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Astronave
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MessaggioInviato: 24/10/2009, 22:44 
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Sognatore ha scritto:

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Morlok ha scritto:
No non mi era sfuggita, solo che la glicina rinvenuta non c'entra nulla con quella terrestre


Ma pensa un po' che strano...guarda caso non c'entra nulla eh! [:p]
Povera scienza terrestre....quante occasioni perdute.

Ho detto che e' diversa, perche' la composizione atomica e' diversa. Non ho mica detto che non c'era nulla.
Se parliamo della terra, ergo, la glicina e' diversa in quanto come postato da elvira ha un numero atomico diverso.
Non ho mai detto che nego la vita su altri mondi, perche' sicuramente non siamo soli.
Pero' dobbiamo analizzare le cose per quello che sono e non per quello che sembrano.



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« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire. »
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MessaggioInviato: 24/10/2009, 22:44 
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tommaso ha scritto:

Se ci pensate i conti tornano.Così come lo spermatozoo entra nella cellula uovo fecondandola così la cometa feconda il pianeta con il quale impatta...non fa una piega [:)]


Non per niente qualcuno ha detto...come in alto così in basso [;)]
Ottima osservazione [:)]



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Ti avverto, chiunque tu sia. Oh tu che desideri sondare gli Arcani della Natura, se non riuscirai a trovare dentro te stesso ciò che cerchi non potrai trovarlo nemmeno fuori. Se ignori le meraviglie della tua casa, come pretendi di trovare altre meraviglie? In te si trova occulto il Tesoro degli Dei. Oh! Uomo conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei (Oracolo di Delfi)
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MessaggioInviato: 24/10/2009, 22:48 
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Sognatore ha scritto:

Cita:
tommaso ha scritto:

Se ci pensate i conti tornano.Così come lo spermatozoo entra nella cellula uovo fecondandola così la cometa feconda il pianeta con il quale impatta...non fa una piega [:)]


Non per niente qualcuno ha detto...come in alto così in basso [;)]
Ottima osservazione [:)]


Quoto!! [8D]



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MessaggioInviato: 25/10/2009, 00:45 
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Elvira ha scritto:

Ulteriore conferma sull'origine cosmica della vita.

La Nasa:
nella chioma di Wild 2 c'è la glicina, uno degli amminoacidi fondamentali per gli organismi. È una conferma alla “PANSPERMIA”:
gli ingredienti della vita si sono formati nel cosmo
e sono stati DISSEMINATI .





Che io sappia quella panspermia rimane ancora una teoria (alla quale io do molto credito, se pur nella mia ignoranza, ritenendola una teoria assolutamente credibile).

Se anche fosse vera, comunque, il problema di fondo rimane. Come si è generata la vita? Perchè da qualche parte deve pur averlo fatto. Ma ora siamo OT, davvero molto, molto OT :)


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MessaggioInviato: 25/10/2009, 10:29 
Cita:
Knukle ha scritto:
Come si è generata la vita? Perchè da qualche parte deve pur averlo fatto. Ma ora siamo OT, davvero molto, molto OT :)


Ce ne fossero di OT così [:264]



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MessaggioInviato: 26/10/2009, 11:22 
Cita:
Knukle ha scritto:


Che io sappia quella panspermia rimane ancora una teoria ...


Ciao Knukle!
Mi sembra un tantino riduttivo,a questo punto della storia,
esprimersi così...su questi termini .
Soprattutto considerando gli evidenti risultati sperimentali
cui si è giunti poi...!
In campo scientifico, l'esperimento empirico rappresenta
il mezzo fondamentale e necessario(!) grazie al quale,
ed attraverso il quale ,poter trovare conferma sulle varie
teorie ...man mano proposte nel tempo.
Nel caso della Panspermia...era stata messa da parte
fino a quando certe evidenze empiriche hanno dovuto,
per forza, rimettere luce sulla questione ...e questo
ha portato non solo a "risporverarla"(dopo decenni!)
ma soprattutto ha portato a delle conferme.
Ci saranno da analizzare poi col tempo e minuziosamente...
le varie ipotesi che la teoria stessa propone ...
ma siamo a buon punto diciamo.



