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Fonte: http://www.salviamoci2012.it/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=8&Itemid=103
Sempre più segnali di un’attività solare in calo per i prossimi anni con gravi ripercussioni sul clima
Sono almeno due anni che il nostro portale cerca di segnalare al pubblico che il Sole sta attraversando una condizione anomala rispetto i decenni precedenti, anche se talora nei mesi passati abbiamo raccolto opinioni piuttosto discordanti verso questa notizia. Ma, nello spirito di questo sito, intendiamo fornire ai lettori tutti gli strumenti e le informazioni necessarie che non sono di dominio pubblico per comprendere gli squilibri climatici ai quali tutti siamo spettatori in questo momento.
Come avevamo previsto, anche il mondo scientifico ufficiale, mettendo da parte la consueta prudenza, sta cominciando a sussurrare tra i denti, di fronte all’evidenza dei fatti, che qualcosa non sta andando bene nel Sole attualmente.
Il Sole brilla davanti a noi giornalmente e, se non coperto da nuvole, è facile da esplorare per chiunque anche con un telescopio molto economico munito di filtro solare. Ed ormai la scarsità delle macchie solari è un fatto incontestabile per chiunque segua il nostro astro con attenzione, anche se abbiamo assistito ad un timido massimo solare vissuto all’inizio di quest’anno a febbraio (2011) e durato pochi mesi.
Ebbene sì, lo scarso numero delle macchie solari o la loro assenza sono di nuovo una realtà.
Ma questo non ci riempie di soddisfazione. Le conseguenze di un nuovo calo dell’attività solare avrà sicuramente un effetto negativo sull’andamento climatico di tutto il nostro pianeta. E, quindi, aver avuto ragione dà lo stesso tipo di soddisfazione di quella percepita da Cassandra, che per lungo tempo aveva paventato il pericolo della distruzione di Troia, quando assistè al nefasto ingresso dei soldati greci nella sua città.
Ma veniamo ai fatti.
Ancora nel 2008 gli astronomi slovacchi V.Rusin, M.Minarovjech e M.Saniga, grazie alla tecnica della valutazione dell’emissione verde della corona solare, avevano fatto una previsione molto precisa (http://www.salviamoci2012.it/index.php?option=com_content&view=article&id=87:previsione-del-ciclo-24-basata-sullemissione-verde-della-corona&catid=12&Itemid=102) sull’attuale ciclo solare in decisa contrapposizione rispetto a quella del grande fisico solare Hathaway ed in definitiva dalla NASA.
In esso si prevedeva, in base ai loro studi, un probabile massimo solare in due tempi, uno tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 (emisfero settentrionale), cosa poi che si è realizzata, ed uno alla fine del 2012 (emisfero meridionale).
Hathaway dopo un’ottimistica previsione di un ciclo solare potente con le stesse caratteristiche dei precedenti ha dovuto via via correggere il tiro fino ad affermare che il massimo solare di questo ciclo 24 si situerà, invece, intorno alla metà del 2013 con una potenza molto inferiore rispetto ai precedenti cicli.
L’ultima previsione Hathaway/NASA (luglio 2011) sul ciclo solare 24 ed il suo possibile massimo nel 2013
Gli autori slovacchi avevano, al contrario, già azzeccato le loro previsioni sin dal 2003 con la loro pubblicazione sul determinarsi dell’inizio del minimo solare preludio del ciclo 24 (Rybansky et al. - 2003) verificatosi effettivamente intorno alla metà del 2007, come da loro preannunciato.
Quindi gli scienziati slovacchi appaiono attualmente i più credibili nelle loro previsioni. Se anche la loro previsione del secondo massimo solare nel 2012 si rivelerà esatta dimostreranno che anche con mezzi modesti si possono ottenere ottimi risultati usando intelligenza ed intuito e non solo la logica e la statistica.
Purtroppo però, anche se puntuale, il massimo solare svoltosi nei primi mesi del corrente anno sull’emisfero settentrionale è apparso molto debole e, viste le premesse, nulla ci può far pensare che il secondo tempo del massimo solare, quello che avverrà nel 2012, sarà migliore
Anche Hathaway ora però tende ad essere più prudente, suggerendo di attendere fino al 2012 per verificare la realtà di questo ciclo 24 che continua a dimostrarsi decisamente debole ed atipico rispetto i precedenti.
Ma cosa sta accadendo ancora nel mondo della fisica solare? Possiamo ricavare notizie interessanti da un articolo di Denise Chow su Space.com (testo originale qui http://www.space.com/11960-fading-sunspots-slower-solar-activity-solar-cycle.html) che relaziona sulla consueta riunione annuale nella sezione di fisica solare dell’Associazione Astronomica Americana (American Astronomical Society) avvenuta il 14 giugno presso l’Università Statale del Nuovo Messico a Las Crucis (USA), dove sono state tenute delle nuove ed interessantissime relazioni.
