolo...
che definire fuorviante è solo un eufemismo..... [xx(]
Com’è fatta la nostra prigione senza sbarre e chi sono i nostri carcerieri
http://luniversovibra.altervista.org/co ... arcerieri/
"Dopo la morte non bisogna andare verso la luce, ma proseguire avanti fino al punto zero, la Vera Fonte. Nel peggiore dei casi, se si deve tornare in questo mondo, voi, come sovrani esseri spirituali, avrete la possibilità di tornare con la memoria piena e completa di tutte le vostre conoscenze ed esperienze passate".


La fonte è sempre l'intervista al funzionario dell'unione europea
http://luniversovibra.altervista.org/sc ... e-parte-1/
Si riuscisse almeno a sapere qualcosa di questo tizio ...

Caro Gippo.... magari il tipo ha scritto articoli interessantissimi.
Non lo escludo. Ma ciò non toglie che l'INTERPRETAZIONE fornita
in quell'articolo, ovviamente imho, è da completo paranoico... [xx(]



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MessaggioInviato: 26/11/2014, 11:47 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Un perla tratta da questo articolo...
che definire fuorviante è solo un eufemismo..... [xx(]

Com’è fatta la nostra prigione senza sbarre e chi sono i nostri carcerieri
http://luniversovibra.altervista.org/co ... arcerieri/

"Dopo la morte non bisogna andare verso la luce, ma proseguire avanti fino al punto zero, la Vera Fonte. Nel peggiore dei casi, se si deve tornare in questo mondo, voi, come sovrani esseri spirituali, avrete la possibilità di tornare con la memoria piena e completa di tutte le vostre conoscenze ed esperienze passate".


Immagine



PS: e pensare che l'intento di questo topic era quello di andare nella
direzione diametralmente opposta rispetto a dove è finito..... [V]


Eufemismo è credere che sia reale la vita che si vive,non trovo assurde le idee dell'articolo da te postato anzi a mio modesto parere illustrano una possibile verità.
In un certo senso noi non viviamo per noi stessi ma per altri,chiamali come vuoi,parassiti,extraterrestri,demoni etcc..
Sono loro a trarre vantaggio dalla nostra vita,noi alimentiamo questa realtà senza di noi tutto questo non esisterebbe.
Non c'è nessuna libertà,siamo come cavie in un laboratorio a cui è stato affidato il compito di "vivere"per trasmettere quell'energia affinché qualcun altro ne tragga vantaggio
La consapevolezza è proprio questo,capire realmente la trappola dove siamo caduti.
Questo non è catastrofismo ma un "ragionamento logico" fatto in base alle innumerevoli testimonianze riportate a favore di questa tesi

Satana offre a Gesu interi mondi affinché lo "adori" e con adorare è sottinteso il riconoscimento della sua deità su questo mondo,non offre elevazione spirituale,nè sapere,nè conoscenza ma solo "beni materiali" Ad un'anima elevata questo non basta,non crede piu nella materia,non crede piu nel tempo ma riconosce la deità che è in lui, non appartiene piu a questa "dimensione/temporale"

Il Tempo,questo è il vero dilemma,come vediamo o interpretiamo il tempo?
Lineare o ciclico è dare una misura a qualcosa che non esiste,la nostra mente non comprende il qui ed ora ma ha bisogno di suddivisioni
Nel video c'è una frase che chiarisce questo quando una signora chiede ad un uomo se è mai stato a londra,lui risponde sono già a londra

Perchè varie confessioni religiose di tutto il mondo,esigono dai loro monaci di non sposarsi,non tanto per il sesso che ne deriverebbe ma per non procreare,
i figli sono il piu grande attaccamento a questa realtà,il legame specialmente di una madre con i propri figli diviene la "condanna" per un eterno ritorno in questa realtà
Puo sembrare cinico e senza cuore un ragionamento del genere,specie in una società basata sulla famiglia ma se pensate bene è la verità
Ogni legame materiale o non crea le premesse per un eterno ritorno,ci vuole poco convincere un'anima a tornare,anche il ricordo di un gelato al gusto sublime di cioccolato
Ecco allora che attaccamento e impermanenza delle cose dovrebbero farci riflettere,cerchiamo anche di non usare gli aggettivi possessivi perchè il male maggiore sono proprio loro,non esiste mio o tuo
Cita:
Ogni cosa esistente è impermanente.
Quando si comincia a osservare ciò,
con comprensione profonda e diretta esperienza,
allora ci si mantiene distaccati dalla sofferenza:
questo è il cammino della purificazione.