Cita:
Se anche fosse vera, comunque, il problema di fondo rimane. Come si è generata la vita? Perchè da qualche parte deve pur averlo fatto. Ma ora siamo OT, davvero molto, molto OT :)


Secondo il mio punto di vista(che, tengo a precisare,
si è notevolmente allargato nel corso di questi ultimi anni)
....se fosse vera, il "problema di fondo" di cui parli perderebbe
di significato perchè l'intera prospettiva(e considerazione)
della realtà che ci circonda (l' Universo) cambierebbe....! [8D]
Di conseguenza si creerebbero nuovi "problemi di fondo"
è questo il punto... incominceresti a chiederti,ad es.:
Cosa è in realtà ciò che io definisco "vita"? E cosa rappresenta
davvero per l'Universo che mi circonda?
Fino a che punto è corretto relegare il concetto di "vita"
solo alla materia organica....etc. etc.etc.

Riguardo la tua perplessità su come si sia generata
la vita biologica (basata sul C)...posso darti un aiutino
per capire il meccanismo di base... con un paragone.

Ma per comprenderlo in tutte le sue sfaccettature
è necessario conoscere la materia vivente dal
punto di vista della sua costituzione chimica
e poi da quello della struttura chimico-fisica.
una volta acquisite queste conoscenze
(indispensabili per la comprensione di certi meccanismi)
risulta necessario considerare poi i processi
dinamici che avvengono in questa materia
e che ci indicano così le caratteristiche
biologiche dei viventi stessi.

Non so se sei a conoscenza del fatto
che qualsiasi categoria di viventi,
presa in considerazione ,quindi
dal + semplice (virus ) al + complesso,
presenta sempre 2 tipi di composti organici:
i protidi(che comprendono le proteine)
e gli acidi nucleici.
Gli esseri viventi + complessi
(batteri,vegetali,animali compreso l'uomo naturalmente)
presentano una costituzione chimica + complessa:
oltre ai protidi e acidi nucleici ,sono composti anche da
glicidi(comunemente chiamati zuccheri),lipidi
(oli,grassi e cere) e da composti inorganici
come acqua e sali minerali.
Ora...visto che le molecole delle proteine e degli
acidi nucleici sono macromolecole (cioè polimeri
composti da tanti monomeri)...in pratica
il gioco del meccano come paragone calza.
Infatti disponendo di un num. limitato di elementi
diversi fra loro(dadi,bulloni,rondelle,bacchette
a 2,3,4 fori)che corrispondono ai monomeri,
si possono costruire degli oggetti o delle
macchine complesse (i polimeri) ciascuno
capace di funzionare in un certo modo.

Spero questo paragone ti torni utile per le tue riflessioni...
e soprattutto che serva a far scattare nel tuo cervello certi
meccanismi...che una volta attivati..."girano" da sè. [;)]
Mi fermo qui se no si rischia di andare davvero mooolto ot !

Saluti! :o)



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MessaggioInviato: 26/10/2009, 11:32 
Cita:
tommaso ha scritto:

Se ci pensate i conti tornano.Così come lo spermatozoo entra nella cellula uovo fecondandola così la cometa feconda il pianeta con il quale impatta...non fa una piega [:)]


Si, i conti tornano ...eccome!
ma sarebbe secondo me + opportuno parlare di SPORE...
(queste mie considerazioni sono in fase di rielaborazione...
quindi per adesso passo e chiudo!)...a presto...ciao ciao! [:42]



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MessaggioInviato: 26/10/2009, 11:36 
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Sognatore ha scritto:

Cita:
tommaso ha scritto:

Se ci pensate i conti tornano.Così come lo spermatozoo entra nella cellula uovo fecondandola così la cometa feconda il pianeta con il quale impatta...non fa una piega [:)]


Non per niente qualcuno ha detto...come in alto così in basso [;)]
Ottima osservazione [:)]


...MACROCOSMO e MICROCOSMO...



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MessaggioInviato: 29/05/2010, 16:33 
Ossigeno nei oceani di Europa

Immagine

Europa, la luna di Giove, è uno dei posti più importanti per gli astrobiologi e scienziati di tutto il mondo, ed attualmente è anche il mondo più probabile dove trovare vita nel Sistema Solare oltre alla Terra. Gli scienziati sanno che su Europa esiste un enorme oceano di acqua salata, e a lungo si sono chiesti se questo fosse in grado di ospitare forme di vita. Adesso da un gruppo di scienziati arriva una teoria secondo cui Europa ha abbastanza ossigeno a disposizione da permettere l’esistenza di oceani pienissimi di forme di vita.

Insomma secondo questa nuova ricerca, c’è abbastanza ossigeno nelle acque di Europa da permettere la sopravvivenza di milioni di tonnellate di pesce! Ovviamente nessuno sta dicendo che ci sono pesci su Europa, ma questa scoperta aumenta di certo le probabilità di trovare forme di vita a noi famigliari, basate sulla stessa chimica organica che osserviamo sulla Terra.

