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MessaggioInviato: 17/12/2014, 09:43 
NASA - Per accertare la provenienza del gas sono necessari ulteriori studi secondo i ricercatori, che hanno annunciato la scoperta durante la conferenza dell’Unione geofisica americana a San Francisco.

Nel corso di quattro misurazioni in due mesi su Marte, i livelli medi di metano sono aumentati di 10 volte prima di dissiparsi rapidamente, ma la causa della fluttuazione è ancora sconosciuta. I ricercatori sono particolarmente interessati a trovare metano su altri corpi celesti, perchè gli organismi viventi producono una straordinaria quantità di gas sulla Terra. Mentre trovare notevoli quantitè di metano su Marte non è un segno certo della vita passata o presente - processi geologici possono anche produrre il gas - è comunque un buon punto di partenza, secondo molti scienziati. - See more at: http://www.diregiovani.it/rubriche/scie ... WN0HF.dpuf


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tutto l'articolo

http://www.diregiovani.it/rubriche/scie ... a-marte.dg

tutto questo rivaluterebbe i dati dei viking,gia'valutati positivamente da straat levin...,e ne confermerebbero la valenza,di certo e' necessario avere altre valutazioni,ma se si considera marte morto geologicamente,come puo ' essere possibile che il metano sia dovuto a processi della geologia??,cmq e' un notizia importantissima,...tutte le valenze sono possibili.......................[;)]


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MessaggioInviato: 17/12/2014, 12:02 
Su Marte ci sono tracce di gas metano. Sono le conclusioni cui è giunta la Nasa sulla base dei dati inviati da Curiosity, il robot che da più di due anni esplora la superficie del pianeta rosso. La presenza di metano, rilevata nel cratere Gale, potrebbe essere un elemento che indica la presenza di vita a livello microbico. Ma gli elementi attuali non permettono di giungere ad alcuna conclusione.

http://it.euronews.com/2014/12/17/curio ... microbico/


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MessaggioInviato: 17/12/2014, 13:29 
Interessante scoperta, speriamo di saperne di più a breve.

Secondo me si stanno preparando per l' annuncio di vita microbica su Marte che avverrà con la missione umana... prima non mi aspetto rivelazioni.

In ogni caso questi dati sono molto incoraggianti.



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MessaggioInviato: 17/12/2014, 16:41 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Interessante scoperta, speriamo di saperne di più a breve.

Secondo me si stanno preparando per l' annuncio di vita microbica su Marte che avverrà con la missione umana... prima non mi aspetto rivelazioni.

In ogni caso questi dati sono molto incoraggianti.


in sostanza,viene ulteriormente rivalutata la missione viking,che nonostante una tecnologia non adeguata,riusci ad anticipare i dati che il curiosity sembra esporre......[;)]


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MessaggioInviato: 17/12/2014, 20:02 
La scoperta resa possibile dalle misurazioni di Curiosity è stata pubblicata sulla rivista scientifica Science. Chi ha partecipato allo studio invita a essere molto cauti e ricorda che è ancora presto per arrivare a qualche conclusione certa sulla domanda delle domande: c’era o c’è vita su Marte? Grazie ai nuovi dati si possono però fare ipotesi e non può quindi essere escluso che sul pianeta ci siano alcuni microbi che producono metano.

Curiosity ha rilevato una concentrazione media di metano nell’atmosfera marziana pari a 0,7 parti per miliardo, ma con un picco temporaneo che è arrivato a 7 parti per miliardo. Il livello medio è piuttosto basso e inferiore rispetto alle stime e ai calcoli che erano stati effettuati in passato, sulla base di altri dati e delle teorie più condivise sulle caratteristiche del pianeta. Si tratta comunque di un dato superiore ai livelli rilevati in precedenza da Curiosity, che avevano deluso molto i ricercatori e spinto a rivedere il sistema di analisi dei campioni dell’atmosfera intorno al rover.

La prima misurazione sul metano fu eseguita nel novembre del 2013, trovando livelli pari a 5,5 parti per miliardo. Due settimane dopo i test furono eseguiti nuovamente da Curiosity, scoprendo che la concentrazione era passata a 7 parti per miliardo. Un ulteriore test diede lo stesso risultato, mentre un paio di settimane dopo un quarto test permise di rilevare una concentrazione pari a 9 parti per miliardo. Un mese e mezzo dopo fu eseguita un’ultima misurazione scoprendo un livello nella norma e vicino a quello della media di 0,7 parti per miliardo.

http://www.ilpost.it/2014/12/17/indizi- ... curiosity/


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MessaggioInviato: 18/12/2014, 13:03 
Curiosity, su Marte c’è metano (e potrebbero produrlo i batteri)

Nell’ultimo anno il rover della Nasa ha registrato quattro picchi nella concentrazione di metano. La fonte del gas è ancora sconosciuta, ma secondo gli esperti potrebbero essere forme di vita batterica


