Seconto dal Brooks A. Angew:
Il dottor Brooks A. Agnew è uno scienziato con più di 17 anni di ricerca e di studio sulla tomografia della terra. Ingegnere della Airforce, i suoi brevetti industriali hanno rivoluzionato alcune applicazioni come quelle sui polimeri, sui processi fotografici digitali e di manufacturing ad alta velocità, creando più di 5 mila nuovi posti di lavoro. Ha un dottorato in Chimica e uno in Fisica e, come esperto commerciale, ha prodotto numerose brevetti e relazioni tecniche. Insegna matematica al Gaston College nel North Carolina e recentemente ha collaborato alla scrittura dei due volumi best-seller: - The Ark of Millions of Years.
Agnew sta prendendo parte al programma scientifico giapponese "Galileo" e sarà il capo della spedizione "North-Pole-Inner-Earth-Expedition" al Polo Nord, organizzata dalla Phoenix Science Foundation (Voyage to Our Hollow Earth Expedition), che dovrebbe partire l'anno prossimo. Brooks Agnew risiede nel Kentucky ed è il conduttore del programma radiofonico "X-Squared Radio" (X al quadrato) trasmesso in diretta ogni domenica pomeriggio.
In radio viene pubblicizzato il suo viaggio al polo nord e, per ragranellare altri fondi (la spedizione costerà circa 2 milioni di dollari), viene venduto un DVD di introduzione alla missione ed altri gadgets.
Lo scopo della spedizione sarà quello di stabilire se la terra ha o meno un "vuoto" al suo interno. Si andrà alla ricerca di qualsisi segnale, specie animale e dato scientifico utile e lo si filmerà. Secondo Agnew, i dati scientifici correnti non sostengono il modello tettonico della piastra, che teorizza il galleggiamento della crosta terrestre in cima ad uno stagno di magma intorno ad un nucleo solido.
Per tale missione Agnew utilizzerà una nave rompighiacci atomica russa, con strumenti particolari, adatti a misurare 'una depressione' nell'oceano e nei cambiamenti nelle proprietà dell'acqua di mare che potrebbero indicare l'apertura, ovvero l'ingresso per il centro della terra che sostenga la tesi della Terra cava. Si suppone che l'apertura possa variare dalle 80 alle 500 miglia e potrebbe essere mascherata e coperta. Agnew pensa che tale apertura conduca ad almeno 8 corsie principali e che vi siano poi ll'interno altre 200 piste secondarie. I recenti cambiamenti climatici che stanno portando allo scioglimenbto delle calotte ghiacciate faciliterà il viaggio verso zone fin'ora inesplorate.
L’idea di un vuoto (hollow in inglese) all’interno del nostro pianeta risale a tempi antichissimi, in cui sono nate per esempio la concezione dell’Ade dei Greci o dell’Inferno per la cristianità. Numerosi studiosi, anche di fama mondiale, hanno poi sostenuto che per accedere a questa dimensione ci sarebbero due aperture posizionate in corrispondenza dei Poli.
Il pioniere della “teoria della Terra Cava” fu l'astronomo e matematico inglese, Edmond Halley (1656-1749, quello della omonima cometa). Egli fu anche il primo a trasmettere l'idea che le aurore boreali polari fossero il riflesso di un “Sole interiore” che illuminerebbe il mondo sotterraneo e visto che il fenomeno non aveva nessun effetto sull'ago della bussola, si dedusse che non avesse niente di elettrico né di magnetico.
I suoi lavori furono pubblicati nel “The Philosophical Transactions of the Royal Society of London” e fecero scalpore.
Un altro precursore fu John Cleves Symmes, anziano capitano di fanteria della guerra del 1812 contro la Gran Bretagna, in omaggio al quale fu eretto a Hamilton un monumento di pietra rappresentante una sfera forata in due punti simmetrici. Il 10 aprile 1818, egli inviò al Congresso americano, a dei direttori di università e a degli studiosi, questa lettera:
“Al mondo intero; io dichiaro che la Terra è cava e abitabile internamente...”
Secondo lui la Terra era formata da molteplici sfere concentriche. Ai due poli, c'erano delle enormi aperture dove si riversavano atmosfera, terre e mari. Symnes allegò alla sua lettera un certificato medico che confermava il pieno possesso delle sue facoltà mentali.
La tesi della Terra Cava fu ripresa dallo scrittore americano William Reed in un libro ormai “cult” che si fondava su testimonianze di esploratori polari e intitolato “Fantasma dei poli”. La teoria di Reed fu ripresa nel 1920 da un altro americano, Marshall B. Gardner, che dopo vent'anni di studi e senza avere avuto sentore dell'opera del suo predecessore, publicò “A journey to the Earth's interior : Have the poles really been discovered ?” (Un viaggio all'interno della Terra: i poli sono stati veramente scoperti ?).
Con la tesi della Terra cava si cercava di dare spiegazione anche a diversi fatti inspiegabili come la presenza di grandi quantità di acqua dolce e degli enormi Icebergs presenti al polo nord.
L'apprezzato giornale canadese “Weekly Wold News” il 14 febbraio 1995 pubblicò un articolo che in sostanza diceva:
“Cap Canaveral, Florida - La NASA riceve dei segnali radio che vengono dall'interno della Terra. Gli esperti pensano che questi segnali siano emessi da una forma di vita intelligente e molto sviluppata anche se non si è riusciti a stabilire con esattezza la provenienza!”
L'americano Steve Currey, uno dei principali esploratori di fiumi nel mondo, cha ha fatto da guida a decine di migliaia di persone tra cui senatori, capi di Stato, celebrità e investigatori, nel 2005, ebbe l'idea di organizzare una spedizione scientifica nell'Artico (partenza a giugno 2007), destinata a risolvere una volta per tutte l'enigma della Terra Cava. I partecipanti dovevano essere 100 con una quota di partecipazione pro-capite di 20.000$. Ma la prematura scomparsa di Steve ha portato all'annullamento della spedizione ed Agnew si è proposto come successore e la "missione" spostata al 2008.
Alla spedizione prenderanno parte (i 100), tra l'altro, esploratori, ufologi e appassionati di scienze e di mitologia.
fonte:
http://antveral.spaces.live.com/blog/cn ... !711.entryE ancora:
http://www.menphis75.com/mondo_sotterraneo.htmposto solo il link perchè abbastanza lungo ma di notevole interesse.
Cita:
Mi dici una ragione valida per prenderla in considerazione che non sia una variante dotta del "non possiamo vedere quindi possiamo immaginarci quello che vogliamo". Ammetto che sia una teoria affascinante, ma alla luce delle conoscenze odierne è anche palesemente stupida.
Vorrei ricordare che spesso e volentieri le + grandi scoperte della storia sono avvenute semplicemente per "caso", in barba ai dettami della scienza e alle conoscenze empiriche del tempo.
Immaginare, in fondo, vuol dire stimolare la mente a creare possibili ipotesi alternative a quelle dogmatiche e fondamentalmente statiche della scienza odierna.
![Felice [:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif)
Ps: consiglio la visione del film Viaggio al centro della terra, tratto dall'omonimo libro di Verne, un capolavoro d'altri tempi.
![Imbarazzato [:I]](./images/smilies/UF/icon_smile_blush.gif)