Immagine

Europa è la sesta luna di Giove, la più piccola dei quattro satelliti galileani. Fu scoperta proprio da Galileo nel 1610, e prende il suo nome da una mitologica nobildonna fenicia che fu corteggiata da Zeus(Giove)e divenne la regina di Creta.
All’incirca è delle stesse dimensioni della Luna, ed è composta principalmente di roccia(silicati) con un nucleo di ferro. La sua superficie è composta da ghiaccio ed è la più liscia dell’intero Sistema Solare,ed è caratterizzata da enormi striature e crepe.La mancanza di crateri porta a pensare ad una superficie molto giovane,il che a sua volta è giustificato dalla possibile esistenza di un oceano sotto la crosta, che muove le placche tettoniche superficiali causando le crepe.

L’oceano sotto la superficie di Europa,spesso circa 160 km, sarebbe mantenuto dalla forza di marea che Giove esercita sul suo nucleo,riscaldandolo. Un po come succede anche per Encelado e Saturno,causando quei pennacchi al polo sud, o nel caso di Io, che è il corpo vulcanicamente più attivo del sistema solare.
Per quello che sappiamo noi, qui sulla Terra, dove c’è acqua c’è vita, quindi ormai da molti anni,gli scienziati stanno speculando se Europa possa essere piena di forme di vita extraterrestri.

Immagine
modello della struttura interiore di Europa, incluso l'oceano sotterraneo, profondo 100 km. 10 volte più di qualsiasi oceano terrestre, e conterebbe più del doppio di tutta l'acqua esistente sulla Terra,fiumi e laghi inclusi

Man mano che imparavamo di più riguardo agli effetti di Giove sulle sue lune, la possibilità di vita su Europa diventava sempre più probabile. Alcune ricerche mostrano come la luna abbia abbastanza ossigeno da mantenere gli stessi tipi di vita che si sono sviluppati sulla terra. Il ghiaccio sulla superficie,come tutta l’acqua, è fatto da idrogeno e ossigeno, e il costante flusso di radiazioni che arrivano da Giove reagisce con questo ghiaccio liberando ossigeno e altri ossidanti come il perossido di idrogeno. La reattività dell’ossigeno è un elemento chiave per generare l’energia che ha aiutato le forme di vita multi-cellulari a espandersi ed evolversi cosi tanto sulla Terra.

Immagine
zona di materiale più oscuro sulla superficie di Europa, probabilmente dovuto alla più recente deposizione dei acqua ghiacciata

Tuttavia, i ricercatori pensavano che non c’era alcun modo efficiente per portare materiale ricco di ossigeno fino ai profondi oceani sotto la superficie. Gli scienziati hanno pensato che il modo principale con cui i materiali in superficie potevano scendere nell’oceano sotto era quello dei impatti con asteroidi, che regolarmente bombardano il sistema solare. Tuttavia, calcoli passati hanno suggerito che anche dopo alcuni miliardi di anni, questo tipo di “inseminazione” a impatti, non averebbe mai portato ossigenato uno strato più profondo di al massimo una decina di metri, neanche lontanamente vicino all’oceano sotterraneo.

Immagine
mosaico a colori della superficie di Europa, ripreso da Galileo

Questo nuovo studio suggerisce che lo strato ricco di ossigeno potrebbe essere di gran lunga più profondo e spesso di quanto si sia mai pensato, potenzialmente comprendendo l’intera crosta di Europa. La chiave sta nel cercare altri modi per smuovere la superficie della luna, come spiega Richard Greenberg, uno scienziato planetario dell’Università di Arizona e del Lunar and Planetary Laboratory a Tucson.

L’attrazione gravitazionale che Europa subisce da Giove porta a forze di marea circa 1000 volte più forti di quelle che la luna esercita sulla Terra, muovendo e riscaldando Europa rendendola geologicamente estremamente attiva. Questo spiega perché la sua superficie appare non più vecchia di 50 milioni di anni.

Un enorme processo di riemersione su Europa sembra essere quello delle creste o dorsali, che coprono circa metà della sua superficie. Le forze di marea potrebbero far si che,ghiaccio fresco dalle profondità,probabilmente acqua dei oceani,appena ghiacciata, fuoriesca e si spinga fino alla superficie, dove verrebbe lentamente ossigenata.Man mano che le creste si sovrappongono con il passare del tempo, materiale più vecchio viene sepolto, portando questa materia ricca di ossigeno verso il baso. Dopo un miliardo di anni o due, questo processo da solo potrebbe già portare ossigeno e ossidanti lungo l’intera crosta, raggiungendo cosi facilmente l’oceano, ha spiegato Greenberg.