Cita:
PS: e pensare che l'intento di questo topic era quello di andare nella
direzione diametralmente opposta rispetto a dove è finito.....


Dobbiamo credere per forza ai campi elisi?dove saremo felici e ci ricongiungeremo ai nostri cari? Adoreremo un dio e la beatitudine regnerà sovrana?A questo la mia anima deve credere?
A me non basta questo,non piu,trovo assurdo in un certo senso il tipo di vita che siamo costretti a fare,schiavi di un lavoro o presunto tale,massacrati da secoli a livello animico da una chiesa ormai morta
a questo tipo di vita devo credere?

All'inizio mi era stato detto che con il passare degli anni,avendo intrapreso un certo percorso spirituale, si diventa un po "strani" rispetto agli altri
Ecco preferisco essere un po strano che credere nelle verità rivelate o nei dogmi



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MessaggioInviato: 26/11/2014, 23:56 
Cita:
rew63 ha scritto:
Dobbiamo credere per forza ai campi elisi?dove saremo felici e ci ricongiungeremo ai nostri cari? Adoreremo un dio e la beatitudine regnerà sovrana?A questo la mia anima deve credere?
A me non basta questo,non piu,trovo assurdo in un certo senso il tipo di vita che siamo costretti a fare,schiavi di un lavoro o presunto tale,massacrati da secoli a livello animico da una chiesa ormai morta
a questo tipo di vita devo credere?

All'inizio mi era stato detto che con il passare degli anni,avendo intrapreso un certo percorso spirituale, si diventa un po "strani" rispetto agli altri
Ecco preferisco essere un po strano che credere nelle verità rivelate o nei dogmi


Concordo con te al 100%...

Cita:
Umana vita? sogno; ingannevole sogno al quale noi pur diam sì gran prezzo, siccome le donnicciuole ripongono la loro ventura nelle superstizioni e ne' presagi!
Bada; ciò cui tu stendi avidamente la mano è un'ombra forse, che mentre è a te cara, a tal altro è noiosa.
Sta dunque tutta la mia felicità nella vota apparenza delle cose che ora m'attorniano; e s'io cerco alcun che di reale, o torno a ingannarmi, o spazio attonito e spaventato nel nulla!
Io non lo so; ma, per me, temo che Natura abbia costituito la nostra specie quasi minimo anello passivo dell'incomprensibile suo sistema, dotandone di cotanto amor proprio, perché il sommo timore e la somma speranza creandoci nella immaginazione una infinita serie di mali e di beni, ci tenessero pur sempre affannati di questa esistenza breve, dubbia, infelice.
E mentre noi serviamo ciecamente al suo fine, essa ride del nostro orgoglio che ci fa reputare l'universo creato solo per noi, e noi soli degni e capaci di dar leggi al creato...
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Cita:
Thethirdeye ha scritto:
Caro Gippo.... magari il tipo ha scritto articoli interessantissimi.
Non lo escludo. Ma ciò non toglie che l'INTERPRETAZIONE fornita
in quell'articolo, ovviamente imho, è da completo paranoico...[xx(]

Eh si, è la stessa cosa che mi hai detto qualche mese fa sulla stessa intervita ...
Non ho certezze, se mi fai scegliere preferisco la versione di Pierluigi ma se mi fai riflettere ...
Penso che questi tipi, qualunque cosa siano, non stanno facendo nulla di diverso da quello che facciamo noi sulle creature di questo pianeta, quindi perchè sconvolgerci così tanto?

Cita:
Angel_ ha scritto:

Cita:
rew63 ha scritto:
Dobbiamo credere per forza ai campi elisi?dove saremo felici e ci ricongiungeremo ai nostri cari? Adoreremo un dio e la beatitudine regnerà sovrana?A questo la mia anima deve credere?
A me non basta questo,non piu,trovo assurdo in un certo senso il tipo di vita che siamo costretti a fare,schiavi di un lavoro o presunto tale,massacrati da secoli a livello animico da una chiesa ormai morta
a questo tipo di vita devo credere?

All'inizio mi era stato detto che con il passare degli anni,avendo intrapreso un certo percorso spirituale, si diventa un po "strani" rispetto agli altri
Ecco preferisco essere un po strano che credere nelle verità rivelate o nei dogmi


Concordo con te al 100%...