Dall’arrivo del rover nel cratere di Gale, nell’agosto di due anni fa, c’è una domanda che continua ad ossessionare il team della missione Curiosity: quanto metano c’è di preciso su Marte? Sulla Terra infatti questo gas è prodotto principalmente da fonti biologiche, e trovarlo quindi sul pianeta rosso sarebbe la spia di una possibile presenza di forme di vita aliene. Dopo le prime deludenti misurazioni, che avevano dimostrato che l’atmosfera di Marte contiene molto meno metano di quanto ritenuto in precedenza, oggi arriva invece una buona notizia. Come riportato su Science, gli strumenti di Curiosity hanno infatti rilevano almeno quattro picchi improvvisi nella concentrazione di metano, e secondo gli scienziati della Nasa le spiegazioni più probabili sono due: o Marte è geologicamente attivo (e sarebbe comunque una scoperta sensazionale), o a produrre il gas sono forme di vita batteriche presenti sul pianeta.

Il primo picco nella concentrazione di metano è stato individuato nel novembre del 2013, e nelle settimane seguenti Curiosity ha poi registrato lo strano fenomeno altre quattro volte, sempre in una zona circoscritta di circa 800 metri. Quando il rover si è allontanato, continuando il suo viaggio in direzione del Mount Sharp, la concentrazione di metano è tornata nella norma, dimostrando che la sorgente del gas doveva essere quasi certamente un singolo sfiatatoio. Cosa lo abbia prodotto però resta un mistero.

Se provenisse da fenomeni vulcanici sarebbe infatti una sorpresa, visto che sarebbe il primo segno di attività geologica del pianeta registrato da Curiosity. Le altre possibilità prese in considerazione dagli esperti della Nasa sono l’interazione tra acqua e rocce (che può produrre metano), detriti organici provenienti da un asteroide che rilasciano il gas scaldati dal sole, o la presenza di depositi di metano intrappolati nel suolo (chiamati clatrati). La più intrigante però è che il fenomeno sia dovuto a metanogenesi, cioè che a produrre il metano siano dei batteri.

“Le nostre misurazioni, durate per un intero anno marziano, indicano che piccole quantità di metano vengono prodotte su Marte da più meccanismi o combinazioni di meccanismi – scrivono infatti i ricercatori nello studio su Science – inclusa la metanogenesi, sia attuale che proveniente da giacimenti riempiti in passato”.

I dati che puntano in direzione della presenza (oggi o in passato) di forme di vita batterica sul pianeta rosso continuano insomma ad accumularsi. Curiosity, spiegano i ricercatori della Nasa, difficilmente potrà però dare una risposta definitiva, perché non è equipaggiato con gli strumenti adeguati. Bisognerà quindi attendere l’arrivo della prossima generazione di sonde, come la Exomars dell’Esa che dovrebbe atterrare su Marte nel 2019, attrezzata con trivelle capaci di scavare fino a due metri di profondità, e strumenti predisposti per rilevare i biomarker che indicherebbero con certezza la presenza di forme di vita sul pianeta.

http://www.wired.it/scienza/spazio/2014 ... o-batteri/

...sarebbe opportuno spedire in loco lander con apparecchiature capaci di svolgere un lavoro di ricerca batteriologico,x togliere qualsivoglia incertezza in merito....attualmente con queste novita'la speranza di almeno una forma di vita batterica esiste...........................[;)]


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MessaggioInviato: 18/12/2014, 15:02 
Si fa sempre più probabile dunque l' origine biologica... Speriamo che sia così (e che ce lo dicano qualora lo scoprissero).

Secondo me da tempo sanno già molto di più ma sono rimasti zitti, quindi su quest' ultimo punto non sono molto ottimista...



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MessaggioInviato: 18/12/2014, 16:35 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Si fa sempre più probabile dunque l' origine biologica... Speriamo che sia così (e che ce lo dicano qualora lo scoprissero).

Secondo me da tempo sanno già molto di più ma sono rimasti zitti, quindi su quest' ultimo punto non sono molto ottimista...



forse,quel qualkosa in + deriva dai dati viking,ma attendere decenni x avere qualke tipo di conferma e 'avvilente,da aggiungere che x averne la certezza sara' necessario attendere l'invio di lander con il necessario,in partenza se non erro nel 2016...campa cavallo.....[;)]


Ultima modifica di ubatuba il 18/12/2014, 17:29, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 18/12/2014, 17:28 
Io ribadisco la mia previsione: ci diranno di aver trovato batteri su Marte gli astronauti in loco quando li manderanno nel 2038... Davvero campa cavallo...