Immagine
particolare della superficie che mostra anche doppie dorsali

Ma ci sono anche altri meccanismi che potrebbero aiutare e favorire questo processo. Parti della superficie potrebbero parzialmente sciogliersi da sotto, portando calotte di ghiaccio a rompersi e a cadere ovunque prima di ghiacciarsi di nuovo sul posto.

Immagine

Circa il 40% della superficie della crosta di Europa sembra essere coperta da questo tipo di “terreno caotico”. Inoltre,man mano che la materia continua a venire dalle profondità e aumenta la larghezza tra le crepe, la superficie vicino si erode accartocciandosi, seppellendo cosi del ghiaccio ossigenato. Questi processi extra potrebbero spingere alcuni ossidanti in basso, ma ci vorrebbero comunque almeno due miliardi di anni perché la radiazione ossigenasse l’intera crosta.

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Quanto il ghiaccio alla base di questa crosta ossigenata si scioglie, anche con le assunzioni più conservatrici e pessimiste dopo meno di mezzo milione di anni i livelli ossidanti nei oceani raggiungerebbero la concentrazione minima di ossigeno presente nei oceani della Terra, che da noi, è già abbastanza da sostenere la vita a diversi crostacei, ha spiegato Greenberd. In soli 12 milioni di anni,la concentrazione di ossigenazione raggiungerebbe i stessi livelli di saturazione dei oceani terrestri, abbastanza da permettere anche le grandi forme di vita oceanica presente sulla Terra. Date le bassissime temperature e le altissime pressioni a cui è probabilmente sottoposto l’oceano di Europa, potrebbe in realtà accumulare anche più ossigeno di quanto non possono fare gli oceani Terrestri, prima di raggiungere il livello di saturazione.

Immagine
Particolare di Europa che mostra una zona caotica, probabilmente creata dalla fuoriuscita di materiale fresco da sotto la superficie

“Sono rimasto davvero molto sorpreso di quanto ossigeno potrebbe arrivare fino a la giù” ha dichiarato Greenberg.
Una preoccupazione riguardo a tutto questo ossigeno fu che potrebbe in realtà fare più danni che altro. La straordinaria reattività dell’ossigeno potrebbe in linea di principio rompere i processi chimici che si pensa portino alla formazione della vita. Sulla Terra, la vita ha avuto più di un miliardi di anni di storia della sua evoluzione, prima che l’ossigeno sia diventato abbastanza comune nell’atmosfera, e questo ritardo ha permesso agli organismi di avere abbastanza tempo per sviluppare meccanismi genetici e strutture fisiche che potessero permettere loro di usare l’ossigeno,invece di essere distrutti da esso.

Il ritardo tra 1 e 2 miliardi di anni prima che l’ossigeno nella crosta di Europa arrivi agli oceani è circa lo stesso tempo che è servito alla vita sulla Terra per sviluparsi prima che l’ossigeno diventasse un problema, quindi la vita potrebbe aver avuto abbastanza tempo per svilupparsi alle condizioni della luna gioviana. Assumendo che la vita su Europa respiri circa le stesse quantità di ossigeno dei pesci terrestri, allora la quantità di ossigeno che viene rifornito agli oceani dal ghiaccio proveniente dalla superficie potrebbe sostenere circa 3 milioni di tonnellate cubiche di vita, ha spiegato Greenberg.

Immagine

E forse non c’è neanche bisogno di aspettare che una sonda faccia atterrare un lander su Europa per rilevare l’ossigeno presente nella crosta. “La spettroscopia fatta con i telescopi terrestri o in orbita potrebbe rilevare le sostanze che sono mischiate al ghiaccio”. conclude Greenberg.

Le ricerche sono pubblicate nel edizione del 6 maggio della rivista Astrobiology.

http://www.astrobio.net/exclusive/3506/europa%E2%80%99s-churn-leads-to-oxygen-burn

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... di-europa/


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MessaggioInviato: 30/05/2010, 11:36 
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Blissenobiarella ha scritto:

Non esageriamo ^_^'...La lettura proposta da sognatore non ha la minima pretesa di essere un articolo scientifico. Probabilmente sognatore voleva semplicemente evidenziare che l'idea di pianeti adatti ad ospitare la vita all'interno del sistema solare è un tema caro anche al mondo dei channeler. Un crossover attraverso generi differenti insomma.