Aggiungo un "purtroppo" ... strani così non è un bel sentirsi


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Cita:
rew63 ha scritto:
Dobbiamo credere per forza ai campi elisi?dove saremo felici e ci ricongiungeremo ai nostri cari? Adoreremo un dio e la beatitudine regnerà sovrana?A questo la mia anima deve credere?
A me non basta questo,non piu,trovo assurdo in un certo senso il tipo di vita che siamo costretti a fare,schiavi di un lavoro o presunto tale,massacrati da secoli a livello animico da una chiesa ormai morta
a questo tipo di vita devo credere?

All'inizio mi era stato detto che con il passare degli anni,avendo intrapreso un certo percorso spirituale, si diventa un po "strani" rispetto agli altri
Ecco preferisco essere un po strano che credere nelle verità rivelate o nei dogmi


Caro rew63, sei liberissimo di credere a ciò che è più affine al tuo sentire. Ci mancherebbe altro. Considerami tuttavia libero di poter mettere in evidenza le incongruenze e/o le contraddizioni che si evincono dal tuo discorso.

Il tuo atteggiamento, che è determinato dal tuo corpo mentale, sembra essere negativo e distruttivo. Proprio ciò che serve a coloro i quali contesti. E non è un giudizio il mio… ma solo una considerazione che prende spunto da ciò che scrivi. Affermi, in verità con una sorta di velata sicumera, che l’unico senso della nostra esistenza è quello di “alimentare” extraterrestri e/o extradimensionali con la nostra energia vibrazionale…. che “LORO” ci hanno creato appositamente per questo (addirittura?) e che controllano ogni singolo passo di miliardi di persone (sul piano fisico e anche in quello metafisico, visto che paragoni la reincarnazione ad un girone dantesco senza via d’uscita), quando effettivamente solo una porzione di quelle stesse persone è realmente soggiogata dal loro volere. E questo è evidente, oltre che dannatamente logico. Parli di un percorso spirituale che giustamente ti ha reso edotto su queste materie e che non bisogna credere a verità rivelate e dogmi (giustissimo), quando sembri, al contempo, il primo a dare quasi per scontate le “verità rivelate” di un signor nessuno che scrive in un blog e a “dogmi” (quelli sì che sono dogmi) di millenaria esistenza, inevitabilmente storpiati alla bisogna, che da una parte aprono la menti, mentre dall’altra snaturano in modo inesorabile la vita in tutta la sua essenza e in tutto il suo inestimabile valore.

Io non ho verità da seminare e cerco solo di condividere umilmente il mio sentire con voi. Sono qui per imparare e no di certo per insegnare. Tuttavia, una cosa semplice semplice credo di averla capita. Esistono i parassiti… questo è certo. Ma esistono perché qualcuno dona loro il cibo energetico che produciamo con le nostre paure. Quello stesso cibo che altri, probabilmente più saggi di noi (almeno dal punto di vista, diciamo così, spirituale), hanno definito come “il raccolto”. Bene…. coloro i quali scelgono di vivere in modo costruttivo, che alimentano il loro corpo e la loro anima con energie positive, che scelgono di “vivere nella luce”, che approfondiscono discipline olistiche, che cercano di superare quotidianamente le proprie limitazioni e di vincere le proprie paure, che seguono realmente un percorso spirituale (e che sin troppo spesso generano ilarità nelle persone piene di pregiudizi e/o in coloro i quali dispensano valutazioni estetiche preconfezionate di vario tipo), stanno decisamente una spanna avanti a te (e a me)…. Perché hanno scelto - ti assicuro, CONSAPEVOLMENTE – di coinvolgere altre persone nello stesso percorso e di NON fornire, qualora fosse, più “cibo” a chi pensa erroneamente di tenerci qui per sempre.

Ecco… non vorrei che questo ti sembrasse poco….



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 27/11/2014, 16:28 
Caro TTE, aspetto la risposta di rew poichè a lui ti sei rivolto ma, a leggerti, penso che stai dando un po' troppa rilevanza all'essere "uomo" e alla sua esistenza.


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MessaggioInviato: 27/11/2014, 17:33 
Inserisco alcune parti di un compendio della "visione" di Salvador Freixedo che è stato un teologo gesuita per trent'anni!
Lo ritengo molto utile alla discussione...

