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MESSAGGIO SU TWITTER CERN pubblicato 5 minuti fa

Beams are in again! Now, cross your fingers! We want to go for collisions here!

http://twitter.com/CERN/status/11300194683

Quindi tutto sembra essere tornato a funzionare perfettamente

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ps: non posso continuare ad aggiornarvi devo andare all'università....
se volete e potete continuate voi ad aggiornare...by

Grazie Gianluca per questa diretta!

ansie dubbi e spiegazioni direttamente dal blog di un fisico del cern:
http://www.borborigmi.org/
(adoro questo blog )

Ma non ho capito, non l'anno ancora portato a 7Tev sono a circa la meta', dovrebbero riuscirci entro 10 minuti?

ok sono sui link che avete postato sto guardando che stanno aumentando, quasi 3.5 Tev, quindi sono a meta'!!!?

Eccomi qua.... si sono a metà....credo che raggiungeranno i 7TeV in giornata ... hanno avuto un rallentamento per colpa di un temporale ma ora è tutto perfettamente funzionale

Ps: Prego Bliss
ho notato che il sito che hai postato ha un virus... me lo blocca sia il sistema di sicurezza del browser che l'antivirus....

è vero, lo stavo notando anche io...eppure questa mattina non mi dava problemi...
Peccato, l'autore del blog, un fisico che si occupa proprio degli esperimenti di collisione, stava postando aggiornamenti ora per ora

devono accelerare per recuperare il tempo perso

Esperimenti al Cern, energia record
Anche se tecnicamente l'esperimento è
fallito - per l'interruzione imprevista
dei fasci protonici - quanto registrato
oggi al Cern di Ginevra è un record per
quanto riguarda la produzione di ener-
gia tramite collisione di particelle.

Prima che venissero interrotti dal si-
stema di sicurezza, i fasci protonici
prodotti dall'acceleratore di particel-
le Lhc hanno raggiunto energia pari a
3.5 TeVF, il nuovo record mondiale.
Ancora lontano il valore di 14TeV, pre-
visto nel funzionamento a regime del-
l'Lhc per gli urti fra particelle.

RICAPITOLANDO.....


LHC First Physics, in diretta dal CERN 30 marzo 2010
Inviato da Marco in : ATLAS, CERN, Fisica, LHC 24 commenti
http://www.borborigmi.org/ (ripulito e funzionante questa volta)


Notte prima degli esami. Alla riunione di ieri (lunedì 29) mattina si vociferava di possibili collisioni a 7 TeV già nella notte. Già nella notte? E perché mai? Non dovevano arrivare stamattina? Si, ma qui non si vogliono correre troppi rischi, così qualcuno ha avuto la bella idea di tentare di collidere i fasci a 3.5+3.5 TeV mentre nessuno guarda e tutti dormono, e se tutto dovesse andare bene ripetere poi l’esperienza di fronte al mondo alle prime luci dell’alba. Mentre tutti dormono, o meglio, mentre tutti gli altri dormono, perché invece noi degli esperimenti ce ne restiamo belli svegli e pronti a vedere che cosa capita, pronti ad acchiappare le collisioni notturne dovessero arrivare. E arrivano, o non arrivano? Nessuno lo sa di sicuro. Alle 18:45 di ieri il programma della notte era il seguente:

22:00-01:00 stable beams (no separation bump but beams in separate buckets)
02:00-03:00 injection of beams in the final bunch configuration and measurements of beam quality at 450 GeV
03:00-04:00 ramp to 3.5 TeV (separation bump on)
04:00-07:00 preparation for stable beams
07:00 first collisions with stable beams
Bene, non essendo on call per la notte posso mettere la sveglia alle 6:30 e andare a dormire. Domani è un altro giorno.

Casa, 7:00. Un po’ in ritardo. La notte è passata tranquilla, Giulia non ha più la febbre, Irene ha un solenne mal di gola e emette suoni inintelligibili, e LHC ha apparentemente accumulato un po’ di ritardo. Il che vuol dire che posso preparare con calma i cappuccini, portare Giulia all’asilo e andare al CERN senza correre troppo. Dove diavolo ho messo la tessera di accesso al CERN? Non è proprio il giorno adatto per perderla. Ah, eccola qui.