Credo che i detrattori dell'articolo volessero semplicemente dire che l'articolo non aveva nulla di scientifico, e perciò non poteva essere preso sul serio quello che diceva da un punto di vista appunto scientifico.
Penso che si eviterebbero molti litigi con sbattimento di porte e urla tipo "voi non mi capite, vi lascio alle vostre convinzioni" se ci si chiarisse subito da che punto di vista si sta trattando la questione.
Il tema del post è cosa dice attualmente la scienza degli oceani di Europa.
Se si vuole parlare anche di argomenti correlati, o posti su di un altro piano, magari di quello delle scienze "alternative" o della filosofia, o della mistica, bisogna dirlo subito.
Non voglio "sgridare" nessuno, sto solo suggerendo una possibile soluzione per evitare discussioni inutili in futuro.
Se possibile....


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MessaggioInviato: 24/06/2011, 23:39 
Qualche tempo il “New Scientist” dava spazio a una teoria, elaborata dal professore di Fisica Freeman Dyson, davvero intrigrante.

Secondo la teoria “dovremmo trovare la vita nei posti più semplici dove possa esistere, anche se le condizioni ambientali non sembrano ottimali“. In particolare ciò che andrebbe ricercato sarebbero semplici forme di vita quali piante e fiori simili a quelli presenti nelle regioni artiche della Terra. “Voglio dire“, afferma, “che la strategia di ricerca nella vita nel cosmo dovrebbe essere quella di cercare ciò che è rilevabile, e non ciò che è probabile“. “Abbiamo una tendenza tra teorici in questo campo che è quella di indovinare ciò che è probabile. In effetti la nostra ipotesi potrebbe essere sbagliata“, … “non abbiamo mai avuto l’immaginazione che ci dona la Natura“. Ad esempio queste forme di vita si potrebbero trovare su Europa, luna coperta di ghiaccio e su cui si pensa si possa essere sviluppata la vita seppur primordiale. Ad esempio su questa luna la vita potrebbe assumere le sembianze di fiori attraverso una forma parabolica che concentra la luce solare e la immette all’interno del vegetale stesso.

Secondo Dyson ”fiori su Europa potrebbero esseri rilevati attraverso un fenomeno denominato “retroriflessione”, in cui la fonte di luce viene riflessa indietro alla sua fonte“. Dyson inoltre afferma che i fiori su Europa potrebbero diffondersi nel resto del sistema solare. “Si può immaginare“, dice Dyson, “che i fiori che vivono sotto i ghiacci di Europa possano evolversi in maniera indipendente“.


Del resto le questioni aperte su Europa sono tante:

Quanto è spessa la superficie ghiacciata? C'e dell'acqua liquida al di sotto del ghiaccio?
Cosa sono le strisce che si osservano sulla superficie? Come si sono formate?
Perché la superficie è così liscia?
Europa è stato riscaldato da forze di marea così come Io? Per quanto tempo? Ci sono vulcani nascosti sotto il ghiaccio?



Sicuramente ci sono alte probabilità che Europa sia un pianeta estramemente dinamico. L' aspetto più singolare di Europa è una serie di strisce scure che attraversano l'intero globo. La più larga è di circa 20 km all'interno della quale toviamo zone di materiale più chiaro. L'ultima teoria ritiene che queste strutture siano originate da eruzioni vulcaniche o geiser. Ma sotto il ghiaccio potrebbero trovarsi sorprese ancora maggiori che le prossime missioni spaziali hanno il compito di scovare.

Le missioni in programma.



Europa e Stati Uniti proprio capendo le potenzialita dei satelliti di Giove, hanno decisa già a inizio 2011 di dare il via a un progetto comune.Lobiettivo che si preparano a condividere la Nasa e l'Agenzia Spaziale Europea (Esa), sulla spinta di una grande pressione della comunita' scientifica internazionale è riassunta nell'Europa Jupiter System, una missione che potrebbe essere ufficializzata nei prossimi mesi e che rappresenta la sintesi di due progetti sviluppati in modo indipendente da Esa e Nasa.

L'obiettivo comune e' ''cercare mondi abitabili attorno a un gigante gassoso''.

