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Alla ricerca di "anomalie" sui vari corpi celesti del nostro sistema solare. Strutture artificiali o naturali?
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Pioggia su Saturno

26/07/2011, 15:13

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=157557&sez=HOME_SCIENZA

fonte ilmessaggero.it

Su Saturno piove da una delle sue lune:
potenti getti d'acqua da Encelado


ROMA - Herschel, l'osservatorio spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha catturato le spettacolari immagini di enormi getti d'acqua riversati su Saturno da Encelado, una delle sue lune, permettendo così di risolvere il mistero della presenza di acqua nell'atmosfera del pianeta.

La presenza di acqua negli strati alti dell'atmosfera di Saturno, il secondo più grande pianeta del sistema solare, era noto da molti anni, ma non si capiva quale potesse esserne la fonte. Le nuove osservazioni hanno permesso di verificare la presenza di un grande anello di vapore d'acqua che circonda Saturno, continuamente alimentato da un getto proveniente da Encelado, che ne espelle infatti circa 250 chilogrammi al secondo attraverso numerosi getti dalla regione del Polo Sud. L'osservazione è stata permessa dagli strumenti di Herschel sensibili ai raggi infrarossi, così potenti da riuscire finalmente a spiegare il fenomeno.

Nonostante si tratti di volumi di acqua molto elevati, l'esistenza (pur ipotizzata in precedenza) di questi getti è rimasta a lungo celata alle osservazioni perché il vapore d'acqua risulta trasparente alla luce visibile. Fu proprio William Herschel, l'astronomo al quale è dedicato il telescopio, a identificare per primo oltre due secoli fa buona parte delle lune di Saturno, tra cui Encelado. Quest'ultima è studiata dai ricercatori perchè la sua superficie è coperta in gran parte da una grande quantità di acqua ghiacciata; Encelado è inoltre geologicamente attivo; condizioni, queste, che lo pongono tra i più quotati candidati del Sistema Solare ad ospitare forme di vita.

27/07/2011, 09:10

Una notizia a dir poco fantastica.
Una luna che riversa vapor acqueo sul pianeta.
Meraviglioso.

27/07/2011, 10:29

certo

si sta scoprendo che non solo nel nostro sistema solare,ma in molte aree dell'universo,l'acqua è presente in misura notevole.

Dopo la scoperta di una quantità enorme di acqua sotto forma di vapore acqueo attorno ad un quasar che si trova vicino a un buco nero,
l'oceano di Europa,il ghiaccio sulla luna,questa della cascata d'acqua su Titano è davvero una gran bella scoperta.

Probabilmente l'acqua è presente nel cosmo in tempi piû precoci di quanto si pensava e questo potrebbe spiegare l' enorme quantitâ di acqua
presente anche sul nostro pianeta.

Una gran bella notizia,dunque! [:D]

27/07/2011, 10:48

Ah era gia aperta una discussione [:)] .. copio anche di qua e chiudo di la....
La notizia è molto interessante :)

Riporto la fonte ufficiale INAF
Messaggio di GIANLUCA1989

IL VAPOR D’ACQUA FLUISCE DALLA LUNA AL PIANETA
Saturno si abbevera alla fonte di Encelado
La presenza di acqua nella parte alta dell’atmosfera di Saturno è un enigma sul quale gli astronomi si interrogano da 14 anni. Lo ha appena risolto il telescopio spaziale Herschel: il vapore acqueo proviene da Encelado. Unico caso di luna che influenza direttamente la chimica del proprio pianeta.

Immagine

In questa immagine, ripresa dal satellite Cassini (ESA/NASA/ASI), si vedono almeno quattro pennacchi d'acqua levarsi dall'emisfero sud di Encelado (crediti: NASA/JPL/Space Science Institute)


Se nel Sistema solare c’è una coppia che proprio non ha problemi di comunicazione, è quella formata da Saturno e dalla sua luna Encelado. Già qualche mese fa, qui su Media INAF, avevamo riferito dell’elettrizzante rapporto che li lega. Ma le ultime osservazioni del telescopio spaziale Herschel dell’ESA mostrano che la relazione fra il pianeta con gli anelli e il suo piccolo satellite di ghiaccio va ben oltre lo scambio di semplici particelle: Encelado fornisce infatti a Saturno niente meno che l’acqua. E pure parecchia: 250 kg di vapor d’acqua al secondo. Fluendo sotto forma di pennacchi dal polo sud della luna, le molecole di H2O arrivano ad avvolgere il pianeta in un “toro” – una sorta di ciambellone – il cui raggio è circa 10 volte quello del pianeta stesso.

È un caso unico nell’intero Sistema solare: nessun altro satellite, per quanto se ne sa, ha un’azione diretta sulla composizione chimica del pianeta attorno al quale orbita. Grazie a questa scoperta, gli scienziati hanno potuto mettere la parola fine a un mistero che li tormentava da 14 anni, da quando ISO (Infrared Space Observatory), un altro telescopio spaziale ESA, aveva mostrato la presenza di acqua nella parte alta dell’atmosfera di Saturno, senza però spiegarne l’origine.