Cita:
La teologia dell’unico vero Dio è falsa; la teologia dei falsi Dei è quella vera. Questa non è una professione di ateismo così come, fin dall’inizio, vogliamo dire che non concediamo la nostra fede al dio del Pentateuco come Unico Dio Universale poiché lo consideriamo come uno dei tanti dei minori che, lungo il corso della storia del pianeta, hanno utilizzato gli esseri umani. Sì, il dio cristiano di cui si parla nella Bibbia è esistito, ma non è il buon padre al quale siamo stati obbligati a credere e, ancor meno, il Dio universale, creatore di tutto il Cosmo. E’ semplicemente un usurpatore in più che, come tanti altri simili a lui, pretese di farsi passare per la Grande Energia Intelligente Creatrice di tutto l’Universo.

Già in un’altra occasione avevo fatto la distinzione fra gli esseri razionali uguali o superiori all’uomo: uomini, superuomini, dei, DIO.
I superuomini sono fondamentalmente come tutti gli altri, ma sono preparati a compiere una grande missione e, a questo scopo, sono dotati di qualità eccezionali. Alcuni di loro vengono preparati fin dalla nascita; altri acquisiscono queste qualità ad un dato momento della loro vita quando sono scelti da qualcuno di questi esseri che chiamiamo dei. Zoroastro, Budda, Maometto, Mosé, Confucio, Lao Tse, ecc. appartengono a questa categoria fino a dare l’impressione che in loro ci sia una parte della natura divina, una specie di ibrido fra uomo e dio e sono stati strumenti per la realizzazione sulla Terra e nelle società umane delle volontà e dei desideri di questi esseri extraumani.

Gli dei, invece, non appartengono alla razza umana. Alcuni di loro hanno il potere di manifestarsi come terrestri - e lo hanno fatto in infinite occasioni, fino a convivere intimamente con noi quando ciò è stato confacente per i loro enigmatici propositi - ma, compiuta la loro missione o raggiunto i loro scopi, ritornano al loro piano esistenziale in sintonia con le loro caratteristiche psichiche ed elettromagnetiche.

Fra gli dei ci sono molte più differenze di quante ve ne siano fra gli uomini, sia nell’identità fisica del loro stato naturale, sia nel modo di manifestarsi a noi; al loro grado di evoluzione mentale e tecnologica, ed anche morale in quanto sembra che alcuni di loro siano molto più attenti di altri nell’interferire nel nostro mondo o a non interferirvi affatto. Possono provenire anche da altri pianeti, presumibilmente però, quelli che maggiormente interferiscono nella vita e nella storia dell’umanità sono della nostra stessa Terra. Mentre gli uomini, per molte che siano le differenze, appartengono tutti alla stessa razza umana, gli dei non appartengono ad un’unica specie di esseri e, se dobbiamo credere a quanto essi stessi ci fanno capire, provano una forte sfiducia reciproca, antipatie manifeste e battaglie dichiarate.

Un esempio tipico di questo antagonismo e di queste battaglie lo riscontriamo nella ribellione che, secondo la teologia cristiana, Lucifero organizzò insieme a molti suoi seguaci contro Yahvé. I credenti che accettano come verità inconfutabili gli insegnamenti della Chiesa, dovrebbero sapere che tutte le grandi religioni ci parlano di battaglie simili fra i loro dei o fra un dio principale e gli altri minori.

Per comprendere l’entità fisica degli dei e di molte altre creature non umane, ci si deve riferire alla fisica atomica e subatomica. Il “corpo” degli dei è elettromagnetico ed è composto di onde. Anche il corpo umano, in ultima analisi, è composto da onde condensate in materia solida, mentre quella che compone il corpo degli dei, pur essendo uguale alla nostra nella sostanza, è strutturata in forma molto più sottile, invisibile e impercettibile; non solo ma essi hanno, diversamente da noi, la capacità di dominare la loro materia, adottando forme più o meno evanescenti così da rendersi più o meno percepibili ai nostri sensi, a loro discrezione.

Per quanto riguarda la loro ubicazione nell’Universo, poiché il loro piano di esistenza o “vibrazionale” non coincide con il nostro, può benissimo essere che il nostro pianeta sia anche il loro. Molti possono vivere - e di fatto lo fanno - qui tra gli umani, senza che noi li si possa percepire con i nostri sensi ordinari. Non è incredibile se pensiamo che l’aria, pur essendo un corpo fisico per quanto rarefatto, ma della stessa sostanza di una pietra, è completamente invisibile ai nostri occhi e le onde della televisione che inondano le nostre case divengono visibili tramite un apparecchio predisposto ad hoc. Possiamo dire che non stanno da nessuna parte o ovunque, dato che le leggi fisiche a cui obbediscono sono diverse da quelle che conosciamo, considerato che la nostra concezione di spazio e tempo è ancora molto imperfetta e dobbiamo convincerci di non essere gli unici abitanti intelligenti del pianeta.