CERN, 9:00. Beam lost. Arrivo al CERN tranquillo intorno alle 9. Nessun problema, le collisioni sono previste per le 9:17 (non che nessuno creda a questo orario!), sono ampiamente in tempo per non perdere il brindisi. L’unica frase che colgo di grandi schermi che hanno installato nell’ingresso del Building 40 sono “beam lost”. Fascio perso. Ovvero, mentre i due fasci di protoni venivano accelerati verso i 3.5 TeV in versi opposti nell’acceleratore (cosa che è stata già fatta nei giorni scorsi senza troppi problemi), operazione dopo la quale i macchinisti avrebbero rimosso la separazione magnetica che impedisce che a ogni passaggio i fasci si scontrino all’interno dei rivelatori, qualcosa è andato storto e i fasci sono stati persi, di fatto svuotando l’acceleratore. Merde.

CERN, 10:30. Facciamo melina. Un beam lost è assolutamente normale, anche se un po’ fastidioso se ti capita di fronte ai giornalisti a cui vorresti mostrare le magnifiche sorti e progressive del tuo acceleratore. Il punto è che, essendo LHC intorno alle 9 nuovamente privo di protoni, è necessario ri-riempirlo per rifare tutta la procedura che viene prima di ogni tentativo di collisione. Procedura che comporta: abbassare le correnti dei magneti che tengono il fascio in orbita da quelle che servono a condurre protoni a 7 TeV a quelle che servono per condurre protoni a 450 GeV (l’energia di ingresso dei protoni); un’ora circa. Iniettare di nuovo i protoni a 450 GeV dall’SPS dentro LHC in entrambi i versi, catturarli con le cavità a radiofrequenza di LHC e mantenerli in orbita a bassa energia; mezz’oretta. Ri-rampare le correnti dei magneti mentre si accelerano i protoni da 450 GeV a 3.5 TeV; un’altra oretta mal contata. Solo a questo punto possiamo ricominciare a parlare di tentare qualche collisione. Il che, facendo in conti alla svelta, dice che noi degli esperimenti (e quelli che stanno facendo la diretta televisiva) siamo con le mani in mano fino a circa le 11:30, se va bene. D’accordo, facciamo melina. L’intervistatrice ufficiale salta da una sala di controllo all’altra intervistando chi può su quello che le passa per la testa (“Ehi, ATLAS ha un solenoide? Puoi spiegarmi a cosa serve un solenoide?”). Coraggio, ancora solo un’oretta così, se ci va bene.

12:03. LHC è di nuovo pieno. Secondo i piani, la nuova iniezione dei protoni dall’SPS dentro LHC è andata benone, LHC ha di nuovo un bel po’ di protoni da accelerare a 3.5 TeV. I fasci dovrebbero essere di nuovo pronti per le collisioni tra una mezz’oretta o poco meno.

12:38. I fasci sono (di nuovo) a 3.5 TeV. Applausi! Adesso gireranno un po’ per verificare che le orbite siano stabili. E poi potremmo finalmente vedere qualche collisione. Intanto il Direttore Generale arringa il volgo dal Giappone.

12:57. Giù le separazioni. I macchinisti hanno allineato i fasci, e rimosso le separazioni magnetiche che tengono i due fasci distanti nei punti di collisione. Siamo in “collision mode”! Uuuh!

12:58. Physics in the making! ATLAS registra le prime collisioni a 7 TeV! Olè!



E mica poche collisioni, stiamo parlando di un rate dell’ordine dei 100 Hz. Adesso aspettiamo solo che i macchinisti tirino su i collimatori di protezione degli esperimenti e dichiarino i fasci “stabili” (ovvero, che le condizioni sono ottimali, che non toccheranno più niente per ore), e che dunque possiamo accedere proprio tutti i pezzi dei rivelatori e prendere dati fino a esaurimento dei protoni di questo fill.

13:24. Stable beam. ’nuff said.