La missione dovrebbe basarsi su due veicoli da mandare in orbita attorno ad altrettante lune di Giove: uno della Nasa chiamato Jupiter Europa Orbiter destinato ad osservare Europa, sotto la cui superficie ghiacciata si nasconde un oceano liquido e salato; il veicolo dell'Esa, Jupiter Ganymede Orbiter, dovra' invece osservare Ganimede, la piu' grande luna del Sistema Solare. Anche qui, come su Europa, sotto la superficie ghiacciata si trova un oceano. Per il ricercatore che sta curando la fase pre-progettuale della missione, Bob Pappalardo, del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa, ''Europa Jupiter System Mission segnera' un salto in avanti nella conoscenza delle lune di Giove e sulla loro potenzialita' di ospitare la vita''. Per i ricercatori entrambe le lune sono ''mondi speciali, la cui conoscenza potrebbe portare ad una conoscenza piu' vasta del sistema gioviano e della possibilita' che possano esistere forme di via nel nostro Sistema Solare o al di la' di esso''.

Nella prossima puntata appuntamento con Titano il più grande satellite naturale del pianeta Saturno e altro candidato a poter ospitare la vita.

http://www.ufoonline.it/2011/05/14/euro ... e-la-vita/


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2di7 ha scritto:

Ossigeno nei oceani di Europa

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Europa, la luna di Giove, è uno dei posti più importanti per gli astrobiologi e scienziati di tutto il mondo, ed attualmente è anche il mondo più probabile dove trovare vita nel Sistema Solare oltre alla Terra. Gli scienziati sanno che su Europa esiste un enorme oceano di acqua salata, e a lungo si sono chiesti se questo fosse in grado di ospitare forme di vita. Adesso da un gruppo di scienziati arriva una teoria secondo cui Europa ha abbastanza ossigeno a disposizione da permettere l’esistenza di oceani pienissimi di forme di vita.

Insomma secondo questa nuova ricerca, c’è abbastanza ossigeno nelle acque di Europa da permettere la sopravvivenza di milioni di tonnellate di pesce! Ovviamente nessuno sta dicendo che ci sono pesci su Europa, ma questa scoperta aumenta di certo le probabilità di trovare forme di vita a noi famigliari, basate sulla stessa chimica organica che osserviamo sulla Terra.

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Europa è la sesta luna di Giove, la più piccola dei quattro satelliti galileani. Fu scoperta proprio da Galileo nel 1610, e prende il suo nome da una mitologica nobildonna fenicia che fu corteggiata da Zeus(Giove)e divenne la regina di Creta.
All’incirca è delle stesse dimensioni della Luna, ed è composta principalmente di roccia(silicati) con un nucleo di ferro. La sua superficie è composta da ghiaccio ed è la più liscia dell’intero Sistema Solare,ed è caratterizzata da enormi striature e crepe.La mancanza di crateri porta a pensare ad una superficie molto giovane,il che a sua volta è giustificato dalla possibile esistenza di un oceano sotto la crosta, che muove le placche tettoniche superficiali causando le crepe.

L’oceano sotto la superficie di Europa,spesso circa 160 km, sarebbe mantenuto dalla forza di marea che Giove esercita sul suo nucleo,riscaldandolo. Un po come succede anche per Encelado e Saturno,causando quei pennacchi al polo sud, o nel caso di Io, che è il corpo vulcanicamente più attivo del sistema solare.
Per quello che sappiamo noi, qui sulla Terra, dove c’è acqua c’è vita, quindi ormai da molti anni,gli scienziati stanno speculando se Europa possa essere piena di forme di vita extraterrestri.

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modello della struttura interiore di Europa, incluso l'oceano sotterraneo, profondo 100 km. 10 volte più di qualsiasi oceano terrestre, e conterebbe più del doppio di tutta l'acqua esistente sulla Terra,fiumi e laghi inclusi

Man mano che imparavamo di più riguardo agli effetti di Giove sulle sue lune, la possibilità di vita su Europa diventava sempre più probabile. Alcune ricerche mostrano come la luna abbia abbastanza ossigeno da mantenere gli stessi tipi di vita che si sono sviluppati sulla terra. Il ghiaccio sulla superficie,come tutta l’acqua, è fatto da idrogeno e ossigeno, e il costante flusso di radiazioni che arrivano da Giove reagisce con questo ghiaccio liberando ossigeno e altri ossidanti come il perossido di idrogeno. La reattività dell’ossigeno è un elemento chiave per generare l’energia che ha aiutato le forme di vita multi-cellulari a espandersi ed evolversi cosi tanto sulla Terra.