La scienza ufficiale nega ovviamente l’esistenza di questi dei, queste energie, in quanto sfugge al suo controllo, alla sua dimostrabilità e sperimentabilità di laboratorio; tuttavia molti scienziati, particolarmente le ultime generazioni di fisici, in privato, sono molto più aperti e possibilisti all’argomento che resta, invece, terreno privilegiato delle religioni, inclusa la cristiana.

Nella maggioranza delle religioni questi esseri sono generalmente definiti “spiriti”,sia pure con tanti nomi diversi e tipologie differenti, in quanto sono sempre tenute in considerazione le grandi differenze esistenti fra di essi. I Greci e i Romani sono stati coloro che più si sono avvicinati alla realtà nel chiamarli semplicemente “dei”, sebbene riconoscessero che questi spiriti potevano assumere forme corporee e che ci fossero anche tutta una serie di deità minori, soggette agli dei maggiori.

Anche il Cristianesimo accetta l’esistenza di questi spiriti: ne parla costantemente nella Bibbia e in tutti gli insegnamenti del magistero cristiano nel corso dei secoli. Li chiama “angeli” o “demoni” e attribuisce loro grandi poteri. Di fatto, la storia sacra ci presenta alcuni di loro nel ruolo di ribelli contro Dio, così come la denominazione delle varie gerarchie: angeli, arcangeli, troni, dominazioni, potestà, cherubini, serafini…. sono la prova che la Chiesa ha un’idea molto chiara e concreta della loro esistenza.

Ora è più che mai necessario che gli esseri umani prendano coscienza che questi spiriti non sono così buoni come per millenni ci è stato fatto credere. Infatti, Santa Madre Chiesa ci ha sempre detto che alcuni di loro - i demoni - sono perversi, nemici di Dio e dediti a deviare l’uomo dalla retta via. Soprattutto dobbiamo tenere presente che la stessa teologia insegna che la lotta fra gli angeli è iniziata prima che il mondo visibile fosse creato. La lotta, che trasformò alcuni di loro in demoni, non è ancora terminata perché la rivalità tra gli spiriti è ancora in atto, essendo essi molto gelosi dei propri ranghi e prerogative.

Lo spirito che la Bibbia ci presenta come superiore a tutti, ma anche come creatore dell’Universo, non solo non lo è, ma non è né superiore, né diverso dagli altri angeli del Cristianesimo, di Giove o Baal, cioè è come gli dei delle altre religioni che si manifestavano ai loro popoli “eletti” per guidarli e “proteggerli”.

Come abbiamo riscontrato, a questi esseri sovraumani piace “scegliere” un popolo attraverso il quale centrare i propri interventi sulla razza umana, positivi o negativi, a volte in modo attivo e diretto. In questa ottica l’Ebraismo e il Cristianesimo non hanno alcuna originalità. I Cristiani, come i fedeli di altre religioni, concentrati nello studio e nel compimento dei loro riti e dogmi, tenuti all’oscuro dai loro leaders religiosi delle credenze e riti di altri popoli, hanno ignorato e continuano a ignorare quei fatti storici che potrebbero seminare grandi dubbi sulla originalità e la validità del proprio credo religioso.

In questa lotta che gli angeli scatenarono fra loro e che la teologia ci dice che culminò con la sconfitta di Lucifero, il grande vincitore risultò essere Yahvé che, a quanto pare, era il capo supremo di quella fazione di angeli che, in quel momento, stavano manifestandosi sul nostro pianeta. Da allora Lucifero dovette apparire come il Male e Yahvé come il Bene, così come nelle vicende umane, la storia è scritta e immortalata dai vincitori e i vinti sono presentati come nemici perversi giustamente sconfitti.