13:54. Eventi come se piovesse. Quasi quasi piango

15:36. Quasi due ore di fasci stabili. Che vuol dire che gli stessi pacchetti di protoni a 3.5 TeV girano da due nell’acceleratore (e vi lascio fare il conto di quanta strada abbiano fatto fino ad ora!), incontrandosi regolarmente al centro dei quattro rivelatori. A ogni incontro, alcuni di loro si scontrano producendo un bello psray di particelle che noi fotografiamo, mentre gli altri proseguono il loro giro. L’idea è quella di andare avanti così fino a quando il numero di protoni sopravvissuti non sia troppo esiguo. A quel punto i fasci “consumati” verranno estratti e fermati, e si ricomincerà con una nuova manciata di protoni freschi. Cavoli, a sole due ore sembra quasi routine. Speriamo bene. Vado a fare un salto in Control Room.

Control Room di ATLAS, 16:30. Una calma irreale. La stampa se n’è andata, i curiosi anche, in giro ci sono solo più gli shifter e i run coordinator. I macchinisti hanno appena fermato i fasci, e dopo qualche aggiustamento si preparano a rimetterne in circolo dei nuovi. Può sembrare in credibile, ma in queste due ore abbiamo (probabilmente) raccolto più eventi di minimum bias che in tutto il run a 900 GeV di Dicembre scorso: le cose qui hanno subito un’accelerazione tale da faticare a crederci, siamo veramente entrati in una nuoca era! Adesso non resta che sperare che le cose continuino così bene, che il ritmo della presa dati non rallenti, e che ovviamente non ci sia nessun incidente.

La diretta della giornata finisce (probabilmente) qui. Ci sarebbero tante cose ancora da raccontare (ah, come mi piacerebbe regalarvi anche qualche retroscena. Ma mi sa che non posso proprio!), e, come qualcuno ha chiesto, sarebbe interessante fare il punto e spiegare un po’ meglio dove siamo oggi, e dove andremo domani. Magari più tardi, più facilmente nei prossimi giorni. Stay tuned.
http://www.borborigmi.org/

Cern, collisioni tra particelle a 7 TeV:
mai raggiunta un'energia più alta
Il direttore scientifico: un passo avanti senza precedenti verso
la scoperta della materia oscura e di nuove dimensioni


GINEVRA (30 marzo) – Collisioni a energia da record sono state ottenute al Cern di Ginevra. Gli scontri tra particelle ad un'energia mai raggiunta artificialmente sono state ottenute nel superacceleratore Large Hadron Collider (Lhc). Viaggiando a una velocità vicina a quella della luce, i protoni si sono scontrati all'energia di 7 TeV, 7.000 miliardi di elettronvolt nell'anello da 27 chilometri dell'Lhc, aprendo la possibilità di scoperte capaci di rivoluzionare la fisica.

Il direttore generale del Cern, Rolf Heuer, in collegamento dal Giappone con Ginevra ha detto: «È un momento fantastico per la scienza, comincia una nuova era di scoperte....
-----> http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... ME_SCIENZA

'azzarola, stavo a lavoro e me sò perso la diretta.
Quando danno la replica ghghgh

Vi posto qualche commento dei fisici diretti interessati subito dopo il successo dell esperimento, spero che bene o male l inglese lo mastichiamo un pò tutti, in caso contrario domani provo a farvi un breve riassunto (se me lo ricordo lol)



Yes, we did it!

Nearly 20 years of hard work by hundreds of people have made this machine a dream come true. Today, the LHC has delivered its first high-energy collisions to the experiments. The new data will give us an unprecedented tool to understand the Universe we live in.



A few minutes ago in the CCC
We did it! The first high-energy collisions were achieved at 13.06 today at all four points of the LHC ring. Collisions occurred after a few attempts at injecting and ramping beams in the morning.

Before the collisions, there was a mixture of excitement, expectation, fear and apprehension in the CERN Control Centre. Nobody had ever attempted to make two proton beams collide at 3.5 TeV before. Only Nature produces collisions like this routinely, in the processes that yield cosmic radiation, but in a way that makes it very difficult to extract meaningful data.

This morning in the CCC
The operators started to prepare the machine for collisions in the early hours of this morning: thousands of components that have to work without failing, hundreds of controls to ensure smooth operation, dozens of people standing in front of the computer screens in order to spot any anomaly as soon as possible. The LHC is such a complex machine that the operators let out a cry of relief when all the experiments confirmed the first collisions.