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MessaggioInviato: 18/12/2014, 17:32 
x avere la conferma matematica,dovrebbero inviare un lander con un laboratorio simile ai viking,e questo e' in programma solo nel 2016,se non vado errato,hanno tralasciato decenni,dai viking,perdendo tempo prezioso,..........................[;)]


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e' necessario precisare che la presenza di metano su marte non e' una novita' attuale,gia' nel 2004 il prof formisano vittorio dell'esa analizzando i dati della sonda mars express ne aveva individuato la presenza,la differenza consiste nel fatto che mentre il mars express sorvolava il pianeta,curiosity ne ha accertato la presenza svolgendo il suo lavoro direttamente su marte,cmq i dati sono alquanti similari...............[;)]


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MessaggioInviato: 19/12/2014, 15:14 
e' quanto mai strana la cosa,solo un annetto fa si affermava che curiosity,nonaveva individuato nessuna traccia di metano su marte,ora si dice il contrario,se cosi' fose si potrebbe affermare che il ch4 e' presente solo in determinate zone del pianeta.......[;)]


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MessaggioInviato: 19/12/2014, 17:06 
Cita:
ubatuba ha scritto:

e' quanto mai strana la cosa,solo un annetto fa si affermava che curiosity,nonaveva individuato nessuna traccia di metano su marte,ora si dice il contrario,se cosi' fose si potrebbe affermare che il ch4 e' presente solo in determinate zone del pianeta.......[;)]


infatti è così, prima aveva misurato pochissimo, se come diceva il tuo articolo avvicinandosi al cratere Gale (mi pare) ha misurato 4 parti per miliardo, poi 7, poi 9, poi allontanandosi 0.7. È sicuramente una cosa locale... magari una zona piena di batteri sotterranei?


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Cita:
DarthEnoch ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:

e' quanto mai strana la cosa,solo un annetto fa si affermava che curiosity,nonaveva individuato nessuna traccia di metano su marte,ora si dice il contrario,se cosi' fose si potrebbe affermare che il ch4 e' presente solo in determinate zone del pianeta....... [;)]


infatti è così, prima aveva misurato pochissimo, se come diceva il tuo articolo avvicinandosi al cratere Gale (mi pare) ha misurato 4 parti per miliardo, poi 7, poi 9, poi allontanandosi 0.7. È sicuramente una cosa locale... magari una zona piena di batteri sotterranei?


+ o meno e' la medesima misurazione compiuta dalla sonda esa un po di anni fa,in posti distinti,se cosi fosse diciamo che,in eventuali presenze batteriche,la cosa e' localizzata,consideriamo che la misurazione di curiosity e' avvenuta in zona diversa da quella dell'orbitante sonda europea,quindi magari saranno a macchia di leopardo,ma abbastanza numerose queste locaita',.....incriminate [;)]


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MessaggioInviato: 23/12/2014, 20:12 
Su Marte c’è il metano. Non è una novità, questo idrocarburo elementare è presente in diversi corpi celesti del Sistema solare e non. Almeno di quelli che hanno un’atmosfera, spessa o rarefatta che sia. Questa molecola organica, CH4, può avere origine infatti, sia da attività vulcanica, sia geofisica, sia biologica. La sua equa distribuzione sull’intera superficie del pianeta non la contraddistingue. Potrebbe, infatti, essere emessa da criovulcani come accade, ad esempio, su Titano, la luna di Saturno.

Il dato interessante che la NASA ci fornisce attraverso i dati raccolti dalla sonda Curiosity nel cratere di Gale è che vi sono dei picchi di concentrazione (circa dieci volte la media su Marte, ma cento volte inferiori a quelli che si riscontrano sulla Terra) che potrebbero restringere il campo delle possibili origini, escludendo quella vulcanica. Perché il cratere di Gale non ha avuto nel passato attività di tal genere. Quindi le ipotesi diverrebbero due: attività geofisica (da reazione di serpentine con CO2 e acqua) o attività biologica.

«La presenza di picchi di concentrazione di metano su Marte non è una novità – spiega Enrico Flamini coordinatore scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana – già nel 2004 con la sonda dell’ESA Mars Express, grazie allo strumento PFS (Planetary Fourier Spectometer) guidato da Vittorio Formisano dell’INAF, si riscontrarono concentrazioni di metano in alcune parti della superficie marziana».

«Il dato innovativo – continua Flamini – è che quello era un dato ottenuto in “quota”, dall’alto verso il basso, mentre ora è stato riscontrato da un’analisi compiuta dal rover NASA dal basso verso l’alto. Inoltre permette di escludere una delle possibile tre cause per la produzione di queste concentrazioni di metano: quella vulcanica. Infatti il cratere di Gale non riscontra presenza di attività vulcanica nel passato di Marte».

Pur riducendo a due le ipotesi, geofisica o biologica, la concentrazione di produzione del metano rimane ancora un mistero che alla fine unisce Marte a 67/P. In entrambi questi corpi celesti sono state ricontrate molecole organiche, ora si tratta di capire la loro origine. E se nel caso di 67/P toccherà attendere le nuove analisi dell’orbiter Rosetta e la riattivazione di Philae, nel caso di Marte probabilmente dovremo attendere Exomars.

http://www.coelum.com/news/metano-su-ma ... a-stupirsi


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