A rendere fino a oggi così difficile, nonostante le dimensioni ragguardevoli, rivelare la presenza del toro d’acqua, è stata la sua trasparenza in banda ottica. Ma con l’occhio sensibile alla luce infrarossa di Herschel, e in particolare la sua camera HIFI, questo problema non si pone. E ciò ha permesso al team guidato da Paul Hartogh, del Max-Planck-Institut für Sonnensystemforschung, di ricostruire l’intero flusso delle molecole. E di pubblicarei risultati sull’ultimo numero di Astronomy & Astrophysics.

«L’ingresso in atmosfera di rilevanti quantità d’acqua provenienti dallo spazio», sottolinea Hartogh, «è un processo che non ha alcun analogo con quanto avviene sulla Terra. E una peculiarità di Saturno».

Anche se la maggior parte dell’acqua prodotta da Encelado si perde nello spazio, si blocca sugli anelli o precipita, come ancora non si può escludere, su altre lune di Saturno, la piccola frazione che si riversa sul pianeta – circa il 3-5% – è sufficiente a spiegare l’acqua osservata nella sua atmosfera superiore. Non solo: è anche responsabile della produzione di composti dell’ossigeno, come per esempio l’anidride carbonica. Insomma, tutto da un unico fornitore.

«Il risultato ottenuto da Herschel su Encelado», spiega Anna Maria Di Giorgio, ricercatrice all’INAF-IFSI Roma e responsabile italiana per lo strumento HIFI, «è solo una delle conferme delle potenzialità della missione Herschel e, in particolare, dello strumento HIFI, uno spettromentro ad altissima risoluzione operante in un intervallo di lunghezze d’onda non accessibile ai telescopi terrestri. Insieme agli altri due strumenti di bordo, le due camere spettrofotometriche PACS e SPIRE, HIFI sta colmando una ad una molte delle lacune delle nostre conoscenze ancora aperte a causa della mancanza di informazioni osservative. È questo il caso della notizia dell’anello di vapore acqueo attorno ad Encelado, che permette finalmente di spiegare il contenuto di acqua misurato dalle sonde precedenti nella atmosfera di Saturno. Ma anche, ad esempio, quello della scoperta della presenza di molecole organiche nella nebulosa di Orione, che ha fornito nuove prospettive allo studio della chimica associata alla formazione delle stelle, dei pianeti ed, in ultima analisi, alla nascita della vita».

Il contributo italiano allo strumento HIFI di Herschel

Alla costruzione dello strumento HIFI, realizzato da un consorzio di 25 istituti provenienti da 13 paesi, l’Italia ha fornito un contributo fondamentale, producendo sia l’elettronica di bordo, prodotta dalla Carlo Gavazzi Space S.p.A. di Milano, che il software di controllo dello strumento, sviluppato dall’INAF-IFSI di Roma. Un coinvolgimento che continua tutt’ora, con l’IFSI di Roma profondamente impegnato nelle attività di supporto alla fase operativa della missione, contribuendo con i suoi esperti all’analisi e alla risoluzione dei problemi che di volta in volta si presentano sugli strumenti in volo.

Com’è accaduto, per esempio, proprio la scorsa settimana, quando lo strumento HIFI è stato spento a causa del danneggiamento temporaneo delle sue memorie di bordo dovuto all’impatto di un raggio cosmico. Il team di esperti dello strumento, che include Anna Di Giorgio, ha prodotto in tempo reale un’analisi di quanto accaduto a bordo ed una strategia per il recupero delle funzionalità. Risultato: in una settimana è stato possibile riaccendere lo strumento e riportarlo a funzionare a pieno regime. «Un risultato», sottolinea Di Giorgio, «reso possibile proprio grazie alla grande professionalità degli scienziati e degli ingegneri coinvolti nella missione».

Per saperne di più:

L’articolo di P. Hartogh et al., Direct detection of the Enceladus water torus with Herschel, su A&A
La press release ESA
La pagina web della partecipazione italiana al progetto Herschel sul sito dell’INAF-IFSI Roma

Credit articolo:
Autore e data: Marco Malaspina26/07/2011 14:57
link originale: http://www.media.inaf.it/2011/07/26/sat ... -herschel/
licenza: Immagine

05/08/2011, 12:05

[:0] Pazzesco [:0]
Che cosa meravigliosa che è l'universo...questa storia mi fa venire in mente il film avatar e le sue ambientazioni, non per la vegetazione, bensì per l acqua che cade dal cielo da altra terra ferma. Chissà quante altre magnifiche sorprese ci sono nell'universo...
dunque su encelado c'è acqua...quindi c'è vita? anche semplice ma ci sarà per come la conosciamo noi...batteri ecc ecc per non parlare che quest'acqua va dispersa anche nello spazio...indi x cui calcolando che di situazioni analoghe nello spazio ce ne saranno non poche...l'universo è pieno di vita intelligente o meno...L'universo è vivo!
Ultima modifica di belf1 il 05/08/2011, 12:06, modificato 1 volta in totale.

05/08/2011, 21:23

Messaggio di acgunner
Le nuove osservazioni hanno permesso di verificare la presenza di un grande anello di vapore d'acqua che circonda Saturno, continuamente alimentato da un getto proveniente da Encelado, che ne espelle infatti circa 250 chilogrammi al secondo attraverso numerosi getti dalla regione del Polo Sud.


250 chilogrammi al secondo?
Mi sembrano un po'pochini...

27/11/2011, 22:07

sì anche a me infatti... 250 chili sono un'inezia, quei pennacchi invece devono essere colossali, milioni di tonnellate di materiale.
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