At 13:06 in the CCC
Below we reproduce a collection of quotes from some well-known CERNois who have followed - or led - this huge endeavour over the years. We also invite you to watch the films and photos produced today by the CERN audiovisual and photo services. They illustrate, much better than in words, what a historic moment today has been for all of us.





"Today I feel very proud of my colleagues who have spent 15 hard years building the LHC. There have been many setbacks along the way and each one has been overcome with determination and commitment. It has been a privilege to have worked with them. We now know that the LHC is a beautiful machine. It behaves exactly as it was designed to do. There may be some consolidation needed in the future in order to push up to full energy but this is to be expected in a machine of such complexity. The team responsible for commissioning and running the machine has also shown great commitment and skill. Now let us get the experimental programme started and see what Nature has to tell us on the new energy frontier."

Lyn Evans, former LHC Project Leader


"Collisions of 3.5 TeV beams, 7 TeV total energy, at the LHC, is very good news for the particle physics community. I hope that steady running at good luminosity will be achieved and that we may learn what the cosmological 'dark matter' is."

Jack Steinberger, Nobel Prize in Physics 1988


"Humanity is about to look deeper inside matter than has ever been possible before. We have many theories of what we might find, but only experiments can tell us which, if any, are right. Why do particles weigh? What is the dark matter that fills the Universe? What was the origin of the matter in the Universe? The answers provided by the discoveries of the LHC will revolutionize our understanding how the Universe works, and how it has evolved."

John Ellis, CERN Theory Group


"Seeing the first collisions at 3.5 TeV per beam is one of the landmark events in the long history of the LHC. It's the result of more than 15 years' hard work on the machine and its injectors by many teams who have had to rise to many challenges. It shows that the different systems, which were tested separately beforehand, are all working well together. I don't know of any other scientific project involving so many components that have to function all at the same time. When you're standing in the Control Room you must never forget that what you see on the screen is not a giant video game but the product of a phenomenal quantity of equipment in the tunnel, designed and maintained by hundreds of people who've given their all to the project. Every time I watch a ramp-up on one of the screens in the CCC, I can't help thinking about all that equipment and the stored energies.
This milestone bodes well for the long physics run ahead of us. I'm proud and honoured to be involved in this scientific project."

Frederick Bordry, TE Department Leader


"Today we have seen collisions for the first time in the LHC at a beam energy of 3.5 TeV. This is the culmination of many years of work to build and install the machine and detectors, but also comes remarkably quickly after beginning the commissioning of the machine with beam. The speed with which the machine has been brought to the condition that we can declare stable colliding beams at high energy is a tribute to all the people that have worked so hard on its conception, design, construction, installation and commissioning.
We are progressing in the commissioning phase in a very systematic manner, preparing each phase carefully to understand the machine and the parameters of the beam at each stage before going on. This all takes time, but the quality of the machine and its instrumentation has allowed us to make very rapid progress. After today the commissioning will continue with a progressive increase in the performance of the machine as we increase the beam intensity and the focusing of the beams around the experiments. However, today also marks an important turning point. Today the LHC started the physics programme for which it was designed."

Paul Collier, BE Department Leader


"Giorgio Brianti first got me involved in the LHC in June 1988, so I've spent 22 years of my career on the project. Since 2001, when I became head of CERN's Magnets, Superconductors and Cryostats group, the LHC has been my life. What collisions at 7 TeV mean technically speaking is that we've succeeded in storing 2.5 gigajoules of magnetic energy in two thin 27 km pipes, that we're going to produce extremely hot collisions very close to the super cold temperature of 1.9 K, and that superconductivity is difficult but is allowing us to do unprecedented things. We hope that, like Galileo 400 years ago, we will see things that have never been seen before.
Today, on 30 March, I'm at the KEK Laboratory in Japan with the Director-General and other physicists to discuss Japan's participation in the future LHC upgrade. The collisions at 7 TeV centre of mass give us confidence that the LHC will reach its maximum energy (14 TeV) in two years' time and that we can already start preparing for the next step, the super LHC!"


http://cdsweb.cern.ch/journal/CERNBulle ... 6424?ln=en

Lucio Rossi, Head of the Magnets, Superconductors and Cryostats group


P.S.
Gianluca sei un grande

Benissimo, seguo sempre con interesse gli aggiornamenti!