Le mitologie di tutti i popoli non sono altro che i ricordi deformati di fatti accaduti migliaia di anni fa. Ad uno studioso della nuova teologia cosmica appare più che mai credibile che nell’antichità remota, ma anche in tempi più recenti, esseri sedicenti celesti, si manifestavano agli spaventati abitanti della Terra, dicendo di essere “dei”, o addirittura il dio creatore di tutto l’Universo. I nostri progenitori, al loro livello evolutivo, davanti ad una magnificenza e ad una potenza sovrumana, non dubitavano un istante di essere realmente alla presenza dei signori dell’Universo, ponendosi incondizionatamente al loro servizio

E’ certo che questi fenomeni della manifestazione di un dio o di più dei si sia ripetuto in tutti i popoli di cui si abbia storia scritta.
L’apparizione nelle manifestazioni collettive, o la illuminazione come processo individuale sono accaduti a tutte le latitudini, in tutte le culture, in tutte le epoche nel corso della storia umana. E’ un fatto storico accertato e indiscutibile che tutti i popoli, senza eccezione alcuna, abbiano obbedito ed onorato qualche dio che, in un modo e nell’altro si era manifestato ai loro predecessori ai quali aveva dato grandi insegnamenti (spesso come curare le malattie o svelando segreti della Natura), promettendo loro protezione se avessero obbedito ai suoi ordini o, più in concreto, seguito le norme di vita che dettava loro.

La scienza e la religione hanno considerazioni diverse rispetto alle credenze dei popoli sulle apparizioni. La scienza in genere le considera creazioni soggettive originate dalla religiosità innata degli uomini, o addirittura allucinazioni frutto di uno psichismo alterato e ritiene che ciò che si presenta come “miracolo”, cioè come intervento diretto dello spirito, altro non sia che la fruizione cosciente o incosciente di una legge sconosciuta della Natura.
Le religioni, volenti o nolenti, sono costrette ad ammettere che molte visioni o apparizioni sono accadute e accadono realmente e che, in un certo qual senso, le scavalcano, scavalcano le gerarchie, scompaginano sempre un po’ gli equilibri di potere e di controllo all’interno delle organizzazioni terrene, anche perché l’azione degli dei è spesso molto ambigua, incrementando il fanatismo da una parte e un esacerbato rifiuto del fatto dall’altra.

L’esperienza di essere stati “adottati” da un dio è comune a quasi tutti i popoli dell’antichità con l’obbligo però di sottostare a certe condizioni, la principale delle quali consisteva nella richiesta di sacrifici sanguinari di vario tipo in cambio di protezione, peraltro non sempre efficace.
Certamente non tutte le mitologie e le leggende folkloristiche dell’antichità sono supportate da prove documentali, tuttavia non si può negare che molti popoli, separati da migliaia di anni e da migliaia di chilometri, abbiano avuto credenze e praticato riti molto simili, tanto da far pensare ad una origine comune, ad una stessa matrice.

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Il fenomeno UFO è un aspetto, un sintomo di questa costante comunicazione degli dei con i mortali ed è il mezzo che usano attualmente per mettersi in contatto con noi. E’ molto di più che la mera visita di signori abitanti di altri pianeti ed ha molta più relazione con la complessità delle religioni che con il viaggio di astronauti extraterrestri.

La presenza nella nostra atmosfera di “oggetti volanti non identificati” è innegabile, testimoniata da migliaia, se non milioni di testimonianze in tutto il pianeta. Malgrado gli sforzi fatti per stabilire la loro provenienza, la loro costituzione fisica, le loro intenzioni, il loro metodo di propulsione e mille altre cose che li riguardano, fino ad oggi non si conosce con esattezza quasi nessuna di queste circostanze in quanto, dai dati che ci hanno fatto intendere e dai nostri studi, emerge tutta una serie di contraddizioni che, a volte, rasenta l’assurdo.

Queste “apparizioni” sono avvenute, sia pure in circostanze diverse, in tempi passati più o meno remoti e, in parte, ci sono state tramandate dagli storici.
Nonostante le variazioni di tempi, luoghi, forme e tecniche, si tratta dello stesso fenomeno e il nostro intento consiste nel mettere in relazione, o meglio nell’identificare gli avvistamenti moderni con le visioni che hanno costituito per secoli l’origine e l’essenza di tutte le religioni, compreso il Cristianesimo e di cui ci hanno parlato i mistici. Gli storici greci e latini, invece, ci hanno raccontato dei “prodigi”, ma gli stessi temi si riscontrano nei libri sacri di tutte le religioni.