In particolare Frank Hill, direttore associato al National Solar Observatory's Solar Synoptic Network ha sostenuto che l’attuale ciclo solare 24 potrebbe entrare in una pausa prolungata.
Gli studi presentati al congresso hanno dimostrato la carenza della corrente meridiana all’interno del Sole, il dissolvimento delle macchie solari sulla superficie visibile del Sole, e degli anomali mutamenti nella caratteristiche della corona solare, soprattutto vicino ai poli.
Il fatto che il Sole, osservato da tre diversi punti di vista e da tre diversi gruppi di scienziati, presenti lo stesso anomalo comportamento appare decisamente inaspettato, ma conferma una tendenza che, secondo quanto sostenuto anche da Hill, potrebbe portare il Sole rapidamente ad una fase di minimo profondo, quasi comatoso.
Hill è l'autore di uno di questi studi ed in particolare ha utilizzato i dati del Global Oscillation Network Group per valutare le caratteristiche della situazione esistente all’interno del Sole. Questo gruppo di ricerca comprende sei stazioni di osservazione in tutto il mondo. Questi astrofisici studiano il flusso della corrente a getto che si muove in direzione da est verso ovest e che è posta all'interno del Sole, più conosciuta con il nome di oscillazione torsionale. La latitudine di questa corrente a getto corrisponde alla nuova formazione delle macchie solari in ogni ciclo e grazie all’osservazione di questo fenomeno fu anche predetto l'inizio ritardato dell’attuale ciclo 24.
Frank Hill ci fornisce ragguagli inquietanti perché per ora non si osservano cambiamenti del flusso zonale che preludano al ciclo 25 (il prossimo ciclo). Il flusso per il ciclo 25 avrebbe dovuto apparire nel 2008 o nel 2009. Secondo lui il prossimo ciclo sarà molto ritardato, con un minimo molto più lungo di quello appena passato.
Hill ha anche stimato che l'inizio del ciclo 25 potrebbe essere ritardato fino al 2021 o addirittura nel 2022 e sarà un ciclo molto molto debole.
E come non si può non citare lo studio aggiornato di Matt Penn e William Livingston del McMath-Pierce telescopio a Kitt Peak in Arizona, dei quali abbiamo spesso parlato su questo sito e che si possono considerare i primi scienziati che hanno lanciato l’allarme?
Ormai essi dispongono di un’osservazione delle macchie solari lunga 13 anni e che ha confermato che l'intensità media dei campi magnetici è diminuita significativamente già durante il ciclo 23 ed ora anche nel ciclo 24. Di conseguenza, le temperature delle macchie solari sono aumentate causando la loro scomparsa. Ricordiamo che il colore scuro delle macchie rispetto il resto della superficie solare è dovuto alla temperatura più bassa rispetto il resto della cromosfera.
Maggiori ragguagli sulle loro pubblicazioni precedenti li potete trovare qui (http://www.salviamoci2012.it/index.php?option=com_content&view=article&id=83:livingston-penn-e-lo-stregatto-solare&catid=12&Itemid=102) e qui (http://www.salviamoci2012.it/index.php?option=com_content&view=article&id=82:il-sole-e-il-minimo-di-maunder-dalton-ed-eddy&catid=12&Itemid=102).
Se la tendenza continua, la forza del campo magnetico del Sole scenderà sotto una certa soglia limite e le macchie solari scompariranno in gran parte, perché il campo magnetico non sarà abbastanza forte per superare le forze convettive presenti sulla superficie solare.
In un altro studio, Richard Altrock, direttore del programma di ricerca dell'Air Force statunitense sull’osservazione della corona solare presso il complesso NSO in New Mexico, ha potuto testimoniare che anche lui ha osservato un rallentamento dell'attività magnetica abituale nella corona solare e della "rincorsa verso i poli".
Bisogna capire che quei meravigliosi e delicati lineamenti della corona solare sono in realtà potenti e robuste strutture magnetiche radicate all'interno del Sole ed i loro cambiamenti riflettono profondi cambiamenti all'interno del Sole.
Una tra le ultime macchie solari importanti sulla superficie del Sole ripresa il 23 aprile 2011alle ore 09.21 UT (foto Luca Tesoro – Osservatorio Solare di Mercogliano)
Altrock ha passato al setaccio circa 40 anni di osservazioni al telescopio da 40 cm dedicato alla corona solare presso il NSO.