Immagine
zona di materiale più oscuro sulla superficie di Europa, probabilmente dovuto alla più recente deposizione dei acqua ghiacciata

Tuttavia, i ricercatori pensavano che non c’era alcun modo efficiente per portare materiale ricco di ossigeno fino ai profondi oceani sotto la superficie. Gli scienziati hanno pensato che il modo principale con cui i materiali in superficie potevano scendere nell’oceano sotto era quello dei impatti con asteroidi, che regolarmente bombardano il sistema solare. Tuttavia, calcoli passati hanno suggerito che anche dopo alcuni miliardi di anni, questo tipo di “inseminazione” a impatti, non averebbe mai portato ossigenato uno strato più profondo di al massimo una decina di metri, neanche lontanamente vicino all’oceano sotterraneo.

Immagine
mosaico a colori della superficie di Europa, ripreso da Galileo

Questo nuovo studio suggerisce che lo strato ricco di ossigeno potrebbe essere di gran lunga più profondo e spesso di quanto si sia mai pensato, potenzialmente comprendendo l’intera crosta di Europa. La chiave sta nel cercare altri modi per smuovere la superficie della luna, come spiega Richard Greenberg, uno scienziato planetario dell’Università di Arizona e del Lunar and Planetary Laboratory a Tucson.

L’attrazione gravitazionale che Europa subisce da Giove porta a forze di marea circa 1000 volte più forti di quelle che la luna esercita sulla Terra, muovendo e riscaldando Europa rendendola geologicamente estremamente attiva. Questo spiega perché la sua superficie appare non più vecchia di 50 milioni di anni.

Un enorme processo di riemersione su Europa sembra essere quello delle creste o dorsali, che coprono circa metà della sua superficie. Le forze di marea potrebbero far si che,ghiaccio fresco dalle profondità,probabilmente acqua dei oceani,appena ghiacciata, fuoriesca e si spinga fino alla superficie, dove verrebbe lentamente ossigenata.Man mano che le creste si sovrappongono con il passare del tempo, materiale più vecchio viene sepolto, portando questa materia ricca di ossigeno verso il baso. Dopo un miliardo di anni o due, questo processo da solo potrebbe già portare ossigeno e ossidanti lungo l’intera crosta, raggiungendo cosi facilmente l’oceano, ha spiegato Greenberg.

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particolare della superficie che mostra anche doppie dorsali

Ma ci sono anche altri meccanismi che potrebbero aiutare e favorire questo processo. Parti della superficie potrebbero parzialmente sciogliersi da sotto, portando calotte di ghiaccio a rompersi e a cadere ovunque prima di ghiacciarsi di nuovo sul posto.

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Circa il 40% della superficie della crosta di Europa sembra essere coperta da questo tipo di “terreno caotico”. Inoltre,man mano che la materia continua a venire dalle profondità e aumenta la larghezza tra le crepe, la superficie vicino si erode accartocciandosi, seppellendo cosi del ghiaccio ossigenato. Questi processi extra potrebbero spingere alcuni ossidanti in basso, ma ci vorrebbero comunque almeno due miliardi di anni perché la radiazione ossigenasse l’intera crosta.

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Quanto il ghiaccio alla base di questa crosta ossigenata si scioglie, anche con le assunzioni più conservatrici e pessimiste dopo meno di mezzo milione di anni i livelli ossidanti nei oceani raggiungerebbero la concentrazione minima di ossigeno presente nei oceani della Terra, che da noi, è già abbastanza da sostenere la vita a diversi crostacei, ha spiegato Greenberd. In soli 12 milioni di anni,la concentrazione di ossigenazione raggiungerebbe i stessi livelli di saturazione dei oceani terrestri, abbastanza da permettere anche le grandi forme di vita oceanica presente sulla Terra. Date le bassissime temperature e le altissime pressioni a cui è probabilmente sottoposto l’oceano di Europa, potrebbe in realtà accumulare anche più ossigeno di quanto non possono fare gli oceani Terrestri, prima di raggiungere il livello di saturazione.

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Particolare di Europa che mostra una zona caotica, probabilmente creata dalla fuoriuscita di materiale fresco da sotto la superficie

“Sono rimasto davvero molto sorpreso di quanto ossigeno potrebbe arrivare fino a la giù” ha dichiarato Greenberg.
Una preoccupazione riguardo a tutto questo ossigeno fu che potrebbe in realtà fare più danni che altro. La straordinaria reattività dell’ossigeno potrebbe in linea di principio rompere i processi chimici che si pensa portino alla formazione della vita. Sulla Terra, la vita ha avuto più di un miliardi di anni di storia della sua evoluzione, prima che l’ossigeno sia diventato abbastanza comune nell’atmosfera, e questo ritardo ha permesso agli organismi di avere abbastanza tempo per sviluppare meccanismi genetici e strutture fisiche che potessero permettere loro di usare l’ossigeno,invece di essere distrutti da esso.