Nella visione degli antichi si potevano apprendere con maggiore chiarezza le loro intenzioni, poiché le entità manifestavano direttamente la loro volontà, indicando norme di comportamento collettive e individuali; a volte dichiaravano la loro vera identità; altre volte la dissimulavano, in ogni caso erano “comprensibili”.
E’ vero che è difficile provare la veridicità obiettiva delle apparizioni dell’antichità; ma è altrettanto vero che per quelle odierne, per quanto più facilmente documentabili, invece è molto più difficile individuarne il contenuto ideologico.

L’assimilazione delle visioni antiche alle moderne ci consente di approfondire la comprensione del fenomeno in quanto ci dota di una globalità di elementi di comparazione.
Oggi non abbiamo alcun dubbio sul fatto che ciò che gli antichi chiamavano “dei” e che inserivano in un complesso sistema di credenze e riti, sia lo stesso che noi moderni definiamo “fenomeno UFO”.
Nei tempi remoti, quelle Intelligenze credettero più opportuno manifestarsi con quelle modalità; mentre ai nostri, di fronte ad una umanità molto più avanzata culturalmente e tecnologicamente, ritengono più proficuo presentarsi in forme più accettabili e assimilabili dagli uomini di oggi poichè le loro intenzioni e le loro intromissione nelle nostre vite sono restate le stesse.

Per addentrarci in questo studio è bene iniziare ad approfondire chi siano realmente questi dei di cui stiamo parlando; come sono; quali siano le loro qualità e i loro difetti; i rapporti che intercorrono fra loro e il Dio dell’Universo, Colui che molti di loro hanno voluto cancellare dalla mente e dal cuore degli esseri umani; quali siano i loro poteri e le loro debolezze; fin dove arrivano le loro conoscenze; quali siano le loro norme morali, se ne hanno; la loro relazione con il nostro continuum spazio-tempo, ecc:, ecc.

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Esistono anche altre creature non umane, inferiori di rango e potere agli dei che stiamo studiando, che sono dette “elementali”, cioè folletti, gnomi, elfi, spiriti e tutta una serie di entità leggendarie che fanno tanto sorridere gli scienziati e danno altrettanto fastidio ai religiosi. Rispetto ai primi perché non si sottopongono ai loro esperimenti di laboratorio e agiscono in modo completamente indipendente dalle certezze scientifiche sulle leggi della Natura; ai secondi perché demoliscono l’impalcatura dogmatica che regge alcune delle loro credenze fondamentali.
E non includiamo fra questi esseri le classiche Fate poiché questo è stato il modo con il quale, in numerose occasioni, gli dei si sono manifestati. Le molte “apparizioni mariane”, senza eccezione, non sono altro che manifestazioni di fate nel contesto cristiano.

L’umanità ha sempre creduto e continua a credere che esistano esseri misteriosi, intelligenti, che si manifestano agli uomini in determinate occasioni con innumerevoli sembianze e modi di agire. Questi esseri, provenienti da altre dimensioni o piani di esistenza, appartengono ad altre scale cosmiche, diverse da quella umana; la loro evoluzione e ascensione verso gradi di maggiore maturità e intelligenza si svolge su percorsi diversi, seppure in qualche modo paralleli a quelli umani. Questa, probabilmente, è la ragione per cui, a volte, avviene un certo contatto reciproco fra il nostro e il loro mondo, le nostre e le loro vite.

Si è detto che gli dei sono esseri che, sia pure nella loro particolare scala evolutiva, sono ad un gradino superiore, o più elevato, degli uomini; tuttavia ciò non vuole dire che siano superiori a noi in tutto. Certo lo sono in alcune manifestazioni di intelligenza, di forza o di potere; ma, per quanto riguarda l’etica, quella che definiamo “moralità” è tutta da riconsiderare criticamente.
I valori fondanti delle specie viventi sono molti e molto diversi fra loro; possono addirittura esistere e funzionare in una determinata scala cosmica ed essere totalmente sconosciuti e incomprensibili ai componenti di altre scale.

Per esempio, riteniamo universali molti dei nostri valori morali, ma li applichiamo solo alla specie umana e non ci facciamo scrupolo alcuno ad ignorarli nel nostro rapporto con gli animali, considerandoli creature o esseri che non sono al nostro stesso livello.
E’pur vero che non tutte le religioni sono disattente alla vita non umana come l’Ebraica, la Cristiana e la Islamica; in alcune religioni dell’India il rispetto per tutto ciò che vive è uno dei comandamenti fondamentali.