La nuova attività solare emerge solitamente all'inizio di ogni ciclo solare tipicamente ad una latitudine di circa 70 gradi, poi si sposta verso l'equatore. Il nuovo campo magnetico spinge contemporaneamente i residui del ciclo passato il più lontano possibile dagli 85 gradi verso i poli.
Il ciclo attuale, tuttavia, sta mostrando un comportamento diverso.
Il ciclo 24 è iniziato tardi e lentamente e non è sufficientemente forte da creare la cosiddetta “rincorsa verso i poli”, con l'indicazione della possibilità di un massimo solare molto debole nel 2013, se non del tutto assente. Altrock ha detto, inoltre,. "Se non si riesce a completare la corsa ai poli, questo porrà un problema enorme per i fisici solari teorici, in quanto significherebbe che il campo magnetico del ciclo 23 non scomparirà totalmente dalle regioni polari. ... Nessuno può sapere cosa farà il Sole farà in quel caso” .
Quindi se i modelli si rivelano corretti e le tendenze perseverano in questa direzione, le implicazioni potrebbero essere di vasta portata.
"Se abbiamo ragione, questo potrebbe essere l'ultimo massimo solare, che vedremo per qualche decennio", ha detto Hill. "E ciò non potrà non influenzare tutto quello che va dall'esplorazione spaziale al clima terrestre”.
Animazione dell’attività presente sulla superficie solare dall’aprile al giugno 2011, momento finale del massimo solare registrato all’inizio di quest’anno (fonte NASA – satellite SOHO)
Ed allora, se mi permettete di concludere al termine di questa piccola disamina, ritorniamo al problema della Piccola Era Glaciale ormai incipiente, che paventiamo da almeno due anni su questo sito, e che è il prodotto dell’attuale scarsa attività solare. Potrebbe arrivare prima di quanto possiamo pensare. Prepariamoci.
Pablito – 15 luglio 2011
Bibliografia
Minarovjech, M., Rybansky, M. and Rusin, V.: 1998, Sol. Phys. 177, 357
Minarovjech, M., Rusin, V. and Saniga, M.: 2007, Sol. Phys. 241, 263
Minarovjech, M.: 2008, Contrib. Astron. Obs. Skalnat_e Pleso 38, 5
Minarovjech, M., Rybansky, M. and Rusin, V.: 2003, in Solar Variability as an Input to the Earths Environment, ed.: A. Wilson, ESA SP-535, Noordwijk, 133
V. Rusin, M. Minarovjech and M. Saniga, “Solar cycle 24 minimum/maximum prediction based on the green corona 530.3 nm data”, Contrib. Astron. Obs. Skalnat_e Pleso 39, 71 { 77, (2009)
Rybansky, M., Minarovjech, M. and Rusin, V.: 2003, Sol. Phys. 217, 109
Rybansky, M., Rusin, V., Minarovjech, M., Klocok, L., and Cliver, E.W.: 2005, J.Geophys. Res. 110/A08106, 1
Fonte della relazione al Congresso dell’American Astronomical Society: articolo “Sun’s Fading Spots Signal Big Drop in Solar Activity” di Denise Chow per SPACE.com: http://www.space.com/11960-fading-sunspots-slower-solar-activity-solar-cycle.html
04/12/2011, 20:19
04/12/2011, 22:22
Raziel ha scritto:
considerando i danni che abbiamo fatto all'atmosfera con tutti gli idrocarburi bruciati e il metano disperso direi che non tutto il male viene per nuocere se il sole ci risparmia un po' di energia radiante in questo periodo storico...
05/12/2011, 03:09
05/12/2011, 09:56
05/12/2011, 11:01
bleffort ha scritto:Raziel ha scritto:
considerando i danni che abbiamo fatto all'atmosfera con tutti gli idrocarburi bruciati e il metano disperso direi che non tutto il male viene per nuocere se il sole ci risparmia un po' di energia radiante in questo periodo storico...
Contribuisci a non irradiare energia usando poco il cellulare in quanto ogni telefonino irradia circa 500 mW moltiplicato per circa 4 miliardi di telefonini,fanno 2 miliardi di watt immessi nell'atmosfera Terrestre!!.
05/12/2011, 11:03
05/12/2011, 11:52
ksxmorgan ha scritto:
Sinceramente non capisco il "senso catastrofista" della notizia.
Il titolo sembra indicare un futuro glaciale ma se si legge la notizia mi sembra più che chiaro che il periodo di "calma" solare è una fortuna per il nostro clima, visto e considerato che già l'effetto serra contribuisce a un innalzamento delle temperature, se il sole se ne sta per un po' tranquillo è tutto di guadagnato.
07/12/2011, 00:58
07/12/2011, 10:27