Il ritardo tra 1 e 2 miliardi di anni prima che l’ossigeno nella crosta di Europa arrivi agli oceani è circa lo stesso tempo che è servito alla vita sulla Terra per sviluparsi prima che l’ossigeno diventasse un problema, quindi la vita potrebbe aver avuto abbastanza tempo per svilupparsi alle condizioni della luna gioviana. Assumendo che la vita su Europa respiri circa le stesse quantità di ossigeno dei pesci terrestri, allora la quantità di ossigeno che viene rifornito agli oceani dal ghiaccio proveniente dalla superficie potrebbe sostenere circa 3 milioni di tonnellate cubiche di vita, ha spiegato Greenberg.

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E forse non c’è neanche bisogno di aspettare che una sonda faccia atterrare un lander su Europa per rilevare l’ossigeno presente nella crosta. “La spettroscopia fatta con i telescopi terrestri o in orbita potrebbe rilevare le sostanze che sono mischiate al ghiaccio”. conclude Greenberg.

Le ricerche sono pubblicate nel edizione del 6 maggio della rivista Astrobiology.

http://www.astrobio.net/exclusive/3506/europa%E2%80%99s-churn-leads-to-oxygen-burn

Fonte: http://link2universe.wordpress.com/2010 ... di-europa/


E' molto interessante, ma mi chiedo come possa una sonda, con le attuali tecnologie, perforare decine di chilometri di ghiaccio... Anche sulla Terra è molto difficile fare perforazioni di qualche km, lì ci sarebbe il problema del gelo costante, non è uno scherzo, mentre la sonda "scava" con il proprio calore, la parte superiore potrebbe anche richiudersi per dire... La vedo dura aprire un varco in questo modo, e se si provasse con un laser da un orbiter un po' come si vede nel film alien vs predator? Non se che potenza debba avere, ma almeno ciò garantirebbe che il tunnel resti aperto mano a mano che viene scavato. Poi potrebbe atterrare un lander in grado di immergersi e andare giù. Tra l'altro i problemi di contatto radio sarebbero semplicemente spaventosi, la magnetosfera di Giove già è un problema, ma poi una volta giù dovrebbe fare tutto da solo perché nessun segnale potrebbe passare la calotta, a meno di non far scendere 50 km di cavo collegato alla sonda. Qui però sorge un problema, il cavo occuperebbe uno spazio immenso, e se poi non è sufficiente e i calcoli sono sbagliati? Non è una soluzione praticabile, la sonda dovrà agire per forza da sola una volta giù... E non sarà facile, potrebbe perdersi facilmente, e noi dobbiamo assolutamente recuperarla per avere i dati registrati.

Domanda su Europa: quelle striature quanto saranno profonde e larghe e da cosa potrebbero essere causate? Sembrano abbastanza superficiali anche se sicuramente saranno profonde centinaia di metri..



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considerando ke le acque dell'oceano di europa dovrebbero essere pure salate,con tutte le conseguenze del caso......[;)]


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non sono sicuro che aumenterebbe le possibilità di vita, forse sì, ma anche in acque dolci ci sarebbero... l'unica cosa ovvia che vedo invece è che la sonda sarebbe sottoposta ad ulteriori stress là sotto [:(]



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questo e' ilpensiero d un esperto in materia:



Robert Pappalardo, un ricercatore in ruolo (assistant professor) del Dipartimento di Astrofisica e di Scienze planetarie dell'Università del Colorado, ha detto:


"« We’ve spent quite a bit of time and effort trying to understand if Mars was once a habitable environment. Europa today, probably, is a habitable environment. We need to confirm this ... but Europa, potentially, has all the ingredients for life ... and not just four billion years ago ... but today. » (IT)
« Abbiamo impiegato molto tempo e sforzi per cercare di capire se Marte avesse avuto in passato un ambiente abitabile. Europa oggi, probabilmente, è un ambiente abitabile. Dobbiamo confermarlo.. ma Europa, potenzialmente, ha tutti gli ingredienti per la vita... e non solo 4 miliardi di anni fa... ma oggi. "

speriamo ke da un pure fatto teorico possa assurgere ad una certezza [;)]


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