Se noi ci sentiamo moralmente liberi di non applicare i nostri principi morali e giuridici agli esseri che consideriamo inferiori, non appartenenti al rango umano, non dobbiamo meravigliarci se altri esseri non umani, che sembrano essere più forti e più evoluti di noi, non applicano nei nostri confronti quei principi o valori che, probabilmente, usano fra loro.

Il termine “superiori”, quindi parlando degli dei, va inteso in modo relativo. Superiori in conoscenze, in poteri fisici e psichici, in energia, ecc., ma non in virtù o valori morali vigenti tra gli esseri umani perché, spesso, le loro intromissioni sono molto negative per noi.
Indubbiamente anche essi hanno parametri e criteri di bontà e di cattiveria, bellezza e bruttezza, moralità e immoralità, ma non sono uguali ai nostri e, come avviene fra gli esseri umani, vi sono individui che vi si attengono ed altri che li violano.
In sostanza, questi “dei”sono molto lontani dalla perfezione; sono anch’essi creature dell’Universo in evoluzione.

Se dobbiamo valutarli con i nostri parametri di giudizio, la loro intelligenza sembra essere più sviluppata della nostra. Conoscono e usano molto meglio di noi le leggi della Natura, anche quelle che noi non conosciamo e, per questo, le loro azioni spesso ci sembrano miracoli. Fra le leggi fisiche che utilizzano ve ne sono alcune che consentono loro di rendersi visibili o invisibili ai nostri occhi, percepibili o impercepibili, malgrado gli strumenti che possiamo utilizzare per potenziare i nostri sensi. Hanno una potente forza psichica con la quale interferiscono facilmente nei processi fisiologici ed elettrici del cervello umano e riescono, in questo modo, a controllare e a manipolare i nostri pensieri e i nostri sentimenti.
Non sono prigionieri della materia come noi, o meglio, di una materia come la nostra.
In loro, lo psichico e lo spirituale, inteso come estrema rarefazione e non come “moralmente buono” hanno la prevalenza su quel materiale elettromagnetico che alfine costituisce il loro essere.

Fra loro ci sono molte più differenze di quante se ne possano trovare fra gli umani. Sembra che alcuni svolgano le loro attività permanentemente sul nostro pianeta e non lo abbandonino mai, ritenendosi i principali abitatori, esattamente come noi; con la differenza però che loro sono a conoscenza della nostra esistenza e la controllano, mentre noi ignoriamo la loro. Altri sembra che abbiano grande facilità a muoversi negli spazi siderali e probabilmente sviluppano le loro attività su altri pianeti o altri luoghi del Cosmo.
Le differenze riguardano le loro origini, i loro poteri, le loro capacità, i loro modo di rapportarsi con gli umani, sicchè se ne può dedurre che, esattamente come fra noi, ci siano gruppi affini e gruppi in opposizione.

Fra il loro mondo e il nostro o, detto in altro modo, fra la loro dimensione e la nostra, o fra il loro piano di esistenza e il nostro vi sono delle barriere fisiche per cui, molto spesso, il loro agire appare strano e incomprensibile per noi ed una di queste è sicuramente il nostro tempo, al quale si adeguano con grande difficoltà.
Non sono immortali, nel senso che noi diamo a questa parola, anche se i Greci e i Romani li ritenevano tali. Sembra che la permanenza “in vita” al loro piano cosmico sia molto più lunga della nostra terrestre; tuttavia anche per loro, giunge il momento in cui muoiono o abbandonano lo stato di dei, dovuto, probabilmente, ad una legge generale del Cosmo.

Alcuni di loro, singolarmente, hanno la tendenza a scegliere individui umani per proteggerli ed aiutarli in vari modi, oppure ad installarsi nella loro psiche, destrutturandoli fino all’annientamento. In forma collettiva, comandati da un capo, amano scegliere gruppi umani (tribù, razze, nazioni) per proteggerli o guidarli in diversi modi. Questa protezione può essere sia benefica che dannosa, a seconda delle circostanze; in ogni caso comporta un utilizzo degli esseri umani e delle loro energie finalizzato ai loro esclusivi interessi “divini”.
Si comportano esattamente come noi facciamo con gli animali: sia che li amiamo, che li aiutiamo o che li distruggiamo, è sempre preminente il nostro potere su di loro, la nostra volontà, i nostri interessi.
Fonte:http://albarosa.it/index.php/difendiamoci-dagli-dei-salvador-freixedo


http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=8598



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